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Sulle tracce sommerse del passato

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Il tavolo dei relatori: da sin.Lamberto Ferri Ricchi, FolcoQuilici, Federico de Strobel, Claudio Mocchegiani, GianPiero Martino, Orlando Pandolfi.È stata quindi la volta di Gian Piero Martino,responsabile <strong>del</strong> Nucleo di ArcheologiaSubacquea <strong>del</strong>la Soprintendenza ai BeniArcheologici <strong>del</strong>la Liguria, che ha rievocato un<strong>passato</strong> di incomprensioni, di reciproche diffidenze,di scontri, a volte, tra archeologi e sub, esottolineato la sempre più efficace sinergia chesi è andata sviluppando negli ultimi anni.Una tematica che è stata vivacemente ripresa con“archeologia subacquea tra volontariato e ricercaufficiale” da Lamberto Ferri Ricchi, geologo checon le sue ricerche, effettuate in particolare nelleacque interne <strong>del</strong> Lazio, ha dato un contributonotevole alle scoperte sulle culture preistorichema che si è spesso scontrato con gli archeologiufficiali. L’avventura <strong>del</strong>l’archeologia è un temaIn piedi, Lamberto Ferri Ricchi, geologo, che ha affrontatoil tema <strong>del</strong>la archeologia subacquea tra volontariato ericerca ufficiale. Seduto al tavolo dei relatori Folco Quilici.stimolante per i romanzieri, non solo per i documentaristi.Purché l’autore abbia l’accortezza el’abilità di costruire la sua storia tutta inventatasu una base rigorosamente scientifica. Lo haaffermato Folco Quilici, portando a sostegno<strong>del</strong>la sua tesi I serpenti di Melqart, un libro che èil quarto capitolo di una serie di romanzi diarcheologia subacquea tra fantasy e reality i cuiprotagonisti – Marco Arnei e Sarah Morasky –sono archeologi e oceanauti.Il primo dei due HDS Italia Annual Award 2004 èstato assegnato al Centro Carabinieri Subacquei<strong>del</strong>l’Arma “per il costante e professionale impegnoprofuso al fianco <strong>del</strong>le soprintendenze e degliarcheologi subacquei per la tutela e la valorizzazione<strong>del</strong>lo straordinario patrimonio culturalesommerso nei mari d’Italia”.Il comandante <strong>del</strong> Centro, tenente colonnelloLuigi Grisòli, ha aperto la sessione pomeridiana<strong>del</strong> IX Convegno tenendo una conferenza per illustrarel’origine el’operatività deisubacquei<strong>del</strong>l’Arma, che si èdotata per la primavolta di militarispecializzati nel1953, quando dodicicarabinieri ealtrettanti uomini<strong>del</strong>la Guardia diFinanza parteciparonoal secondocorso sommozzatoridei Vigili <strong>del</strong>Fuoco creato l’annoprecedente dallaIl prof. Claudio MocchegianiCarpano, docente a Napoli, referente<strong>del</strong> ministero dei Beni eAttività culturali.MOVM Luigi Ferraro. L’attuale assetto ordinativo<strong>del</strong> servizio risale però agli anni 1964-1965: dall’Ufficio dei Servizi Aereo e Navale <strong>del</strong> ComandoGenerale <strong>del</strong>l’Arma dipende il Centro Subacqueiche ha sede a Genova, e che è articolato neiNuclei di Messina, Cagliari e Trieste con la motovedettaCC S001; nei Nuclei di Napoli, Roma eTaranto, con la motovedetta CC S002, in unNucleo Comando e nel I e II Nucleo Operativoche, con la Sezione Addestramento, dispongono<strong>del</strong>la motovedetta CC S003.Oltre alle motovedette d’altura classe “S” - diappoggio per le operazioni di ricerca subacqueain alto fondale – i Carabinieri Subacquei possonocontare su 8 Elicotteri (distaccati dai NEC inrelazione alle esigenze), 5 sistemi filoguidatiHDS NOTIZIE N. 32 - Gennaio 2005 - pag. 7

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