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Leggimi! - PATENTE.it

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www.patente.<strong>it</strong>TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER LE SCUOLE GUIDASIDA BY AUTOSOFTAnno VI • Numero 1 • Febbraio 2007 • Spedizione A.P. - 70% Tab/ D DC Varese.ATTUALITA`Liberalizzazione delle autoscuole. Cosane pensa UNASCA. Gli interventi e leprospettive. Si chiede di riqualificare ilsettore.pag. 4-5circolari e decretiBersani e il suo decreto legge del 31 gennaio2007 n.7, stravolge anche il regolamento317 del 17 maggio 1995pag. 3Già pronte al viale nuove auleinformatizzatedelle Autoscuole.pagina tecnicapag. 4-5Le soluzioni di SIDA per aumentare laprofessional<strong>it</strong>à. Come possiamo essereutili con i prodotti nati da tempo peraffrontare le opportun<strong>it</strong>à di oggi.pag. 8-9


Pla osta dei lettoriDirettore ResponsabileAldo Di Castria.dicastri@patente.<strong>it</strong>RedazioneVia Verdi, 8721010 Germignaga (VA)Tel. 0332/511550Fax 0332/530305Daniele Filippid.filippi@patente.<strong>it</strong>Maria Petesem.petese@patente.<strong>it</strong>Eric Bastiolie.bastioli@patente.<strong>it</strong>Si ringrazia per la consulenzail Sig. Valerio PlatiaProgetto graficoMaurizio BottaLucio LisantiFotocomposizione e stampaEurostampa - Luino (VA)Via F. Turati, 104Ed<strong>it</strong>oreAutoSoft Multimedia SrlVia Verdi, 8721010 Germignaga (VA)Tel. 0332/511550Fax 0332/530305http://www.patente.<strong>it</strong>TrimestralePubblicazione Registrata pressoil Tribunale di Varese n. 827 del22/3/2002.© AutoSoft Multimedia Srl. Tutti i dir<strong>it</strong>ti di riproduzione,in qualsiasi forma, compresa la messain rete, che non siano espressamente per finipersonali o di studio, sono riservati. Per qualsiasiutilizzo che non sia individuale è necessarial’autorizzazione scr<strong>it</strong>ta da parte di AutoSoftMultimedia Srl.Chiuso in redazione il 20 febbraio 2007AVVISO AI CLIENTILa nuova sede di AutoSoftMultimedia è in via Verdi 8721010 Germignaga (VA). I numeridi telefono e fax restano gli stessi.Sono un t<strong>it</strong>olare di autoscuola che opera in un grosso centro ma vorrei aprire una nuovaautoscuola in una zona non ancora ben serv<strong>it</strong>a. Chiedo informazioni aggiornate circa ilmateriale e le dotazioni indispensabili.Luigi M.Le passiamo le informazioni richieste che ad oggi conosciamo:1. Verificare di avere i requis<strong>it</strong>i richiesti dal Decreto Legislativo n. 317 del17 Maggio 1995, ignorando i comma 3, 4, 5, 6, e 7 dell’articolo 1 che riguarda“Attiv<strong>it</strong>à e lim<strong>it</strong>azione numerica delle autoscuole”. Il decreto è rilevabile anche dalnostro s<strong>it</strong>o: http://www.patente.<strong>it</strong>/autoscuole/circolari.htm (lo trovate in fondoalla tabella in penultima posizione).2. Far protocollare nella Provincia di competenza la richiesta dell’apertura di unanuova autoscuola dichiarando di essere in possesso dei requis<strong>it</strong>i richiesti neldecreto 317 (locali, personale, veicoli, attrezzatura).3. Dopo 30 giorni presentare la DIA, (dichiarazione di inizio attiv<strong>it</strong>à e operare).Il materiale didattico minimo per le lezioni teoriche che deve avere obbligatoriamente indotazione è il seguente:PER PATENTI DI CATEGORIA - A e Ba) una serie di cartelli con le segnalazioni stradali: segnaletica verticale, segnaleticaorizzontale, segnaletica luminosa;c) tavole raffiguranti le cinture di sicurezza, il casco e la loro funzione;e) tavole raffiguranti gli interventi di primo soccorso;h) un gruppo motore a scoppio e uno diesel anche in scala ridotta pur se monocilindrico,sezionato, dove siano evidenziati il monoblocco, l'impianto di raffreddamento e dilubrificazione; un cambio e freni idraulici; le sospensioni, una ruota con pneumaticosezionato, una pompa di iniezione sezionata.PER PATENTI DI CATEGORIA - SUPERIORIOltre alle tavole per le categorie minori,i) una serie di cartelli raffiguranti il motore diesel, l'iniezione, l'alimentazione,il servosterzo, l'droguida, gli impianti e gli elementi frenanti dei veicoli industriali;m) elementi frenanti sia per il freno misto che per quello del tipo ad aria compressa,compresi gli elementi di frenatura del rimorchio.DOVE SI PUÓ REPERIRE IL MATERIALE?Si possono reperire direttamente da SIDA by AutoSoft,(tel. 0332-511550) con un costo minimo per le sole tavole obbligatorie:n. 7 tavole 70 x 100 cm. al costo complessivo, per tutta la serie obbligatoria, di € 113,40.Il punto (h) si riferisce all’autotelaio o attrezzature meccaniche purtroppo ancorarichieste in dotazione dal DL 317: Per reperirlo è necessario rivolgersi alla d<strong>it</strong>ta Seada conuna spesa, per una attrezzatura minima di circa € 5.000,00.Si tenga presente che tutta questa dotazione sarà presto in discussione e con la possibilemodifica del DL 317 probabilmente basterà avere un programma informatico adeguato.SIDA by AutoSoft è già pronta con tutto il materiale necessario. Il costo del software è nettamenteinferiore al costo dei dispos<strong>it</strong>ivi meccanici.Riferendomi alla eventuale apertura di una autoscuola mi dicono che possono esserci nell’ariadei problemi, nel senso che la norma non è chiara e che gli uffici competenti hannodifficoltà a recepire il provvedimento.Fabrizio C.È opportuno tener presente che il DL deve essere convert<strong>it</strong>o in legge nei successivi 60 giornidall’emanazione dello stesso e non è detto che rimanga integro come presentato nella primapubblicazione sulla G.U. ma possa essere anche stravolto e/o svuotato. Se così non fosse e lanorma rimanesse integra bisogna fare ancora i conti con tutto quello che viene dopo.Le Amministrazioni Provinciali ad esempio, non si sa bene come si comporteranno e se sicomporteranno tutte allo stesso modo. Probabilmente chi vorrà tenere un atteggiamento prudenteprotocollerà le dichiarazioni ma si posizionerà in una s<strong>it</strong>uazione di attesa di almeno di30 gg. (il tempo a loro disposizione). Potranno anche avvalersi della necess<strong>it</strong>à di aspettarel’adeguamento dei loro regolamenti interni e per questo hanno a disposizione ben 90 giornidi tempo. Deve essere poi ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a la “documentazioni secondaria” che permetterà loro diportare a termine tutta l’operazione e sapere cosa e come devono verificare.Probabilmente sarà il regolamento che indicherà quali cose potranno essere dichiarate e qualidocumentate, ecc. Sinceramente a noi sembra un po’ tutto prematuro e non vorremmo essereal posto delle amministrazioni provinciali. Il nostro consiglio è di non affrettarsi.2


Circolari e decretiIl primo febbraio 2007 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto “Bersani” che contiene misure urgenti per laliberalizzazione di alcune attiv<strong>it</strong>à economiche, tra cui le autoscuole. Ma quali saranno le conseguenze per le autoscuole?Come, in quale forma ed in che tempi si realizzerà la liberalizzazione? Qual’è la posizione delle associazioni di categoria?Cosa può fare una autoscuola per affrontare nel migliore dei modi il prossimo cambiamento? A queste e ad altre domandecercheremo di rispondere nelle pagine che seguono per dare alle autoscuole una panoramica il più possibile aggiornatae completa del fenomeno “liberalizzazione”.DECRETO-LEGGE del 31 gennaio 2007, n. 7Art. 10Misure urgenti per la liberalizzazione di alcune attiv<strong>it</strong>à economiche.(G.U. n. 26 del 1-2-2007)1. Le disposizioni del presente articolo sono volte a garantire la libertà di concorrenza secondo condizioni di pari opportun<strong>it</strong>àsul terr<strong>it</strong>orio nazionale e il corretto ed uniforme funzionamento del mercato, nonchè ad assicurare ai consumatori finalimigliori condizioni di accessibil<strong>it</strong>à all’acquisto di prodotti e servizi sul terr<strong>it</strong>orio nazionale, in conform<strong>it</strong>à al principiocomun<strong>it</strong>ario della concorrenza e alle regole sanc<strong>it</strong>e dagli articoli 81, 82 e 86 del Trattato ist<strong>it</strong>utivo della Comun<strong>it</strong>à europea.2. Le attiv<strong>it</strong>à di acconciatore di cui alle leggi 14 febbraio 1963 n. 161, e successive modificazioni, e 17 agosto 2005, n. 174,e l’attiv<strong>it</strong>à di estetista di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1, sono soggette alla sola dichiarazione di inizio attiv<strong>it</strong>à, dapresentare al comune terr<strong>it</strong>orialmente competente ai sensi della normativa vigente, e non possono essere subordinate alrispetto del cr<strong>it</strong>erio della distanza minima o di parametri numerici prestabil<strong>it</strong>i, rifer<strong>it</strong>i alla presenza di altri soggettisvolgenti la medesima attiv<strong>it</strong>à, e al rispetto dell’obbligo di chiusura infrasettimanale. Sono fatti salvi il possesso deirequis<strong>it</strong>i di qualificazione professionale, ove prescr<strong>it</strong>ti, e la conform<strong>it</strong>à dei locali ai requis<strong>it</strong>i urbanistici ed igenico san<strong>it</strong>ari.Omissis5. L’attiv<strong>it</strong>à di autoscuola è soggetta alla sola dichiarazione di inizio attiv<strong>it</strong>à da presentare all’amministrazione provincialeterr<strong>it</strong>orialmente competente ai sensi della normativa vigente, fatto salvo il rispetto dei requis<strong>it</strong>i morali e professionali, dellacapac<strong>it</strong>à finanziaria e degli standard tecnico-organizzativi previsti dalla stessa normativa.All’articolo 123 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, il comma 2 e' sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dal seguente: «2. Le autoscuole sonosoggette a vigilanza amministrativa da parte delle province ed alla vigilanza tecnica da parte degli uffici provinciali dellaDirezione generale per la Motorizzazione.». Al comma 3 dell'articolo 123 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285,la parola: «autorizzazione» è sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dalla seguente: «dichiarazione» e le parole da: «e per la lim<strong>it</strong>azione»a: «del terr<strong>it</strong>orio» sono soppresse. I commi 3, 4, 5, 6 e 7 dell’articolo 1 del decreto del Ministro dei trasporti e dellanavigazione 17 maggio 1995, n. 317, sono abrogati.6. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentaristatali incompatibili con le disposizioni di cui ai commi da 2 a 5.7. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto le regioni, le province ed i comuni adeguano ledisposizioni normative e regolamentari ai principi di cui ai commi da 2 a 5.Stralcio del DECRETO-LEGGE 317 del 17 maggio 1995Abrogati i comma 3, 4, 5, 6 e 7dell’ Art. 1 (Attiv<strong>it</strong>à e lim<strong>it</strong>azione numerica delle autoscuole) delDECRETO 17 maggio 1995, n. 317 (G.U. n. 177 del 31.7.1995)non ci sono più:3. Le nuove autorizzazioni all’esercizio dell’attiv<strong>it</strong>à di autoscuola possono essere rilasciate a condizione di rispettare ilrapporto di un’autoscuola ogni 15.000 ab<strong>it</strong>anti residenti nel comune.4. Le nuove autorizzazioni possono essere rilasciate anche in comuni che abbiano almeno 8.000 ab<strong>it</strong>anti, purché la più vicinaautoscuola disti non meno di 10 chilometri.5. Nelle province in cui l'indice della motorizzazione (ab<strong>it</strong>anti/veicoli) è superiore del 10% all'indice nazionale desunto dai datiISTAT, le autorizzazioni per l'attiv<strong>it</strong>à di autoscuola sono consent<strong>it</strong>e in comuni che abbiano almeno 12.000 ab<strong>it</strong>anti.6. Le province stabiliscono i cr<strong>it</strong>eri per disciplinare in modo uniforme il rilascio di nuove autorizzazioni nonchè perconseguire una redistribuzione terr<strong>it</strong>oriale ottimale delle autoscuole esistenti. Le province vigilano e verificano la regolar<strong>it</strong>àdegli atti amministrativi indicati nel presente articolo e nell'art. 8, comma 5 [possesso dei t<strong>it</strong>oli abil<strong>it</strong>ativi per insegnanti eistruttori], del presente regolamento.7. È consent<strong>it</strong>o alle province, in caso di significativa presenza nella loro circoscrizione di comuni al di sotto delle soglieindicate ai commi precedenti, di procedere, per le final<strong>it</strong>à del presente articolo, e comunque nel rispetto dei lim<strong>it</strong>i fissati daicommi 3 e 4, ad aggregazioni di comuni lim<strong>it</strong>rofi per bacini terr<strong>it</strong>oriali omogenei.3


A ttualiTàLiberalizzazione delle autoche cosa cambia e comeAb biamopartecipatoalla riunioneUNASCA chesi è tenuta sabato10 febbraio pressola sala dell’UnioneCommercianti inCorso Venezia aMilano.Tanti, tantissimi i t<strong>it</strong>olari di autoscuola presenti all’incontroper fare il punto della s<strong>it</strong>uazione e soprattutto per saperecome UNASCA intende affrontare il processo di liberalizzazioneche ha sovvert<strong>it</strong>o in poche settimane una s<strong>it</strong>uazionestabile da quasi venti anni.Abbiamo segu<strong>it</strong>o per voi i lavori della riunione e riportiamoi punti salienti della relazione del Segretario UNASCA,Mario Forneris.Il Decreto Bersani, dice Forneris, ci riporta indietro di quasivent’anni. Fino al 1988 infatti l’apertura di una nuova autoscuolanon era soggetta a vincoli, era libera.Con la legge n. 111 del 18 marzo 1988 il legislatore, riconoscendoalle autoscuole un ruolo di salvaguardia della sicurezzastradale e quindi di pubblica util<strong>it</strong>à, introduce il contingentamentocon il conseguente congelamento dellenuove autorizzazioni.Questo stesso principio viene riaffermato nel ’92 (con l’approvazionedel nuovo Codice della Strada) e nel ’95 (con ilDL del 17 maggio n. 317 che fissa nuovi parametri per laregolamentazione della dimensione minima di locali, attrezzaturaobbligatoria e docenti).Nel 1997 il Ministro Bassanini ci aveva già provato inserendoin un disegno di legge l’articolo 31 che, definendo leautoscuole come attiv<strong>it</strong>à commerciali, di fatto avrebbe liberalizzatol’attiv<strong>it</strong>à delle autoscuole.Grazie alle pressioni di UNASCA attraverso Giorgio Resta,(ex segretario nazionale) il tentativo fu congelato e l’articolo31 dell’allora disegno di legge fu stralciato e noi godemmodi un bel respiro di sollievo.Perché nel 2007, invece, non è stato possibile intervenirepreventivamente?All’inizio del 2007, spiega Forneris, il ministro per le attiv<strong>it</strong>àproduttive Bersani, probabilmente memore di quantoaccaduto nel ‘97 ha adottato una linea strategica aggressiva.Ha infatti predisposto un Decreto Legge che, diversamentedal disegno di legge, ha natura di urgenza e trova immediataapplicazione.Inoltre rende di fatto molto difficile qualsiasi intervento daparte di enti e associazioni per fare pressioni pol<strong>it</strong>iche emodificare il provvedimento.Oltre che a livello pol<strong>it</strong>ico, secondo Forneris la liberalizzazioneè fortemente caldeggiata e sostenuta da almeno tresoggetti:L’ant<strong>it</strong>rust che si è interessata alle autoscuole a segu<strong>it</strong>odelle lamentele di tanti t<strong>it</strong>olari relative ad un freno alla possibil<strong>it</strong>àdi espansione delle proprie strutture;Le Province che a suo tempo, hanno sostenuto che il regolamentoera troppo restr<strong>it</strong>tivo sollec<strong>it</strong>ando un intervento cheeliminasse il regolamento stesso;Gli autonoleggiatori che hanno chiesto di essere liberi dioperare nel settore. La richiesta nasce per salvaguardare leproprie imprese in s<strong>it</strong>uazione di crisi ma in realtà ciòpotrebbe mascherare un’attiv<strong>it</strong>à abusiva di autoscuola.Forneris individua nella concretizzazione del DecretoBersani alcuni problemi di efficienza che coinvolgonoinnanz<strong>it</strong>utto le strutture deputate all’attiv<strong>it</strong>à di vigilanza econtrollo. In particolare il Decreto di liberalizzazione ribadiscedi togliere la vigilanza tecnica alle province per riportarlaa carico degli uffici della MCTC.Tuttavia province e uffici MCTC non hanno oggi adeguatistrumenti di circolazione interna delle informazioni (non siparlano).Questo rischia di creare problemi di efficienza nello svolgimentodell’attiv<strong>it</strong>à di vigilanza che potrebbe quindi essereinefficace o tardiva con il risultato di non riuscire a reprimereeventuali illec<strong>it</strong>i da parte delle nuove autoscuole.Altro possibile ostacolo è quello che vede le Provincedoversi occupare di “dichiarazioni” in assenza di direttiveMinisteriali in materia (almeno nel momento in cui scriviamo).Inoltre il D.L. prevede la possibil<strong>it</strong>à che il proponente,trascorsi 30 giorni dalla comunicazione alla Provincia d<strong>it</strong>utti i requis<strong>it</strong>i necessari per l’apertura di una nuova autoscuola,presenti la DIA e possa operare.La provincia effettua la vigilanza con possibil<strong>it</strong>à di fermarel’attiv<strong>it</strong>à dell’autoscuola in assenza dei requis<strong>it</strong>i necessari.Secondo Forneris, tuttavia, non tutte le province saranno ingrado di attivare i controlli nei tempi previsti dal decreto.Nel caso di controlli non tempestivi con conseguente chiusuradi una attiv<strong>it</strong>à già avviata da tempo per mancanza dei4


A ttualiTàscuole e Decreto Bersani:per le scuole guida?requis<strong>it</strong>i o peggio di illec<strong>it</strong>o ne risulterebbe fortemente penalizzata l’utenza mentre l’autoscuola scorretta o inadempientepotrà aprire altrove senza problemi e ricominciare il ciclo.È proprio sulla pressione a livello pol<strong>it</strong>ico incentrata su eventuali sviluppi negativi dettati dalla liberalizzazione che UNA-SCA intende muoversi e non attraverso manifestazioni di piazza che, secondo Forneris, rischierebbero di r<strong>it</strong>orcersi controle stesse autoscuole.Ma l’azione di UNASCA non si lim<strong>it</strong>erà ad evidenziare difficoltà e problemi. Grazie alla profonda conoscenza del settoreautoscuole UNASCA effettuerà azioni propos<strong>it</strong>ive a livello pol<strong>it</strong>ico, incentrate soprattutto sull’innalzamento dei requis<strong>it</strong>iprofessionali richiesti per l’apertura di una nuova autoscuola. Tra queste proposte spiccano i seguenti punti:1. T<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à esclusiva dell’autoscuola: la presenza di un responsabile didattico (socio o dipendente) con gli stessirequis<strong>it</strong>i del t<strong>it</strong>olare per poter aprire un’ulteriore sede dell’autoscuola;2. Solo autoscuole di tipo A: giustificati dal fatto che è ormai necessario essere in grado di tenere tutti i corsi previsti;3. Divieto di concorrenza per 5 anni: da applicare a ex dipendenti dell’autoscuola;4. Obbligo di avere un certo numero di computer per la didattica;5. Presenza di istruttori che abbiano anche la qualifica di insegnanti;6. Maggiore sever<strong>it</strong>à nello svolgimento dell’attiv<strong>it</strong>à lavorativa in caso di reati che comportano la revoca della licenza;7. Divieto dei contratti di aff<strong>it</strong>to di azienda con obbligo di gestione diretta del t<strong>it</strong>olare;8. Obbligo di aggiornamenti formativi per insegnanti e istruttori in linea con la nuova direttiva dell’UnioneEuropea 2006/126;9. Orario minimo necessario per l’apertura di un’autoscuola;10. Ist<strong>it</strong>uzione di un modello tariffario unificato a livello nazionale;11. Aggiornamento della capac<strong>it</strong>à finanziaria per l’apertura di nuove scuole;12. Riforma dei sistemi d’esame.Insomma: il processo di liberalizzazione è ormai avviato. Non è possibile opporvisi in toto ma è opportuno lavorare perplasmare il sistema verso un innalzamento del livello professionale delle autoscuole, nuove o già operative che siano.Proprio queste argomentazioni dovrebbero, secondo UNASCA, giustificare una conversione del decreto in progetto dilegge oppure una modifica del decreto già attivo.Nel momento in cui scriviamo ci giunge l’informazione che l’associazione è stata ricevuta dallaSegreteria Tecnica del Ministro Bersani dove i suoi esponenti sono stati convocati per analizzare le proposteavanzate da tempo. E’ stato rilevato un atteggiamento di indisponibil<strong>it</strong>à alla discussione rispettoai principi di liberalizzazione e lo si sapeva, ma rilevata l’apprezzabile volontà di sostenere la riqualificazioneprofessionale del settore, di promuovere la cresc<strong>it</strong>a degli standard di erogazione del servizio.5


A ttualiTàIl Puntdella S<strong>it</strong>uazioneIl decreto molto probabilmenteverrà convert<strong>it</strong>o in legge a meno distravolgimenti dell’ultimo momento.Ad oggi qualsiasi proponente puòdar v<strong>it</strong>a all’attiv<strong>it</strong>à di Autoscuolasenza problemi ma se il decretonon viene convert<strong>it</strong>o in legge oviene modificato può trovarsi indifficoltà.Un Decreto Legge percontinuare la sua valid<strong>it</strong>ànel tempo deveessere convert<strong>it</strong>o inlegge; se non vieneconvert<strong>it</strong>o il provvedimentodecade coneffetto retroattivo.Il decreto legge è un provvedimento che ilGoverno può emanare in casi straordinaridi necess<strong>it</strong>à e urgenza. Entra in vigore aAdesso la riqualificazione dellapropria azienda diventa un aspettoprimario. Oggi più che mai trovariscontro, il nostro lavoro, nell’offrirela possibil<strong>it</strong>à di scegliere imigliori strumenti per l’inserimentoo l’aggiornamento della nuovetecnologie nelle autoscuole.partire dalla pubblicazione sulla GazzettaUfficiale, tuttavia ha carattere provvisorio.Infatti deve essere convert<strong>it</strong>o in legge dalParlamento entro 60 giorni altrimentidecade con effetto retroattivo.Le Camere possono approvare il decretoLe associazioni stanno intervenendoin tutti i modi. In contrastostanno chiedendo la riqualificazioneprofessionale del nostro settore,la promozione e la cresc<strong>it</strong>adegli standard di erogazione delservizio.legge senza apportarvi modifiche oppurepossono introdurre emendamenti. Questi,una volta approvati dal Parlamento, produrrannoi loro effetti in modo retroattivoa partire dalla data di pubblicazione dellaProvince e Uffici MCTC provincialinon sanno bene come muoversie probabilmente prenderanno unatteggiamento di attesa.legge di conversione. Se il decreto decadeperchè non viene convert<strong>it</strong>o in legge, ilParlamento può fare salvi gli effetticomunque prodotti dal decreto attraverso6un provvedimento di sanatoria.


A ttualiTàAule informatizzate pronte al via...7


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PAGINA TECNICA DI SIDALa semplic<strong>it</strong>à degli aggiornamenti SIDAGli aggiornamenti SIDA funzionano così:5Click di mouse e......il gioco è fattoQuando i Vostri computersono correttamente installatie configurati si aggiornanocon cinque click del mouse.Si accendono le altre macchinee si autoaggiornano.Si, avete cap<strong>it</strong>o bene!Se tutto è ok, l’aggiornamentoavviene in automatico....lo può fare anche un bimbo.Come si aggiorna2Installare il DVD sulla macchina n. 1con cinque click di mouse seguendo leistruzioni a schermo.3-8Accendere la macchina n. 2.L’aggiornamento viene esegu<strong>it</strong>o inautomatico con l’utilizzo di SIDAConnect.141Accendere le macchine da 3-8.L’aggiornamento viene esegu<strong>it</strong>o inautomatico con l’utilizzo di SIDAConnect.


A ttualiTa `Cresce il servizio per i clienti SIDANegli ultimi mesi i responsabili commerciali di SIDA by AutoSoft hanno lavorato intensamenteper consolidare, ampliare e rafforzare la struttura di vend<strong>it</strong>a e di assistenza presente sul terr<strong>it</strong>orionazionale in modo da far fronte alle molteplici esigenze delle autoscuole.Oltre alle aziende che già in modo consolidato collaborano con SIDA(e che trovate elencate nell’ultima pagina del trimestrale www.patente.<strong>it</strong>)sono sul nastro di partenza ben 4 nuove strutture.Sono le seguenti:EmmetreRif. Sig. Giuliano Manara,(tel. 0461 343510)con competenza commerciale sututto il Trentino Alto Adige;BreviglieriRif. Sig. Daniele Consolati,(tel. 0425 203811)per Rovigo e provincia;TecnoallRif. Sig. Massimo Casazza,(cell. 335 1782828)per Genova e Provincia;SI Servizi InformaticiRif. Sig. Dino Rocchi,(tel. 0573 705185)attivo in tutta laToscana.I responsabili commercialiSIDA by AutoSoft stannolavorando in affiancamentoa queste nuove struttureper renderle completamenteoperative e in gradodi servire al100%le AUTOSCUOLE.15


La nostra rete di assistenza econsulenza IN TUTTA ITALIAInfo Data - Dal Zotto Giuseppeuff. 0424/500216giuseppe@infodataweb.comLenna srl - Lenna Francescouff. 042/72104francesco.lenna@lenna.<strong>it</strong>Pisc<strong>it</strong>ello Rosannacell. 335/5755379r.pisc<strong>it</strong>ello@patente.<strong>it</strong>Informatica Center - Camenar Tizianauff. 040/771052tiziana.camenar@informaticacenter.comZaccaria Geom. Pietrocell. 335/1853143tzac@inwind.<strong>it</strong>SIE srl - Gaetano Gentileuff. 051/6242169ggentile@sie.<strong>it</strong>Naso Giancarlocell. 340/3935833nasogiancarlo@libero.<strong>it</strong>Ethere - Ferdinando Pavesi uff.0881/330655 cell. 338/3265111info@ethere.<strong>it</strong>Softown - Marseglia Francescouff. 0823/846398www.softown.<strong>it</strong>Mc Office - Capparone Marco uff.081/7576475 cell. 349/2246033mcoffice.sida@virgilio.<strong>it</strong>Tecnoservice - Albano Corradouff. 099/4792052 cell. 347/5002029bremal@tin.<strong>it</strong>M&G Informatica - G. Gangi e M. Maioranauff. 095/221838 - 095/7335632 cell.320/6248004 - info@mginformatica.bizNumero verde gratu<strong>it</strong>o: 800 910 543Studio Sat - Satolli Renatouff. 070/495828satollirenato@tiscali.<strong>it</strong>

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