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santuario beata vergine delle grazie - Parrocchia di Stuffione di ...

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Cappella <strong>di</strong> S.Filomena<br />

<strong>di</strong> impostazione ottocentesca<br />

Cappella <strong>di</strong> S. Lucia; pala ferrarese della fi ne del<br />

‘500, attribuita a Domenico Monio<br />

Cappella del Cristo Redentore; statua in legno <strong>di</strong><br />

cipresso, prima metà del XVIII secolo<br />

Cappella della Madonna del Rosario; pala <strong>di</strong> ignoto<br />

pittore modenese, seconda metà del XVIII secolo<br />

s’inserisce armoniosamente nell’insieme e<br />

testimonia l’alto grado creativo dell’artigianato<br />

Modenese del XVIII Secolo.<br />

Sul lato destro, dall’entrata, troviamo<br />

l’altare de<strong>di</strong>cato a S. Antonio che ospita<br />

una seconda pala de<strong>di</strong>cata alla Madonna<br />

del Monserrato.<br />

L’ancona ha una struttura monumentale,<br />

poco aggettante, eseguita in scagliola<br />

policroma ad imitazione <strong>di</strong> marmi, con<br />

paraste corinzie che reggono l’architrave<br />

a centina ribassata, con ornati <strong>di</strong> festoni e<br />

volute in bassorilievo.<br />

La pala, era stata attribuita tra<strong>di</strong>zionalmente<br />

a Guido Reni, ma il recente restauro,<br />

ripristinando la smagliante gamma<br />

coloristica, ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

l’autore nel pesarese Simone Cantarini<br />

(Pesaro 1612 – 1648 ), con una data <strong>di</strong><br />

esecuzione del 1637 come offerta votiva<br />

del Senatore Girolamo Bolognini per la<br />

guarigione del fi glio Francesco, entrambi<br />

rappresentati nel <strong>di</strong>pinto.<br />

Di seguito, sempre sul lato destro, troviamo<br />

la cappella <strong>di</strong> S. Paolo Apostolo e<br />

S.Bartolomeo con pala <strong>di</strong> ignoto pittore<br />

Bolognese raffi gurante la Madonna con il<br />

Bambino in braccio ed in primo piano i<br />

Santi Pietro e Paolo.<br />

Di buona fattura e databile attorno alla<br />

metà del XVII Secolo, interpreta in modo<br />

robusto e personale i canoni consueti del<br />

perfezionismo Reniano. L’ancona a cornice<br />

barocca, in scagliola <strong>di</strong>pinta, ha rivelato,<br />

nel recente restauro, una gamma coloristica<br />

inaspettata dai toni azzurri e ocra.<br />

A S. Giuseppe é de<strong>di</strong>cato l’ultimo altare<br />

sul lato destro con una pala <strong>di</strong> grande pregio<br />

della prima metà del ‘700 <strong>di</strong> Giuseppe<br />

Maria Crespi (Bologna 1665 – 1749)<br />

raffi gurante il transito <strong>di</strong> S.Giuseppe.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un pezzo d’eccezionale bellezza,<br />

dove brani d’intensa drammaticità si<br />

accompagnano a particolari d’imme<strong>di</strong>ato<br />

realismo e <strong>di</strong> perfezione tecnica.<br />

Anche l’ancona é particolarmente ricca<br />

ed articolata in decise scelte barocche con<br />

evidenti intenti decorativi.<br />

E’ eseguita in bassorilievo ad imitazione<br />

<strong>di</strong> marmi colorati, con motivo <strong>di</strong> volute<br />

reggenti la trabeazione, sul cui timpano<br />

sono posti cherubini e puttini a tutto<br />

tondo.<br />

Alquanto interessanti sono anche le 14<br />

rappresentazioni della Via Crucis, eseguite<br />

a bassorilievo con alcune fi gurine a<br />

tutto tondo, in terracotta <strong>di</strong>pinta a colori<br />

molto vivaci e contrastanti.<br />

Inserite in nicchie ed inquadrate da ornati<br />

in stucco, furono eseguite nel 1852 da<br />

un artigiano <strong>di</strong> S.Agata bolognese, certo<br />

Raffaello Remon<strong>di</strong>, e pur essendo <strong>di</strong> una<br />

particolare freschezza popolare, si inseriscono<br />

nel lungo solco della tra<strong>di</strong>zione<br />

plastica bolognese.<br />

Dipinto nella prima metà del XVIII Secolo<br />

da ignoto pittore Bolognese, é pure<br />

una grande pala che non ha trovato collocazione<br />

“fi ssa” all’interno della chiesa, ma<br />

che appartiene comunque al patrimonio<br />

artistico <strong>di</strong> quest’ultima.<br />

Attualmente e tra<strong>di</strong>zionalmente viene<br />

posta sul lato sinistro dell’altare de<strong>di</strong>cato<br />

a S. Antonio e rappresenta la Madonna<br />

24 L’avventura del Restauro<br />

L’avventura del Restauro 25

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