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L'ulivo nei miti del Mediterraneo e del vicino Oriente

Per altri testi sulla mitologia visita: https://it-it.facebook.com/La-via-delliniziazione-691374137579408/

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L’ULIVO NEi MITi<br />

DEL<br />

MEDITERRANEO<br />

e <strong>del</strong><br />

vicinO <strong>Oriente</strong>


L’ ulivo, come sappiamo,<br />

è ed è sempre stato simbolo di pace<br />

e pianta tipicamente mediterranea.


La certezza <strong>del</strong>la sua presenza<br />

anche nell’antichità,<br />

ci giunge attraverso<br />

poemi epici, <strong>miti</strong> e leggende<br />

appartenenti a popoli, culture,<br />

ed epoche diverse.


Ne troviamo tracce nelle<br />

seguenti grandi civiltà:<br />

Sumerica, , con l’epopea di Gilgamesh,<br />

Mesopotamica, , con la Bibbia e<br />

Greca, , con il mito di Atena e l’ulivo<br />

e l’Odissea.


CIVILTA’<br />

SUMERICA<br />

EPOPEA DI<br />

GILGAMESH


Ci giungono alcune testimonianze<br />

<strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>l’ulivo in Mesopotamia,<br />

con l’epopea sumerica di Gilgamesh.<br />

Questo poema, racconta che Utnapishitm,<br />

uomo saggio, fu invitato dagli dei<br />

a preparare una nave,<br />

per sottrarsi e preservare<br />

la specie umana dal diluvio Universale.<br />

Per aver compiuto quest’impresa,<br />

ricevette dagli dei l’immortalità.


In un episodio, si narra che Utnapishtim<br />

ordinò per il viaggio<br />

tre sar di olio (misura sumerica):<br />

il primo<br />

per un banchetto,<br />

il secondo<br />

per impermeabilizzare la nave<br />

e <strong>del</strong> terzo<br />

non se ne conosce la destinazione.


CIVILTA’<br />

ebraica<br />

la BIBBIA


La Bibbia è un testo sacro sia per gli ebrei,<br />

sia per i cristiani.<br />

Ci soffermeremo soprattutto sull’episodio<br />

in cui Noè, , ispirato da Dio,<br />

per sfuggire al diluvio universale,<br />

costruì un arca e vi imbarcò una coppia<br />

di ogni specie animale.<br />

Finito il diluvio, Noé fece volare alcuni uccelli<br />

a scopo di controllare il livello <strong>del</strong>l’acqua.<br />

Tra questi, fu mandata una colomba che tornò<br />

con un ramoscello d’ulivo nel becco.


…“ATTESE ALTRI SETTE GIORNI<br />

E FECE NUOVAMENTE<br />

USCIRE LA COLOMBA,<br />

CHE TORNO’ A LUI<br />

SUL FAR DELLA SERA<br />

CON UN RAMOSCELLO<br />

DI ULIVO NEL BECCO.”


CIVILTA’<br />

greca<br />

ATENA E L’ULIVO<br />

ODISSEA


Ci giungono testimonianze<br />

nella civiltà greca,<br />

attraverso il mito di<br />

“ATENA E L’ULIVO “,<br />

Nonché dal poema greco<br />

“L’ODISSEA”.<br />

Secondo l’antica mitologia, l’ulivo<br />

ci fu donato dalla dea Atena:<br />

ricordiamo questo dono nel mito<br />

che riporta uno scontro<br />

Anche Omero ci riporta<br />

tra Atena e Poseidone.<br />

alcune notizie in merito,<br />

in una <strong>del</strong>le sue opere<br />

più conosciute:<br />

il cui protagonista è Ulisse.


ATENA E<br />

L’ULIVO


Avendo Atena scelto l’Attica, come sua regione preferita,<br />

venne a scontrarsi con Poseidone, , che aveva messo anche lui<br />

gli occhi su questo paese.<br />

Ne nacque un diverbio che avrebbe potuto degenerare in lite.<br />

Per evitarla, le due divinità si rimisero agli altri dei perché<br />

decidessero come arbitri.<br />

Decisero: il possesso <strong>del</strong>l’Attica sarebbe toccato a colui<br />

che avesse fatto agli abitanti dalla regione il dono più utile.<br />

Poseidone allora diede un colpo <strong>del</strong> suo formidabile tridente<br />

contro una roccia, e ne balzò fuori un focoso cavallo:<br />

era il primo cavallo che nascesse sulla Terra.<br />

Atena percosse il suolo con la sua lancia, e subito in quello<br />

stesso punto crebbe una pianta nuova: l’olivo che dà l’olio<br />

e i cui rami simboleggiavano bene la pace, piuttosto che<br />

il cavallo destinato a trainare i carri guerreschi.<br />

Così gli uomini vennero in possesso <strong>del</strong>l’ulivo.


L’ODISSEA


Dopo la guerra di Troia, vinta dagli Achei,<br />

Ulisse non riesce a tornare in patria<br />

e vaga per ben 10 anni.<br />

Dopo numerose avventure, l’ eroe naufraga<br />

sull’isola dei Feaci dove viene benevolmente<br />

accolto e invitato ad un banchetto, qui,<br />

commosso al pianto, è esortato a narrare fatti<br />

e vicende di vita.<br />

Aiutato nel suo ritorno in patria, Ulisse, con uno<br />

stratagemma, riesce a rimpossessarsi <strong>del</strong> trono,<br />

precedentemente usurpato dai Proci.


L’accecamento <strong>del</strong> ciclope<br />

Ulisse, lungo il suo viaggio, incontrò<br />

Polifemo, , un gigante che viveva nelle vicinanze<br />

<strong>del</strong>l’isola <strong>del</strong>le capre.<br />

Dopo una lunga discussione e dopo che il ciclope<br />

ebbe mangiato 6 compagni <strong>del</strong>l’eroe,<br />

egli per vendicarsi e per fuggire dal luogo,<br />

levigò un tronco d’ulivo trovato lì<br />

e,dopo averlo arso, lo usò per accecare il gigante<br />

riuscendo così a vendicare i suoi compagni.<br />

Grazie all’astuzia e all’intelligenza di uno<br />

stratagemma premeditato, Ulisse fuggì<br />

dal luogo senza essere minimamente sospettato.


“ALLORA IL PALO CACCIAI SOTTO LA MOLTA<br />

BRAGE, FINCHE’ FU ROVENTE;<br />

E CON PAROLE A TUTTI I COMPAGNI<br />

FACEVO CORAGGIO, PERCHE’<br />

NESSUNO ATTERRITO, SI RITRASSE.<br />

QUANDO IL PALO D’ULIVO NEL FUOCO<br />

GIA’ STAVA PER INFIAMMARSI, BENCHE’<br />

FOSSE VERDE, SPLENDEVA TERRIBILMENTE,<br />

ALLORA IO IN FRETTA LO TOGLIEVO DAL FUOCO,<br />

E INTORNO I COMPAGNI MI STAVANO;<br />

CERTO UN DIO CI ISPIRO’ GRAN CORAGGIO.<br />

ESSI, ALZANDO IL PALO PUNTUTO<br />

D’OLIVO NELL’OCCHIO LO SPINSERO<br />

E IO PREMENDO DA SOPRA GIRAVO,<br />

COME UN UOMO COL TRAPANO<br />

UN’ASSE NAVALE TRAPANA.”


L’incontro tra Ulisse e Penelope<br />

Un altro avvenimento <strong>del</strong>l’Odissea che ci ricorda<br />

l’ulivo è quello <strong>del</strong> riconoscimento di<br />

Ulisse da parte di sua moglie Penelope<br />

Dopo la strage dei Proci, Ulisse ritornò<br />

dalla moglie, la quale per avere conferma che colui<br />

che le si presentava avanti, fosse davvero il marito,<br />

essendo molto furba, gli pose un enigma:<br />

gli chiese di spostare il suo letto nuziale.<br />

Svolgere tale compito risultava impossibile,<br />

perché il letto era stato costruito da Ulisse stesso<br />

su un robusto tronco d’olivo.<br />

Ulisse, svelando questo segreto, conosciuto solo dai due,<br />

dimostrò alla moglie di essere davvero lui:<br />

Vanto degli achei, tornato dopo vent’anni d’avventure,<br />

per ristabilire la pace nella sua amata Itaca


…“SUVVIA EURICLEA APPRESTAGLI IL SOLIDO LETTO FUORI DAL TALAMO,<br />

GIA DA LUI COSTRUITO; PORTATE QUI FUORI IL SOLIDO LETTO,<br />

E GETTATEVI SOPRA COPERTE E PELLI E GUANCIALI LUCENTI”.<br />

QUESTO DICEVA PER METTER LO SPOSO ALLA PROVA MA LUI INDIGNATO<br />

DISSE ALLA MOGLIE DEVOTA:”DONNA, HAI DETTO PAROLE DAVVERO OFFENSIVE<br />

CHI POTREBBE ALTROVE PORTARE QUEL LETTO? ARDUO SAREBBE ANCHE<br />

A UN ESPERTO DELL’ARTE SE UN DIO NON VENGA A SPOSTARLO<br />

A METTERLO ALTROVE AGEVOLMENTE. NESSUNO FRA GLI UOMINI, VIVO,<br />

MORTALE,NEL VIGOR DELL’ETA’ RIUSCIREBBE FACILMENTE A RIMUOVERLO,<br />

PERCHE’ UN GRANDE SEGRETO IN QUEL LETTO, SOLTANTO DA ME COSTRUITO.<br />

DENTRO IL RECINTO UN OLIVO SORGEVA DI FRONDE FITTE, FIORENTE:<br />

SEMBRAVA IL SUO TRONCO UNA GROSSA COLONNA:<br />

INTORNO AD ESSO IL TALAMO FECI CON PIETRE CONNESSE,<br />

E LO COPRII DI BUON TETTO, PORTE BEN SALDE VI POSI CON FORTI BATTENTI.<br />

QUINDILA CHIOMA RECISI ALL’OLIVO FRONDOSO, NE SGROSSAI SU DAL CEPPO<br />

PARTE DEL TRONCO, LO PIALLAI TUTTO INTORNO COL BRONZO ATTENTO E CON ARTE,<br />

LO FECI DIRITTO A FILO DI SQUADRA; PER TANTO UN PIEDE NE FECI DI LETTO,<br />

E TUTTO FORAI COL TRIVELLO; IL LETTO POI INCOMINCIAI, FINCHE LO FINII<br />

E D’ORO LO ORNAI E D’ARGENTO E D’AVORIO, , E CINGHIE DI CUOIO VI TESI,<br />

TINTE DI PORPORA.<br />

E QUESTO, DONNA, IL SEGRETO, IL SEGNO. NON SO SE FISSO QUEL LETTO<br />

E’ ANCORA AL SUO POSTO, O SE DIVELTO DAL CEPPO IL TRONCO D’OLIVO<br />

L’ABBIA QUALCUNO ALTROVE PORTATO”


fine


Martina De Martino<br />

“D”<br />

“D”<br />

Chiara Torquato Di Maio<br />

Tasso<br />

Giovanni Trapani<br />

classe prima “D”<br />

scuola media Torquato Tasso<br />

SORRENTO anno scolastico 2008/2009

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