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Proposte per l'allenamento nella categoria Ragazzi/e - Fidal Piemonte

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Lo sviluppo delle capacitàcoordinativeLo sviluppo ed il miglioramento èstrettamente dipendente dal funzionamentodel Sistema Nervoso, in particolaredell’apparato senso-motorio edall’integrazione dei sistemi <strong>per</strong>cettivi quali:• visivo• cinestesico• acustico• tattile• dell’equilibrioequilibrio


SCHEMI MOTORIDI BASEProf. Giorgio Ripamonti


SCHEMI MOTORIDI BASEProf. Giorgio Ripamonti


MODELLICOORDINATIVI• Apprendimento di modelli coordinativi dicarattere generale: rotazioni, , capovolte, salti convari atterraggi, salti e lanci combinati, andaturevarieProf. Giorgio Ripamonti


ANDATURE INCOORDINAZIONE• Sviluppo dellacoordinazione globaleattraverso: movimenti didiverso tipo,dicoordinazione artisu<strong>per</strong>iori/inferiori e diazione combinata odissociata delle diverseparti del corpoProf. Giorgio Ripamonti


LA CORSA


SEMPRE DI CORSA≈ Il bambino impara a correre ea camminare praticamentecontemporaneamente, lacorsa è presente nelle attivitàquotidiane del bambino almenofino ai 10 anni.≈ Il nostro compito sarà quello diproporre molte attività di variotipo in cui si corre, riducendoal minimo le propostemetodologiche specialistichedella corsa (corsa(continua aritmo uniforme, variazioni diritmo, intervallate ecc…)Prof. Giorgio Ripamonti


CORRERE IN CHE MODOCorro in avanti, indietro, lateralmente, con legambe tese, piegate , divaricate, incrociate, con lebraccia ferme in varie posizioni, molli, rigidee e con varie formazioni: : sparsi , in <strong>per</strong>corso, in fila, acoppie, a gruppi…Prof. Giorgio Ripamonti


CORRIAMO IN LIBERTÀcorriamo insieme agli amici <strong>per</strong> accettare laloro velocità, , parte introduttiva della lezioneL’atleticaè uno sport individuale…masenza ilgruppo difficilmente si va avanti…Prof. Giorgio Ripamonti


CORRIAMO FORTE E PIANO Presa di coscienza delle varie velocità modificandole asegnale o a riferimento spaziale Corriamo alla stessa velocità di altri: gioco dellacerniera a coppie, dei 4 coni a gruppi (compiere un<strong>per</strong>corso e tornare al punto di partenzacontemporaneamente ad altriProf. Giorgio Ripamonti


CORRIAMO FORTE E PIANO• Impariamo a correre con glialtri e da soli a varie velocitàin funzione del temporichiesto:compiere un dato <strong>per</strong>corso inun tempo prestabilitoassegnando un punto a chi siavvicina di più (il temporichiesto deve poter essereottenuto da tutti)Prof. Giorgio Ripamonti


IL CORPO MI PARLAPrendiamocoscienza dellarespirazione e dellacircolazione <strong>nella</strong> corsa avarie velocità (esimpararea riconoscere il battitocardiaco dopo un’attivitattivitàdinamica, a riposo, nellevarie parti del corpo)Prof. Giorgio Ripamonti


Dobbiamo abituare i nostrigiovani alla fatica?...Prof. Giorgio Ripamonti


…o fare in modo che la corsa propostain forma di attività giocose e gioiosericche di motivazioni rendano la faticaun aspetto secondario?Prof. Giorgio Ripamonti


I primi mezzi di allenamento specifici della corsapossono essere proposti ancora sotto forma di gioco:staffetta infinita, staffetta ad eliminazione, staffetta su<strong>per</strong>corsi misti, prove di corsa in <strong>per</strong>corso conelementi di destrezza/forza (scavalcamenti, breviarrampicate, passaggi sotto), con controllo del battitocardiaco.Prof. Giorgio Ripamonti


LA CORSA VELOCEAnche in questo casoesistono tanteattività ludiche,legate ad altrespecialitàdell’atleticae ad altrisport checontengono la corsaveloceLa corsa veloce è uno schema motorio di baseportato all’estremo.Prof. Giorgio Ripamonti


LA CORSA VELOCE Risulta molto rischioso impostare il giovaneprecocemente inseguendo il modello tecnico dellacorsa veloce, soprattutto se questo ricuce il suovissuto motorio stereotipando un gesto tecnico chedifficilmente potrà essere corretto o variatosuccessivamenteProf. Giorgio Ripamonti


LA CORSA VELOCECosa fare?• Le andature <strong>per</strong> la corsa (senza insistere suiparticolari) ) 88• Impariamo a partire da varie posizioni (destrezza) ) 77• La frequenza e l’ampiezza!?l ampiezza!?…o meglio posso correrecon passi lunghi e corti (corsa con riferimenti a terra avarie distanze) ) 66• Staffette di ogni tipo 66• I giochi di sprint (inseguimento, bandiera a 3,sparviero, ecc)• Le gare di sprint, <strong>per</strong> conoscere la garaProf. Giorgio Ripamonti


I SALTI• Saltiamo liberamente <strong>per</strong> lapalestra in tutti i modi• Imparare a saltare conriferimenti (cerchi,ostacoliniostacolini,materassi etc), salti e rimbalzimisti• Proviamo i salti in atletica:in estensione (lungo e triplo!?)in elevazione (alto e asta!?)• Le andature tecniche!?(meglio con riferimenti)Prof. Giorgio Ripamonti


Esempio di approccio analitico“IL IL SALTO IN LUNGO”1. Sa<strong>per</strong> correre con varietàritmica: : corsa con riferimenti avarie distanze2. Sa<strong>per</strong> saltare: : da fermo (con duepiedi con uno) correndoliberamente, con riferimenti(cerchi, over)3. Sa<strong>per</strong>e controllare il corpo involo: : salti con pedane emovimenti vari degli arti, conlancio di un oggetto in volo, conpresa di un oggetto in voloProf. Giorgio Ripamonti


IL SALTO IN ALTO• saltare liberamente sul materasso in tutti i modi,atterriamo in piedi(sforbiciata), impariamo a caderedi schiena (da fermo posizione rialzata, con piccolerincorse), impariamo a correre in curva e a saltare• Utilizzi del saccone dell’asta (vortex, miniacrobatica, salti misti)Prof. Giorgio Ripamonti


GLI OSTACOLI• Scegliere l’altezza giusta in base al momento e altipo di attività:Staffette altezze medio-bassebasse, <strong>per</strong>corsi bassi,analitici in scavalcamento madio-altialti, , conrecu<strong>per</strong>i elevati alti, riscaldamento bassiProf. Giorgio Ripamonti


GLI OSTACOLI• Sa<strong>per</strong>e adattare il proprio movimento a variestrutture ritmiche• Presa di coscienza della ritmica tra gli ostacoli• La varietà ritmica può essere:casuale o imposta 1,2,3…. 123… 1357Prof. Giorgio Ripamonti


I LANCI• Impariamo a lanciare invari modi (generalità dellavoro con bambini delleelementari in quanto nonfaranno nessun lanciodell’atleticaatletica: : peso, disco,giavellotto, martello)• Lanci a una mano e a duemani (da varie posizioni)• Lanci ad esecuzionelibera• Lanciamo oggetti didiversa forma,dimensione e pesoProf. Giorgio Ripamonti


I LANCI• I lanci da fermo e con brevirincorse (problemi di gestionedella rincorsa)• Impariamo a girare e lanciare• Impariamo a lanciare precisi(giochi vari)• Impariamo a lanciare lontano(giochi di lancio a punti oindietreggiando a bersagliocolpito)• Staffette con lancio• CorroSaltoSaltoLancio(importanza di sa<strong>per</strong>compiere azioni insuccessione in atletica)Prof. Giorgio Ripamonti


I PERCORSI ATLETICI E ICIRCUITI A STAZIONI• Consentono una facile gestione di gruppi numerosi,continuità di lavoro, varietà di proposte• Percorsi di preparazione generale o di specialità/gioco• Utilizzo dei circuiti a stazioni (organizzazione dei gruppi,del tempo, degli esercizi)Prof. Giorgio Ripamonti


I GIOCHI IN ATLETICA• Rappresentano il modo privilegiato del bambino <strong>per</strong>esprimersi, comunicare, apprendere• Favoriscono l’acquisizione ldi abilità motoriedifferenti utilizzabili nei vari ambiti dell’atletica• Giochi correlati alle varie discipline dell’atletica:palla prigioniera, castellone, , sparviero, lepricacciatori, palla due fuochi, svuotacampo…Prof. Giorgio Ripamonti


I <strong>Ragazzi</strong>/e……Anche a questa età l’approccio deveessere polivalente,unaprimaipostazione tecnica nelle variespecialità inizierà a mostrare lepredisposizioni specifiche dei ragazziProf. Giorgio Ripamonti


MEZZI D’ALLENAMENTOI mezzi d’allenamento dnon sono organizzati estrutturati in modo rigido, , bensì le proposteall’interno di una seduta sono molto varie e pocoripetute, cercando comunque di dare logica econtinuità alla singola sedutaProf. Giorgio Ripamonti


ANDATURERAGAZZIEtà d’oro delle andaturePoche ripetizioni…tantetante andature• Rullata• Rullata ginocchio sbloccato• Pianta punta• Camminata sulle punte• Camminata sui talloni con avanzamento di anche• Rimbalzi alternati con avanzamento delle anche o no• Rimbalzi alternati martello• Rimbalzi alternati spinta• Rimbalzi simultanei martello• Rimbalzi simultanei spinta• Rimbalzi simultanei con torsione anche• Doppio appoggio• Doppio appoggio monoarto• Pinocchietto avanti• Pinocchietto ampio• Cammino a ginocchia alte con semicirconferenza del piede• Cammino a ginocchia alte con giro completo del piede• calciata dietro• calciata sotto• calciata sotto circolareProf. Giorgio Ripamonti


ANDATURERAGAZZI• Skip alto• Skip trottato• Skip con tempo di molleggio• Skip con tempo di molleggio calciato avanti• Skip con tempo di molleggio calciato avanti busto avanti• Skip con tempo di molleggio 1^ e 2^ gamba• Skip con tempo di molleggio 1^ e 2^ gamba con arresto• Mono skip• Mono skip con doppio appoggio• Mono skip A<strong>per</strong>to• Mono skip con contro tempo• Mono skip con contro tempo busto avanti• Mono passo• Saltellato:• battendo le mani avanti e indietro• max avanzamento• max elevazioneProf. Giorgio Ripamonti


ANDATURERAGAZZI• Corsa/saltellata o marcia• circonduzione alternata avanti• circonduzione alternata dietro• circonduzione simultanea avanti• circonduzione simultanea dietro• circonduzione simultanea avantidietro• circonduzione alternata avanti-dietro• Mono skipcalciata dietro• Mono sikp-calciatadietro• Mono skipcalciata dietro alternato• Mono sikp-calciatadietro alternato• Skip battendo le mani avanti dietro• Skip con tempo di molleggio battendo le mani sotto le coscie• Mono skip battendo le mani sotto una coscia• Galoppo laterale (piede scaccia piede)• Galoppo laterale con cambio di fronte• Corsa laterale con incrocio davanti (piede passa piede)• Corsa laterale con incrocio daventi e dietro (braccia ferme)Prof. Giorgio Ripamonti


ANDATURERAGAZZ• Passo saltellato in elevazione• Passo saltellato in avanzamento• Passo stacco su gamba di stacco• In cammino• Saltellato• In corsa• Passo stacco su gamba di slancio• In cammino• Saltellato• In corsa• 3 passi stacco• 5 passi stacco• Ecc………………..IProf. Giorgio Ripamonti


Metodo nelle andatureRAGAZZI• Privilegiare le andature che coinvolgonopiù articolazioni• Organizzate in progressione <strong>per</strong>difficoltà e impegno• Evitare le andature con evidentidifficoltà condizionali (se ci sono)• Sfruttare i momenti favorevoli dellacrescita e non forzare la mano in quelliproblematici (es(balzo successivo, skiptrottato)Prof. Giorgio Ripamonti


ANDATURERAGAZZI• Possiamo iniziare a proporre leandature in modo strutturato,soprattutto d’inverno d(es(piedi, otecnica di corsa, o di salto,propriocettive ecc)In questo caso sono una partecentrale dell’allenamento• Nel <strong>per</strong>iodo gare le strutturiamo inmodo specifico come riscaldamento<strong>per</strong> quello che andremo a fare• Oppure come recu<strong>per</strong>o di carenzetecnicheProf. Giorgio Ripamonti


ANDATURER…unesempio di proposta stutturata…AGAZZIAndature <strong>per</strong> i piediAndaturetecnico/coordinativeProf. Giorgio Ripamonti


MULTIBALZIRAGAZZ• Rimbalzi alternati-successivi-mistiusando riferimenti(cerchi/overover)• Staffette con rimbalzosuccessivo o conriferimenti <strong>per</strong>alternati• Didattica balziIProf. Giorgio Ripamonti


MULTIBALZIRAGQuando, quanti e come?• 1 volta alla settimana, variando le proposte• Max 40/50 appoggi• Sfruttare su<strong>per</strong>fici morbide• Preceduti da un’adeguato riscaldamentospecificoAZZIProf. Giorgio Ripamonti


PARTENZA EACCELERAZIONERAG• Tutti i giochi con partenze da fermo e conpossibilità di variare le posizioni di partenza:Giochi ad inseguimento, bandiera, gare a coppie• Oltre ai giochi si possono introdurreesercitazione di sensibilizzazione delle posizioniAZZIProf. Giorgio Ripamonti


RITMICA DICORSA• Meglio se proponiamo leesercitazioni col supporto diriferimenti visivi (cerchi,over, , corde, coni ecc)• Utilizzare distanze varie(strette, ampie, crescenti,decrescenti)• Con i Cadetti strutturare illavoro in modo che ci sia unaumento di difficoltà e unapresa di coscienza maggioreProf. Giorgio Ripamonti


POTENZIAMENTO• Impegnare tutti i distretti muscolari• Meglio se all’interno dello stesso esercizio (rispettodelle catene cinetiche), attraverso la combinazionedi diversi movimenti• Utilizzare il carico naturale, , sicuramente fin quandoquesto carico (peso(del ragazzo) ) non aumenta più• Farlo seguire da lavoro tecnico/coordinativo chenon richieda forza o da esercitazioni di rapiditàProf. Giorgio Ripamonti


POTENZIAMENTORAGAZZI• Preatletismo/ginnastica• Acrobatica (anche conutilizzo di grandi atrezzi)• Palle mediche: : giochi dimira, staffette contrasporto• Percorsi atletici• Circuiti a stazione (conesercizi a corpo libero)Prof. Giorgio Ripamonti


PROPOSTA METODOLOGICA• La suddivisione indiscipline fin quiproposta nonrispecchia il realeintervento di lavoro,in esso infattitroveremo numerosecombinazioni deicontenuti al fine dicreare sempre nuovistimoli e problemimotori da risolvere


PROPOSTA METODOLOGICA• Progressione <strong>per</strong> difficoltà all’interno della lezione• Organizzazione della lezione (parte introduttiva,parte centrale più impegnativa , conclusione la piùstancante)


PROPOSTA METODOLOGICA• Utilizzare quandopossibile deiriferimenti visivi <strong>per</strong>stimolare ilraggiungimentodell’obiettivoobiettivo…… ……..….odelle immaginimotorie forti(monoskipbattendo le manisotto ad una coscia)Prof Giorgio Ripamonti


PROPOSTA METODOLOGICA• Utilizzare situazioni facilitate <strong>per</strong> aumentare lapresa di coscienza di un gesto, <strong>per</strong> togliereimpedimenti di natura condizionale, , o inesercitazioni analitiche <strong>per</strong> eliminare difficoltà nonlegate all’obiettivoprefissatoProf. Giorgio Ripamonti


PROPOSTA METODOLOGICA• Metodo globale-analiticoanalitico-globaleDove <strong>per</strong> analitico si intende l’apprendimento ldeglielementi che caratterizzano quella specialità(esempio <strong>per</strong> gli ostacoli: adattare la corsa a variestrutture ritmiche; ; <strong>per</strong> il lungo, sa<strong>per</strong> controllare ilproprio corpo in volo)Prof. Giorgio Ripamonti


PROPOSTA METODOLOGICA• Utilizzo del contrasto(Aucouturier)) ovveroproporre in alternanza duecontenuti opposti tra loro(ostacolo saltato inalto/passato radente, unlancio corto di precisione, aun lancio a misura, un balzorana/un rimbalzopliometrico, , corsa a bracciatese/corsa a bracciacompletamente flesse)Prof. Giorgio Ripamonti


GRAZIE PERL’ATTENZIONEProf. Giorgio Ripamonti


IL RISCALDAMENTOAndature o Corsa?Ecco un esempio di sequenza di andature daripetere 2/3 volte in circuito:Prof. Giorgio Ripamonti


IL RISCALDAMENTOSoluzioni AlternativeCi sono poi altre soluzioni alternative allacorsa che vengono scelte soprattutto con lecategorie giovanili, come ad esempio i giochisportivi (pallacanestro, pallamano ecc),dell’acrobatica semplice su saccone (alto,asta) abbinata alla corsa lenta……oppure<strong>per</strong>corsi di abilità con tutti gli schemimotori di base (arrampicare, strisciare,rotolare, saltare ecc) <strong>per</strong> i più piccini(esordienti).Prof Giorgio Ripamonti


IL RISCALDAMENTO• Ritengo che alcune soluzioni di questo tipo nonsiano da scartare nemmeno <strong>per</strong> un atleta evoluto.Ad esempio la corsa lenta palleggiando da uncanestro all’altro altro concludendo con un tiro acanestro (da fermo o con un accenno di terzotempo) risulta un avvio molto più specifico epreparatorio <strong>per</strong> una seduta di asta, di alto o dilancio rispetto alla corsa lenta, non richiede unparticolare impegno muscolare e non risultatraumatico <strong>per</strong> le articolazioni coinvolgendo lamaggior parte dei gruppi muscolari che andremo adutilizzare successivamente.Prof. Giorgio Ripamonti


ALLENAMENTO DELLAFLESSIBILITA’• Argomento molto delicato e discusso è quello della mobilitàarticolare o allungamento muscolare all’interno delriscaldamento. Le metodologie d’allungamento dsononumerose.• La prima classificazione divide gli esercizi di allungamento instatici e dinamici in funzione che ci sia o meno movimento deisegmenti corporei interessati.• Rispetto alla forza che interviene si dividono poi in passivi eattivi a seconda che il soggetto sfrutti forze non legate allacontrazione (peso del proprio corpo, intervento di uncompagno) o intervenga la contrazione della muscolaturaantagonista del muscolo allungato.• Molti conoscono e utilizzano la metodologia di allungamentodello Stretching così come proposto da Bob Anderson (1980)che prevede un allungamento lento e progressivo dellamuscolatura (30”) ) senza Prof. Giorgioazioni Ripamontidi molleggio e senza ilraggiungimento della soglia di dolore, <strong>per</strong> anni questa


ALLENAMENTO DELLAFLESSIBILITA’• Il metodo FPN (Facilitazione propriocettiva neuromuscolare) che prevede unalternanza di allungamento e contrazione isometrica (circa 6”) 6 ) dellamuscolatura interessata, viene ritenuto da molti studiosi il più efficace <strong>per</strong>l’allungamento muscolare (Wirhed(Wirhed, , 1982).• La ginnastica artistica e la danza hanno sempre utilizzato (molto o prima chearrivasse lo stretching) prevalentemente esercizi dinamici <strong>per</strong> migliorare momantenere la flessibilità, , così come la grande scuola dell’ostacolismoitalianoanni 60’ di Sandro Calvesi che nel suo più grande atleta Eddy Ottoz eral’esempio di flessibilità ed elasticità costruita con esercitazioni diallungamento dinamiche.• Gli slanci (allungamento dinamico) sono un metodo misto. Possono essereeseguiti in modo passivo se avviene una contrazione iniziale dei muscoliantagonisti solo all’inizio del movimento, o attivo se vi è contrazione anchedurante la fase di allungamento massimo.• Forse la soluzione migliore <strong>per</strong> la scelta metodologica sta nel raggiungererprogressivamente le velocità di allungamento che ritroveremo nel gestogara/allenamento successivo partendo da una prima fase di allungamentoamentoProf. Giorgio Ripamontipassivo/statico <strong>per</strong> arrivare a quello attivo/dinamico.


ALLENAMENTO DELLAFLESSIBILITA’• Weineck nel suo “l’allenamento ottimale” del 2001 afferma che “non c’ècunatecnica elettiva <strong>per</strong> aumentare la mobilità ma che bisogna rispettare labiomeccanica”.• In quest’ottica si può essere molto utile la metodologia presa dalla GinnasticaArtistica e introdotta anche in atletica da Vincenzo Canali chiamataGinnastica Posturale.• Essa viene presentata come metodo <strong>per</strong>:• Migliorare il collegamento tra torace bacino.• Miglioramento della mobilità.• Potenziamento della muscolatura addominale e dorsale.• Nei mezzi che la rappresentano contiene tutte le metodologie sopra elencate(mobilità attiva/passiva ecc), ma cerca di creare attraverso le posturerapporti di mobilità tra le varie catene cinetiche, rapporti tra la mobilità e ilrafforzamento muscolare e di collegamento tra le posture e il gesto tecnico.• Inoltre nelle esercitazioni di mobilità attiva proposte da questo metodo vi è ungrosso intervento della muscolatura antagonista e di quella stabilizzatriceadibita al mantenimento della corretta postura, situazione quest’ultima ultima cheritroviamo spesso nei gesti dell’atletica, basti pensare all’intensitintensità richiestada un attacco di prima gamba sull’ostacolo alla quale corrisponde un velocell t d ll t i ti t i ll t t


ALLENAMENTO DELLAFLESSIBILITA’Mobilità in andatureHo voluto aggiungere qualche andatura <strong>per</strong>migliorare la mobilità. . In questo esempio leandature richiedo anche un buon livello dicoordinazione risultando quindi adatte agliatleti giovani.Prof. Giorgio Ripamonti


LE ANDATURE• Presenti in quasi tutti i programmi d’allenamento ddi tutte lespecialità dell’atletica e utilizzate in molti altri sport, leandature rappresentano la conclusione della fase diriscaldamento fondendosi in modo graduale con la partecentrale dell’allenamento, ma non solo, nel <strong>per</strong>iodointroduttivo possono costituire una parte importantedell’allenamento <strong>per</strong> ottimizzare la tecnica delle specialità,anche con aspetti condizionali rilevanti di forza (es(passostacco, o balzi), di resistenza (skip(su 60/100 m), rapidità(rullate, skip, , calciate ecc). Nel <strong>per</strong>iodo fondamentale especiale vengono utilizzate in modo particolare <strong>nella</strong> fase diriscaldamento e come recu<strong>per</strong>o di eventuali carenzetecniche.• Di seguito ho elencato alcune delle andature più usatesuddividendole <strong>per</strong> settore e specialità cercando di dareanche un ordine crescente di impegno e difficoltà o unasuddivisione <strong>per</strong> tipologie differenti.Prof. Giorgio Ripamonti


LE ANDATUREAndature <strong>per</strong> la corsaveloceAndature <strong>per</strong> getto delpesoAndature <strong>per</strong> lancio deldiscoAndature <strong>per</strong> lungo/astaAndature <strong>per</strong> lancio giavellottoProf Giorgio Ripamonti


LE ANDATURE• Nel riscaldamento sarà sufficiente scegliere 3/4 andature <strong>per</strong> specialità ditipologia differente.• Se le utilizzo <strong>per</strong> andare ad affrontare due specialità converrà scegliere leandature comuni alle due specialità, , quando vi sono, e aggiungere le piùcorrelate alla fine.• Spesso <strong>per</strong>ò <strong>nella</strong> realtà della seduta d’allenamento dle andature più importantisono quelle legate alla prima specialità che si va ad affrontare, <strong>per</strong>ché puòpassare diverso tempo tra la prima disciplina affrontata e le altre, in questocaso si potrà strutturare una sequenza di andature <strong>per</strong> la prima specialità elimitarsi a completare la seconda con le andature più specifiche <strong>per</strong>quest’ultima.ultima.• Ovviamente l’ultima landatura proposta dovrà essere il logico collegamentocon la prima proposta di tecnica specifica successiva, nel caso precedentedel salto in lungo all’andaturaandatura “33 passi stacco” potrebbe succedere unostacco e tenuta con 6 passi in buca…..Prof. Giorgio Ripamonti


LE ANDATURE• Spesso l’analitica lin atletica ci fa dimenticare l’importanza ldi sa<strong>per</strong>compiere delle azioni in successione, caratteristica presente in tutti ilanci e salti.• Risulta quindi importante combinare in successione le andature.• L’utilizzo di attrezzi quali ostacoli,overover, , cerchi, coni, corde ecc.rende ancora più utili e stimolanti le andature, nei giovani l’utilizzo ldistimoli visivi aiuta notevolmente l’apprendimento lmentre nell’atletaevoluto spesso serve ad aumentare l’aspetto lcondizionale (adesempio giocando sull’altezza o distanza degli ostacoli/overover).Prof. Giorgio Ripamonti


POTENZIAMENTOForza e Ginnastica• Nello specifico del potenziamento mi sono voluto <strong>per</strong>òsoffermare su quella gamma di esercitazioni cherichiedono un livello di forza maggiore che sfruttanomeno il dinamismo classico della ginnastica artistica.ParalleleSbarraCorpo liberoProf. Giorgio Ripamonti


POTENZIAMENTOLa ginnastica posturaleLa ginnastica posturale (V.Canali(V.Canali) ) rappresenta unefficace mezzo di potenziamento della muscolaturaaddominale e dorsale e come scopo principale haquello di rendere efficiente il collegamento tra torace ebacino così da aumentare la “solidità”e la correttaposizione del busto durante i gesti atletici.Fondamentale nel salto con l’asta lrisulta comunquemolto utile anche nelle altre specialità, , <strong>per</strong> trasferirel’azione di forza degli arti inferiori al busto (stacco neisalti) e quindi agli arti su<strong>per</strong>iori (lanci e asta). Inoltre ilpotenziamento della postura può servire comeottimizzazione del gesto tecnico.I mezzi e i contenuti di questa metodologia sono molti,ho cercato di estrarre gli esercizi che ritenevo piùcompleti e correlati con le prove multiple:


SPECIALIZZAZIONEPRECOCECosa evitare• Di ripetere sempre gli stessi gesti tecnici• Es specialità complete.• In questo caso non si può nemmeno parlare di specializzazione precoce, madi un ritorno agli albori delle metodologie di allenamento, ovvero soloripetizione della gara.• Anche <strong>per</strong>ché l’atletica ha il vantaggio di essere composta da molti gesti chepossono essere eseguiti già dal primo allenamento (le corse, salto in lungo, inalto, ostacoli, peso)• Altre volte questa metodologia viene arricchita di notevoli quantittità di lavorocondizionale!• Cercare di non ripetere troppe volte le esercitazioni che sanno già fare bene• Non <strong>per</strong>correre strade a senso unico. (es(piede a martello entrata di anche).• Evitare di proporre esercitazioni tecniche con elevate componenticondizionali.• Tener sempre conto dell’etetà biologica dei ragazzi.Prof. Giorgio Ripamonti


SPECIALIZZAZIONEPRECOCECosa cercare• Prove multiple a tutti i costi?• L’approccio multilaterale non deve essere traumatico con chi comincia cia l’atletica ldaRagazzo/Cadetto.• Iniziamo con la specialità dove meglio riesce, <strong>per</strong> poi inserire nell’allenamento elementi comuni aquella disciplina e ad altre…• Aumento graduale dei momenti ad alta concentrazione.• Un ampio bagaglio motorio ci consente anche di cavarcela quando l’erroreè stato commesso oquando cambiano le condizioni gara.• Nel potenziamento usare fin quando possibile il carico naturale, ovvero fin quando questo carico(peso del ragazzo) non aumenta più.• Devono curare i dettagli nelle esercitazioni generali.• Da cadetti, sviluppare in maniera più approfondita gli elementi comuni a più specialità.• Es cerchio nelle rincorse, o aumento della frequenza nelle rincorse, entrata di anche nei lanci,sin….des.sinnei lanci, andature a ginocchia alte• (esfluidità nelle andature coordinative, atteggiamenti corporei)• Non trascurare i distretti muscolari non direttamente coinvolti nel gesto gara (con le prove multipleutilizzo tutto).• Alcuni gesti possono essere apprese meglio da Prof. giovani Giorgio che Ripamonti da evoluti!?• Es acrobatica <strong>per</strong> asta, balzi?

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