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dichiarazione ambientale 2006 - Il Gruppo Hera

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<strong>dichiarazione</strong><strong>ambientale</strong><strong>2006</strong>aggiornamentoai sensi del Reg. CE 761/2001Sito di via Diana<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.<strong>Hera</strong> S.p.A.Divisione ambiente


<strong>dichiarazione</strong><strong>ambientale</strong> <strong>2006</strong>aggiornamentoai sensi del Reg. CE 761/2001Sito di via Diana<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.<strong>Hera</strong> S.p.A.Divisione ambiente


ElaborazioneMaurizio Corsi, Direttore Qualità Sicurezza Ambiente <strong>Hera</strong> S.p.A - supervisioneSilvia Malservisi, Responsabile Servizio Qualità Sicurezza Ambiente di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.coordinamento e realizzazioneLinda Benetti, Servizio Qualità Sicurezza Ambiente <strong>Hera</strong> S.r.l. - realizzazioneCaterina Cornetti, Servizio Qualità Sicurezza Ambiente <strong>Hera</strong> S.r.l. - realizzazioneBeatrice Sandri, Servizio Qualità Sicurezza Ambiente <strong>Hera</strong> S.r.l. - realizzazioneNicoletta Lorenzi, Responsabile Servizio Qualità Sicurezza AmbienteDivisione Ambiente <strong>Hera</strong> S.p.A. - realizzazioneBarbara Romualdi, Servizio Qualità Sicurezza Ambiente Divisione Ambiente<strong>Hera</strong> S.p.A. - realizzazioneGiacomo Battara, Comunicazione e stampa - elaborazione e realizzazione progetto graficoed editorialeGuido Croce, Consulente - assistenza metodologica e operativaRingraziamentiSi ringrazia per la collaborazione fornita tutto il personale di <strong>Hera</strong> presso il Sito di via Diana.ContattiDirettore Qualità Sicurezza Ambiente - <strong>Hera</strong> S.p.A.Maurizio CorsiTel. +39 (0) 51 - 287147Fax. +39 (0) 51 - 287135e-mail: maurizio.corsi@gruppohera.itResponsabile del Sistema di Gestione per la Qualità e l’Ambiente<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Silvia MalservisiTel. +39 (0) 532 - 780211Fax. +39 (0) 532 - 780200e-mail: silvia.malservisi@gruppohera.itResponsabile del Sistema di Gestione per la Qualità e l’Ambiente<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione AmbienteNicoletta LorenziTel. +39 (0) 541 - 361238Fax. +39 (0) 541 - 752256e-mail: nicoletta.lorenzi@gruppohera.itSETTORI DI ATTIVITÀRaccolta e smaltimento di rifiuti solidi - Igiene urbana - NACE: 90.02 - 90.03Distribuzione e commercio di combustibili gassosi mediante condotte - NACE: 40.22Produzione e distribuzione di calore - NACE: 40.3Produzione, distribuzione e commercio di energia elettrica - NACE: 40.11 - 40.133.a edizione giugno <strong>2006</strong>


IndiceLettera del Presidente e del Direttore Generale di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. 7Lettera del Direttore di <strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione Ambiente 9Premessa - Nota per il lettore 11L’assetto societario 121. L’organizzazione e il contesto territoriale 14L’origine e lo sviluppo di <strong>Hera</strong> S.p.A. 17Le aziende presenti nel Sito di via Diana 20<strong>Il</strong> Sito di via Diana 24<strong>Il</strong> sistema di gestione integrato per il Sito di via Diana 27I servizi e gli impianti del Sito di via Diana 372. Attività rivolte alla collettività 56Agenda 21 locale 59La comunicazione esterna 60I principali obiettivi per il territorio 633. Aspetti ambientali: il processo di valutazione 67<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. 69<strong>Hera</strong> S.p.A. Divisione Ambiente 714. Gli aspetti ambientali diretti 75Usi di risorse 77Prodotti e sostanze stoccate e utilizzate 86Amianto 94Immissioni nell’ambiente 97Impatti di natura fisica 114Incidenti ed emergenze ambientali 1195. Gli aspetti ambientali indiretti 123Usi di risorse 127Immissioni nell’ambiente 1296. <strong>Il</strong> programma di miglioramento <strong>ambientale</strong> 135Obiettivi di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. 138Obiettivi di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. relativi ad aspetti ambientali indirettigenerati da Uniflotte 141Glossario 147Definizioni 149Sigle e Abbreviazioni 154Unità di misura (u.m.) 155Allegati 157Allegato 1 - Principali leggi applicabili alla data di convalida 159Allegato 2 - Aggiornamento e convalida della <strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong> 162Certificato 163


Per rendere più agevole la lettura il documento mantiene l’impostazione di base data nellaDichiarazione Ambientale 2004 e nell’aggiornamento del 2005, rendendo così possibile la ripercorribilitàdei dati, tuttavia, coerentemente al nuovo assetto societario e all’organizzazione presenteall’interno del Sito di via Diana, per ciascun capitolo si descriveranno separatamente le attivitàin capo a <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. ed in capo a <strong>Hera</strong> S.p.A Divisione Ambiente – territorio di Ferrara -evidenziando le interazioni e sinergie presenti tra le due organizzazioni.Si sottolinea che nel presente aggiornamento della Dichiarazione Ambientale si è deciso di omogeneizzarele serie storiche dei dati nelle diverse tabelle e grafici (partendo dal 2002). Sono statiquindi eliminati alcuni dati riferiti al 2001.Premessanota per il lettore11


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>12L’assettosocietarioTab.1Settori e serviziconsiderati dalla presenteRegistrazione Emas<strong>Il</strong> 1° Gennaio 2005 Agea S.p.A., unitamente ad una delle sue controllate, Acosea S.p.A. (societàgestrice del ciclo idrico integrato sul territorio ferrarese), è entrata nel <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>.Da questa operazione è nata una nuova realtà operativa territoriale: la Società Operativa Territoriale<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. (SOT Ferrara).Conseguentemente a tale modifica societaria le attività precedentemente in capo ad Agea edAcosea sono state “ricollocate” nell’ambito del <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>.SETTORE ENERGETICOA maggio 2005 <strong>Hera</strong> S.p.A. unitamente alla SOT di Ferrara hanno presentato al Comitato Ecolabeled Ecoaudit un progetto per la Registrazione EMAS degli impianti di smaltimento\trattamento rifiutiappartenenti alla Divisione Ambiente.Con particolare riferimento a Divisione Ambiente il progetto prevede la registrazione progressiva ditutti gli impianti appartenenti alla divisione stessa in un arco temporale di 5 anni.In occasione del rinnovo della registrazione Emas del Sito di via Diana (anno 2007), si provvederàa separare la <strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong> relativa alla parte SOT e alla parte Divisione Ambientesecondo il riparto delle competenze indicato in Tab. 1.13• Distribuzione gas metano• TeleriscaldamentoSOT FerraraSOT FerraraALTRI SETTORI• Igiene urbana• Stazione ecologica attrezzata (isola ecologica)• Impianto di termodistruzione dei rifiuti• Impianto di termovalorizzazione dei rifiuti• Discariche esauriteSOT FerraraSOT FerraraDivisione AmbienteDivisione AmbienteDivisione AmbienteALTRI SETTORI• Piattaforma rifiuti speciali• Impianto di trattamento chimico-fisico• Gestione del verde• Disinfestazione e disinfezione (DD)• <strong>Il</strong>luminazione pubblicaDivisione AmbienteDivisione AmbienteSOT FerraraSOT FerraraHERA LuceATTIVITÀ TRASVERSALI• Uffici e sportelli al pubblico• Officine manutenzione• Ricoveri, rifornimenti e lavaggio automezzi, magazziniSOT FerraraUniflotte(Fornitore interno)Uniflotte(Fornitore interno)


L’organizzazionee il contesto territoriale 1


aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale<strong>Hera</strong> S.p.A. (Holding Energia Risorse Ambiente) è nata il 1° novembre 2002 dall’aggregazione di11 aziende di servizi pubblici operanti in Emilia Romagna. Effettua la gestione dei servizi energetici(gas ed energia elettrica), del ciclo idrico (acquedotti, fognature e depurazione) e ambientali(raccolta e trattamento rifiuti).Con l’entrata nel <strong>Gruppo</strong> dell’Azienda multiservizi di Modena dal I gennaio <strong>2006</strong>, sono soci di <strong>Hera</strong>circa 180 Comuni delle province di Bologna, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini.<strong>Hera</strong> si posiziona fra i maggiori operatori nazionali nel settore delle multiutility, gestisce un bacinodi utenza di circa 2,7 milioni di persone coprendo capillarmente il territorio servito ed impiega oltre5.800 dipendenti.<strong>Il</strong> modello di impresa è una holding centrale e sette Società Operative Territoriali (SOT), interamentecontrollate da <strong>Hera</strong> S.p.A., che si occupano della gestione dei servizi idrici, energetici ed ambientalierogati sui territori del bacino di utenza servito. Le sette Società Territoriali, a responsabilità limitataunipersonale e interamente controllate dal <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>, sono: <strong>Hera</strong> Bologna S.r.l., <strong>Hera</strong>Modena S.r.l., <strong>Hera</strong> Imola Faenza S.r.l., <strong>Hera</strong> Ravenna S.r.l., <strong>Hera</strong> Forlì Cesena S.r.l., <strong>Hera</strong> FerraraS.r.l. ed <strong>Hera</strong> Rimini S.r.l. (Fig. 1).L’originee lo sviluppodi <strong>Hera</strong> S.p.A.17Fig. 1I numeri chiave di <strong>Hera</strong>al 1° Gennaio <strong>2006</strong> Popolazione servita: 2,7 milioni Numero dipendenti: 5.899 Valore della produzione: 2.100milioni di euro Clienti gas: 937 mila Clienti acqua: 914 mila Gas venduto: 2.786 milioni di m 3 Energia elettrica venduta:3.755 GWh Acqua venduta: 228 milioni di m 3Rifiuti raccolti: 1,6 milionidi tonnellateRifiuti trattati: 3,5 milionidi tonnellate


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale18<strong>Hera</strong> si configura come l'unica società multiutility italiana con un "azionariato pubblico" maggioritarioe ampiamente diversificato. Attualmente il capitale sociale è detenuto per il 55,1% da Entipubblici (Comuni, di cui il maggiore è il Comune di Bologna con circa il 15%) e il restante 44,9%da investitori istituzionali e dal pubblico indistinto.<strong>Il</strong> 20 marzo <strong>2006</strong> è stata definita la nuova macrostruttura del <strong>Gruppo</strong> (Fig. 2).Consigliodi AmministrazioneFig. 2 (1)19A decorrere dal 31/12/2004, in seguito all’ingresso di Agea S.p.A. e di Acosea S.p.A., ha avutoluogo l’acquisizione nella compagine societaria del Comune di Ferrara e dei Comuni di Berra,Bondeno, Cento, Codigoro, Copparo, Jolanda di Savoia, Masi Torello, Mesola, Mirabello, PoggioComitatoRemunerazione MgmtComitato ControlloInternoRenatico, Porto Maggiore, S. Agostino, Vigarano Mainarda e Voghiera.Nel 2004 <strong>Hera</strong> ha provveduto ad ottimizzare e accentrare i processi aziendali ad esempio, le attivitàdi amministrazione, di pay-roll, di fatturazione e di gestione clienti, in accordo con i proprimodelli organizzativi, attraverso anche l’implementazione di sistemi informativi aziendali (es. con-PresidenteComitatoDirezioneAmministratoreDelegatoVice Presidentedivisione dei processi di rete). Si precisa che tali attività rimangono comunque di competenza delleSOT per quel che riguarda il rapporto con le parti interessate (es. clienti del territorio) e il coordinamentooperativo.InvestorRelatorRelazioniEsterneCorp SocialResponsabilityInternalauditingBusiness Devel. ePian. Strateg.Legale eSocietarioAcquisti eAppaltiAmm.ne , Finanzae controlloPersonale eOrganizzazioneQualità Sicurezzae AmbienteDivisioneAmbienteDivisioneServiziDivisioneVenditae MarketingDirezione GeneraleOperationsDivisioneImpianti e coordinamentoReti ElettricheDivisione Retie Ric. e SviluppoDivisioneTeleriscaldamentoHERABolognaHERAFerraraHERAForlì-CesenaHERAImola-FaenzaHERAModenaHERARavennaHERARiminiLa presenza di <strong>Hera</strong> nella Provincia di Ferrara è coerente con la struttura del <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>, articolatain diverse funzioni con rispettive competenze e responsabilità.<strong>Il</strong> complesso dei servizi erogati sul territorio provinciale ha come base il sito di via Diana a Cassana(FE), sede dell’ex-AGEA, dove ora coesistono e si interfacciano <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. (SOT Ferrara) e<strong>Hera</strong> S.p.A. Divisione Ambiente, oltre che la struttura di Uniflotte (nel 2005 Divisione Servizi), considerata“fornitore interno” per attività quali ad esempio la manutenzione mezzi.(1) Le Società che hanno ruoli eresponsabilità nel sito di Via Dianasono state evidenziate in verde.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale20Le aziendepresenti nel Sito<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Le attività di competenza della nuova società, <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l., tutte coordinate da via Diana,sono: Servizi energetici – distribuzione gas e teleriscaldamento (Area Reti); Servizi idrici – potabilizzazione e depurazione delle acque (Area Reti); Servizi ambientali – igiene urbana, verde pubblico e disinfezione/disinfestazione (AreaAmbiente).Le attività legate principalmente ai servizi idrici e in piccola parte ai servizi energetici sono dislocatesul territorio attraverso numerosi siti (impianti di potabilizzazione e depurazione, una centraledi decompressione gas, rimesse automezzi, centri zona, ecc.) esterni a quello di via Diana.La struttura organizzativa (Fig. 3) è articolata in modo che siano identificati chiaramente i ruoli e leresponsabilità relative alla gestione <strong>ambientale</strong> e a tutte le attività aziendali.di via Diana Fig. 3CdA HoldingPersonalee OrganizzazioneDirettoreRapporticon i Mediae Com. Loc.CdA SOTRapporticon Enti LocaliOrganigramma aziendale21<strong>Hera</strong> Ferrara ha scelto di perseguire l’obiettivo di estendere la registrazione EMAS, a tutte lenuove attività della SOT; ossia quelle relative al ciclo idrico integrato, così da poter ottenere nel2007 un’unica registrazione per tutta l’organizzazione. Per raggiungere tale risultato la SOT hagià avviato l’iter di certificazione di tali attività.QSAAcquistie AppaltiAmministrazioneControllodi GestioneRetiAmbienteGestione ClientiLe attività di carattere tecnico-operativo, sia in termini di controllo, sorveglianza, misurazione emanutenzione degli impianti, sono svolte direttamente dal personale alle dipendenze delle dueAree Reti ed Ambiente. Per quanto concerne la gestione ottimale degli aspetti ambientali il personalefa riferimento al servizio QSA (Qualità – Sicurezza – Ambiente).Quest’ultimo infatti ha un ruolo trasversale in azienda con l’obiettivo di coinvolgere attivamente einformare puntualmente tutto il personale. Ciò presuppone un’impostazione collaborativa e apertanei confronti dell’intera struttura.<strong>Il</strong> personale dipendente di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. è di n. 296 dipendenti.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale22<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione Ambiente - a FerraraLa Divisione Ambiente organizza e gestisce, per conto del <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>, tutte le attività operativeSi riporta di seguito l’organigramma di Coordinamento Impianti, all’interno del quale è collocata lafunzione QSA:23gestionali e commerciali degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti e di produzione di energiaelettrica, con l’obiettivo di razionalizzare gli interventi e perseguire standard sempre più elevati diefficienza e redditività, nel rispetto dell’ambiente.CoordinamentoImpiantiFig. 5Le attività di smaltimento e recupero rifiuti sono svolte mediante impianti gestiti direttamente o indirettamenteattraverso società controllate.La Divisione Ambiente è strutturata in 3 funzioni di staff: Pianificazione e controllo; Coordinamento Impianti;GestioneAutorizzazionie NormativaAmbientaleQSA Coordinamento Servizi Ambientali;e in 3 funzioni in “line”: Business Unit Emilia;Commerciale RifiutiUrbaniExtra TerritorioBusiness Unit Romagna;Business Unit Rifiuti Speciali; Business Unit Emilia Nord.Ciascuna Business Unit raggruppa al suo interno i complessi impiantistici.Tecno StrutturaOttimizzazioneProcessi GestionaliGestione FlussoRifiutiImpatto AmbientaleSi riporta di seguito l’organigramma della Divisione Ambiente, in verde sono evidenziate le strutturecoinvolte nell’implementazione del Sistema di Gestione Qualità, Sicurezza e Ambiente applicato agliimpianti di Ferrara.Anche in questo caso, la struttura organizzativa (Figure 4 e 5) è articolata in modo che siano identificatichiaramente i ruoli e le responsabilità relative alla gestione <strong>ambientale</strong> e a tutte le attivitàaziendali.<strong>Il</strong> personale dipendente di <strong>Hera</strong> S.p.A Divisione Ambiente a Ferrara è di n. 53 dipendenti.Gli impianti di Ferrara ubicati all’interno del sito di Via Diana, di competenza della Div. Ambiente,sono: <strong>Il</strong> termovalorizzatore; La piattaforma rifiuti speciali e annesso impianto chimico fisico.Nell’ambito della Divisione Ambiente il QSA è organizzato con una funzione centrale con il compitodi coordinamento e di interfaccia con la Direzione di divisione e funzioni di supporto presso leFig. 4DirezioneDivisione Ambienterispettive Business Unit.Dal 2003 la Divisione Ambiente è certificata ai sensi della UNI ISO 14001 con un programma diprogressiva estensione della Certificazione a tutti gli impianti appartenenti alla Divisione stessa.Pianificazione eControlloDivisione Ambiente, come già esposto in premessa, persegue l’obiettivo di registrazione EMAS pertutti i suoi impianti, compreso le discariche esaurite.CoordinamentoServizi AmbientaliCoordinamentoImpiantiUNIFLOTTE e <strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione ServiziNel processo di ristrutturazione dei servizi erogati da AGEA ed ACOSEA, alcune attività di supporto,quali servizi di Gestione Flotte e Facilities Management, sono state affidate ad altre strutture,sempre interne al <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>.BIUSINESS UNITEMILIABUSINESS UNITROMAGNABUSINESS UNITRIFIUTI SPECIALIBUSINESS UNITEMILIA NORDQueste attività venivano gestite fino al 31/12/2005 da <strong>Hera</strong> S.p.A. – Divisione Servizi. Dal 1 gennaio<strong>2006</strong> la gestione delle flotte è stata affidata alla società UNIFLOTTE. Vista la loro natura, entrambele organizzazioni sono state considerate “fornitori interni”.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale24<strong>Il</strong> Sitodi via DianaL’inquadramento territorialeL’area di via Diana è localizzata ad Ovest della città di Ferrara, a una distanza in linea d’aria di circa7 km dal centro cittadino.L’area (Fig. 6) è delimitata a sud dal canale di Burana, a Ovest da via Canal Bianco, a Nord da viaFinati e ad Est da via Smeraldina ed è perimetrata e dotata di fascia di rispetto. A Sud del sito èlocalizzata un’area ricreativa (pista per minimoto). A nord del sito è sorto un insediamento produt-Nel corso del 2001 è stata commissionata una campagna di analisi all’ARPA, Sezione Provincialedi Ferrara, al fine di definire analiticamente lo stato <strong>ambientale</strong> della qualità di aria, acqua e suolo (2)dell’area in questione (Fig. 7).Tale campagna ha evidenziato che lo stato <strong>ambientale</strong> è paragonabile a quello del territorio ferrarese.Fig. 7Area di via Diana25tivo.ARIA: SO2, NO2 e COentro i limtiCome risulta dal Piano Regolatore del Comune di Ferrara (aprile 1995), l’area sulla quale sono staticostruiti i diversi impianti di <strong>Hera</strong> è situata all’interno di un territorio destinato all’insediamento diPiccole Imprese Produttive (area PIP), a sua volta parte di un’area più vasta che occupa gran partedel quadrante nord-occidentale della periferia cittadina, indicata dallo stesso Piano RegolatoreACQUE SUPERFICIALI:Argilla limosa e limi sabbiosicome Zona Attività Produttive. Prima dell’inizio dell’attività di AGEA nell’area i terreni erano adibitiad uso agricolo.La nuova suddivisione del sito in seguito ai cambiamenti organizzativi, sia in termini di attività, chedi impianti e relativi ruoli e responsabilità, è indicata nella Fig. 6.acqua scadente (Indice IBE 5)1 m10 m20 m30 m40 mCanale BuranaVia DianaFalda non in pressioneSUOLO: concentrazione dei metalli inferioreai limiti della normativa sui siti inquinatiFig. 6Pianta del Sito di via DianaFALDA: caratteristiche quasi conformi all’acqua potabileSabbie fini e medio-finiFalda in pressioneLEGENDADIVISIONE AMBIENTEDIVISIONE SERVIZIO UNIFLOTTESOT HERA FERRARAI valori di concentrazione degli inquinanti nell’aria rientrano nei valori limiti previsti dalla normativa (3)(Tab. 2).Valore limite Valore ai limite ai SitoSitoParametro e metodo di misura u.m.ai sensi sel sensi DCPM del DPCM viaviaDianaDianadel 28/03/’83 del 28/03/83Biossido di zolfo (SO2)98° percentile delle concentrazioni medie µg/m 3 250 13,3Biossido di zolfo (SO2)mediana delle concentrazioni medie µg/m 3 80 8,7Biossido di azoto (NO2)98° percentile delle concentrazioni medie µg/m 3 200 75,6Monossido di carbonio (CO)Max concentrazione media di 1 ora mg/m 3 40 3Tab. 2Qualità dell’arianell’area di via Diana(2) Analisi <strong>ambientale</strong> ante operam nell’areacircostante l’impianto di termovalorizzazionedi Agea - Ferrara - Aprile2002.(3) D.P.C.M. 28/3/1983. e s.m.i. Successivamente,nell’aprile del 2002, è statoapprovato un Decreto Ministeriale (n. 60del 02/04/2002), che ha profondamenterivisitato i valori limite, mantenendo in vigore,nella fase intermedia, i dettami delD.P.C.M. del 1983. Visto e consideratoche tali date non risultano ancora superate,nella tab. 5, legittimamente, sonoriportati i limiti del 1983. <strong>Il</strong> confronto coni nuovi limiti non sarebbe comunquerisultato possibile in considerazionedelle diverse metodiche di elaborazionedei dati orari richieste dalle nuovenorme.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale26Per le acque, si è verificato il corso d’acqua più vicino all’area, il canale Burana, che come quasitutti i canali della Provincia di Ferrara, è risultato di qualità scadente (Indice Biotico Esteso – indicatoreche misura la qualità delle acque di superficie – pari a 5) (4) .Per quanto riguarda le acque sotterranee, sono state svolte indagini sui pozzi freatici (fino a 6 mdi profondità, non in pressione) ed artesiani (tra i 20 e i 30 m di profondità, in pressione), presentiall’interno dell’area di via Diana, presso il Termovalorizzatore e presso la Piattaforma Rifiuti Speciali.Dal raffronto dei valori di concentrazione con i limiti previsti dalle disposizioni legislative vigenti perle acque destinate al consumo umano (D. Lgs. 31/2001), risulta una situazione di totale rispetto adeccezione del manganese e, in quanto valore di rispetto consigliato, della durezza totale delleacque, caratteristica delle acque di questa zona.In relazione alla qualità del suolo nell’area, prendendo come riferimento la normativa italiana inmateria (5) , risulta un inquadramento delle concentrazioni di metalli nel terreno che, in tutti i casi analizzati,mostra risultati inferiori ai limiti di accettabilità (6) , oltre i quali occorre prevedere azioni di bonificao risanamento.In staff all’Amministratore Delegato di <strong>Hera</strong> S.p.A. (Holding) opera la Direzione Qualità SicurezzaAmbiente (QSA) con il compito di presidiare il primo livello di articolazione del Sistema di GestioneIntegrato del <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>.<strong>Il</strong> sistema di gestione QSA (Qualità, Sicurezza e Ambiente) del <strong>Gruppo</strong> è quella parte del sistemadi gestione di <strong>Hera</strong> che si propone, con riferimento agli obiettivi per la qualità, la sicurezza e l’ambiente,di raggiungere risultati in grado di soddisfare adeguatamente le esigenze, le aspettative edi requisiti di tutte le parti interessate. Gli obiettivi QSA sono complementari agli altri obiettivi dell’organizzazione,quali quelli relativi alla crescita, al finanziamento e alla redditività, obiettivi coerenticon la definizione di sostenibilità.<strong>Il</strong> fine ultimo del sistema di gestione QSA è effettuare valutazioni regolari e sistematiche dell’appropriatezza,adeguatezza, efficacia ed efficienza del sistema di gestione complessivo rispetto allapolitica e agli obiettivi di qualità sostenibile.Nel settembre 2004 è stato raggiunto il primo obiettivo del programma pluriennale di certificazioneintegrata QSA, infatti, il <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong> ha ottenuto la certificazione di qualità Uni En Iso9001:2000, rilasciato da DNV (Det Norske Veritas).Tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 il <strong>Gruppo</strong> ha iniziato a lavorare sul secondo obiettivo del programmadi certificazione integrata, attraverso l’adozione di un sistema di gestione <strong>ambientale</strong> alfine di ottenere la certificazione ISO 14001:2004 di tutte le società del gruppo entro il <strong>2006</strong>.<strong>Il</strong> sistema di gestione QSA di <strong>Hera</strong> S.p.A. è organizzato per processi, ovvero secondo un modelloorganizzativo che permette il controllo degli aspetti legati a qualità, sicurezza e ambiente lungotutto il ciclo produttivo.Questo modello organizzativo fornisce le indicazioni principali e le linee guida per la gestione delleattività relative alle diverse strutture controllate (SOT Ferrara, Div. Ambiente, ecc..) sulla base dellequali o ad integrazione di queste si sviluppano appunto i sistemi di Gestione delle diverse organizzazionidella Holding.<strong>Il</strong> sistemadi gestioneintegratoper il Sitodi via Diana27(4) Come stabilito dal D. Lgs. 152/99,All. I - Monitoraggio e classificazionedelle acque in funzione degli obiettivi diqualità <strong>ambientale</strong>, Tab. 8 e Tab. 9. Dal29/04/<strong>2006</strong> tale decreto è stato sostituitocon il D. Lgs 3 aprile <strong>2006</strong>, n. 152.(5) D. M. 25/10/1999.(6) All. I, tab. 1, col. B del DM25/10/1999 n.471.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale28Per il Sito di via Diana, al fine di garantire la continuità del precedente Sistema di Gestione (exAGEA) ed i nuovi sistemi di gestione <strong>ambientale</strong> (quello della SOT e quello di <strong>Hera</strong> S.p.A DivisionePiani SGA29Ambiente), si è proceduto innanzitutto a definire con precisione i compiti e le responsabilità all’internodelle diverse funzioni e i confini di competenza di ciascuna società operante sul territorio,➜Programma di miglioramentoattraverso la definizione di tre strumenti principali:LE DELEGHELe responsabilità giuridiche per il rispetto della normativa <strong>ambientale</strong> sono state conferite dall’Amministratore Delegato di <strong>Hera</strong> S.p.A.➜➜Piano di formazionePiano di comunicazione• al Direttore Generale di <strong>Hera</strong> Ferrara, per le attività della SOT Ferrara;• al Direttore di <strong>Hera</strong> S.p.A - Divisione Ambiente, per le attività relative agli impianti di smaltimento rifiuti.➜Piano di auditI “CONTRATTI INTERCOMPANY”È uno strumento utilizzato per formalizzare le modalità di collaborazione e interazione tra le diverse entità presenti all’interno del <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>.➜➜Piani di sorveglianzaProgramma manutenzioneIL COMITATO AMBIENTE INTERSOCIETARIOComposto dal Direttore Generale di <strong>Hera</strong> Ferrara (nominato “coordinatore” del Comitato), dal Direttore di <strong>Hera</strong> S.p.A - Divisione Ambiente,dai rispettivi due Responsabili del Servizio QSA, dal Dirigente Area Ambiente Reti e dal Responsabile Impianti Ferrara (Divisione Ambiente),con lo scopo di sorvegliare la corretta gestione degli aspetti ambientali generati nel sito, l’attuazione degli obiettivi di miglioramento, la comunicazioneverso l’esterno (es. RAB) e attivare, ogni qualvolta ce ne sia l’occasione, opportune sinergie tra le diverse organizzazioni.Pertanto ad oggi risultano attivi due sistemi di gestione, comunque simili e basati su un comune indirizzo,dettato dalle linee guida di <strong>Hera</strong> S.p.A, costituiti da quello della SOT di Ferrara, in relazione alleproprie attività e da quello della Div. Ambiente per gli impianti di competenza.La struttura del sistema <strong>Hera</strong> Ferrara si sviluppa su due livelli: procedure gestionali e istruzioni operative.<strong>Il</strong> manuale descrive poi come il servizio è organizzato e con quali modalità generali gli impatti ambientalisono tenuti sotto controllo, mentre tali modalità sono poi dettagliate nelle procedure e nelle istruzioni,con lo scopo di definire il controllo operativo di quelle attività che hanno incidenza sulle prestazioniambientali.Anche il sistema di Gestione della Divisione Ambiente nasce e si sviluppa coerentemente con le lineeemesse a livello di Holding. Comprende l’individuazione e la gestione di processi generali applicabilia tutta la Divisione e processi specifici d’impianto. Anche in questo caso il sistema documentale prevedeun manuale, procedure, istruzioni e documenti di registrazione.In entrambi i sistemi le attività rispetto alle quali sono state impostate procedure di controllo operativosono relative alla gestione di: Rifiuti; Ciclo dell’acqua; Sostanze pericolose; Oli; Risorse energetiche; Emissioni in atmosfera; Emissioni di rumore; Amianto.Sono stati inoltre definiti dei piani che consentono di programmare le attività previste dai Sistemi diGestione, la cui effettiva esecuzione viene verificata attraverso incontri periodici con tutti i responsabiliinteressati.Le due organizzazioni hanno inoltre elaborato procedure dove vengono indicate le modalità operativee le responsabilità per la gestione dei potenziali incidenti e delle emergenze ambientali chepossono generare un impatto significativo sull’ambiente. <strong>Il</strong> fine ultimo è di assicurare adeguata prevenzionee garantire che, in caso di incidente o emergenza, siano correttamente individuate edanalizzate le relative cause e intraprese, laddove necessario, le azioni correttive e preventiveopportune.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale30La comunicazione internaLa formazione e addestramento del personale31La comunicazione interna ha l’obiettivo di sensibilizzare e accrescere la consapevolezza <strong>ambientale</strong>e creare le condizioni per l’effettivo coinvolgimento dei dipendenti, degli amministratori e deisoci.Per raggiungere questo obiettivo l’azienda utilizza strumenti integrati ed effettua azioni comesegue: Visite guidate per il personale e i loro familiari agli impianti della società allo scopo di illustrarnela tecnologia e l’affidabilità. <strong>Il</strong> periodico “HO”, realizzato da <strong>Hera</strong> S.p.A con la collaborazione delle SOT, dove la direzione eil personale intervengono sui temi di attualità che coinvolgono l’azienda nel suo insieme. <strong>Il</strong> video “VH”, presente in ogni SOT, ha lo scopo di mantenere in costante aggiornamento idipendenti sulle novità che riguardano il <strong>Gruppo</strong>. Assemblee generali e di settore convocate dalla direzione o dai responsabili delle diverse areeallo scopo di informare e discutere sulle diverse tematiche aziendali. Incontri periodici dello Staff di Direzione formata da tutti i responsabili dei servizi, sulle strategieaziendali e quindi anche ambientali, mediante i quali viene alimentato il processo di scambiocontinuo di informazioni e collaborazioni. Modulo a disposizione per qualsiasi segnalazione e proposta al quale viene data risposta all’interessato,con comunicazione scritta, entro un mese.Lo stato del sistema di gestione <strong>ambientale</strong> e gli obiettivi di miglioramento ambientali vengonodiscussi anche con le organizzazioni sindacali durante riunioni periodiche.SOT Ferrara e Divisione Ambiente si impegnano a promuovere, tra i dipendenti di ogni livello, un’adeguataconoscenza degli aspetti ambientali, attraverso iniziative di formazione e addestramentorivolte, in particolare, al personale che è coinvolto in attività con alto potenziale di impatto, in accordocon gli obiettivi di <strong>Hera</strong> S.p.A. (Tab. 3).PRINCIPALI ASPETTI DI SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Diffusione dei principi della politica per l’ambiente e la qualità;2002 2003 2004 2005Numero dipendenti 411 419 414 405Numero ore di formazione 1189 1729 782 991sulle tematiche ambientaliNumero di dipendenti partecipanti 702 719 306 331Numero ore per dipendente 2,9 4,1 2,6 3,0 Specializzazione su progettazione del SGA e rafforzamento delle conoscenze della Norma ISO 14001e EMAS; Diffusione degli obiettivi ambientali e dei risultati ottenuti nelle performance ambientali; Diffusione dei principi di buona prassi gestionale in termini ambientali che garantiscono il rispetto delleprocedure operative; Aggiornemento su problematiche specifiche inerenti l’influenza degli aspetti tecnologici sulle prestazioniambientali; Prove di simulazione di intervento in situazioni di emergenza e di manipolazione di sostanze pericolose.Tab. 3Particolare rilevanza è data alla pianificazione ed attuazione periodica delle prove di simulazionedi emergenza. Oltre alla simulazione in caso di incendio, il personale viene addestrato per affrontareeventuali emergenze ambientali connesse con il proprio servizio. Si tratta solitamente di replichesimulate delle emergenze che potenzialmente possono accadere come ad esempio, lo sversamentodi rifiuti in fase di trasporto o la rottura di tubi dell’olio durante le operazioni di raccolta otrasferimento dei mezzi.Mediante tali esercitazioni, che favoriscono l’omogeneità dei comportamenti del personale, vengonoperiodicamente controllate la capacità e la tempestività di intervento nella lotta antincendio, nell’attivazionedei dispositivi di sicurezza e dei presidi ecologici, nella bonifica.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territorialeLa politica<strong>ambientale</strong>32 La Politica Ambientale di <strong>Hera</strong> è strutturata partendo da una Politica predisposta dalla Holding checontiene gli obiettivi generali. A questa le SOT e Div. Ambiente devono riferirsi nel predisporredocumenti di definizione di obiettivi maggiormente calati nel territorio di competenza.Politica per la qualità, la sicurezza e l’ambiente<strong>Hera</strong> S.p.A. rappresenta la concreta traduzione di una scelta di politica industriale voltaalla creazione, come negli altri Paesi dell’Unione Europea, di una vera industria dei servizidi pubblica utilità, con un’azione che si svolge in piena coerenza ad obiettivi di sostenibilitàeconomica, <strong>ambientale</strong> e sociale.Questo proposito, che si collega al principio dello sviluppo sostenibile a livello locale, ètradotto nei seguenti impegni: Garantire la conformità legislativa nel campo dell’ambiente, della qualità e della sicurezza; Prevenire o ridurre gli impatti negativi sull’ambiente da parte delle nostre attività e irischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini; Considerare in ogni azione e decisione presa anche gli impatti sulla qualità, sugliaspetti ambientali e sulla sicurezza del lavoro; Adottare, ove possibile, le tecnologie ambientalmente più compatibili e più attente allasalvaguardia della salute e della sicurezza disponibili sul mercato, ed economicamentesostenibili; Garantire un’efficace sistema di monitoraggio e rendicontazione della qualità del servizioerogato ai clienti, degli aspetti ambientali più significativi collegati alle proprie attività,degli infortuni e delle malattie professionali che interessano il personale dipendente; Perseguire il miglioramento continuo delle proprie prestazioni attraverso la definizionedi obiettivi e traguardi misurabili, confrontabili e di indicatori: gli obiettivi e i traguardisono riesaminati almeno con cadenza annuale; Comunicare gli impegni della politica <strong>ambientale</strong>, della qualità e della sicurezza, sensibilizzaresugli aspetti ambientali, della qualità e della sicurezza e coinvolgere sugliobiettivi e traguardi legati alle nostre attività il personale dell’azienda, i fornitori, i clientie i cittadini; Formare e addestrare il personale dell’azienda al rispetto della normativa e delle procedureinterne; Comunicare le proprie prestazioni e promuovere un dialogo con tutti i portatori d’interesse(Autorità pubbliche, cittadini, associazioni ambientaliste, ecc.), impegnandosi atenere conto delle istanze delle parti interessate.<strong>Il</strong> Consiglio di Amministrazione riconosce, come scelta strategica, l’introduzione di unSistema di Gestione Integrato per la Qualità, la Sicurezza e l’Ambiente.L’Amministratore Delegato è coinvolto in prima persona nel rispetto e nell’attuazione diquesti impegni assicurando e verificando periodicamente che la Politica QSA sia documentata,resa operante, mantenuta attiva, periodicamente riesaminata, diffusa a tutto ilpersonale e resa disponibile al pubblico.<strong>Il</strong> Presidente L’Amministratore DelegatoPolitica <strong>Hera</strong> S.p.A. Divisione AmbienteIn applicazione dei principi della politica sopra riportata il Comitato di Direzione dellaDivisione Ambiente di HERA S.p.A. ha approvato la propria politica per la QualitàSicurezza e AmbienteLa Divisione Ambiente del gruppo HERA detiene un know-how consolidato nella progettazione,realizzazione e gestione degli impianti e dispone di un sistema complessoche consente di coprire tutto il ciclo di trattamento del rifiuto e di gestire le esigenze deiterritori di riferimento con la massima efficacia ed economicità.L’azienda riconosce nei sistemi qualità, ambiente e sicurezza degli strumenti efficaci peril raggiungimento degli impegni assunti in questa politica e sostiene l’adozione e lagestione di un sistema integrato Qualità Sicurezza e Ambiente con l’obiettivo di certificareprogressivamente gli impianti della divisione secondo le norme internazionali UNI ENISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:96 e regolamento CE 761/2001 (EMAS).La Divisione Ambiente ha la responsabilità di organizzare e gestire, per conto del gruppoHERA, tutte le attività operative (progettazione, realizzazione e gestione) e commercialidegli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti e di produzione dienergia elettrica, con l’obiettivo di razionalizzare gli interventi e perseguire standardsempre più elevati di efficienza e redditività, assicurando contemporaneamente la tutelaed il miglioramento della qualità <strong>ambientale</strong> del territorio in cui opera ed il rigorosorispetto della salute dei lavoratori e dei cittadini.La presente politica nasce in coerenza con la politica emessa dalla capo gruppo e siapplica a tutti gli impianti appartenenti alla Divisione Ambiente per i quali rappresenta ilriferimento per l’elaborazione degli obiettivi. In particolare la Divisione Ambiente si impegnaa:A. Conformità legislativa: Rispettare, nello svolgimento di tutte le attività, la normativa comunitaria, nazionalee locale, collaborando con le autorità in modo trasparente; Adottare, quando possibile, standard interni più restrittivi rispetto alla normativavigente relativamente alle emissioni di inquinanti.B. Soddisfazione del cliente: Soddisfare i bisogni, le aspettative e i desideri del cliente aumentando il livello difedeltà all’azienda.C. Tutela dell’ambiente: Identificare e valutare gli aspetti ambientali diretti e indiretti legati alle specifiche attività,e in relazione alla specificità dei territori di riferimento, dalla progettazione allagestione degli impianti, nell’ottica della prevenzione e della riduzione dell’inquinamento; Mantenere aggiornata la valutazione degli aspetti ambientali significativi delle specificheattività produttive; Garantire un sistema di monitoraggio e controllo finalizzato al contenimento e allariduzione, dei principali aspetti ambientali diretti legati alle attività produttive specificheper impianto, in particolare: emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, rumore eodore; Adottare procedure per la prevenzione degli incidenti ambientali; Assicurare il ripristino <strong>ambientale</strong> dei Siti di proprietà della Divisione.33


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale34 D. Ottimizzazione processi e attività: Ottimizzare le procedure di gestione degli impianti, l’utilizzo delle risorse naturali edelle materie prime, i trasporti; Gestire le attività mirando al riciclo/recupero dei rifiuti prodotti nell’ambito delle attivitàdegli impianti.E. Migliorie tecnologie: Introdurre, ove possibile, le migliori tecnologie disponibili a costi economicamenteaccettabili, in riferimento alla norma europea IPPC ed in considerazione della salvaguardiadella salute e della sicurezza dei lavoratori; Sostenere la ricerca collaborando con gli enti preposti, con le università, gli istituti diricerca e con i partner industriale.F. Sicurezza sul lavoro: Identificare e valutare tutti i possibili rischi al fine di prevenire e ridurre la frequenzae la gravità delle malattie e degli incidenti sul lavoro; Garantire un efficace sistema di monitoraggio degli incidenti, degli infortuni e dellemalattie professionali.G. Miglioramento continuo: Perseguire il miglioramento continuo delle proprie prestazioni in termini di: efficacia,efficienza, economicità aziendale, prestazioni ambientali, prevenzione dei rischi eattraverso la definizione di obiettivi e traguardi misurabili e l’utilizzo di indicatori.H. Coinvolgimento del personale: Assicurare la comunicazione interna, favorire il cambiamento culturale e la collaborazionefra gli enti mediante il coinvolgimento, la sensibilizzazione e la responsabilizzazionedel personale sui temi e sugli obiettivi della qualità, dell’ambiente e della sicurezza.I. Addestramento: Aumentare la qualificazione del personale migliorandone le competenze.J. Comunicazione esterna: Promuovere il dialogo con i portatori di interesse in un’ottica di trasparenza e coinvolgimento; Comunicare le proprie prestazioni ambientali e il rispetto degli indici di qualità; Gestire i reclami pervenuti; Sensibilizzare partner, cittadini, fornitori e clienti sulle tematiche relative a qualità,ambiente e sicurezza; Pubblicare periodicamente il Rapporto Ambientale e Sociale; Migliorare l’immagine <strong>ambientale</strong>.La Direzione della Divisione Ambiente è coinvolta in prima persona nel rispetto e nell’attuazionedi questi principi assicurando e verificando periodicamente che la presentePolitica sia documentata, resa operante, mantenuta attiva, diffusa a tutto il personale eresa disponibile al pubblico.<strong>Il</strong> Direttore Divisione AmbienteImpegni di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.per l’attuazione della Politica Qualità Sicurezza Ambiente del <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong>HHERA FERRARA S.r.l è una società di erogazione dei servizi energetico, idrico e<strong>ambientale</strong> del <strong>Gruppo</strong> HERA. Come tale essa è coinvolta nel processo di sviluppo emiglioramento avviato e coordinato dalla Holding, HERA S.p.A., per tutto il <strong>Gruppo</strong>societario. Tuttavia, in qualità di società operativa costituita per consolidare il radicamentoin un determinato ambito territoriale, HERA FERRARA intende, nel quadro dei principie degli obiettivi contenuti nella Politica della Qualità, Sicurezza ed Ambiente di HERAS.p.A, offrire un proprio originale contributo alla collettività e al territorio di riferimento,valorizzando le proprie specificità per promuovere uno sviluppo sostenibile a tutela dellegenerazioni future. <strong>Il</strong> processo di miglioramento economico, sociale ed <strong>ambientale</strong> richiedeun forte e convinto coinvolgimento del personale aziendale, una attenzione ai Clientied agli Stakeholder in generale per conoscerne esigenze ed aspettative e favorire lo sviluppodi competenze eccellenti.AZIONIPer tali ragione <strong>Hera</strong> Ferrara si impegna a: Coinvolgere i propri dipendenti affinché vengano sviluppate, ad ogni livello, il sensodi responsabilità verso l’ambiente, l’attenzione agli aspetti legati alla sicurezza, lacondivisione degli obiettivi, la crescita delle competenze; Promuovere un costante dialogo con i clienti, gli Enti Locali Territoriali soci di HERAS.p.A, gli organi di controllo e le istituzioni locali, allo scopo di comprendere le loroaspettative e di tradurle, nel quadro delle strategie del gruppo, in obiettivi interni all’organizzazione,attraverso lo sviluppo di specifici strumenti di comunicazione (RAB,Incontri con la Circoscrizione, …) e partecipando al processo locale di AGENDA 21; Assicurare i servizi energetici, idrici ed ambientali con regolarità e senza interruzione,secondo i principi di continuità, efficacia ed efficienza; Sorvegliare e, ove possibile, ridurre le emissioni in atmosfera, anche attraversol’espansione della rete del teleriscaldamento e il controllo delle emissioni legateal traffico originato dalle attività aziendali; Incentivare la raccolta differenziata nel Comune di Ferrara; Contenere e, ove possibile, ridurre le perdite della rete idrica e della rete di distribuzionedel gas metano; Monitorare e migliorare la qualità delle acque trattate dagli impianti di depurazionidislocati sul territorio provinciale; Attivare efficaci misure di prevenzione degli incidenti e contenere le conseguenzedannose per il personale, l’ambiente e la salute della popolazione; Contribuire al miglioramento dell’ambiente a livello globale attraverso il monitoraggiodelle emissioni di gas serra (metano e anidride carbonica) e l’applicazione delleazioni previste dal protocollo di Kyoto; Educare, soprattutto le nuove generazioni, a comportamenti di rispetto <strong>ambientale</strong> edi attenzione al corretto utilizzo delle risorse naturali; Coinvolgere e controllare Fornitori e Appaltatori, affinché diventino parte integrantedei processi aziendali; Promuovere nell’ambito del <strong>Gruppo</strong> e, ove possibile, realizzare campagne comunicativevolte a favorire le iniziative di rispetto e miglioramento <strong>ambientale</strong>.<strong>Il</strong> Presidente <strong>Il</strong> Direttore GeneralePaolo PastorelloOriano Sirri35


aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Area RetiServizio di distribuzione del gas metanoI servizi e gli impiantidel Sito di via Diana37<strong>Hera</strong> Ferrara coordina e assicura la distribuzione del gas metano ai clienti, sulla base di Contrattistipulati con i diversi Comuni nei quali opera, anche tramite la progettazione e la realizzazione dellereti e la manutenzione degli impianti di supporto, in particolare le cabine di I e II salto (Fig. 8), utilizzateper la decompressione del gas fino a una pressione adeguata per l’uso nelle abitazioni.Attualmente, <strong>Hera</strong> Ferrara gestisce sul territorio 15 cabine di primo salto e 239 cabine di secondosalto. Nel <strong>2006</strong> sono state acquisite la cabina di primo salto di Ro Ferrarese e 14 cabine di secondosalto collegate, nonché la cabina in via Golinelli a Ferrara.Fig. 8Flusso del processodi distribuzione del gase aspetti ambientalisignificativi correlati➧Consegnagas metano40 - 70 barAmianto nellecoperture enelle tubazioniCabina di 1° saltoFiltrazionePreriscaldoRiduzione dipressione a 3-5 barOdorizzazione▼EmissioniatmosferichecaldaieProduzionerifiuti (oli, scarti,batterie,ecc.)Consumoodorizzante(THT - TBM)Distribuzionenella retemedia pressioneRumoreda cantieri eda cabinePresenzadi R22 neiclimatizzatoriConsumodi oliCabinadi 2° saltoda 5 a 0,5 barEmissioniatmosfericheda mezzidi trasportoConsumoe stoccaggiometano▼ ▼ ▼ ▼ ▼▼▼▼Distribuzione aiclienti finali▼Emissionidi metanoda fughe▼Campielettromagneticida cabineelettricheNegli ultimi anni l’estensione del mercato di riferimento, ha comportato una crescita del gas acquistatoe venduto agli utenti (Tab. 4).Tab. 4Gas acquistato e venduto (m 3 )2002 2003 2004 2005Gas acquistato m 3 194.295.766 208.924.350 216.812.315 247.832.791Gas venduto (7) m 3 189.898.675 203.837.134 209.351.674 239.465.258Per la decompressione del gas si crea salto di pressione sfruttato per produrre energia elettricache viene poi ceduta alla rete del gestore (Tab. 5).Tab. 5Produzione di energia elettrica dadecompressione gas2002 2003 2004 2005Energia elettrica prodotta (GJ) 24.393 22.671 22.114 23.245(7) Dato utilizzato per il successivo calcolodegli indicatori relativi al serviziogas.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale38Servizio di teleriscaldamento<strong>Il</strong> teleriscaldamento (TLR) è un aspetto caratteristico della città di Ferrara e l’utilizzo della fonte geo-Tab. 6Sviluppo del teleriscaldamento (TLR)nella città di Ferrara39termica per la produzione di calore lo rende uno dei pochi esempi al mondo.Con il teleriscaldamento, il calore viene portato nelle abitazioni dei clienti sotto forma di acqua caldaa circa 95°C che, attraverso scambiatori di calore ad emissione nulla di inquinanti, entra nel sistemadi riscaldamento delle case.Parametri di funzionamento u.m. 2002 2003 2004 2005Calore acquisito da geotermia (di proprietà dell’AGIP) GJ 293.400 278.964 278.860 273.946Produzione di calore da termovalorizzazione GJ 51.732 77.292 14.004 21.651<strong>Il</strong> calore totale venduto viene prodotto attraverso il contributo di diverse fonti:Calore acquisito da centrale S. Anna (di proprietà dell’Azienda Ospedaliera S. Anna) GJ Non attiva 5.364 9.634 12.751Fig. 9Diagramma di flussodel teleriscaldamentoe aspetti ambientalisignificativi correlatiLa fonte geotermica, in concessione statale ad Agip - Eni;L’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, presso l’area di via Diana;La centrale integrativa a metano, presso l’area di via Diana;La centrale integrativa a olio combustibile, di proprietà dell’Arcispedale S. Anna.Produzione di calore centrale a metano (via Diana) GJ 139.464 168.264 265.629 298.127Totale energia termica immessa in rete (somma delle voci precedenti) GJ 484.596 529.884 568.126 606.475Energia termica venduta (8) GJ 400.975 444.708 474.584 544.611Rendimento di distribuzione (9) % 82,7% 83,9% 83,5% 89,8%Lunghezza della rete km 48 49 53,8 61,1ConsumoConsumoPresenza Consumo energiaelettrica perConsumoConsumo risorsereagentimateriale per di R22 neidi metanoidriche perchmicimanutenzione climatizzatori pompaggio reintegro rete▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼Calore da centrale➧termica a metanoEventualeReintegroCentraleintegrazione DistribuzioneCalore da geotermiaacque dopodi pompaggio con centrale ai clienti finalitrattamentoCalore daS. Annatermovalorizzazione▼ ▼ ▼ ▼Emissioniatmosferichecentrale termicaProduzionerifiuti (oli, scarti,reflui, ecc.)Rumoreda cantieri ecentralidi pompaggioEmissioniatmosfericheda mezzidi trasportoVolumetria degli edifici collegati al TLR migliaia di m 3 3.610 3.988 4.514 4.729La tabella 6 evidenzia che la lunghezza della rete è progressivamente cresciuta negli ultimi anni inmodo proporzionale con l’aumento della volumetria degli edifici collegati e i quantitativi di energiatermica immessa in rete e venduta. È in via di miglioramento anche la percentuale di calore effettivamenteutilizzato dai clienti rispetto a quello prodotto in via Diana (dal 82,7% al 89,8% nel quadriennio2002-2005), a conferma che l’utilizzo del calore in rete sta raggiungendo un numero progressivamentepiù elevato di utenze.Le percentuali di utilizzo delle diverse fonti di energia variano di anno in anno in base alle esigenzee, quindi, secondo i casi, la distribuzione delle fonti deve tenere conto del diverso stato di funzionalitàdegli impianti e delle richieste degli utenti dovute anche alle condizioni meteorologiche.In media, negli ultimi 4 anni, il contributo delle diverse fonti mostra un forte utilizzo della fonte geotermicae delle caldaie a metano. <strong>Il</strong> contributo della centrale integrativa S. Anna, nonostante la crescitaregistrata negli ultimi anni, resta comunque molto basso (Fig.10).Fig. 10Contributo medio percentuale dellediverse produzioni di calore(8) Dato utilizzato per il successivo calcolodegli indicatori relativi servizio teleriscaldamento.(9) Rapporto percentuale tra energiatermica venduta ed energia termicamessa in rete.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale40Con l’espansione del TLR (nell’ultimo anno la lunghezza della rete è aumentata di circa il 13% mentrela volumetria degli edifici collegati è cresciuta del 5%) e la contemporanea eliminazione delle caldaiedomestiche, tipicamente alimentate a gasolio o a metano, si verifica una riduzione delle emissioninocive prodotte da queste ultime, in quanto il sistema del TLR nella fase di utilizzo non producealcuna sostanza.I cittadini che lo hanno già in uso possono quindi ”vantare” un loro contributo attivo al miglioramentodella qualità dell’aria nel comune di Ferrara.41Per rendere più concrete questo contributo possiamo considerare che la riduzione di ossidi diazoto derivante dalla presenza del teleriscaldamento corrisponde all’inquinamento prodotto da1000 automobili che percorre complessivamente più di 80 mila di chilometri all’anno ciascuna.Le emissioni complessive dei tre inquinanti considerati, inoltre, possono essere assimilate all’inquinamentoprodotto da circa 8.000 caldaie a metano oppure da circa 5.000 caldaie a gasolio.(La stima di tali valori è stata effettuata sulla base delle indicazioni fornite da AIRU - ENEA(Associazione italiani riscaldamento urbano) e DIIAR - Sez. Ambientale, Politecnico di Milano).Servizio di gestione del caloreNel corso del 2005 le attività legate alla gestione calore ossia conduzione e manutenzione diimpianti termici presso clienti, si sono progressivamente ridotte fino a cessare completamente allafine dell’anno, in quanto tali attività non rientrano più tra quelle previste dal core business aziendale.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong><strong>Il</strong> Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti e il ruolo di <strong>Hera</strong> Ferrara42RIFIUTIGESTITIFig.11Attività di igiene urbanae aspetti ambientalisignificativi correlati▼Area AmbienteIgiene urbanaLe attività che fanno parte del settore dell’igiene urbana sono svolte sia sulla base della Convenzionestipulata con l’ATO 6 - Ferrara che per conto di clienti terzi (Fig. 11).Consumosale antighiaccioConsumo energiaelettrica permezzi elettriciRisorse idricheper lavaggio stradee cassonetti▼ ▼ ▼ATTIVITÀ DEL SERVIZIO DI IGIENE URBANA Raccolta RSU (monoperatore, tradizionale e zone miste a sacchi); Raccolta differenziata, compresi i farmaci, le pile, gli oli alimentari e i contenitori vuoti bonificati; Sanificazione dei cassonetti RSU e contenitori per la raccolta differenziata (effettuata sul posto con dispositividi protezione all’interno del mezzo); Raccolta di rifiuti ingombranti (sia su suolo pubblico che presso utenze private) effettuate da terzi compresii frigoriferi; Spazzamento manuale delle strade, vie e piazze e pulizie collaterali; Spazzamento meccanizzato delle strade, vie e piazze e pulizie; Lavaggio strade e marciapiedi; Svuotamento dei cestini portacarte; Distribuzione dei sacchi per la raccolta dei rifiuti; Raccolta delle foglie; Raccolta delle deiezioni animali con moto aspirante; Raccolta delle siringhe; Bonifica di aree interessate da abbandono rifiuti; Sgombero neve.<strong>Il</strong> Piano Provinciale di gestione dei rifiuti recentemente approva una tappadi fondamentale importanza in quanto in esso viene definita la strategia operativaper i prossimi dieci anni nella nostra provincia in ambito <strong>ambientale</strong>.Appare evidente come il ruolo di <strong>Hera</strong> Ferrara sia essenziale per raggiungeregli obiettivi in esso previsto così sintetizzati: la riduzione delle produzioni di rifiuti; l’incremento della raccolta differenziata finalizzata al recupero; lo smaltimento dei rifiuti attraverso l’utilizzo di impianti di termodistruzionecon recupero di energia; il ricorso alla discarica per lo smaltimento dei soli rifiuti inerti eche residuano da operazioni di recupero; il recupero della frazione organica dei rifiuti con laproduzione di compost per uso agricolo.<strong>Il</strong> sistema di smaltimento è sostanzialmenterappresentato dall’Impianto di Recupera,unitamente al termovalorizzatore di via Dianaopportunamente potenziato.Ne consegue che <strong>Hera</strong> Ferrara e le societàdel gruppo industriale di cui fa parteha la grande responsabilitàdi garantire tutto lo smaltimentodelle frazioni residue di rifiutiurbani unitamente a quella seccaproveniente dalla selezione.▼Refluida lavaggiocassonetti▼Campielettromagneticida ponti radio▼Emissioniatmosferiche e rumoroseda trasporto


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>44Tab. 7Rifiuti urbani raccoltinel Comune di Ferrara (t)<strong>Il</strong> servizio è svolto tramite una sistematica pianificazione delle attività e un numero di addetti e dimezzi in grado di assicurare al cittadino frequenze di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle aree pubblicheadeguate alla fondamentale esigenza di disporre di una città pulita.La raccolta dei rifiuti prodotti dai cittadini o da attività economiche del Comune di Ferrara è svoltasul territorio sia con riferimento alla raccolta RSU che alla raccolta differenziata (Tab. 7).2002 2003 2004 2005Totale rifiuti raccolti nel Comune 93.683 92.537 96.741 97.454Rifiuti avviati a raccolta differenziata 27.082 30.677 35.092 35.882L’azienda si è impegnata su vari fronti per incrementare la raccolta differenziata, sia potenziando ilservizio, sia avviando una campagna di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini. Tali azionihanno prodotto risultati incoraggianti visto che l’andamento della raccolta differenziata è in questiultimi anni in costante crescita (Fig. 12).Fig. 12Andamento della raccoltadifferenziata negli ultimi anni40,0035,0030,0028,9135,0033,1536,2735,0036,835,0025,62 25,00 25,0225,0025,0025,0020,0015,0018,3015,0015,0010,005,000,001998 1999 2000 2001 2002 2003 20042005% Raccolta differenziata % Obiettivo Previsto per legge


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>46Tra gli interventi che hanno determinato l’incremento della raccolta differenziata si ricordano l’aperturadella stazione ecologica attrezzata, il potenziamento del servizio di raccolta della carta, l’attivazionedella raccolta porta a porta nel centro storico, l’avvio della raccolta della frazione organicadi origine familiare e commerciale e la raccolta del verde. Nel 2005 la raccolta differenziata haraggiunto il 36,8%.Sulla base della tipologia del rifiuto raccolto in maniera differenziata, <strong>Hera</strong> Ferrara provvede adestinarlo, nel rispetto delle norme vigenti alle diverse forme di trattamento, sia esso da recuperareo da smaltire (Tab. 8).Tab. 8Destinazione rifiutida raccolta differenziata (t)2002 2003 2004 2005Recupero 19.665 23.341 28.485 30.141Smaltimento 7.417 7.336 6.607 5.742Totale 27.082 30.677 35.092 35.882Come richiesto dal Bilancio Ambientale del Comune di Ferrara e dagli Impegni di <strong>Hera</strong> Ferrara,l’azienda sta incrementando la “qualità” della raccolta differenziata, destinando una parte semprecrescente di questi rifiuti a recupero.È interessante capire cosa viene fatto con le principali tipologie di rifiuti raccolti in modo differenziato.Carta e cartone. <strong>Il</strong> loro recupero evita il disboscamento e consente di risparmiare acqua ed energia.La carta è reimmessa nel circuito di consumo sotto la forma di carta da pacchi, cartapesta,giornali e cartone di imballaggio. Si possono riciclare ogni genere di carta e cartone, escluse lecarte plastificate, oleate, vetrate e la carta carbone.La plastica rappresenta per l’ambiente un problema maggiore perché, quando non più utilizzata,rimane inalterata nel tempo ed è inattaccabile dagli organismi decompositori. La plastica raccoltanelle campane della raccolta differenziata è inviata ad impianti per il riciclo e può essere utilizzataper produrre panchine, giochi per bambini, componenti per auto, fibre per imbottiture, raccordi emanicotti per tubazioni, maglioni, guanti sportivi e tute da sci.<strong>Il</strong> vetro è un materiale che può essere riciclato . Ciò consente un notevole risparmio di energia e dimaterie prime che servono per produrlo. Dal vetro si ottengono bottiglie, barattoli per uso alimentare,lastre per finestre.L’alluminio è un metallo la cui produzione comporta un notevole dispendio di energia. Infatti, perprodurre una lattina di alluminio occorre una quantità di energia 20 volte superiore a quella impiegataper riciclare la stessa quantità di materiale. L’alluminio recuperato viene fuso e riutilizzato.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale48Gli scarti verdi provengono da sfalci e potature prodotte da parchi e giardini. Una volta raccoltivengono inviati presso un impianto di compostaggio dove, dopo essere stati miscelati con altri rifiutiorganici, viene riprodotto ed accelerato, in condizioni assolutamente controllate, il processo biologicoche avviene normalmente in natura. Al termine del processo viene prodotto un terriccio utileper concimare il terreno.I rifiuti pericolosi (per esempio pile, farmaci, batterie, vernici, ecc.) sono avviati a smaltimento inimpianti dotati di tecnologie adeguate (discariche controllate, inceneritori per rifiuti pericolosi,impianti di depurazione).Presso quest’area, infatti, possono accedere i cittadini per conferire i rifiuti urbani destinati a raccoltadifferenziata, anche pericolosi (es. vernici, solventi, oli) e ditte terze, previa stipula di convenzionecon <strong>Hera</strong> Ferrara. Allo stesso tempo, anche <strong>Hera</strong> Ferrara utilizza quest’area come primopassaggio per alcune tipologie di rifiuto che non sono conferiti direttamente ad aziende specializzateper il loro recupero (es. ingombranti, carta, cartone).Presso l’isola è presente anche un’area dedicata al deposito di carcasse di animali da affezione(secondo la disposizione del Regolamento 1774/2002), conferite dai cittadini di Ferrara.Le diverse tipologie di rifiuto sono stoccate alla stazione ecologica attrezzata prima dell’invio arecupero o smaltimento (Fig. 13).Fig. 13Flusso dei rifiuti all’interno dellastazione ecologica attrezzata easpetti ambientali significativi correlati49Stazione ecologica attrezzata (isola ecologica)<strong>Il</strong> servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e speciali, al fine di un loro recupero, riutilizzoo riciclaggio, ruota intorno alla Stazione Ecologica Attrezzata di via Diana, in servizio dal2001 (Tab. 9).IngressoConsumo di energiaelettrica▼Presenza di CFC eHCFC nei frigoriferi,climatizzatori▼Destinazione rifiutiTab. 9Rifiuti gestitipresso l’isola ecologica (t)2002 2003 2004 2005Rifiuti gestiti 3.899 4.647 6.408 6.242Privati cittadiniConsorzio recupero vetroRecupero materiale ferrosoSelezione e vagliatura(imgombranti)Consorzio oli esaustiAttivitàMezzi <strong>Hera</strong>ISOLA ECOLOGICA▼Bonifica CFC e smaltimento(frigoriferi)Triturazione(sfalci e verde)Trasferenza(RSU generico)Termoconversore(imballaggi)Terzi per conto <strong>Hera</strong>Piattaforma rifiuti speciali(rifiuti urbani pericolosi)Termodistruttore(rifiuti sanitari)▼Scarichi da serviziigienici e da piazzalestoccaggio rifiuti▼ ▼ ▼Produzione rifiuti(adsorbenti,pulizia piazzale)Rumoreda movimentazionerifiutiEmissioniatmosfericheda mezzi di trasporto


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale50Disinfezione e disinfestazioneGestione del verde pubblico51Nell’ambito delle attività di Igiene Urbana <strong>Hera</strong> Ferrara svolge (Fig. 14) il servizio di disinfezione edisinfestazione da insetti, parassiti o altri animali presso i locali o aree pubbliche o private.<strong>Hera</strong> Ferrara svolge attività di manutenzione delle aree verdi pubbliche nel Comune di Ferrara, oltreche, su richiesta, interventi per terzi. L’attività è svolta nel rispetto dei requisiti presenti nel Contrattodi Servizio, stipulato col Comune di Ferrara e dei contratti stipulati con i clienti (Fig. 15).Fig. 15Gestione del verde e aspettiambientali significativi correlatiFig. 14Attività di disinfezionee disinfestazionee aspetti ambientalisignificativi correlati▼Produzione rifiuti(adsorbenti, contenitori vuoti, ecc.)Gestione dei prodotti utilizzatiStoccaggio e consumo di insetticidi,disinfettanti, derattizzanti▼DisinfezioneDisinfestazione▼Emissioni da mezzidi trasportoLa maggioranza dei prodotti liquidi sono a base acquose e/o diluiti in acqua.Tutti i formulati in dotazione sono Presidi Medico-Chirurgici, ad eccezione di alcuni PresidiSanitari.Gli addetti del servizio sono in possesso del patentino per l’acquisto dei Presidi Sanitari.I prodotti sono scelti ed acquistati dandone informazione e chiedendo il parere preventivo dellestrutture sanitarie competenti (Servizio di Igiene Pubblica) che esercitano poteri di controllo sulleattività di disinfestazione.➧Consumo materialeper manutenzione(piante, corteccia, ecc.)Consumo prodottifitosanitari▼Consumo risorseidriche irrigazione• Sfalcio erba aree verdi generiche, aree di pertinenza plessi scolastici;• Sfalcio erba centro storico, bastioni, aree verdi generiche limitrofe ad aree sportive assegnate apolisportive o associazioni di volontariato;• Manutenzione aiuole fiorite;• Fornitura piante per manifestazioni, fornitura alberi di Natale;• Manutenzione arredi aree verdi e scuole comunali;• Potatura e abbattimento piante;• Potatura arbusti da fiore e/o ornamentali, siepi, di formazione e tutoraggio piante giovani;• Manutenzione fioriere di arredo e gattare, parchi gioco;• Irrigazione piante giovani;• Raccolta foglie;• Ripristino prati;• Diserbo stradale;• Sfalcio banchine stradali;• Manutenzione rotatorie stradali;• Nuovi impianti.▼ ▼ ▼Produzione rifiuti(contenitori vuoti, sfalci ecc.)Rumore da attivitàdi sfalcio e potaturaPer la manutenzione del verde sono utilizzate piante, arbusti, siepi, arredi, sementi e pali per ilsostegno dei tronchi delle piante giovani e corteccia.▼Emissione atmosfericheda mezzi di trasporto


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale52Consumo di risorse idricheper irrigazionee usi civili▼Fig. 16Attività trasversalie aspetti ambientalisignificativi correlatiAltri SettoriPresso il Sito di via Diana si trovano gli uffici amministrativi, tecnici e i servizi connessi (Fig. 16): officinedi manutenzione reti, magazzino (stoccaggio materiali).Gli aspetti legati alle attività in comune a tutti i servizi sono descritti in questa sezione non essendopossibile distinguerli in maniera rigorosa per i singoli servizi.Consumo di carburanteper i mezzi (benzina,gasolio, metano)▼Stoccaggio di sostanzepericolose▼Presenza di R22nei climatizzatori▼Presenza di serbatoiinterrati di gasolio▼<strong>Hera</strong> S.p.A.Divisione ambienteImpianto di termovalorizzazione dei rifiutiL’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti (denominato anche termoutilizzatore o inceneritore) divia Diana (Tab. 10 e Fig. 17), in esercizio dal 1993, rappresenta una delle attività principalidell’Azienda ed è considerato, a livello provinciale, l’impianto che entro il 2008 dovrà ricevere tuttii rifiuti della Provincia di Ferrara a valle della raccolta differenziata.Tab. 10Impiantodi termovalorizzazione:dati di esercizio2002 2003 2004 2005Rifiuti termovalorizzati anno (t) 34.543 36.128 38.840 35.88053Officine di manutenzione retiScorie prodotte (t) 10.239 10.279 10.374 9.833Uffici amministrativiPolveri prodotte (t) 1.341 1.408 1.565 1.323Scarichi di reflui civilie acque meteoricheMagazzino▼ ▼ ▼Produzione rifiuti(reflui, oli, ferro, ecc.)Emissione atmosfericheda mezzi di trasportoe da saldaturaProduzione di energia elettrica (GJ) 29.093 23.203 40.325 34.740(energia ceduta ad ENEL)Produzione di calore per TLR (GJ) 51.732 77.292 14.004 21.651Come si vede nella tabella 10, nell’ultimo biennio il vapore prodotto dalla combustione dei rifiuti èstato destinato in misura maggiore, rispetto al passato, alla produzione di energia elettrica, inquanto il fabbisogno di calore per il TLR è stato coperto dalla fonte geotermica, dalla centrale ametano e dalla centrale ausiliaria ubicata presso l’ospedale Sant’Anna (vedi paragrafo sul TLR).Trattamento fumiLa prima fase del processo di depurazione avviene nella camera di post-combustione, per la riduzione degli ossidi di azoto tramite unareazione con urea (DENOX).Successivamente i fumi entrano in caldaia, dove passano da 1000°C a 250°C circa prima di entrare nel reattore a semisecco ed essereinvestiti da una sospensione di calce e carbone attivo che reagiscono chimicamente con gli inquinanti (neutralizza SO2, SO3, HCl e adsorbei metalli pesanti e microinquinanti organici).I fumi passano quindi attraverso un filtro a maniche, che ha lo scopo di completare la reazione iniziata nel precedente stadio e di trattenerela quasi totalità delle polveri.L’ultima fase della depurazione dei fumi avviene nella torre di lavaggio: i fumi passano dal basso verso l’alto e vengono a contatto, incontrocorrente, con spruzzi d’acqua. Tramite questo trattamento è ulteriormente abbassata la temperatura (65° C in uscita) e vengonoassorbite le restanti parti di inquinanti (HCl, SO2).


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>l’organizzazione e il contesto territoriale54Fig.17Processo produttivodell’impiantodi termovalorizzazionee aspetti ambientalisignificativi correlati➧IngressorifiutiCameracombustioneStoccaggio econsumoreagenti pertrattamentofumi e recuperoenergiaPostCombustioneeDENOXConsumoenergiaelettricaCaldaia▼TurboalternatoreConsumo risorseidriche pertrattamentofumi e recuperoenergiaReattorea semiseccoPresenzadi R22 neiclimatizzatoriFiltroa manichePresenzadi serbatoiinterratidi gasolio▼ ▼ ▼ ▼ ▼Recupero energeticoTrattamento fumiTorredi lavaggioCaminoEmissioniinatmosfera➧L’area può ricevere un po’ tutte le tipologie di rifiuti, solidi e liquidi, indicate dalla normativa di riferimento,quindi pericolosi e non, contenenti amianto, PCB-PCT, oli, residui da lavorazioni chimiche.Una parte sono semplicemente stoccati, in attesa di recupero o di smaltimento. Un’altra parte (solorifiuti liquidi), sono trattati nell’impianto chimico-fisico, che ha la capacità di eliminare quasi totalmentele sostanze pericolose trasformando il rifiuto in un refluo idoneo ad essere scaricato in pubblicafognatura.L’Impianto chimico-fisico può trattare attualmente 100 m 3 /giorno di rifiuto e dal 2005, 150 m 3 /giorno.2002 2003 2004 2005Rifiuti gestiti 215 6.201 17.037 13.573di cui al chimico-fisico 0 5.731 16.434 12.692Tab.11Rifiuti gestitipresso la piattaformarifiuti speciali (t)55▼Emissioniatmosfericheda trasportointerno▼Produzionerifiuti (scorie,polverino, oliesausti, ecc.)TLREnergiaElettrica▼ ▼▼Campi elettromagneticidaponti radio ecabina elettrica▼Rumoreda impianto▼Emissioniatmosfericheda silos,stoccaggiorifiuti e analisiDal 2004 è stato inoltre attivato un sistema di ricircolo per i fumi che dall’uscita caldaia vengonoreimmessi in camera di combustione. Questo intervento, oltre che migliorare l’efficacia nella produzionedi energia, consente di ridurre l’emissione di ossidi di azoto, grazie al contenimento dellatemperatura e alla riduzione del tenore di ossigeno.La manutenzione degli impianti viene effettuata principalmente da personale di Div. Ambiente chesi appoggia ad una officina ubicata all’interno del Sito di via Diana.Piattaforma rifiuti specialie impianto di trattamento chimico-fisico▼Scarichiin fognaturabianca e neraAll’interno dell’area di via Diana sono presenti anche la Piattaforma Rifiuti Speciali e l’Impianto chimico-fisico.L’attività è legata principalmente allo stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali pericolosie non pericolosi (Fig. 18).I principali “clienti” di questo impianto sono le attività produttive.<strong>Il</strong> centro è stato utilizzato inizialmente per il deposito di una parte dei rifiuti della nave “Karin B” edi rifiuti provenienti da emergenze ambientali sul territorio. Sono stati eseguiti successivamentelavori di adeguamento e ampliamento che hanno portato all’attuale attività. Ai fini della realizzazionedell’impianto di trattamento chimico-fisico, il sito, nel suo complesso, è stato anche oggetto diValutazione di Impatto Ambientale.<strong>Il</strong> quantitativo dei rifiuti trattati è notevolmente cresciuto nell’ultimo biennio in quanto l’attività è inforte espansione.➧Accettazionee pesatura rifiutiStoccaggio e consumoreagenti pertrattamento rifiuti▼▼Scarichi daservizi igienici etrattamento rifiutiStoccaggio rifiutiStoccaggionei serbatoiStoccaggioin containersStoccaggionel capannone▼Produzione rifiuti(adsorbentifanghi, ecc.)Consumo energiaelettrica pertrattamento rifiuti▼▼▼Presenza di R22nei climatizzatori▼Trattamento rifiutiTrattamentodi disoleaturaTrattamentochimico - fisicoTrattamento difiltropressaturafanghi▼▼Emissioni daRumore daserbatoi, silos e damovimentazionemovimentazionerifiuti e da impiantirifiutiFig.18Diagramma del flussodi gestione dei rifiutinella piattaforma e impiantochimico-fisicononché aspetti ambientalisignifivativi correlati➧Smaltimentorifiuti


Attività rivoltealla collettività 2


aggiornamento <strong>2006</strong>attività rivolte alla collettivitàHa preso il nome di “Agenda 21” il documento sottoscritto da oltre 170 governi durante laConferenza dell’ONU del 1992 a Rio de Janeiro su Ambiente e Sviluppo. In esso sono stati definitiintenti, impegni ed obiettivi in campo <strong>ambientale</strong>, economico e sociale nell’ottica della sostenibilità,attribuendo un ruolo fondamentale alle comunità locali per l’attuazione delle politiche di svilupposostenibile ossia ad elaborare piani d'azione a lungo termine per la salvaguardia dell'ecosistemacomunale e del suo sviluppo secondo i principi della sostenibilità.In Italia numerose amministrazioni hanno avviato un processo partecipativo per promuoverel’Agenda 21 Locale nel territorio. Un impulso decisivo in questa direzione è partito dalla nostracittà, dove è nato nel 1999, il Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali, recentemente trasformatoin Associazione.La città di Ferrara risulta oggi tra le città europee più all’avanguardia per realizzazione, sviluppo epromozione dei principi della sostenibilità in ambito territoriale locale. L’Amministrazione Comunaleinsieme a quella Provinciale hanno infatti avviato il processo di Agenda 21 aderendo alla Carta diAalborg, “Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile”, approvata dai partecipantialla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg in Danimarca nel ’94 edimpegnandosi così ad attuare l'Agenda 21 a livello locale.<strong>Il</strong> primo atto concreto del processo è stato l’istituzione del Forum, costituito da più di 150 “parti interessate”individuati sul territorio ferrarese in rappresentanza delle istituzioni, delle associazioni dicategoria, di quelle ambientali, sociali e culturali, delle scuole e delle utilities, tra cui AGEA.La condivisione di visione, missione e strategie ha avuto seguito tramite il Piano d’Azione“Ambiente e Futuro Sostenibile”, licenziato dal Forum dell’Agenda 21 Locale ferrarese,che comprende 125 azioni. Grazie all’estensione del modello partecipato alle politichedi sviluppo della città , Ferrara ha inoltre ottenuto, nel 2003, insieme ad Osloe Heidelberg, l’ “Award”, il Premio Città Sostenibile rilasciato dalla CommissioneEuropea Direzione Ambiente.L’organizzazione sta contribuendo attivamente ad alimentare il processo diAgenda 21, tanto che, delle azioni individuate molte sono state tradotte operativamentee costituiscono progetti innovativi in fase di realizzazione, alcunidei quali monitorati dal Comune e dalla Provincia di Ferrara.Agenda21 Locale59


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>attività rivolte alla collettività60Tra i progetti in corso in <strong>Hera</strong>, in coerenza con Agenda 21 Locale, possiamo ricordare: <strong>Il</strong> potenziamento e l’ottimizzazione del teleriscaldamento a Ferrara, oltre che la verifica di fattibilitàper promuovere il ”teleraffrescamento”; L’incremento della raccolta differenziata con la realizzazione di una nuova stazione ecologicaattrezzata parte di un programma più complesso e la sensibilizzazione ai cittadini per una correttagestione dei rifiuti; La partecipazione al progetto “filtro particolato” per i mezzi dell’igiene urbana; La continua promozione di diversi progetti per l’educazione <strong>ambientale</strong> destinati al mondo dellaOBIETTIVOEducare le giovani generazionia comportamenti corretti ecoerenti con le emergentinecessità ambientaliAZIONI e STRUMENTIAttività di educazione <strong>ambientale</strong> nelle scuole della città e della provincia di ogni ordine e grado alloscopo di favorire comportamenti coerenti con le nuove necessità ambientali. Sono previsti n.2 progetti:“non ti butto, ma ti suono”, realizzazione di strumenti musicali utilizzando rifiuti e “giochiamo con irifiuti”, costruzioni di giocattoli con i rifiuti.Collana editoriale “Una città da raccontare”. Ha lo scopo di affrontare temi culturali e ambientali checontraddistinguono la storia passata e presente della città attraverso il contributo di personalità di spic-61scuola.co della cultura cittadina e non. Per l’anno in corso è previsto l’inizio della elaborazione del volumeAnche il progetto Contratto di Quartiere è una testimonianza del rapporto che <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.“Ferrara: metamorfosi di una città”.insieme ad altre realtà sviluppa con il territorio in cui opera. <strong>Il</strong> Contratto di Quartiere è un modellosperimentale di riqualificazione edilizia ed <strong>ambientale</strong> ispirato ai principi dell’”ecologia urbana”,della partecipazione e del coinvolgimento.“Quartiere” viene denominata l’area interessata all’intervento di riqualificazione, all’interno dellaquale gli abitanti individuano interessi ed esigenze particolari ed elaborano un “contratto” che comprendele azioni da mettere in campo per migliorare e rendere più vivibile la zona.Comunicare periodicamente leinformazioni rispetto ai servizi,ai progetti e agli impatti ambientalidi <strong>Hera</strong>Periodico H+. Con questo strumento l’azienda comunica con tutti i suoi clienti. <strong>Il</strong> periodico contieneinformazioni su nuovi servizi o su progetti che la società intende avviare. È uno strumento utile per avviarespecifiche campagne di informazioni su temi di interesse generale.Collaborazione con Riviste di Settore per approfondimenti sulla tecnologia presente in azienda einterventi di miglioramento <strong>ambientale</strong> in programma o realizzati.Diffusione della Dichiarazione Ambientale secondo quanto previsto dal piano di comunicazione.La comunicazioneesterna<strong>Hera</strong> ritiene la comunicazione <strong>ambientale</strong> uno strumento di trasparenza per la diffusione dei principidella sostenibilità <strong>ambientale</strong>.Gli strumenti di comunicazione <strong>ambientale</strong> verso l’esterno sono attivati da <strong>Hera</strong> S.p.A. e <strong>Hera</strong> FerraraS.r.l. nell’ambito di una pianificazione dedicata alla comunicazione aziendale. Tale pianificazione èbasata sul Piano di comunicazione aziendale nel quale sono individuate le iniziative di relazionipubbliche per la sensibilizzazione <strong>ambientale</strong> e il contributo della Società allo sviluppo sostenibile.Aumentare il livello di conoscenzadei cittadini, accrescerela cultura sugli impianti gestitidall’azienda anche dal puntoVisite guidate agli impianti della società da parte di cittadini e studenti.Diffusione della brochure “la fabbrica dell’acqua” unitamente a depliant sul risparmio idrico.Informazioni in bolletta a tutti i clienti sull’attivazione di nuovi servizi, utilizzabile per diffondere anche laparticolare attenzione dell’azienda all’ambiente.Attivazione e aggiornamento del sito internet.di vista <strong>ambientale</strong>.Attivazione di studi, ricerche, tesi di laurea che hanno per oggetto il “polo tecnologico” aziendale, anchedi natura <strong>ambientale</strong>.Altre aziendeGli azionistiI cittadiniCoinvolgere e rendere partecipile istituzioni sulle tematicheIncontri programmati con le Circoscrizioni, in particolare nella zona adiacente agli impianti aziendali,I finanziatoriI clientispecifiche e instaurare rapportiper fattive collaborazionifruibili anche per la valutazione di aspetti di natura <strong>ambientale</strong>.I fornitoriLa comunitàlocaleAutorità dicontrollo <strong>ambientale</strong>La PubblicaAmministrazioneI dipendentiOrgani giudiziariPromuovere presso fornitori eappaltatori iniziative per acquisirecomportamenti corretti ecoerenti rispetto alla PoliticaAmbientale.Diffusione dei principi della Politica Ambientale e della Dichiarazione Ambientale.Formazione sugli aspetti operativi del SGA, in riferimento alle attività svolte dagli appaltatori che interagisconocon aspetti ambientali significativi dell’azienda.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>attività rivolte alla collettività62IL RAB – Consiglio Consultivo della Comunità Locale<strong>Hera</strong> Ferrara e Div. Ambiente, inoltre, partecipano ad un sistema organizzato di comunicazione ediscussione tra le imprese e la comunità locale, il Consiglio Consultivo della Comunità Locale, RAB(Residential Advisory Board), attivato, dopo un periodo di progettazione, nel maggio 2005.<strong>Il</strong> RAB ha lo scopo di facilitare l’informazione e la comunicazione tra i cittadini residenti nellaCircoscrizione Zona Nord Ovest della città di Ferrara ed <strong>Hera</strong>, in merito agli impatti sull’ambiente,sulla salute, sulla qualità della vita, determinati dalle scelte dall’Azienda, ed in particolare quelliderivanti dall’attività dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti urbani ubicato nell’area urbanadella Circoscrizione Zona Nord Ovest.Nel corso del 2005 lo sviluppo del Progetto RAB ha visto il susseguirsi delle seguenti attività: Febbraio-Aprile 2005 – coinvolgimento interlocutori:- incontro con Comune, Provincia, ARPA, ASL;- incontro con Consiglio di Circoscrizione;- incontro con Comitati Ambientalisti del territorio;- individuazione degli opinion leader dell’area Nord-Ovest;- incontri con i cittadini nei tipici punti di aggregazione; 3 maggio: assemblea ed elezione dei cittadini membri del RAB: presentazione della lista dei cittadinied elezione dei rappresentanti del Comitato dei Cittadini; Maggio 2005: avvio operatività RAB.A partire da questo momento sono stati circa una ventina gli incontri che il RAB ha realizzato, portandoa termine, a meno di un anno dal suo esordio, notevoli risultati: È stato aperto l’ufficio RAB, dove, ogni sabato mattina, i membri del Consiglio sono a disposizionedei cittadini per richieste e chiarimenti;<strong>Il</strong> potenziamento del termovalorizzatoreAlla fine del 2002 è stato approvato il progetto definitivo del potenziamento del termovalorizzatorerifiuti. L’impianto, originariamente concepito a servizio del solo territorio comunale ferrarese,vedrà aumentare notevolmente la propria capacità di smaltimento, in quanto il proprio ambito diutilizzo sarà esteso a tutto il territorio provinciale di Ferrara diventando così il polo unico di riferimento,in accordo con il nuovo Piano Provinciale dei Rifiuti. <strong>Il</strong> potenziamento avverrà con la realizzazione,in parallelo, di altre due linee, a fianco della linea di processo esistente.In base allo studio di impatto <strong>ambientale</strong> effettuata risulta che, grazie alle tecnologie adottate da<strong>Hera</strong>, il potenziamento del termovalorizzatore avrà effetti migliorativi sulla qualità dell’ambiente circostante,rispetto alla situazione attuale.L’energia termica prodotta dal termovalorizzatore sarà utilizzata per produrre energia elettrica epotenziare il teleriscaldamento. Può dunque essere considerata una fonte energetica alternativaai combustibili tradizionali. Anche questo porterà una diminuzione delle emissioni di inquinati prodottecon uso di metano o combustibili fossili.L’azienda, inoltre, si è impegnata, contestualmente all’avanzamento del progetto, a piantumareun'adeguata area a bosco per compensare la maggiore emissione di CO2 e a progettare l’estensionedel teleriscaldamento nelle frazioni limitrofe di Cassana, Porotto, Mizzana e Arginone conriduzione di almeno il 25% delle spese di allacciamento a carico dei clienti.<strong>Il</strong> cantiere di realizzazione del forno è stato attivato a fine 2004, iniziando dalla realizzazione delleopere civili. Si prevede che l’impianto verrà messo in funzione nel 2007.A maggio <strong>2006</strong> si è dato inizio al cantiere per la fornitura e messa in opera delle parti elettromeccaniche(nuovi forni, turbine, caldaie ecc.).I principaliobiettiviper il territorio63I cittadini del RAB hanno ottenuto un permesso di libero accesso agli impianti di <strong>Hera</strong> a Ferrara,per verificarne di persona il funzionamento e per prendere visione dei documenti principali (analisiemissioni in atmosfera, registro rifiuti..);La prima assemblea pubblica – di rendicontazione del lavoro fatto fino a quel momento – si ètenuta nell’ottobre 2005 a sei mesi dall’avvio dello strumento.Parallelamente a queste iniziative si è provveduto alla definizione ed approvazione di unRegolamento interno ed alla strutturazione di un’Agenda dei lavori e, inoltre, ci si è impegnati perdiffondere sul territorio locale materiale informativo riguardante il RAB stesso e le sue attività.<strong>Il</strong> presente progetto ha inoltre ottenuto un riconoscimento ufficiale da parte dell’AssociazioneSodalidas, organizzazione tesa a promuovere la responsabilità sociale delle imprese.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>attività rivolte alla collettività64L’espansione del teleriscaldamentoIn accordo con l’Amministrazione Comunale, <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. ha scelto di investire sul sistema diteleriscaldamento, facendolo diventare una delle principali attività aziendali. L’espansione dellarete dei prossimi anni potrà sfruttare l’apporto di due nuove fonti: il potenziamento del termovalorizzatoree lo sfruttamento del vapore prodotto della centrale turbogas del gruppo ENI-POWER invia di realizzazione nell’area industriale di Ferrara (Tab. 21).In questi anni per attuare il piano sopra citato, saranno necessari in prima battuta interventi strutturalisulle “fonti” che forniscono calore da distribuire in rete ed interventi di adeguamento idraulicodella rete principale di trasporto del calore. Per questo motivo il grafico evidenzia un diversoincremento dei volumi riscaldabili rispetto a quanto pianificato nelle precedenti previsioni. Solo inun secondo momento in relazione alle attività di estensione della rete sarà infatti possibile visualizzareil sostanziale riallineamento ai traguardi prefissati.Obiettivo insito in questo piano è anche il conseguimento dei massimi benefici ambientali otteni-65bili dal sistema TLR in termini di riduzione delle quote di CO2. Infatti è prevista la massimizzazio-Fig. 19Previsioni di estensionedella rete di teleriscaldamento:energia termica venduta1.000.000900.000previsioni al 2003previsioni al 2004previsioni al 2005865.476926.424918.941ne delle fonti rinnovabili in modo da limitare l’uso del gas metano come semplice combustione edi rispettare al meglio le direttive di Emission Trading derivanti dal Protocollo di Kyoto.L’incremento della raccolta differenziata800.000804.528 845.802Nel 2004 è stata avviata un’iniziativa “sperimentale” che predilige la raccolta del cosiddetto “multimateriale”(insieme di imballaggi di carta, cartone, plastica, ferro e legno) conferiti alla società743.576 772.663Ecosfera S.p.A. che dispone di un impianto di selezione che può massimizzare il recupero dei700.000600.000500.000487.591585.112670.439 699.524634.157586.782 597.582574.676545.363619.348674.446719.304diversi materiali, riducendo la produzione di residui di lavorazione. Tale iniziativa ha consentito diincrementare ulteriormente la raccolta differenziata nel 2005 ma non è stato possibile raggiungerel’obiettivo prefissato del 38% (vedi Fig. 12).Nonostante non sia stato conseguito l’obiettivo 2005, l’impegno aziendale rimane quello di raggiungereentro il 2007 il 40% di raccolta differenziata che rappresenta l’obiettivo stabilito nellaConvenzione con ATO Ferrara. Questo potrà essere possibile anche attraverso la realizzazione diuna nuova isola ecologica oltre ad un ulteriore potenziamento del servizio.474.584400.0002004 2005 <strong>2006</strong> 2007 2008 2009 2010L’aggiornamento del piano di ottimizzazione, estensione e sviluppo del sistema di teleriscaldamentodi Ferrara, già modificato nel 2004 rispetto a quanto previsto nel 2003, ha subito un’ulteriorevariazione nel 2005 al fine di individuare le potenzialità di sviluppo del sistema, sia in termini diconsistenza sia in termini di distribuzione territoriale della ulteriore utenza teleriscaldabile anchealla luce della disponibilità di calore dalle fonti e la loro ottimizzazione (Fig. 19).Al 31.12.05 la volumetria riscaldata risulta pari a circa 4.700.000 m 3 ; l’obiettivo della prima fase delpiano di sviluppo è di allacciare alla rete circa il doppio della volumetria attualmente servita, portandoil totale dei volumi riscaldati ad un valore pari a circa 8.500.000 m 3 .La prima fase prevede di conseguire tale sviluppo del Servizio Teleriscaldamento nella città diFerrara indicativamente in un periodo temporale compreso tra il <strong>2006</strong> e il 2020.


Aspetti ambientali:il percorsodi valutazione 3


aggiornamento <strong>2006</strong>aspetti ambientali: il percorso di valutazioneL’introduzione del Sistema di Gestione <strong>ambientale</strong> in conformità alla norma UNI EN ISO 14001 e alReg. CE 761/2001 (EMAS) ha richiesto la realizzazione di un analisi <strong>ambientale</strong> iniziale per identificaree valutare le interazioni delle attività svolte con l’ambiente. L’analisi è stata articolata in tremacroattività: Identificazione degli aspetti ambientali; Valutazione degli aspetti ambientali; Determinazione delle priorità e della significatività.69Aspetti ambientali direttiPer ogni aspetto <strong>ambientale</strong> diretto in condizioni normali, anomale ed incidentali, <strong>Hera</strong> raccogliespecifiche informazioni relativamente ad una serie di variabili, ritenute rappresentative per la valutazionedell’impatto <strong>ambientale</strong> (Tab. 12). La valutazione di ogni aspetto <strong>ambientale</strong> avviene attribuendoun punteggio per ogni indice e combinando i punteggi ottenuti al fine di ottenere livellidiversi di priorità.<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Tab. 12Indici di valutazione e significativitàdegli aspetti ambientali direttiInformazione raccoltaIndicatore collegatoValoridegli indicatori cherendono “significativi”gli aspettiFrequenzadi esistenzaImportanzaper quanto tempo nelcorso di un anno si manifestal’aspettovalutazione quantitativa,qualitativa e di pericolositàdelle sostanze coinvolteda 1 (molto basso)a 5 (molto alto)da 1 (molto basso)a 5 (molto alto)matrice che associa alla coppiadi valori di frequenza e diimportanza una classe dipriorità individuata da unalettera in ordine decrescentedi priorità: A, B, C, DA e BCoerenzae controllogestione operativa e situazionedi conformità in relazionealla normativa <strong>ambientale</strong>applicabileda 1 (aspetto che non richiede gestione e non sottoposto alegge) a 5 (aspetto non conforme e/o non gestito)5: non conforme4: non gestitoadeguatamente,conforme3: ben gestito esottoposto a legge


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>aspetti ambientali: il percorso di valutazione70Tab. 13Indici di valutazionee significatività degli aspettiambientali indirettiInformazione raccoltaAspetti ambientali indiretti<strong>Hera</strong> ha provveduto ad identificare anche gli aspetti ambientali indiretti, ossia quegli aspettiambientali non generati direttamente dall’organizzazione e rispetto ai quali essa non ha un controllogestionale totale, seppure goda della possibilità di influenzarne la manifestazione.Per ogni aspetto <strong>ambientale</strong> indiretto (Tab. 13) provvede a raccogliere informazioni relative:1) Al livello di controllo gestionale esercitabile;2) Al livello di controllo effettivamente esercitato.Indicatore collegatoValori degi indicatori cherendono significativi gli aspettiAspetti ambientali direttiNel 2005 il <strong>Gruppo</strong> <strong>Hera</strong> ha emesso una nuova istruzione che definisce i criteri di valutazione dellasignificatività degli aspetti individuati.In sintesi la valutazione di significatività tiene conto di tre criteri, ciascuno sufficiente a determinarela significatività dell’aspetto stesso, i tre criteri sono:1. Grado di rispetto delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni applicabili.2. Entità dell’impatto: quando possibile viene determinata la entità dell’impatto , individuando lecorrelazioni esistenti fra le varie fasi del ciclo produttivo e gli aspetti ambientali, valutando lamodalità con cui ciascuna attività impatta o meno su ogni aspetto <strong>ambientale</strong> ed esaminando ilprocesso dinamico che produce l’impatto e le quantità che lo caratterizzano.<strong>Hera</strong> S.p.A.Divisione Ambiente71Indice dicontrollabilitàpotenziale CpIndice dicontrollabilitàreale CrLivello di gestionee influenzapotenzialmenteesercitabileLivello di influenzagestione realmenteesercitato3: si dispone di modalità di influenzadeterminante;2: si dispone di elementi di influenza talida essere tenuti in considerazione,nei propri iter decisionali, da parte delsoggetto terzo;1: non si dispone di strumenti di influenzaoppure gli elementi di cui si disponehanno scarsa efficacia.Indice di controllabilità finaleIc = Cp + ∆ (Cp - Cr) (10)Ic = 5Ic = 4Ic = 3 + aspetto che coinvolgela collettività3. Sensibilità collettiva: viene considerata per quegli aspetti che interessano l’opinione pubblicao comunque in tutti quei casi in cui si raccolgano segnalazioni in merito dall’esterno.La valutazione è effettuata compilando uno strumento di calcolo degli aspetti ambientali per le condizionioperative normali e considerando quelle transitorie e di emergenza.Aspetti ambientali indiretti<strong>Hera</strong> ha provveduto ad identificare anche gli aspetti ambientali indiretti, ossia quegli aspettiambientali non generati direttamente dall’organizzazione e rispetto ai quali essa non ha un controllogestionale totale, seppure goda della possibilità di influenzarne la manifestazione.In questo caso il criterio di analisi è duplice, a seconda che si possiedano o meno i dati a disposizioneper la valutazione dell’aspetto.Qualora disponibili i dati necessari, si applica lo stesso criterio di valutazione utilizzato per gliaspetti diretti. L’entità dell’aspetto così determinato viene corretto attraverso un fattore di maggiorazioneche tiene conto del grado di influenzabilità che <strong>Hera</strong> può esercitare sul terzo che general’aspetto oggetto di valutazione.Nel secondo caso, si prendono in considerazione parametri che dipendono dal controllo gestionale(inserimento di specifiche richieste relative all’aspetto in questione all’interno dei contratti edei capitolati d’appalto) e alla sensibilizzazione e coinvolgimento del soggetto esterno (invio dirichieste esplicite per favorire la corretta gestione dell’aspetto in gestione).(10) Ic = potenziale controllabilità piùdistanza esistente tra controllabilitàpotenziale e controllabilità reale: assicuramaggiore importanza agli aspetticontrollabilità potenziale più elevata emaggiore distanza tra “ciò che si fa” e“ciò che si può fare”.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>aspetti ambientali: il percorso di valutazione72Aspetti ambientali significativinel Sistema di Gestione AmbientaleLe modalità specifiche secondo le quali avviene la sorveglianza del rispetto di ciascun limite dilegge e/o aziendali di riferimento per gli aspetti ambientali, sono formalizzate nelle procedure operativedi “Sorveglianza e misurazioni”, in cui sono indicate le modalità di controllo specifiche degli73Gli aspetti ambientali significativi, sia diretti che indiretti, sono inclusi nel SGA e, in particolare, sonotrattati in una o più delle seguenti attività: Azioni del Programma di Miglioramento; Modalità di controllo operativo e sorveglianza/misurazione nelle Procedure o nelle IstruzioniOperative; Misure di monitoraggio nel Registro degli Aspetti Ambientali, per gli effetti misurabili;aspetti stessi e le azioni da intraprendere nel caso di superamento dei limiti suddetti. Per il termovalorizzatoresono stabiliti valori di attenzione oltre i quali intervengono specifiche procedure per lacorretta gestione dell’aspetto. Seguendo questa procedura sono in corso di definizione limiti diattenzione anche per la gestione degli altri punti di emissione in atmosfera e di scarichi idrici.La lista dei principali provvedimenti normativi applicabili alla data di convalida è riportata nell’allegato1.Misure di Monitoraggio nel Registro Legislativo.Per quanto riguarda l’ordinamento di priorità presente tra gli aspetti ambientali significativi, <strong>Hera</strong>assicura la risoluzione immediata delle eventuali situazioni non conformi.Rispetto delle disposizioni normative vigentiNell’ambito del proprio SGA, <strong>Hera</strong> assicura che la gestione degli aspetti ambientali generati siaoggetto di un’attenta analisi per quel che concerne la conformità con la normativa <strong>ambientale</strong>.L’organizzazione ha, a tale fine, introdotto un’apposita procedura tesa ad individuare, diffondere,attuare, aggiornare e sorvegliare il rispetto delle scadenze delle prescrizioni legali e di altro tipo,che possono riguardare i diversi servizi. L’identificazione e l’aggiornamento delle disposizioni normativeè garantita da:Abbonamento alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica;Delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas;Norme tecniche e riviste di settore;Siti internet tematici sulle disposizioni legislative;Circolari di Federambiente e FederGasAcqua;Diffusione, a mezzo posta elettronica, di aggiornamenti normativi generali e specialistici per ilsettore ambiente.Le disposizioni applicabili sono quindi esaudite secondo le scadenze previste e, in ogni caso, registratenel “Registro delle disposizioni legislative” entro 30 giorni.In quest’ultimo sono specificati i requisiti della norma/legge, il servizio a cui si applica, le scadenze,il monitoraggio e i relativi responsabili.


Gli aspettiambientali diretti 4


aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali direttiPer evidenziare l’impatto <strong>ambientale</strong> totale del Sito di via Diana e per rendere i dati confrontabilicon quelli della Dichiarazione Ambientale 2004 di AGEA S.p.A e dell’aggiornamento 2005, si è ritenuto,di fornire i dati sia come valore totale, al fine di misurare l’impatto complessivo del sito, siaripartendoli in base ai principali settori di attività.Usidi risorse77Risorse idricheI consumi di risorse idriche per il Sito di via Diana sono indicati in tabella.2002 2003 2004 2005Totale 116.039 131.703 150.621 145.580Tab. 14Consumi totali di acquadel Sito (m 3 )<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Le risorse idriche sono utilizzate dalle attività della SOT Ferrara: Per il reintegro dei serbatoi a supporto della rete teleriscaldamento; Nella sede aziendale e nelle officine e magazzini per usi igienico-sanitari; Nella stazione ecologica attrezzata per usi igienico-sanitari; Per l’irrigazione della sede e delle aree verdi comunali; Per la pulizia delle strade.Tutta l’acqua utilizzata è acqua prelevata dalla rete acquedottistica cittadina.2002 2003 2004 2005Area Reti 21.183 36.192 35.333 41.857Area Ambiente 146 8.057 7.085 7.139Altri Settori 16.006 15.068 11.163 12.153Totale 37.335 59.317 53.581 61.149Tab.15Consumi totali di acqua divisiper settori (m 3 )I consumi assoluti dell’area ambiente per l’anno 2002 sono solo quelli relativi all’isola ecologica,mentre dal 2003 sono contabilizzati anche quelli connessi con il lavaggio strade e cassonetti e conl’irrigazione delle aree verdi pubbliche (Tab. 15 e Fig. 20).Nel 2004 si riscontra un calo in quanto una parte delle attività di irrigazione eseguite sul territoriodel Comune di Ferrara dal servizio verde pubblico sono state appaltate a ditte terze. La diminuzionedei consumi idrici relativi ad “altri settori” è dovuta invece al raggiungimento dell’obiettivodescritto nel capitolo “programma di miglioramento”, relativo ad un intervento straordinario sull’impiantodi irrigazione della sede atto ad ottimizzare i consumi.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti78Fig. 20Consumi idrici significativiper settore aziendale,dal 2002 al 2005Nel 2005 invece risulta evidente un aumento nei consumi dell’area reti. Questo è imputabile ad unmaggiore reintegro di acqua nel sistema di teleriscaldamento.Al fine di tenere sotto controllo il consumo di risorse idriche sono effettuate letture periodiche deicontatori, opportunamente registrate. Lo scopo è quello di determinare la prestazione <strong>ambientale</strong>e di individuare tempestivamente eventuali anomalie. Le principali attrezzature e macchine dallequali sono generati consumi idrici sono oggetto di manutenzione preventiva e programmata.Per i consumi idrici dell’irrigazione della sede, del lavaggio strade, cassonetti e del verde pubbliconon sono stati calcolati indicatori specifici di prestazione, in quanto non avrebbero fornito informazioniaggiuntive rispetto al consumo assoluto (ad esempio, si sarebbe dovuto riportare nel corsodegli anni il consumo per irrigazione alla stessa superficie verde aziendale).Nel 2003, in considerazione di rilevanti perdite della rete di teleriscaldamento (estesa per oltre 80km), avvenute nelle sezioni della rete più datate in termini di costruzione, si è registrato un incrementodeciso dei consumi specifici per il teleriscaldamento, determinato anche dal fatto che le7940.689perdite hanno richiesto tempi non trascurabili per la riparazione. Al fine di migliorare la gestione delprocesso, l’organizzazione si è dotata di un sistema di controllo a raggi infrarossi, attraverso il(m 3)40000350003000025000200001500010000500019.92934.22733.5993.6923.9454.2544.1963.0122.7488.4407.2484.5045.9297.5667.8206.65920022003200420056.224quale il personale, nel periodo notturno, esegue un programma specifico di ricerca delle fughelungo le reti stradali: se lo strumento rileva una temperatura del suolo al di sopra del normale, siinterviene per verificare la presenza di una perdita ed eliminarla nel più breve tempo possibile. <strong>Il</strong>sistema di controllo adottato ha già dato alcuni primi risultati in termini di monitoraggio delle perditeche, nel 2004 e nel 2005, pur risultando in aumento in termini assoluti, risultano leggermenteinferiori al 2003 se rapportate al calore venduto. E’ inoltre in corso un progetto che prevede, per leestensioni di rete, il monitoraggio in continuo dello stato delle tubazioni tramite un sistema elettronicoche consentirà di individuare tempestivamente eventuali fughe.I consumi per l’irrigazione delle aree a verde della sede aziendale sono elevati a causa di alcuneperdite della rete di irrigazione che tuttavia, in seguito a interventi di riparazione attivati dal 2002,sono state sensibilmente ridotte (Fig. 34). E’ stata inoltre eseguita, nel corso del 2004 una manutenzionestraordinaria di tutto l’impianto, e per il 2005 è stato pianificato un programma di manu-0Perdite di reteteleriscaldamentoArea Reti0Lavaggio stradecassonettiArea Ambiente0Irrigazione verdepubblicoArea AmbienteIrrigazione sedeAltri SettoriConsumi servizisedeAltri Settoritenzione ordinaria. Pur avendo pianificato tale programma nel 2005, a causa della maggiore siccità,si è registrato un aumento nei consumi idrici per irrigazione. Questi consumi sono gestiti emonitorati da <strong>Hera</strong> S.p.A - Divisione Servizi.Tab. 16Consumi idrici specificiSettore aziendale Consumi u.m. 2002 2003 2004 2005Area Reti Perdite di rete m 3 /GJ venduti 0,05 0,08 0,07 0,07teleriscaldamentoAltri Settori Consumi servizi sede m 3 /n. dip 18,41 18,66 16,08 15,37


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti80<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione AmbienteRisorse energetiche81Le risorse idriche sono utilizzate dalla Divisione Ambiente: Nell’impianto di termovalorizzazione (per esempio per la torre di lavaggio dei fumi, per la produzionedell'acqua demineralizzata, per il reintegro delle torri evaporative e per la rete antincendio);I consumi di risorse energetiche per il Sito di via Diana sono indicati in tabella.Tipologia di consumo 2002 2003 2004 2005Energia Elettrica 28.271 30.562 31.728 32.992Tab.19Consumi totali di energiadel Sito di via Dianadivisi per fonte (GJ)Nella piattaforma rifiuti speciali (per usi igienico-sanitari);Metano 205.789 248.507 358.576 401.240Tab. 17Consumi totali di acquadivisi per attività (m 3 ) Nell’impianto chimico-fisico (per la miscelazione dei reagenti).Tutta l’acqua utilizzata è acqua prelevata dalla rete cittadina.2002 2003 2004 2005Termovalorizzatore 70.636 64.344 88.379 76.231Gasolio 25.897 24.975 26.338 26.850Benzina 2.727 2.349 2.357 2.760Calore TLR 3.989 3.470 3.962 4.143Totale 266.673 309.863 422.961 467.985Piattaforma Rifiuti Speciali 54 63 392 134e Impianto Chimico - FisicoTotale 70.690 64.407 88.771 76.365<strong>Il</strong> consumo energetico (gasolio, parte del metano e altri carburanti) è dovuto al consumo degli automezziper lo svolgimento delle attività in tutto il territorio di Ferrara (11) , principalmente per la raccoltadi rifiuti (Fig. 21). <strong>Il</strong> minor consumo totale di carburanti per i mezzi a fronte di un maggior nume-Mentre i consumi assoluti complessivi manifestano tendenzialmente un trend crescente per il primotriennio (Tab. 17), limitatamente all’ultimo anno, si assiste ad un decremento dovuto al minor quantitativodi rifiuti trattati e dal minor utilizzo della turbina per la produzione dell’energia elettrica.ro di chilometri percorsi durante l’anno 2005, così come per il 2004, è da imputarsi ad un programmadi graduale rinnovo della flotta a disposizione sul territorio di Ferrara, come meglio indicatonegli obiettivi di miglioramento di <strong>Hera</strong> S.p.A - UNIFLOTTE.L’andamento dell’indicatore, applicato al termovalorizzatore, manifesta lo stesso andamento di quantosopra esposto.Carburante 2002 2003 2004 2005Tab. 20Consumi di carburantiTab. 18Consumi idrici specificiI dati sui consumi idrici della Piattaforma e dell’Impianto Chimico Fisico sono disponibili a partire dal2003 in quanto l’Impianto Chimico Fisico è in funzione dalla metà del medesimo anno. <strong>Il</strong> valore assolutodel consumo ha un andamento variabile in funzione del rifiuto trattato.Consumi u.m. 2002 2003 2004 2005BenzinaGasoliokm 623.882 502.528 768.324 921.886GJ 2.727 2.349 2.357 2.760km 1.413.713 1.137.748 1.230.024 1.647.523GJ 23.381 23.740 23.756 22.608Consumi del termovalorizzatore m 3 /t RSU 2,04 1,78 2,28 2,12Consumi Piattaforma Rifiuti Speciali m 3 /t TRATTATI / 0,011 0,023 0,0098e Impianto Chimico-FisicoMetanoElettricokm 75.835 215.934 90.058 135.292GJ 89 362 239 343km 13.722 57.575 63.955 54.030GJ Non presente 33 40 45Totalekm 2.127.152 1.913.785 2.152.361 2.758.731GJ 26.196 26.483 26.392 25.756GJ/kmx1.000 12,32 13,84 12,26 9,34(11) I consumi si riferiscono a tutti imezzi presenti sul territorio di Ferrara inuso alla SOT, alla Divisione Ambiente,alla Divisione Servizi in quanto non èstato possibile ripartire i consumi inbase alle competenze.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti82Fig. 21Consumi di carburanti25,0020,0016,5420,8719,312002200320042005I consumi di energia sono costantemente monitorati e analizzati dal servizio aziendale di ControlloOperativo e dal Controllo di Gestione. I consumi di gas metano riguardano principalmente il supportoal teleriscaldamento fornito dalla centrale integrativa, che nel 2004 è raddoppiata in terminidi potenza installata in quanto sono state allacciate 3 nuove caldaie oltre alle quattro già esistenti.Un altro contributo è dato dai consumi delle caldaie presenti nelle cabine di primo salto della retegas, utilizzate per il riscaldamento del metano durante il processo di riduzione della pressione.83GJ/Km x 100015,0010,0013,72Come già detto, il consumo di metano delle caldaie integrative dipende strettamente dal bilanciamentoannuo con le altre fonti di produzione di calore. I consumi di metano per il riscaldamento delgas dipendono dalle richieste degli utenti nei diversi periodi.Consumi di energia elettrica notevoli si hanno per il funzionamento della centrale di pompaggio delteleriscaldamento (Tab. 23).5,004,374,673,072,991,171,682,662,530,570,630,83Settore aziendale Consumi principali u.m. 2002 2003 2004 2005Consumi di en. elettricaGJ 11.292 13.590 13.121 15.057Area Retidella centraledi pompaggio TLR GJ/GJvenduto 0,028 0,031 0,028 0,028Tab. 22Principali idicatoridi prestazione relativiai consumi di energia (12)0,00Benzina Gasolio Metano ElettricoPer ridurre i consumi di energia elettrica della centrale di pompaggio del teleriscaldamento, dall’estate2004 è entrata in funzione la “pompa estiva”, che ha una potenza inferiore a quelle usatenel periodo invernale e che permette quindi di evitare consumi di energia non necessari.Gli impianti e le attrezzature critiche dal punto di vista del consumo energetico sono sottoposte adNel 2005 si è registrato una tendenza in aumento dei consumi dei mezzi alimentati a benzina, meta-una manutenzione programmata, riportata periodicamente nel Piano di manutenzione annuale dino ed energia elettrica a discapito di quelli alimentati a gasolio. Ciò si può ricondurre alla maggiore<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.sensibilizzazione del personale.Fig. 22Perdite della rete gas<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.6,00%Diverse sono le fonti di consumo di energia all’interno delle attività della SOT di Ferrara. In terminidi fonti si hanno consumi di energia elettrica, gasolio, metano, benzina e, da ultimo, il calore riguardanteil riscaldamento della sede aziendale, che è servita dal sistema di teleriscaldamento (Tab. 19e Tab. 21).Percentuale5,00%4,00%3,00%2,26%2,43%3,44%3,38%Tab. 21Consumi di energiadivisa per settore (GJ)2002 2003 2004 2005Area Reti 217.334 262.064 371.958 416.3092,00%1,00%Area Ambiente 8 183 226 182Altri Settori 33.983 33.137 33.441 33.0580,00%2002 2003 2004 2005Totale 251.326 295.385 405.625 449.549Anno(12) Non sono stati calcolati indicatorispecifici per i consumi di energia degli“Altri Settori” in quanto non significativi.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti84Un aspetto rilevante dell’attività del servizio di distribuzione di gas metano riguarda le perdite direte, desumibili dai dati riportati nella Tab. 4. <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. tiene sotto controllo l’andamentodelle perdite e assicura l’esecuzione di tutte le attività volte a mantenere le reti e gli impianti nellecondizioni ottimali. La rete di distribuzione del gas viene monitorata interamente nell’arco di tre anniattraverso attività pianificate di ricerca fughe. Le fughe sono classificate a seconda della loro pericolositàe riparate per ordine di importanza: una volta ultimato l’intervento, viene monitorata l’efficaciadell’intervento al fine di garantire il ripristino della sicurezza della rete.Nonostante il monitoraggio sistematico delle fughe e gli interventi rapidi per la loro risoluzione, lapercentuale di perdite di rete è stata in crescita fino al 2004, mentre dal 2005 si è registrata unaleggera diminuzione (Fig. 22).<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione AmbienteI principali consumi di energia all’interno delle attività della Divisione Ambiente riguardano consumidi energia elettrica, gasolio tecnologico per l’avviamento del termovalorizzatore e calore riguardanteil riscaldamento dei locali, che sono serviti dal sistema di teleriscaldamento (Tab. 19).I consumi di energia sono costantemente monitorati e analizzati dal servizio aziendale di ControlloOperativo e dal Controllo di Gestione2002 2003 2004 2005Termovalorizzatore 15.347 14.306 16.984 18.002Piattaforma Rifiuti Speciali 0 172 352 434e Impianto chimico-fisicoTotale 15.347 14.478 17.336 18.436Tab. 23Consumi di energiadivisa per impianto (GJ)85I consumi energetici assoluti complessivi sono tendenzialmente aumentati soprattutto nell’ultimobiennio. La causa principale risiede in un maggior consumo di gasolio per l’avviamento dell’impianto,a seguito di un incremento delle fermate a partire dal 2004 per necessità di effettuare interventidi manutenzione del generatore di vapore. Sul dato complessivo di consumo (Tab. 23) si sottolineacome la maggior incidenza sia imputabile al consumo elettrico e pertanto di seguito se nefornisce una tabella di dettaglio (Tab. 24).Consumi principali u.m. 2002 2003 2004 2005Consumi di energia elettricadel termovalorizzatoreConsumi di energia elettricaper Piattaforma Rifiuti Specialie Impianto Chimico fisicoGJ 12.199 12.471 13.777 13.118GJ/t RSU 0,346 0,345 0,355 0,366GJ / 172 352 434GJ/t trattati / 0,03 0,01 (14) 0,03Tab. 24Principali indicatoridi prestazione relativiai consumi di energia (13)I consumi elettrici si attestano sostanzialmente su valori pressoché costanti nel quadriennio inesame. Relativamente all’ultimo biennio si assiste ad un lieve incremento dovuto all’installazione dialcuni apparati volti al miglioramento prestazionale dell’impianto in termini di benefici ambientali,quali ad esempio il ricircolo dei fumi e il nuovo impianto per lo stoccaggio del polverino in silos.Anche l’indicatore, consumi elettrici per unità di rifiuto in ingresso, manifesta lo stesso andamento.Relativamente ai consumi elettrici assoluti dell’impianto chimico fisico e della piattaforma dei rifiutispeciali si registra un incremento del dato imputabile principalmente all’utilizzo maggiore dell’impiantodi trattamento delle emulsioni oleose.(13) Non sono stati calcolati indicatorispecifici per i consumi di energia degli“Altri Settori” in quanto non significativi.(14) <strong>Il</strong> dato non è confrontabile con irestanti poiché tiene conto solamentedell’impianto Chimico


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti86Prodotti e sostanzestoccate e utilizzate<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Le sostanze pericolose significative utilizzate in azienda, di seguito analizzate, si possono suddividerecome segue: Area Reti: odorizzante per la rete gas, reagenti per la centrale teleriscaldamento, acido fosfori-Le sostanze chimiche utilizzate presso la centrale di pompaggio del teleriscaldamento servonoa trattare l’acqua di reintegro in modo che non provochi corrosioni o incrostazioni nelle tubazioni.TipologiaIdrossido di sodio20028.560200310.198200410.798200516.305Modalità di stoccaggioSerbatoio da 3 m 3Tab. 26Reagenti utilizzati (kg)87co e schiume per rete teleriscaldamento;Area Ambiente: sale antighiaccio per servizio igiene urbana; insetticidi, derattizzanti, fitosanitari;Azoto liquido217.085193.926168.477278.110Serbatoio da 10 m 3 giornalmentecontrollato e dotato di certificato ISPESL Altri settori: consumo e stoccaggio di sostanze pericolose presso il magazzino.L’acquisto, lo stoccaggio e l’utilizzo di queste sostanze avviene seguendo specifiche proceduredel SGA atte a garantirne una corretta gestione in tutte le fasi (monitoraggio quantitativi, presidi,Disincrostante perteleriscaldamento9431.8233.6005.820Serbatoio da 3 m 3 dotato di idoneobacino di contenimentobacini di contenimento).Cloruro di sodio11.65018.95021.00021.000Sacchi presso il magazzinoArea RetiDeossigenante1.9763.0294.72511.520Serbatoio da 3 m 3 dotato di idoneobacino di contenimentoL’odore caratteristico del gas metano è dato da specifiche sostanze odorizzanti che vengonoappositamente addizionate prima della distribuzione ai clienti, per individuare eventuali fughe. Sitratta, per il tetraidrotiofene (THT), di un gas tossico (solo per quantità molto superiori a quelle presentinel metano che arriva nelle abitazioni) per il quale è richiesto uno specifico titolo ai fini dellamanipolazione. <strong>Il</strong> Tetra-butilmercaptano (TBM) non è invece gas tossico ma ha una soglia olfattivapiù bassa del THT (Tab. 25). Rispetto al 2003, nel 2004 e nel 2005 si è riusciti ad ottimizzare ildosaggio di odorizzante che risulta infatti calato, pur rispettando il limite minimo prescritto dallaDalla Tab. 26 si evince che, nel 2005, è aumentato sostanzialmente il consumo di azoto liquido. Sisospetta che tale aumento sia dovuto ad un malfunzionamento del sistema di immissione di questasostanza nei serbatoi. È previsto comunque un controllo del sistema nell’estate <strong>2006</strong>, quandol’impianto non è a pieno regime, al fine di verificare e risolvere detto problema.Gli aumenti dei consumi di idrossido di sodio, disincrostante e deossigenante nel 2005 sono dovutiinvece ai maggiori reintegri di acqua nel sistema, collegati direttamente alle perdite di rete.I consumi sono in funzione dell’energia termica venduta, ossia dell’acqua calda che circola nellenorma 15 di riferimento.tubazioni (Fig. 23) e non si rilevano particolari variazioni a parte un peggioramento nel consumo diTab. 25Sostanze odorizzantiutilizzate (16) (l)Sostanza 2003 2004 2005 Modalità di stoccaggioTetra-butilmercaptano (TBM)Tetraidrotiofene (THT)1.573 1.299 1.0795.638 5.173 6.420In fusti omologati nelle cabinedi Copparo, Mesola, Jolanda,Codigoro, Berra e BondenoUn fusto omologato per ognicentrale di piccole dimensioni(escluse quelle sopra)azoto liquido dovuto al problema citato precedentemente.0,600,500,400,540,440,360,512002200320042005Fig. 23Indicatori di prestazionedei principali consumidi reagenti per teleriscaldamentoUtilizzo specifico odorizzanti(I/milioni di m 3 di gas venduto)35,4 30,9 31.3Kg/GJ venduto0,300,200,100,030,040,040,040,020,020,020,03(15) UNI 7133.(16) Sono presenti solo i consumi dal2003, in quanto il consumo è monitoratopuntualmente dal momento in cui èstato introdotto il SGA.0,00Azoto liquido Cloruro di sodio Idrossido di sodio


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali direttiNell’ambito del teleriscaldamento si fa uso anche di acido fosforico per la pulizia delle piastre degliscambiatori di calore localizzati lungo la rete cittadina e nei punti di cessione del calore agli utenti,in quantità di circa 2 m 3 all’anno. L’acido è stoccato in vasche da 200 l in una zona impermeabilizzatacon vernice antiacido e in cui è presente materiale assorbente per contenere eventualispandimenti. Le schiume, composte da poliolo e isocianato, sono invece sostanze utilizzate percreare il poliuretano espanso, che è il materiale isolante usato per dare continuità alla coibentazionetermica delle tubazioni del teleriscaldamento. I consumi del 2003 sono pari a 885 kg e quellidel 2004 e del 2005 risultano essere in linea con i precedenti.Area AmbientePer le attività di sgombero neve e per la salatura preventiva delle strade è utilizzato sale antighiaccioogni volta che la temperatura scende sotto lo zero. <strong>Il</strong> suo consumo dipende, ovviamente,dalle condizioni meteoclimatiche invernali. I consumi di sale ammontano a 760 t nel 2002, 600 t nel2003, 1.325 t nel 2004 e 731 t nel 2005.I prodotti utilizzati per lo svolgimento dei servizi di disinfezione/disinfestazione/derattizzazionesono classificati come insetticidi larvicidi, insetticidi adulticidi, disinfettanti e derattizzanti. <strong>Il</strong> consumodi tali sostanze risulta pari circa a 1.500 kg all’anno. <strong>Il</strong> servizio verde utilizza diversi tipi di diserbanti,insetticidi, funghicidi e acaricidi, in particolare nel periodo primaverile-estivo, per le attivitàvolte a limitare gli attacchi di parassiti di qualsiasi tipo alle piante o a eliminare le piante infette affinchénon si propaghino le malattie o, ancora, per il diserbo selettivo in aree verdi. Tali prodotti sonostoccati nel magazzino.Altri SettoriPresso il magazzino sono stoccati oltre alle sostanze pericolose sopra citate, oli e grassi in quantitàinferiore al m3 che vengono utilizzate nelle varie attività di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione AmbienteLe sostanze pericolose significative utilizzate nelle attività della Divisione Ambiente di seguito analizzatesi possono suddividere come segue: Termovalorizzatore: reagenti e sostanze pericolose funzionali all’impianto e all’officina manutenzioneimpianti; Piattaforma rifiuti speciali e Impianto Chimico-Fisico: reagenti funzionali all’attività di trattamentoesercitata all’interno dell’impianto;Anche in questo caso l’acquisto, lo stoccaggio e l’utilizzo di queste sostanze avviene seguendospecifiche procedure del SGI atte a garantirne una corretta gestione in tutte le fasi (monitoraggioquantitativi, presidi, bacini di contenimento).Nell’impianto di termovalorizzazione sono utilizzati diversi reagenti per le molteplici attività connesseal trattamento fumi e al trattamento delle acque per il ciclo di recupero energetico (Tab. 27e Fig. 24).TipologiaDisincrostante percondensatoreAcido SolforicoIpoclorito di SodioUreaAcido CloridricoDeossigenanteSorbalite20021.4565.0333.039253.5336.759295609.00020031.2324.3452.872282.9528.229Modalità di stoccaggio<strong>Il</strong> consumo di reagenti riferiti al quadriennio manifesta un andamento sostanzialmente in linea coni quantitativi di rifiuti trattati. Conseguentemente, nel corso del 2005, i reagenti utilizzati sono statilievemente inferiori rispetto all’anno precedente ad eccezione del deossigenante, dell’acido cloridricoe dell’acido solforico. I maggiori consumi di deossigenante sono imputabili al cambio dellatipologia commerciale di prodotto utilizzato, l’acido cloridrico, è aumentato, a causa di un maggiornumero di operazioni di rigenerazione delle resine dell’impianto di demineralizzazione. Nei primimesi del <strong>2006</strong> si è provveduto alla sostituzione delle resine. L’utilizzo di acido solforico invece ècresciuto, nell’ultimo biennio, a causa del maggior funzionamento delle torri evaporative dovutoalla maggior attività del turboalternatore (per produzione di energia elettrica) e a causa di unadiversa gestione del dosaggio reagenti, funzionale all’ottimizzazione del trattamento dell’acqua dicondensazione del vapore.I consumi principali si hanno, tuttavia, per le due sostanze utilizzate per eliminare gli inquinanti daifumi, ossia urea e sorbalite.560721.40020041.56010.4074.251312.0408.656872794.00020051.14811.6583.730222.25011.2652.075644.110Cisterne da 1000 l collocate in areeimpermeabilizzateCisterne da 1000 l collocate in areeimpermeabilizzateCisterne da 1000 l collocate in areeimpermeabilizzateSerbatoio da 30 m 3 esterno dotatodi idoneo bacino di contenimentoSerbatoio da 3 m 3Tab.27Consumi di sostanzepericolose termovalorizzatore (kg)Fusti da 25 kg collocati in magazzinoSerbatoio dotato di filtro a maniche89


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti90Fig. 24Indicatori di prestazionedei principli consumidi reagentiper termovalorizzatore30,0025,0020,00200220032004200517,6319,9720,4417,95Nell’area è inoltre presente un silos esterno in acciaio, di capacità pari a 22 m 3 , per lo stoccaggiodel prodotto adsorbente, che serve per adsorbire le sostanze inquinanti. <strong>Il</strong> prodotto è anche stoccatoin sacchi da 25 kg all’interno dell’impianto per eventuali situazioni di emergenza.Nell’officina manutenzione impianti si fa un uso limitato di sostanze pericolose (per esempio. oli,grassi, presenti in media in quantità minori di un metro cubo), in ambienti chiusi e protetti con misuredi contenimento.91Kg / tRSU15,0010,005,000,007,347,838,036,19UreaSorbalite<strong>Il</strong> consumo specifico di urea, è stato praticamente stabile per il triennio 2002-2004, mentre nell’ultimoanno, le prestazioni dell’indicatore sono decisamente migliorate passando da un valore dicirca 8 di consumo di reagente, in kg su tonnellata di rifiuto ingresso, ad un valore di circa 6, aparità di livelli di emissioni di ossidi di azoto. Relativamente al consumo di sorbalite (che è unamiscela di calce e carboni attivi) nell’ultimo anno, si è assistito ad un consolidamento del dato ritenutointernamente ottimale, ovvero 17/18 kg/tRSU in ingresso.Per il funzionamento dell’impianto chimico-fisico le sostanze chimiche e i reagenti (sodio solfuro,sodio ipoclorito, sodio idrato, acido solforico, polielettrolita in polvere e granuli, prodotto assorbentein polvere, calce) sono necessari nei processi di pretrattamenti specifici di depurazione deireflui stoccati nell’impianto. <strong>Il</strong> consumo di queste sostanze è molto basso.Lo stoccaggio avviene, per i chemicals, in serbatoi da 10 m 3 . <strong>Il</strong> polielettrolita viene stoccato in unatramoggia che può contenere un volume di prodotto pari a 70 l. Lo stoccaggio è dotato di appositibacini di contenimento in cemento armato atti ad evitare fuoriuscite che possano contaminare ilterreno.La calce è stoccata in un silos di capacità pari a 30 m 3 su un’area interamente pavimentata.Serbatoi interrati<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.I serbatoi interrati servono i gruppi elettrogeni, a servizio della sede aziendale e la centrale del teleriscaldamento.<strong>Il</strong> serbatoio della sede è stato installato recentemente e, quindi, è dotato di doppia camera e relativosistema di controllo (Tab. 28). I controlli e le registrazioni relative a tale serbatoio sono eseguiteda <strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione Servizi.Per l’altro serbatoio, più datato, rispetto al quale non si disponeva di documentazione specificarelativa alla conformità, e che non sono dotati di doppia camera, si è deciso di eseguire periodicamente(ogni 5 anni) delle prove di tenuta con ditte terze specializzate. Oltre a questo, secondole procedure aziendali, tutti i serbatoi sono sottoposti a controlli periodici (per esempio prove funzionamento).Ubicazione e UtilizzoTERISCALDAMENTOSerbatoio gasolioper alimentazionegruppo elettrogenoSEDESerbatoio gasolioper alimentazionegruppo elettrogenoCapacità5 m 32 m 3Data diinstallazione19892000CaratterIsticheSerbatoio in lamiera metallicadi acciaio al carbonioSerbatoio a intercarpedinecostruito in lamiera di acciaio,dotato di apparecchiorilevatore della pressione ditenuta dell’intercarpedine.È presente inoltre unaprotezione anticorrosiva dellospessore di 3 mmTab. 28Elenco serbatoi interratiControlli EseguitiProva in pressione eseguitain ottobre 2005.Prossima prova nell’estate 2010.Test di tenuta (semestrale)Registro Serbatoi Sede


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali direttiTab. 30Impianti di condizionamentofissi per tipologiadi gas refrigerante92Tab. 29Elenco serbatoi interrati<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione AmbienteAltri due serbatoi interrati sono presenti nei pressi del termovalorizzatore e contengono il gasolioper le fasi di avviamento e fermata dello stesso e per il gruppo elettrogeno.Mentre il serbatoio per il gruppo elettrogeno è dotato di doppia camera e relativi sistemi di controllo(Tab. 29), quello per il gasolio tecnologico ne è sprovvisto, quindi si eseguono periodicamente(ogni 5 anni) delle prove di tenuta con ditte terze specializzate. Oltre a questo, secondo le procedureaziendali, entrambi i serbatoi sono sottoposti a controlli periodici.R22Tipo caricaR502(Miscela di R22 e R115)R404aPer lo stratodi ozonolesivo dellostrato di ozonolesivo dellostrato di ozononon lesivo dellostrato di ozonoN° condizionatori2003 2004 200513 12 111 0 00 1 1kg2003 2004 2005102 101 100,491,5 0 00 6 6Locali servitiUffici, mensa, portineria,locali tecnologiciCella frigorifera animalid’affezione presso “isola ecologica”Cella frigorifera animalid’affezione presso “isola ecologica”93Ubicazione e UtilizzoTERMOVALORIZZATORE<strong>Il</strong> gasolio viene utilizzatoper riavviare il fornodopo le fermateTERMOVALORIZZATORESerbatoio gasolioper alimentazionegruppo elettrogenoCapacità10 m 33 m 3Data diinstallazione19901999CaratterIsticheSerbatoi di stoccaggio inlamiera di acciaio al carbonioSerbatoio a doppia cameraControlli EseguitiControllo di tenuta effettuatoil 18/08/2005 con metodo“Vacutect” con esito positivo(a norma D.L. 246 del 24/05/99).Test di verificafunzionamento allarme percontrollo delle perdite(settimanale)Registro controllo periodicogeneratori autonomiR134a(Tetrafluoroetano)R410a(Tetrafluoroetano)R407cnon lesivo dellostrato di ozononon lesivo dellostrato di ozononon lesivo dellostrato di ozono<strong>Hera</strong> S.p.A. Divisione Ambiente2 2 21 2 1- - 3Gli impianti di condizionamento sono installati negli uffici degli impianti.48 48 480,59 2,34 1- - 515Sala congressiCentrale TLRLocale UPS (<strong>Gruppo</strong> di continuità)e locali tecnologiciTab. 31Impianti di condizinamentofissi per tipologiadi gas refrigeranteSostanze lesive dello strato di ozono<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. ha provveduto ad effettuare un inventario degli impianti contenenti gas refrigerantia potenziale danneggiamento dello strato di ozono, presenti solo nei sistemi di condizionamento.<strong>Il</strong> gas R22 presente nei condizionatori è circa 100 kg totali. Nel corso del 2004 nel perseguimentodegli obiettivi fissati nel programma di miglioramento, si è eseguita la sostituzione del gas lesivoallo strato d’ozono R502, presente nella cella frigorifera utilizzata per lo stoccaggio di carcasse dianimali d’affezione, con gas R404a (non lesivo allo strato d’ozono) inoltre si è provveduto alla sostituzionedi un condizionatore contenente R22 con uno contenete gas non lesivo allo strato d’ozono(R410a).Nel 2005 invece è stato sostituito un condizionatore contenete R22 con uno contenete gas R407c(non lesivo all’ozono) - Tab. 30.R22Tipo caricaR410a(Tetrafluoroetano)R407cPer lo stratodi ozonolesivo dellostrato di ozononon lesivo dellostrato di ozononon lesivo dellostrato di ozonoN° condizionatori2003 2004 200514 13 60 1 5- - 3kg2003 2004 200543,1 42,45 350 0,75 4- - 6,2Tutti gli impianti di condizionamento sono periodicamente controllati al fine dell’attivazione, neiperiodi più caldi, e i filtri sono oggetto di pulizia periodica.Con riferimento al gas R22 <strong>Hera</strong> S.p.A. – Divisione Ambiente - ha programmato una progressivasostituzione tenendo conto delle disposizioni vigenti riguardo alla dismissione infatti come previstodal programma di miglioramento per l’anno 2004 è stato sostituito un condizionatore contenenteR22 con uno contenente R410a (non lesivo allo strato d’ozono).Nel 2005, 4 condizionatori contenenti R22 sono stati sostituiti con altrettanti contenenti R410a,mentre altri due contenenti R22 sono stati sostituiti con gas R407c.Presso la piattaforma rifiuti speciali, in area idonea e nel rispetto dell’Autorizzazione Provinciale,sono stoccati inoltre rifiuti contenenti Clorofluorocarburi (CFC) conferiti da terzi. Tali rifiuti sono conferitia smaltitori e recuperatori autorizzati.Locali servitiUfficiUfficiUffici


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali direttiTab. 32Coperture in cemento-amianto94Amianto<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Installazioni presenti al 31/12/03Tipologia dicabinaAnno dicostruzioneArea interessata2003Area interessata2004Area interessata200595L’amianto è una sostanza dichiarata non commerciabile nel 1992 e che, grazie alle sue molteplicicaratteristiche, è stata fino a quel momento largamente impiegata in molti campi. La sua pericolositàè legata al fatto che, nel momento in cui il materiale si deteriora, può liberare fibre cancerogenese inalate.L’unica tipologia di amianto presente nell’organizzazione è il cemento-amianto, il cosiddettoEternit, che si trova nelle coperture della centrale termica a metano di via Diana e delle cabine didecompressione del gas e come materiale di realizzazione delle condutture per il gas, nelComune di Codigoro, costruite prima della messa fuori commercio del materiale.Dopo le sostituzioni del 2004 e 2005, la superficie totale attualmente presente per le cabine didecompressione è pari a circa 535 m 2 a cui si devono aggiungere i 425 m 2 della centrale termicaa metano, individuati in un recente censimento (Tab. 32).<strong>Il</strong> rischio legato alla presenza di questo materiale è in ogni caso ridotto, in quanto, presso le cabinee la centrale non è presente personale, se non per pochi minuti al giorno e le abitazioni sonodistanti. È inoltre presente un piano di sorveglianza periodica dello stato di tali coperture, alloscopo di garantire che, eventuali compromissioni (per esempio a causa di eventi meteorici eccezionali),siano tempestivamente bonificate.<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. ha inoltre assunto l’impegno di rimuovere direttamente le superfici contenenticemento-amianto, senza fare interventi intermedi, quali verniciature o incapsulamento, così dasostituire gradualmente tutte le coperture delle cabine interessate, iniziando da quelle cheCabina di via Gualdo (Quartesana)Cabina di via Anita (Pontelagoscuro)Cabina di BondenoCabina di S. MartinoCabina di S. BartolomeoCabina di Passo SegniCabina di MezzogoroCabina di PontelangorinoCabina di ArianoCabina di MesolaCabina di PontemaodinoLocale tecnologico di CodigoroMagazzino di CodigoroLocale caldaia AranovaCabina di AranovaCabina Sito GeotermiaCentrale termica CTAI saltoI saltoI saltoII saltoII saltoII saltoI saltoI saltoI saltoI saltoII saltoI salto–riscaldamentoI saltoII saltocombustione1985199019701950195019801984198419841984198019691969197019701990199280 m 240 m 2150 m 215 m 215 m 215 m 2100 m 280 m 260 m 290 m 230 m 280 m 2300 m 2100 m 2200 m 220 m 2425m 280 m 280 m 240 m 240 m 2150 m 2150 m 2sostituita–sostituita–15 m 215 m 2sostituita–80 m 2sostituita60 m 260 m 290 m 290 m 230 m 2sostituita100 m 2sostituita200 m 2sostituita20 m 220 m 2425 m 2 425 m 280 m 2non piùdi proprietà <strong>Hera</strong>80 m 2non piùdi proprietà <strong>Hera</strong>mostrano segnali di invecchiamento o deterioramento maggiore, come richiesto dalle normativevigenti (D.M 06/09/94).L’eternit è presente anche nelle condutture del gas del Comune di Codigoro. <strong>Il</strong> rischio legato a questoutilizzo è ancora più basso rispetto alle coperture descritte precedentemente, in quanto il materialesi trova sotto terra ed è quindi potenzialmente pericoloso solo durante la manutenzione. Nonsi conosce esattamente la lunghezza precisa delle reti, ma si stima che siano circa 100 km. Sonoin corso al riguardo rilievi cartografici.<strong>Il</strong> personale che se ne occupa, in ogni caso, è stato adeguatamente formato e addestrato, ai sensidi legge (Dlgs 277/91), in termini di procedure da seguire per la salvaguardia della salute e per lagestione corretta dei rifiuti prodotti dalla lavorazione.Ogni volta che si rende necessaria la sostituzione di parte delle condotte, queste vengono ripristinatecon condotte in polietene.Inoltre, presso la piattaforma rifiuti speciali, in area idonea e nel rispetto dell’AutorizzazioneProvinciale, possono essere stoccati rifiuti contenenti amianto conferiti da terzi che sono posizionatinelle aree apposite, adeguatamente etichettati e imballati in attesa di smaltimento in discaricheautorizzate.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti96 PCB/PCT (Policlorobifenili e Policlorotrifenili)Prevenzione e controllo integratoImmissionidell’inquinamento (IPPC)nell’ambiente<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione AmbienteI PCB/PCT (Policlorobifenili e Policlorotrifenili) sono sostanze liquide composti di sintesi cloruratiassai impiegati, nel settore elettrotecnico, in qualità di isolanti per le loro caratteristiche di scarsainfiammabilità. A questo pregio, però, si oppone la caratteristica di accumulo e tossicità persistentinell’ambiente, in particolare in caso di combustione (emissione di diossine).Presso la piattaforma rifiuti speciali, in area idonea e nel rispetto dell’Autorizzazione Provinciale,possono inoltre essere stoccati rifiuti contenenti PCB/PCT conferiti da terzi. <strong>Il</strong> personale operativoresponsabile provvede allo stoccaggio secondo i dettami dell’autorizzazione (etichettatura, areededicate, movimentazione con mezzi idonei e uso dispositivi di protezione individuale adeguati).<strong>Il</strong> decreto legislativo n. 59 del 18 febbraio 2005, in attuazione della direttiva 96/61/CE sulla prevenzionee riduzione integrate dell’inquinamento, prevede che determinati impianti (esistenti almomento dell’emanazione del decreto) vengano sottoposti ad un’unica autorizzazione integrata<strong>ambientale</strong>. Questo in considerazione del fatto che “approcci distinti nel controllo delle emissioninell’aria, nell’acqua o nel terreno possono incoraggiare (o comunque non consento di individuaree controllare efficacemente) il trasferimento dell’inquinamento tra i vari settori ambientali anzichéproteggere l’ambiente nel suo complesso” (17) .Entrambi gli impianti della Divisione Ambiente e la Centrale termica a metano di via Diana per laSOT di Ferrara rientrano nell’ambito di applicazione del succitato decreto e quindi sono ComplessiIPPC ai sensi della normativa vigente (18) : La centrale termica come impianto di combustione con potenza di combustione di oltre 50 MW; La piattaforma rifiuti speciali, in quanto “impianto per l’eliminazione o il recupero di rifiuti pericolosicon potenzialità superiore alle 10 tonnellate giorno”; L’impianto di termovalorizzazione, in quanto “impianto per l’incenerimento di rifiuti urbani conpotenzialità superiore a 3 tonnellate ora”; L’isola ecologica in quanto impianto per eliminazione o recupero di rifiuti pericolosi e oli usaticon capacità di oltre 10 tonnellate al giorno.Nel maggio del 2002, tali impianti sono stati dichiarati all’Agenzia Nazionale per la Protezionedell’Ambiente e alla Regione Emilia Romagna (19) , al fine di collaborare all’inventario nazionale delleemissioni sul territorio. Inoltre, è stato attivato un sistema di controllo interno finalizzato a calcolarele emissioni in acqua e in aria degli inquinanti elencati nelle tabelle 1.6.2 e 1.6.3 dell’allegato I delDM 23 novembre 2001 per il confronto con i valori soglia ivi indicati.Dato che le emissioni in aria e acqua degli impianti sono risultate inferiori ai valori soglia, non si èresa necessaria nessuna <strong>dichiarazione</strong> successiva. Periodicamente sono verificati comunque iquantitativi emessi dall’impianto al fine di attivarsi nel caso in cui emergano variazioni significativetali da rendere necessario effettuare la suddetta <strong>dichiarazione</strong>.Infine, per il rilascio dell’autorizzazione integrata <strong>ambientale</strong>, prevista dal D. Lgs 59 del 2005, <strong>Hera</strong>Ferrara ha richiesto e ottenuto, da parte dell’Amministrazione Provinciale di Ferrara, di poter presentareun’unica domanda per l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti e la centrale del teleriscaldamentoin cui è presente la centrale termica, in quanto questi due comparti sono tecnicamentee funzionalmente interconnessi per ciò che riguarda la gestione degli scarichi, degli scambi dienergia termica e del sistema antincendio. La richiesta di autorizzazione è stata inoltrata allaProvincia in data 12/01/<strong>2006</strong>.Inoltre la richiesta di autorizzazione integrata <strong>ambientale</strong> dell’isola ecologica è stata inviata in data29/03/<strong>2006</strong>.(17) Settimo considerando di premessaalla direttiva 96/61/CE(18) Complesso IPPC: Struttura industrialeo più genericamente produttivacostituita da uno o più impianti nellastessa ubicazione geografica, in cui lostesso operatore svolge una o più delleattività elencate nell’allegato I deldecreto legislativo 4 agosto 1999,n.372(19) DM 23 novembre 2001 “Dati, formatoe modalità di comunicazione dicui all’art. 10, comma 1, del decretolegislativo 4 agosto 1999, n.372.97


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti98Fig. 25Planimetria dei puntidi emissione di via DianaEmissioni in atmosferaLe principali emissioni dell’area di via Diana sono sintetizzate nella seguente piantina:Le emissioni della centrale termica del teleriscaldamentoPer la centrale termica a metano del teleriscaldamento viene effettuata un’analisi all’anno per ognicamino, sugli ossidi di azoto. I valori di concentrazione sono sempre al di sotto dei limiti normativi,99Nl’azienda inoltre ha fissato dei limiti di attenzione a titolo preventivo in modo da poter intervenireEMISSIONI CENTRALE TERMICAEMISSIONI LOCALI ANALASI A KITEMISSIONI TERMOVALORIZ.EMISSIONI OFFICINESTAZIONE ECOLOGICA ATTREZZATAtempestivamente nel caso vengano superati.Limite di2001 2002 2003 2004 2005 attenzione LimiteCaldaia C1 186 213 212 247 272 300 350Tab. 33Emissione di ossididi azoto (mg/Nm 3)SERBATOI ACQUA FREDDACENTRALETERMICA TLRCENTRALEPOMPAGGIO TLRSERBATOI ACQUA CALDATORRI CABINA ELETTRICAEVAPORATIVEIMPIANTODI TERMOVALORIZZAZIONELAVAGGIOMAGAZZINIEOFFICINE MAGAZZINI SOTEOFFICINE OFFICINAOFFICINESPOGLIATOIPIAZZALEMAGAZZINORIMESSASEDE HERACABINAELETTRICARAMPA DI SCARICOVIA C. DIANA, 36SERBATOI STOCCAGGIO RIFIUTIIMPIANTO CHIMICO FISICOCaldaia C2Caldaia C3Caldaia C4Caldaia C5Caldaia C6Caldaia C7159143133---205179159---280197180---234186185---278220219248247248300300300300300300350350350350350350VIA C. DIANA, 44UFFICIVIA C. DIANA, 40PARCHEGGIO HERASTAZIONE DI PESATURAVIA C. DIANA, 32PIATTAFORMARIFIUTISPECIALICAPANNONE STOCCAGGIORIFIUTISERBATOII tre punti di emissione della centrale C5, C6 e C7 sono stati attivati nel gennaio 2005.L’aumento nei valori di ossidi di azoto nel 2005, nonostante siano dentro i limiti, è attribuibile alminor utilizzo delle fonti alternative di calore alle caldaie, quali l’inceneritore e l’impianto geotermico(si veda Fig. 10).<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione Ambiente<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Le emissioni sottoposte a Autorizzazione Provinciale (20) sono costituite da: Sette camini della centrale termica del TLR; Un punto di emissione per una cappa di saldatura utilizzata nell’officina gas (Fig. 25).Le emissioni delle centrali termiche di riscaldo del gas presso le cabine di primo salto non sonosignificative, in quanto tali impianti sono al di sotto dei 3 MW (21)Le emissioni in atmosfera significative prodotte dagli impianti di competenza della DivisioneAmbiente e sottoposte a Autorizzazione Provinciale (22) sono (Fig. 25): Presso l’impianto di termovalorizzazione (camino termoconversore, silos stoccaggio polverino,impianto di abbattimento odori per trasferenza, locale analisi a kit); Presso la piattaforma rifiuti speciali (impianto di abbattimento odori, silos di stoccaggio calce, emateriale adsorbente); Presso l’officina manutenzione impianti (un punto di emissione per cappa di saldatura).In particolare, per le emissioni del camino del termovalorizzatore e dei silos stoccaggio polverino,come meglio descritto più avanti, è richiesta la verifica dei valori di concentrazione degli inquinantiemessi, mentre per l’altro punto, impianto abbattimento odori, vi è l’obbligo della tenuta di un registrodove segnare le manutenzioni o le materie prime consumate.Le emissioni del camino del termovalorizzatore(20) Ex-D.P.R. 203/88 ed Ex-D.P.R. 25/07/91, sostituiti con il D. Lgs. 3 aprile <strong>2006</strong>, n. 152 (testo unico <strong>ambientale</strong>)(21) Ex-D.P.R. 25/07/91 (vedi nota precedente).<strong>Il</strong> punto di emissione che richiede maggiore livello di attenzione è senza dubbio quello del caminodel termovalorizzatore, per il quale è necessario il rispetto dei limiti del D. M. 503/97 (23) .(22) D.P.R. 203/88 e D.P.R. 25/07/91.(23) A far data dal 28 febbraio <strong>2006</strong> ilimiti delle emissioni sono stabiliti dalDlgs 133/2005. L’impianto si è adeguatoa partire dal 28 dicembre 2005.


89aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti100(mg / m 3 )Fig. 26Concentrazioni medie annuedei macroinquinanti - analisiin continuo a confrontocon i valori limite di legge e coni valori limite di attenzione stabilitidall’azienda(mg/m 3 )220,0200,0180,0160,0140,0120,0100,080,060,040,020,004,52,11,21,410Tab. 34Flussi di massa efattori di emissionetermovalorizzatore13,111,26,85,880100153142140147Polveri Ossidi Ossidi zolfo di Ossidi Ossidi azoto di MonossidoAcido Acido cloridricodi carbonio di 1952004,35,54,84,8Le concentrazioni dei principali inquinanti emessi in atmosfera dal termovalorizzatore di rifiuti sonorilevati tramite un analizzatore 24 ore su 24. Questo consente un’immediata visualizzazione delleconcentrazioni di portata, polveri, ossidi di azoto, ossido di carbonio, acido cloridrico e carbonioorganico totale. <strong>Hera</strong>, a fini preventivi, ha definito valori di attenzione che, a partire dal 28 dicembre2005 sono riferiti alla media semioraria e giornaliera dei diversi parametri, così da potere intervenireprima di qualsiasi eventuale superamento. Gli analizzatori sono periodicamente calibrati etarati in base a quanto indicato nel Piano di Sorveglianza e Taratura dell’impianto. Per il monitoraggioè stato concordato con ARPA di Ferrara l’invio quotidiano dei valori delle concentrazioni alcamino, oltre che gli esiti delle operazioni periodiche di taratura degli strumenti utilizzati. Per la verificadei metalli pesanti e degli inquinanti organici, sono effettuate almeno due analisi all’anno (masolitamente sono 3 o 4) commissionate ad un laboratorio esterno accreditato SINAL.50500,820022003200420050,70,70,4Valori limitedi attenzioneLimiti daD.M. 503/9720I trend del quadriennio, in termini di flussi di massa (kg/anno) degli inquinati monitorati manifestanoun sensibile miglioramento per le diossine e i furani e i metalli, specie nel 2005. Andamenti positivisi registrano anche per ossidi di azoto e monossido di carbonio. I restanti inquinanti registranovalori più o meno costanti eccetto le polveri e l’acido cloridrico, i cui valori, al 2005, sono complessivamenteaumentati, pur garantendo livelli di concentrazioni ampliamente inferiori ai limiti previstiper legge; nel quadriennio in esame si sono rilevati valori sempre al di sotto del 30% di talelimite. Per quanto riguarda le polveri, nel mese di dicembre 2005, è stato eseguito un intervento ditaratura e manutenzione del polverometro, a seguito del quale i valori registrati risultano riallineaticon quelli degli anni precedenti. Inoltre, nel piano di manutenzione programmata <strong>2006</strong> dell’impianto,è previsto un intervento sulla carpenteria ed eventuale sostituzione delle maniche filtranti.L’andamento degli indicatori è in linea con quanto commentato per i dati assoluti.Per quanto riguarda diossine e metalli agli inizi del 2004 è stata commissionata una campagna dimonitoraggio delle emissioni, dalla quale si è riscontrata la necessità di rinnovare lo stadio finaledi depurazione fumi. Durante la fermata estiva del 2004 infatti, sono stati sostituiti i riempimentidella torre di lavaggio fumi e le maniche del filtro a maniche.Le emissioni dei silos di stoccaggio polverino<strong>Il</strong> polverino è un rifiuto pericoloso, residuo della depurazione dei fumi del termovalorizzatore, stoccato,in attesa di smaltimento, in silos. Questa nuova modalità gestionale dello stoccaggio è consolidatadalla seconda metà del 2003.Durante le fasi di carico e scarico, si producono emissioni in atmosfera.I silos sono quindi dotati di filtri a maniche per trattenere eventuali emissioni di polveri. L’aziendaeffettua, come indicato dall’autorizzazione provinciale un’analisi all’anno (Tab. 35). A fini preventivianche in questo caso sono stati fissati dei limiti di attenzione interni in modo da garantire il nonsuperamento dei limiti autorizzativi.2003 2004 2005 Limite di attenzione LimiteSilos 1 0,3 1,1 0,2 1,2 1,6(24) <strong>Il</strong> dato 2005 (che riporta i 10 metallidi cui al DM. 503/97) non risulta confrontabilecon i precedenti in quanto lametodologia di calcolo differisce daquella precedentemente utililizzata. Nelcorso dell’ultimo anno, infatti, a seguitodell’esperienza acquisita nelle attivitàdi reporting, specie in ambito INES(Inventario Nazionale delle Emissioni eloro Sorgenti) e, in considerazione deimetodi consolidati dai laboratori esterni,si è operata una scelta di trattazionedei dati indeterminati (inferiori cioè allimite di rilevabilità dello strumento analitico)diversa. <strong>Il</strong> risultato che si sarebbeconseguito con l’applicazione dellapregressa metodologia sarebbe statodi 16,45 kg/anno, comprensivo di Be,Hg, Cd.(25) <strong>Il</strong> dato 2005 non risulta confrontabilecon i precedenti in quanto, inseguito al processo di armonizzazionecon i restanti impianti di HERA, si è ritenutopiù opportuno esprimere il datodelle diossine e furani in termini di fattoredi tossicità equivalente, ovvero unfattore che tiene conto del diversogrado di tossicità dei composti considerati.<strong>Il</strong> risultato che si sarebbe conseguitocon l’applicazione della pregressametodologia sarebbe stato di0,000042 kg/anno.Tab. 35Media dei valoridelle emissioni di polveri (mg/Nm 3 )101PolveriParametro 2002 2003 2004 20052002 2003kg/anno 340 215 283 514 kg/tRSU 0,010 0,00620040,00720050,014Silos 2 0,9


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti102Fig. 27Ripartizione degli automezziper tipo di carburante<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l e <strong>Hera</strong> S.p.A – Divisione AmbienteEmissioni dovute ai mezziFig. 28Emissione in atmosferadegli automezzi aziendali10370,0%60,0%50,0%54,2%53,5%51,5%47,6%200220032004200525.00020.00020.62416.59817.98924.0732002200320042005Percentuale40,0%30,0%20,0%10,0%22,1%22,5%22,2%23,6%18,7%19,0%20,5%22,6%5,0%5,0%5,9%6,1%(Kg / anno)15.00010.0005.0007.1125.7246.2048.3022.4241.9512.1162.8319.9548.0128.88611.7960,0%Benzina Gasolio Metano Elettrico0Polveri Ossidi di azoto Ossidi di zolfo Monossidodi carbonioTab. 36Ripartizione degli automezziper tipo di carburanteL’autoparco a disposizione delle organizzazioni che svolgono le proprie attività a partire dal Sitodi via Diana è costituito da diverse unità suddivise per tipologia di carburante come indicato nellaTab. 36 e Fig. 27. Non sono al momento separabili per competenze i dati relativi alle diverse organizzazioniper cui si riportano gli stessi indicatori della Dichiarazione Ambientale 2004 di AGEA.La riduzione del numero dei mezzi alimentati a benzina e, a partire dal 2002, di quelli a gasolio,è il risultato di una politica di metanizzazione e dell’acquisto di veicoli elettrici. L’acquisto di nuovimezzi (tra cui anche alcuni autoveicoli a metano) è in programma per il prossimo triennio, comemeglio specificato negli obiettivi di miglioramento.BenzinaGasolioMetanoElettricoTotale2002 2003 20042005581424913262581384913258531234914239501014813212<strong>Il</strong> contributo maggiore alle emissioni è dovuto ai mezzi per il trasporto dei rifiuti, mentre di minoreentità sono le emissioni provocate dagli autoveicoli di servizio, in quanto la maggioranza dei mezziper i rifiuti (compattatori, scarrabili etc.) sono alimentati a gasolio, mentre molti autoveicoli funzionanoa metano (Fig. 28). Le emissioni in figura sono state calcolate tenendo conto dei km percorsi daimezzi (Fig. 28) e di fattori di emissione (grammi di inquinante su km percorso) da letteratura (FonteDIIAR - Sez. Ambientale, Politecnico di Milano). L’aumento in termini assoluti delle emissioni dei variinquinanti nell’ultimo anno è da imputarsi al maggior numero di chilometri percorsi soprattutto conmezzi a benzina e a gasolio.I consumi degli automezzi sono monitorati tramite apposite registrazioni periodiche da parte del personaledi UNIFLOTTE.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti104L’effetto serraOdore105Settore aziendaledi competenza<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Tuttele organizzazionipresenti in via DianaTab. 37Emissioni totali di CO2equivalenteATTIVITÀCentrale termica TLRServizio gas: centrali termicheServizio gas: perdite di reteAutomezzi gasolioAutomezzi benzinaUn indicatore importante per la riduzione dell’inquinamento è la riduzione di gas serra ovvero diquei gas (anidride carbonica e metano principalmente) che contribuiscono al cosiddetto effettoserra a causa del quale si genera un surriscaldamento della temperatura terrestre con conseguentealterazione del clima. L’accordo di Kyoto del 1997 fissa degli obiettivi per i singoli Stati propriosulla base di tale indicatore. Per l’Italia, l’obiettivo è di ridurre le emissioni di gas serra del6,5%, entro il 2012.Rispetto al 1990, <strong>Hera</strong> Ferrara ha calcolato le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di automezzie dalla distribuzione gas, tramite l’indicatore “Global Warming Potential” (Potenziale diRiscaldamento Globale) sulla base del quale i diversi contributi di gas all’effetto serra sono trasformatiin CO 2 equivalente (26) (Tab. 37).gasemessoCO2CO2CH4CO2CO2t CO2 equivalente2002200320048.766 10.990 17.3322.685140.5751.7082.823162.6381.7342.579238.5171.735186 161161200519.4522.864267.5101.651189Tutte le tipologie principali di odore sono legate allo stoccaggio o al trasporto dei rifiuti e odorizzazionegas e non sono risultate significative in quanto gli odori si disperdono in genere entro ilraggio di alcune decine di metri dal luogo di emissione. Sia la SOT di Ferrara che la DivisioneAmbiente tengono sotto controllo eventuali segnalazioni e reclami da parte dei cittadini.Scarichi idriciGli scarichi idrici del Sito di via Diana sono indicati in tabella.2002 2003 2004 2005Totale 8.514 10.162 18.286 14.245<strong>Il</strong> sistema fognario dell’area di via Diana è molto articolato e suddiviso in tre parti principali in comunetra le organizzazioni presenti (ma le responsabilità giuridiche in merito sono ben definite) (Fig.29). Tutti gli scarichi finali sono convogliati separatamente in pubblica fognatura: le acque nereconfluiscono poi al depuratore comunale di Ferrara mentre le acque meteoriche sono veicolatedirettamente dalla fognatura comunale nel Canale Burana.Tab. 38Volumi reflui scaricatiin pubblica fognaturaasservita da depuratorecomunale (m 3 )Fig. 29Planimetria con indicazionedelle condotte fognarieNAutomezzi metanoCO25 201319STAZIONE ECOLOGICA ATTREZZATA<strong>Hera</strong> S.p.A.Div. AmbienteCO2Termovalorizzatore(*)20.758 29.690 36.070 28.884Emissioni totali di CO2, equivalente 174.683 208.056 296.407 320.569(*) <strong>Il</strong> calcolo è stato effettuato sulla base degli autocontrolli annuali delle emissioni previsti dall’autorizzazioneprovinciale alle emissioni atmosferiche.L’emissione di gas serra è dovuta principalmente alle perdite della rete gas (Fig. 22) e all’incrementodell’attività della centrale termica TLR. <strong>Il</strong> gas metano è infatti considerato un gas serra moltopotente: rispetto all’anidride carbonica il suo impatto è di 23 volte superiore in un periodo di 100SERBATOI ACQUA FREDDACENTRALETERMICA TLRCENTRALEPOMPAGGIO TLRSERBATOI ACQUA CALDATORRI CABINA ELETTRICAEVAPORATIVEIMPIANTODI TERMOVALORIZZAZIONELAVAGGIOMAGAZZINIEOFFICINE MAGAZZINI SOTEOFFICINE OFFICINAOFFICINESPOGLIATOIPIAZZALEMAGAZZINORIMESSASEDE HERACABINAELETTRICARAMPA DI SCARICOVIA C. DIANA, 36SERBATOI STOCCAGGIO RIFIUTIIMPIANTO CHIMICO FISICOanni. A questo proposito, la SOT Ferrara ha attivato il piano di sorveglianza descritto nel paragrafoCAPANNONE STOCCAGGIORIFIUTIRisorse energetiche.UFFICISTAZIONE DI PESATURAVIA C. DIANA, 32(26) Si è provveduto a sommare CO2 emetano, avente potenziale di riscaldamentoglobale pari a 23 in un orizzontetemporale di 100 anni. Fonte: sito internetIPCC, aprile 2004.VIA C. DIANA, 44 VIA C. DIANA, 40FOGNATURA COMUNALE ACQUE BIANCHE E NEREPARCHEGGIO HER APIATTAFORMARIFIUTISPECIALISERBATOIPUNTI DI IMMISSIONE IN FOGNATURA COMUNALE ACQUA NEREACQUE NEREACQUE BIANCHE


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti106Sistema fognario a servizio del termovalorizzatore e della centrale di pompaggio TLR, costituitoda: rete di acque bianche, che raccoglie le acque meteoriche e, in caso di problemi impiantistici, leacque di spurgo delle torri evaporative a servizio del turboalternatore; linea di acque nere, che convoglia gli scarichi civili e gli scarichi della rigenerazione delle resineper il trattamento delle acque del TLR.<strong>Il</strong> sistema di acque bianche è stato dotato, nel 2002, di una paratia a monte dell’immissione nellaLocalizzazioneStazione Ecologica Attrezzata, Piattaforma RifiutiSpeciali, Impianto chimico-fisicoCentrale di pompaggio teleriscaldamento(rigenerazione resine)Totale2002200 5.270300 497500 5.7672003 200416.95244517.397200513.24156913.810Tab. 39Volumi reflui scaricatiin pubblica fognatura asservitada depuratore comunale (m 3 )107fognatura comunale da utilizzarsi nel caso di spandimenti accidentali di sostanze pericolose.Vi è un solo punto di campionamento ed immissione in pubblica fognatura per la fogna nera ed unoper la bianca. Vengono effettuate due analisi all’anno per punto.Sistema fognario per la Stazione Ecologica Attrezzata e la Piattaforma Rifiuti Speciali eQualità dei reflui prodottiIn relazione alle analisi svolte, si ritiene significativo evidenziare la qualità delle sole acque nere.Tab. 40Concentrazioni medieallo scarico in pubblicafognatura delle acque nereImpianto Chimico-Fisico, costituita da: rete di acque bianche, che raccoglie unicamente le acque meteoriche dei piazzali dove nonsono stoccati rifiuti; rete di acque nere, che raccoglie le acque meteoriche delle aree di stoccaggio rifiuti dellaStazione Ecologica Attrezzata, dei reflui civili e le acque dell’Impianto Chimico-Fisico.La Stazione Ecologica Attrezzata è dotata, lungo la linea acque nere, di una vasca di grigliaturagrossolana e di sedimentazione oltre che di una valvola che devia eventuali scarichi incidentali inuna vasca confinata.Nella Piattaforma Rifiuti Speciali invece è stata realizzata, nel 2002, una vasca di prima pioggia perle acque bianche. Oltre a ciò esiste un sistema di valvole per cui, durante le operazioni di carico escarico rifiuti, eventuali spandimenti sono convogliati in vasche confinate, da cui sono prelevati perl’invio a smaltimento.Lo scarico dell’impianto Chimico-Fisico è convogliato in una vasca di stoccaggio dei reflui trattatidove, prima di essere immessi in fognatura, sono analizzati i principali inquinanti. Lo scarico vieneeffettuato solo se i parametri chimico-fisici ricercati sono conformi ai limiti di legge.Vi è un solo punto di campionamento ed immissione in pubblica fognatura per la fogna nera ed unoANALISI u.m LIMITIpHMateriali sedimentabiliMateriali in sosp.totaliBOD5CODSolfatiCloruriFluoruriFosforo totaleAzoto ammoniacaleAzoto nitricoAzoto nitrosoOli mineraliupHml/lmg/lmgO2/lmgO2/lmg/lmg/lmg/lmg/lmg/lmg/lmg/lmg/l5,5-9,527001000200010001200122050301102002 20037,83


taggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti108I valori del BOD5, COD e materiali sospesi del 2005 per la centrale TLR sono particolarmente alti,dovuto al fatto che il campione è stato prelevato durante la fase di rigenerazione delle resine cheservono per addolcire l’acqua di reintegro dell’impianto.Si fa notare che non sono stati forniti i dati relativi allo scarico della Stazione Ecologica Attrezzatae della Piattaforma Rifiuti Speciali in quanto tali reflui confluiscono, a partire da metà del 2003, nelloscarico finale del Chimico- Fisico.I valori di concentrazione misurati rientrano entro i limiti delle autorizzazioni rilasciate dall’entegestore.AreaRetiRifiuti non pericolosiRifiuti pericolosiTab. 43Elenco principali rifiuti prodottie rispettivi codici CER17 09 04 Rifiuti da attività costruzione e demolizione 11 01 11 Soluzioni acquose contenenti sostanze pericolose20 01 40 Metallo 13 01 05 Emulsioni non clorurate13 02 05 Scarti di olio per motori15 02 02 Assorbenti, materiali filtranti20 01 13 Materiali da costruzione contenti amianto109RifiutiLa produzione di rifiuti del Sito di via Diana si può sintetizzare come di seguito.AreaAmbienteAltriSettori20 01 38 Legno 15 02 02 Assorbenti, materiali filtranti15 01 10 Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose20 01 19 Pesticidi15 01 06 Imballaggi in materiali compositi 16 02 13 Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti20 03 04 Fanghi fosse settiche20 03 07 Rifiuti ingombrantiTab. 41Produzione di rifiuti pericolosinelle attività aziendali (t)2002 2003 2004 2005Rifiuti pericolosi 1.459 1.533 2.000 1.659Rifiuti non pericolosi 10.758 15.180 18.778 17.943Totale 12.217 16.713 20.778 19.602Si precisa che per rifiuti prodotti si intendono solo quelli derivanti dallo svolgimento delle attività di<strong>Hera</strong> Ferrara. Sono quindi esclusi i rifiuti in uscita dagli impianti di stoccaggio (per esempio l’IsolaEcologica).Oltre ai codici elencati sono da considerarsi, in particolare per gli uffici, la produzione di rifiuti urbani,pericolosi e non, quali la carta, la plastica e i toner esauriti.Tab. 42Destinazione dei rifiutiprodotti dalle attività aziendali (t)Destinazione 2002 2003 2004 2005Recupero 253 446 315 10.008Smaltimento 11.964 16.267 20.463 9.5947200220036Fig. 30Produzione di rifiuti pericolosinelle attività di SOT Ferraradal 2002 al 2005 (t)<strong>Il</strong> quantitativo di rifiuti avviati a recupero risulta notevolmente aumentato nel 2005 in quanto comeriportato successivamente nella fig. 35 le scorie del termovalorizzatore risultano avviate a recuperoe non più a smaltimento.652004200543,7<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.333La gestione dei rifiuti prodotti viene tenuta sotto controllo dal SGA, così come le modalità di stoccaggioe di smaltimento.2Le tipologie di rifiuti sono molteplici, in base alle attività, e sono riassunte nella Tab. 43.120,630,30,40,60,300Area Reti Area Ambiente Altri Settori


taggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti110Fig. 31Produzione di rifiutinon pericolosi nelle attivitàdi SOT Ferraradal 2002 al 2005 (t)6005004005662002200320042005391305In termini quantitativi, i rifiuti prodotti dalle attività aziendali sono prevalentemente rifiuti non pericolosicome i fanghi delle fosse settiche e quelli prodotti dal servizio gas per il quale, nel corso2003, si è avuta un’alta produzione di terre derivanti dagli scavi nei cantieri. Tali lavori, successivamente,sono stati appaltati a ditte terze. I dati sull’area reti sono disponibili solo dal 2003, in quantoprima non erano registrati separatamente, ma venivano inseriti, vista la modesta quantità, all’internodei rifiuti raccolti dal servizio raccolta urbana. I rifiuti pericolosi invece sono costituiti prevalentementeda pesticidi e imballaggi contenenti sostanze pericolose.111283Viste le caratteristiche specifiche, solo per una piccola parte dei rifiuti è possibile il loro avvio a300223recupero. La restante parte (es. terre) è inviata in discariche controllate.200<strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione Ambiente100576441290,3La gestione dei rifiuti prodotti viene monitorata dal SGA, così come le modalità di stoccaggio e dismaltimento.1991Si precisa che anche nel caso della Divisione Ambiente per rifiuti prodotti si intendono solo quelli0Area Reti Area Ambiente Altri Settoriderivanti dallo svolgimento delle attività di <strong>Hera</strong> Divisione Ambiente. Sono quindi esclusi i rifiuti inuscita dagli impianti di stoccaggio (Piattaforma Rifiuti Speciali).Le tipologie di rifiuti sono riassunte nella tabella che segue.Tab. 44Elenco principali rifiuti prodotti erispettivi codici CERRifiuti non pericolosiRifiuti pericolosiFig. 32Destinazione dei rifiutiprodotti dalle attività aziendali (%)Percentuale90%80%70%60%50%40%30%20%80%88%85%86%20%12%200220032004200515%14%TermovalorizzatorePiattaforma RifiutiSpeciali e ChimicoFisico16 11 06 Rivestimenti e materiali refrattari da lav. non metall. 13 02 05 Scarti di olio per motori19 01 02 Materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti 15 02 02 Assorbenti, mat. filtranti19 01 12 Ceneri pesanti e scorie 16 02 13 Apparecch. fuori uso20 01 40 Metallo 16 06 01 Batterie al piombo20 03 04 Fanghi fosse settiche 19 01 05 Residui di filtrazioni19 01 06 Rifiuti liquidi da tratt. fumi20 01 21 Tubi fluorescenti20 01 40 Metallo20 03 04 Fanghi fosse settiche19 08 14 Fanghi prodotti da tratt. di acque reflueindustriali19 08 10 Miscele di oli e grassi12 01 09 Emulsioni e soluzioni noncontenenti alogeni13 01 05 Emulsioni non clorurate13 02 05 Scarti di oli minerali15 02 02 Assorbenti, materiali filtranticontaminati da sostanzepericolose15 01 10 Imballaggi contenentisostanze pericolose10%0%SmaltimetroRecupero


aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti112Percentuale20001800160014001200100080060040020020022003200420051.4530,7%1.5240,2%1.9780,3%In termini quantitativi, i rifiuti prodotti dalle attività aziendali sono prevalentemente i residui dellacombustione dei rifiuti del termovalorizzatore (scorie non pericolose, pari a circa il 27% dei rifiuti iningresso all’impianto, polveri pericolose, pari al 3%)(fig. 34 e 35)Relativamente al termovalorizzatore si assiste complessivamente ad una diminuzione dei quantitatividi rifiuti prodotti, sia in termini di rifiuti pericolosi e sia di non pericolosi, di facile comprensionein quanto il dato è effettivamente direttamente correlato al quantitativo di rifiuto incenerito.Per quanto riguarda i rifiuti prodotti nella piattaforma rifiuti speciali e chimico-fisico si evidenzia unaumento rispetto agli anni precedenti generato da un incremento dell’attività di trattamento delleemulsioni oleose.1130000taggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>Fig. 33Produzione di rifiuti pericolosidal 2002 al 2005 (t)71,911575,05100,0%90,0%80,0%99,8%80% 99,7%98,4%200220032004200585,2%Fig. 35Destinazione dei rifiuti prodotti dalleattività della Divisione Ambiente (%)PiattaformaTermovalorizzatore70,0%60,0%Fig. 34Produzione di rifiutinon pericolosidal 2002 al 2005 (t)12000100008000200220032004200510.26418,1710.32117,6310.58519,979.94920,44Percentuale50,0%40,0%30,0%20,0%10,0%0,0%SmaltimentoSmaltimetro14,8%0,2%0,3%1,6%Recupero6000Nel corso dell’anno 2005 si sono ottimizzate le modalità di gestione del rifiuto autoprodotto incre-4000mentando notevolmente le percentuali di rifiuto avviate a recupero. Le scorie, infatti, non vengonopiù smaltite in discarica ma avviate a recupero per la produzione di una materia prima secondaria2000025168387PiattaformaTermovalorizzatoresostitutiva dei materiali da estrazione naturale utilizzabile nella produzione di cemento.Le polveri da depurazione sono inviate a discariche controllate, previo trattamento di inertizzazionesul posto.Le acque reflue provenienti dalla rete fognaria a circuito chiuso del termovalorizzatore e dall’impiantodi disidratazione fanghi della piattaforma rifiuti speciali, sono inviati all’impianto chimicofisico.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti114Impattidi natura fisicaEmissioni acusticheLe emissioni acustiche dovute alle attività di <strong>Hera</strong> nel territorio di Ferrara sono quelle legate:Fig. 38Planimetria di via Dianacon punti di rilievo fonometricoNAll’area di via Diana;Alle cabine di decompressione del servizio gas; Agli automezzi; Ai cantieri sul territorio.Nel comune di Ferrara e nei comuni dove opera <strong>Hera</strong> Ferrara, ad eccezione dei comuni di Bondenoe Copparo, non è ancora presente la zonizzazione acustica ai sensi della L. 447/95.212220CENTRALETERMICA TLR1918LAVAGGIO1716PIAZZALEMAGAZZINOSTAZIONE ECOLOGICA ATTREZZATA15141312RAMPA DI SCARICOL’area di Via Diana è attualmente classificata come zona esclusivamente industriale ai sensi delD.P.C.M. del 1 marzo 1991 con limite di 70 dB(A), sia di giorno che di notte.<strong>Hera</strong> Ferrara ha provveduto ad introdurre una procedura che garantisce il controllo del rispetto deilimiti normativi attraverso l’effettuazione di analisi fonometriche ogni volta che vengono variate leattività e la programmazione di una manutenzione ordinaria che consenta agli impianti di funzionarecorrettamente. Oltre a ciò, in caso di acquisto di nuove macchine o di nuovi impianti o in casodi progettazione di nuove attività viene sempre tenuto in conto l’impatto acustico che ne deriva evengono quindi preferite tecnologie a bassa emissione acustica o insonorizzazioni.SERBATOI ACQUA FREDDA23CENTRALEPOMPAGGIO TLRSERBATOI ACQUA CALDATORRI CABINA ELETTRICAEVAPORATIVEIMPIANTODI DI TERMOVALORIZZAZIONEMAGAZZINIEOFFICINE SOTOFFICINAOFFICINESPOGLIATOIRIMESSASEDE HERACABINAELETTRICAVIA C. DIANA, 361011SERBATOI STOCCAGGIO RIFIUTI09IMPIANTO CHIMICO FISICO08CAPANNONE STOCCAGGIORIFIUTI240102UFFICIVIA C. DIANA, 44 VIA C. DIANA, 40030405STAZIONE DI PESATURA06VIA C. DIANA, 32PIATTAFORMARIFIUTISPECIALI07SERBATOIPARCHEGGIO HERALEGENDADIVISIONE AMBIENTEDIVISIONE SERVIZIO UNIFLOTTESOT HERA FERRARATab. 45Valori diurni individuati per punti dirilievo fonometricoPosiz.1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 20b 21 22 23 24Leq (A)50,5 56,5 47,1 48,7 55,9 45,3 51,3 46,7 44,9 45,0 55,7 47,9 58,2 45,7 44,2 45,9 50,0 43,2 56,4 59,5 59,8 57,8 53,4 47,0 50,7Le analisi fonometriche svolte per l’area di via Diana, da un tecnico competente in acustica ai sensidei provvedimenti regionali vigenti (27) , dimostrano (Tab. 45) come l’intera area rientri entro i limiti normativi.(27) D. Dirig. 17 maggio 1999, n. 3822.Legge quadro sull’inquinamento acustico.Riconoscimento allo svolgimentodell’attività di tecnico competente inacustica <strong>ambientale</strong> - D. G. R. n. 589del 1998.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti116<strong>Il</strong> punto più critico è quello relativo alle posizioni 20 e 20b, nei pressi della centrale termica per ilteleriscaldamento, poiché le caldaie all’interno di questa centrale funzionano a ciclo continuo ePresso l’area di via Diana è stata inoltre commissionata all’ARPA Sezione di Ferrara un’analisi sull’incidenzadel traffico indotto dai mezzi per il trasporto rifiuti e per i servizi <strong>Hera</strong> Ferrara presso la117quindi anche in orario notturno. In tali posizioni, comunque, non si ritiene che l’emissione acusticasede (compresi mezzi non <strong>Hera</strong>, transitanti comunque nell’area).provochi reali disturbi in quanto si confina con un’azienda che produce asfalti e che la notte è inat-L’indagine strumentale ha mostrato che i valori relativi alle emissioni rumorose, rilevate nel puntotiva, mentre nel periodo diurno i valori sono abbondantemente al di sotto del limite di 70 dB(A).indicato in planimetria, Fig. 36, con una stella rossa (presso la piattaforma rifiuti speciali), sono<strong>Hera</strong> Ferrara ha provveduto anche ad effettuare analisi fonometriche in una centrale gas di I° saltodecisamente contenute (Fig. 39).Fig. 37Planimetria indicativadella cabina di I saltoe in una cabina di II° salto esistente sul territorio, che possono essere assunte come riferimentoanche per le altre cabine sul territorio.Fig. 38Planimetria indicativadelle cabine di II salto807570Fig. 39Immissioni di rumorein prossimità di via Diana.Media delle misure continuatedal 2 al 9 gennaio 200223Vasca per impiantoantincendioVIA ARANOVAENTRATA1Cabina I° saltoSerbatoio stericoinutilizzatoLocale caldaiaLocale compressorie altri locali di servizioNORDImpiantoodorizzatore87TERRENO AGRICOLO / CAMPAGNATERRENO AGRICOLO / CAMPAGNA2CABINA DI II° SALTO4ENTRATA13NORDTERRENO AGRICOLO / CAMPAGNALeqdB(A)(db(A))6560555045401 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 244 5 6Ora del giornoSTRADONE DI ACCESSOPer ciò che concerne il rumore prodotto dagli automezzi nel centro cittadino sono stati introdottiautomezzi elettrici per la raccolta che, oltre a diminuire le emissioni atmosferiche, riducono al mini-Tab. 46Valoridi riferimentoCabina I saltoPosiz. 1 2 3 4 5 6 7 8Leq dB (A) 59,1 57,9 54,1 51,6 54,3 50,4 58,7 52,370LeqA diurnie 60 LeqA notturni(zona acustica “tutto il territorio nazionale”)Cabina II salto1 2 3 446,5 46,7 45,1 45,360 LeqA diurnie 50 LeqA notturni(zona acustica “zona B”) (28)mo l’inquinamento acustico.Per i cantieri sul territorio (verde, gas, teleriscaldamento) è presente una procedura che prevede ilrispetto di precisi limiti di orario e di emissione (70dB(A)) in conformità ai requisiti della L.R. 10/99e della successiva delibera (29) . Ove non sia possibile (utilizzo di gruppi elettrogeni, martello pneumatico,etc..) viene richiesta specifica deroga al comune.(28) Relativamente alla cabina di IIsalto, considerato che le diverse cabinesono posizionate in punti differenziatisul territorio, si assumono comeriferimento i valori limite più restrittividel D.P.C.M 01/03/1991 che sono quellirelativi alle Zone B (tabella I, art. 6).Anche assumendo tali valori di riferimento(60 Leq A diurni e 50 Leq A notturni)si conferma il rispetto dei limiti dilegge (tabella 46).(29) Deliberazione Giunta RegioneEmilia-Romagna 21/01/2002 n. 45 -Criteri per il rilascio delle autorizzazioniper particolari attività ai sensi dell'art.11 comma 1 della Legge Regionale09/05/2001.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti118Impatto visivoLa sede situata in via Diana si trova in un’area industriale “marginale” della città e, nel complesso,i dintorni del Sito sono caratterizzati da un panorama industriale costituito da capannoni.La superficie occupata totale è di 102.000 m 2 , di cui 5.500 m 2 coperti, 74.800 m 2 di area verde e21.700 m 2 di strade e piazzali. <strong>Il</strong> maggior impatto visivo di tale complesso è costituito dal caminodel termovalorizzatore, di altezza pari a 80 m, che peraltro, è solo visibile dall’autostrada A13, adiacenteal sito, e dal limitrofo centro urbano. <strong>Il</strong> camino è stato costruito e verniciato con strisce bianchee rosse per assicurare appunto una visibilità ottimale necessaria ai fini della sicurezza aerea.Nelle vicinanze sono presenti altre tipologie di camini analoghi, nel polo chimico. Le altre strutturedel termovalorizzatore, non hanno un impatto visivo che le differenzia sostanzialmente da altrerealtà analoghe nell’area.Campi elettromagneticiI campi elettromagnetici prodotti dall’organizzazione con rilevanza sull’esterno sono quelli generatidai ponti radio necessari all’Area Reti e all’Area Ambiente di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. (frequenza nel-Gli incidenti ambientali e le emergenze generabili nell’espletamento di ciascuna attività sono statiidentificati durante l'analisi <strong>ambientale</strong> e vengono tenute in continuo aggiornamento, al fine di individuarele modalità per definire azioni preventive volte ad evitarne l’accadimento e di protezione,nel caso l’evento si verifichi (Tab. 48).Tipologie di incendiambientali significativiIncendioMancanza di energiaelettricaSpandimento disostanze pericoloseo rifiutiAnomalie al sistemadi depurazione fumidel termovalorizzatorePossibilibersagli ambientaliEmissioni in atmosfera disostanze inquinanti, rifiutianomali, contaminazione acqueEmissioni in atmosfera disostanze inquinantiInquinamento del suolo o delleacqueEmissioni in atmosfera disostanze inquinantiGestione internaPiano di EmergenzaIstruzione OperativaScheda operativa nel Pianodi Emergenza per ogni servizioIstruzione OperativaIncidenti edemergenze ambientaliTab. 48Incidenti ambientali119Tab. 47Intensità di campoelettromagnetico dovuto aradiofrequenze <strong>Hera</strong> Ferrara (30)l’intervallo 3


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali diretti120Mancanza di energia elettricae anomalie nella depurazione fumidel termovalorizzatorePericoli di incidenti rilevantiL’attività del termovalorizzatore rientra nel campo di applicazione della normativa vigente (31) , vistala presenza di tre serbatoi di gasolio, quattro bombole mobili di acetilene e poche altre sostanzepericolose presenti in quantità assai modeste. Non esiste l'obbligo di comunicazione o notifica aglienti competenti, ma gli incidenti sono stati analizzati all’interno del piano di emergenza redatto peradempiere alla normativa in materia di sicurezza e vengono programmati momenti di formazioneaddestramento del personale (32) .Diverso è il caso della piattaforma rifiuti speciali, che gestendo molte tipologie di rifiuti pericolosi,potrebbe rientrare nel campo di applicazione del D. Lgs. 334/99, nel caso di grandi quantità stoccate.La scelta aziendale è stata quella di monitorare gli stoccaggi per rimanere sempre al di sottodei limiti previsti dalla normativa. A tal fine è stato predisposto un software che consente, inserendotipologia e quantità di rifiuti, di verificare sempre il rispetto del requisito e, quindi, eventualmente,di non accettare ulteriori rifiuti che renderebbero l’impianto a rischio di incidente rilevante. Nelmomento in cui, comunque, si valutasse l'opportunità e la necessità di mantenere stoccati più rifiutie più a lungo, saranno attivate preventivamente tutte le azioni richieste dal D. Lgs. 334/99.121La mancanza di energia elettrica e le anomalie nella depurazione fumi sono trattati insieme, inquanto il secondo di tali eventi potrebbe diventare una conseguenza del primo. Entrambi gli eventisono significativi solo per quel che riguarda la termovalorizzazione.A prevenzione, sono presenti, per tutte le attività, gruppi elettrogeni alimentati a gasolio che consentonodi coprire il fabbisogno delle attività fondamentali.Riguardo alle anomalie del sistema di depurazioni fumi, è stata inoltre redatta un’istruzione per ilpersonale che offre indicazioni su come gestire gli innalzamenti dei parametri monitorati in continuoal camino (NO x , SO x , polveri, HCl) a seguito di superamenti dei limiti di attenzione.Spandimento di sostanze pericolose o rifiutiPer i servizi sul territorio, lo spandimento di olio è l’evento che ha una probabilità di accadimentomaggiore: tutti i mezzi sono stati dotati di materiali adsorbenti per contenere la diffusione del versamento.Per il servizio di raccolta rifiuti inoltre, può accadere lo spandimento di rifiuti. Per intervenire nelcaso si verifichi tale tipologia di evento, i mezzi sono stati dotati di un sistema antivento nella partesuperiore. Quando necessario viene attivata una squadra per la pulizia anche presso il termovalorizzatore.Per ciò che concerne le altre aree aziendali in via Diana, le sostanze in gioco sono quelle descrittenel paragrafo Prodotti e sostanze stoccate e utilizzate. Eventuali sversamenti vengono contenuticon materiale assorbente.(31) D. Lgs. 334/99, Allegato A.(32) D. Lgs. 334/99, art. 5, comma 2.


Gli aspettiambientali indiretti 5


aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali indirettiGli aspetti ambientali indiretti sono aspetti ambientali sui quali l’organizzazione può non avere uncontrollo gestionale totale. <strong>Hera</strong> ha esaminato quindi l’influenza che può avere su di essi e le possibilimisure per ridurne l’impatto.Gli aspetti ambientali indiretti significativi sono risultati i seguenti (33) :125Progettazione e sviluppo dei serviziRapporti con i fornitori e appaltatoriMiglioramento <strong>ambientale</strong> sul territorioRapporti con la collettivitàRispetto agli aspetti ambientali indiretti significativi <strong>Hera</strong>, laddove possibile, ha adottato procedureinterne di gestione delle attività orientate a tenere in considerazione tali aspetti o ha attivato interventifinalizzati a determinare vantaggi sul piano <strong>ambientale</strong>.Va comunque tenuto presente che una gestione esauriente di tali aspetti necessita il coinvolgimentoe la collaborazione delle parti interessate.Progettazione e sviluppo dei serviziI servizi di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l., essendo svolti sul territorio, possono determinare aspetti ambientalidi natura diretta (es. perdite della rete teleriscaldamento, emissioni atmosferiche degli automezzi,perdite dalla rete gas) che, entro determinati spazi di azione, possono essere influenzati dallemodalità di progettazione e sviluppo del servizio da parte di <strong>Hera</strong> Ferrara. Ad esempio, le modalitàsecondo le quali sono pianificati i percorsi degli automezzi per la raccolta dei rifiuti sul territoriopuò incidere sugli aspetti ambientali connessi al traffico dei mezzi <strong>Hera</strong> Ferrara.L’aspetto <strong>ambientale</strong> è considerato significativo in quanto <strong>Hera</strong> Ferrara ha elevata possibilità dicontrollare gli aspetti ambientali derivanti (controllabilità potenziale), essendo relativi a propri servizie pertinenze, e l’aspetto ha particolare rilevanza locale, influenzando la qualità <strong>ambientale</strong> delterritorio.Nell’ambito del SGA, <strong>Hera</strong> Ferrara ha provveduto a incorporare, nelle proprie procedure di progettazionee sviluppo del servizio, modalità operative volte ad effettuare una valutazione a prioridell’impatto <strong>ambientale</strong>.La considerazione degli aspetti ambientali ha di volta in volta un seguito sulla base delle scelte chesono intraprese, contemperando le esigenze di natura <strong>ambientale</strong> con altre necessità e vincoli dinatura economico-finanziaria e tecnica.(33) Si veda il paragrafo “aspettiambientali indiretti” nell’ambito dellasezione “Aspetti ambientali: il percorsodi valutazione”.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali indiretti126Fornitori e appaltatoriDiverse sono le situazioni nelle quali si presentano aspetti ambientali connesse con l’operato deifornitori di beni o servizi, siano questi ultimi svolti all’interno del Sito di via Diana o sul territorio. Sisegnalano in particolare: La scelta dei servizi acquisiti da fornitori al fine di tenere in adeguata considerazione gli eventualiaspetti ambientali da questi generati (es. scelta del laboratorio analisi solo se accreditato); Gli aspetti ambientali connessi all’approvvigionamento di materie prime, materiali, sostanze oprodotti; Gli aspetti ambientali generati dagli appaltatori o fornitori di <strong>Hera</strong> Ferrara e Divisione AmbienteGli aspetti ambientali significativi legati a queste attività sono evidenziati nella figura 40.Consumo dirisorse idricheper lavaggioStoccaggio disostanzepericoloseLavaggio mezziDistributore carburanteOfficine di manutenzione mezziRicovero mezziUffici amministrativiPresenza diR22 neiclimatizzatoriPresenza diserbatoi interratidi gasolioe benzina▼ ▼ ▼ ▼Fig. 40127che svolgono servizi di manutenzione, altre operazioni all’interno del sito, gestione di rifiuti pressoaltri impianti o altre operazioni all’interno del sito e fuori sito (scavo per cantieri, manutenzioneimpianti, ecc…);Lo stretto rapporto con i “fornitori interni” <strong>Hera</strong> S.p.A. Divisione Servizi e UNIFLOTTE, la cuigestione è descritta poco sotto.▼ ▼ ▼ ▼Scarichi refluiimpiantodi lavaggioProduzionerifiuti (reflui,oli, ferro, ecc.)Rumore daimpiantiEmissioniatmosferiche damezzi di trasportoe da saldaturaIn generale, i rapporti con i fornitori sono regolamentati da contratti. <strong>Hera</strong> Ferrara e Div. Ambiente,in particolare, hanno attivato una procedura nella quale è previsto l’inserimento dei requisitiambientali in sede di stesura delle richieste di offerta e dei capitolati di appalto. È per questo chel’incidenza di questo aspetto è considerata significativa, in quanto si ha la possibilità di stabilire lemodalità per la corretta esecuzione dei servizi. <strong>Hera</strong> Ferrara cura inoltre, su tematiche specifiche,la formazione del personale delle ditte esterne.È garantita la diffusione della politica per l’Ambiente e la Qualità ai fornitori.Vista la forte interconnessione delle attività di questo “fornitore” con il sito, si è deciso, tramite contrattiinterni, di mantenere inalterati i requisiti preesistenti previsti dal SGA di AGEA, e prevedendoun’attività di collaborazione e periodica sorveglianza da parte del QSA della SOT Ferrara.SOT Ferrara ha inoltre deciso di continuare a monitorare gli indicatori individuati nella DichiarazioneAmbientale 2004 di AGEA.Tali indicatori sono di seguito riportati, divisi per fattore <strong>ambientale</strong>.<strong>Hera</strong> Ferrara e Div. Ambiente si impegnano inoltre a sorvegliare l’operato dei fornitori tramite verificheprogrammate secondo un piano annuale.Risorse idricheUsi di risorseLe risorse idriche sono utilizzate per il lavaggio degli automezzi.<strong>Il</strong> rapporto con UNIFLOTTE2002 2003 2004 2005Lavaggio automezzi 8.014 7.979 8.269 8.066Tab. 49Consumi idrici (m 3 )Come già detto, alcune attività presenti nel sito di via Diana che facevano parte di AGEA e del suosistema di gestione sono state trasferite, come competenza, a UNIFLOTTE.Formalizzati in uno specifico “Contratto Intercompany”, questa nuova organizzazione ora eroga aSOT Ferrara i servizi di: Manutenzione mezzi aziendali con officina di manutenzione;Prodotti e sostanze stoccate e utilizzateNell’officina manutenzione automezzi si fa uso di oli e grassi che vengono stoccati in quantità inferioreal metro cubo in ambienti protetti da misure di contenimento.Ricovero dei mezzi utilizzati sul territorio;Distributore per il carburante dei mezzi;Impianto di lavaggio mezzi;Manutenzione e fornitura cassonetti.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali indiretti128Risorse energetiche<strong>Il</strong> consumo di risorse energetiche (energia elettrica e carburanti per i mezzi) è descritto nel capitolodegli aspetti diretti relativi alla SOT in quanto non è stato possibile ripartire i consumi tra le diverseorganizzazioni.Tutti gli impianti di condizionamento sono periodicamente controllati al fine dell’attivazione, neiperiodi più caldi, e i filtri sono oggetto di pulizia periodica. Gli impianti montati sugli automezzi rientranotra le attrezzature e parti che sono sottoposte a programma periodico di manutenzione, svolteda una ditta esterna. Con riferimento ai gas lesivi dell’ozono (R22), UNIFLOTTE ha programmatouna progressiva sostituzione tenendo conto delle disposizioni vigenti riguardo alla dismissione.129Serbatoi interratiI serbatoi interrati contenenti gasolio e benzina sono a servizio dell’impianto di rifornimento mezzi.Tali serbatoi sono di recente installazione e quindi dotati di doppia camera e dispositivi di controllo,inoltre sono sottoposti a verifica periodica da parte del personale.Serbatoi gasolioper autotrazioneSerbatoi benzinaper autotrazione25 m 3ciascunserbatoio10 m 3ciascunserbatoio2000 2 serbatoi a doppiospessore, in un unicoscomparto, con intercapedineriempitad’azoto2000 2 serbatoi a doppiospessore, in un unicoscomparto, con intercapedineriempitad’azotoTest di verifica funzionamentoallarme per controllodelle perdite e verificapressione nell’intercapedine(mensile). RegistroSerbatoi SedeTest di verifica funzionamentoallarme per controllodelle perdite e verificapressione nell’intercapedine(mensile). RegistroSerbatoi SedeEmissioni in atmosferaPresso l’officina manutenzione cassonetti è presente un punto di emissione da cappa di saldaturaautorizzato dall’Amministrazione Provinciale per il quale viene tenuto un registro su cui si segnanoi consumi di materie prime (elettrodi). Inoltre nell’officina manutenzione automezzi vi è un aspiratoredotato di filtro di captazione delle emissioni rilasciate dai mezzi accesi.Le emissioni dei mezzi in uso sul territorio, calcolate sulla base dei consumi di carburanti e dei chilometripercorsi, sono state trattate nel capitolo degli aspetti diretti di <strong>Hera</strong> Ferrara.Le piccole manutenzioni ordinarie sui mezzi, ad esempio il rabbocco dell’olio e l’ingrassaggio, vengonoeffettuate presso l’officina automezzi, mentre le manutenzioni più importanti sono commissionatea una ditta terza specializzata, che tiene monitorate anche le scadenze per le revisioni previstedalla normativa (compresa quella per il “bollino blu” della Regione Emilia Romagna) e, in casodi esito negativo, ha il compito di intervenire sul mezzo affinché rientri entro i parametri richiesti.Scarichi idriciImmissioninell’ambienteTab. 50Gas refrigeranti sui mezziSostanze lesive dello strato dell’ozonoNei locali di competenza della Div. Servizi sono presenti 3 condizionatori contenenti R22 con unquantitativo totale di gas pari a 3,83 kg.Con riferimento invece ai gas refrigeranti presenti negli automezzi aziendali nel 2003 vi erano, all’internodi 58 mezzi climatizzati, circa 46 kg di R134a e R413a che nel 2004 e nel 2005 sono calati acirca 44 kg per l’alienazione di 2 di mezzi.Tipo caricaN° automezzi kg2003 2004 2005 2003 2004 2005R134a 58 56 56 17 17 17Gli scarichi riguardano: La rete di acque bianche che raccoglie unicamente le acque meteoriche; Due reti di acque nere, una per gli scarichi civili e una per quelli dell’impianto di lavaggio, quandoi reflui non sono inviati all’impianto chimico fisico per il trattamento.I principali punti di confluenza della acque meteoriche sono dotati di materiali in grado di assorbireeventuali sostanze oleose.I punti di immissione in pubblica fognatura sono due per le fogne nere: uno per l’impianto di lavaggiodove si effettua un’analisi all’anno e uno per i reflui civili. Per le acque meteoriche i punti diimmissione sono tre, per i quali si effettua un’analisi all’anno.Nel 2002, dopo l’attivazione dell’impianto di lavaggio mezzi, tutti i reflui prodotti sono stati scarica-


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>130ti in fognatura, mentre nel 2003, la diminuzione è dovuta al fatto che circa il 50% dei reflui del lavaggiosono stati smaltiti come rifiuto presso l’impianto chimico fisico, partito nel maggio 2003.Nel 2004 e 2005 sono tornati a valori più modesti in quanto la quasi totalità dei reflui è stata inviataall’Impianto chimico- fisico, per il trattamento delle acque prima dell’immissione in fognatura.Tab. 51Volume reflui scaricati inpubblica fognatura asservitada depuratore comunaleLocalizzazione u.m. 2002 2003 2004 2005Lavaggio automezzi m 3 8.014 4.395 889 435Tab. 52Concentrazioni allo scaricoin pubblica fognaturadelle acque nereAnalisi u.m. LIMITI 2003 2004 20052pH m/l 5,5-9,5 6,9 6,5 6,9Materiali sedimentabili mg/l 2


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>gli aspetti ambientali indiretti132Rifiuti prodottiMiglioramento <strong>ambientale</strong> sul territorio133Fig. 41Elenco principali rifiuti prodottiLe attività di manutenzione aziendali non producono quantità di rifiuti ingenti (es. oli esausti e alcuniscarti da manutenzioni di diversi materiali, ferro, alluminio, ecc.).Viste le caratteristiche del rifiuto specifiche, solo una piccola parte è destinata a recupero mentrela restante parte è inviata a smaltimento.La gestione degli oli esausti per lo stoccaggio e l’invio a recupero segue le indicazioni contenutenella normativa specifica (D. M. 16.05.96, n. 392 e del D. Lgs. 27.01.92, n. 95).Rifiuti non pericolosiRifiuti pericolosi16 01 03 Pneumatici 13 01 05 Emulsioni non clorurate16 10 02 Soluzioni acquose di scarto 13 02 05 Scarti di olio per motori17 06 04 Materiali isolanti 13 02 08 Altri oli per motori e ingranaggi20 03 04 Fanghi fosse settiche 14 01 03 Solventi, miscele19 08 14 Fanghi prodotti da trattamento 15 02 02 Assorbenti, materiali filtrantidi acque reflue industriali16 01 04 Veicoli fuori uso16 06 01 Batterie al piombo20 01 27 Vernici, inchiostri, adesivi eresine contenenti sostanzepericolose<strong>Hera</strong> Ferrara e Div. Ambiente, per la natura dei propri servizi, può contribuire al miglioramento<strong>ambientale</strong> a livello territoriale.In particolare, il contributo fornito da <strong>Hera</strong> Ferrara e Div. Ambiente può essere individuato nella partecipazionea gruppi di condivisione (es. per studi e ricerche di settore, nell’ambito del PianoProvinciale dei Rifiuti, nell’Agenda 21 Locale, all’interno dei gruppi di discussione nelle circoscrizioni,RAB).L’impegno dell’organizzazione riguardo il miglioramento <strong>ambientale</strong> sul territorio, è di continuarecon le iniziative in essere e di integrare, all’interno del proprio SGA, modalità operative volte a teneresempre presenti le opportunità di collaborazione con altri soggetti, la valenza territoriale del proprioprogramma di miglioramento e l’evoluzione della qualità <strong>ambientale</strong> locale.Per i dati relativi al quantitativo dei rifiuti prodotti si rimanda al capitolo degli aspetti diretti.Rapporti con la collettività<strong>Hera</strong> può influenzare il comportamento della collettività in materia di rispetto dell’ambiente, attraversodiversi canali (comunicazione, educazione, ecc..).<strong>Il</strong> suo impegno costante ha portato a verificare una crescente cultura dei ferraresi nei confrontidella differenziazione dei rifiuti (non separano i rifiuti solo il 6% dei cittadini e il 14% delleaziende) (34) .<strong>Hera</strong> Ferrara ha nominato nel 2003 2 “Guardie ecologiche” che, con qualifica di pubblico ufficiale,hanno il compito di monitorare il territorio, informare e formare il cittadino sulla corretta gestione deirifiuti e, sanzionare, a seguito di individuazione del responsabile dell’infrazione.Al fine di garantire una corretta informazione al cittadino inoltre, nel 2001 è stato attivato un nuovoservizio per la gestione dei rapporti con il cliente: il Contact Center, che è grado di rispondere inmodo efficace a tutte le necessità del cliente sia con l’utilizzo dello sportello fisico che con il contattotelefonico. Tale attività permette oltre che per diffondere le informazioni utili relative alle attivitàdell’azienda (il 35% dei contatti del 2003 sono stati finalizzati a questo scopo), permette di intervenirerepentinamente alle segnalazioni dei cittadini.(34) Risultati dell’indagine di soddisfazionedel Cliente del 2003


<strong>Il</strong> programmadi miglioramento<strong>ambientale</strong> 6


aggiornamento <strong>2006</strong>il programmma di miglioramento <strong>ambientale</strong>Gli obiettivi di <strong>Hera</strong> sono orientati al miglioramento continuo dei processi e delle prestazioni.In seguito alla fusione delle aziende, gli obiettivi contenuti nel programma della DichiarazioneAmbientale di AGEA SpA sono stati divisi, in base alle competenze, tra <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. (SOT) ed<strong>Hera</strong> S.p.A. (Divisione Ambiente e UNIFLOTTE).Le responsabilità sono state quindi divise sulla base di questa logica, allo scopo di garantire lacontinuità con gli impegni già presi nel 2004.Di seguito riportiamo lo stato d’avanzamento degli obiettivi del Programma di Miglioramento per glianni 2004 -2007.Come per l’aggiornamento precedente, gli obiettivi che fanno parte del Piano di azione di Agenda21 Locale del Comune di Ferrara sono indicati con il logo dello Strumento adottato a Ferrara.La tabella che segue indica le modalità con le quali sono stati indicati i rispetti dei tempi e degliobiettivi, mentre nella colonna dedicata alla descrizione degli interventi sono riportati, in corsivo,eventuali commenti.137Rispetto dei tempiTempi rispettati o Tempi confermati (in caso di interventi in corsoo previsti per i prossimi anni)Ripianificazione (per esempio intervento che dal 2004è stato spostato al <strong>2006</strong>)20042005Rispetto degli obiettiviObiettivo raggiuntoIntervento in corso o obiettivo raggiunto in parteObiettivo non raggiunto o intervento eliminatoObiettivo da raggiungere nei prossimi anni


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>il programmma di miglioramento <strong>ambientale</strong>138Obiettivi di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.Prodotti e sostanze stoccate e utilizzate 139Usi di risorseObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Descrizione interventocommentiTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoObiettiviOttimizzare lagestione deiparametri delteleriscaldamentoDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Consumienergeticie idrici per ilteleriscaldamentoRisorse idriche ed energeticheDescrizione interventocommentiProgetto GEONET (Geothermical OptimizationNet): installazione di un impianto di telecontrollodelle sottostazioni del teleriscaldamento, perottimizzare in tempo reale le condizioni diTempi/riprogrammazione2005Risorsein euro915.000Resp.ServizioTecnicoStato diavanzamentoe quindirivistoMigliorare ilsistema didispersionedelle sostanzereagentiConsumodi disinfestantinel servizio DDAcquisto di atomizzatore da installare in unautomezzo, per ridurre i consumi di sostanzeutilizzate.L’atomizzatore non è stato acquistato ma il servizioè stato affidato a un’azienda esterna che utilizzaun atomizzatore, per cui si ritiene l’obiettivoraggiunto.2004 20.000 AreaAmbientefunzionamento della rete, controllando tutti iparametri variabili, tenendo conto delle condizionimetereologiche, delle esigenze dei clienti e delraggiungimento delle migliori prestazioni degliimpianti di produzione calore.Ridurre i rischiconnessi alrilascio di fibredi amiantoAmianto presentenelle cabine didecompressionedel GasRimozione del 2% della superficie coperta daamianto attraverso la sostituzione della coperturadella cabina di decompressione gas diPontemaodino.20052.000AreaRetiProgetto GEONET: estensione deltelecontrollo.<strong>2006</strong>583.000Rimozione del 15% della superficie coperta daamianto attraverso sostituzione coperture ineternit della cabina gas di Aranova.200530.000In seguito alla ridefinizione del Piano degliInvestimenti, gli interventi sono ridefiniticome segue.Sono state sostituite le coperture di Aranova ePontelangorino per un totale del 20% dellasuperficieObiettiviOttimizzare lagestione deiparametri delteleriscaldamentoDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Consumi energeticie idrici per ilteleriscaldamentoDescrizione interventocommentiEstensione del telecontrollo:un’“isola” di sottostazioni.Estensione del telecontrollo:quattro “isole” di sottostazioni.Tempi/riprogrammazione2005Risorsein euro96.034<strong>2006</strong> 384.137Resp.AreaRetiStato diavanzamentoRimozione del 7% della superficie coperta daamianto attraverso sostituzione coperture ineternit delle cabine gas di Quartesana,Passo Segni.Rimozione del 7% della superficie coperta daamianto attraverso sostituzione coperture in eternitdel locale caldaia di Aranova.La copertura di amianto del locale caldaia diAranova é stato sostituito nel 2005 anziché nel2007<strong>2006</strong>2007200525.00026.000Estensione del telecontrollo:cinque “isole”di sottostazioni.2007563.822Interromperel’utilizzo di sostanzelesive dellostrato dell’ozonoPresenza di R502nella cellafrigorifera dell’isolaecologicaEliminazione del 100% del freon tipo R502attualmente utilizzato tramite sostituzione con ungas equivalente ma non lesivo per l’ozono.20043.500AreaAmbienteInterrompere l’utilizzodi sostanzelesive dello stratodell’ozonoPresenza di R22nei climatizzatoriSostituzione dei 2 condizionatori dell’“isolaecologica”.2007 5.000AreaAmbiente


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>il programmma di miglioramento <strong>ambientale</strong>140ObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Immissioni nell’ambienteEmissioni in atmosferaDescrizione interventocommentiTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoObiettivi di <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l.relativi ad aspetti ambientali indiretti generati da UniflotteUsi di risorseRisorse idriche ed energetiche141Migliorareil sistema dimonitoraggio delleprestazioni dellecaldaie degliimpianti civiliEmissioni inatmosfera dovutealle caldaie delServizio GestioneCaloreAcquisto di un analizzatore di combustioneportatile.2004 3.500 AreaRetiObiettiviOttimizzare iconsumi perl’irrigazioneverde sedeDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Consumi perirrigazione sedeDescrizione interventocommentiMigliorare il sistema di manutenzioneattraverso un intervento straordinario perverificare le parti obsolete e redigere unprogramma per la manutenzione preventiva.TempiRisorsein euroResp. <strong>Hera</strong>S.p.A. (Div.Servizi)Coord.<strong>Hera</strong>FerraraS.r.l.2004 1.500 FacilityManagementResponsabileVerdePubblicoStato diavanzamentoImpatti di natura fisicaEmissioni acusticheObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Descrizione interventocommentiTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoRidurre leEmissioni di rumoreAcquisto di 5 decespugliatori, 1 soffiatore e uno2004 4.000 Areaemissionida parte dellesramatore a minore emissioni rumorose.Ambientedi rumoreattrezzatureutilizzate nelservizio verde


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>il programmma di miglioramento <strong>ambientale</strong>142Immissioni nell’ambienteIncidenti ed emergenze ambientali143ObiettiviRidurre leemissioni inatmosfera eil rumore deimezziDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Emissioni inatmosfera eemissioni dirumore dovuteai mezzi e alleattrezzatureutilizzateEmissioni in atmosferaDescrizione interventocommentiAcquisto di 9 piccoli autocarri a metanoper il servizio raccolta e spazzamento.Sono stati alineati 9 autocarri ma ne sono statiacquistati e consegnati unicamente 6 a metano inquanto ritenuti sufficienti a supporto del servizioAcquisto di 3 nuovi furgoni a metanoper il servizio gas.Tempi20052005Sono stati acquistati tre nuovi furgoni bipower e treautovetture bipowerAcquisto, minicompattore a metano, furgone 2004bipower per il servizio raccolta e spazzamentoRisorsein euro190.00070.000446.000Resp. <strong>Hera</strong>S.p.A. (Div.Servizi)GestioneFlotteCoord.<strong>Hera</strong>FerraraS.r.l.Stato diavanzamentoObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Migliorare Emergenzela prevenzione presso la sededelle emergenze aziendaleDescrizione interventocommentiCostruzione di un contenimento secondario perlo stoccaggio oli del piazzale del magazzino.Integrazione del sistema rilevazione incendi salaconferenze e sede.TempiRisorsein euroObiettivi di <strong>Hera</strong> S.p.A. - Divisione Ambiente - Usi di risorseProdotti e sostanze stoccate e utilizzateObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Descrizione interventocommentiResp. <strong>Hera</strong>S.p.A. (Div.Servizi)Coord.<strong>Hera</strong>Ferrara S.r.l.2005 10.775 FacilityManagementResponsabileMagazzino2004 20.000 IngegneriaTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoStato diavanzamentoE’ stato acquistato un compattore di 22m 3 a metanoe un minifurgone bipower in sostituzione di unmezzo a benzinaAcquisto di 3 nuovi furgoni a metanoper il servizio gas.Trasformazione alimentazione di un mezzo dabenzina a metano e acquisto di 2 mezzi a metano.2005<strong>2006</strong><strong>2006</strong>80.00046.000ResponsabileResponsabileQSAterritorialepresidiodi FerraraInterromperel’utilizzo disostanze lesivedello stratodi ozonoPresenzadi R22 neiclimatizzatoriSostituzione di 2 condizionatori del termovalorizzatore(1,1% del volume totale di R22 presente)Sostituzione di 3 condizionatori del termovalorizzatore(1,5% del volume totale di R22 presente)Sostituzione di 2 condizionatori del termovalorizzatore(1,1% del volume totale di R22 presente)2004 5.0002005 7.000<strong>2006</strong> 5.000SettoreImpiantiAbbattimento, per ogni mezzo, del 90% delleemissioni di PM10 e riduzione di 6/8 dBA delleemissioni di rumore nei mezzi del serviziodi raccolta e spazzamento.Sperimentazione di una nuova tipologia di filtri permarmitte su 7 motori diesel del servizio di raccoltae spazzamento (pari al 5% dei mezzi aziendalialimentati a gasolio).La sperimentazione ha dato esiti molto positivi; oraper poter applicare il filtro sui mezzi che circolanosu strada occorre attendere l’omologazione daparte della Motorizzazione Civile.2004<strong>2006</strong>FinanziamentodellaRegioneEmiliaRomagnaper la sperimentazionesu un automezzo:25.000, sein presenzadi omologa,per n.6automezziRisorse energeticheObiettiviIncrementarel’efficienza nellaproduzioneenergeticaDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>ProduzioneenergeticaSostituzione di 4 condizionatori della piattaformarifiuti speciali (4,2% del volume totale di R22presente)Due condizionatori sono stati sostituiti, uno é stato alineatoe la sostituzione di quello restante é in corso.Descrizione interventocommentiInstallazione di una nuova torre evaporativa a serviziodella vecchia linea in sercizio e delle future duelinee nuove, da cui ne consegue un miglioramento<strong>ambientale</strong> nella raduzione del PLUME e produzioneenergetica a rendimenti maggiori2005Tempi5.000Risorsein euroResponsabilePiattaformaRifiutiSpecialiResp.<strong>2006</strong> 1.000.000 SettoreImpiantiStato diavanzamento- Nuovo obiettivo


aggiornamento <strong>2006</strong> aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>il programmma di miglioramento <strong>ambientale</strong>144Immissioni nell’ambienteScarichi idrici145Emissioni in atmosferaObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Descrizione interventocommentiTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoObiettiviMantenere leprestazioni per leemissioni inatmosfera deltermovalorizzatoreDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Emissioni a caminodell’impianto ditermovalorizzazioneDescrizione interventocommentiMantenimento dell’efficacia del sistema didepurazione fumi attraverso la sostituzione deiriempimenti della torre di lavaggio.TempiRisorsein euroResp.2004 18.000 SettoreImpiantiStato diavanzamentoMigliorare icontrolli in uscitadei refluiScarichi idricipresso lapiattaformaRifiuti SpecialiMigliorare il sistema di monitoraggio degli scarichidell’impianto chimico-fisico attraversol’installazione di un analizzatore in continuoin uscita dei reflui.Con l’ingresso in <strong>Hera</strong> sono in fase di ridefinizionele modalità di monitoraggio analitico delle qualità2004200528.500 ResponsabilePiattaformaRifiutiSpecialiMigliorare leemissioni deltermovalorizzatoreEmissioni a caminodell’impianto ditermovalorizzazioneModifica ed integrazione del sistema diabbattimento: inserimento di un nuovo filtro amaniche, eliminazione torre di lavaggio,installazione di un nuovo impianto perl’abbattimento catalitico degli NOx.2007 3,87milioni e40.000per i bruciatoriSettoreImpiantidegli scarichi (es. definizione contratto con <strong>Hera</strong>S.p.A. - Divisione Reti laboratori).Alla luce di quanto sopra l’obiettivo è sospeso everrà rivalutato successivamente.Oltre alle modifiche previste in precedenza si intendesostituire i bruciatori a gasolio in camera di combustionee post-combustione con bruciatori a metano.RifiutiIncidenti ed emergenze ambientaliObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Descrizione interventocommentiTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoObiettiviDescrizione aspetto<strong>ambientale</strong>Descrizione interventocommentiTempiRisorsein euroResp.Stato diavanzamentoRecuperare ilmateriale ferrosopresente nellescorieStoccaggio etrasporto dellescorie generatedal processo ditermovalorizzazionedei rifiutiRecupero del 5% del rapporto ferroseparato/scorie prodotte attraverso l’attivazionedell’impianto di deferrizzazione delle scorie.Attività attualmente in sospeso per esigenzedi cantiere.20042005— SettoreImpiantiMigliorare la prevenzionedelleemergenzeEmergenzepresso iltermovalorizzatoreImpermeabilizzazione vasca contenimento reagentidemineralizzazione.Sostituzione serbatoio stoccaggio idrossido disodio per impianto demineralizzazione200520055.000 SettoreImpianti7.000 SettoreImpiantiMonitorare i rifiutiin ingresso agliimpiantiMonitoraggiodelle radioattivitàsui rifiutiInserimento di un rilevatore di radioattività sui rifiutiin ingresso nella stazione di pesaturaNuovo obiettivo200450.000 Resp.Coord.ImpiantiInstallazione di un condotto telescopico per migliorareil sistema di caricamento del polverino nelmezzo di trasporto per lo smaltimento finaleNuovo obiettivo200535.000 SettoreImpiantiOttimizzare ilsistema digestione deiparametri difunzionamento delRifiutitermovalorizzatiSviluppo e applicazione di nuove tecnologie peril controllo della combustione negli impianti ditermovalorizzazione dei rifiuti attraverso sensoriintelligenti basati sulla tecnologia opticale e araggi infrarossi.2005 n.d. SettoreImpiantiRealizzazione di una vasca di prima pioggia per ildilavamento dei piazzali afferenti al termovalorizzatoreNuovo obiettivo200750.000SettoreImpiantitermovalorizzatorePartner: TNO (Olanda) - ENEA (Italia) -CSSi (Francia) - IRRADIARE (Portogallo)Migliorare laprevenzioneEmergenzepresso laMiglioramento dell’impianto di rilevamento incendiaumentando i sensori che rilevano la differenza di200410.000 Responsabiledelle emergenzePiattaformaRifiuti Specialitemperatura istantanea.L’obiettivo é sospeso e verrà rivalutato in sede diapprovazione del budget e del piano industriale(tempi da definire)2005PiattaformaRifiutiSpeciali


Glossario 7


aggiornamento <strong>2006</strong>glossarioAccordo di Kyoto: accordo raggiunto nel TerzaConferenza delle Parti firmatarie della Con-concretamente attuabili per la salute dei lavoratori.Indagini che vengono eseguite per valuta-Definizioni149venzione Quadro delle Nazioni Unite sui cam-re l’impatto acustico di un’azienda nell’ambien-biamenti climatici, tenutasi nel dicembre 1997;te circostante, ossia per verificare l’effetto diin tale occasione è stato definito un Protocollouna propagazione di onde sonore da parte del-che prevede impegni legalmente vincolanti dile sorgenti aziendali nell’ ambiente circostante.contenimento delle emissioni di gas serra rispettoal 1990 (per l’Europa 8%, per l’Italia6,5%).Aspetti ambientali: elemento delle attività, deiprodotti o dei servizi di un’organizzazione chepuò interagire con l’ambiente (allegato VI, Reg.Acqua demineralizzata: trattamento di depu-CE n. 761/2001).razione dell’acqua che prevede la rimozione diogni sua impurità al fine di evitare il formarsi disedimentazioni calcaree all’ interno delle tubaturein cui essa scorre.Aspetti ambientali indiretti: aspetti ambientalisui quali l’organizzazione può non avere uncontrollo gestionale totale.Acque di spurgo: acque residue del processodi lavaggio.Audit <strong>ambientale</strong>: strumento di gestione comprendenteuna valutazione sistematica, documentata,periodica e obiettiva delle prestazioniAgenda 21 Locale: strumento di gestione sostenibiledel territorio rappresentato dal processotramite il quale, sulla base delle emergenzee criticità locali, devono essere elaboratie realizzati interventi integrati e coordinati dimiglioramento economico, sociale e <strong>ambientale</strong>da parte dei governi locali, generando cambiamenticoncreti nell’organizzazione del territorioe della vita quotidiana di chi produce edell’organizzazione, del sistema di gestione edei processi destinati a proteggere l’ambienteal fine di:1) Facilitare il controllo gestionale dei comportamentiche possono avere un impatto sull’ambiente;2) Valutare la conformità alla politica <strong>ambientale</strong>compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione.consuma.Autorità per l’energia elettrica e il gas: Orga-Analisi <strong>ambientale</strong> iniziale: esauriente analisiiniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioniambientali connesse all’attività di un’or-no di governo settoriale preposto alla regolamentazioneed al controllo del mercato energeticoitaliano.ganizzazione (allegato VII, Reg. CE n.761/2001).Bilancio di sostenibilità: strumento che tieneconto degli impatti generati dall’azienda rispet-Analisi fonometriche: calcolo dell’esposizionepersonale al rumore (giornaliera/settimanale)to alle tre dimensioni della sostenibilità: economica,<strong>ambientale</strong> e sociale.degli addetti, controlli medici, indicazioni sulleBollino blu: iniziativa che si pone come obietti-misure tecniche, organizzative e proceduralivo il controllo dei gas di scarico degli autovei-


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>glossario150coli. <strong>Il</strong> Bollino blu è un contrassegno autoadesivo,valido su tutto il territorio nazionale (rilascia-duzione dei rifiuti e favorirne il riutilizzo attraversola cooperazione di tutti i soggetti coinvoltiche dal 1947 riunisce in Italia gli operatori che sioccupano della gestione dei servizi idrici edNACE (codice): codice numerico registrato allaCamera di Commercio che identifica la cate-151to dalle autofficine che hanno aderito alla cam-nella produzione, nella distribuzione e nell’uti-energetici.goria merceologica in cui l’impresa svolge lapagna sottoscrivendo apposito disciplinare) daapplicare sul parabrezza del veicolo.Campi elettrici e magnetici: effetti prodotti sull'ambientecircostante da linee e apparecchiatureelettriche cui è applicata una tensione(campo elettrico) o che sono percorsi da corrente(campo magnetico).Carta dei Servizi: documento aziendale chefissa gli standard di qualità riferiti ai serviziaziendali.Certificato di Prevenzione Incendi: è un attoesclusivamente tecnico che può essere rilasciatosoltanto per le attività riscontrate in regolacon le vigenti norme o criteri di sicurezza aifini della prevenzione incendi. L'autorità competentead impartire prescrizioni è il Ministerodell'interno, gli Ispettorati regionali ed interregionalidei vigili del fuoco ed i Comandi provincialidei vigili del fuoco (tratto dalla Circolare N.46 del 7 Ottobre 1982).lizzo dei beni da cui originano.Deossigenante: prodotto chimico che legandosiall’ acqua la impoverisce di ossigeno.Domotica: scienza che si occupa delle applicazionidell’informatica e dell’elettronica all’abitazione.Energy manager: responsabile per le impresedel settore industriale della conservazione edell’uso razionale dell’ energia (rif. Legge10/91)Fattore di emissione: massa di una sostanzainquinante rapportata alla massa di prodotto omateria prima impiegata o all’energia associata(es. 10 g di CO2 per kg di metano oppure 10g di CO2 per KJ prodotto).Fattori di impatto <strong>ambientale</strong>: sono i seguentiveicoli di interazione con le matrici ambientaliaria, suolo, acqua, flora e fauna: emissioni inatmosfera, scarchi idrici, rumore, rifiuti, imbal-Fibra ottica: cavo costituito da una sottile fibradi vetro o silicio. Consente il trasporto di informazionisottoforma di raggio di luce.Frequenza: il numero di cicli compiuti nell’unitàdi tempo da una grandezza variabile periodicamente.Si misura in cicli al secondo o Hertz.A seconda dei valori assunti si divide in bassae alta frequenza.Gas serra: gas trasparenti alla radiazione solareche non consentono la dispersione del caloreproveniente dalla terra e che quindi produconoil surriscaldamento dell’atmosfera.Geotermia: scienza che studia i problemi relativial calore interno alla terra e le sue applicazionipratiche quale fonte di energia.<strong>Gruppo</strong> elettogeno: sistema a motore in gradodi produrre energia elettrica, in genere utilizzatoin situazioni di assenza di corrente elettricadi rete.principale attività.Norma UNI EN ISO 14001:1996: standard checertifica il sistema di gestione <strong>ambientale</strong> internoaziendale.Norma UNI EN ISO 9001:2000: standard checertifica il sistema di qualità interno aziendale.Obiettivo <strong>ambientale</strong>: obiettivo <strong>ambientale</strong>complessivo, conseguente alla politica <strong>ambientale</strong>,che l’organizzazione si prefigge diraggiungere, quantificato per quanto possibile.Odorizzante: Composto gassoso organicosolforato o miscela di composti che, addizionatoin tracce al gas metano, conferisce il caratteristicoodore atto a segnalare eventuali fuoriuscite,garantendo la sicurezza della distribuzionee dell’utilizzazione.Organigramma: rappresentazione grafica dellastruttura organizzativa e funzionale di un ufficio,di un’azienda, di un’amministrazione e sim.CO2 equivalente: unità che permette di misurareinsieme emissioni di gas serra diversi.Compostaggio: trattamento della parte umidadei rifiuti urbani e scarti vegetali per il recuperodella frazione organica, da cui si ottiene il compost,un ammendante utilizzato in agricoltura.Decreto Ronchi: D. Lgs. 22/97, emanato in attuazionedelle direttive europee 91/156/CEE suirifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imbal-laggi, oli esausti, PCB, amianto, consumi energeticied idrici, consumi di materie prime, materialie imballaggi, odori, sostanze pericolose,vibrazioni, impatto visivo, campi elettromagnetici,alterazioni del suolo e/o della falda.Federambiente: Federazione Italiana ServiziPubblici Igiene Ambientale, è l’Associazioneche riunisce soggetti in qualsiasi forma costituitiche gestiscono pubblici servizi di igiene e risanamento<strong>ambientale</strong> o che applicano i CCNLdi settore.Impatto <strong>ambientale</strong>: qualunque modificazionedell’ambiente, negativa o benefica, totale oparziale, conseguente ad attività, prodotti oservizi di un’organizzazione (definizione UNIEN ISO 14001:2004).Indicatori: valori qualitativi e quantitativi chepermettono di correlare gli effetti più rilevantisull’ambiente e le attività svolte dall’azienda.Inertizzazione: trattamento, cui vengono sottopostele scorie industriali tossiche, atto a ren-Organizzazione: società, azienda, impresa,autorità o istituzione, o parte o combinazione diessa, con o senza personalità giuridica pubblicao privata, che ha amministrazione e funzioniproprie.Polielettrolita: polimero anionico in polvere solubilein acqua utilizzato nel pretrattamento didepurazione dei reflui nell’ impianto chimico- fisico.Poliolo isocianato: componenti chimici liquidiche se miscelati espandono dando luogo al po-laggio. Tale decreto ha inteso prevenire la pro-Federgasacqua: è l'associazione di impresederle inerti.liuretano espanso.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>glossario152Politica <strong>ambientale</strong>: obiettivi e principi generalidi azione di un’organizzazione rispetto al-lavorazioni industriali, agricole, ecc.citabili in assemblea ordinaria, oppure in cuiun’altra società dispone di voti sufficienti in as-Termovalorizzazione: attività di smaltimento rifiutiche permette di produrre energia e/o calo-153l’ambiente, ivi compresa la conformità a tutte leRegistrazione EMAS: regolamento comunita-semblea ordinaria per esercitare un’influenzare dalla combustione dei rifiuti.pertinenti disposizioni regolamentari sull’am-rio che prevede l’adozione da parte delledominante nell’ assemblea ordinaria, o che èbiente e l’impegno a un miglioramento continuoaziende di un sistema di gestione <strong>ambientale</strong>sotto l’influenza dominante di un’altra società inTramoggia: recipiente a forma di tronco didelle prestazioni ambientali; tale politica am-basato su politiche, programmi, procedure edvirtù di particolari vincoli contrattuali (expiramide o tronco di cono capovolto e munitobientale costituisce il quadro per fissare e riesaminaregli obiettivi e i target ambientali.obiettivi di miglioramento dell’ ambiente e lapubblicazione di una <strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>che viene convalidata dal comitato ECOAUDIT.Art.23598 codice civile).Società partecipata: società le cui azioni odi apertura sul fondo, che raccoglie dall’altomateriali sciolti e li scarica in basso indirizzandolinei contenitori di destinazione.Post-combustione: fase successiva al processodi combustione in un impianto.Prestazione <strong>ambientale</strong>: i risultati della gestionedegli aspetti ambientali da parte dell’organizzazione.Prodotto adsorbente: sostanza solida che hala proprietà di assorbimento, nel caso particolareutilizzato per l’assorbimento di eventualisversamenti.Rifiuto: <strong>Il</strong> D. Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 definiscerifiuto “qualsiasi sostanza od oggetto di cuiil detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligodi disfarsi”. Lo stesso decreto classifica irifiuti, in base all’origine, in urbani e speciali e,secondo le caratteristiche di pericolosità, inpericolosi e non pericolosi.Scorie: rifiuto prodotto dal processo di termoconversione.quote sono in parte possedute da un altro soggetto(persona fisica o altra società).Sodio idrato: composto chimico a base di sodioutilizzato nei processi di pretrattamento edepurazione dei reflui.Solfuro di sodio: composto chimico a base dizolfo necessario nei processi di pretrattamentodi depurazione dei reflui.Sostanza chimica: insieme di molecole cheTurbina/Turboespansore: macchina motriceche trasforma energia di un dato tipo (es. energiapotenziale) in energia meccanica, disponibileper l’utilizzo su un asse rotante. L’energiarisultante può essere utilizzata per la produzionedi ulteriore energia, ad esempio accoppiandoalla turbina un alternatore che sfruttal’energia meccanica per produrre energia elettrica.Zonizzazione acustica: strumento di control-Programma Ambientale: descrizione delle misure(responsabilità e mezzi) adottate o previsteper raggiungere obiettivi e target ambientalie relative scadenze.Radiofrequenza: frequenza di un’onda elettro-Sistema di allarme cablato: sistema di allarmeche trasmette via cavo.Sistema di gestione <strong>ambientale</strong>: parte del sistemacomplessivo di gestione comprendentela struttura organizzativa, le attività di pianifica-costituiscono i corpi cui sono conferite specifichequalità e proprietà.Sostanza pericolosa: qualunque sostanzache mostri rischi fisici o per la salute o definitatale per legge.lo e bonifica dell’inquinamento acustico,necessario per poter stabilire le priorità dellesituazioni critiche e la tipologia degli interventida effettuare.magnetica che rientra nel campo delle radioonde,compreso tra i 10 kHz e i 100 gHz circa, utilizzataper le radiocomunicazioni (sigla RF).Reagente: sostanza che prende parte ad unareazione.Recupero energetico: utilizzo dell’energia liberatain un processo ( di combustione, dicambio di pressione, …) per la produzione divapore e/o energia elettrica.zione, le responsabilità, le pratiche, le procedure,i processi e le risorse per sviluppare, metterein atto, realizzare, riesaminare e mantenerela politica <strong>ambientale</strong>.Sito: tutto il terreno, in una zona geograficaprecisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazioneche comprende attività, prodotti eservizi. Esso include qualsiasi infrastruttura, impiantoe materiali.Sviluppo sostenibile: Lo sviluppo sostenibilesi prefigge di soddisfare i bisogni attuali senzacompromettere quelli delle generazioni future.La crescita economica e lo sviluppo si debbonorealizzare e mantenere nel lungo periodo rispettandoi limiti imposti dal sistema ambientenel significato più ampio del termine: protezione<strong>ambientale</strong> e sviluppo economico vanno visticome processi interdipendenti, complementarie non antagonisti.Società controllata: società in cui un’altra im-Refluo: residuo inquinante liquido o fluido, dipresa dispone della maggioranza dei voti eser-


<strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong> aggiornamento <strong>2006</strong>glossario154 Sigle eAbbreviazioniARPA:Art.:C.I.G.:Aziengia Regionale Protezione Ambiente.Articolo.Consorzio Intercomunale Gas.A: Ampere, unità di misura della corrente elettrica.bar: Unità di misura della pressione, definita dalla forza di 1 milione di dine esercitata sullasuperficie di 1 cm 2 .Unità di misura (u.m.)155CE:Comunità Europea.µg:10 -6 grammi.CER:Codice europeo dei rifiuti.µS:10 -6 Siemens, unità di misura della conduttanza.D.Lgs.:Decreto Legislativo.µT:10 -6 Tesla, unità di misura del campo magnetico.D.G.R.:Delibera di Giunta Regionale.dBA:Decibel, unità di misura del Leq (Livello continuo Equivalente di pressione sonora)D.M.:Decreto ministeriale.ponderato in curva A. Rappresenta la media energetica dei vari livelli istantanei diD.P.C.M.:Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.rumore, misurati in un certo intervallo di tempo, pesati secondo il filtro “A”, che simu-D.P.R.:Decreto del Presidente della Repubblica.la il comportamento dell’orecchio umano alle sollecitazioni acustiche.EMAS:Eco-Management and Audit Scheme. È l’acronimo utilizzato per identificare ilGJ:10 9 joule, unità di misura dell'energia adottata nel Sistema Internazionale.Regolamento CE n. 761 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001LEP, d:Livello di Esposizione Personale quotidiana di un lavoratore al rumore espressa insull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestionedB(A) misurata, calcolata e riferita ad 8 ore giornaliere.e audit.Leq(A):Livello equivalente, è rappresentativo del valor medio dell'energia sonora emessa inL.R.:Legge regionale.un certo intervallo di tempo, ed è quindi un valido descrittore dei livelli medi di espo-n.d.:non disponibile.sizione alla popolazione.RSU:Rifiuto Solido Urbano.m 2 :Metro quadrato.s.m.i.:successive modifiche e integrazioni.mbar:10 -3 bar.SINAL:Sistema nazionale dell’accreditamento dei laboratori di prova.MHz:10 6 Hertz, unità di misura della frequenza.UPS:<strong>Gruppo</strong> di continuitàMW:10 6 watt, unità di misura della potenza.Nm 3(Normal metro cubo): metro cubo di gas misurato in condizioni normali di temperatura(0°C) e di pressione (1 atm = 1.013 mbar).ppm: Parte per milione = 10 -6 per concentrazioni espresse come rapporti di peso. 1 ppm =1 mg per kg. 1ppb: Parte per bilione = 10 -9 .Volt:Unità di misura della differenza di potenziale.


Allegati 8


aggiornamento <strong>2006</strong>allegatiPrincipali leggi applicabili alla data della convalidaAllegato 1159STANDARD INTERNAZIONALI SGARegolamento n. 761/2001- Adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario diecogestione ed audit (EMAS).Norma UNI EN ISO 14001:2004 - Sistemi di Gestione Ambientale - Requisiti e guida per l’uso.USI DI RISORSERisorse idricheL. 05.01.1994 n. 36 (Legge “Galli”). Disposizioni in materia di risorse idriche – art. 22 comma 6.D. Lgs. 03.04.<strong>2006</strong>, n. 152. Norme in materia Ambientale – Parte Terza.Sostanze pericoloseSostanze Chimiche e Pericolose; D. Lgs. 03.02.97, n. 52 e successive modifiche e integrazioni.Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura dellesostanze pericolose.R.D. 09.01.1927, n. 147. Approvazione del regolamento speciale per l'impiego dei gas tossici e ss.D. M. 05.09.1994: elenco delle industrie insalubri di cui all’art. 216 del Testo Unico delle leggi sanitarieSostanze lesive dell’ozonoL. 28.12.1993, n. 549 e successive modifiche e integrazioni (L. 04.10.1996, n. 520 e L. 16.06.1997,n. 179). Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente.Regolamento (CE) n. 2037/2000 e successive modifiche e integrazioni del Parlamento europeo del29.06.2000 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono.Risorse energeticheL. 09.01.1991, n. 10. Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionaledell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.Amianto e fibre ceramicheL. 27.03.1992, n. 257. Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto.D. M. 06.09.1994. Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art.12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto.Circolare n.4 del 15.03.00 del Ministero della Sanità. Note esplicative del D. M. 1/09/98 recante“Disposizioni relative alla classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose (fibreartificiali vetrose)”.


aggiornamento <strong>2006</strong><strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong>allegati160IMMISSIONI NELL’AMBIENTED. Lgs 18.02.2005, n.59. Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzioneintegrate dell’inquinamento.Regolamento di Igiene e Sanità Pubblica. Approvato dal Consiglio nella seduta del 8 aprile 2002.Regolamento 1774/2002/CE recante norme sanitarie relative a sottoprodotti di origine animale nondestinati a consumo umano.D. Lgs. 27.01.92, n.95. Attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative alla eliminazionedegli oli usati.D. M. 16.05.96, n.392. Regolamento recate norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati.161Emissioni in atmosferaRegolamento per la gestione dei rifiuti urbani e la disciplina della raccolta differenziata dei rifiutiD. M. 19.11.1997, n. 503. Regolamento recante norme per l’attuazione delle direttive 89/369/CEEurbani e speciali. Comune di Ferrara.e 89/429/CEE concernenti la prevenzione dell’inquinamento atmosferico provocato dagli impiantidi incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari.IMPATTI DI NATURA FISICAL.R. 23.10.1989, n.36. Disposizioni in materia di inquinamento atmosferico in attuazione del DPR203/88. Delega di funzioni amministrative alle province e al circondario di Rimini.D. M. 20.12.1999 e ss. Attuazione della direttiva 97/68/CE del Parlamento europeo e del Consigliodel 16 dicembre 1997 concernente i provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinantigassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all'installazionesu macchine mobili non stradali.D.P.R. 17.02.2003, n. 84. Regolamento di attuazione della direttiva 1999/94/Ce concernente ladisponibilità di informazioni sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 da fornire ai con-RumoreD.P.C.M. 01.03.1991. Limiti massimi di esposizione a rumore degli ambienti abitativi e nell’ambienteesterno.L. 26.10.1995 n. 447. Legge quadro sull’inquinamento acustico.D.P.C.M. 14.11.97. Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.L.R. 9.05.2001, n. 15. Disposizioni in materia di inquinamento acustico.D. M. 11.12.1996. Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo.sumatori per quanto riguarda la commercializzazione di autovetture nuove.Decreto 17.03.2003. Aggiornamenti agli allegati F e G del decreto del Presidente della Repubblica26 agosto 1993, n. 412, recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzionedegli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia.D. Lgs 03/04/<strong>2006</strong>, n. 152 Norme in materia <strong>ambientale</strong> – Parte Quinta.Campi elettromagneticiL.R. 31.10.2000, n. 30. Norme per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico.L. 23.04.2001, n. 36. Legge quadro sulla protezione delle esposizioni a campi elettrici, magneticied elettromagnetici.SCARICHI IDRICID.P.C.M. 08.07.2003. Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi diqualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elet-L. 05/01/1994 n. 36 (Legge “Galli”). Disposizioni in materia di risorse idriche. – art. 22 comma 6Regolamento di fognatura del Comune di Ferrara n. 342/28 del 14/12/1993.RifiutiD. Lgs 05.02.1997, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni. Attuazione delle direttivetromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.D.P.C.M. 08.07.2003. Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi diqualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenzadi rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti.91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti diimballaggio – (fino all’entrata in vigore dei decreti attuativi del D.Lgs 152/<strong>2006</strong>).D.P.R.15.07.2003, n. 254. Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari.D. Lgs 13.01.2003, n. 36. Attuazione della direttiva 1999/31/CE. Discariche di rifiuti.Decreto 13.03.2003. Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica.D. Lgs 25/07/2005, n.151 Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relativealla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche,nonché allo smaltimento di rifiuti.D. Lgs 03/04/<strong>2006</strong> Norme in materia <strong>ambientale</strong> – Parte QuartaAccordo europeo sul trasporto internazionale di merci pericolose su strada (ADR).INCIDENTI ED EMERGENZE AMBIENTALID. M. 16.02.1982. Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazionedelle attività soggette alle visite di prevenzione incendi.D. M. 10.03.1998. Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghidi lavoro.D. Lgs. 17.08.1999, n. 334. Attuazione della direttiva 96/82/CE, relativa al controllo dei pericoli diincidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.D. M. 25.10.1999, n.471. Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza,la bonifica e il ripristino <strong>ambientale</strong> dei siti inquinati, ai sensi dell'art.17 del DLgs. 22/97 esuccessive modifiche ed integrazioni.


<strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>aggiornamento <strong>2006</strong> aggiornamento <strong>2006</strong>allegati162 Allegato 2 Aggiornamento e convalida della <strong>dichiarazione</strong> <strong>ambientale</strong>Certificato163Le Società <strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l (SOT Ferrara) e HERA S.p.A. - Divisione Ambiente si impegnano aredigere le prossime Dichiarazioni Ambientali nel 2007, in relazione ai processi aziendali di rispettivacompetenza, in maniera separata.<strong>Hera</strong> Ferrara S.r.l. e HERA S.p.A. - Divisione Ambiente dichiarano che i dati contenuti nella presenteDichiarazione Ambientale sono reali e corrispondono a verità, e si impegnano a diffondere erendere pubblico il presente documento.<strong>Il</strong> verificatore <strong>ambientale</strong> accreditato che ha verificato e convalidato la Dichiarazione Ambientale aisensi del Regolamento CE n. 761/2001 è DNV, Palazzo Sirio, 2. viale Colleoni, 9 – 20041 AgrateBrianza (numero di accreditamento I-V-0003).


Impaginato & dato alle stampe dallaTLA Editrice s.r.l. - FerraraVia Bologna, 74 - Ferrarae-mail: tl-art@4net.itFinito di stamparenel mese di Novembre <strong>2006</strong>StampaSATE - FerraraStampato su carta ecologica riciclata al 100%Cyclus Offset

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