ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALIINDICATORESUPERFICIE FORESTALE: STATO E VARIAZIONISCOPOPermette di valutare l’estensione della componente boscata del territorio e di descriverne la tendenza neltempo, individuando le principali tipologie di bosco nel cui ambito sono avvenute, e/o stanno avvenendo,le modificazioni areali più significative.DESCRIZIONEIndicatore di stato che rappresenta, a livello nazionale e regionale, la porzione di territorio occupata dalleforeste e descrive le variazioni della copertura boscata nel tempo. I <strong>dati</strong> presentati sono la sintesi, concadenza pressoché decennale, <strong>dei</strong> rilevamenti annuali effettuati sull’intero territorio nazionale.L’indicatore semplifica l’articolazione <strong>dei</strong> <strong>dati</strong> contenuti nelle statistiche forestali, soffermandosi unicamentesulle principali tipologie di bosco (fustaie di conifere, di latifoglie e di conifere e latifoglie consociate,cedui semplici e composti, macchia mediterranea), e pone maggiore attenzione sulla variazionedella superficie forestale negli ultimi decenni. Il periodo di osservazione superiore a cinquanta anni costituisceun intervallo temporale sufficiente per valutare l’andamento della superficie boscata, risorsa naturalenon solo caratterizzata da cicli biologici estremamente lunghi, ma anche condizionata da numerosifattori di pressione interferenti tra loro che possono generare fenomeni molto diversificati.UNITÀ di MISURAEttaroFONTE <strong>dei</strong> DATIISTAT, elaborazioni APAT su <strong>dati</strong> ISTAT208NOTE TABELLE e FIGURELa superficie forestale è stata quantificata sulla base <strong>dei</strong> <strong>dati</strong> rilevati dall'ISTAT attraverso i Comandi diStazione del Corpo Forestale o Uffici analoghi. Tale superficie comprende la “superficie forestale boscata”,ossia quella effettivamente occupata dalle foreste, e la “superficie forestale non boscata”, cioè quellanon produttiva ma necessaria o complementare alla produzione (strade forestali, piazzali di deposito,piccoli appezzamenti, ecc.). La rilevazione, la cui unità è costituita dall’appezzamento forestale oggettodi rimboschimento/ricostituzione e/o di disboscamento/utilizzazione, accerta annualmente, e per singolocomune, la superficie occupata dalle foreste articolandola secondo diversi caratteri (tipo di bosco,zona altimetrica, categoria di proprietà).Ai fini statistici è considerata forestale la superficie caratterizzata da copertura boscata con i requisitiminimi di estensione pari a 0,5 ettari e di densità (proiezione a terra della chioma delle piante) pari al50 %.Le tabelle presentate costituiscono una semplificazione <strong>dei</strong> <strong>dati</strong> organizzati nelle statistiche <strong>dei</strong> diversianni: in particolare, il confronto fra la superficie forestale del 1948-49 e quella del 2000 è strutturata inbase al “tipo di bosco”, parametro che caratterizza la fisionomia delle diverse formazioni boschive. Soloa partire dall’anno 1985 è stata introdotta la voce “Macchia mediterranea”.I <strong>dati</strong> impiegati sono riportati nei volumi ISTAT “Statistica Forestale” (anno 1948-49), “<strong>Annuario</strong> diStatistica Forestale” (anni 1960, 1970, 1980) e “Statistiche Forestali” (anno 1990). I <strong>dati</strong> relativi al 2000,non ancora pubblicati, ci sono stati gentilmente messi a disposizione dall'ISTAT. La differenza relativaall’anno di riferimento (anno solare per il 2000 e anno statistico forestale - 1 aprile/31 marzo - per glianni precedenti) è irrilevante ai fini della costruzione dell’indicatore.
BIOSFERASulla base <strong>dei</strong> valori dell’estensione della superficie forestale rilevati per ogni regione nei diversi periodi(tabella 2.26), è stato calcolato l’indice di boscosità inteso quale rapporto fra superficie forestale e superficieterritoriale regionale (tabella 2.27 e figura 2.27).La variazione circa decennale della superficie forestale, per regione e totale, consente di cogliere le peculiaritàdi ogni variazione e di correlare tale andamento con i fenomeni che hanno avuto un ruolo determinantesullo stato del patrimonio boschivo (tabella 2.28). Per esempio, all’intensa attività di rimboschimentoavviata nel dopoguerra o, viceversa, alle profonde trasformazioni legate ad eventi o fenomenidiversi (incendi boschivi, pressione da urbanizzazione, ecc.).Sulla base <strong>dei</strong> <strong>dati</strong> ISTAT disponibili, non riportati nel presente volume, sono state anche calcolate le variazionidi superficie per le diverse tipologie di bosco nel periodo di osservazione (non sono riportati i valorirelativi alla macchia mediterranea in quanto i <strong>dati</strong> riferiti al 2000 sono fatti rientrare nella categoria<strong>dei</strong> cedui semplici, in analogia a quanto previsto nelle statistiche forestali del 1948/49). Il ceduo compostoè, generalmente, in netta diminuzione, fatta eccezione per il Piemonte e la Liguria (tabella 2.29). Ilmaggiore contributo all’incremento della superficie forestale è da attribuire, in massima parte, alle formazioniconsociate di conifere e latifoglie e, secondariamente, alle fustaie di conifere (segnatamente alCentro e in alcune regioni del Sud) e a quelle di latifoglie (particolarmente al Nord).OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVAL’indicatore non ha riferimenti diretti con specifici elementi normativi.PERIODICITÀ di AGGIORNAMENTOAnnualeQUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel Comparabilità nellotempospazio1 2 1 1L'informazione utilizzata per il popolamento dell'indicatore rappresenta un dato molto importante ai finidella rappresentazione dell'entità del patrimonio naturalistico, presenta una buona affidabilità e validazione,un'ottima comparabilità nel tempo e nello spazio; non consente di cogliere alcuni aspetti quali iboschi a bassa copertura, i boschi di neoformazione, le formazioni forestali lineari.★★★209