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Gli Anestetici Inalatori nell'Anestesia Bilanciata - TimeOut intensiva

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un anestetico inalatorio è l’inverso della sua MAC ossia della MinimaConcentrazione Alveolare necessaria a produrre l’effetto anestetico.I potenziali elettrici della corteccia cerebrale sono profondamente modificatidall’esposizione agli anestetici inalatori e tali modificazioni, rilevabili con l’EEG,sono tanto maggiori quanto più sono alte le concentrazioni dell’anestetico nelSNC. Hanno azione depressoria anche sulle cellule chemocettrici del centrorespiratorio bulbare sensibili alla C02 e alla concentrazione idrogenionica [H+],prima che su altre formazioni bulbari e midollari tant’è che a concentrazioniinalate crescenti, la depressione circolatoria insorge dopo il manifestarsi di quellarespiratoria.Deprimono fino ad abolirli i riflessi faringei, laringei e bronchiali.Non ledono le membrane delle cellule delle vie respiratorie alte né quelle deglialveoli. Non si legano alle plasmaproteine e di regola non formano allergeni.Cinetica del gas anesteticiLa conoscenza delle modalità di assorbimento e distribuzione dei gas anestetici èindispensabile quanto quella degli anestetici endovenosi al fine di produrre unaconcentrazione di questi composti nel distretto cerebrale, “utile” a consentirel’abolizione della coscienza nel corso di un intervento chirurgico (come nel casodell’ Anestesia <strong>Bilanciata</strong> polifarmacologica) o addirittura l’intero interventochirurgico ( come nel caso della V.I.M.A. monofarmacologica).E’ intuitivo che le concentrazioni “utili” di anestetico nel distretto cerebrale sonomolto diverse nelle suddette tecniche.Controllare l’anestesia inalatoria significa agire sulla Pressione parziale (Pp)del gas anestetico del distretto cerebrale; infatti è alle leggi fisiche della Pp deigas che si riconduce la cinetica di questi composti.Raggiunto l’alveolo polmonare, il gas anestetico eserciterà al suo interno unaPressione che è detta parziale (Pp alv o PA) in quanto è condivisa con gli altri gasche sono contemporaneamente presenti nell’alveolo e che come tali vi esercitanouna loro pressione. Seguendo le leggi dei gas che si muovono per differenza o“gradiente” di pressione (Δp), l’anestetico tenderà a spostarsi dall’alveolo (ove lasua Pp è maggiore), verso il sangue (ove la sua Pp è minore o nulla), fino alraggiungimento di un equilibrio fra il distretto alveolare e quello ematico; inseguito lo spostamento del gas anestetico, sempre in virtù della tendenza aspostarsi verso zone a Pp minore, avverrà dal sangue ai tessuti ove eserciterà unaspecifica Pp. Tutte queste Pp tendono ad equilibrarsi con quella di volta in voltapresente nell’alveolo.Due sono i fattori che influenzano la Frazione inspirata di anestetico ( Fi ) equella presente nell’alveolo ( FA ):5

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