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Maria Canella IL PIO ISTITUTO OFTALMICO DI MILANO

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istituzioni, attori e ideali di un secolodi cultura scientifica a Milano 1863 – 1963<strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong> - <strong>IL</strong> <strong>PIO</strong> <strong>ISTITUTO</strong> <strong>OFTALMICO</strong> -trasformazione in clinica universitaria: nel periodo del dopoguerra, infatti, «sorta l’idea tantocaldeggiata dal compianto senatore prof. Luigi Mangiagalli di creare l’Università in Milano, si eraideato di aggregare ad essa il Pio Istituto». Risalgono però all’aprile 1924, pochi mesi primadell’inaugurazione del nuovo ateneo, le vere trattative in questo senso. Ma il Consigliod’amministrazione si dimostrò subito contrario alla fusione: l’Oftalmico avrebbe dovuto infattimettere gratuitamente a disposizione della clinica «i suoi locali, i degenti, il personale sanitario e diassistenza, il materiale didattico e scientifico e l’ambulatorio», pur mantenendo in parallelo la suafunzione «nosocomiale e ambulatoria per le malattie degli occhi». La direzione sanitaria e scientificasarebbe stata affidata al professore di clinica oculistica, che avrebbe esercitato gratuitamente la suafunzione di direttore primario dell’Istituto. L’Opera pia aveva il diritto di mantenere un coadiutore alladirezione, comunque fornito di libera docenza, mentre assistenti e aiuti avrebbero dovuto prestareanche assistenza ospedaliera. Si sarebbe proceduto alla ristrutturazione dell’ospedale per renderloconforme al nuovo ruolo di clinica universitaria e l’Istituto avrebbe dovuto corrispondere per 10 anniun contributo all’Università di 12.000 lire.L’Assemblea dei benefattori, pur ammettendo la necessità di una «clinicizzazione parzialedell’Istituto», si oppose a questa perdita di potere all’interno dell’istituzione e ne chiese latrasformazione in Opera pia, in accordo con la sua storia e con il tipo di patrimonio su cui avevabasato la sua fisionomia; rifiutò inoltre di pagare il contributo annuale all’Università e chiese chevenissero conservati i «letti di patronato» per le famiglie dei principali benefattori.La soluzione fu traumatica: nel giugno 1924 intervenne l’autorità prefettizia, che pose l’Oftalmicosotto il controllo di un commissario, il ragioniere fascista Francesco Penazzo, e impose la firma dellaconvenzione, nonché il passaggio della direzione dell’Istituto alla Clinica universitaria, con un unicoambulatorio, il cui primario avrebbe deciso quali pazienti tenere presso la Clinica (in quanto affetti damalattie di rilevante interesse scientifico) e quali inviare al reparto ospedaliero a cui era preposto unvicedirettore pagato dall’Istituto. Nel reparto ospedaliero, gestito in autonomia dall’Istituto,sarebbero rimasti invece i letti cosiddetti di patronato.Questa trasformazione fu però più lenta del previsto: solo nel 1932 l’Istituto accolse infatti la sededella Clinica universitaria oculistica, che fu poi trasferita a causa dei bombardamenti, nell’agosto1943, all’Ospedale Policlinico. L’Oftalmico venne, infatti, gravemente danneggiato dai bombardamentie la sua attività venne paralizzata; tra il 1945 e il 1949 l’Istituto venne commissariato, gli edificivennero parzialmente riparati e l’attività poté riprendere.Tra il 1950 e il 1967 i padiglioni vennero completamente ristrutturati e ampliati creando un nuovireparti (sale operatorie, laboratori, reparti per uomini e per donne, dormitori per le infermiere e perle suore, biblioteca, cucina, ecc.). Il direttore primario che seguì la ristrutturazione dell’Ospedale fu ilprofessor Cesare Galeazzi, che ricoprì l’incarico dal 1942 al 1975, seguendo per oltre trent’anni tuttal’evoluzione dell’Istituto. Nel maggio 1968 con decreto del Medico provinciale il Pio istituto divenneOspedale specializzato provinciale; nel novembre dello stesso anno l’Istituto divenne Enteospedaliero.milanoCITTA’DELLESCIENZEweb: www.milanocittadellescienze.itemail: info@milanocittadellescienze.it 4


istituzioni, attori e ideali di un secolodi cultura scientifica a Milano 1863 – 1963<strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong> - <strong>IL</strong> <strong>PIO</strong> <strong>ISTITUTO</strong> <strong>OFTALMICO</strong> -Cenni bibliografici sul Pio Istituto OftalmicoLe principali fonti documentarie sulla storia dell’Istituto Oftalmico sono la serie dei rendiconti annuali,a partire dal Rendiconto morale, sanitario ed amministrativo dell’Istituto Oftalmico di Milano perl’anno 1877, Stabilimento Fratelli Treves, Milano 1878 (della serie sono stati reperiti gli anni 1877,1880, 1882, 1885, 1888-1894, 1898, 1907, 1917-1918) e i verbali del Consiglio d’amministrazione delPio Istituto Oftalmico, conservati a partire dal 1900 presso l’Archivio amministrativo dell’Aziendaospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico.Fonti a stampa:- Statuto organico del Pio Istituto Oftalmico di Milano riconosciuto in Ente morale con Regio Decreto19 settembre 1875, Tip. Marco Polo, Milano 1898.- Statuto e Regolamento, in Rendiconto morale, sanitario ed amministrativo dell’Istituto Oftalmico diMilano per l’anno 1890, Tip. Luigi di Giacomo Pirola, Milano 1892, pp. 93-113.- Elenco dei principali benefattori dell’Istituto oftalmico dal 1873 al 1898, in Rendiconto morale,sanitario ed amministrativo dell’Istituto Oftalmico di Milano per l’anno 1898, Tip.- Lit. E. Crosignani,Milano 1900, pp. 51-56.- Quadri statistici dei ricoveri presso l’Istituto Oftalmico dal 1874 a tutto il 1893, in Rendiconto morale,sanitario ed amministrativo dell’Istituto Oftalmico di Milano per l’anno 1891, Pirola, Milano 1893, pp.VII-VIII.- Pianta dei nuovi edifici del Pio Istituto Oftalmico allegata al Rendiconto morale, sanitario edamministrativo dell’Istituto Oftalmico di Milano per l’anno 1882, Tip. F.lli Rechiedei, Milano 1883.- F.P. [Francesco Penazzo], Il Pio istituto oftalmico di Milano, in “Milano. Rivista mensile del Comune”,settembre 1929, pp. 561-562.- Pio Istituto Oftalmico, in Luigi Gerli, L’Ente Ospedaliero Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico diMilano, Scuole grafiche pavoniane Artigianelli, Milano 1976, 3 vol., II, pp. 153-165.- <strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong>, “L’occhio è una vera camera oscura”. Il Pio Istituto oftalmico da Giovanni Rosmini aLuigi Ferri, in Milano scientifica 1875-1924, a cura di Elena Canadelli e Paola Zocchi, vol. 2, La rete delperfezionamento medico, Milano, Sironi, 2008, pp. 257-277.Cenni bibliografici sulla storia dell’oftalmologia a Milano:- Antonio Quaglino, Importanza degli studj fisico-matematici sui progressi dell’ottalmologia.Prelezione al corso teorico-pratico di oculistica presso l’Università di Pavia per l’anno 1861-62, in“Annali universali di medicina”, 1862, vol. 43, fasc. 535, pp. 103-121.- Giacomo Rava, Schizzo storico dell’ottalmologia avuto specialmente riguardo ai di lei progressinell’ultimo dodicennio: prolusione ad un corso di oftalmologia che darà il dottore G. Rava da Milanonella R. Università di Pisa l’anno scolastico 1863-1864, letta li 11 gennaio 1864, in “Annali universali dimedicina”, vol. 51, fasc. 561, marzo 1864, pp. 519-542.- Giovanni Rosmini, Degli istituti oftalmici, in “Rivista della beneficenza pubblica”, vol. 1, 1873, pp. 18-28- Donato Cattaneo, Gli sviluppi dell’oftalmologia nell’Ospedale Maggiore dalla sua fondazione al 1915,in “L’Ospedale Maggiore”, n. 4, 1956, pp. 219-222.- Marco G. Bascapè, <strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong>, Sergio Rebora (a cura di), Luce su luce. L’impegno della solidarietàdalla carità alla scienza, Istituto dei ciechi - Silvana Editoriale, Milano 2003.- Simon Ings, Storia naturale dell’occhio, Einaudi, Torino 2008.milanoCITTA’DELLESCIENZEweb: www.milanocittadellescienze.itemail: info@milanocittadellescienze.it 5


istituzioni, attori e ideali di un secolodi cultura scientifica a Milano 1863 – 1963<strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong> - <strong>IL</strong> <strong>PIO</strong> <strong>ISTITUTO</strong> <strong>OFTALMICO</strong> -Fig. 1Figg. 2, 3milanoCITTA’DELLESCIENZEweb: www.milanocittadellescienze.itemail: info@milanocittadellescienze.it 6


istituzioni, attori e ideali di un secolodi cultura scientifica a Milano 1863 – 1963<strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong> - <strong>IL</strong> <strong>PIO</strong> <strong>ISTITUTO</strong> <strong>OFTALMICO</strong> -Fig. 4Fig. 1. Firme apposte sulla prima pagina dell’Album dei visitatori del Pio Istituto Oftalmico di Milano daVittorio Emanuele III il 28 aprile 1906, giorno inaugurale dell’Esposizione internazionale del Sempione,e dalla regina Margherita il 2 luglio. Archivio Rettorile, Azienda ospedaliera Fatebenefratelli eOftalmico, Milano. Foto Giancarlo Costa.Figg. 2, 3. Firme apposte all’Album dei visitatori dell’Istituto oftalmico in occasione della visita realedel 28 aprile 1906. Foto Giancarlo Costa.Si riconoscono le firme di Ettore Ponti, sindaco di Milano e presidente dell’Istituto, dell’assessoreall’igiene Angelo Menozzi, di Alberto De Capitani d’Arzago e di Luigi Morandi, rispettivamentemilanoCITTA’DELLESCIENZEweb: www.milanocittadellescienze.itemail: info@milanocittadellescienze.it 7


istituzioni, attori e ideali di un secolodi cultura scientifica a Milano 1863 – 1963<strong>Maria</strong> <strong>Canella</strong> - <strong>IL</strong> <strong>PIO</strong> <strong>ISTITUTO</strong> <strong>OFTALMICO</strong> -vicepresidente e segretario dell’Oftalmico, di Giovanni Carones, Diego Tenca e Giuseppe Visconti diModrone, consiglieri, e del direttore dell’Istituto Luigi Ferri.Fig. 4. Il Padiglione Chirurgico e quello delle infermiere del Pio Istituto Oftalmico, da Luigi Gerli, L’Enteospedaliero Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, Scuole grafiche pavoniane Artigianelli, Milano1976, vol. II, p. 253.Iniziata nel gennaio del 1904 su progetto dell’ingegner Emilio Speroni dell’Ufficio tecnicodell’Ospedale Maggiore, questa nuova ala dell’Istituto fu inaugurata nel luglio del 1907.[9 marzo 2009]milanoCITTA’DELLESCIENZEweb: www.milanocittadellescienze.itemail: info@milanocittadellescienze.it 8

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