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Operatori e trasformazioni esponenziali - Dipartimento di Chimica e ...

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<strong>Operatori</strong> e <strong>trasformazioni</strong> <strong>esponenziali</strong>appunti per l’esame: <strong>Chimica</strong> Teorica IIcorso <strong>di</strong> laurea in <strong>Chimica</strong>ivo cacelliottobre 2008In memoria del dr. Alessandro Pierozzi che, studente <strong>di</strong> <strong>Chimica</strong> Teorica e laureando,<strong>di</strong>gitalizzò questi appunti nella loro prima versione, sulla base <strong>di</strong> alcuni note informali cheusavo come scaletta nelle mie lezioni.1 <strong>Operatori</strong> <strong>esponenziali</strong>Le <strong>trasformazioni</strong> con operatori unitari (o matrici unitarie) sono identi…cate dalla seguentede…nizioneU U + = U + U = I da cui U + = U 1 (1)Il loro esteso uso nella chimica teorica deriva dalla importante proprietà che si applica unatrasformazione unitaria ad una base ortonormale, la risultante base sarà ancora ortonormale.Determinare una opportuna matrice unitaria può essere complicato a causa dei vincoli (1).Può essere comodo generare una matrice unitaria attraverso dei parametri completamente liberida vincoli, cioè in<strong>di</strong>pendenti gli uni dagli altri. A questo scopo si possono usare le <strong>trasformazioni</strong><strong>esponenziali</strong> che hanno la particolarità che l’operatore (o la matrice) si trova all’esponente delnumero e. Ovviamente bisogna stabilire una ricetta che permetta <strong>di</strong> far agire l’operatore su unafunzione, ovvero bisogna escogitare un modo <strong>di</strong> portare l’operatore a sinistra della funzione.A questo scopo de…niamo un operatore esponenziale attraverso la sua espansione in serie <strong>di</strong>Taylor1X ^Ae ^A n=(2)n!n=0^A n è una sequenza dell’operatore ripetuta n volte e, come per i normali numeri, ^A0 = 1.Possiamo Danche usare la matrice dell’operatore ^A in una base completa ortonormale A = ^AE in cui hj = h 1 2 3 ::::j = vettore riga e ji è il corrispondente vettore colonna. Lade…nizione dell’operatore proiettato nella base è analogae A =1Xn=0A nn!(3)in cui si veri…ca facilmente cheDA 0 = ^A E 0 = h j1j i = I (4)DA n = ^AE D ^AE D :::: ^AE D = ^A En (5)| {z }n voltein cui si è sfruttata la completezza della base I = i h.Si veri…ca anche che la matrice1


dell’operatore esponenziale è uguale all’esponenziale della matrice stessa*+DE e ^A1X ^A n1X = n! 1D= n!^A En n=0n=0* +1X 1= ^A:::: ^A n!==n=0n=0| {z }n volte1X 1D n!^AE D ^AE 1Xn=0D:::: ^AE | {z }n volte(6)(7)(8)1n! An = e A (9)Questa Dultima E proprietà si può riassumere <strong>di</strong>cendo che la matrice dell’operatore esponenziale e ^A equivale all’esponenziale della matrice dell’operatore e AUn’altra proprietà abbastanza intuitiva riguarda l’operatore aggiunto: l’aggiunto dell’operatoreesponenziale è uguale all’esponenziale dell’operatore aggiuntoe A +=1Xn=01n! An ! +=1Xn=01n!A + n= eA + (10)e nel caso in cui l’operatore all’esponente è premoltiplicato per il numero immaginario i (per ilquale vale i + = i)e A += e(iA) + = e iA+ (11)Una delle più importanti proprietà degli operatore <strong>esponenziali</strong> riguarda una operazione che e’permessa per i numeri ma non sempre per gli operatori:e A e B = e B e A = e A+B se e solo se [A; B] = 0 (12)Per convincersi <strong>di</strong> questa a¤ermazione basta espandere almeno …no alla seconda potenza glioperatori esponenziale e veri…care che le eguaglianze sopra valgono solo per operatori che commutano.In questo ultimo caso gli operatori si comportano in pratica come numeri.L’ultima proprietà riguarda l’inverso <strong>di</strong> un operatore esponenziale che, come vedremo, godedelle stesse proprietà degli <strong>esponenziali</strong> numerici. Sfruttando la (12) si veri…ca chee A e A = e A e A = 1 (13)dato ovviamente che [A; A] = 0. La relazione sopra implica una evidente de…nizione <strong>di</strong>operatore esponenziale inversoe A 1= eA(14)Ricordando che il nostro scopo è lavorare con operatori unitari, consideriamo adesso lecon<strong>di</strong>zione cui deve sod<strong>di</strong>sfare l’operatore (o la matrice) A a¢ nché l’operatore e A sia unitarioe A 1= e A +(15)e A = e A+ (16)A = A + (17)2


cioè l’operatore A deve essere anti-hermitinao. Nel caso in cui l’esponente contenga il numeroimmaginario ie iS 1= e iS +(18)e iS = e iS+ (19)S = S + (20)l’operatore S deve essere hermitiano. Un caso importante <strong>di</strong> quest’ultima classe <strong>di</strong> operatori èl’operatore <strong>di</strong> evoluzione temporale che permette <strong>di</strong> determinare la funzione d’onda nel tempo(t) = e iH(t t 0)(t 0 ) (21)che deve essere unitario in modo che la norma della funzione d’onda sia costante nel tempo.Poiché H è hermitiano l’unitarietà è sod<strong>di</strong>sfatta per l’operatore <strong>di</strong> evoluzione.È facile <strong>di</strong>mostrare chee A n= enA(22)<strong>di</strong> cui abbiamo già considerato il caso n = 1. Quin<strong>di</strong> ve<strong>di</strong>amo che quando compare unsolo operatore valgono le stesse proprietà degli <strong>esponenziali</strong> che hanno dei numeri o funzioniall’esponente, mentre se sono implicati due operatori che non commutano, allora occorre valutarecaso per caso. Per esempio si <strong>di</strong>mostra che il commutatoreA; eB = 0 se e solo se [A; B] = 0 (23)Prima <strong>di</strong> completare questa breve sezione proponiamo un esercizio: <strong>di</strong>mostrare che Be A B 1 =e BAB 1 .1.1 Il teorema BCHDimostriamo adesso l’importante teorema <strong>di</strong> Baker-Campbell-Hausdor¤ (BCH) che riguardal’espressione e A Be A . Come primo passo calcoliamo quanto seguedd eA = dd1X=n=1= A1Xn=0n n 11Xm=1n! nn! ^A n (24)^A n manca il termine con n = 0 (25) mm! ^A m si è posto m = n 1 (26)= Ae A (27)esattamente come se l’operatore (o la matrice) A fosse un numero. Consideriamo adessol’espressioneF () = e A Be A (28)e calcoliamone la derivata primadd F () = AeA Be A + e A B ( A) e A = e A [A; B] e A (29)3


per cui ^P deve essere un operatore hermitiano. Poiché la trasformazione è completamentedeterminata dai coe¢ cienti P rs ci si chiede quali proprietà essi devono sod<strong>di</strong>sfare a¢ nché latrasformazione risulti unitaria. Come deve essere la matrice P a¢ nché l’operatore ^P sia hermitiano?L’espressione (35) può essere scritta come^P = a + P adove a + è il vettore riga dei creatori a + 1 ; a + 2 ; a + 3 ; :::: , a è il vettore colonna contenente i <strong>di</strong>struttorie P è la matrice dei coe¢ cienti P rs . L’opeartore aggiunto è^P + = a + P a += a + P + aper cui l’operatore all’esponente sarà hermitiona solo se P = P + , ovvero la matrice P deveessere hermitiana.Continuando ad usare il formalismo della seconda quantizzazione, lo stato j0i sarà scrivibilecome un produttoria <strong>di</strong> creatori che agisce sullo spazio vuoto j ij0i =NYa + j j i = a+ 1 a + 2 a + 3 ::::a + N j ij=1Sfruttando la proprietà e { ^P e { ^P = 1 si può scrivere la trasformazione (35) comej0i = e { ^P a + 1 a + 2 a + 3 a + N j i = e { ^P a + 1 e { ^P e { ^P a + 2 e { ^P e { ^P a + 3 e { ^P a + Ne { ^P e { ^P j = e { ^P a + 1 e { ^P e { ^P a + 2 e { ^P :::: e { ^P a + N e { ^P e { ^P j iiin cui si è de…nito= a + 1 a + 2 a + N e{ ^P j ia + j= e { ^P a + j e { ^PVe<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> che il singolo determinante j0i ha la stessa espressione <strong>di</strong> j0i con operatori <strong>di</strong>creazione trasformati, eccetto per il fattore e { ^P j i che agisce <strong>di</strong>rettamento sullo stato vuoto.Esaminiamolo in dettaglioe { ^P ji =1 + i ^P + i22! ^P 2 + ::: j i = j i (38)dato che la prima azione <strong>di</strong> P su j i implica la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> un elettrone per cui l’unicotermine non nullo della serie è il termine <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne zero. Quin<strong>di</strong>j0i = e { ^P j0i =NYe i ^P a + j e i ^P j i =j=1(37)NYa + j j i (39)Il prossimo obiettivo è <strong>di</strong> analizzare l’espressione a + j = e { ^P a + j e { ^P in modo da veri…care seè possibile una sempli…cazione che permetta <strong>di</strong> evitare la serie in…nita <strong>di</strong> potenze. Utilizzandol’espansione BCH (34) si ottienej=1a + j = a + j + {[ ^P ; a + j ] + {22! [ ^P ; [ ^P ; a + j ]] (40a)5


Sviluppiamo adesso i primi termini dell’espansione[ ^P ; a + j ] = X r;s= X r;s[ ^P ; [ ^P ; a + j ]] = X rs= X r[ ^P ; [ ^P ; [ ^P ; a + j ]]] = X rP rs [a + r a s ; a + j ] = X P rs (a + r a s a + j a + j a+ r a s ) =r;s XP rs js a + r + a + j a+ r a s a + j a+ r a s = P rs js a + rXP rs P tj [a + r a s ; a + t ] st a + rtXP rt P tj a + r= X rtt(P 3 ) rja + r!XP rt P tja + rr;s= X r= X P 2 rj a+ rrP rj a + rA questo punto è chiaro che la formula generale è[ ^P ; [| {z ^P ; a + j}] ] = Xnr(P n ) rj a + r (41)Inserendo questi risultati nell’espressione (40a)a + j = a + j + { X P rj a + r + {2 X(P 2 )2!rja + r + {3 X(P 3 )3!rja + r + rrr= X { n X(P n )n!rja + rn r= X !Xa + { nrn! P n = X e iP rj a+ rr nrj rAbbiamo quin<strong>di</strong> ottenuto un’espressione che, nota la matrice P , mi permette <strong>di</strong> ricavare i nuovia + j in funzione dei vecchi. Ricordando la corrispondenza tra un orbitale ed il corrispondenteoperatore <strong>di</strong> creazione ' i () a + i j i si può scrivere:j' ji = X r(e { ^P ) rjj' r iche mostra come i nuovi orbitali possono essere ottenuti dai vecchi.Veri…chiamo adesso per esercizio che le regole <strong>di</strong> anticommutazione sono conservate nellatrasformazione, il che signi…ca che la ortonormalità è conservata, od anche che la trasformazioneè unitaria.Dobbiamo veri…care checon[a + r ; a s ] += rsa + r = e { ^P a + r e { ^Pa s = (a + s ) + = (e { ^P a + s e { ^P ) + = e { ^P a s e { ^P(42)(43)6


[a + r ; a s ] += e { ^P a + r e { ^P e { ^P a s e { ^P + e { ^P a + r e { ^P e { ^P a + r e { ^P(44)= e { ^P (a + r a s + a S a + r )e { ^P(45)= e { ^P [a + r ; a s ]e { ^P(46)= rs e { ^P e { ^P = rs cvd (47)2.1 Separazione delle componenti della matrice PPoiché la matrice P é hermitiana essa puó essere scritta separando la parte reale ed immaginariaattraverso due matrici ad elementi reali S ed A.P = S + iAin cui la matrice S deve essere simmetrica mentre la matrice A deve essere anti-simmetrica.Infatti se così èP + = S + + ({A) + = S {( A) = S + iA = PSfruttando le proprietà delle matrici in esame : S rs = S sr , A rs =A sr e A rr = 0, otteniamo^P = X r;s(S rs + {A rs )a + r a s (48)= X rS rr a + r a r + X rs Ars(a+ r a s a + s a r)dove l’antisimmetria della matrice A e considerata esplicitamente.2.2 Calcolo matrice e {PPoiché la matrice P é hermitiana essa può essere <strong>di</strong>agonalizzata attraverso una trasformazioneunitaria con la matrice degli autovettori UP U = UD (51)P = UDU + (52)7


in cui la matrice D é <strong>di</strong>agonale. Sviluppando l’esponenziale e sostituendo a P l’ultima espressionee {P = 1 + {P + {22! P 2 + {33! P 3 + (53)= 1 + {UDU + + {22!= UUDU + UDU + + U +1 + D + {22! D2 + {33! D3 + e poiché U + U = I= Ue {D U + (54)in cui le matrici D n sono tutte <strong>di</strong>agonali ed in particolare (D) n rr = (D rr) n . Quin<strong>di</strong> (e {D ) rs = rs e {Drr é pure <strong>di</strong>agonale, e quin<strong>di</strong>e iP rs= X t;uU rt (e {D ) tuU + usD tt d t= X tU rt e {Dtt U + tsche può essere calcolato senza <strong>di</strong>¢ coltà, dato che include normali <strong>esponenziali</strong> numerici e non<strong>esponenziali</strong> <strong>di</strong> matrici. Questa espressione può essere utilizzata per determinare i nuovi orbitalij' ji = X e {P j' rj si = X X U rs e {ds U sj j'r i (55)rr sIn de…nitiva si è mostrato che una trasformazione unitaria <strong>di</strong> un determinante <strong>di</strong> Slater può esseree¤ettuata attraverso la de…nizione <strong>di</strong> una matrice hermitiana P che contiene N (N + 1) =2elementi in<strong>di</strong>pendenti che possono essere scelti liberamente senza altri vincoli. Questi elementinella pratica possono corrispondere ad altrettanti parametri da ottimizzare sfruttando il teoremavariazionale od altri criteri.3 Hartree-Fock in Seconda QuantizzazioneIn questa sezione vedremo come gli operatori <strong>esponenziali</strong> possono essere usati per ricavare leequazioni <strong>di</strong> Hartree-Fock. Come già <strong>di</strong>scusso la loro proprietà pìu importante consiste nellasemplici`ta con cui essi permettono <strong>di</strong> eseguire <strong>trasformazioni</strong> unitarie. Introduciamo la seguentenotazione:j0i = singolo determinanteE = h0jHj0i con h0j0i = 1Lo stato j0i , e conseguentemente l’energia E, <strong>di</strong>pendono da certi parametri P che per esempiopossono essere dei coe¢ cienti che descrivono gli orbitali in una certa base atomica assegnata. LaE(P ) forma una ipersuper…cie nello spazio dei P e, in base al teorema variazionale, cerchiamoquei valori <strong>di</strong> P per cui l’energia sia minima.con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ESTREMO @E(P )=@P i = 0 8icon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> MINIMO @ 2 E(P )=@P 2i > 0 8i; j(56)8


I parametri P de…niscono una trasformazione unitaria tra gli orbitali che costituiscono il singolodeterminante. Senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalità supporremo che gli orbitali siano reali, sia prima chedopo la trasformazione. Come già visto una tale trasformazione unitaria deve avere un operatoreanti-hermitiano all’esponente, per cui assume la formae ^P = e P r>s Prs(a+ r a s a + s a r)dove gli in<strong>di</strong>ci r; s corrono su tutti gli spin orbitali (occupati e vuoti in j0i) e non ci sono vincolisui possibili valori dei parametri P rs .eccetto che devono assumere valori reali. I parametri P rsnella forma esponenziale sono in grado <strong>di</strong> dar luogo a tutti i possibili determinanti <strong>di</strong> Slater chesi possono costruire con un dato set <strong>di</strong> spin orbitali <strong>di</strong> riferimento. Scriviamo la energia:E = he ^P 0jHje ^P 0i= h0je ^P + He ^P j0i= h0je ^P He ^P j0i= h0jHj0i h0j[ ^P ; H]j0i + 1 2 h0j[ ^P ; [ ^P ; H]]j0i + in cui si è sfruttata la relazione BCH e la anti-hermitianicità P + = P . Questa espressionecostituisce una espansione naturale dell’energia nei parametri P . Il termine <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nezero è l’energia del determinante non trasformato, mentre i termini successivi sono i terminidell’espansione <strong>di</strong> Taylor attorno a P = 0.3.1 Energia al primo or<strong>di</strong>ne in PSi veri…ca facilmente che la derivata prima rispetto al parametro P tu @E P @= h0 [H; P ] 0i@P tu =0@P tu + termini nulliP =0@ X = P rs 0 H; r + s s + r 0 @P tur>s P =0= 0 H; t + u u + t 0 coincide con il coe¢ ciente del parametro stesso nella espansione. Quin<strong>di</strong>, dato che i coe¢ cientisono arbitrari, la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> stazionarietà richiede che0H; t + u u + t 0 = 0 8 t; uCerchiamo adesso <strong>di</strong> sempli…care questo commutatore sempre nell’ipotesi che gli orbitali sianoreali. 0H; t + u tu + 0 = 0 Ht + u Hu + t t + uH + u + tH 0I termini in cui l’hamiltoniano segue gli operatori <strong>di</strong> creazione e <strong>di</strong>struzione possono esseretrasformati come segue 0 t + uH 0 =Hu + t0 orb reali0 = 0 Hu + t 0 0 u + tH 0 =Ht + u0 orb reali0 = 0 Ht + u 09


in modo che i termini operatoriali <strong>di</strong>versi si riducono a due0H; t + u tu + 0 = 2 0 Ht + u Hu + t 0Entrambi gli operatori daranno risultati non nulli solo nel caso in cui gli orbitali t; u sarannooccupati o vuoti. Precisamente0 Ht + u 06= 0 solo se u=occupato e t=vuoto0 Hu + t 0 6= 0 solo se t=occupato e u=vuotoe poiché queste due possibiltà non potranno essere simultaneamente sod<strong>di</strong>sfatte scelgo u = j =occupato e t = = vuoto, per cui solo il primo termine sopravvive. In tal modo la con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> stazionarietà dell’energia è0 Ha + a j 0= 0e ricor<strong>di</strong>amo che la variazione al primo or<strong>di</strong>ne dell’energia èE (1) = X jP j0 Ha + a j 0Dato che la sequenza a + a j j0i dà luogo ad un determinate singolarmente eccitato rispetto aquello <strong>di</strong> riferimento, questa con<strong>di</strong>zione esprime il teorema <strong>di</strong> Brillouin, ovvero che l’elemento<strong>di</strong> matrice seguente deve essere nullo. Xocc0 Ha + a j 0 = hj jhj i + (hjmjmi hjmjmi) =mDjh + X occE(J m K m ) = 0min cui h è l’operatore monoelettronico e J; K sono gli operatori Coulombiano e Scambio. Sede…nisco l’operatore <strong>di</strong> Fockle espressioni sopra sono equivalenti aF = h +occupXl(J l K l )hj jF j i = h jF j ji = 0da cui si deduce che tale operatore, quando agisce su un orbitale occupato deve dar luogo aduna combinazione lineare <strong>di</strong> orbitali occupati senza alcun contributo dei vuoti. A questo opuntosi procede come nella <strong>di</strong>scussione del metodo <strong>di</strong> Hartee-Fock già vista in prima quantizzazione.3.2 Energia al secondo or<strong>di</strong>ne in PPer veri…care la stabilitá dell’energia occorre anche veri…care il termine del secondo or<strong>di</strong>ne12 h0j[ ^P ; [ ^P ; H]]j0i = 1 2X XP j h0j[ + j j + ; [ + k k + ; H]]j0iP kCon ovvi cambiamenti il valor me<strong>di</strong>o h0j[ ]j0i si può scrivere comejkh0j[ ^Q + ^Q; [ ^R+ ^R; H]]j0i10


Ricordando che per funzioni realih0j ^A ^Bj0i = h( ^A ^B) + 0j0i = h0j( ^A ^B) + j0i = h0j ^B + ^A+ j0ih0j[ ^A; ^B]j0i = h0j ^A ^B ^B ^Aj0i = h0j ^B+ ^A+ ^A+ ^B+ j0i = h0j[ ^A + ; ^B + ]j0iSi può sempli…care cosí:h0j[ ^Q + ; [ ^R + ^R; H]]j0i = h0j[ ^Q; [ ^R++^R; H] ]j0i[ ^R + +^R; H] = ( ^R+ ^R)H HH(+ ^R+ ^R)= H( ^R ^R + ) ( ^R ^R + )H= H( ^R + ^R) + ( ^R+ ^R)H= [ ^R + ^R; H]Quin<strong>di</strong> il commutatore è hermitiano dato che ^R +^R è anti-hermitiano. Sostituendo:Il risultato èh0j[ ^Q + ^Q; [ ^R+ ^R; H]]j0i = 2h0j[ ^Q; [ ^R+ ^R; H]]j0i12 h0j[ ^P ; [ ^P ; H]]j0i = X jLa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> minimo richiede che la matrice (M<strong>di</strong> matrici= 2h0j[ ^Q; [ ^R + ; H]]j0i = 2h0j[ ^Q; [ ^R; H]]j0i= 2 h0j[ ^Q[H; ^R + ]]j0i| {z }M j;kXP j (M j;kk2 h0j[ ^Q; [H; ^R]]j0i| {z }Q j;kQ j;k ) P kQ) sia positiva de…nita, per cui il prodottoè sempre > 0 per qualsiasi P .E (2) = e P (M Q)P (57)11

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