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BIOMASSE e BIOGAS - Lapam

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Sportello EnergiaINCENTIVAZIONE DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICADA FONTI RINNOVABILI<strong>BIOMASSE</strong> e <strong>BIOGAS</strong>Secondo il d.lgs 29 dicembre 2003, n. 387 biomassa utilizzabile ai fini energetici è “la partebiodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanzevegetali ed animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabiledei rifiuti industriali ed urbani”.Sono quindi biomasse, oltre alle essenze coltivate espressamente per scopi energetici, tutti iprodotti delle coltivazioni agricole e della forestazione, compresi i residui delle lavorazioni agricolee della silvicoltura, gli scarti dei prodotti agro-alimentari destinati all’alimentazione umana o allazootecnia, i residui, non trattati chimicamente, dell’industria della lavorazione del legno e dellacarta, tutti i prodotti organici derivanti dall’attività biologica degli animali e dell’uomo, come quellicontenuti nei rifiuti urbani (la “frazione organica” dei Rifiuti).Nell’accezione più generale si può quindi considerare Biomassa tutto il materiale di origineorganica sia vegetale, sia animale, ma per schematizzare meglio questo settore si possonoprendere in considerazione le tre principali filiere che lo rappresentano:FORESTAZIONECOLTUREAGRICOLERIFIUTIessenze impiegate per scopi energeticiresidui industriali della lavorazione della cellulosaresidui industriali della lavorazione del legnoessenze coltivate espressamente per scopi energeticiresidui di piantagioni e di lavorazioni agricoleScarti dei prodotti agro-alimentariProdotti organici derivanti dall'attività biologicadell'uomo e degli animaliRifiuti urbani di origine vegetalePELLET e CIPPATOOLIO VEGETALEBIODISELPELLET<strong>BIOGAS</strong> eTERMOVALORIZZAZIONEessenze impiegate per scopi energeticiresidui industriali della lavorazione della cellulosaresidui industriali della lavorazione del legnoessenze coltivate espressamenteper scopi energeticiresidui di piantagioni e di lavorazioni agricoleScarti dei prodotti agro - alimentariprodotti organici derivanti dall'attività biologicaumana e zootecnicarifiuti urbani di origine vegetalepioppo, salice, eucalipto e legnada ardere in genereblack - liquorsegature e trucioli da segheriagirasole, mais, cardo, ricino, sorgo,colza e soia, discantofieno e paglia, bagasse, gusci di nocciole,mandorle enoci, potatura vite e alberi da frutto, raccolta legumi,residui di canapa e cotonelolla, pula, sansa esausta semi d'olive ed uva, nocciolie scarti lavorazione della fruttareflui e liquami da allevamento degli animali e rifiuti dadiscaricasfalcio erba e potature, scarti di mercati ortofrutticoli efrazione organica RSUIncentivazione impianti a biomasse e biogas 1


Sportello EnergiaLa produzione di energia da biomasse, o bioenergia, comprende processi che sfruttano unagrande varietà di materiali di natura estremamente eterogenea.Per tracciare un bilancio sintetico del settore delle bioenergie è opportuno tuttavia suddividere ilmondo delle biomasse almeno in tre filiere principali:• Biomasse solide, costituite principalmente da prodotti o residui forestali ed agricoli (cippato,ramaglie, lolla di riso…) destinati a combustione per la generazione di energia termica ed elettrica.• Biocombustibili, costituiti da oli vegetali grezzi o raffinati impiegati in centrali per la produzionedi energia o,in alternativa, come biocarburanti per l’autotrazione.• Biogas formato da una miscela di gas a base di metano, generata dalla fermentazione di prodottie rifiuti organici in discariche o in appositi impianti di digestione ed utilizzabile per la produzione dienergia.Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 176 del 31/07/2009 – Supplemento ordinario n°136 della Legge 23 luglio 2009, n.99 sono divenute operative alcune significative modifiche alsistema di incentivazione della produzione elettrica da biomassa.Tali modifiche hanno permesso di superare alcune criticità presenti nel precedente quadronormativo, relative in particolare all'incentivazione della cosidetta “biomassa da filiera”.INQUADRAMENTO NORMATIVOIl Decreto Ministeriale del 18 dicembre 2008 – Incentivazione della produzione di energia elettricada fonti rinnovabili, ai sensi dell'art. 2, comm. 150 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 – ha resooperativi i meccanismi di incentivazione delle energie rinnovabili dalla Legge Finanziaria 2008 edalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007).Tra le varie introdotte si ricordano :– una differente valorizzazione dell'energia prodotta a seconda della fonte energeticautilizzata ;– la definizione di una Tariffa fissa omnicomprensiva (vedi scheda approfondimento), comemodalità di incentivazione alternativa ai Certificati Verdi (vedi scheda approfondimento) e validaper impianti di potenza non superiore a 1 MW (0,2 MW per l'eolico);– l'estensione dello Scambio Sul Posto agli impianti di potenza fino a 200 kW.All'interno dello stesso quadro normativo, per gli impianti alimentati da biomassa da filiera * eraprevisto :• l'incentivazione attraverso una Tariffa Omnicomprensiva di 30 €cent/kWh (modificata condecreto successivo) per impianti di potenza fino a 1 MW;• coefficiente moltiplicativo dei Certificati Verdi pari a 1,8;• cumulabilità dei C.V./Tariffa Omnicomprensiva con altri incentivi nazionali, regionali o locali,non eccedenti il 40% del costo dell'investimento.Tuttavia, l'attuazione di tale sistema di incentivi per le biomasse da “filiera” veniva rimandataall'emanazione di un ulteriore decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali diconcerto con il Ministero dello sviluppo economico.* biomasse e biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali, inclusi i sottoprodotti, ottenuti nell'ambito diintese di filiera o contratti quadro oppure di filiere corte, cioè prodotte entro un raggio di 70 km.Nel frattempo, la proposta di assegnazione di incentivi più elevati alle biomasse provenienti dadeterminate aree (70 km dall'impianto) è apparsa in contrasto con alcuni principi promossi dallaCommissione Europea, in particolare quelle riguardanti la libera concorrenza e circolazione delleIncentivazione impianti a biomasse e biogas 2


Sportello Energiamerci. Inoltre, l'imposizione di una distanza limite di approvigionamento non risultava essere unacondizione necessaria e sufficiente a garantire una maggiore sostenibilità ambientale in fase direperimento della biomassa.Pertanto, tra novembre 2008 e luglio 2009 il Parlamento e i Ministeri competenti hanno valutatouna serie di proposte di modifica dei criteri di incentivazione sopra riportati.Il9 luglio 2009 è stato approvato il Disegno di Legge 1195-B - Disposizioni per l'internalizzazionedelle imprese, nonché in materia di energia -, che contiene all'art. 42 una serie di disposizioni chemodificano il meccanismo di incentivazione dell'energia da fonte rinnovabile, ed in particolare dabiomassa e biogas.Il 31 luglio 2009, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge 23 luglio 2009, n.99,sono poi state rese operative tali modifiche.Novità introdotte dalla Legge 23 luglio 2009, n.99Come riportato, l'art.42 della legge 23 luglio, n.99 introduce una serie di modifiche al sitema diincentivazione descritto dalle Leggi Finanziarie 2007 e 2008; in particolare per quanto riguardal'incentivazione della produzione da biomassa viene stabilito quanto segue:• viene abrogato il concetto di filiera nella determinazione della tariffa omnicomprensiva perimpianti di potenza inferiore ad 1 MW.Il concetto di filiera rimane valido al fine della determinazione del coefficiente moltiplicativodei Certificati Verdi ( 1,8 per biomasse da filiera);• il biogas e le biomasse, compresi gli oli vegetali puri tracciabili, beneficiano di un valore ditariffa omnicomprensiva pari a 28 €cent/kWh (valido per gli impianti di potenza inferiore ad1 MW). La tracciabilità degli oli vegetali puri deve avvenire attraverso un sistema integratodi gestione e di controllo, come previsto dal regolamento CE n. 73/2009 del Consiglio, del19 marzo 2009;• i gas di discarica, i gas residuati dai processi di depurazione e i combustibili liquidi (adesclusione degli oli vegetali puri tracciabili di cui al punto precedente) beneficiano di unvalore di Tariffa Omnicomprensiva pari a 18 €cent/kWh;• la Tariffa Omnicomprensiva relativa alle biomasse entra subito in vigore poiché la suaapplicazione è stata svincolata dall'emanazione di ulteriori decreti ministeriali. Invece ai finidell'applicazione del coefficienti per il calcolo dei C.V. Rimane l'attesa di un decretoministeriale che definisca le modalità di tracciabilità della filiera di produzione edistribuzione delle biomasse;• viene innalzato da 1,1 a 1,3 il coefficiente moltiplicativo dei Certificati Verdi per i rifiutibiodegradabili e per le biomasse diverse da quelle prodotte da attività agricola, allevamentoe forestale da filiera;• impianti di proprieta di aziende agricole, agroalimentari, di allevamento e forestali,alimentati da biogas e biomasse, li vegetali puri (tracciabili attraverso il sistema previsto dalregolamento CE n.73/2009 del Consiglio) possono cumulare la Tariffa fissaomnicomprensiva con altri incentivi pubblici non eccedenti il 40% del costo di investime• nto.Incentivazione impianti a biomasse e biogas 3

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