IV. In<strong>di</strong>cazioni bioeticheLa riflessione all‟interno del CNB ha evidenziato la problematicità dellavalutazione della questione della cura dei <strong>gemelli</strong> <strong>congiunti</strong> neonati/minori, siada parte dei genitori che da parte dei me<strong>di</strong>ci, relativamente alla scelta <strong>di</strong>intervenire o non intervenire per separarli nei <strong>di</strong>versi casi clinici sopra delineati.Tanto più che tali posizioni, espresse in via teorica (al fine <strong>di</strong> fornire dellein<strong>di</strong>cazioni ed orientamento nei casi <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>fficoltà sul piano clinico edetico), debbano sempre e comunque essere ponderate, sulla base dei datiobiettivi rilevanti e delle argomentazioni razionali, nell‟ambito della complessitàe variabilità dei casi concreti.Il Comitato, malgrado le <strong>di</strong>vergenze sopra evidenziate, è pervenuto allaformulazione <strong>di</strong> alcune raccomandazioni con<strong>di</strong>vise che possono costituire unorizzonte concettuale <strong>di</strong> riferimento per favorire decisioni eticamente complessesul piano clinico:a) va promossa e incrementata la ricerca sulle cause del fenomeno dellagemellazione congiunta, sul piano scientifico ed epidemiologico, per capire laeziologia e la patogenesi. I <strong>gemelli</strong> <strong>congiunti</strong> non possono essere soloconsiderati un problema da evitare (attraverso la <strong>di</strong>agnosi prenatale), ma ancheda comprendere, prevenire e curare con approccio inter<strong>di</strong>sciplinare. Va inoltreincrementata la formazione dei me<strong>di</strong>ci e del personale sanitario al fine <strong>di</strong>costituire una équipe in grado <strong>di</strong> affrontare tali casi complessi, anchenell‟ambito <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> assistenza adeguate;b) l‟informazione ai genitori, nell‟ambito della <strong>di</strong>agnosi prenatale dellagemellarità congiunta - anche per i limiti delle tecnologie utilizzabili in questafase per definire con esattezza l‟anatomia e la fisiologia de<strong>gli</strong> organi - va fornitada un team multispecialistico me<strong>di</strong>co, <strong>di</strong> variabile composizione in rapporto allatipologia della congiunzione, vale a <strong>di</strong>re alla <strong>di</strong>samina delle possibiliimplicazioni cliniche relativamente alla possibilità <strong>di</strong> vivere, alla qualità dellavita postnatale, al successo della <strong>separazione</strong> chirurgica. Va tenuto presenteche le informazioni non sempre possono essere chiare e definitive, data lacomplessità e l‟impreve<strong>di</strong>bilità della con<strong>di</strong>zione. L‟informazione deve esserecontinuativa - per la durata dell‟intero e complesso percorso terapeutico -, infunzione dell‟evolversi delle con<strong>di</strong>zioni e deve tenere in considerazione lacapacità <strong>di</strong> comprensione e la <strong>di</strong>fficoltà psicologico-emotiva dei genitori,prevedendo anche un aiuto e sostegno psicologico nel contesto <strong>di</strong> una alleanzaterapeutica;c) non si deve intervenire nei casi in cui si presentino le con<strong>di</strong>zionicliniche <strong>di</strong> accanimento terapeutico o sperimentale. Pur riconoscendo, per laeccezionalità e complessità dei casi, la <strong>di</strong>fficoltà a tracciare una linea netta <strong>di</strong>demarcazione tra <strong>interventi</strong>/trattamenti proporzionati e sproporzionati osperimentali, è auspicabile che nei <strong>di</strong>versi casi i genitori e i me<strong>di</strong>ci possanoad<strong>di</strong>venire a scelte con<strong>di</strong>vise nella ricerca <strong>di</strong> un equilibrio tra le prospettive <strong>di</strong>vita, qualità <strong>di</strong> vita e le esigenze terapeutiche;d) non devono entrare nella valutazione etica della doverositàdell‟intervento o astensione dall‟intervento considerazioni relative ai costidell‟assistenza;16
e) i <strong>gemelli</strong> <strong>congiunti</strong> hanno il <strong>di</strong>ritto alla riabilitazione, alla continuità dellecure e all‟assistenza integrata fisico-psichico-sociale;f) è rilevante il ruolo del Comitato etico nel sostenere le decisioni chedovranno essere prese dai genitori e dai me<strong>di</strong>ci;g) la possibile clausola <strong>di</strong> coscienza sollevata dal me<strong>di</strong>co o dal personaleper le prestazioni che contrastino con il convincimento clinico e morale, vacommisurata alla particolarità dell‟intervento e delle circostanze, in particolarenel caso in cui il professionista, per le sue competenze, rappresenti unelemento „cruciale‟ e insostituibile dell‟équipe per il successo terapeutico;h) va rispettata la confidenzialità del caso, anche per impe<strong>di</strong>re che lapossibile invadenza dei mass-me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>sturbi il delicato processo <strong>di</strong> decisione;i) nel caso de<strong>gli</strong> adulti, la volontà dei <strong>gemelli</strong> va considerata identica aquella <strong>di</strong> ogni adulto competente, anche con riferimento alla scelta <strong>di</strong> sottoporsialle cure sperimentali o <strong>di</strong> rifiutare le terapie.17