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gascromatografia di processo GRANDANGOLO - Promedianet.it

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<strong>GRANDANGOLO</strong>ABB - OTTIMIZZAZIONE DI ANALISI GAS CROMATOGRAFICHE DI PROCESSOUn nuovo standard per la<strong>gascromatografia</strong><strong>di</strong> <strong>processo</strong>I controlli <strong>di</strong> <strong>processo</strong> nei moderni stabilimenti petrolchimici sonofondamentali per garantire un corretto funzionamento dell’impianto egrande attenzione viene posta sia dalla tecnologia <strong>di</strong> <strong>processo</strong> che daireparti <strong>di</strong> manutenzione strumentale per assicurare misure anal<strong>it</strong>icheaffidabili che consentano <strong>di</strong> esercire al meglio l’impianto.Gli analizzatori più comunemente utilizzati sugli impianti petrolchimicisono i Gascromatografi da <strong>processo</strong>, oggi in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le piùesigenti richieste in termini <strong>di</strong> prestazioni elevate, semplic<strong>it</strong>à <strong>di</strong> utilizzo,affidabil<strong>it</strong>à, flessibil<strong>it</strong>à e adattabil<strong>it</strong>à ai più svariati impieghi industriali.24 n. 6 - Lug./Ago. ‘09


INDUSTRY reportI gascromatografi sono glianalizzatori più comunementeutilizzati in campo petrolchimico.Oltre a prestazioni sempre piùelevate, oggi questi sistemi <strong>di</strong>analisi devono garantiresemplic<strong>it</strong>à <strong>di</strong> utilizzo, affidabil<strong>it</strong>àe massima flessibil<strong>it</strong>à per adattarsiai più svariati impieghi industriali.In risposta a queste esigenze,ABB ha sviluppato ungascromatografo on-line che, puressendo facile da usare, haprestazioni <strong>di</strong> livello analogo aiprodotti <strong>di</strong> alta gammaLa chimica <strong>di</strong> base in Italia oggi si concentrasulla produzione e sulla commercializzazionedei gran<strong>di</strong> monomeri <strong>di</strong>base che derivano dalle attiv<strong>it</strong>à <strong>di</strong> steam crackinge raffinazione. Si tratta <strong>di</strong> uno degli assiportanti della petrolchimica, dai numerosisbocchi applicativi. I prodotti che da qui derivanosono le olefine e le <strong>di</strong>olefine leggereovvero etilene, propilene, buteni e buta<strong>di</strong>ene.Tali prodotti rappresentano, insieme ad aromatici,gas <strong>di</strong> sintesi (CO + H2) e acetilene, ipiù importanti “mattoni” dell’industria chimicae portano essenzialmente, sia <strong>di</strong>rettamente,sia attraverso i loro interme<strong>di</strong>, a polimeri <strong>di</strong>largo impiego industriale [0]. I margini <strong>di</strong> red<strong>di</strong>tiv<strong>it</strong>àsu tali prodotti sono oggi fortementevariabili e <strong>di</strong>pendenti dal prezzo del petrolio:garantire un <strong>processo</strong> defin<strong>it</strong>o, ben controllatoe quin<strong>di</strong> ad alto ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta pertantouna necess<strong>it</strong>à. I controlli <strong>di</strong> <strong>processo</strong> La <strong>gascromatografia</strong> <strong>di</strong> <strong>processo</strong> è una tecnica anal<strong>it</strong>icache consente <strong>di</strong> separare e <strong>di</strong> misurare inlinea i componenti <strong>di</strong> una miscela in un <strong>processo</strong>chimico. Gli analizzatori cromatografici,utilizzati per l’analisi in linea, devono funzionarein modo continuo e in<strong>di</strong>pendentemente dall’interazioneumana, prelevando una quant<strong>it</strong>àfissa <strong>di</strong> campione, separando le sostanze chimicheme<strong>di</strong>ante adsorbimento o all’interno <strong>di</strong>colonne cromatografiche, e misurando la concentrazione<strong>di</strong> ciascuna sostanza per mezzo<strong>di</strong> uno o più rivelatori. Il gascromatografo da<strong>processo</strong> è particolarmente adatto per impiegonell’industria chimica, petrolchimica e dellaraffinazione del petrolio. La configurazione <strong>di</strong>valvole, colonne e detector per applicazioni inn. 6 - Lug./Ago.‘09 25


<strong>GRANDANGOLO</strong>ABB - OTTIMIZZAZIONE DI ANALISI GAS CROMATOGRAFICHE DI PROCESSOtali industrie può essere variabile, come purel’analisi, che può spingersi in campi scala delleparti per milione o lim<strong>it</strong>arsi a campi scala nelpercentuale. Tutti i campioni misurati dal gascromatografo sono gassosi o liqui<strong>di</strong> da vaporizzareprima dell’analisi. L’analizzatore è controllatoattraverso un’elettronica sofisticata chene temporizza i cicli, attivando valvole e colonneper separare i componenti quando questiattraversano il sistema. I tempi <strong>di</strong> ciclo sonouna lim<strong>it</strong>azione della tecnica gas cromatograficaper le applicazioni che richiedono tempi <strong>di</strong>analisi continui o estremamente rapi<strong>di</strong>. Ciononostante,la <strong>gascromatografia</strong> da <strong>processo</strong>(PGC) è la tecnica anal<strong>it</strong>ica più utilizzata per iLa gamma completa<strong>di</strong> gascromatografi da <strong>processo</strong>controlli <strong>di</strong> <strong>processo</strong> in linea in virtù delle suecaratteristiche <strong>di</strong> economic<strong>it</strong>à, flessibil<strong>it</strong>à, sensibil<strong>it</strong>à,affidabil<strong>it</strong>à e per i numerosi campi <strong>di</strong>applicabil<strong>it</strong>à anal<strong>it</strong>ica.Negli ultimi anni abbiamo assist<strong>it</strong>o ad un’importanteevoluzione nel campo della <strong>gascromatografia</strong>e i nuovi cromatografi sono <strong>di</strong>ventatialtamente sofisticati, per far fronte allamaggiore compless<strong>it</strong>à, rapi<strong>di</strong>tà e precisione <strong>di</strong>analisi che oggi le industrie richiedono.La commutazione tra stream è ormai <strong>di</strong>ventatauna normale tecnica, quando il forno del GC èuno solo. Inoltre per ridurre gli spazi <strong>di</strong> ingombro,i gascromatografi sono oggi assemblatiprevedendo la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> alloggiare al propriointerno più <strong>di</strong> un rivelatore ed un numero <strong>di</strong>valvole e colonne sempre crescenti, così dapoter eseguire analisi <strong>di</strong> più componenti chimicicon lo stesso hardware. Questo approccioanal<strong>it</strong>ico e costruttivo è sostenibile fintanto chenon va ad intaccare l’affidabil<strong>it</strong>à delle analisi:l’aggiunta <strong>di</strong> un numero eccessivo <strong>di</strong> colonne,valvole e rivelatori all’interno dello stesso fornorischia infatti <strong>di</strong> compromettere la qual<strong>it</strong>à dell’analisi.Questi analizzatori sono meno affidabili,più <strong>di</strong>fficili da operare e mantenere rispettoagli strumenti del passato. Di norma, un correttoapproccio anal<strong>it</strong>ico e costruttivo devetenere conto che la semplic<strong>it</strong>à migliora l’affidabil<strong>it</strong>àe sistemi complessi, scomposti nelle partiche li cost<strong>it</strong>uiscono, sono sempre più semplicida affrontare: sequenze e meto<strong>di</strong> cromatograficisono generalmente più facili da capire, operaree quin<strong>di</strong> mantenere.Tenere ben presenti questi due principi consente<strong>di</strong> assicurarsi l’affidabil<strong>it</strong>à del proprioanalizzatore nel lungo periodo.Un caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osul polipropilene:La misura in oggetto richiede <strong>di</strong> analizzare ppm <strong>di</strong>metanolo (CH 3COOH), monossido <strong>di</strong> carbonio(CO), <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> carbonio (CO 2) e idrogeno (H 2) evalori percentuali <strong>di</strong> propano (C 3H 8). Questa analisiè al momento assicurata impiegando un rivelatoreTCD ed un FID, cinque valvole anal<strong>it</strong>iche,<strong>di</strong>eci colonne, e operando l’analisi in un singoloforno isotermo. La misura delle ppm <strong>di</strong> CO e CO 2avviene attraverso una prima valvola <strong>di</strong> back-flusha vent, tre colonne, un metanatore e un rivelatorea ionizzazione <strong>di</strong> fiamma mentre le ppm <strong>di</strong> MeOHvengono misurate utilizzando una seconda valvola<strong>di</strong> back-flush a vent, una valvola selettrice, trecolonne e mandando l’anal<strong>it</strong>a così separato sulmedesimo rivelatore FID. Per misurare i valori percentuali<strong>di</strong> propano serve una terza valvola <strong>di</strong>back-flush a vent, due colonne e un rivelatore atermo conducibil<strong>it</strong>à, le ppm <strong>di</strong> idrogeno richiedonouna quarta valvola <strong>di</strong> back-flush a vent, duecolonne e il TCD. Si tratta <strong>di</strong> un’analisi complessaa <strong>di</strong>mensioni multiple che, come tutte le analisimulti-<strong>di</strong>mensionali, richiede il controllo <strong>di</strong> un vastonumero <strong>di</strong> variabili per fornire misure affidabili. Lastessa applicazione può essere semplificataimpiegando simultaneamente due forni isotermi.In questo caso, il Forno 1 conterrà tre valvole, seicolonne, un metanatore e il rivelatore FID per l’analisidelle ppm <strong>di</strong> CO, CO 2e metanolo, il Forno2 conterrà due valvole, quattro colonne ed il rivelatoreTCD per l’analisi <strong>di</strong> H 2e C 3H 8. Ogni fornoha una propria un<strong>it</strong>à logica <strong>di</strong> controllo ed entramberiportano ad un’un<strong>it</strong>à elettronica <strong>di</strong> controllo“master”: così che ogni forno <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un propriometodo anal<strong>it</strong>ico specifico per le misure <strong>di</strong>pertinenza. Ciascun metodo contiene duesequenze <strong>di</strong> misure per le analisi in<strong>di</strong>pendenti deicomponenti. Ciò permette <strong>di</strong> scomporre un’analisicomplessa in sequenze anal<strong>it</strong>iche più semplici enelle sue componenti <strong>di</strong> base. L’hardware è minimizzatoin ogni forno, tale approccio semplifical’analisi e ne aumenta l’affidabil<strong>it</strong>à. Ogni forno consente<strong>di</strong> impostare una propria ottimale temperaturaapplicativa, svincolata dalla temperatura delforno parallelo, il che garantisce una separazioneottimale. Da ultimo, grazie alle <strong>di</strong>mensioni ridotte26 n. 6 - Lug./Ago. ‘09


INDUSTRY reportdei 2 forni, lo spazio richiesto in cabina analisi saràparagonabile a quello richiesto da un gascromatografoconvenzionale a singolo forno. Capirefacilmente la logica <strong>di</strong> funzionamento <strong>di</strong> forni semplicie <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> anal<strong>it</strong>ici semplici è il vantaggioprincipale dell’approccio anal<strong>it</strong>ico gas cromatograficobasato su forni multipli. Infatti ogni fornoha una sua sequenza anal<strong>it</strong>ica <strong>di</strong> funzionamento,che include le sequenze in<strong>di</strong>pendenti d’analisi <strong>di</strong>componenti. La logica conseguenza è la possibil<strong>it</strong>à<strong>di</strong> effettuare semplificate operazioni <strong>di</strong> troubleshooting:l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> errori e malfunzionamenti<strong>di</strong>venta quin<strong>di</strong> semplice e alla portata <strong>di</strong>ogni operatore: le sequenze anal<strong>it</strong>iche possonoessere in<strong>di</strong>viduate ed isolate con facil<strong>it</strong>à, per identificarein maniera univoca la sorgente del malfunzionamento.Inoltre la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre nonsolo <strong>di</strong> un forno aggiuntivo parallelo, ma <strong>di</strong> piùforni multipli, ognuno dotato <strong>di</strong> una sua un<strong>it</strong>à logica<strong>di</strong> controllo, consentirà <strong>di</strong> operare su un metodoanal<strong>it</strong>ico mentre gli altri eseguono le analisi.Forni multipli permettono <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> <strong>di</strong>versetemperature <strong>di</strong> applicazione, il che garantisce unaseparazione ottimale <strong>di</strong> un vasto numero <strong>di</strong> idrocarburia <strong>di</strong>verso punto <strong>di</strong> ebollizione, inoltre, possonoessere impiegate sequenze parallele <strong>di</strong>separazione per accelerare i tempi <strong>di</strong> analisi.Disporre <strong>di</strong> forni multipli significa inoltre <strong>di</strong> avere a<strong>di</strong>sposizione forni <strong>di</strong> backup da impiegare peranalisi particolarmente cr<strong>it</strong>iche o da tenere “on theshelf” come un<strong>it</strong>à backup “calda” in caso <strong>di</strong> malfunzionamentodell’un<strong>it</strong>à base. Processi cr<strong>it</strong>ici cherichiedano controlli anal<strong>it</strong>ici <strong>di</strong> <strong>processo</strong> senzainterruzioni possono poi sfruttare la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong>ridondare anche l’un<strong>it</strong>à Master <strong>di</strong> controllo deiforni che in un moderno in impianto <strong>di</strong> produzioneverrà tenuta “on the shelf” come un<strong>it</strong>à caldaper essere sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a a quella <strong>di</strong>fettosa, in attesache quest’ultima venga riparata. Il caso sopraesposto, relativo alle analisi <strong>di</strong> impurezze in propilene,ha evidenziato in modo chiaro i benefici derivantidal’impiego <strong>di</strong> due forni anal<strong>it</strong>ici sui quali èstata scomposta un’analisi complessa che, tra<strong>di</strong>zionalmente,verrebbe risolta su un gascromatografoa singolo forno. Altre analisi <strong>di</strong> <strong>processo</strong>potranno essere scomposte in sequenze anal<strong>it</strong>ichepiù semplici, <strong>di</strong>stribu<strong>it</strong>e su più forni: in quest’otticaè importante riflettere su come la possibil<strong>it</strong>à<strong>di</strong> controllare fino a quattro forni contemporaneamente,attraverso un'unica un<strong>it</strong>à master <strong>di</strong>controllo, consentirà in futuro <strong>di</strong> affrontare un’innumerevolegamma <strong>di</strong> applicazioni gas cromatografiche<strong>di</strong> natura assai complessa, con tempi <strong>di</strong>analisi ridotti, con sequenze <strong>di</strong> analisi semplificatee quin<strong>di</strong> più affidabili, <strong>di</strong> facile comprensione e <strong>di</strong>manutenzione elementare.ConclusioniL’approccio delle analisi gas cromatografiche suforni multipli rappresenta l’imme<strong>di</strong>ato futuro permolte applicazioni gas cromatografiche da <strong>processo</strong>poiché consente <strong>di</strong> raggiungere risultati <strong>di</strong> analisipiù compet<strong>it</strong>ivi in termini <strong>di</strong> prestazioni. Inoltre lalogica dei forni multipli controllati da una singolaun<strong>it</strong>à master consente un approccio modulare equin<strong>di</strong> modulabile, in un certo senso facilmente“espan<strong>di</strong>bile”, in funzione delle esigenze <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficache si presentano <strong>di</strong> continuo in un modernoimpianto industriale. La serie <strong>di</strong> gascromatografi da<strong>processo</strong> PGC 5000 <strong>di</strong> ABB è in grado <strong>di</strong> controllarefino a quattro forni simultaneamente, operantiin<strong>di</strong>vidualmente o insieme, in varia combinazione,offrendo performance elevate, flessibil<strong>it</strong>à e un’interfacciauomo-macchina molto intu<strong>it</strong>iva.Particolare <strong>di</strong> unGascromatografoBibliografia[0] Trifirò F., Quali strategie per la chimica<strong>di</strong> fronte a materie prime <strong>di</strong>verse ?La Chmica & l’Industria, 90-9, 2008[1] Clemons, J., “Process Chromatography”,Encyclope<strong>di</strong>a of Analytical Chemistry,John Wiley, A-21-07, 2000[2] Converse, Jimmy G., “MultidemnsionalSample Manipulation Techniques”,AD-Symposium, New Orleans, LA, 1990[3] Converse, Jimmy G., “Improve On-lineChemical Concentration Measurement”,Chemical Engineering Progress,March 1991n. 6 - Lug./Ago.‘09 27

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