Allegato [pdf]: il notiziario di marzo 2011 - Fondazione Laudato Si

la mission5nella sua capacità decisionale, ma soprattutto merita riguardispeciali la sua potenzialità di espressione negli spazidella libertà, anche quando fosse indebolito dalla malattia.Raphaël è una fiammella votiva, posta sull’altaredella libertà. Vi ho precedentemente informati su disagiche abbiamo dovuto sostenere per collocarci concretamentenel tessuto sociale, nel quale ci“sentiamo chiamati a operare. Diversitàdi opinioni e qualche malizia postain atto contro Raphaël hanno creatonotevoli ostacoli al cammino della nostra«opera». Ci siamo resi conto, tuttavia,che la necessità aguzza l’ingegno.Pertanto una fioritura di iniziativeè sbocciata nei nostri vari gruppi,che proliferano in provincia e anchefuori di essa. Da messaggi di moltiamici ricevo incoraggiamenti a essereforte e a non cedere né a pressioni dipartito né a compromessi, che venisseroofferti da gruppi di potere, ma aorientare Raphaël in un clima d’autenticalibertà.Rispondo a queste giuste sollecitazioni dicendo che èquanto mi impegno a realizzare, assieme agli amici, prepostialle attività scientifiche, amministrative, culturali esociali di Raphaël.Cerchiamo una autonomia non tanto nel senso della parola,che vuol dire «disporre del proprio agire in base aIl problema sirisolve quando,anzichépromuovereil servizioal potere, siesercita il poteredel servizio.una legge che ci si impone». Vogliamo inserire Raphaëlnel contesto di un «meglio», per il quale ogni giorno glioperatori di Raphaël superino se stessi.Bisogna evitare l’equivoco di chi pensa che Raphaël siauna «forza-contro» qualcuno, Raphaël è una «forzaper»la libertà: libertà di professare i propri principii sulladignità dell’uomo, libertà di associarsiper approfondire i principiimedesimi, libertà di scegliersi i mezziper attuarli, libertà di avere propriestrutture idonee a raggiungerequel «meglio» per il quale Raphaëlintende vivere e operare”.Dopo 25 anni di operosa attività infavore dei cittadini, onde possanocustodire integra la loro salute, perchédovremmo essere consideratiuna “porzione inferiore dello Stato”?Forse perché ci professiamo cristianidovremmo essere privati del”titolo di “servizio pubblico”? Il problemasi risolve quando, anzichépromuovere il servizio al potere, siesercita il potere del servizio.Confermiamo perciò quanto lo Spirito Santo ci avevasuggerito agli inizi dell’Opera con il vivo desiderio che lagrande «famiglia» di Raphaël e dei suoi Amici occupisempre più spazio, fecondato dalla rugiada della divinaGrazia e difesa dalla protezione dell’arcangelo Raphaël.«Non può essere indolore il credere che il Laudato sì’ sarà costruito dal Signore, perché tutti i nostri sforzi, doverosi,saranno inadeguati per portarlo a termine. Così non è indolore il credere al “bussate e vi sarà aperto” o all’altrodolce rimprovero di Gesù: “Che cosa vi è mancato finora”…e allora, perché dubitate, uomini di poca fede!”».Don Pierino Ferrari all’Assemblea degli Amici di Raphaël e delle Sentinelle del Laudato sì’, Clusane, 18 dicembre 2010