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Biosfera - Annuario dei dati ambientali

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ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALIne può incidere in parte sul territorio delle regioni confinanti ma, in definitiva, si può affermare che i cacciatori residentiin una data regione esercitano l’attività venatoria principalmente nell’ambito territoriale della propria regione.Alla luce delle difficoltà di calcolo della superficie regionale su cui effettivamente è esercitata l'attività venatoria, èstato calcolato l'indice di pressione venatoria anche come rapporto tra numero di cacciatori e superficie agro-silvopastorale(TAF) includendo, in questo modo, nel territorio cacciabile, anche una porzione di aree protette dove difatto l’attività venatoria non è esercitata (tabella 2.18 e figura 2.11). Il confronto tra i valori di indice di pressionevenatoria calcolati con i due diversi algoritmi risulta interessante in quanto entrambe le elaborazioni conducono adinterpretazioni sostanzialmente concordanti, soprattutto nel caso di regioni caratterizzate da elevata pressione venatoria.Solo per Calabria e Friuli Venezia Giulia, confrontando le diverse tabelle, la pressione venatoria risulta maggiorenel calcolo effettuato utilizzando il TAF.Per alcune regioni (Liguria, Umbria, Toscana e Lombardia) il valore della pressione venatoria è decisamente superioread altre (figure 2.10 e 2.11).Allo stesso modo è interessante concentrare l’attenzione su aggregati di regioni confinanti il cui valore di pressionevenatoria è elevato. E’ il caso nuovamente di Umbria, Toscana e Liguria, dove l’elevata pressione cinegetica appareimportante, ad esempio, in rapporto all’espansione <strong>dei</strong> grandi carnivori quali il lupo o di specie ornitiche migratrici.In corrispondenza <strong>dei</strong> valori di maggiore pressione si situano sia regioni di grandi dimensioni (Toscana, Lombardia,Campania) sia di estensione ridotta (Liguria, Umbria). Si considera quindi limitato il peso della componente “estensioneassoluta della regione” nella stima della pressione venatoria (figure 2.10 e 2.11).Nelle due elaborazioni dell’indicatore proposte è riportata anche la percentuale di territorio regionale in cui è possibilecacciare, in quanto tale dato determina effettivamente la significatività della pressione venatoria; ad esempio, inToscana e in Umbria, caratterizzate da valori di pressione elevati, si riscontrano valori percentuali di territorio cacciabileparagonabili a quelli relativi a regioni con pressione venatoria decisamente inferiore.Infine, allo stato attuale, i <strong>dati</strong> utilizzati sono relativi al livello regionale ma sarebbe più interessante valutare la pressionevenatoria a livello della singola unità di gestione (Ambiti Territoriali di Caccia, Comprensori Alpini) o al limiteper provincia. Il maggior dettaglio permetterebbe di individuare contesti specifici maggiormente critici o rilevanti(ad esempio per prossimità tra zone ad elevata pressione venatoria e aree protette particolarmente sensibili, oppurea corridoi ecologici importanti o a stepping stone migratori, ecc.).OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALa legge 11 febbraio 1992, n. 157 regolamenta l'attività venatoria e la protezione della fauna selvatica omeotermasu tutto il territorio nazionale. L’intero territorio agro-silvo-pastorale nazionale (TAF) è soggetto a pianificazionefaunistico-venatoria finalizzata alla conservazione delle capacità riproduttive, al contenimento naturaledelle specie carnivore e al conseguimento delle densità ottimale delle altre specie mediante la riqualificazionedelle risorse <strong>ambientali</strong> e la regolamentazione del prelievo venatorio.PERIODICITÀ di AGGIORNAMENTOAggiornamento annuale <strong>dei</strong> <strong>dati</strong> relativi al numero di cacciatori per regione; per quanto riguarda l’estensionedella superficie cacciabile, la periodicità di aggiornamento è legata alla redazione <strong>dei</strong> piani faunistici venatoriregionali.QUALITÀ dell’ INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel Comparabilità nellotempospazio2 1 2 2178La rilevanza dell’indicatore risulta buona così come la comparabilità nel tempo e nello spazio. Ottimal’accuratezza <strong>dei</strong> <strong>dati</strong>.★★

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