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dal 15 al 19 marzo settimana nazionale della tiroide - ASL TO3

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Visite speci<strong>al</strong>istiche gratuite in 10 ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>i del Piemonte: diagnosi precoci e cure mirateDAL <strong>15</strong> AL <strong>19</strong> MARZO SETTIMANA NAZIONALE DELLA TIROIDED<strong>al</strong> 1 <strong>marzo</strong> Numero Verde 800 <strong>19</strong>9 894 per informazioni sui centri che aderiscono e le mo<strong>d<strong>al</strong></strong>ità diprenotazione.Interessate 6 milioni di persone, tra cui oltre 500.000 cittadini piemontesi, soprattutto giovani donne: inprogramma 5.000 visite, in media 10 <strong>al</strong> giorno in ciascuna delle strutture coinvolte. L’iniziativa sipropone si sensibilizzare la popolazione sull’importanza dei controlli di ruotine che tutti possono farecon il pagamento del ticket.Milano, 1 <strong>marzo</strong> 2010 – D<strong>al</strong> <strong>15</strong> <strong>al</strong> <strong>19</strong> <strong>marzo</strong> 2010 è in programma in tutta It<strong>al</strong>ia la Settimana Nazion<strong>al</strong>e<strong>della</strong> Tiroide – Giornate informative con visite gratuite. Prevede la possibilità per i cittadini di sottoporsiad una visita speci<strong>al</strong>istica gratis per verificare l’eventu<strong>al</strong>e presenza di <strong>al</strong>terazioni <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong>. Per avere iriferimenti dell’ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e cui rivolgersi si può telefonare - esclusivamente a partire <strong>d<strong>al</strong></strong> 1 <strong>marzo</strong> - <strong>al</strong>Numero Verde 800 <strong>19</strong>9 894, che mette a disposizione fino a 60 linee per le telefonate da parte deipotenzi<strong>al</strong>i pazienti.L’iniziativa è promossa <strong>d<strong>al</strong></strong> Club delle U.E.C, l’Associazione delle Unità di Endocrinochirurgia It<strong>al</strong>iane,presieduta <strong>d<strong>al</strong></strong> professor Paolo Miccoli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Gener<strong>al</strong>e dell’AziendaOspe<strong>d<strong>al</strong></strong>iera Universitaria Pisana, e <strong>d<strong>al</strong></strong>l’A.I.T., Associazione It<strong>al</strong>iana <strong>della</strong> Tiroide, presieduta <strong>d<strong>al</strong></strong>professor Aldo Pinchera, Ordinario di Endocrinologia <strong>al</strong>l’Università di Pisa, con il patrocinio delMinistero <strong>della</strong> S<strong>al</strong>ute, <strong>della</strong> SIMG, Società It<strong>al</strong>iana di Medicina Gener<strong>al</strong>e e di Cittadinanzattiva -Tribun<strong>al</strong>e per i Diritti del M<strong>al</strong>ato. Partecipano circa <strong>15</strong>0 ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>i, tra cui <strong>al</strong>cune strutture di riferimento <strong>al</strong>ivello nazion<strong>al</strong>e, a partire <strong>d<strong>al</strong></strong> Policlinico Gemelli di Roma, presso cui saranno impegnate l’UnitàOperativa di Chirurgia Endocrina, diretta <strong>d<strong>al</strong></strong> professor Rocco Bellantone, Delegato It<strong>al</strong>iano ESES,European Society of Endocrine Surgeons, e l’Unità Operativa di Endocrinologia diretta <strong>d<strong>al</strong></strong> professorAlfredo Pontecorvi, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna, Scienze Speci<strong>al</strong>istiche e Medicinadel Lavoro e Segretario <strong>della</strong> Società It<strong>al</strong>iana di Endocrinologia.In programma circa 3.000 visite gratuite negli ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>i che hanno aderito, telefonando <strong>al</strong> numero verde esenza la necessità dell’impegnativa del medico di famiglia. Si tratta di un numero limitato rispetto <strong>al</strong>ladiffusione delle m<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong>, che interessano circa 6 milioni di persone nel nostro paese. LaCampagna, infatti, è volta più in gener<strong>al</strong>e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza <strong>della</strong>prevenzione e <strong>della</strong> diagnosi precoce. Un controllo di routine, quindi, è di grande importanza. Tutti icittadini infatti, durante il resto dell’anno, possono sottoporsi ad una visita a carico del Sistema SanitarioNazion<strong>al</strong>e con il pagamento del norm<strong>al</strong>e ticket.In Piemonte sono 10 le strutture che aderiscono:• Torino, Azienda Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>iera Universitaria S. Giovanni Battista - Le Molinette• Torino, Casa di Cura Sedes Sapientiae• Novara, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Maggiore <strong>della</strong> Carità• Cuneo, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Santa Croce e Carle• Ivrea, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Civile• Alba, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e San Lazzaro• Pinerolo, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Civile Edoardo Agnelli• Chieri, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Maggiore


• Borgosesia, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Gener<strong>al</strong>e di Zona• Mondovì, Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e Santa Croce.L’<strong>ASL</strong> TO 3 PARTECIPA ALL’INIZIATIVA PRESSO L’OSPEDALE “E.AGNELLI” DI PINEROLOL’Asl To3 aderisce <strong>al</strong>l’iniziativa attraverso l’Ospe<strong>d<strong>al</strong></strong>e “E. Agnelli” diPinerolo, struttura di eccellenza per la chirurgia <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong>, con circa 100 operazioni chirurgiche e 300visite speci<strong>al</strong>istiche <strong>al</strong>l’anno e con attrezzature <strong>al</strong>l’avanguardia, che consentono di attuare interventimini invasivi e con bassissima percentu<strong>al</strong>e di complicanze. D<strong>al</strong> <strong>15</strong> <strong>al</strong> <strong>19</strong> <strong>marzo</strong>, quindi, sarà attivo unospecifico ambulatorio sotto la responsabilità del Dottor Giovanni Durante. Le visite possono essereprenotate sia tramite il numero verde 800 <strong>19</strong>9 894 sia <strong>al</strong> numero telefonico 0121 23.37.65/63 <strong>d<strong>al</strong></strong>lunedì <strong>al</strong> venerdì <strong>d<strong>al</strong></strong>le ore 11 <strong>al</strong>le ore 13.________________________________________“Le visite contribuiranno a far emergere disturbi e m<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> ghiandola che spesso non vengonoriconosciute poiché asintomatiche o con manifestazioni comuni ad <strong>al</strong>tre patologie” - spiega il professorMiccoli - “in questo modo sarà possibile formulare diagnosi precoci e prescrivere terapie mirate,farmacologiche oppure chirurgiche”. “Il ricorso ad esami ecografici con macchine sempre più sensibili esofisticate, consente di rilevare noduli <strong>tiroide</strong>i spesso di piccole dimensioni in circa il 50% <strong>della</strong>popolazione, la stragrande maggioranza dei qu<strong>al</strong>i sono benigni” - aggiunge il professor Pontecorvi.“La maggior parte delle m<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong> viene curata con terapie mediche e solo un piccola parterichiede l’intervento del chirurgo” – precisa il professor Aldo Pinchera. In più, la prevenzione, che passaattraverso una regolare assunzione di iodio utilizzando il s<strong>al</strong>e iodato in luogo di quello comune, rivesteun ruolo fondament<strong>al</strong>e nel contenimento delle m<strong>al</strong>attie <strong>tiroide</strong>e. “Quando serve il bisturi” – conclude ilprofessor Bellantone – “il ricorso a nuove tecniche e tecnologie consente di ridurre <strong>al</strong> minimo l’incisionee quindi la cicatrice sul collo oltre che limitare <strong>al</strong> massimo i rischi per le corde voc<strong>al</strong>i”.I risultati delle scorse edizioni: disfunzioni per un it<strong>al</strong>iano su treComplessivamente, sono state oltre 5.000 le visite effettuate e più di 3.000 le chiamate ricevute <strong>d<strong>al</strong></strong>Numero Verde ogni giorno per informazioni sui centri speci<strong>al</strong>izzati a cui rivolgersi, complessivamentecirca 40.000 nelle due settimane in cui è stato attivo. Ed ecco cosa è emerso dai controlli gratuiti.Il 30% dei pazienti visitati, quasi 2.000 persone, presentava <strong>al</strong>terazioni delle ghiandola <strong>tiroide</strong>a che nonsapeva di avere. Soprattutto gozzo, nel 12% delle visite, ma anche noduli, nell’oltre il 7%.Per più <strong>della</strong> metà dei casi (53%), in gener<strong>al</strong>e, sono stati prescritti ulteriori approfondimenti diagnostici,in particolare ecografie (17%) ed esami degli ormoni <strong>tiroide</strong>i (13%).Gli speci<strong>al</strong>isti hanno indirizzato quasi un quinto delle persone verso una terapia farmacologica, e perl’8% si rivelerà necessario un intervento chirurgico. Scoperti anche diversi tumori, undici, e 7 nodulisospetti: per queste persone l’iniziativa è stata re<strong>al</strong>mente efficace.Da segn<strong>al</strong>are che oltre l’80% dei cittadini che hanno prenotato la visita di controllo sono donne, aconferma che le patologie <strong>tiroide</strong>e sono un disturbo prev<strong>al</strong>entemente femminile e che le donne sonosenza dubbio più attente <strong>al</strong>la prevenzione e <strong>al</strong>la s<strong>al</strong>ute. Inoltre, in base ai questionari compilati daglispeci<strong>al</strong>isti nel corso delle visite, emerge che una persona su tre non si era mai fatta controllare la <strong>tiroide</strong>,e più del 50% ha approfittato <strong>della</strong> Campagna di prevenzione per un controllo di routine, mentre unapersona su 10 ha deciso di sottoporsi <strong>al</strong> check up gratuito perché ha parenti affetti da patologie <strong>tiroide</strong>e,notoriamente ereditarie.


La chirurgia: nuove tecniche e tecnologie“Grazie a questa Campagna” - precisa il professor Paolo Miccoli - “sarà possibile formulare unadiagnosi precoce sulla natura di un nodulo <strong>tiroide</strong>o <strong>al</strong>lo scopo di selezionare quelli da sottoporre aterapia medica o, eventu<strong>al</strong>mente, chirurgica. Nel secondo caso sarà possibile utilizzare tecnichemininvasive come, ad esempio, la MIVAT, Minim<strong>al</strong>ly-Invasive Video-Assisted Thyroidectomy”. Si trattadi una tecnica messa a punto proprio <strong>d<strong>al</strong></strong> professor Paolo Miccoli e <strong>d<strong>al</strong></strong> professor Rocco Bellantone.Può essere eseguita in caso di gozzo quando il volume <strong>tiroide</strong>o sia inferiore ai 25 ml ed in caso dinodulo <strong>tiroide</strong>o singolo quando la dimensione non sia superiore ai 3 cm di diametro. La tecnica èindicata per i noduli microfollicolari ed i carcinomi papillari, quindi patologie sia benigne che m<strong>al</strong>igne,ma anche i gozzi, tossici e non, di piccole dimensioni. “La MIVAT è una procedura che prevedeun’incisione minima, di circa 1,5 centimetri, e quindi una cicatrice ridotta” – illustra il professorBellantone - “Un vantaggio estetico di rilievo dato che la maggioranza delle persone operate sonogiovani donne. Riducendo l’incisione anche il dolore e il trauma sui tessuti risultano minimizzati”. Cisono anche vantaggi pratici, come la possibilità di farsi subito la doccia (non vengono apposti punti disutura). Subito dopo l’intervento il paziente può <strong>al</strong>zarsi, mangiare e viene dimesso in 24 ore.Nuovi progressi <strong>della</strong> tecnologia garantiscono vantaggi nella chirurgia <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong>. L’utilizzo del bisturiad ultrasuoni, in particolare, riduce la possibilità di danneggiare la voce del paziente a seguitodell’intervento. La bassa dispersione di c<strong>al</strong>ore di questo strumento, infatti, riduce i possibili danni <strong>al</strong>nervo ricorrente e l’infiammazione dei tessuti del collo. “Nella nostra esperienza le lesioni ai nervilaringei avvengono in meno dell'1% dei casi” – precisa a questo proposito il professor Miccoli – “Grazie<strong>al</strong>la loc<strong>al</strong>izzazione dell'energia sull’estremità dello strumento, poi, questo bisturi è preciso e puòeffettuare un taglio molto mirato, un aspetto fondament<strong>al</strong>e quando si deve operare, come nel nostrocaso, in prossimità di strutture particolarmente delicate ed in spazi terribilmente ristretti”. "Grazie aquesto strumento" – conclude il professor Bellantone – “siamo riusciti a ridurre del 25-30% i tempi delleoperazioni e a minimizzare le complicanze dopo l'intervento. Il paziente può contare su una guarigionepiù rapida grazie ad una migliore cicatrizzazione”.Le m<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong> e le diverse terapieLe m<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong> più diffuse in It<strong>al</strong>ia sono sicuramente il gozzo nodulare ed i noduli <strong>tiroide</strong>i.Queste patologie dipendono in larga misura <strong>d<strong>al</strong></strong>la carenza di iodio nella dieta e possono essereprevenute con la profilassi mediante l’uso del s<strong>al</strong>e arricchito con iodio. Un adeguato apporto iodicoconsentirà di prevenire nei giovani e nelle generazioni future lo sviluppo dei noduli e del gozzo. Altrem<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong> molto diffuse sono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo che hanno una forte componentegenetica. Queste patologie, in gradi diversi, si riscontrano in una donna su 10 e un po’ menofrequentemente nel sesso maschile. Nella maggior parte dei casi la terapia delle m<strong>al</strong>attie <strong>della</strong> <strong>tiroide</strong> èmedica. Nel caso del gozzo, i pazienti possono essere trattati con ormone <strong>tiroide</strong>o per ridurre la crescitaghiandolare. Il trattamento dell’ipotiroidismo, semplice ed efficace, si basa anch’esso sullasomministrazione di ormone <strong>tiroide</strong>o. L’ipertiroidismo, invece, si affronta con farmaci in grado di bloccarela sintesi degli ormoni <strong>tiroide</strong>i e che portano a una guarigione permanente solo circa un terzo deipazienti. I pazienti con ipertiroidismo persistente o che presentino nei confronti dei farmaci anti<strong>tiroide</strong>ifenomeni di intolleranza, vengono trattati con il radioiodio, che agisce grazie agli effetti delle radiazionisulle cellule <strong>tiroide</strong>e. Questo trattamento, molto efficace ed esente da rischi, viene sempre piùcomunemente viene utilizzato in prima battuta.L'intervento chirurgico è indicato nei casi di gozzo nodulare quando è presente compressione trache<strong>al</strong>ee/o esofagea e nei casi di ipertiroidismo con gozzo voluminoso. La presenza di noduli non rappresentadi per sé un’indicazione assoluta <strong>al</strong>la chirurgia; questa è tuttavia opportuna nel caso in cui le dimensionidel nodulo siano superiori a 4 cm o aumentino nel corso di trattamento medico. La <strong>tiroide</strong>ctomia tot<strong>al</strong>eè indicata nei noduli sospetti per carcinoma <strong>tiroide</strong>o. Il trattamento chirurgico dovrà sempre essereseguita <strong>d<strong>al</strong></strong>la terapia con ormone <strong>tiroide</strong>o <strong>al</strong>lo scopo di correggere l’ipotiroidismo oppure, nei pazienti


sottoposti a <strong>tiroide</strong>ctomia solo parzi<strong>al</strong>e, di evitare la recidiva del gozzo. Ogni anno in It<strong>al</strong>ia si eseguono40.000 interventi <strong>al</strong>la <strong>tiroide</strong>.Per maggiori informazioniDomina News srl – Presidenza S<strong>al</strong>a Stampa Nazion<strong>al</strong>e - via Cordusio, 4 - 20123 MilanoTel. 02 72094038 - 348 7041813 - mail to: giovanni@studiodomina.it - sito internet: www.studiodomina.it

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