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LA STORIA DEGLI STRUMENTI DI FISICA COINCIDE CON LA ...

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Camprini S., Porcheddu G.B. “La storia degli strumenti di fisica coincidecon la storia della fisica stessa”: Rita Brunetti (1890-1942), tra fisicasperimentale e fisica teoricapartire dalle tracce che lasciano. Sono quattro le pubblicazioni relative a questofilone d'indagine e sono le ultime della scienziata.La morte, a seguito di malattia, forse di tipo professionale, sopraggiunge il 28giugno 1942.<strong>CON</strong>CLUSIONIRita Brunetti, pur rimanendo sostanzialmente estranea a quei gruppi diricercatori attraverso i quali si è prodotta la Big Science, in questo senso,costituendo un personaggio minore, si inserisce, con i propri lavori e la propriaattività, a pieno titolo nel dibattito tecnico e teorico del proprio tempo, fornendospunti ed elaborazioni personali di considerevole originalità.La sistematica attenzione, inoltre, che la studiosa rivolge alle innovazioni, sulpiano tecnico-sperimentale e ai nuovi risultati, sul piano teorico, scaturiti sia alivello nazionale sia a livello internazionale, e di cui beneficiano, di volta in volta,le attività degli Istituti presso i quali è Direttrice, si accompagna ad attitudini ditipo più specificamente organizzativo nella gestione delle risorse umane emateriali di cui dispone, doti che oggi si definirebbero “manageriali”.Tuttavia l’elemento di rilievo, finora sottaciuto, è rappresentato da un datoanagrafico, e cioè il fatto che Rita Brunetti fosse uno scienziato donna. Questofattore, che di per se stesso non è necessariamente qualificante, costituisce peròcertamente un carattere distintivo e un considerevole valore aggiunto, anche inconsiderazione del particolare momento storico e culturale in cui si ambienta lavicenda di Rita Brunetti. La carriera accademica stessa della scienziatacostituisce un fatto non usuale per l’epoca, in quanto Rita Brunetti oltre adivenire professore ordinario, nel 1926, può fregiarsi, a partire dal 1928, del titolodi direttore d’Istituto, entrando a far parte del cosiddetto “gotha” accademico. Ilpeso numericamente quasi irrilevante che la componente femminile contavanell’ambiente scientifico, ancor più in quello dei fisici, amplifica maggiormente, anostro parere, la portata dei contributi della scienziata, già per altri versi cosìfortemente penalizzati, e in questo accomunati ad altri, da quelle tradizionistoriografiche di cui si diceva sopra.NOTE1 Brunetti, Rita, “Altre ricerche sul fenomeno Stark-Lo Surdo nell’elio”,Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei, Classe di scienze fisichematematiche naturali, Serie V, Vol. XXIV, 2° sem., 1915, pagg. 55-56.2 Fermi, Enrico, “Gli effetti elettro e magnetoottici e le loro interpretazioni”,Fascicolo speciale de ‘L’Energia Elettrica’ nel 1° centenario della morte di A.Volta, Roma, Uniel, 1927, pagg. 109-120.3 Ollano, Zaira, “In memoria di Rita Brunetti”, Il Nuovo Cimento, NuovaSerie, Vol. XIX, 1942, pag. 214.4 Brunetti, Rita, “Il campo magnetico e lo spettro ad alta frequenza deglielementi”, Il Nuovo Cimento, Serie VI, Tomo XVI, 1918, pagg. 5-18.5 Bohr, Niels Henrik David, “On the Costitution of Atoms and Molecules”,Philosophical magazine and journal of science, Sixth series, Vol. XXVI, 1913,pagg.1-25.ATTI DEL XVIII <strong>CON</strong>GRESSO <strong>DI</strong> <strong>STORIA</strong> DEL<strong>LA</strong> <strong>FISICA</strong> EDELL‘ASTRONOMIA9

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