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LE CASETTE DEI SALINARIdi Giorgina RebolA Sicciole ci sono due ben distintesaline: le saline di Fontaniggee quelle di Lera. Mentre inFontanigge le abitazioni deisalinari sono case in muraturaa Lera sono delle baracche inlegno.Voglio scrivere due parole suqueste baracche di legno cheservono ai salinari per la lorogiornaliera permanenza in saline.Ogni fondo salifero ha accantoanche la sua “casetta”. Il salinaromanterrà lo stesso fondo permolti anni. La maggior parte diloro per tutto il periodo lavorativo,fino alla pensione. Non mancanocasi che il loro lavoro lo continuiqualche figlio della famiglia. Cosìquesta casetta diventa la ˝lorocasetta”, la sentono una cosapropria, personale.La osservi dal di fuori: unacostruzione di 2,00 x 1,80 metri,alta poco più di 2,00 metri, unaporta ed una finestrella. Lì vicinoci sono, ben allineati, appoggiati suuna trave di legno sopra il fossato,gli arnesi da lavoro: gaveri,botassi, taperini, paloti, batoci.I più bravi hanno aggiunto allacasetta una tettoia sotto la qualehanno messo una panca. Attornosparsi ci sono dei giocattoli –automobiline e bambole, qualchemonopattino o bicicletta.Quando entri devi abbassare latesta. L’arredamento è spartano;una panca, un paio di mensole e….il frigorifero. Sì, c’è anche ilfrigorifero del salinaro. Ingegnosicome erano hanno scavato nelladura terra un buco ben squadrato,chiudendo la buca con delle assiin legno. Questo incavo servivaper mantenere in fresco pietanzee bevande per grandi e piccini.La bevanda del salinaro era per lamaggior parte acqua e aceto e peri più piccoli, se erano fortunati,qualche aranciata.Sulla panca trovi una coperta e uncuscino. La coperta non serve percoprirsi ma per ammorbidire ladura panca di legno. Sulle paretici sono dei chiodi per appenderei pochi indumenti, il calendariodove si evidenziano gli eventipiù importanti come il giorno delprimo raccolto, le variazioni deltempo, la quantità di sale voltaper volta immaganizzata. Allafine questo calendario diventaun interessante almanacco. Inqualche baracca si vede purequalche calendario “ose’”. Sullaparete è appeso uno specchio, unacara fotografia di famiglia, unaradiolina a pile.Il salinaro, quando al mattinoarriva in saline, prima di tuttocontrolla i suoi cavedini: lagradazione dell’acqua e quantaacqua deve aggiungere in ognicavedino. Attorno a mezzogiornodeve “rompere il fioretto” epoi il meritato riposo, la siestapomeridiana.Il sole e il vento fanno il lorolavoro – evaporano l’ acqua.In questa sua casetta il salinaroriposa e raccoglie le forze peril duro lavoro che lo attende. Alpomeriggio arrivano i famigliariper aiutare a raccogliere il sale.Ogni famiglia ha la sua casetta.La puliscono, la mettono aposto, c’ è pure qualche tendinasulle piccole finestre. I bambinicon i loro giocattoli si mettonoa giocare. Si sente che questaumile casetta ha un’ anima…Tutto questo che ho scrittoesisteva, oggi non esiste più.Ossia esistono le baracche, anzisono tutte nuove. Tutte in fila,uguali come i soldatini di piombo.Non hanno il “frigorifero”, allepareti non ci sono né calendariné fotografie di famiglia, non cisono tendine alle finestrelle, nonci sono giocattoli per bambini.Sono scarne ma soprattutto senzaun’ anima. Che tristezza!IRMA FONDA ( 1925- 2010)Il 16 febbraio ad Isola ha cessato dibattere il forte e coraggioso cuoredi Irma Fonda - Cheba . Nata aPirano il 26 dicembre 1925 avevaconosciuto il fascismo, la guerra. Aveva vent’ anni alla fine dellaguerra e insieme al fratello Arrigosono rimasti con i propri genitoricercando di condurre la vita disempre divisa fra la coltivazionedella terra e il lavoro nelle saline.Irma gia’ giovane era entrata nell’amministrazione comunale dove siera distinta per la serieta’, il rigore,la puntualita’ e la precisione. Ed équesto il ricordo che ci accompagna:una donna sempre fedele allaparola data,impegnata nella nostraComunita’, attiva in tutti i suoigruppi, da quello letterario, alfilodrammatico, a quello deglianziani, pronta ad aiutare durantele varie manifestazioni, membrodelle commissioni elettorali, e tantoaltro ancora. Insieme al fratelloha sempre assistito i genitori,scomparso il padre Bortolo negliPag. 10

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