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abstract in italiano R. Sgambelluri.pdf - EleA@UniSA

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partire dal IV secolo d.c., non solo per i profondi legami culturali letterali, artistici,ecc., che si erano creati nel trascorrere dei tempi, per la comune religiosità, per lospazio geografico e climatico alquanto omogeneo, ma quanto per la scelta effettuatadai popoli comunitari: valori universali, valori “ di tutti” cui aspirare, <strong>in</strong> cuiriconoscersi e specchiarsi, presidi dei conf<strong>in</strong>i del vivere civile, base, irr<strong>in</strong>unciabile eimpresc<strong>in</strong>dibile, def<strong>in</strong>ente la natura del patto sociale.In tal senso i costituenti def<strong>in</strong>irono la pace come valore per la nascente UE poichéripudiarono l’idea dell’esaltazione, presente nella cultura europea dalla cadutadell’Impero Romano s<strong>in</strong>o alla prima metà del Novecento, della guerra come valoresul quale misurare la virtù e la dignità e l’onore dei popoli. Accanto al valore dellapace nei rapporti tra i popoli europei, posero il valore della reciprocità e del rispetto,della libertà, dell’eguaglianza e della dignità della persona umana.Riconobbero, altresì, proprio perché si era alla presenza di una collettività di cittad<strong>in</strong>iche stavano scegliendo un <strong>in</strong>sieme di diritti e doveri alla base della loro societàideale, che nella costituzione dell’Unione la formazione dello stato avrebbe precedutoquello di costituzione della nazione.Avvertirono subito anche il pericolo di un soffocamento della formazione di unacoscienza europea, di un’area culturale europea che potesse chiamarsi nazione, daparte di un apparato eurostatale qualora non controbilanciato da processi di<strong>in</strong>terazione e <strong>in</strong>tegrazione dei meccanismi degli stati membri.Una siffatta situazione agli italiani, così come alle genti germaniche, è nota, giacchérammenta la formazione di uno stato nazionale come unificazione di una pluralità distati regionali sotto la sp<strong>in</strong>ta egemonica di uno di essi 3 .Per ovviare a ciò, per superare gli egoismi dei vari stati membri, previdero un lungoperiodo di <strong>in</strong>contro-confronto tra gli apparati nazionali grazie al quale ciascunopotesse analiticamente conoscere e ri-conoscere l’altro, avviare un processo diaccettazione e giustificazione delle diversità e un processo orizzontale di3 Bagnasco, A., Barbagli M., Cavalli A., (2007). Corso di Sociologia. Bologna:Il Mul<strong>in</strong>o.3

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