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Aprile 2007 - Parrocchia di Torbole

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dalcampanileMENSILE<strong>di</strong> INFORMAZIONEPARROCCHIALENUMERO 5 - ANNO V(49)aprile <strong>2007</strong>


SommarioE<strong>di</strong>torialeE<strong>di</strong>torialeE<strong>di</strong>toriale 2In ascolto 3Oratoriamoci 8Associazioni 27Scuola materna 32Scuola me<strong>di</strong>a 34Mondo del lavoro 36DAL CAMPANILE / E<strong>di</strong>torialeIn buona compagnia 40Anagrafe - Offerte 43Sà ricòrdet 44La gioia dei colori 46Calendario liturgico 48Mensile <strong>di</strong> vita ecclesiale e civica dellaparrocchia Sant’Urbano in <strong>Torbole</strong> Casaglia,stampato ad uso proprio.Direttore Responsabile:Giuseppe MensiRedazione:Mario Bonera, Monica Franchini Dolcini,Miriam Franzoni, Marco Mosca,Giusy Mucchetti, Ermanno Tonoli,Amos Vianelli, don Andrea.Consulente Fotografico:Carla foto... e cose nuove.Grafica, fotocomposizione e stampa:Tipolitografia E<strong>di</strong>trice LuminiTravagliato (Bs)Distribuzione:la rivista è <strong>di</strong>stribuita alle famiglie dellaparrocchia <strong>di</strong> Sant’Urbano e a tuttele persone interessate.Recapiti:don Andrea Venturini 030 2650122347 2530719donandreaventurini@libero.itwww.parrocchia<strong>di</strong>torbole.comIl numero <strong>di</strong> aprile è de<strong>di</strong>cato in buona parte alla festapiù importante dell’anno liturgico: la Pasqua <strong>di</strong> Risurrezione.Si avrà modo <strong>di</strong> riflettere su questo grandemistero della nostra fede, attraverso me<strong>di</strong>tazioni, notizie,narrativa e poesia, a partire dalla Settimana Santae in particolare dal Triduo Pasquale. In quanto cristiani,siamo tenuti a vivere questi giorni con partecipazionee coinvolgimento sapendo che, come <strong>di</strong>ce san Paolo,“se Cristo non è risuscitato,…allora vana è la nostrafede” (1 Cor. 15, 14).“Ecco che cosa è la risurrezione: è lo sconvolgimento,è l’atto più rivoluzionario della storia. Io non so seriusciamo a credere. Pensate, c’è il testo biblico che<strong>di</strong>ce: da che mondo è mondo non c’è nulla <strong>di</strong> nuovosotto il sole, ed è il libro più pessimistico della terra: èquello <strong>di</strong> Qohelet. E invece è sbagliato anche questo.C’è una cosa nuova, non prevista mai da nessuno:che un morto sia risorto dalla morte e abbia vinto esconfitto la morte. E tutta questa religione è fondatasulla risurrezione. E’ per questo che dalla risurrezione<strong>di</strong> Cristo dovrebbe nascere tutta un’altra storia, tutto unaltro tipo <strong>di</strong> umanità: <strong>di</strong>rei perfino, con tutta umiltà erispetto, persino un altro tipo <strong>di</strong> chiesa. Perché io nonso se la chiesa crede veramente che Cristo sia risorto.A parte che la chiesa siamo tutti noi! Perché se si crededovrebbe essere tutto <strong>di</strong>verso: il rapporto da uomo auomo, il rapporto dell’uomo con la natura, il rapportodell’uomo con le economie, il rapporto dell’uomo conle politiche; tutto dovrebbe essere <strong>di</strong>verso, perché èrisorto, perché c’è la risurrezione” (D. M. Turoldo).A tutti i lettori, un augurio <strong>di</strong> serena Pasqua dallaredazione.2


In ascoltoDomenica delle PalmeDal Vangelo <strong>di</strong> Luca 22,14 - 23,56Venivano condotti insieme con lui anchedue malfattori per essere giustiziati. Quandogiunsero al luogo detto Cranio, là crocifisserolui e i due malfattori, uno a destra e l’altro asinistra. Gesù <strong>di</strong>ceva: “Padre, perdonali, perchénon sanno quello che fanno”. Dopo essersi poi<strong>di</strong>vise le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolostava a vedere, i capi invece lo schernivano<strong>di</strong>cendo: “Ha salvato gli altri, salvi se stesso,se è il Cristo <strong>di</strong> Dio, il suo eletto”. Uno deimalfattori appesi alla croce lo insultava: “Nonsei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. Mal’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore<strong>di</strong> Dio e sei dannato alla stessa pena? Noigiustamente, perché riceviamo il giusto per lenostre azioni, egli invece non ha fatto nulla <strong>di</strong>male”.E aggiunse:” Gesù, ricordati <strong>di</strong> me quandoentrerai nel tuo regno”.Gli rispose: “In verità ti <strong>di</strong>co, oggi sarai con mein para<strong>di</strong>so”. Era verso mezzogiorno, quandoil sole si eclissò e si fece buio su tutta la terrafino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempiosi squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a granvoce, <strong>di</strong>sse: “Padre, nelle tue mani consegnoil mio spirito”. Detto questo spirò. Visto ciòche era accaduto, il centurione glorificava Dio:“Veramente quest’uomo era giusto”.“Gesù, gridando a gran voce, <strong>di</strong>sse: Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”L’intera gloria del servo <strong>di</strong> Jahvè è nello spogliarsi completamente, nell’abbassarsi, nel servirecome uno schiavo, fino alla morte. L’elevazione <strong>di</strong>vina <strong>di</strong> Cristo è nel suo abbassarsi, nel suoservire, nella sua solidarietà con noi, in particolare con i più deboli e i più provati. Poiché la <strong>di</strong>vinitàè l’amore. E l’amore si è manifestato con più forza proprio sulla croce, dalla quale è scaturito ilgrido <strong>di</strong> fiducia filiale nel Padre. “Dopo queste parole egli rese lo spirito”, e noi ci inginocchiamo eci immergiamo nella preghiera o nella me<strong>di</strong>tazione. Questo istante <strong>di</strong> silenzio totale è essenziale,in<strong>di</strong>spensabile a ciascuno <strong>di</strong> noi. Che cosa <strong>di</strong>rò al Crocifisso? A me stesso? Al Padre?Dio onnipotente ed eterno,che hai dato come modello agli uominiil Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,fa’ che abbiamo sempre presenteil grande insegnamento della sua passione,per partecipare alla gloria della risurrezione.DAL CAMPANILE / In ascolto3


In ascoltoPasqua <strong>di</strong> RisurrezioneDal Vangelo <strong>di</strong> Giovanni 20, 1-9Nel giorno dopo il sabato, Maria <strong>di</strong> Magdalasi recò al sepolcro <strong>di</strong> buon mattino, quand’eraancora buio, e vide che la pietra era stataribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò daSimon Pietro e dall’altro <strong>di</strong>scepolo, quello cheGesù amava, e <strong>di</strong>sse loro: “Hanno portatovia il Signore dal sepolcro e non sappiamodove l’hanno posto”. Uscì allora Simon Pietroinsieme all’altro <strong>di</strong>scepolo, e si recarono alsepolcro. Correvano insieme tutti e due, mal’altro <strong>di</strong>scepolo corse più veloce <strong>di</strong> Pietro egiunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide lebende per terra, ma non entrò. Giunse intantoanche Simon Pietro che lo seguiva ed entrònel sepolcro e vide le bende per terra, e ilsudario, che gli era stato posto sul capo, nonper terra con le bende, ma piegato in un luogoa parte. Allora entrò anche l’altro <strong>di</strong>scepolo,che era giunto per primo al sepolcro, e vide ecredette. Non avevano infatti ancora compresola Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare daimorti.“Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare daimorti”Che cos’è che fa correre l’apostolo Giovanni al sepolcro? Egli ha vissuto per intero il dramma dellaPasqua, essendo molto vicino al suo maestro. Ci sembra perciò inammissibile un’affermazionedel genere: “Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura”. Eppure era proprio così: nonmeravigliamoci allora <strong>di</strong> constatare l’ignoranza attuale, per molti versi simile. Il mondo <strong>di</strong> Dio, iprogetti <strong>di</strong> Dio sono così <strong>di</strong>versi che ancor oggi succede che anche chi è più vicino a Dio noncapisca e si stupisca degli avvenimenti. Il mistero della risurrezione è la logica conclusione dellastoria della salvezza, che è un <strong>di</strong>alogo fra Dio e l’uomo realizzatosi in Gesù Cristo. In lui il misterodella comunicazione amorosa e amichevole fra Dio e l’uomo è <strong>di</strong>venuto l’unione fra Dio el’uomo in un solo “io”.DAL CAMPANILE / In ascoltoO Padre, che in questo giorno,per mezzo del tuo unico Figlio,hai vinto la mortee ci hai aperto il passaggio alla vita eterna,conce<strong>di</strong> a noi <strong>di</strong> essere rinnovati nel tuo Spirito,per rinascere nella luce del Signore risorto.4


In ascoltoII domenica <strong>di</strong> PasquaDal Vangelo <strong>di</strong> Giovanni 20, 19-31La sera <strong>di</strong> quello stesso giorno, il primo dopoil sabato, mentre erano chiuse le porte delluogo dove si trovavano i <strong>di</strong>scepoli per timoredei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo aloro e <strong>di</strong>sse: “Pace a voi”. Detto questo, mostròloro le mani e il costato. E i <strong>di</strong>scepoli gioironoal vedere il Signore.Gesù <strong>di</strong>sse loro <strong>di</strong> nuovo: “Pace a voi! Comeil Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.Dopo aver detto questo, alitò su <strong>di</strong> loro e <strong>di</strong>sse:“Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete ipeccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete,resteranno non rimessi”.Tommaso, uno dei Do<strong>di</strong>ci, chiamato Di<strong>di</strong>mo,non era con loro quando venne Gesù. Gli <strong>di</strong>sseroallora gli altri <strong>di</strong>scepoli: “Abbiamo visto ilSignore!”.Ma egli <strong>di</strong>sse loro: “Se non vedo nelle suemani il segno dei chio<strong>di</strong> e non metto il <strong>di</strong>tonel posto dei chio<strong>di</strong> e non metto la mia manonel suo costato, non crederò”.Otto giorni dopo i <strong>di</strong>scepoli erano <strong>di</strong> nuovo incasa e c’era con loro anche Tommaso. VenneGesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loroe <strong>di</strong>sse: “Pace a voi!”. Poi <strong>di</strong>sse a Tommaso:“Metti qua il tuo <strong>di</strong>to, guarda le mie mani;sten<strong>di</strong> la tua mano, e mettila nel mio costato;e non essere più incredulo ma credente!”.Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”.Gesù gli <strong>di</strong>sse: “Perché mi hai veduto hai creduto:beati quelli che pur non avendo vistocrederanno!”.Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi<strong>di</strong>scepoli, ma non sono stati scritti in questolibro.Questi sono stati scritti, perché cre<strong>di</strong>ate cheGesù è il Cristo, il Figlio <strong>di</strong> Dio e perché, credendo,abbiate la vita nel suo nome.“Gesù si fermò in mezzo a loro e <strong>di</strong>sse: Pace a voi!”Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurò la pace, sapendoquanto tutti loro la desiderassero. Nel conferire agli apostoli il potere <strong>di</strong> rimettere i peccati, Cristoha portato la pace nell’anima inquieta dell’uomo. L’anima creata da Dio ha nostalgia <strong>di</strong> Dio. Lapace con Dio è il fondamento della pace tra gli uomini. Liberato dalla schiavitù del peccato, l’uomoè in pace. E’ partendo dalla pace interiore, quella del cuore, che si può stabilire la pace esteriore:in famiglia, fra vicini, in seno alla Chiesa, tra i popoli. Dio chiama tutti gli uomini ad unirsi al suopopolo unico. Il suo desiderio è <strong>di</strong> riunire tutti gli uomini in un’unica comunità per salvarli.O Padre, che nel giorno del Signoreraduni il tuo popolo per celebrareil Vivente che ha sconfitto la morte,donaci la forza del tuo Spirito,perché ti ren<strong>di</strong>amo il libero serviziodella nostra obbe<strong>di</strong>enza e del nostro amoreper regnare con Cristo nella gloria.DAL CAMPANILE / In ascolto5


In ascoltoIII domenica <strong>di</strong> PasquaDal Vangelo <strong>di</strong> Giovanni 21, 1-19In quel tempo, Gesù si manifestò <strong>di</strong> nuovoai <strong>di</strong>scepoli sul mare <strong>di</strong> Tiberiade. E si manifestòcosì: si trovavano insieme Simon Pietro,Tommaso detto Di<strong>di</strong>mo, Natanaele <strong>di</strong> Cana <strong>di</strong>Galilea, i figli <strong>di</strong> Zebedeo e altri due <strong>di</strong>scepoli.Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”.Gli <strong>di</strong>ssero: “Veniamo anche noi con te”. Allorauscirono e salirono sulla barca; ma in quellanotte non presero nulla.Quando già era l’alba Gesù si presentò sullariva, ma i <strong>di</strong>scepoli non si erano accorti che eraGesù. Gesù <strong>di</strong>sse loro: “Figlioli, non avete nullada mangiare?”. Gli risposero: “No”. Allora <strong>di</strong>sseloro: “Gettate la rete dalla parte destra dellabarca e troverete”. La gettarono e non potevanopiù tirarla su per la gran quantità <strong>di</strong> pesci.Allora quel <strong>di</strong>scepolo che Gesù amava <strong>di</strong>sse aPietro: “E’ il Signore!”. Simon Pietro appena udìche era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste,poiché era spogliato, e si gettò in mare.Gli altri <strong>di</strong>scepoli invece vennero con la barca,trascinando la rete piena <strong>di</strong> pesci: infatti nonerano lontani da terra se non un centinaio <strong>di</strong>metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco <strong>di</strong>brace con del pesce sopra, e del pane. Disseloro Gesù: “Portate un po’ del pesce che avetepreso or ora”.Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse aterra la rete piena <strong>di</strong> centocinquantatre grossipesci. E benché fossero tanti, la rete non sispezzò. Gesù <strong>di</strong>sse loro: “Venite a mangiare”.E nessuno dei <strong>di</strong>scepoli osava domandargli:“Chi sei?”, poiché sapevano bene che era ilSignore.Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo <strong>di</strong>edea loro, e così pure il pesce. Questa era la terzavolta che Gesù si manifestava ai <strong>di</strong>scepoli,dopo essere risuscitato dai morti.“Quand’ebbero mangiato, Gesù <strong>di</strong>sse a Simon Pietro: Simone <strong>di</strong> Giovanni, mi ami tu più<strong>di</strong> costoro?”La terza volta che Gesù si manifesta ai suoi, dopo la risurrezione, è densa <strong>di</strong> avvenimenti e <strong>di</strong>insegnamenti. Egli si ferma sulla riva del lago a cuocere il pesce per loro, e a presentarsi ancoracome uno che serve, perché il Risorto è Amore. Ed è sull’amore che interroga Pietro. Non è unesame, ma solo una triplice affettuosa richiesta, all’uomo che per tre volte l’aveva rinnegato e checiò nonostante doveva essere la prima pietra della sua Chiesa. Di fronte alla debolezza <strong>di</strong> Pietro,si erge maestosa e commovente la fedeltà adamantina <strong>di</strong> Gesù all’uomo che aveva scelto. Atutti noi questo <strong>di</strong>alogo tra Gesù e Pietro <strong>di</strong>ce qualcosa <strong>di</strong> estremamente consolante: se erriamo,Gesù, una volta ravveduti, non ricorda il nostro sbaglio e vede in noi solo quello splen<strong>di</strong>do<strong>di</strong>segno per il quale Dio ci ha creato.DAL CAMPANILE / In ascoltoPadre misericor<strong>di</strong>oso,accresci in noi la luce della fede,perché riconosciamo il tuo Figlio,che continua a manifestarsi nei tuoi <strong>di</strong>scepoli,e donaci il tuo Spirito,per proclamare davanti a tuttiche Gesù è il Signore.6


In ascoltoIV domenica <strong>di</strong> PasquaDal Vangelo <strong>di</strong> Giovanni 10, 27-30In quel tempo Gesù <strong>di</strong>sse: “Le mie pecoreascoltano la mia voce, e io le conosco edesse mi seguono. Io do loro la vita eternae non andranno mai perdute e nessuno lerapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me leha date è più grande <strong>di</strong> tutti e nessuno puòrapirle dalla mano del Padre mio. Io e il Padresiamo una cosa sola”.“Le mie pecore conoscono la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”Gesù ci conosce per nome e ha dato la sua vita per salvarci. Non dobbiamo aver paura <strong>di</strong> nulla.Attraverso Gesù entriamo in comunione con il Padre, partecipiamo alla vita trinitaria. I pericoliesterni non ci turbano: dobbiamo temere soltanto il peccato che ci seduce a trovare altre vie,lontane dal percorso del gregge guidato da Gesù. La nostra personale fedeltà alla voce delPastore contribuisce all’itinerario <strong>di</strong> salvezza che la Chiesa guida nel mondo, e da essa <strong>di</strong>pendela nostra felicità.Dio onnipotente,guidaci al possesso della gioia eterna,perché l’umile gregge dei tuoi fedeligiunga con sicurezza accanto a te,dove lo ha preceduto il Cristo, suo pastore.DAL CAMPANILE / In ascolto7


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Liberi Domenica Liberi del TempoDAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto8


Oratoriamoci In ascoltoXXVII Domenica Settimana del Tempo SantaPORTEFiglio <strong>di</strong> Dio, Gesù,deponendo la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>vinavarchi la portadella con<strong>di</strong>zione umanaed entri definitivamentenella nostra <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> terra.Cristo, Gesù,abbandonando il trono dell’Altissimovarchi la porta bassadello spogliamento assoluto.Deponi nella polvere,dove stanno i miseri,la gloriosa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Signoreper indossarela con<strong>di</strong>zione prostrata dei servi.DOMENICADELLEPALMECristo, Signore,varchi la portadella nostra fragile con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> debolezza e <strong>di</strong> morte,per restare con noi,fratello <strong>di</strong> ogni giorno,per metterenelle nostre manila pienezza dell’amore <strong>di</strong> Dio,per prenderci con tee condurci alla destra del Padreed elevarci con tealla <strong>di</strong>vina con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> figli pre<strong>di</strong>letti!DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto9


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Settimana Domenica Santadel TempoIN GINOCCHIOIl cammino della Chiesa,dei <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo,è tracciato dal Maestro stesso.Ha fondato una Chiesa per il servizio.Da allora, quale altro atteggiamento,la Chiesa, i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo,potrebbero assumerese non l’inginocchiarsi?GIOVEDÌSANTOCiò non significa forseche a immagine e rassomiglianzadel loro Maestro in ginocchio,è necessario che loro, sostenuti dal suo Spirito,annuncino il vangelo,parlino dell’amore del Padre,chinandosi a terra?DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascoltoCiò non significa forseche a immagine e rassomiglianzadel loro Signore piegato fino a terra,è necessario che loro, sostenuti dal suo Spirito,si pongano umilmente al livello<strong>di</strong> tutti coloro a cui propongonole sue parole e i suoi gestiper rivelare loro il suo amore liberatore?Ciò non significa forseche non c’è altro atteggiamento possibile,per il servizio,se non quello?10


XXVII DomenicaOratoriamoci IndelascoltoTempoGRANDEZZAEcco Gesù ridotto a nullaperché la sua Parolae perché le sue azioninon sono opportune.La sua Parolasu Dio e sull’uomoe sulla religionee sulla libertà interiorenon sono opportunerispetto a quanto ci si aspetta!VENERDÌSANTOBisogna ri<strong>di</strong>mensionarlopubblicamenteper <strong>di</strong>struggere la sua Parola.Bisogna ri<strong>di</strong>colizzarloper gettare il sospettosulle sue azioni.Per far tacere qualcunoè sufficiente umiliarlo.Sminuirlo!Gesù è ridotto a nulla.E’ Dio stessoa essere umiliato e sminuitoa motivo della sua passioneper l’umanitàche egli si ostinaa voler grande e trasfigurata.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto11


In Oratoriamoci ascoltoSettimana XXVII Domenica Santa del TempoSPLENDIDA VITTORIAOgni volta,l’annuncio della risurrezionetermina con le parole pressanti dell’angelo:“Andate a <strong>di</strong>re!”.Come potrebbero i <strong>di</strong>scepolitenere per sél’annuncio della splen<strong>di</strong>davittoria sulla morte?Lievito nella pastal’annuncio è destinatoa far lievitare la gioianelle pieghe più cupe<strong>di</strong> ogni essere umano.Gioiosa notizia,destinata a <strong>di</strong>spiegareil suo canto tenacefin nel profondo dei fallimentipiù vergognosi e più <strong>di</strong>speratidell’umanità.SABATOSANTODAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascoltoEccovi dunque,<strong>di</strong>scepoli del risorto,convocati oggia tutti gli appuntamentiin cui l’essere umanoè nella passionee in pericolo <strong>di</strong> morteper portarvilo sconvolgente annunciodella sua splen<strong>di</strong>da vittoriasulla morte!Andrete?12


XXVII DomenicaOratoriamoci IndelascoltoTempoCONTINUAZIONE DELLA PASQUAAndreteincontro a coloroche sono crocifissinella sofferenza,in casa loroo in un letto <strong>di</strong> ospedale?Incontro a coloroche sono inchiodatinel loro luttoper la scomparsadella persona amata?Incontro a coloroche sono straziatinell’abbandono?Incontro a coloro che,vecchi o giovani,sono spezzati dalla solitu<strong>di</strong>neperché non conoscono nessunoche li ascolti?Andrete a consolarli, sostenerli,considerarlicome esseri degni <strong>di</strong> rispetto,offrendo loro un aiutosulla strada dell’esistenza?DOMENICADIPASQUAAndrete incontro a coloro che sono spezzatidall’angoscia <strong>di</strong> fronte al futuro?Incontro a coloro che sono sotterratisotto le pesanti pietre dell’esclusione?Andrete a <strong>di</strong>re loro che Cristo risortoha conosciuto la loro intollerabile con<strong>di</strong>zionee che sta, sempre, vicino a loro?Andrete a <strong>di</strong>re loro<strong>di</strong> aggrapparsi a luicon completa fiducia?Andrete a <strong>di</strong>re che insieme a loro egli superail buio delle tenebre per portarli, con tenerezza,fino all’altra riva dove trionfa la vita?DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto13


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Riti della Domenica Settimana del Santa TempoL’ultima settimana del periodo quaresimale è detta settimanamaggiore (hebdomada maior) o santa.È la principale settimana <strong>di</strong> tutto l’anno liturgico, perchéin essa:si commemora la pas sione e morte redentrice <strong>di</strong> Cristo,che è la ragione d’essere del cristianesimo; si compie (opiuttosto da principio si compiva) l’iniziazione delle nuovereclute cristiane, almeno nelle Chiese d’Occidente,mentre in quelle d’Oriente la grande giornata battesimalecadeva il giorno dell’Epi fania che ricorda le manifestazioni<strong>di</strong> Gesù ai pastori, ai Magi e presso le acquedel Giordano dove Giovanni battezzava.Le cerimonie più notevoli si svolgono nei giorni <strong>di</strong> domenica,giovedì, venerdì e sabato.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascoltoLa domenica seconda <strong>di</strong> Passione o delle Palme, cosiddettadalla bene<strong>di</strong>zione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> ramoscelli <strong>di</strong>palma o d’olivo, in ricordo dell’entrata trionfale <strong>di</strong> Gesùa Gerusalemme, dalla cui prassi liturgica, attestata perla Palestina dalla pellegrina Eteria nel sec. IV, è derivatoquest’uso in Occidente verso i secoli VIII-IX.In Roma le palme venivano benedette e poi <strong>di</strong>stribuiteal clero dal Papa stesso, e al popolo dai ministri inferiorinell’atrio della basilica lateranense, le cui porte chiusevenivano spalancate a un picchiare dei radunati, e laprocessione avanzava nella chiesa per assistere allaliturgia stazionale.Al Vangelo si leggeva (e si legge) la Passione <strong>di</strong> Cristo, durante la lettura della quale tutti tengononelle mani la palma.Il Giovedì santo in origine era l’unica grande celebrazione liturgica <strong>di</strong> tutta la settimana santa,nella quale si volevano commemorare tre cose: l’istituzione dell’Eucarestia (in cena Domini); labene <strong>di</strong>zione degli oli santi; e la riconciliazione dei penitenti in vista della Pasqua imminente (oradeca duta).Un tempo il Papa compieva questa cerimonia, <strong>di</strong> ritorno dal Laterano, nella cappella papale <strong>di</strong> S.Lorenzo (Sancta Sanctorum), lavando i pie<strong>di</strong> a 12 sud<strong>di</strong>aconi, mentre nella basilica si recitavano ivespri.Il Venerdì santo, giornata aliturgica, prevede tra i suoi momenti caratterizzanti l’Adorazione del-14


XXVII DomenicaOratoriamoci IndelascoltoTempola croce: questa cerimonia ha la sua origine in Gerusalemmee fu introdotta in Roma da papa Sergio I. Avevaluogo nel pomeriggio, ed era presieduta dal Ponteficeche usciva dal Laterano a pie<strong>di</strong> scalzi, <strong>di</strong>etro la S. Croceche egli incensava lungo tutto il percorso, <strong>di</strong>rigendosialla basilica <strong>di</strong> S. Croce in Gerusalemme.Nell’antica Chiesa durante la Quaresima aveva luogol’istruzione preparatoria al bat tesimo, che si conferiva lanotte <strong>di</strong> Pasqua. S’impartiva ogni giorno, ed era interrottasolo da sette (in origine tre) sedute solenni dette scrutini,durante le quali i catecumeni erano presentati ai fedeli,davano il nome al registro dei can<strong>di</strong>dati all’iniziazionecristiana, e venivano esorcizzati. Nel terzo scrutinio, checadeva il sabato prima della quarta domenica, avevaluogo l’ape ritio aurium o tra<strong>di</strong>tio symboli, cioè s’insegnavanoal can<strong>di</strong>dato il Credo e il Pater noster e i quattrovangeli. Al settimo scrutinio (Sabato santo), aveva luogol’effata o apertura della bocca e delle orecchie, con il<strong>di</strong>to bagnato <strong>di</strong> saliva in Occidente, <strong>di</strong> olio in Oriente.Quin<strong>di</strong> i catecumeni riceve vano un’unzione sul petto esul dorso, come atleti pronti all’ultima battaglia contro ildemonio, facevano la solenne rinunzia a Satana e allesue opere, e recitavano pubblicamente il simbolo (red<strong>di</strong>tiosymboli) in attesa della grande cerimonia pasqualedella notte.Il Sabato santo, in origine giornata <strong>di</strong> severissimo <strong>di</strong>giunoe aliturgica, trascorreva nella preparazione imme<strong>di</strong>ata dei catecumeni al battesimo, che avevaluogo la sera, previa bene<strong>di</strong>zione del fonte battesimale.Dal fonte i catecumeni, <strong>di</strong>venuti neofiti, movevano processionalmente verso la basilica tuttailluminata per la prossima celebrazione liturgica, che coincideva con i primi chia rori dell’alba pasquale.In seguito la funzione fu anticipata fino alla mattina del Sabato, ma ora è riportata alla sera.La messa della domenica <strong>di</strong> Pasqua, introdotta dopo che la funzione della notte <strong>di</strong> Pasqua erastata retratta alla mattina del Sabato santo, esalta i benefici della risurrezione <strong>di</strong> Cristo e gioisce perle nuove reclute entrate a far parte, con il battesimo, della famiglia cristiana. Per tutta la settimana,che era festiva, i neobattezzati indossavano la veste bianca ricevuta nel rito e la deponevano nelladomenica seguente detta perciò in albis (depositis).DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto15


In Oratoriamoci ascoltoXXVII La nuvola Domenica la duna del TempoDAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascoltoUna nuvola giovane (ma, è risaputo, la vita delle nuvole è breve e movimentata) faceva la suaprima ca valcata nei cieli, con un branco <strong>di</strong> nuvoloni gonfi e bizzarri. Quando passarono sulgrande deserto del Sahara, le altre nuvole, più esperte, la incitarono: «Corri, corri! Se ti fermi quisei perduta».La nuvola però era curiosa, come tutti i giovani, e si lasciò scivolare in fondo al branco dellenuvole, così simile ad una mandria <strong>di</strong> bisonti sgroppanti.«Cosa fai? Muoviti!», le ringhiò <strong>di</strong>etro il vento. Ma la nuvol etta aveva visto le dune <strong>di</strong> sabbiadorata: uno spettacolo affascinante. E planò leggera leggera. Le dune sembravano nuvole d’oroaccarezzate dal vento.Una <strong>di</strong> esse le sorrise. «Ciao», le <strong>di</strong>sse. Era una duna molto graziosa, appena formata dal vento,che le scompigliava la luccicante chioma.«Ciao, io mi chiamo Ola», si presentò la nuvola.«Io, Una», replicò la duna.«Com’è la tua vita lì giù?».«Bè... Sole e vento, fa un po’ caldo ma ci si arrangia. E la tua?».«Sole e vento…, gran<strong>di</strong> corse nei cielo».«La mia vita è molto breve. Quando tornerà il gran vento, forse sparirò».«Ti <strong>di</strong>spiace?».«Un po’. Mi sembra <strong>di</strong> non servire a niente».«Anch’io mi trasformerò presto in pioggia e cadrò. E’ il mio destino».La duna esitò un attimo e poi <strong>di</strong>sse: «Lo sai che noi chiamiamo la pioggia Para<strong>di</strong>so?».«Non sapevo <strong>di</strong> essere così importante», rise la nuvola. «Ho sentito raccontare da alcune vecchiedune quanta sia bella lapioggia. Noi ci copriamo <strong>di</strong>cose meravigliose che sichiamano erba e fiori».«Oh, è vero. Li ho visti».«Probabilmente io non li vedròmai», concluse mestamente loduna.La nuvola riflettè un attimo, poi<strong>di</strong>sse: «Potrei pioverti addos soio...».«Ma morrai...».«Tu però, fiorirai», <strong>di</strong>sse la nuvolae si lasciò cadere, <strong>di</strong>ventandopioggia iridescente.Il giorno dopo la piccola dunaera fiorita.Uno delle più belle preghiereche conosco <strong>di</strong>ce: «Signore, fa’<strong>di</strong> me una lampada. Bruceròme stesso, ma darò luce aglialtri».1616


Oratoriamoci In ascoltoXXVII Domenica del Concerto TempoAlle 21 <strong>di</strong> domenica 4 marzo s’è tenuto nella parrocchiale <strong>di</strong> Sant’Urbano, in collaborazione con lafondazione Mazzocchi e l’amministrazione comunale, il concerto dell’orchestra a plettro Clau<strong>di</strong>oe Mauro Terroni. Buona la presenza <strong>di</strong> pubblico che ha applau<strong>di</strong>to calorosamente i brani tratti daAntonio Vival<strong>di</strong>, Luciano Bellini, Raffaele Calace, Ralph Paulsen Bahnsen, Vittorio Monti, eseguiticon brio e maestria dall’ensemble <strong>di</strong>retto dal maestro Dorina Frati.L’orchestra, che era presente con 25 elementi, nel luglio 2006, su invito <strong>di</strong> noti complessimandolinistici, ha effettuato una tournée in Giappone eseguendo con grande successo concertiin varie città.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto17


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Catechesi Domenica per genitori del TempoGiovedì 1 marzo si è svolto il terzo incontrodestinato ai genitori dei bambini <strong>di</strong> secondaelementare sul tema: “La fede: dono eimpegno”. Obiettivi: verificare la propria fede,impegnarsi a rendere la propria famiglia luogo<strong>di</strong> esperienza <strong>di</strong> autentico rapporto con Dio e<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo fraterno.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascoltoDopo la preghiera introduttiva dal salmo 24, i partecipanti, circa una ventina, sono stati invitatia scrivere in<strong>di</strong>vidualmente su un foglietto una definizione <strong>di</strong> fede o un atteggiamento che sirichiami ad essa. I foglietti sono stati appesi poi su un cartellone e ognuno ha esposto e spiegatobrevemente quello che ha scritto. E’ emersa laconsapevolezza che la fede è un dono, ma anchee soprattutto un impegno <strong>di</strong> vita: concretamenteè sentire e credere che Dio è vicino alla nostraesistenza, ci dà forza e aiuto nella quoti<strong>di</strong>anità;fede è mettere in pratica l’insegnamento <strong>di</strong>Cristo, specialmente nei rapporti con il prossimo,è sperare in un futuro migliore a partire da noistessi e da ciò che trasmettiamo ai nostri figli.In seguito è stata affrontata la lettura del branodal vangelo <strong>di</strong> Marco 5, 24b-34, in cui Gesùguarisce l’emorroissa. Subito dopo, i genitori,<strong>di</strong>visi in piccoli gruppi, hanno riflettuto suicomportamenti dei vari personaggi dell’episo<strong>di</strong>oe sulla loro evoluzione.Il brano in questione è un esempio illuminante<strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> un a fede matura, caratterizzatadal <strong>di</strong>alogo personale con Cristo.18


XXVII DomenicaOratoriamoci IndelascoltoTempoIl percorso <strong>di</strong> fede compiuto dalla donna può costituire il para<strong>di</strong>gma per l’attualizzazione.All’inizio sta il riconoscimento <strong>di</strong> una situazione <strong>di</strong> bisogno che si presenta intutta la sua urgenza come questione vitale. A questo riconoscimento segue ilmomento del superamento della frustrazione e dell’assunzione cosciente delbisogno e della situazione esistenziale (povertà, sofferenza, emarginazione).Il tragitto segreto parte dall’apertura fiduciosa nei confronti <strong>di</strong> Gesù, e va verso laricerca <strong>di</strong> un contatto personale con lui nella speranza della salvezza (momentodell’attività: cerca, supera la folla, giunge al contatto). Si perviene così al momentodella passività. È il momento della <strong>di</strong>sponibilità a ricevere e a lasciarsi condurrelungo il percorso che porta all’esplicitazione dell’evento accaduto. E la presa <strong>di</strong>coscienza della gratuità del dono ricevuto da Dio.Inizia così il percorso rivelato. La paura e il tre more sono le reazioni che possonocogliere la personache giunge alla coscienza<strong>di</strong> essere allapresenza <strong>di</strong> un’azione<strong>di</strong> Dio. In questomomento l’appellopersonale e losguardo penetrante<strong>di</strong> Gesù muovonoa uscire dall’anonimatoper risponderecon libertà ed entrare in rapporto personalecon lui. L’incontro porta, comesuo frutto, il reciproco riconoscimentodell’identità propria. L’impegno chequi emerge è quello <strong>di</strong> orientarsiverso una sempre più profonda maturazionedella relazione personale conGesù, me<strong>di</strong>ante la Parola, la ricerca <strong>di</strong>un rapporto personale (silenzio e preghiera)che si realizza in scelte <strong>di</strong> vitaconcrete, tali da essere forme visibilidella salvezza avuta in dono.L’incontro successivo approfon<strong>di</strong>rà iltema a partire dalle considerazionipersonali su cui i genitori dovrannoriflettere a casa relativamente al branodel vangelo trattato in serata.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto19


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Giovedì Domenica grasso del TempoDAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto20


Oratoriamoci In ascoltoXXVII Domenica Guida del Tempo sicuraDAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto21


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Nido famiglia Domenica del TempoProgetto: Impasti e ImpiastriProgetto attivato ai sensi della L.R. 23/99“Politiche Regionali per la famiglia”art. 4 comma 2I nostri piccoli impastatori il 19 marzo hanno saputo festeggiare i loro papà in unmodo veramente dolce: armati <strong>di</strong> biscotti e crema <strong>di</strong> cioccolato hanno preparatodei semplici ma golosi Baci <strong>di</strong> Dama.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto22


XXVII DomenicaOratoriamoci IndelascoltoTempoNei giorni precedenti si erano attivati per preparare l’involucro che avrebbe accoltola loro produzione ed avevano costruito un grande cuore rosso su cui era scrittol’in<strong>di</strong>zio che avrebbe guidato ilpapà alla scoperta del regalo: “Caropapà in questo mio grande cuore cisono baci per te”.DAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto23


In Oratoriamoci ascoltoXXVII Nido famiglia Domenica del TempoDAL CAMPANILE / In Oratoriamoci ascolto24


Associazioni In ascoltoXXVII Domenica del Artiglieri TempoRADUNO ARTIGLIERI 29 APRILE A JESOLO (VE)Ricevuto il programma dagli organizzatori, il Consiglio Direttivo ha deciso <strong>di</strong> prenotare un pulmino<strong>di</strong> 16 posti. Qualche coppia si è già iscritta. Chi fosse interessato, può chiamare il presidente allo0302650434 ore pasti.La quota, comprensiva <strong>di</strong> trasportoe pranzo presso ristorante è <strong>di</strong>euro 40.La decisione <strong>di</strong> noleggiare unpullman <strong>di</strong> pochi posti è nataper cause <strong>di</strong> forza maggiore: nelperiodo del raduno nazionalesono stati fissati anche altri treraduni provinciali.BILANCIO CONSUNTIVO 2006L’esercizio si è chiuso con una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> euro 130.Questi i punti più significativi relativi al bilancio:- Contributo campana combattenti euro 250- Mancato contributo comunale forfait- Spese tenuta conto corrente euro 156- Manutenzione extra per monumento euro 1002001 Bibione (Ve)Raduno nazionale.Il gruppo si sta mettendo in or<strong>di</strong>ne.Il Consiglio, a proposito del conto corrente, ha deciso <strong>di</strong> chiuderlo e <strong>di</strong> avvalersi <strong>di</strong> unlibretto risparmio al portatore con un costo quasi azzerato.SITUAZIONE TESSERAMENTO2001 Bibione (Ve)Raduno nazionale.Passaggio davanti al palco delleautorità.Al 31 marzo, il tesseramento ha interessato il 90% degli associati. L’obiettivo è stato raggiuntograzie alla fattiva collaborazione <strong>di</strong> Giuseppe Poli.Il presidente ringrazia ed augura a tutti una serena e felice Pasqua.DAL CAMPANILE / In Associazioni ascolto27


In Associazioni ascoltoXXVII Avis Domenica del TempoDAL CAMPANILE / In Associazioni ascoltoNon vi è dubbio che in questi ultimi anni molto cammino è stato fatto anche in Italia nel campodella donazione <strong>di</strong> sangue, sia per quanto riguarda il numero dei donatori e delle donazioni siaper quanto concerne la sicurezza per il donatore e per il ricevente.A proposito della donazione <strong>di</strong> sangue, plasma ed emoderivati, i dati riportati nell’ultimaassemblea regionale sono confortanti, in quanto documentano come in Lombar<strong>di</strong>a si stiaraggiungendo l’autosufficienza.Tuttavia <strong>di</strong> sangue c’è ancora tanto bisogno nelle sale operatorie e per gli ammalati in genere.Il grande cuore degli avisini è sempre pronto a donare gratuitamente il proprio sangue ad unfratello che soffre, che non conosci e che non ti conosce: è un gesto <strong>di</strong> grande valore umano ecristiano.A tutti gli avisini un grazie per il bene che fanno.Auguriamoci comunque che i donatori aumentino; soprattutto i giovani sono invitati a iscriversiall’Avis.ISCRIVITI ALL’AVIS, CORRI INCONTRO ALLA VITA!In occasione della santa Pasqua, la sezione Avis <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> Casaglia porge i migliori auguriai suoi associati, a tutta la comunità, alle associazioni, ai parroci, ai dottori Pesaro e Pinelli,all’amministrazione comunale.28


Associazioni In ascoltoXXVII Domenica del Tempo AlpiniCARNEVALEDopo aver offerto, nell’ultima domenica <strong>di</strong> carnevale, “chiacchiere”, tè e vin brulè in piazza dellaRepubblica a tutti i convenuti, la tradotta che trasportava i “Veci Alpin” è partita alla volta dellaQuaresima.Gli Alpini, come sempre, si sono mostrati contenti e allegri insieme a tutta la comunità in questasplen<strong>di</strong>da giornata <strong>di</strong> febbraio.RADUNO NAZIONALE A CUNEOAnche quest’anno siamo giunti alla più importante manifestazione alpina. Il nostro Gruppopartecipa con molto entusiasmo e con una presenza massiccia, considerata la sistemazioneottima che abbiamo trovato. Un particolare ringraziamento va al nostro capogruppo Osvaldo,per il premuroso e tempestivo interessamento, in collaborazione naturalmente con il ConsiglioDirettivo.La sistemazione è presso l’oratorio <strong>di</strong> S. Rocco, patrono della parrocchia San Rocco a Bernezzo,guidata da don Bruno, il quale ha <strong>di</strong>mostrato nei nostri confronti immensa cor<strong>di</strong>alità, gentilezza e<strong>di</strong>sponibilità; per tutto ciò il gruppo esprime la propria gratitu<strong>di</strong>ne.L’oratorio, situato poco <strong>di</strong>stante dal centro, è dotato <strong>di</strong> tutti i comforts che necessitano per ungruppo <strong>di</strong> 40 – 50 persone, che si ritroverà a Cuneo dall’11 al 14 maggio per l’ 80 a AdunataNazionale. Questa sarà l’occasione non solo per partecipare alla sfilata ma anche per visitarei <strong>di</strong>ntorni e passare giornate in allegra compagnia <strong>di</strong> penne nere provenienti da ogni parted’Italia.Cogliamo l’occasione per augurare Buona Pasqua a tutta la popolazione!Si avvertono gli eventuali interessati che per il viaggio a Vienna ci sono ancora posti <strong>di</strong>sponibili!DAL CAMPANILE / In Associazioni ascolto29


In Associazioni ascoltoXXVII Combattenti Domenica e reduci del TempoDAL CAMPANILE / In Associazioni ascolto30


Associazioni In ascoltoXXVII Domenica Polisportiva del TempoAll’interno della polisportiva comunale <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> Casaglia, propone numerose attività la sezionetennis, per sod<strong>di</strong>sfare i praticanti <strong>di</strong> tale sport presenti sui nostri campi, che negli ultimi anni sonoaumentati grazie all’ospitalità dell’ambiente e dei soci.I campi da gioco sono tre: uno con struttura coperta e superficie in erba sintetica adatto per lastagione invernale, due all’aperto con superficie in terra rossa, usufruibili dalla primavera al primoautunno.Grande attenzione e spazio sono de<strong>di</strong>cati alla scuola tennis per bambini e ragazzi, alla qualesono iscritti una cinquantina <strong>di</strong> allievi. Alcuni <strong>di</strong> essi hanno formato una squadra Under 12 chepartecipa al campionato provinciale organizzato dalla F.I.T.Le sei squadre agonistiche <strong>di</strong> adulti partecipano alle manifestazioni delle federazioni F.I.T. e UISP.La squadra femminile è iscritta solo alla UISP.Nella passata stagione la squadra maschile partecipante alla competizione UISP per MaiClassificati si è laureata campione <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a ed in seguito d’Italia, mentre la squadra Over 45alla competizione UISP Open ha conseguito il titolo <strong>di</strong> campione provinciale.La squadra maschile iscritta al campionato D4 provinciale della F.I.T. ha lottato fino all’incontro <strong>di</strong>spareggio per il passaggio <strong>di</strong> categoria perdendo 3-2 con il Castegnato.Durante l’anno vengono organizzati tornei sociali <strong>di</strong> singolare e doppio aperti a tutti, un torneo<strong>di</strong> doppio aperto a tutti, una 24Ore <strong>di</strong> tennis a settembre, gare all’interno della settimana dellosportivo, tornei femminili <strong>di</strong> singolare e doppio e maschili <strong>di</strong> singolare in collaborazione con laUISP.DAL CAMPANILE / In Associazioni ascolto31


In Scuola ascolto maternaXXVII Buona Domenica Pasqua! del TempoÈ Pasqua.DAL CAMPANILE / In Scuola ascolto maternaNon è facile, per i bambini, cogliere il significato della Resurrezione, del ritorno alla vitarappresentato dalla Pasqua.Per questo abbiamo fatto un progetto in grado <strong>di</strong> legare tutte le attività alla loro esperienzapersonale, alle conoscenze acquisite,utilizzando le analogie con la natura, che offre ogni anno lospettacolo primaverile della rinascita.L’attenzione dei bambini è stata rivolta sui temi della gioia e della vita, conducendoli a in<strong>di</strong>viduarenell’ambiente circostante le consuetu<strong>di</strong>ni e le tra<strong>di</strong>zioni legate sia alla primavera che alla Pasqua.Le attività sono state finalizzate all’acquisizione dei significati profon<strong>di</strong> del cristianesimo e deivalori legati a questa importante ricorrenza: l’amore, il perdono, la solidarietà e la pace fra gliuomini. Le esperienze essenziali sulle quali ci siamo basati sono state quelle dell’amore (essereamati e accettati con i propri limiti e le proprie qualità), della fratellanza, dell’amicizia che si faatteggiamento abituale nella vita quoti<strong>di</strong>ana, della fiducia, dell’accoglienza, della sicurezza e dellasolidarietà.Le attività proposte sono state hanno fatto riferimento a questi sentimenti per creare un clima<strong>di</strong> serenità e <strong>di</strong> gioia profonda nel rispetto reciproco. I bambini hanno intuito che la Pasqua è lafesta della speranza e della pace e ci ricorda il sacrificio <strong>di</strong> Gesù che ha sopportato la crocifissioneed è Risorto, secondo il piano del Padre, per rafforzare l’amore e la fratellanza fra gli uomini, perinsegnare un modello <strong>di</strong> vita più alto, fatto <strong>di</strong> altruismo, <strong>di</strong> generosità, <strong>di</strong> gioia piena nell’amore.32


Scuola In materna ascoltoXXVII Domenica del TempoI bambini, le insegnanti e tutto il personale della scuola augurano a tutta la comunità una lieta esanta Pasqua.PasquaPasqua è nuova ogni anno,anche i gran<strong>di</strong> lo sanno:è nuovo il riso dei bambini,è fresco il ciliegio nei giar<strong>di</strong>ni.E tutti sentono nel cuorela novità fatta d’amore.E’ la voglia <strong>di</strong> essere più veri,è la voglia <strong>di</strong> essere sinceri;è la pace che Cristo dàa chi ha buona volontà.DAL CAMPANILE / In Scuola ascolto materna33


In Scuola ascolto me<strong>di</strong>aXXVII Consiglio Domenica comunale del dei Tempo ragazziCome ormai è consuetu<strong>di</strong>ne, nellanostra scuola si sono svolte le elezioninelle classi prime per designarei consiglieri che devono rimpiazzare icompagni <strong>di</strong> terza, passati alla scuolasuperiore.Dopo questo atto formale si è potutoconvocare il Consiglio per la nominadegli assessori.Il nuovo Consiglio risulta così composto:Sindaco: Fortunati RobertaVicesindaco: Zogno SilviaConsiglieri: Andreis Mario (assessore allo sport e tempo libero)Boakye Kevin Benjamin (assessore alla cultura e rapporti sociali)Rocco Michael (assessore all’istruzione)Rossi Ivan (assessore all’ambiente)Girelli NicolaLoss DamianoNatali FlavioRota RiccardoSerioli SimoneSpinelli LucaSuccessivamente è stato convocato nuovamente il Consiglio comunale dei ragazzi con il seguenteor<strong>di</strong>ne del giorno:1. Stesura questionario per rilevare tra i compagni i problemi da <strong>di</strong>scutere.2. Trattazione degli argomenti rimasti in sospeso dall’anno precedente.3. Eventuali proposte dei consiglieri.DAL CAMPANILE / In Scuola ascolto me<strong>di</strong>aI consiglieri, dopo aver constatato che alcune problematiche affrontate nel precedente consigliosono rimaste in sospeso, ritiene inutile, al momento, l’indagine presso i compagni e decide <strong>di</strong>riprendere gli argomenti ere<strong>di</strong>tati dal consiglio precedente. Se necessario il questionario verràproposto più avanti.Le problematiche prese in esame sono le seguenti:a) attraversamento della strada provincialeb) problemi che si riferiscono a <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> circolazionec) stato dei parchetti pubblicid) completamento dell’arredo scolasticoe) proposte per attività ricreative pubblichef) indagine tra i genitori sul gra<strong>di</strong>mento deiprogetti svolti a scuola34


Scuola In ascolto me<strong>di</strong>aXXVII Domenica del TempoDopo aver ampiamente <strong>di</strong>battuto ciascun argomento, il consiglio ha preso atto che alcuniproblemi sono già stati risolti (ad esempio l’attraversamento della strada provinciale in orariod’entrata e <strong>di</strong> uscita dalla scuola), per gli altri ha formulato delle proposte <strong>di</strong> soluzione che,trascritte in un verbale, verranno presentate al sindaco <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> Casaglia rag. Giannini Dario ealla Giunta affinché ne valutino la fattibilità.Ne riportiamo alcune:istituire la “giornata del verde pulito” per ripulire i giar<strong>di</strong>netti;aprire al più presto la nuova “tangenziale” per ridurre il traffico in paese;ridurre il tempo preimpostato <strong>di</strong> apertura dei rubinetti della scuola per ridurre il consumo <strong>di</strong>acqua;sistemare a fini sportivi lo spazio verde attorno alla scuola;realizzare una pista <strong>di</strong> pattinaggio e per gli skate in uno dei parchetti.Altre proposte riguardano <strong>di</strong>rettamente la scuola e si riferiscono alla realizzazione <strong>di</strong> un giornalinoscolastico e all’utilizzo <strong>di</strong> una o più mattine per ripulire il cortile <strong>di</strong>mostrando in tal modo che inostri ragazzi sono capaci non solo <strong>di</strong> chiedere ma anche <strong>di</strong> impegnarsi personalmente quandonoi adulti <strong>di</strong>amo loro la possibilità <strong>di</strong> fare e <strong>di</strong> esprimersi.DAL CAMPANILE / In Scuola ascolto me<strong>di</strong>a35


In Mondo ascolto del LavoroXXVII Territorio Domenica del TempoLuppoloIl luppolo (dal latino Humulus Lupulus) è una piantarampicante appartenente alla famiglia delle Cannabaceae,dell’ or<strong>di</strong>ne delle Urticaceae e cresce spontaneonei 2 emisferi terrestri tra il 35° e il 55° parallelo.È pianta <strong>di</strong>oica, cioè i fiori maschili e femminili sitrovano su piante <strong>di</strong>verse, abbastanza <strong>di</strong>ffusa allostato spontaneo anche da noi, soprattutto nei luoghiombrosi e umi<strong>di</strong>.Può raggiungere i cinque metri <strong>di</strong> altezza, ma perreggersi si deve aggrappare ad altre piante o a sostegnioccasionali.Ha foglie palmate che assomigliano a quelle della vite,ma molto più piccole. Ciò che rende inconfon<strong>di</strong>bile illuppolo sono, però, i suoi fiori delle piante femminache assomigliano agli strobili <strong>di</strong> pino, dapprima ver<strong>di</strong>,quin<strong>di</strong>, a maturità <strong>di</strong> colore giallo.DAL CAMPANILE / In Mondo ascolto del LavoroStoria e tra<strong>di</strong>zioniIl luppolo era conosciuto in Germania fin dal secolo VIII: è ricordato nel Polytychus d’Irminone,opera dei primi anni del IX secolo. Sembra che i primi utilizzatori del luppolo fossero i monaci, chel’usavano per le sue proprietà calmanti e “raffreddanti” delle voglie e fantasie sessuali. Per questoi monaci furono i primi coltivatori <strong>di</strong> questa pianta.Un grande contributo viene dato dalle ricerche della celebre botanica Suor Hilgedard von Bingen(1098-1179) dell’Abbazia <strong>di</strong> St. Rupert in Germania.Suor Hildegard mette in evidenza le qualità del luppolo per arrestare la putrefazione ed allungarela vita alla birra.L’impiego del luppolo si espande dapprima in Boemia e poi in tutta la Germania e l’Olanda,<strong>di</strong>ventata il centro nevralgico del commercio internazionale.Qualche resistenza si ha nei “tra<strong>di</strong>zionalisti ad oltranza” inglesi che, nonostante l’introduzionedel luppolo da parte degli immigrati fiamminghi, lo accettano pienamente solo alla fine del XVIsecolo.La tra<strong>di</strong>zione popolare consiglia <strong>di</strong> dormire suun guanciale imbottito <strong>di</strong> coni <strong>di</strong> luppolo, sesi soffre d’insonnia. Anche gli in<strong>di</strong>ani d’Americautilizzavano il luppolo come sedativo econ tale ruolo agli inizi del secolo entrò anchenella farmacopea ufficiale americana.In molte zone, in primavera, i nuovi getti vigorosie non ancora legnosi, vengono raccoltied usati in cucina per varie preparazioni.36


XXVIIMondoDomenicadel Indelascolto LavoroTempoUso e proprietàIl luppolo è una pianta comune in Europache viene coltivata nelle regioniproduttrici <strong>di</strong> birra poiché è alla basedell’aromatizzazione amara <strong>di</strong> questabevanda. Nonostante tale pianta nonsia stata molto usata nell’antichità per lesue virtù terapeutiche, è dal do<strong>di</strong>cesimosecolo menzionata come “rime<strong>di</strong>o dellamelanconia” per le sue proprietà aperitive,depurative, lassative e vermifughe,mentre è stata precisata la veri<strong>di</strong>cità <strong>di</strong>alcune attività tra<strong>di</strong>zionalmente attribuitele,in modo particolare le azioni sedativee rilassanti. Queste sue funzioni sonoampiamente giustificate considerando ilcontenuto in aminoaci<strong>di</strong> ed in sostanze<strong>di</strong> natura ormonosimile, mentre in conseguenzadei contenuti dell’olio essenzialee <strong>di</strong> sostanze fitoormonali, il luppolorisulta efficace sulla crescita dei capelli,stimolando le funzioni metaboliche deitessuti superficiali del cuoio capelluto.Contribuisce inoltre a migliorare un naturale sviluppo del seno. Recenti stu<strong>di</strong> farmacologici hanno<strong>di</strong>mostrato l´efficacia antiproliferativa e citotossica <strong>di</strong> alcuni flavonoi<strong>di</strong> del luppolo su alcune lineecellulari <strong>di</strong> tumori umani.Controin<strong>di</strong>cazioniI preparati a base <strong>di</strong> Luppolo si usano per cicli brevi e mai in maniera continuativa.Non tutti tollerano questa pianta, anzi molte persone vanno incontro a nausea, vomito e vertigini.Così come tutte le erbe che hanno effetti sedativi (es. kava, valeriana, passiflora), il luppolo può avereun effetto depressivo ad<strong>di</strong>tivo quando somministrato con agenti antipsicotici e benzo<strong>di</strong>azepine.A causa delle potenziali conseguenze negative sulla salute, si consiglia particolare attenzionequando il luppolo viene somministrato insieme a tutti i farmaci che hanno attività antidepressiva,sedativa ed anticonvulsivante. L’eccessiva depressionedel sistema nervoso centrale si manifestacon sonnolenza, vertigini, alterazionedella coor<strong>di</strong>nazione motoria e della concentrazione.Gli strobili del luppolo freschi a contattodella pelle possono provocare irritazioni.Fam. CannabaceaeSpecie Humulus lupulus L.Nome <strong>di</strong>alettaleLoèrtisDAL CAMPANILE / In Mondo ascolto del Lavoro37


In Mondo ascolto del LavoroXXVII Sansavini Domenica Steering del Systems TempoDAL CAMPANILE / In Mondo ascolto del LavoroLa <strong>di</strong>tta oggetto del nostro articolo è a tutti gli effetti una <strong>di</strong>tta… molto in movimento: il “core business”riguarda la costruzione e la trasformazione <strong>di</strong> veicoli industriali con la pre<strong>di</strong>sposizione delterzo o quarto assale super sterzante.Innanzitutto una precisazione è d’obbligo: i signori Sansavini sono gran<strong>di</strong> lavoratori. Il “vizietto”<strong>di</strong> famiglia, riferisce il signor Federico, consiste nel fatto che si inizia molto presto il mattino e sifinisce la sera tar<strong>di</strong>.Federico Sansavini, colui che ha portato la <strong>di</strong>tta a <strong>Torbole</strong> Casaglia, si può considerare figlio d’arte,avendo egli appreso i primi ru<strong>di</strong>menti dall’attività del padre.Quest’ultimo, Armando Sansavini, ebbe l’intuizione, già agli inizi del Novecento, che l’Italia cominciassea muoversi su gomma. Egli era nato a Terra del Sole in provincia <strong>di</strong> Forlì il 9 gennaio del1901. Il nostro intervistato è invece nato a Faenza, dove la famiglia si era trasferita, il 29 gennaio1934. Terminate le scuole dell’obbligo, accompagnava il padre che faceva il camionista. Durante itrasferimenti, pensava a come migliorare il trasporto. Quando doveva effettuare con il padre delleconsegne in spazi ristretti, si rendeva conto quanta <strong>di</strong>fficoltà ci fosse a fare manovra, specialmentein retromarcia. Il giovanotto aveva la passione per la meccanica ed era acuto osservatore delleproblematiche connesse al trasporto.Gli anni passano e nel 1955 si unisce in matrimonio con la signora Fernanda. La nascita del figlioFabrizio nel 1965 coincide con l’inizio della sua avventura professionale. Girando su e giù per loStivale, Federico si era fatto conoscere e apprezzare: il commendatore e console d’Etiopia GiuseppeCalabrese, titolare dell’omonima azienda <strong>di</strong> Bari, la quale aveva un’unità operativa a Brescia,lo convoca e gli affida la responsabilità commerciale della filiale citta<strong>di</strong>na delle Officine Calabrese<strong>di</strong> via Orzinuovi. Quirimane fino al 1970quando la concessionariaSocar <strong>di</strong> Bolzanogli offre la responsabilitàcommerciale <strong>di</strong> filiale.Federico <strong>di</strong>ventaun affermato ven<strong>di</strong>tore<strong>di</strong> autocarri: tramitequesto incaricoha modo <strong>di</strong> farsi conoscerein tutta l’altaItalia. Nel 1975 <strong>di</strong>ventail <strong>di</strong>rettore alla VenetaCarri Spa <strong>di</strong> Susegana(Treviso), concessionariaspecializzatanella commercializzazione<strong>di</strong> veicoli industrialiIVECO.38


XXVIIMondoDomenicadel Indelascolto LavoroTempoNel 1983 ritorna a Brescia alle Officine Calabrese dove rimane fino all’aprile del 1988. Nel frattempo,nel 1985, aveva fondato la <strong>di</strong>tta Asse Sansavini ed aveva brevettato quella che può definirsi lasua invenzione: l’asse abbinabile al “trattore” (cioè la motrice del camion), che gli consente unamanovrabilità eccezionale; inoltre, l’aggiunta <strong>di</strong> uno o due assi secondo la richiesta permette alveicolo <strong>di</strong> aumentarne la portata.Nel 1988, dopo qualche anno dal <strong>di</strong>ploma del figlio Fabrizio, la <strong>di</strong>tta inizia la propria attività a tuttigli effetti in via Cavallera, 16, dove opera tuttora. Nel contempo il signor Federico si trasferisce aTravagliato con la famiglia. Oltre a Fabrizio, in <strong>di</strong>tta è occupato anche l’altro figlio Davide, classe1966, che è responsabile del reparto officina e montaggio, a<strong>di</strong>acente agli uffici tecnici: quipervengono gli or<strong>di</strong>ni e si effettua la realizzazione <strong>di</strong> essi.Le commesse giungono da alcuni privati, da autotrasportatori ed anche, in modo considerevole,dalla IVECO Trasporti Speciali; ultimamente sono state commissionate delle applicazioni perautocarri destinati all’Arabia Sau<strong>di</strong>ta.La <strong>di</strong>tta, composta da 15 addetti, è in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le esigenze della clientela, offrendo unservizio “chiavi in mano”. A lavori ultimati, gli automezzi, prima della consegna al committente,vengono collaudati presso la motorizzazione, sezione CPA (Centro Prove Autocarri). A questopunto possono essere consegnati pronti per l’uso al cliente.DAL CAMPANILE / In Mondo ascolto del Lavoro39


In ascolto buona compagniaXXVII Doppio Domenica lungo ad<strong>di</strong>o del TempoFABRIZIO DE ANDRE’ RACCONTATO DA MASSIMO BUBOLA <strong>di</strong> Massimo Cotto, pp.172, ed. AlibertiDAL CAMPANILE / In ascolto buona compagniaSe tutti conoscono Fabrizio De André, autore e interprete <strong>di</strong> canzoni come “Marinella”, “Ilpescatore”, “Bocca <strong>di</strong> rosa”, “La guerra <strong>di</strong> Piero”, pochi hanno sentito parlare <strong>di</strong> Massimo Bubolache ha lavorato con De André. In trent’anni <strong>di</strong> carriera, iniziata nel 1976, ha scritto oltre trecentocanzoni (tra cui “I venti del cuore” e “Il cielo d’Irlanda”, portate al successo da Fiorella Mannoia),è stato produttore <strong>di</strong> Milva, Gang, Cristiano De André, ha tradotto Bob Dylan, Waterboys e l’operaomnia <strong>di</strong> Patti Smith, con la sua chitarra si è cimentato con il blues, il folk rock, il country, fino arappresentare il primo esempio italiano <strong>di</strong> rock d’autore.Il libro è una lunga intervista con Massimo Bubola che racconta la sua carriera <strong>di</strong> artista e inparticolare l’esperienza <strong>di</strong> collaborazione con De André, le canzoni composte a quattro mani, gliargomenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione che spaziavano dallo sport, alla fattoria in Sardegna fino a sconfinarenella letteratura (Platone, Sant’Agostino, Shakespeare, Pasolini…). Ne emerge un ritratto <strong>di</strong> DeAndré ine<strong>di</strong>to: “Era un animale notturno…E <strong>di</strong> notte rielaborava ideologicamente quello cheavevamo scritto <strong>di</strong> giorno…Arrivavamo alla fine della canzone, come se arrivassimo in cima aduna montagna da due versanti opposti: lui attraversava un bosco, io una cascata <strong>di</strong> roccia”; “Quando andavamo a pescare, lui si metteva la giacca blu da portuale genovese e il suo berretto<strong>di</strong> lana con il pon-pon rosso. Lo penso così con la barba un po’ lunga, in controluce sulla barca,mentre coi denti tira la bava per serrare l’amo e poi si gira a guardare la costa e cercare <strong>di</strong> scorgerela sua casa <strong>di</strong> lontano”. Bubola e De André hanno composto insieme tra le più belle canzonidel repertorio <strong>di</strong> Fabrizio, raccolte negli album “Rimini”del 1978 (“Andrea”, “Sally”, “Volta la carta”,“Coda <strong>di</strong> lupo”) e “L’in<strong>di</strong>ano” del 1981, omaggio agli in<strong>di</strong>ani d’America e alla gente sarda, “unitidal rispetto e dall’amore per il loro habitat, le tra<strong>di</strong>zioni, gli uomini <strong>di</strong> visione e <strong>di</strong> poesia che,come nella Bibbia, sono anche profeti” (“Fiume Sand Creek”, “Hotel Supramonte”, “Quello chenon ho”, “Franziska”). Bubola tornerà a lavorare per De André nel 1990: con lui comporrà la ballata“Don Raffaè”. Commentando la presenza <strong>di</strong> trentamila persone ai funerali <strong>di</strong> Fabrizio, afferma:“Quando muore un poeta, ci ren<strong>di</strong>amo conto che con lui è volato via qualcosa <strong>di</strong> preziosoche ci apparteneva, e allora ci sentiamo orfani e derubati…Fabrizio ha saputo coniugare poesiapopolare e poesia letteraria…e ha avuto il coraggio <strong>di</strong> rischiare, <strong>di</strong> mettersi sempre in gioco, <strong>di</strong>cambiare, <strong>di</strong> gettare tutte le medaglie per una nuova impresa”.Passando a parlare <strong>di</strong> se stesso, Bubola racconta delle sue ra<strong>di</strong>ci venete e conta<strong>di</strong>ne chesicuramente ne hanno influenzato la vocazione musicale (“Sono cresciuto pensando che la musicaera molto più forte del cinema, perché al cinema piangevanosolo le donne, mentre le canzoni facevano piangere gli uomini.Mi sono nutrito <strong>di</strong> letteratura orale,<strong>di</strong> storie e leggende, <strong>di</strong> vitavissuta e tante favole”). Verso la fine del libro, vengono propostialcuni brevi racconti, tra cui “Quel cielo d’Irlanda” (1999), de<strong>di</strong>catoad un’isola molto amata dall’artista.Dalla Postfazione: “Avete trovato il De André sconosciuto o poconoto, gli aneddoti e i ricor<strong>di</strong>, la genesi delle canzoni e la loroanalisi logica, lo struggimento e la commozione, le risate e lefollie, l’e<strong>di</strong>to e l’ine<strong>di</strong>to. Ma, accanto a Faber, avete trovato e forsescoperto Bubola – del resto, se Massimo fosse <strong>di</strong> poco pregio,Fabrizio non l’avrebbe voluto accanto a sé così a lungo”.L’autore. Massimo Cotto è nato ad Asti. Porta occhiali arancionie due orologi per vedere cose e colori secondo i suoi tempi.Ogni anno presenta a Roma il Premio De André.40


In buona compagnia In ascoltoXXVII Domenica del Pasqua Tempo<strong>di</strong> L. Achim Von ArnimDa terra e polvere alle pure, azzurre brezzespazia lo sguardo quando ha inizio primavera,sale più in alto il sole sul potente carro,la terra ha nostalgia <strong>di</strong> foglie e <strong>di</strong> fragranze,le storie sacre ci raccontano in quei giorniciò che già il cuore ha presagito nei suoi anfratti.Egli è risorto dalla tomba, dalla morte,e come vano è stato l’esitare umano,così risorge il mondo dei celesti doniogni anno nuovi, e quando s’aprono i bocciolinulla è troppo in alto per l’amore nostro:ci dona tutto in rivoli <strong>di</strong> gioia,che solcano gli occhi ed i campi al <strong>di</strong>sgelo,ciò che è invisibile vuol <strong>di</strong>rsi alla luce.DAL CAMPANILE / In ascolto buona compagnia41


In ascoltoXXVII Domenica del TempoVECCHIE FOTO CERCANSILa redazione del bollettino rivolge uninvito a tutti coloro che possiedonofotografie del passato, più o menorecente, che testimoniano luoghi, avvenimenti,attività, persone del nostroComune.Chi è interessatoallapubblicazione,può recapitareil materiale presso l’ufficio <strong>di</strong> Mario Bonera invia Mazzini nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane.Verrà rilasciata ricevuta, in attesa <strong>di</strong> restituzionedell’originale.2 ali o … millepie<strong>di</strong>?Campo adolescenti da 19 a domenica 22 luglio a San Zeno <strong>di</strong> MontagnaDalla quarta elementare alla terza me<strong>di</strong>a prima o seconda settimana <strong>di</strong> luglioper informazioni chiedere a suor SilvinaDAL CAMPANILE / In ascoltoEstate <strong>2007</strong> a Marina <strong>di</strong> CarraraPer bambini dalla prima alla quinta elementare dal 3 al 17 agosto42


Offerte - In Anagrafe ascoltoXXVII Domenica Offerte del - Anagrafe TempoRINATI IN CRISTORISORTI IN CRISTOGiuliana Franzoni il 4 marzo <strong>2007</strong> Mirte Parmigiani il 19 marzo <strong>2007</strong>Una signora 50Luigi Macobatti 500Per un battesimo 100Famiglia Spagnoli 25In ricordo del papà 200Coniugi Colombo 100Una benefattrice 50In memoria <strong>di</strong> Pietro, Laura, Lucia, Fiorella 150Flli Sisti 1000Una famiglia 1000Una famiglia 100I familiari in ricordo <strong>di</strong> Mirte Parmigiani 3005 PER MILLEAnche la legge finanziaria <strong>2007</strong> ha previsto per l’anno <strong>2007</strong> la destinazione, inbase alla scelta del contribuente, <strong>di</strong> una quota pari al cinque per mille dell’Irpefanche a finalità <strong>di</strong> sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative<strong>di</strong> utilità sociale. Possiamo al riguardo aiutare la <strong>Parrocchia</strong> <strong>di</strong> Sant’Urbanoattraverso la nostra cooperativa Costruireinsieme da tempo costituita proprio permeglio coor<strong>di</strong>nare anche le attività sociali, ricreative, educative e assistenziali checi caratterizzano sia da un punto <strong>di</strong> vista logistico che fiscale. Per fare questo ènecessario scrivere il seguente co<strong>di</strong>ce fiscale:02432940985nell’apposita casella che nei modelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti si riferisce al 5per mille da destinarsi al settore sopra ricordato.Ricor<strong>di</strong>amo che per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso la parrocchia,telefonando al 347 2530719 oppure alle signore Elda Gussago, Ornella Muscioed Ermellina Robolini.Questa scelta non è alternativa ma si aggiunge al tra<strong>di</strong>zionale 8 per mille da destinarsialla Chiesa Cattolica, <strong>di</strong> cui ancora raccoman<strong>di</strong>amo la scelta, ed altrettantoovviamente non influisce sul totale delle tasse che dovete pagare!Ci sembra un modo molto semplice ma altrettanto proficuo per aiutarci a svolgerein maniera ancora migliore la nostra missione.DAL CAMPANILE / In Offerte ascolto - Anagrafe43


In Sà ascolto RicòrdetXXVII Al<strong>di</strong>na Domenica Scalvini del TempoDAL CAMPANILE / In Sà ascolto RicòrdetAl<strong>di</strong>na ScalviniLa signora Al<strong>di</strong>na Scalvini è nata a <strong>Torbole</strong> Casaglial’1 novembre del 1924. Il luogo del lietoevento fu l’abitazione a ridosso dell’arco sullavia principale allora denominata via VittorioEmanuele. La signora Al<strong>di</strong>na era terza <strong>di</strong> quattrosorelle chiamate con simpatia “le sorellequattro stagioni”; in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> età Bice (“primavera”),Ines (“estate”), Al<strong>di</strong>na (“autunno”) e Severina(“inverno”): il nomignolo non era casualema faceva riferimento coincidente alle date <strong>di</strong>nascita delle ragazze. Dopo aver frequentatol’asilo gestito da personale laico, in quantole suore hanno iniziato il loro servizio neglianni Trenta, all’età <strong>di</strong> sei anni la signora Al<strong>di</strong>nafrequenta le scuole elementari sotto la guidadella maestra Mazzola: le aule erano situate alpiano terra, mentre il primo piano ospitava gliuffici del comune. Durante le vacanze estive ipassatempi consistevano nel giocare a quadretti(si saltava con una gamba sola e vincevachi sbagliava meno), o a nascon<strong>di</strong>no oppurecon il “ciàncol”, anche se era un po’ pericoloso.La signora Al<strong>di</strong>na era figlia <strong>di</strong> Achille (classe1895), il quale era fratello del padre <strong>di</strong> ArturoAngelo (ve<strong>di</strong> bollettino giugno 2004). La suaera una famiglia <strong>di</strong> trebbiatori: il signor Aristide(classe 1897) fu la prima vittima del progressotecnomeccanico, perché venne menomato albraccio destro a seguito <strong>di</strong> infortunio subitodurante la trebbiatura.Intanto gli anni passavano, anche se i ricor<strong>di</strong>dell’epoca non sono molto piacevoli: daitre<strong>di</strong>ci ai <strong>di</strong>ciotto anni la signora Al<strong>di</strong>na vissel’esperienza della guerra.Raggiunta la maggiore età, fu assunta in Comune:il sindaco <strong>di</strong> allora era Gabriele Sandrinie suoi colleghi furono Francesco Angelini, padredell’architetto Cesare, <strong>di</strong> Augusta e <strong>di</strong> Italo,e Luisa Ver<strong>di</strong>ni in Barbera che sarebbe poi <strong>di</strong>ventatasua consuocera.Era il periodo in cui tutto si acquistava tramitele tessere, i documenti provenivano dallaPrefettura e gli impiegati dovevano compilarei documenti per l’assegnazione della tesserache serviva per l’acquisto <strong>di</strong> pane, scarpe egeneri alimentari.Terminata la guerra, i genitori <strong>di</strong> Al<strong>di</strong>na acquistanoil cortile, che consisteva in un ampio appezzamento<strong>di</strong> terra, ora in corrispondenza delcomplesso <strong>di</strong> via De Gasperi. Sulla via Mazzinic’erano le abitazioni, l’officina meccanica <strong>di</strong>Marino Anselmi e in fondo al cortile una grandevigna che confinava con il campo sportivocomunale.Il 22 maggio del 1946 Al<strong>di</strong>na Scalvini si uniscein matrimonio con Guido Ontini, e nella stessaoccasione si sposa anche la sorella <strong>di</strong> Guido,Ester, con Dante Grassi. I coniugi Ontini, che siconoscono fin da ragazzi e sono originari entrambi<strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> Casaglia, vanno in viaggio <strong>di</strong>nozze a Venezia, meta ambita e lontanissimaper quei tempi.Al ritorno dalla luna <strong>di</strong> miele la signora Al<strong>di</strong>nainizia a lavorare nella forneria del marito, ilquale è affiancato nel laboratorio dal fratelloAmedeo. Nel negozio si trovano Al<strong>di</strong>na e Mari,moglie <strong>di</strong> Amedeo. Ricorda la signora Al<strong>di</strong>na:44


Sà In Ricòrdet ascoltoXXVII Domenica del Tempo“Si iniziava a fare il pane prima delle ore quattrodel mattino e il negozio alzava la serrandaalle ore 5.30, domenica compresa. Gli orari chesi osservano oggi invece sono in vigore da untrentennio.Eravamo molto orgogliosi della nostra attività:oggi si può trovare <strong>di</strong> tutto, ma allora si vendevanopane, farina, pasta sfusa e biscotti rigorosamente<strong>di</strong> produzione propria.Il Venerdì Santo, quando la processione passavaper la via principale, i negozianti ingaggiavanouna gara per allestire le vetrine piùbelle.Noi mettevamo in vista i prodotti della premiataforneria: pane comune e <strong>di</strong> semola,trecce, pagnotte tipo pugliese, mantovane,ciambelle e quant’altro. Tuttavia l’attrazioneprincipale erano le torte che io e mia cognatapreparavamo per l’occasione: torte inzuppatecon alchermes, decorate con granella <strong>di</strong> cioccolatobianco e scuro, dolci con scritte tracciateartigianalmente tramite la sacca “a poche”,le “spumiglie – meraviglie” (tante nuvoletteadagiate sopra immensi vassoi bianchi e merlettati,i bonbons, estasi papillari <strong>di</strong> piccini…eanche dei gran<strong>di</strong>).Andavamo fieri della nostra produzione equando il giorno seguente i clienti ci facevanoi complimenti ci commuovevamo. Un’altra occasioneper <strong>di</strong>mostrare la nostra creatività era ilperiodo <strong>di</strong> Santa Lucia. Le mamme si recavanoda Annunciata Vassalli, il cui negozio <strong>di</strong> fruttae verdura per la ricorrenza del 13 <strong>di</strong>cembre,<strong>di</strong>ventava un emporio <strong>di</strong> giocattoli (bambole,trenini, pistole, sciabole <strong>di</strong> plastica, giochi inscatola <strong>di</strong> società, hula hop, vestiti in stoffa deglieroi dei fumetti <strong>di</strong> allora: Black Macigno, Tex,l’Uomo Mascherato, Capitan Kid, Zagor ecc.).Terminati gli acquisti <strong>di</strong> giocattoli, la clientelaveniva nel nostro negozio per acquistare ilpacchettino dei dolci, consistente in monete<strong>di</strong> cioccolata ricoperte <strong>di</strong> carta dorata, carbonedolce, tiramolla, liquirizia, pasticcini, biscottizuccherati come i bucaneve. Per finire la gentesi recava da Colombina Tonoli in Rossini peracquistare mandarini, noci e arachi<strong>di</strong>.Abbiamo sempre ritenuto <strong>di</strong> utilità sociale la nostraattività, perché l’obiettivo era costantementerivolto alla sod<strong>di</strong>sfazione della clientela: anchese l’orario <strong>di</strong> apertura era alle 5.30, non <strong>di</strong> rado ilavoratori della fornace Deretti passavano prima<strong>di</strong> andare al lavoro ed entravano <strong>di</strong>rettamentenel forno per acquistare il pane caldo.Ho rivissuto tutti questi momenti quando nel2006 si è compiuto il 150° anno <strong>di</strong> attività. Nell’occasionei miei figli, che oggi gestiscono l’attività,hanno preparato un rinfresco per i nostriclienti ed anch’io sono stata in negozio ad accoglieree salutare tutti coloro che entravano.Per una mattinata i miei ricor<strong>di</strong> hanno fatto unsalto all’in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> sessanta anni fa… che beitempi!”.DAL CAMPANILE / In Sà ascolto Ricòrdet45


In La ascolto gioia dei coloriXXVII Le Corbusier Domenica del TempoLE CORBUSIER(1887 - 1965)DAL CAMPANILE / In La ascolto gioia dei coloriIn questa rubrica non abbiamo mai parlato <strong>di</strong> architettura. Questa <strong>di</strong>sciplina è sempre stata ed ètuttora molto importante per lo sviluppo della società e mira a rendere più piacevole e comodala vita per tutti noi.Un architetto che ha decisamente lasciato il segno è Le Corbusier: egli si interessava <strong>di</strong> architetturarazionalista che fonda le sue ra<strong>di</strong>ci ideali sul trattato romano “De Architectura” <strong>di</strong> Vitruvio,nonché sulle teorie rinascimentali <strong>di</strong> Leon Battista Alberti.Da questo compren<strong>di</strong>amo che la ricerca <strong>di</strong> una “società ideale” passa attraverso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un’architetturamigliore.Le Corbusier nasce in Svizzera nel 1887 ed è <strong>di</strong>venuto uno degli architetti più famosi e prolifici almondo.Tra le sue realizzazioni si possono annoverare oltre 75 e<strong>di</strong>fici costruiti in 12 <strong>di</strong>versi paesi del mondo,400 quadri, 40 sculture e 34 libri.Per tutta la sua vita ha <strong>di</strong>mostrato una curiosità inesauribile nei confronti delle città e delle loropossibili trasformazioni. Siimmaginava la città compostada gran<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiallontanati dalle strade,immersi in un parco esollevati da terra me<strong>di</strong>antepiloni. Una dellesue migliori realizzazioniè l’unità <strong>di</strong> abitazione <strong>di</strong>Marsiglia, che si proponecome esempio <strong>di</strong> cellulaper la creazione <strong>di</strong> unacittà ideale.Un’altra opera che lo hamesso in luce è “VillaSavoye” dove ha potutomettere a punto le sueidee principali. Questavilla è <strong>di</strong>ventata <strong>di</strong> fattoun Manifesto e nel 1965è stato il primo monumentofrancese riconosciutodurante la vitadell’architetto.46


La gioia In dei ascolto coloriXXVII Domenica del TempoL’opera più famosa <strong>di</strong> LeCorbusier appartiene al suoperiodo più avanzato ed èfortemente atipica rispettoal suo razionalismo iniziale:si tratta <strong>di</strong> Notre Dame duHaut.La struttura è fortementeasimmetrica e qui l’architettoha operato in maniera piùespressionista. Il suo valoreconsiste nell’aver propostoun modo nuovo e più libero<strong>di</strong> progettare una chiesa.Non essendo simmetrica,essa perde il suo aspetto caratteristicofondato sulla separazioneprecisa tra spaziodel clero e spazio dei fedeli,e torna ad essere luogo dellacomunità, dove chi credefonda la sua fede sul propriobisogno <strong>di</strong> spiritualità. Non cidevono essere separazionispaziali in una chiesa.Le Corbusier lavora anche in In<strong>di</strong>a, a Char<strong>di</strong>garth, dove riesce a progettare una intera città con tuttigli e<strong>di</strong>fici pubblici.In Russia,invece, progetta il centro Soyuz, sede delle Cooperative sovietiche.Nella sua vita non vennero però risparmiate critiche, soprattutto da parte degli architetti conservatori.Egli stesso riconobbe che il suo era un idealismo eccessivo, a volte impraticabile, infatti moltilavori risultarono inattuati.Restano innegabili i frutti del suo instancabile attivismo e la pregnanza del suo messaggio umanistico,centrato sulla compenetrazione <strong>di</strong> unalogica costruttiva ferrea e il bisogno <strong>di</strong> comunicazionetra gli uomini.La sua natura lo portò a girare tutto il mondo,lavorò a Tokyo dove costruì il Museo <strong>di</strong> ArteOccidentale e negli USA dove realizzò il CarpenterCenter dell’università <strong>di</strong> Harvard.Nella sua vita seppe però anche isolarsi comeun eremita: nel capanno <strong>di</strong> legno che costruìin riva al Me<strong>di</strong>terraneo, a Roque Cap Martin,morì nel 1965.DAL CAMPANILE / In La ascolto gioia dei colori47


C a l e n d a r i o L i t u r g i c odomenica 1 aprileIn ascoltoDomenica delle PalmeXXVII Domenica del Tempo8.00 Quinto, Rina e Luciano9.30 Sandrini Luigi e Barbieri Stefano11.00 Maria, Teresa, Bigì e Luigi14.30 Esposizione18.00 Solenne conclusione Quarant’ore - Capitanio Giovanni, Maria e Ginolunedì 2 aprile 18.30 Per tutti i defunti20.30 Liturgia Penitenzialemartedì 3 aprile 18.30mercoledì 4 aprile 9.0018.30 Davini Giulia e Umbertogiovedì 5 aprile 16.30 Santa Messa per ragazzi ed anziani20.30 Santa Messa in Coena Dominivenerdì 6 aprile 9.30 Adorazione ragazzi15.00 Via crucis20.30 Liturgia della Passione e processionesabato 7 aprile 14.30 Bene<strong>di</strong>zione uova20.30 Veglia Pasqualedomenica 8 aprilePasqua <strong>di</strong> Risurrezione8.009.3011.0015.30 Vespri solenni18.00lunedì 9 aprile 8.00martedì 10 aprile 18.30 Robolini Aurelio, Caterina ed Ermellinamercoledì 11 aprile 9.0018.30 Chiari Gregorio e Baresi Mariarosagiovedì 12 aprile 18.30 Caterina e Francesco - Severo Scalvini - Larcher Leonardo, Margherita e Giuliavenerdì 13 aprile 18.30 Tonoli Carlo e Duilio - Ometto Armando - Larcher Angelo - Luigi e Carolinasabato 14 aprile 18.30 Abele e Maria - Scalvini Innocente, Pietro e Battista - Conti Serafino e Zanotti CaterinaRosola Franca - Rebol<strong>di</strong> Virginia - Angelini Antoniettadomenica 15 aprileII domenica <strong>di</strong> Pasqua8.00 Olmi Orsolina, Rosa e Natale9.30 Fogliata Faustino, Luigi e Maria - Sola Angelo, Giovanni, Maria, Bol<strong>di</strong>ni Angelo e Caterina11.00 Paolo, Giuliana, Angelo, Silvano, Narciso ed Eleonora18.00 Alghisi Alba, Gabriele e Celestinolunedì 16 aprile 18.30 Defunti famiglia Nodari Alessiomartedì 17 aprile 18.30 Delia Comparcici - Bianchetti Angelo, Chiari Battista e Maria20.30 Santa Messa per catechisti e giovanimercoledì 18 aprile 9.0018.30giovedì 19 aprile 18.3020.30 Santa Messa per le famiglievenerdì 20 aprile 18.30 Assoni Angela - Gerelli Valentinosabato 21 aprile 18.30 Rossini Vincenzo - Zanotti Caterina e Conti Serafinodomenica 22 aprileIII domenica <strong>di</strong> Pasqua8.00 Pagati Silvano e Giuseppe9.30 Marita11.00 Chiari Francesca e Tonoli Achille18.00 Tonoli Agnese - Masserdotti Rosina e Sandrini Giovannilunedì 23 aprile 18.30martedì 24 aprile 18.30 Gabriella20.30 Santa Messa per catechisti e giovanimercoledì 25 aprile 11.15 Santa Messa Associazione Combattenti e Reduci18.30giovedì 26 aprile 18.3020.30 Santa Messa per le famiglievenerdì 27 aprile 18.30sabato 28 aprile 18.30 Cherubini Gino ed Ermannodomenica 29 aprileIV domenica <strong>di</strong> Pasqua8.00 Quinto, Rina e Luciano9.30 Balzani Cornelio e Maria - Sandrini Lucia e Barbieri Stefano11.00 Sisti GiovanMaria, Bartolomea ed Antonietta18.00lunedì 30 aprile 18.30martedì 1 maggio 18.3020.30 Santa Messa per catechisti e giovanimercoledì 2 maggio 9.0018.30 Tonoli Agnesegiovedì 3 maggio 18.3020.30 Santa Messa per le famiglievenerdì 4 maggio 15.30 Santa Messa con esposizione ed adorazione18.30 Bianchetti Giovanni, Angela, Battista e Virginiasabato 5 maggio 18.30 Perazzelli Romildo, Vittorio ed ErminiaDAL CAMPANILE / In ascoltoSiete invitati a controllare settimanalmente l’elenco esposto in bacheca1

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