sfogliabile_deformazione_219_MARZO_2016
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ISSN 1973-7270<br />
DCOOS2922<br />
NAZ/039/2008<br />
PubliTec Via Passo Pordoi 10 - 20139 Milano<br />
<strong>219</strong> marzo <strong>2016</strong><br />
UNA RIVISTA SULLE TECNICHE DI DEFORMAZIONE PLASTICA DEI METALLI E SULLA LAVORAZIONE DELLA LAMIERA<br />
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In questo numero<br />
Marzo <strong>2016</strong><br />
<strong>219</strong><br />
UNA RIVISTA SULLE TECNICHE DI DEFORMAZIONE PLASTICA DEI METALLI E SULLA LAVORAZIONE DELLA LAMIERA<br />
Info SIRI n<br />
Dentro il futuro: nella<br />
fabbrica dove i robot…<br />
costruiscono i robot<br />
di Lorenzo Benarrivato<br />
È stata inaugurata di recente la<br />
nuova unità produttiva Kawasaki in<br />
Cina, nella città di Suzhou, che introduce<br />
un nuovo concetto di cooperazione<br />
nella linea di produzione<br />
tra robot e operatori umani e dove si<br />
possono realizzare fino a 6.000 robot<br />
all’anno. 14<br />
Cronaca n<br />
Doppia cabina, per picking<br />
in completa sicurezza<br />
di Laura Alberelli<br />
Studiato per garantire alti standard<br />
di sicurezza, il commissionatore<br />
EK-X è stato sviluppato da<br />
OM STILL in risposta a una richiesta<br />
di IMASAF, che necessitava di<br />
un mezzo in grado di ospitare a bordo<br />
due operatori. 18<br />
Il design aerospaziale<br />
ha una nuova alleata:<br />
la stampa 3D!<br />
di Fabrizio Garnero<br />
Airbus ha prodotto mediante<br />
stampa 3D il più grande componente<br />
al mondo di una cabina<br />
aerea grazie al software di<br />
Autodesk. Questa “partizione bionica”,<br />
è stata creata con algoritmi<br />
personalizzati e realizzato con<br />
produzione additiva. 20<br />
Cronaca n<br />
L’umanoide vince<br />
il RoboCup Design Award<br />
di Lorenzo Benarrivato<br />
L’umanoide igus vince il primo<br />
RoboCup Design Award: un progetto<br />
congiunto, che coinvolge<br />
l’Università di Bonn e igus, ha positivamente<br />
colpito i giudici nella<br />
città cinese di Hefei. La Robotica<br />
si conferma essere uno degli<br />
ambiti tecnologici più interessanti<br />
per igus che ha, di recente, messo<br />
a punto anche un nuovo sistema<br />
per la guida di cavi e tubi su<br />
robot. 23<br />
Una pressa a imbutitura<br />
profonda per aumentare<br />
la capacità produttiva<br />
di Sara Rota<br />
Per rispondere alle esigenze di<br />
versatilità ed efficienza richieste<br />
dalla produzione di componenti<br />
per motori a reazione, il gruppo<br />
Whitcraft ha investito in una nuova<br />
pressa di idroformatura Quintus<br />
Technologies. 26<br />
Economia e mercato n<br />
Italia: un Paese<br />
dalla tecnologia obsoleta<br />
di Elisabetta Brendano<br />
Il parco macchine utensili e sistemi<br />
di produzione installato nell’industria<br />
italiana risulta<br />
oggi molto più vecchio<br />
di quello di dieci<br />
anni fa. In particolare,<br />
nel 2014 l’età media<br />
dei macchinari di<br />
produzione presenti<br />
nelle imprese metalmeccaniche<br />
del Paese<br />
è risultata la più<br />
alta mai registrata da 40 anni a questa<br />
parte. Anche il grado di innovazione<br />
degli impianti è cresciuto con<br />
un tasso di sviluppo inferiore rispetto<br />
al passato. Per la prima volta,<br />
da oltre 20 anni, si è ridotta la quota<br />
di parco macchine installata nelle<br />
piccole imprese rispetto al totale.<br />
Questo, in sintesi, è quanto è emerso<br />
dalla ricerca “Il Parco macchine<br />
utensili e sistemi di produzione<br />
dell’industria italiana”, realizzata da<br />
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE<br />
con il contributo del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico e ICE. 46<br />
Info SIRI n 10<br />
Economia e<br />
mercato n 28<br />
Attualità e<br />
appuntamenti n 34<br />
Ribalta n 42<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 3
Esperienza n<br />
Investire sul futuro<br />
di Laura Alberelli<br />
Grazie al nuovo centro di punzonatura<br />
S4X di Salvagnini, nel<br />
proprio stabilimento di Reutlingen<br />
GARANT Productions GmbH<br />
(società controllata da Hoffmann<br />
Group) è riuscita a incrementare<br />
la propria capacità produttiva, oltre<br />
ad assicurare una produzione<br />
più veloce e una gamma più versatile.<br />
52<br />
Integra sistemi<br />
intelligenti di gestione<br />
in tutte le sue parti<br />
di Claudia Radaelli<br />
Gasparini S.p.A. alza gli standard<br />
di versatilità dei sistemi di<br />
profilatura con il supporto di Bosch<br />
Rexroth. Insieme hanno, infatti,<br />
messo a punto una linea di<br />
profilatura affidabile, efficiente e<br />
flessibile che, tra l’altro, assicura<br />
ampie possibilità per eventuali<br />
sviluppi futuri in termini di prodotti<br />
realizzabili. 56<br />
Un sistema high end<br />
“tuttofare” per il taglio<br />
laser in fibra<br />
di Elisabetta Brendano<br />
Chi ha scelto di investire su un sistema<br />
di taglio laser in fibra By-<br />
Star Fiber di Bystronic lo hanno<br />
fatto nell’ottica di migliorare l’efficienza<br />
dei propri processi produttivi,<br />
proprio come è successo<br />
alla società tedesca Roth & Effinger<br />
e all’inglese Lasered Components.<br />
60<br />
Un sistema di stoccaggio<br />
alleato nella produzione<br />
di scatole incasso<br />
di Francesca Fiore<br />
Per realizzare varianti di una serie<br />
di scatole incasso modulari sulla<br />
base degli ordini (dimensione del<br />
lotto 1) salvaguardando la flessibilità<br />
e l’alta efficienza in produzione,<br />
la società Striebel & John<br />
GmbH & Co. KG ha adottato un<br />
elevato grado di automazione e<br />
un sistema di stoccaggio lamiere<br />
UNITOWER B 3.0 di KASTO. 64<br />
Incontri n<br />
Metallo in azione<br />
di Laura Alberelli<br />
Per la loro open house congiunta,<br />
le società Arcobaleno e Alpemac<br />
hanno adottato un nuovo concept:<br />
i visitatori dell’evento hanno potuto<br />
ammirare le macchine RAS in piena<br />
attività, impegnate nella produzione<br />
di pezzi reali anziché semplici<br />
pezzi campione. 68<br />
Tecnica n<br />
Il sistema ROS:<br />
tre applicazioni industriali<br />
di successo<br />
di Nicolò Boscolo<br />
IT+Robotics, spin-off dell’università<br />
di Padova e attiva dal 2005<br />
nell’ambito dell’automazione industriale,<br />
ha dimostrato le potenzialità<br />
offerte da ROS (Robot<br />
Operating System) in più applicazioni<br />
industriali. Il sistema ROS è<br />
stato, ad esempio, inserito all’interno<br />
di un’applicazione di gestione<br />
di un impianto industriale e<br />
adottato in un sistema di verniciatura<br />
per l’industria conciaria. 74<br />
Una rete di “nodi” a<br />
supporto dell’automazione<br />
di Stefano Colombo<br />
Il vero punto di forza di ROS è quello<br />
di cercare di creare un meccanismo<br />
generale per coordinare il lavoro<br />
di più robot di diversi costruttori<br />
e dei sistemi sensoriali necessari al<br />
loro funzionamento. Ma quali sono i<br />
punti di forza e i limiti attuali per l’applicabilità<br />
di ROS nel mondo industriale?<br />
In questo articolo, cerchiamo<br />
di rispondere a questi e ad altri<br />
quesiti. 77<br />
Rapporto n<br />
Sviluppo di impianti<br />
robotizzati per la saldatura<br />
di leghe di alluminio<br />
con Laser Ibrido GMAW:<br />
l’attività sperimentale<br />
di Eduardo Adile,<br />
Paolo Baccarini<br />
e Matteo Pedemonte<br />
Seconda parte<br />
Lo sviluppo di stazioni di saldatura<br />
automatizzate ad alta efficienza<br />
e flessibilità per componenti in<br />
alluminio ad alte prestazioni rappresenta<br />
un obiettivo di molti settori<br />
industriali. Fra le varie tecnologie<br />
esisitenti, il processo ibrido<br />
laser - arco elettrico sembra poter<br />
fornire una risposta concreta a<br />
tale esigienza. Tuttavia, i reali effetti<br />
dell’interazione tra arco elettrico<br />
e fascio laser su di un materiale<br />
complesso come le leghe di<br />
alluminio non sono ancora completamente<br />
noti e richiedono ulteriori<br />
approfondimenti. Il presente<br />
articolo riassume le attività sperimentali<br />
condotte da IIS Progress<br />
S.r.l nell’ambito di un progetto finalizzato<br />
allo sviluppo di un’innovativa<br />
stazione di saldatura ibrida<br />
laser-MIG messa a punto per la<br />
realizzazione di strutture saldate<br />
in lega di alluminio per il settore<br />
navale. 80<br />
Soluzioni n<br />
È iniziata la nuova<br />
era della piegatura<br />
di Laura Alberelli<br />
Nel 2013 Zinetti Technologies ha<br />
acquistato Schiavi, nome storico nel<br />
campo della <strong>deformazione</strong> lamiera<br />
con alle spalle quasi 60 anni di<br />
esperienza sul campo. Con l’obiettivo<br />
di mantenere in vita il marchio<br />
e di rilanciarlo sul mercato italiano,<br />
Zinetti ha deciso di investire nella ricerca<br />
e nello sviluppo di nuove soluzioni<br />
per la tecnologia di piegatura<br />
e i controlli numerici oltre che nel<br />
service. I primi prodotti del nuovo<br />
corso sono le presse piegatrici LineAr<br />
e il controllo numerico Atlas,<br />
entrambi presentati ufficialmente in<br />
occasione di BLECH EXPO. 90<br />
4-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
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in tempo mascherato<br />
dell’utensilesenzatempi<br />
di set up.<br />
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Compensazione<br />
automatica delle variazioni<br />
dei comportamenti della<br />
lamiera, grazie a MAC 2.0.<br />
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piega con software EDITP4 2.0.<br />
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PEZZO BUONO
DCOOS2922<br />
NAZ/039/2008<br />
ISSN 1973-7270<br />
In copertina<br />
<strong>219</strong><br />
UNA RIVISTA SULLE TECNICHE DI DEFORMAZIONE PLASTICA DEI METALLI E SULLA LAVORAZIONE DELLA LAMIERA<br />
Per informazioni<br />
PubliTec Via Passo Pordoi 10 - 20139 Milano<br />
UNA RIVISTA SULLE TECNICHE DI DEFORMAZIONE PLASTICA DEI METALLI E SULLA LAVORAZIONE DELLA LAMIERA<br />
primaindustrie.com<br />
Innovation<br />
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New Headquarters and Technology Centre<br />
Coming soon<br />
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Prima Industrie S.p.A<br />
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10093 Collegno (TO) ITALIA<br />
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<strong>219</strong> marzo <strong>2016</strong><br />
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quotato alla Borsa di Milano.<br />
DEFORMAZIONE<br />
Anno Ventiquattresimo<br />
Marzo <strong>2016</strong> - n° <strong>219</strong><br />
Pubblicazione iscritta al<br />
numero 216 del Registro<br />
di Cancelleria del Tribunale di<br />
Milano in data 8 maggio 1993.<br />
Direttore responsabile: Fernanda Vicenzi.<br />
PubliTec S.r.l. è iscritta al<br />
Registro degli Operatori di Comunicazione<br />
al numero 2181 (28 settembre 2001).<br />
Questa rivista le è stata inviata tramite abbonamento.<br />
Le comunichiamo, ai sensi del<br />
Dlgs 196/2003, articolo 13, che i suoi dati<br />
sono da noi custoditi con la massima cura e<br />
trattati al fine di inviare questa rivista o altre<br />
riviste da noi edite o per l’inoltro di proposte<br />
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Via Passo Pordoi 10 – 20139 Milano.<br />
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potrà rivolgersi al titolare del trattamento, al<br />
numero 02 53578.1 chiedendo dell’ufficio<br />
abbonamenti, per la consultazione dei dati,<br />
per la cessazione dell’invio o per l’aggiornamento<br />
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Il responsabile del trattamento dei dati raccolti<br />
in banche dati ad uso redazionale è il<br />
direttore responsabile a cui ci si può rivolgere<br />
per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03.<br />
La riproduzione totale o parziale degli articoli<br />
e delle illustrazioni pubblicati su questa<br />
rivista è permessa previa autorizzazione,<br />
PubliTec non assume responsabilità per le<br />
opinioni espresse dagli Autori negli articoli<br />
e per i contenuti dei messaggi pubblicitari.<br />
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Redazione<br />
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Enrico Di Amario, Marina Gallotti,<br />
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è di Euro 60,00 per l’Italia e<br />
di Euro 115,00 per l’estero.<br />
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Arretrati Euro 5,20.<br />
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i Contenuti<br />
<strong>219</strong><br />
A<br />
ABB.................................................2a COP., 12, 30<br />
ALPEMAC.............................................................68<br />
ALTAIR ENGINEERING.........................................43<br />
AMADA ITALIA......................................................2<br />
ARCOBALENO .....................................................68<br />
ASSERVIMENTI PRESSE ...................................33<br />
ATRADIUS ............................................................33<br />
AUTODESK ..........................................................20<br />
B<br />
BIMU <strong>2016</strong> ...........................................................41<br />
BOSCH REXROTH ...............................................56<br />
BRAMMER ...........................................................34<br />
BYSTRONIC .........................................................60<br />
C<br />
CAM2 ...................................................................43<br />
COMAU ................................................................33<br />
D<br />
DASSAULT SYSTÈMES .......................................28<br />
DEBURRINGEXPO ...............................................39<br />
E<br />
ELESA ..................................................................42<br />
F<br />
FAG.......................................................................34<br />
FANUC ITALIA.................................................1, 10<br />
FCA.......................................................................34<br />
FLOW CORPORATION .......................................37<br />
FRONIUS..............................................................42<br />
FUCHS .................................................................40<br />
I<br />
IGUS......................................................4a COP., 23<br />
INA........................................................................34<br />
INGEGNER ENEA MATTEI ...................................36<br />
INTERCOM ..........................................................19<br />
ISTITUTO ITALIANO SALDATURA .......89, 35, 72<br />
ITEM .....................................................................35<br />
IT+ROBOTICS ......................................................74<br />
K<br />
KABELSCHLEPP ...............................................13<br />
KASTO..................................................................64<br />
KISTLER ...............................................................30<br />
KUKA ROBOTER ITALIA....................................11<br />
L<br />
LAMIERA <strong>2016</strong> ....................................................51<br />
LASER APP 2017 & CUT WELD.........................55<br />
LASERED COMPONENTS ...................................60<br />
LVD .......................................................................43<br />
M<br />
MEUSBURGER..............................................29, 44<br />
MILLER ELECTRIC...............................................44<br />
MONDIAL .............................................................41<br />
MW INDUSTRIES .................................................41<br />
N<br />
NIAM.....................................................................38<br />
NSK ......................................................................34<br />
O<br />
OM STILL .............................................................18<br />
OTTO BIHLER .....................................................17<br />
S<br />
SALVAGNINI ITALIA..................................5, 44, 52<br />
SANDVIK ..............................................................36<br />
SANTA CHIARA LAB ............................................40<br />
SARONNI.............................................................25<br />
SCHIAVI................................................................90<br />
SCHULER.............................................................37<br />
SIAD.......................................................................7<br />
SIEMENS........................................................31, 38<br />
SIRI...............................................10, 12, 14, 35, 45<br />
SKF.................................................................34, 36<br />
SPINA GROUP .....................................................35<br />
STRIEBEL & JOHN...............................................64<br />
T<br />
TECNOMATIC.............................................3a COP.<br />
TERADYNE...........................................................32<br />
TESI ......................................................................40<br />
TIESSE ROBOT ....................................................14<br />
TIMKEN ................................................................34<br />
U<br />
UCIMU-SISTEMI PER<br />
PRODURRE....................................................28, 46<br />
UNACEA...............................................................31<br />
UNIVERSAL ROBOTS ..........................................32<br />
UNIVERSITÀ di SIENA..........................................40<br />
V<br />
VOLKSWAGEN.....................................................37<br />
VUOTOTECNICA...................................................9<br />
W<br />
WINKEL ...............................................................63<br />
G<br />
GARANT PRODUCTIONS ....................................52<br />
GASPARINI...........................................................56<br />
H<br />
HANNOVER EXPRESS.......................................95<br />
HEIDENHAIN ........................................................10<br />
HOFFMANN GROUP............................................52<br />
P<br />
POWERLINK.........................................................42<br />
PRIMA INDUSTRIE.....................................1a COP.<br />
Q<br />
QUINTUS TECHNOLOGIES.................................26<br />
R<br />
RAS ......................................................................68<br />
ROBOTECO..........................................................10<br />
ROBOX.................................................................77<br />
ROS-INDUSTRIAL..........................................74, 77<br />
ROTH & EFFINGER ..............................................60<br />
Y<br />
YASKAWA.............................................................42<br />
Z<br />
ZINETTI TECHNOLOGIES....................................90<br />
8-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong>
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Nate per “mordere” la lamiera più oleosa, disponibili in<br />
diverse forme e dimensioni, per ogni esigenza di<br />
manipolazione.<br />
Generatori di vuoto GVMM.<br />
Sono vere e proprie unità di vuoto autonome, in grado di<br />
asservire completamente un sistema di presa a depressione.
nfo<br />
n<br />
Partnership di successo per il settore automotive<br />
La multinazionale americana TOWER Automotive<br />
ha assegnato una nuova commessa a<br />
Roboteco S.p.A. di Ceranesi (GE) per la saldatura<br />
MAG delle barre di torsione della Jeep Renegade,<br />
il cui successo commerciale, non solo in<br />
Europa ma anche in Nord e Sud America, porterà<br />
ad aprire un nuovo stabilimento FCA in Messico.<br />
Si tratta di altre 4 celle QB, oltre alle 8 già in produzione<br />
presso lo stabilimento di Melfi, dotate dei<br />
nuovi robot Panasonic TM-1400WG3 con tecnologia<br />
TAWERS. Questa tecnologia, ormai diffusa<br />
e molto apprezzata in ambito sia automotive che<br />
general industry, permette significativi aumenti<br />
nell’efficienza delle linee robotizzate<br />
per saldatura ad<br />
arco, in particolare per la riduzione<br />
dei tempi ciclo e<br />
l’aumento della qualità del<br />
giunto, sia in termini di penetrazione<br />
che di riduzione<br />
degli spruzzi.<br />
In questa applicazione sul<br />
polso di ogni robot, oltre alle<br />
torce MAG raffreddate ad acqua, sono installati<br />
un lettore laser per codici datamatrix e una pinza<br />
pneumatica per lo scarico della barra saldata.<br />
Il collaborativo verde<br />
Gestione digitale per le commesse<br />
Alla fiera METAV <strong>2016</strong>, HEIDENHAIN ha mostrato<br />
come la comunicazione e il trasferimento<br />
dei dati tra tutti i partecipanti al processo<br />
possano avvenire con semplicità grazie<br />
a TNC 640, un prodotto che, già nella funzionalità<br />
standard, consente, direttamente sul controllo<br />
numerico, l’accesso ai dati del processo produttivo<br />
tramite un CAD Viewer, un PDF Viewer, un visualizzatore<br />
di immagini e un web browser. Per la<br />
rappresentazione del browser non è necessario<br />
installare alcun programma proprietario. È possibile<br />
impiegare sistemi di documentazione o ERP<br />
web-based come anche accedere alla casella di<br />
posta elettronica.<br />
Una soluzione estesa per l’integrazione di TNC<br />
640 nella catena di processo è l’opzione 133 RE-<br />
MOTE DESKTOP MANAGER che consente, semplicemente<br />
premendo un tasto sulla tastiera del<br />
controllo numerico, di passare comodamente dalla<br />
videata del TNC all’interfaccia di un PC con Windows.<br />
Può trattarsi di un computer della rete locale<br />
o di un PC industriale (IPC), come IPC 6641 di<br />
HEIDENHAIN installato a bordo macchina. L’operatore<br />
della macchina ha così accesso completo,<br />
direttamente dal controllo numerico, a tutti i sistemi<br />
EDP della catena di processo. Può quindi gestire e<br />
utilizzare sul controllo numerico TNC 640 con grande<br />
facilità tutte le normali applicazioni, ad esempio<br />
gestione, documentazione e visualizzazione. Persino<br />
programmi a elevata intensità di calcolo, ad<br />
esempio CAD/CAM, non influiscono sulla lavorazione<br />
CNC e sulle prestazioni della macchina.<br />
A inizio ciclo il robot legge il<br />
codice della singola barra,<br />
associa ad esso i parametri<br />
effettivi di saldatura e li archivia<br />
in un server centrale, garantendone<br />
così la tracciabilità<br />
nel tempo. Attraverso un<br />
software Panasonic denominato<br />
Arc Data Management<br />
è possibile discriminare in<br />
tempo reale, senza la necessità di alcun controllo<br />
umano post-saldatura, le saldature con esito positivo<br />
e quelle con esito negativo.<br />
Fanuc amplia la sua gamma di robot collaborativi<br />
verdi introducendo un nuovo<br />
modello con payload da 7 kg. CR-7iA<br />
arriva a pochi mesi dal lancio sul mercato europeo<br />
di CR-35iA, il primo robot collaborativo<br />
FANUC con capacità di carico al polso di 35<br />
kg, e come il suo predecessore costituisce<br />
l’evoluzione in “versione collaborativa” di un<br />
robot industriale giallo, in questo caso il popolare<br />
LR Mate 200iD.<br />
Già nella prima parte di quest’anno sarà<br />
possibile vedere il prototipo del robot collaborativo<br />
CR-7iA in azione in occasione di fiere<br />
e manifestazioni quali Industrie (Francia)<br />
e MACH (UK) in aprile, e Automatica a giugno<br />
(Germania). L’obiettivo ultimo dell’automazione<br />
di fabbrica consiste nel trasferire<br />
ai robot la manipolazione e lo spostamento<br />
di carichi pesanti, così come l’esecuzione<br />
di compiti particolarmente pericolosi e ripetitivi.<br />
Che si tratti di eseguire lavori pesanti o ripetitivi,<br />
o di operare in situazioni poco ergonomiche,<br />
CR7-iA è sempre pronto a farsi<br />
carico della fatica. Sollevati dagli incarichi<br />
più pesanti, gli operatori potranno dedicarsi<br />
a compiti più qualificati lavorando accanto<br />
al robot, e realizzando così l’ideale di convivenza<br />
tra uomo e robot nella stessa linea di<br />
produzione.<br />
10-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Automaticamente<br />
più produttivi.<br />
FIERE DI PARMA - 17-19/03/<strong>2016</strong><br />
pad. 2 - stand N63<br />
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delle vostre macchine utensili. Grazie a soluzioni di automazione intelligenti potrete sfruttarne appieno il potenziale,<br />
aumentandone il rendimento e la qualità. Risolvere efficacemente con tecnologie innovative anche i problemi<br />
di automazione più complessi. La nostra ambizione. La base del vostro successo.<br />
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più performanti: kuka-robotics.it
nfo<br />
n<br />
Grande e molto preciso<br />
IRB 8700 è il robot industriale multifunzionale<br />
con la capacità di carico più elevata attualmente<br />
disponibile nella gamma ABB.<br />
“Nel progetto dell’IRB 8700 ci siamo concentrati<br />
sullo sbraccio e sulla capacità di carico,<br />
oltre che sulle prestazioni”, ha detto Ola Svanström,<br />
responsabile di prodotto per i grandi robot<br />
di ABB.<br />
IRB 8700 offre tutte le funzionalità e le competenze<br />
della gamma ABB in un prodotto con<br />
dimensioni molto più generose. Il robot ha un<br />
solo motore e un riduttore per ogni asse, mentre<br />
la maggior parte dei robot della stessa categoria<br />
utilizza motori e/o riduttori doppi. Inoltre,<br />
è privo di molle a gas ed è controbilanciato<br />
esclusivamente da un contrappeso affidabile<br />
e molle meccaniche. Grazie a tutti questi<br />
accorgimenti progettuali, IRB 8700 ha un numero<br />
inferiore di componenti ed è in grado di<br />
raggiungere tempi di ciclo più brevi e livelli di<br />
precisione superiori.<br />
Il nuovo robot di ABB è disponibile in due configurazioni,<br />
una con sbraccio di 4,2 m e capacità<br />
di carico di 550 kg (620 kg con polso<br />
orientato verso terra, 475 con LeanID), l’altra<br />
con sbraccio di 3,5 m e capacità di carico di<br />
800 kg (1.000 kg con polso orientato verso terra,<br />
630 kg con LeanID).<br />
Velocità e affidabilità<br />
I robot con elevate capacità di carico sono tipicamente<br />
lenti; tuttavia, IRB 8700 ribalta completamente<br />
la prospettiva. Con un ingombro a<br />
terra compatto, un contrappeso ottimizzato, cinematismi<br />
a parallelogramma,<br />
assi rigidi e un numero minore di<br />
motori, IRB 8700 mantiene un momento di<br />
inerzia basso e una velocità elevata. Tutte queste<br />
migliorie si traducono in velocità del 25%<br />
superiori agli altri robot della stessa categoria.<br />
Inoltre, grazie a un motion control avanzato<br />
con elevati momenti di inerzia (725 kgm 2 ), il robot<br />
è in grado di adattarsi, o rallentare la propria<br />
velocità, per movimentare pezzi pesanti e<br />
voluminosi.<br />
In tema di affidabilità, la concezione semplice<br />
e lineare basata su componenti di prima<br />
qualità, il LeanID per un allestimento<br />
cavi (dress pack) con il miglior rapporto<br />
costo-durata e la protezione Foundry Plus 2 di<br />
ABB in dotazione standard sono tutti elementi<br />
che consentono a IRB 8700 di garantire tempi<br />
di attività elevatissimi: un aspetto fondamentale<br />
per impianti che operano 24 ore su 24.<br />
12-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
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determina il tipo di<br />
materiale, noi lo<br />
forniamo.<br />
Esattamente la catena portacavi<br />
richiesta da ogni Vostra<br />
specifica applicazione.
nfo<br />
n<br />
Dentro il futuro:<br />
nellafabbrica dove i robot…<br />
costruiscono i robot<br />
È stata inaugurata di recente la nuova<br />
unità produttiva Kawasaki in Cina,<br />
nella città di Suzhou, che introduce<br />
un nuovo concetto di cooperazione<br />
nella linea di produzione tra robot e<br />
operatori umani e dove si possono<br />
realizzare fino a 6.000 robot all’anno.<br />
Nel corso di quest’anno, inoltre,<br />
l’azienda giapponese - rappresentata<br />
in Italia da Tiesse Robot - introdurrà<br />
sul mercato due robot agli antipodi<br />
per portata e dimensione: il modello<br />
MGHL, con portate da 1.000 e 1.500<br />
kg, e il nuovo collaborativo Duaro,<br />
compatto e facilmente trasportabile,<br />
con portata variabile da 2 a 4 kg.<br />
N<br />
di Lorenzo Benarrivato<br />
Nell’ambito dell’importante fiera della roboticaiREXtenutasiaTokyodal2al5dicembre2015,KawasakiRoboticshaorganizzatounariunionedelsuonetworkdidistributori<br />
mondialeperillustrarelenovitàperil<strong>2016</strong>,in<br />
particolareilnuovorobotMGHLaventeportata<br />
da1.000e1.500kgedelevatarigidezzastrutturale,daimpiegarsineisettoriautomobilistico,<br />
aeronauticoemeccanico.Unrobotdestinatoa<br />
rappresentare,perlasuaconfigurazioneetipologiadiarticolazione,unpuntodiriferimentoper<br />
il settore relativamente a tali portate.<br />
Quasiagliantipodicomeportataedimensione,<br />
èstatopresentatoilrobotcollaborativoDuaro,<br />
chesiproponecomesoluzioneeconomicadi<br />
affiancamentoaglioperatorisulineedimontaggio,ispezioneeconfezionamento.Ma,soprattutto,<br />
il colosso nipponico ha colto l’occasione<br />
perpresentarelanuovaunitàproduttivaattivatainCinanellacittàdiSuzhou,acirca150km<br />
da Shangai.<br />
Cambia l’idea di cooperazione<br />
nella linea produttiva<br />
Ilnuovostabilimentohaunacapacitàproduttivadicirca6.000robotall’anno,focalizzatanello<br />
specificosuimodellidipalletizzazioneCP,disaldaturaBAedimanipolazioneepuntaturaCX.Va<br />
dettochequestaunitànonsostituisce,maaffian-<br />
calostabilimentoprincipaleKawasakichesitro-<br />
Il robot MGHL,<br />
con portata<br />
da 1.000 e 1.500 kg<br />
edelevatarigidezza<br />
strutturale,<br />
in mostra al salone<br />
iREX di Tokyo.<br />
14-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Sitrattadiun’iniziativaestremamenteimportanteperchéintroduceunnuovoconcettodi<br />
cooperazione nella linea produttiva tra roboteoperatoriumani.Airobotsonodestinatetuttequelleoperazioniequeiprocessiche<br />
rappresentanoglielementichiavepergarantirelaqualitàdelprodottofinale.Inparticolare:lamanipolazionedeigruppidiriduzione<br />
che sollevano l’operatore da operazioni<br />
ripetitive pesanti, il loro accoppiamento coi<br />
motori,l’avvitaturaincoppiacontrollatadeglielementichefissanoiriduttorieimotori<br />
allestrutturedelrobot,inmododagarantire<br />
lasicurezzaeilcorrettoassemblaggioditutti<br />
i gruppi meccanici.<br />
L’area costruttiva<br />
del nuovo stabilimento<br />
KawasakidiSuzhou,<br />
in Cina, copre circa<br />
11.000 m 2 .<br />
vanellacittàgiapponesediAkashi,vicinoKobe.<br />
Questosubiràasuavoltaunriadeguamentosullabasedelleesperienzematuratenellafabbrica<br />
diSuzhou.Ilconcettodellanuovalineaproduttiva<br />
èilcompendiodellagrandeesperienzamaturata<br />
daKawasakinellacostruzionedeirobotfindagli<br />
anni’70,chevedel’aziendatraiprincipaliplayer<br />
del mercato mondiale.<br />
Inoltre,sonoprevisteunaseriedialtreoperazioniriguardantil’assemblaggio,lamanipolazionedi<br />
gruppivoluminosiepesanti(qualilemaggioriarticolazionideirobotdipalletizzazionetipoCP,le<br />
basidelJt1deirobot),cosìcometutteleoperazioni<br />
di dosatura del grasso all’interno dei riduttoridimovimentazionedeisingoliassi,ildeposito<br />
disigillantenelleareedoveèrichiestaunatenu-<br />
Il robot<br />
Kawasaki MGHL<br />
è particolarmente<br />
adatto per i settori<br />
automobilistico,<br />
aeronautico<br />
e meccanico.<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 15
nfo<br />
n<br />
La portata del robot Duaro di Kawasaki<br />
varia da 2 a 4 kg.<br />
Il collaborativo<br />
Duaro di<br />
Kawasaki è un<br />
robot compatto,<br />
montato su un<br />
carrello mobile e<br />
quindi facilmente<br />
trasportabile.<br />
ta,ilmontaggiodeicarichinominaliperleoperazionidiazzeramentodeiroboteleoperazionidi<br />
ispezionenellevariefasidelprocessodiassemblaggio.<br />
Riferimento tecnologico<br />
nel mondo della robotica<br />
L’ambiente di lavoro è pensato per facilitare gli<br />
operatori,anchedalpuntodivistaergonomico,in<br />
tutteleoperazionichenonpossonoessereeseguiteinautomatico,comelaposadeicaviinterni<br />
olamanipolazionedellevitidiserraggioall’internodelrobot(che,seautomatizzate,farebberolievitareicostidellalineaalivellinonaccettabili).La<br />
linea lavora in mix, quindi contemporaneamente<br />
conpiùmodellidirobot,infunzionedelblocco<br />
ordini in arrivo.<br />
Tuttiirobotsimuovonosuunapiattaformacheli<br />
accompagnadall’iniziodelmontaggioalcollaudofinale,passandoancheattraversolacabinadi<br />
verniciaturarobotizzata,doveirobotvengonodipintisecondolostandardKawasakioconcoloriinbaseallerichiestedeiclientipiùimportanti.<br />
Ognirobot,primadellaspedizione,èsottoposto<br />
a20mdicalibrazionemeccanicaeseguitaper<br />
mezzodipuntatorilaser,chenepermettonoun<br />
azzeramento del tutto preciso.<br />
Inunrepartoparalleloallalineadiassemblaggio<br />
vengonocollaudati(stressati)etestatisecondo<br />
nuovetecnologieicontrolloritipoE0,chesarannopoicollegatiairispettivibracci.L’areacostruttiva,checopre11.000m<br />
2 ,èadiacenteaunaltro<br />
stabilimento del gruppo Kawasaki, dove vengono<br />
costruitiperl’interomercatoasiaticomotoriidrauliciepompedialtaprecisionedestinatiaisettorinavale,movimentoterraecc.Infuturo,ilnuovo<br />
stabilimentocinesediSuzhoupotràespandersi<br />
fino a raddoppiare la capacità produttiva.<br />
Questi nuovi investimenti confermano la volontàdelgruppoKawasakidiporsicomeriferimentotecnologiconelpanoramadellarobotica,non<br />
soloconinuoviprodotti,maanche<br />
attraverso nuovi concetti<br />
produttivi.<br />
Uno sguardo attento<br />
all’automazione robotizzata<br />
Un nuovo prodotto sviluppato<br />
dal colosso nipponico Kawasakiconfermalosguardoparticolarmente<br />
attento che l’azienda rivolgeallepotenzialiesigenzedei<br />
nuovimercatinelsettoredell’automazione<br />
robotizzata.<br />
L’ultima proposta in questo ambitoriguardaunrobotdaldoppiobracciorobotizzatodenominatoDuaro,chepuòessere<br />
installato, ed eventualmente anche rimosso, in<br />
modoestremamenterapidoinpostazionidilavorodovesonogiàpresentideglioperatorieinaree<br />
destinateaoperazionidiassemblaggio,ditesto<br />
di ispezione di particolari meccanici, elettronici<br />
ecc.Tuttoquestosenzadovermodificarelaconfigurazione<br />
della linea di lavoro stessa.<br />
Duaroèunrobotcompatto.Èmontatosuuncarrellomobile,equindifacilmentetrasportabile,che<br />
contieneanchel’unitàdicontrollodeiduebracci<br />
robotizzati. Particolari concezioni dell’hardware,<br />
delsoftwareelalimitazionedeimotoriapotenzedi80wattdannoaccessoallacertificazioneriguardolasicurezzanelleareedilavorosecondo<br />
le nuove normative esistenti.<br />
Ilrobotpuòavereunaconfigurazioneminimadi2<br />
più2assicon,applicatialleestremità,degliend<br />
effectorditipopneumatico,finoaunmassimodi<br />
4più4assiperrendereilsistemapiùflessibile<br />
nellagestionedelleareedilavoro.Allafacilitàdi<br />
installazionesiunisconoancheoperazioniditeachingsemplicidaeffettuaretramitetabletoda<br />
partediunoperatore,chepuòmuoveredirettamenteisingoliassinelleposizionirichieste.La<br />
portata del modello Duaro varia da 2 a 4 kg. n<br />
16-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
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„dal vivo“ alla WIRE <strong>2016</strong> – Padiglione 10, Stand F12
Cronaca ■<br />
Doppia cabina, perunpicking<br />
in completa sicurezza<br />
di Laura Alberelli<br />
EK-X viene utilizzato per prendere dagli scaffali le marmitte,<br />
per il prelievo delle quali servono due operatori.<br />
Studiato per garantire elevati standard<br />
di sicurezza, il commissionatore EK-X<br />
è stato sviluppato da OM STILL in<br />
risposta a una richiesta specifica di<br />
IMASAF, che necessitava di un mezzo<br />
con una cabina larga 2,3 m e con una<br />
portata di 1 t fino a 8,5 m di altezza,<br />
in grado di ospitare a bordo due<br />
operatori contemporaneamente.<br />
OM STILL ha consegnato<br />
uno speciale commissionatore<br />
EK-X a cabina<br />
doppia, in grado di ospitare a<br />
bordo due operatori contemporaneamente.<br />
Il mezzo è stato sviluppato<br />
per il Gruppo IMASAF,<br />
che necessitava di una macchina<br />
con la quale effettuare il picking<br />
di colli per i quali è necessaria la<br />
collaborazione di due operatori.<br />
Con oltre 60 anni di storia alle<br />
spalle e circa 6.500 marmitte prodotte<br />
ogni giorno, il 65% delle<br />
quali destinate al mercato estero,<br />
IMASAF è un nome di riferimento<br />
in Italia e uno dei principali produttori<br />
europei di marmitte e catalizzatori.<br />
L’azienda ha uno stabilimento<br />
produttivo a Cittadella<br />
(PD) a cui si aggiungono 6 sedi<br />
commerciali e 11 magazzini dislocati<br />
sul territorio nazionale per<br />
assicurare ai clienti un servizio rapido<br />
ed efficiente.<br />
La partnership tra le due aziende<br />
dura da molti anni e, ad oggi, più<br />
di 30 commissionatori OM STILL<br />
sono operativi nei vari depositi<br />
del Gruppo IMASAF.<br />
Una cabina per<br />
due operatori<br />
Il commissionatore EK-X appena<br />
consegnato rappresenta un’assoluta<br />
novità; IMASAF ha infatti chie-<br />
sto a OM STILL di realizzare un<br />
mezzo con una cabina larga 2,3<br />
m (rispetto ai tradizionali 1,2 m) e<br />
con una portata di 1 t fino a 8,5 m<br />
di altezza. Questo speciale EK-X<br />
viene utilizzato per prendere dagli<br />
scaffali le marmitte, per il prelievo<br />
delle quali servono due operatori.<br />
Oltre ad avere misure eccezionali,<br />
il commissionatore è dotato di<br />
speciali sistemi di sicurezza al fine<br />
di tutelare gli operatori che svolgono<br />
operazioni complesse a molti<br />
metri d’altezza.<br />
“Abbiamo scelto di commissionare<br />
alla OM STILL lo sviluppo<br />
di questo nuovo progetto - spiega<br />
Giampaolo Sgarbossa, Amministratore<br />
Delegato della società<br />
- certi che con la sua tecnologia<br />
sarebbe stata in grado di venire<br />
incontro alle nostre esigenze e,<br />
ancora una volta, OM STILL si è<br />
dimostrata una partner di sicura<br />
affidabilità, fornendoci una macchina<br />
su misura che ci sta dando<br />
grandi soddisfazioni”. ■<br />
Il commissionatore<br />
EK-X è dotato<br />
di speciali sistemi<br />
di sicurezza.<br />
O18-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
MADE IN ITALY<br />
MASCHIATRICE ELETTRONICA
Cronaca n<br />
Progettata<br />
con una forma<br />
strutturalmente<br />
forte, ma a microreticolo<br />
leggera,<br />
la nuova partizione<br />
bionica dell’Airbus<br />
è più leggera<br />
del 45% (30 kg)<br />
rispetto ai modelli<br />
attuali.<br />
Il design aerospaziale<br />
di Fabrizio Garnero<br />
haunanuovaalleata:lastampa 3D!<br />
A<br />
hanno<br />
20-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
Airbus ha prodotto mediante stampa 3D il più grande componente<br />
al mondo di una cabina aerea grazie al software di Autodesk. Il componente,<br />
soprannominato “partizione bionica”, è stato creato con algoritmi personalizzati<br />
e prodotto con tecniche di produzione additiva.<br />
Airbus, il colosso produttore<br />
di aeromobili, ha realizzato<br />
il più grande componente<br />
al mondo di una cabina<br />
aerea stampato in 3D grazie al<br />
software di Autodesk, nome di<br />
spicco nel campo della progettazione<br />
e nel design in 3D. Il componente,<br />
soprannominato “partizione<br />
bionica”, è stato creato<br />
con algoritmi personalizzati che<br />
generato un design che<br />
imita la struttura cellulare e la<br />
crescita delle ossa, e quindi prodotto<br />
con tecniche di produzione<br />
additiva. Questo processo di<br />
progettazione e produzione all’avanguardia<br />
rende la struttura più<br />
solida e leggera di quanto sarebbe<br />
possibile con i processi tradizionali.<br />
Si tratta di una parete divisoria<br />
tra la zona dei posti a sedere e la<br />
cucina di un aereo cui sono fissati<br />
i seggiolini per gli assistenti<br />
di volo. Come per molti componenti<br />
di aeromobili, la partizione<br />
si caratterizza per particolari requisiti<br />
strutturali e di progettazione,<br />
tra cui i limiti di peso e di<br />
forma, rendendo particolarmente<br />
appropriato questo approccio<br />
progettuale.<br />
PubliTec
Materiali innovativi<br />
e metodi di produzione<br />
Nel trasporto aereo, ridurre il<br />
peso equivale a diminuire il consumo<br />
di carburante. Progettata<br />
con una forma strutturalmente forte,<br />
ma a micro-reticolo leggera, la<br />
nuova partizione bionica dell’Airbus<br />
risulta essere più leggera<br />
del 45% (30 kg) rispetto ai modelli<br />
attuali. Quando questo componente<br />
sarà adottato per tutta la<br />
cabina dell’aereo e su tutti gli aeromobili<br />
attuali modello A320, Airbus<br />
stima che grazie al nuovo approccio<br />
progettuale sarà in grado<br />
di risparmiare fino a 465.000 tonnellate<br />
di emissioni di CO 2<br />
l’anno,<br />
l’equivalente di emissioni di circa<br />
96.000 autovetture fuoristrada in<br />
un anno.<br />
Per la nuova partizione bionica è<br />
stata usata Scalmalloy ® , una lega<br />
di alluminio-magnesio-scandio di<br />
seconda generazione e realizzata<br />
da APWorks, l’azienda controllata<br />
da Airbus e focalizzata sulla<br />
produzione additiva e i materiali<br />
avanzati. Scalmalloy ® è specificamente<br />
progettato per l’uso in<br />
stampa 3D e offre eccellenti proprietà<br />
meccaniche, il che significa<br />
che può essere sottoposto ad<br />
azioni di streching senza rompersi.<br />
In questo caso, è la prima volta<br />
che viene utilizzato su larga scala<br />
all’interno di un componente aeronautico.<br />
Il generative design<br />
è possibile grazie<br />
alla potenza del cloud<br />
Grazie al cloud computing, la capacità<br />
di sfruttare un numero infinito<br />
di CPU ha reso possibili progressi<br />
incredibili nel campo della<br />
progettazione e dell’ingegneria. Il<br />
generative design sfrutta il cloud<br />
per il calcolo di un grandissimo<br />
numero di alternative progettuali<br />
(centinaia di migliaia) in grado di<br />
soddisfare obiettivi e vincoli specifici.<br />
La progettazione generativa<br />
può esplorare nuove soluzioni che<br />
nemmeno i progettisti più esperti<br />
potrebbero considerare, migliorando<br />
al contempo la qualità del design<br />
e le prestazioni. Poiché i progetti<br />
creati sono quasi impossibili<br />
da realizzare con metodi tradizionali,<br />
nuove tecniche di produzione<br />
come la stampa 3D sono fondamentali<br />
per il successo della<br />
progettazione generativa.<br />
“Design generativo, produzione di<br />
additivi e sviluppo di nuovi materiali<br />
stanno già trasformando i processi<br />
di produzione; aziende innovative<br />
come Airbus stanno dimostrando<br />
ciò che è possibile fare”, ha dichiarato<br />
Jeff Kowalski, chief technology<br />
officer di Autodesk. “Non si<br />
tratta solo di un interessante esperimento;<br />
ciò che è stato realizzato<br />
è un componente pienamente funzionante<br />
e che in un futuro molto<br />
prossimosaràintrodottosuunaereo.<br />
Siamo entusiasti di collaborare<br />
con Airbus per ulteriori nuovi componenti<br />
per la progettazione degli<br />
aerei di oggi e di domani”.<br />
Peter Sander, VP tecnologie e<br />
concept emergenti di Airbus ha<br />
aggiunto: “In Airbus spingiamo<br />
sempre i confini delle nuove tecnologie<br />
ed esploriamo continuamente<br />
come possiamo innovare. La collaborazione<br />
con Autodesk, APWorks<br />
e Concept Laser si è rivelata un<br />
grande successo. Autodesk offre<br />
la tecnologia di progettazione generativa<br />
e una reale comprensione<br />
di produzione di additivi, che è fondamentale<br />
per trasformare grandi<br />
concetti in prodotti reali. Queste<br />
tecnologie andranno a rivoluzionare<br />
il modo di progettare e di costruire<br />
aerei, ottenendo miglioramenti<br />
in termini di consumi, comfort dei<br />
passeggeri e una drastica riduzione<br />
del footprint del trasporto aereo<br />
in generale”.<br />
La prima fase di sperimentazione<br />
di questa partizione è stata completata<br />
con successo. Ulteriori test<br />
saranno condotti nel corso dell’anno,<br />
tra cui un volo di test. Il progetto<br />
della partizione bionica è frutto<br />
della collaborazione tra Autodesk,<br />
Airbus, APWorks e The Living, uno<br />
studio di Autodesk specializzato<br />
nell’applicazione di progettazione<br />
generativa e delle nuove tecnologie<br />
per una vasta gamma di settori<br />
e applicazioni.<br />
n<br />
La partizione<br />
bionica non<br />
è altro che<br />
una parete<br />
divisoria tra<br />
la zona dei posti<br />
a sedere e la cucina<br />
di un aereo<br />
cui sono fissati<br />
iseggiolini<br />
per gli assistenti<br />
di volo.<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 21
Tariffa pagata<br />
DCB CENTRALE/PT MAGAZINE/AUT. 32/2004<br />
valida dal 01/03/2004<br />
CRONACA I motoriduttori epicicloidali uniscono precisione a rigidezza e dinamica spinta<br />
TECNICA Migliorare l’efficienza energetica nei sistemi di trasmissione elettromeccanici<br />
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N.1 - FEBBRAIO <strong>MARZO</strong> 2009<br />
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NAZ/039/2008<br />
ISSN 2035-1798<br />
DCOOS2922<br />
NAZ/039/2008<br />
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INFORMAZIONI DA E PER IL MONDO DELLA MECCANICA<br />
NEWSMEC<br />
Febbraio 2006 numero uno<br />
Publitec<br />
NEWSMEC<br />
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aprile 2009<br />
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aprile 2013<br />
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Supplemento al numero 151 marzo-aprile 2013 di Componenti Industriali<br />
2004<br />
2006<br />
2009<br />
2009<br />
2013
n Cronaca<br />
L’umanoide vince<br />
di Lorenzo Benarrivato<br />
il RoboCup Design Award<br />
L’umanoide igus vince il primo RoboCup Design Award: un progetto congiunto,<br />
che coinvolge l’Università di Bonn e igus, l’esperto in materiali plastici con<br />
sede a Colonia, ha positivamente colpito i giudici nella città cinese di Hefei.<br />
La Robotica si conferma dunque essere uno degli ambiti tecnologici più<br />
interessanti per igus che ha, di recente, messo a punto anche un nuovo<br />
sistema per la guida di cavi e tubi su robot.<br />
Il team “NimBro” dell’Università<br />
di Bonn e dello specialista in<br />
“motion plastics” igus ha conquistato<br />
il premio RoboCup Design<br />
Award. I due partner hanno<br />
lavorato fianco a fianco per sviluppare<br />
un umanoide calciatore che<br />
viene protetto in caduta grazie a<br />
elementi esterni resistenti all’abrasione.<br />
Non solo, è anche in grado<br />
di rialzarsi autonomamente. Una<br />
delle molte aree nelle quali l’umanoide<br />
ha stupito i giudici della<br />
competizione è stata l’interazione<br />
con gli umani. Questa vittoria segue<br />
il successo conquistato dalla<br />
partnership durante la RoboCup<br />
Football World Cup nel 2012.<br />
A fine luglio 2015, l’azienda progettista<br />
di robot Flower Robotics<br />
Inc. a Hefei, Cina, ha organizzato<br />
la prima edizione del RoboCup<br />
Design Award all’interno della RoboCup<br />
2015. Lo scopo era affinare<br />
la consapevolezza e attirare<br />
l’attenzione degli ingegneri sul design<br />
degli umanoidi. In ogni caso,<br />
il riconoscimento non ha premiato<br />
tanto il design in sé, quanto piuttosto<br />
la semplicità d’uso e riparazione<br />
del sistema e la trasmissione di<br />
identità. L’umanoide igus ha positivamente<br />
colpito in queste aree.<br />
L’esterno del robot e le parti di sostegno<br />
del peso sono state realizzate<br />
utilizzando la sinterizzazione<br />
laser. Secondo Tutsuya Matsui,<br />
CEO di Flower Robotics, i giudici<br />
sono stati impressionati dal fatto<br />
che non solo il design, ma anche<br />
la realizzazione e assistenza<br />
del robot sono adatti alla produzione<br />
di massa.<br />
Uno sviluppo specifico<br />
per le applicazioni<br />
robotiche industriali<br />
Il suddetto premio certifica in<br />
modo chiaro come il comparto<br />
Robotica sia uno degli ambiti più<br />
innovativi di attività di igus per il<br />
La vittoria<br />
del RoboCup<br />
Design Award<br />
segue il successo<br />
conquistato<br />
dalla partnership<br />
alla RoboCup<br />
Football World Cup<br />
nel 2012.<br />
(Fonte: Università<br />
di Bonn)<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 23
Cronaca n<br />
Il team “NimBro”<br />
dell’Università<br />
di Bonn ha<br />
conquistato<br />
il RoboCup<br />
Design Award in<br />
collaborazione con<br />
igus, specialista in<br />
“motion plastics”.<br />
(Fonte: Università<br />
di Bonn)<br />
Igiudici<br />
sono rimasti<br />
positivamente<br />
colpitidalfatto<br />
che non solo il<br />
design, ma anche<br />
la realizzazione<br />
e l’assistenza del<br />
robot sono adatti<br />
alla produzione<br />
di massa. (Fonte:<br />
Università di Bonn)<br />
quale ha di recente messo a punto<br />
un nuovo sistema per la guida<br />
di cavi e tubi su robot. Si tratta di<br />
una soluzione leggera ed economica<br />
per la ritrazione automatica<br />
delle catene portacavi che consente<br />
grandi passi avanti nella robotica.<br />
Oltre a trasportare i cavi di<br />
alimentazione e i cavi per la trasmissione<br />
di dati, oggi i robot industriali<br />
trasportano spesso anche<br />
tubi per rivetti o viti. Il nuovo<br />
sistema triflex RSE evita l’attorcigliamento<br />
della catena portacavi,<br />
consentendo la fornitura dei materiali<br />
in questione fino all’estremità<br />
del braccio robotico.<br />
igus ha sviluppato la serie triflex<br />
R appositamente per le applicazioni<br />
robotiche industriali. Come<br />
una catena portacavi multiasse,<br />
questa serie è in grado di spostarsi<br />
in tutte le direzioni. Le catene<br />
universali triflex realizzate<br />
in plastica a elevate prestazioni<br />
sono ideali anche per gli ambienti<br />
industriali più difficili, sono facili<br />
da installare e l’inserimento di<br />
cavi e tubi avviene in modo molto<br />
agevole. Lo speciale aggancio<br />
fra le maglie gli consente inoltre<br />
di supportare forze di trazione e<br />
torsione molto elevate. “Dal momento<br />
che oggi non sono solo i<br />
cavielettriciepneumaticiaessere<br />
trasportati sul robot, ma spesso<br />
si tratta invece di tubi di alimentazione<br />
per bulloni, rivetti o viti, le<br />
curvature strette o le parti pendenti<br />
a volte possono creare problemi”,<br />
afferma Jörg Ottersbach,<br />
industry manager del dipartimento<br />
robotics della igus. “Qualunque<br />
riduzione del raggio minimo<br />
di curvatura consentito per i tubi<br />
di alimentazione potrebbe causare<br />
un guasto o ridurre l’efficienza<br />
del processo. Nel caso peggiore,<br />
un rivetto o una vite potrebbero<br />
rimanere incastrati nel tubo di<br />
alimentazione, causando il fermo<br />
dell’impianto”. Grazie alla ritrazione<br />
lineare della catena portacavi,<br />
il sistema triflex RSE offre una soluzione<br />
efficiente ed economica<br />
che non richiede curvature, molle<br />
o rulli deflettori.<br />
24-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Il sistema<br />
di ritrazione triflex<br />
RSE, leggero<br />
ed economico,<br />
è basato<br />
su una guida<br />
lineare igus<br />
che non necessita<br />
di lubrificazione<br />
né di manutenzione.<br />
Un carrello mobile<br />
trasporta la catena,<br />
le corde elastiche<br />
la tengono<br />
in tensione<br />
e la ritraggono<br />
automaticamente.<br />
(Fonte: igus GmbH)<br />
ALIMENTAZIONE AUTOMATIZZATA PRESSE<br />
THENEXTSTEPTOTHEFUTURE<br />
DEFORMAZIONE<br />
Un design agile<br />
con controllo diretto<br />
sul robot<br />
Questo sistema, estremamente<br />
leggero, si basa sulla famosa guida<br />
lineare drylin di igus, che non<br />
necessita di lubrificazione e manutenzione,<br />
sulla quale un carrello<br />
in movimento consente una<br />
corsa di retrazione di 600 mm. La<br />
ritrazione avviene tramite corde<br />
elastiche che evitano quindi l’attorcigliamento<br />
della catena e la<br />
formazione di anse aumentandone<br />
notevolmente la vita utile.<br />
Questo sistema di retrazione è<br />
stato pensato per le versioni triflex<br />
chiuse o con apertura delle<br />
famiglie TRC, TRE e TRCF con<br />
diametri nominali da 60 a 125<br />
mm. Il sistema è composto da<br />
una staffa di montaggio e una<br />
staffa di scorrimento adatte a<br />
robot di tutti i tipi. Dal momento<br />
che triflex RSE guida e controlla<br />
direttamente la catena portacavi<br />
sul robot, rendendo non necessari<br />
ulteriori deflettori, la lunghezza<br />
richiesta per cavo e per<br />
la catena è inferiore ad altri sistemi<br />
simili. Per questa ragione, triflex<br />
RSE non è solo più compatto<br />
e leggero, ma è anche una soluzione<br />
efficiente dal punto di vista<br />
dei costi. n<br />
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PRESSE<br />
LINEE DI TAGLIO<br />
TRASVERSALE<br />
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NASTRO<br />
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il cliente, spesso anticipandolo, con soluzioni innovative pronte<br />
a rispondere alle più complesse necessità produttive.<br />
Saronni offre ai propri clienti una gamma di macchine utili<br />
a risolvere ogni problema nell’ambito della lavorazione del coil.<br />
Oltre alle linee per l’alimentazione presse e per il taglio trasversale<br />
della lamiera, Saronni propone anche macchine per tranciatura,<br />
goffratura, arrotondamento bordi e di accumulo lamiera (SUPERCOIL).<br />
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Cronaca n<br />
Una pressa a imbutitura<br />
profonda per aumentare<br />
di Sara Rota<br />
la capacità produttiva<br />
Per rispondere alle esigenze di versatilità ed efficienza<br />
richieste dalla produzione di componenti per motori a reazione,<br />
il gruppo Whitcraft ha investito in una nuova pressa<br />
di idroformatura Quintus Technologies.<br />
Per rispondere a una domanda<br />
importante proveniente<br />
dall’industria aerospaziale,<br />
il gruppo Whitcraft ha investito<br />
su una pressa a imbutitura profonda<br />
di idroformatura di Quintus<br />
Technologies. L’introduzione<br />
in azienda della nuova pressa ad<br />
alta pressione da 11.600 psi (800<br />
bar) è destinata a far aumentare<br />
la produzione di componenti in<br />
metallo e assemblaggi per motori<br />
a reazione all’interno dell’impianto<br />
di Whitcraft nella sede di Eastford,<br />
nello stato del Connecticut<br />
(Stati Uniti).<br />
“Produciamo componenti in lamiera<br />
e assemblaggi per il settore<br />
aerospaziale piuttosto difficili<br />
da realizzare, partendo da una<br />
gamma di materiali piuttosto vasta”,<br />
ha commentato Allen Roy,<br />
Engineeering Manager di Whitcraft.<br />
“Con la pressa Quintus saremo<br />
in grado di produrre parti<br />
piuttosto complesse e ad alto<br />
profilo qualitativo, che richiedono<br />
necessariamente una funzione di<br />
imbutitura profonda. Ciò dimostra<br />
il nostro impegno verso un miglioramento<br />
incessante e continuo, e<br />
ci aspettiamo che ci aiuti a raggiungere<br />
i nostri ambiziosi obiettivi<br />
di produzione, anche trainati<br />
dall’attuale crescita nel campo<br />
dei motori a reazione”.<br />
Secondo Sture Olsson, Global<br />
Business Development Manager<br />
presso Quintus Technologies, la<br />
versatilità nell’ambito della lavorazione<br />
della lamiera è un requisito<br />
indispensabile nella produzione<br />
dei motori a reazione. “La<br />
grande richiesta di velivoli a minor<br />
consumo energetico impone<br />
nuove esigenze ai progettisti dei<br />
Pressa a imbutitura<br />
profonda<br />
di idroformatura<br />
di Quintus<br />
Technologies.<br />
26-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Produrre direttamente in fiera<br />
In occasione dell’edizione 2015 di Fabtech, Quintus Technologies ha presentato la pressa Flexform<br />
QFC 0.7x1.8-800, impegnata per l’occasione nella produzione di parti destinate ai comparti automotive e aerospaziale.<br />
Il modello QFC 0.7x1.8-800, il più piccolo della famiglia di presse Quintus, è stato presentato per la prima volta nel<br />
2013 riscuotendo da subito un grande successo fra i produttori di parti automobilistiche e aerospaziali, grazie alla<br />
sua capacità di rispondere ai requisiti principali rappresentati da elevata capacità produttiva, investimenti bassi e<br />
avvio rapido di produzione. In grado di generare una pressione di 11.600 psi (800 bar) su tutta l’area di formatura,<br />
la pressa è in grado di produrre svariate parti in un’unica operazione di stampaggio fino a una dimensione di 700 x<br />
1.800 mm e con una profondità di 175 mm.<br />
Oltre a migliorare la qualità dei particolari realizzati, la pressa<br />
Flexform QFC 0.7x1.8-800 è in grado di ridurre ilricorsoallavoro<br />
manuale e di ampliare il rendimento nel processo di produzione.<br />
L’introduzione di alcune funzionalità aggiuntive, basate sulla tecnologia<br />
sperimentata sul campo di Quintus, permette di raggiungere<br />
nuovi livelli di affidabilità e prestazioni.<br />
“La combinazione di capacità elevate, costi iniziali e operativi bassi<br />
e manutenzione vantaggiosa rende la pressa QFC 0.7x1.8-800 una<br />
soluzione ideale sia per la prototipazione in ambito<br />
aerospaziale e automobilistico, nella produzione<br />
di particolari con volumi medio-bassi destinati<br />
ai veicoli commerciali ed edili”, ha commentato<br />
Sture Olsson, Quintus Global Business Development<br />
Manager.<br />
Pressa Flexform QFC 0.7x1.8-800 di Quintus<br />
presentata in occasione di Fabtech.<br />
motori a reazione, così come modificate<br />
sono le capacità produttive<br />
dei particolari, a causa dei<br />
criteri di formabilità delle leghe a<br />
basso peso di metalli molto duri”,<br />
spiega Olsson. “Proprio nell’ottica<br />
di venire incontro a queste<br />
esigenze, abbiamo ampliato la<br />
nostra linea di presse di idroformatura<br />
ad alta pressione”.<br />
Qualità, accuratezza,<br />
ripetibilità e costi ridotti<br />
Oltre all’ampliamento della capacità<br />
produttiva, la pressa Quintus<br />
è in grado di assicurare un’elevata<br />
efficienza. Il processo di<br />
idroformatura richiede un solo<br />
singolo mezzo utensile rigido, garantendo<br />
così un significativo risparmio<br />
sul costo degli utensili.<br />
I rapporti di imbutitura dei materiali<br />
3:1 hanno permesso di eliminare<br />
diverse operazioni di formatura,<br />
trattamenti termici intermedi<br />
e vincoli per l’operatore. “Questo<br />
permetterà a Whitcraft di produrre<br />
componenti per motori aerospaziali<br />
di alta qualità con una<br />
grande accuratezza, ripetibilità<br />
e a costi inferiori”, sottolinea Olsson.<br />
La nuova pressa, operativa dalla<br />
primavera di quest’anno, va a<br />
sostituire una “pressa di idroformatura<br />
Cincinnati molto, ma molto<br />
vecchia”, riprende Allen Roy.<br />
“Per migliorare la nostra capacità<br />
produttiva nell’ambito della lavorazione<br />
della lamiera, la pressa<br />
Quintus non solo rappresenta una<br />
macchina moderna che va sostituire<br />
un’attrezzatura tecnologicamente<br />
superata, ma ci permette<br />
anche di rispondere in maniera<br />
efficace alla richiesta proveniente<br />
dal mercato di produrre parti<br />
sempre più grandi”.<br />
Quintus Technologies e Whitcraft<br />
hanno inoltre stipulato un accordo<br />
di cooperazione al fine di promuovere<br />
sul mercato la tecnologia<br />
di idroformatura Flexform che<br />
ha permesso di ampliare le capacità<br />
produttive di Whitcraft. L’impianto<br />
produttivo installato nello<br />
stabilimento di Eastford avrà la<br />
funzione di sito dimostrativo per<br />
la pressa Quintus.<br />
“Abbiamo scelto di investire in<br />
una pressa a imbutitura profonda<br />
di Quintus non solo per la vasta<br />
esperienza maturata sul campo,<br />
ma anche per l’impronta globale<br />
dell’organizzazione di questo costruttore,<br />
che siamo certi aiuterà<br />
la nostra azienda ad attrarre ulteriori<br />
possibilità commerciali”, conclude<br />
Roy.<br />
n<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 27
Economia e mercato ■<br />
a cura della redazione<br />
Ricavi in aumento nel 2015<br />
Dassault Systèmes, azienda globale nell’ambito dei software di progettazione<br />
3D, simulazione avanzata, realtà virtuale e gestione del ciclo di<br />
vita del prodotto (PLM), ha pubblicato i risultati finanziari del quarto trimestre<br />
e dell’anno fiscale 2015 (non ancora revisionati secondo i principi contabili<br />
internazionali IFRS), approvati dal CdA in data 3 febbraio <strong>2016</strong>.<br />
Nell’anno appena concluso i ricavi dalla vendita di nuove licenze sono aumentati<br />
dell’11% (esclusi gli effetti valutari), con un ampliamento dei margini<br />
operativi di 120 punti<br />
percentuali. Al risultato<br />
ha contribuito la forte accelerazione<br />
della Piattaforma<br />
3DEXPERIENCE,<br />
che nel quarto trimestre<br />
ha registrato un’impennata<br />
dei ricavi con un<br />
+45%. Nel 2015, i ricavi<br />
dalle vendite ricorrenti di<br />
software hanno rappresentato<br />
il 70% dei ricavi complessivi dalla<br />
vendita di software.<br />
Nel corso dell’anno gli utili per azione sono<br />
cresciuti del 24%, arrivando a 2,25 euro con<br />
un margine operativo del 30,8%. Ottimo risultato<br />
anche per il flusso di cassa netto, arrivato<br />
a quota 633 milioni di euro con un incremento<br />
del 27%.<br />
Nella scia di questi risultati, la multinazionale francese ha fissato obiettivi<br />
di crescita ambiziosi per il <strong>2016</strong>, puntando a un aumento a doppia cifra<br />
delle vendite di nuove licenze nonostante la volatilità del contesto macroeconomico.<br />
“Le aziende stanno vivendo una fase di profonda trasformazione che coinvolge<br />
prodotti, contenuti, servizi e modelli di business”, ha commentato Bernard<br />
Charlès (nella foto), Presidente e CEO di Dassault Systèmes. “I risultati conseguiti<br />
dai nostri clienti con la 3DEXPERIENCE dimostrano come la nostra tecnologia<br />
possa dare un prezioso contributo a tutte le aziende che devono affrontare<br />
sfide complesse per raggiungere i loro obiettivi”.<br />
■<br />
Indice ordini: bene il mercato interno<br />
Nel quarto trimestre<br />
2015, l’indice degli<br />
ordini di macchine<br />
utensili, elaborato dal Centro<br />
Studi & Cultura di Impresa<br />
di UCIMU-SISTEMI<br />
PER PRODURRE, arretra<br />
segnando un calo del 4%<br />
rispetto allo stesso periodo<br />
dell’anno precedente,<br />
per un valore assoluto pari<br />
a 132,9 (base 2010=100).<br />
Si interrompe così il trend positivo che durava da<br />
otto trimestri consecutivi gettando qualche ombra<br />
sulla reale consistenza della ripresa degli investimenti<br />
in sistemi di produzione.In particolare, il risultato<br />
complessivo è stato determinato dal negativo<br />
riscontro ottenuto dai costruttori sui mercati esteri<br />
dove la raccolta ordini è risultata in calo del 6,5%<br />
rispetto al periodo ottobre-dicembre 2014, per un<br />
valore assoluto pari a 126.<br />
Di segno opposto, invece, l’indice degli ordini interni<br />
che segna un incremento del 6,8% rispetto<br />
allo stesso periodo dell’anno precedente, per un<br />
valore assoluto pari a 174,4.<br />
Su base annua l’indice ha registrato un incremento<br />
medio, rispetto al 2014, dell’8,6% (valore assoluto<br />
128,7). Il risultato è stato determinato sia dal positivo<br />
andamento delle performance dei costruttori<br />
sul mercato estero (+6,7%) sia dai buoni riscontri<br />
raccolti sul mercato interno (+18,1%).<br />
“Certamente - ha affermato Luigi Galdabini, presidente<br />
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - i risultati<br />
messi a segno nel 2015 sono soddisfacenti e danno<br />
una positiva prospettiva per questi primi mesi<br />
del <strong>2016</strong>”.<br />
“Però - ha aggiunto Galdabini - se, da un lato, l’indice<br />
medio annuo registra un incremento più contenuto<br />
rispetto a quello dell’anno precedente, dall’altro,<br />
l’indice assoluto resta ancora distante da quelli<br />
che hanno caratterizzato il periodo pre-crisi. Questi<br />
indicatori dimostrano che il terreno perso non è<br />
stato ancora recuperato. Anche in ragione di ciò, è<br />
necessario che la ripresa non si fermi proprio ora”.<br />
D’altra parte secondo l’ultima indagine condotta<br />
da UCIMU sul parco macchine installato nelle imprese<br />
metalmeccaniche italiane e presentata due<br />
settimane fa alla Camera dei Deputati, emerge<br />
che, negli ultimi dieci anni, l’età media dei macchinari<br />
di produzione è cresciuta di quasi tre anni, attestandosi<br />
a 12 anni e otto mesi: l’età più alta mai<br />
registrata da quarant’anni a questa parte. Circa il<br />
30% delle macchine installate ha più di venti anni,<br />
nel 2005 erano meno del 25%.<br />
“Questi dati - ha continuato Luigi Galdabini - dimostrano<br />
che la competitività del sistema industriale<br />
italiano rischia inesorabilmente di arretrare anche<br />
perché, nel frattempo, le industrie dei paesi emergenti<br />
si stanno dotando di sistemi e tecnologie di<br />
ultima generazione. In questo contesto il pericolo<br />
che la nuova fase di ripresa si arresti già ora rende<br />
tutto ancora più preoccupante”.<br />
“A questo proposito, oltre alla Nuova Legge Sabatini<br />
e al Superammortamento che permette l’ammortamento<br />
del 140% del valore del bene acquisito,<br />
chiediamo interventi strutturali che possano<br />
sostenere la ripresa dei consumi e l’ammodernamento<br />
dei sistemi di produzione nelle imprese italiane,<br />
unica via per assicurare prospero futuro alla<br />
manifattura del paese. In particolare sarebbe utile<br />
prevedere la liberalizzazione delle quote di ammortamento,<br />
attraverso cui il macchinario acquistato<br />
può essere ammortizzato in tempi più brevi.<br />
La misura oltre a incentivare nuovi acquisti, di fatto,<br />
non presenta costi a carico dello Stato che vedrebbe<br />
soltanto traslata nel tempo l’entrata di cassa. Se<br />
non fosse possibile, occorre prevedere almeno<br />
l’aggiornamento dei coefficienti di ammortamento<br />
fermi ancora al 1988”.<br />
“Detto ciò - ha concluso Galdabini - la modalità più<br />
adeguata per contrastare l’invecchiamento delle<br />
macchine utensili è l’adozione di un sistema di<br />
incentivi alla sostituzione volontaria dei macchinari<br />
obsoleti con nuove tecnologie progettate e realizzate<br />
secondo le nuove esigenze di produttività, risparmio<br />
energetico e rispetto delle norme di sicurezza<br />
sul lavoro previste dall’Ue”.<br />
■<br />
28-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
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Economia e mercato ■<br />
Stabilità e spinta all’innovazione<br />
ABB Italia ha di recente annunciato i risultati 2015, periodo nel quale<br />
sono stati registrati ordini per 2.356 milioni di euro (-5% rispetto<br />
al 2014) e un fatturato di 2.438 milioni di euro (+3% rispetto al<br />
2014) con una percentuale dell’export sui ricavi che si assesta al 67%,<br />
confermando il dato dell’anno precedente.<br />
Mario Corsi, Amministratore Delegato di ABB SpA, ha così commentato:<br />
“Archiviamo un anno con ordini di base stabili e grandi ordini penalizzati<br />
dalla negativa situazione congiunturale che interessa il comparto dell’oil<br />
& gas. Le incertezze del mercato<br />
e il prezzo del petrolio in<br />
caduta libera stanno generando<br />
ritardi negli investimenti. A<br />
compensare l’effetto del settore<br />
oil & gas hanno contribuito<br />
gli investimenti in automazione,<br />
nell’industria manifatturiera<br />
e nel mondo delle infrastrutture<br />
nonché nell’ambito della distribuzione elettrica. Il fatturato risulta in<br />
crescita e riflette un andamento che ha contraddistinto l’intero 2015. La<br />
percentuale dell’export sui ricavi (67%) conferma la nostra solida presenza<br />
sui mercati internazionali. Continuiamo a spingere sull’innovazione<br />
nella convinzione che questa, oltre a essere profondamente radicata<br />
nel nostro DNA, rappresenti un elemento di leadership sui mercati e<br />
di competitività”.<br />
Crescita nel segno dell’innovazione<br />
Nuove opportunità da R&S<br />
Gli investimenti in R&S realizzati in Italia nel 2015 hanno rappresentato il<br />
3,4% del fatturato, con un incremento record di brevetti depositati (46 rispetto<br />
ai 39 del 2014). Le innovazioni tecnologiche ricomprendono vari<br />
campi applicativi come quello della building automation, della mobilità<br />
elettrica, della robotica, dell’efficienza energetica e dell’automazione.<br />
Nel 2015 sono stati anche avviati i lavori per l’ampliamento del Testing<br />
Laboratory adiacente alla nuova sede ABB di Bergamo. Il nuovo “complesso<br />
dell’innovazione” offrirà ai clienti l’opportunità di venire a contatto<br />
con i principali sistemi evoluti sviluppati da ABB, tra i quali nuove<br />
applicazioni legate all’Internet of Things, Services and People nell’industria.<br />
Sempre su questo fronte va ricordato anche il potenziamento dello<br />
SmartLab di Dalmine, struttura dedicata alla sperimentazione, alla ricerca<br />
e alla dimostrazione di tecnologie innovative per le smart grid. ■<br />
Con vendite pari a 341 milioni di dollari nel<br />
2015, nel suo stabilimento svizzero il gruppo<br />
Kistler ha affrontato e superato le sfide<br />
legate alla valuta, ottenendo una crescita continua<br />
e creando circa 120 nuovi posti di lavoro in tutto il<br />
mondo. Quest’anno Kistler, produttore di tecnologie<br />
di misurazione dinamica, investirà nuovamente<br />
in maniera mirata nella ricerca e nello sviluppo,<br />
con l’intenzione di sviluppare ulteriori prodotti innovativi<br />
e servizi dedicati ad applicazioni specifiche.<br />
Il gruppo Kistler è sulla buona strada, con una crescita<br />
del 10% dopo i necessari adeguamenti legati<br />
alla valuta. Il CEO Rolf Sonderegger prevede che<br />
il <strong>2016</strong> si rivelerà un altro anno ricco di successi:<br />
“Kistler continuerà a crescere, grazie alle nostre<br />
tecnologie uniche e al nostro forte posizionamento<br />
globale. Intendiamo raggiungere parte di questa<br />
crescita attraverso nuovi prodotti e applicazioni,<br />
ma un ruolo chiave sarà svolto anche dall’espansione<br />
mirata della nostra fornitura di servizi, insieme<br />
a una serie di acquisizioni strategiche”.<br />
Kistler intende, infatti, espandere la sua offerta di<br />
servizi introducendo costantemente dei prodotti<br />
dedicati ad applicazioni specifiche fino al 2020.<br />
Nel <strong>2016</strong> saranno aggiunti prodotti innovativi alla<br />
gamma del gruppo, fra cui nuove applicazioni e<br />
i servizi corrispondenti: l’offerta nel nuovo campo<br />
commerciale strategico della termoacustica è<br />
uno dei possibili esempi.<br />
Due nuovi centri tecnologici sono in costruzione<br />
a Tokyo e nella nuova sede principale europea di<br />
Kistler (nella foto), che si trova nella città tedesca<br />
di Böblingen-Sindelfingen. “Circa il 10% dei ricavi<br />
derivati dalle nostre vendite annuali è dedicato<br />
alla ricerca e allo sviluppo. Nel <strong>2016</strong>, il gruppo<br />
Kistler investirà nuovamente nello sviluppo di<br />
prodotti e servizi innovativi in tutto il mondo”, conclude<br />
il CEO.<br />
■<br />
30-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Fatturato 2015 in leggera crescita<br />
soddisfatti dei risultati raggiunti quest’anno e guardiamo<br />
al futuro con fiducia”, spiega Federico Golla, Presidente e Amministratore<br />
delegato di Siemens Italia, commentando i risulta-<br />
“Siamo<br />
ti finanziari della società nel corso della conferenza stampa organizzata<br />
per l’occasione (nella foto). Nell’esercizio fiscale 2015 è cresciuto il fatturato<br />
del 2% rispetto al precedente anno, attestandosi a 1.773 milioni di<br />
euro. “Se consideriamo il business proveniente dai mercati internazionali,<br />
ossia il giro di affari realizzato da<br />
Siemens con clienti italiani, il valore<br />
generato arriva a circa 2 miliardi di<br />
euro”, continua Golla.<br />
Hanno contribuito al buon risultato<br />
complessivo quasi tutte le Divisioni<br />
della Società. In prima fila nel<br />
mercato dello smart manufacturing<br />
e dell’industria di processo, con Digital<br />
Factory e Process Industries<br />
and Drives, Siemens ha confermato<br />
il trend positivo del business<br />
dell’automazione industriale, mettendo a segno risultati in crescita. “Le<br />
realtà industriali da decenni si sforzano di essere sempre più produttive,<br />
veloci e flessibili. In più, con il passare del tempo continua a crescere la<br />
richiesta di prodotti sempre più personalizzati. Noi aiutiamo i nostri clienti<br />
a essere più competitivi”.<br />
Dalle smart grid agli edifici fino alle fabbriche intelligenti, Siemens intende<br />
portare i clienti sulla strada della digitalizzazione. “Le relazioni con i<br />
clienti e i fornitori si trasformeranno,<br />
ex concorrenti scompariranno<br />
e nuovi soggetti entreranno nel<br />
mercato”, spiega Golla. “In questo<br />
scenario sempre più interconnesso<br />
e basato sull’IT, Siemens è ben<br />
posizionata nonostante il perdurare<br />
nel Paese di un contesto di incertezza<br />
causato anche da fenomeni<br />
globali come i prezzi delle<br />
materie prime e le tensioni geopolitiche”.<br />
■<br />
Macchine per costruzioni<br />
ancora col segno più<br />
Nel 2015 sono state vendute sul mercato<br />
italiano 9.138 macchine per costruzioni,<br />
con una crescita del 34% rispetto<br />
a quanto rilevato lo scorso anno. Più in dettaglio,<br />
sono 8.828 le macchine movimento terra<br />
(+32%) e 325 le macchine stradali (+180%).<br />
Secondo i dati Istat elaborati da Prometeia per<br />
il Samoter Outlook, anche le esportazioni crescono,<br />
sebbene meno dell’anno scorso (+7%);<br />
in particolare, nei primi dieci mesi del 2015,<br />
cresce l’export delle macchine per la perforazione<br />
(+22%), delle gru a torre (+21%), delle<br />
macchine stradali (+18%) e delle macchine e<br />
attrezzature per il movimento terra (+8%). In<br />
calo, invece, le esportazioni di macchine per<br />
la preparazione degli inerti (-4%) e di macchine<br />
per il calcestruzzo (-4%).<br />
Le importazioni crescono del 15%, così come<br />
la bilancia commerciale di settore che, positiva<br />
per oltre 1.538 milioni di euro, ha registrato<br />
un +4,5%.<br />
“Dopo gli anni più bui della crisi, finalmente<br />
l’Italia sembra aver imboccato la via di<br />
una graduale ripresa”, dichiara Paolo Venturi,<br />
presidente di Unacea. “Chiudere due anni<br />
consecutivi in crescita non può che essere un<br />
buon risultato per l’industria; tuttavia, per comprendere<br />
a fondo il trend, bisogna tener presente<br />
che si tratta di una crescita più che moderata<br />
in termini assoluti, giunta dopo ben sei<br />
anni consecutivi di gravi perdite che hanno ridotto<br />
il mercato interno dell’80%. Per questo<br />
continuiamo a credere che la ripresa vada incoraggiata<br />
e sostenuta, specie in un periodo<br />
di forte instabilità finanziaria come quello che<br />
attraversiamo”.<br />
■<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 31
Economia e mercato ■<br />
91% di fatturato in più per gli inventori del cobot<br />
Ha destato particolare scalpore il fatto<br />
che l’azienda americana Teradyne<br />
abbia pagato più di 285 milioni di dollari<br />
per tutte le quote dell’azienda Universal<br />
Robots nella primavera del 2015. Il prezzo<br />
dell’azienda, con 150 impiegati in Danimarca,<br />
rispecchiava le aspettative di alti tassi di<br />
crescita nel settore della robotica, in particolare<br />
nel nuovo mercato per un genere innovativo<br />
di robot chiamati robot collaborativi<br />
o cobot: robot a basso costo, semplici<br />
da utilizzare e da programmare che lavorano<br />
fianco a fianco con gli operai della linea<br />
produttiva per migliorare la qualità e aumentare<br />
l’efficienza produttiva. Universal Robots<br />
ha inventato i primi cobot al mondo.<br />
Il primo cobot è stato venduto a dicembre<br />
2008 e nel 2015 il valore di questo mercato<br />
è stato stimato 100 milioni di dollari. Alcuni<br />
analisti stimano che il mercato dei cobot<br />
supererà i 3 miliardi di dollari entro il 2020.<br />
Il precursore danese ha dunque assicurato<br />
al suo proprietario, Teradyne, una posizione<br />
estremamente forte in questo segmento ad<br />
alto potenziale di crescita.<br />
Il fatturato del 2015 di Universal Robots pari<br />
a 56 milioni di euro corrisponde a una crescita<br />
del 91% rispetto al 2014 e del 223%<br />
in confronto al 2013. Il profitto al lordo delle<br />
imposte, che ammonta a 8,7 milioni di euro,<br />
rappresenta una crescita del 122% rispetto<br />
al 2014. Ciò significa che il produttore di robot<br />
ha sia aumentato il fatturato, sia ridotto<br />
i costi dei robot, divenendo così, nel 2015,<br />
anche più efficiente con una crescita dei<br />
profitti che supera quella del fatturato.<br />
Dal 2012, le vendite annuali di Universal Robots<br />
sono cresciute in media approssimativamente<br />
del 75%. L’intero processo produttivo<br />
di bracci robotici avviene a Odense e<br />
nel 2015 i robot sono stati venduti, attraverso<br />
200 distributori, con quote pari al 45% in Europa,<br />
30% in America e 25% in Asia.<br />
Il proprietario dell’azienda danese dispone<br />
di notevoli mezzi finanziari ed è pronto a investire<br />
nel mantenimento della leadership di<br />
Universal Robots nel settore dei robot collaborativi.<br />
Con l’assunzione nel 2015 di altri<br />
sviluppatori di robot, lo staff della divisione<br />
“Sviluppo” di Universal Robots a Odense<br />
è praticamente raddoppiato.<br />
“Nei prossimi anni ci aspettiamo che il mercato<br />
dei robot collaborativi cresca almeno<br />
del 50% l’anno, anche grazie ai brevi tempi<br />
di ammortamento, spesso inferiori ai 12<br />
mesi”, ha commentato Enrico Krog Iversen,<br />
CEO di Universal Robots. “Siamo leader di<br />
mercato e abbiamo consistentemente aumentato<br />
gli investimenti nella progettazione<br />
e realizzazione, nelle vendite e nel supporto<br />
ai clienti per incrementare ulteriormente<br />
la nostra leadership. Sebbene nel corso<br />
dell’anno passerò dal ruolo di CEO a un ruolo<br />
consulenziale per Universal Robots, sono<br />
sicuro che l’azienda continuerà a crescere<br />
seguendo la nostra strategia basata su tre<br />
parole chiave: focus, semplicità e realizzazione<br />
senza compromessi”.<br />
■<br />
32-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Continua la crescita in doppia cifra<br />
Comau continua la propria crescita nel<br />
comparto Robotics e per il terzo anno<br />
consecutivo registra un aumento in doppia<br />
cifra per vendite di robot antropomorfi. Anche<br />
i dati riferiti alle singole Region, rispettano il<br />
trend di crescita globale, cosa che risulta ancor<br />
più significativa in quanto sottolinea la riuscita<br />
delle strategie di penetrazione dei mercati.<br />
In particolare nel 2015 si registra una crescita<br />
equamente distribuita nell’Automotive e nella<br />
General Industry, ambiti manifatturieri, questi<br />
ultimi, dove Comau sta investendo sia a livello<br />
commerciale sia a livello di prodotto. La crescita,<br />
oltre alla Cina, è concentrata in particolare in<br />
Europa orientale e nei territori dell’area NAFTA.<br />
Nella zona APAC, infatti, l’azienda fa registrare<br />
un aumento decisamente significativo nelle<br />
vendite frutto dell’insediamento produttivo in<br />
Cina caratterizzato dalla presenza, accanto allo<br />
stabilimento di produzione, di uno degli Innovation<br />
Center all’avanguardia presenti nel network<br />
globale Comau.<br />
■<br />
Livelli di rischio dei crediti commerciali<br />
Le previsioni di Atradius - tra i principali gruppi<br />
nei settori dell’assicurazione del credito<br />
commerciale, delle cauzioni e del recupero<br />
crediti a livello internazionale - riguardanti l’Italia<br />
sull’andamento delle performance economiche<br />
per settore e dei relativi livelli di rischio dei crediti<br />
commerciali indicano un andamento ancora non<br />
positivo nei settori delle costruzioni e dei materiali<br />
per l’edilizia. In questi settori non si prevede, per<br />
quest’anno, un miglioramento sostanziale dei livelli<br />
d’insolvenza, in controtendenza rispetto invece<br />
alle attese di un calo generalizzato degli stessi<br />
di circa un 4%.<br />
Restano ancora sotto osservazione i livelli di rischio<br />
di credito commerciale nei settori dei metalli,<br />
della carta e del tessile. Stabili le previsioni<br />
nei settori dell’agricoltura, meccanica, automotive<br />
e trasporti. In miglioramento, invece, la situazione<br />
nei restanti settori presi in esame dall’Osservatorio<br />
Atradius: beni durevoli, elettronica, alimentare,<br />
servizi (compresi i servizi finanziari). ■<br />
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Attualità e appuntamenti ■<br />
a cura della redazione<br />
42 milioni di cuscinetti venduti nel 2015<br />
Brammer, fornitore globale di forniture e<br />
servizi industriali, celebra il sorprendente<br />
risultato di 42 milioni di cuscinetti venduti<br />
nel 2015. L’azienda vanta un assortimento<br />
di oltre 10 milioni di cuscinetti. Questi rappresentano<br />
la spina dorsale di qualsiasi linea di<br />
produzione, ricoprendo perciò una percentuale<br />
significativa del budget destinato alle forniture<br />
industriali. Nonostante l’indubbia necessità<br />
di ridurre i costi, è fondamentale assicurare<br />
la qualità e la disponibilità dei prodotti. Brammer<br />
è attenta a ognuno di questi aspetti, offre<br />
ai propri clienti le soluzioni più adeguate per<br />
raggiungere i migliori risultati e ha a disposizione<br />
la rete e il potere di acquisto necessari<br />
per offrire ai propri clienti vantaggi concreti ricoprendo<br />
il ruolo di fornitore unico.<br />
Essendo l’unico distributore autorizzato di tutte<br />
le cinque le principali marche di cuscinetti -<br />
FAG, INA, NSK, SKF e Timken - Brammer è in<br />
grado di offrire una gamma di cuscinetti completa<br />
a livello europeo. Grazie al suo elevato<br />
potere d’acquisto inoltre, Brammer assicura ai<br />
propri clienti prezzi concorrenziali.<br />
La crescente attenzione dei clienti alla riduzione<br />
dei costi relativi alla gestione delle scorte di<br />
cuscinetti ha spinto molte aziende a diminuire<br />
gli stock, richiedendo un maggiore supporto<br />
da parte dei loro fornitori. Molte aziende cercano<br />
inoltre di migliorare la cura e la manutenzione<br />
dei cuscinetti per ottimizzare la durata dei<br />
componenti e garantire la migliore produttività<br />
riducendo i tempi di fermo nella produzione.<br />
Per rispondere a queste esigenze, Brammer<br />
aiuta i propri clienti ad applicare programmi di<br />
miglioramento continuo come parte fondamen-<br />
Lo stabilimento FCA di Verrone (BI) si è<br />
aggiudicato il prestigioso premio internazionale<br />
“Automotive Lean Production<br />
2015” nella categoria “OEM”.<br />
L’importante riconoscimento è stato consegnato<br />
all’impianto di Verrone in occasione<br />
della cerimonia di premiazione che si è svolta<br />
a Monaco, in Germania, durante il 10 mo Congresso<br />
Internazionale “Automotive Lean Production”.<br />
Il premio è stato assegnato grazie al risultato<br />
ottenuto durante la valutazione effettuata lo<br />
scorso maggio dalla commissione di esperti<br />
selezionati dalla rivista tedesca “Automobil<br />
Produktion” e dalla società di consulenza<br />
Agamus Consult. Dopo un confronto con<br />
altri finalisti, la Commissione ha giudicato lo<br />
stabilimento di Verrone il migliore nell’applicazione<br />
dei principi della Lean Production<br />
soprattutto in ambito qualità, manutenzione,<br />
logistica e sviluppo delle persone.<br />
Dal 2006, più di 900 impianti di produzione in<br />
oltre 15 paesi tra cui Germania, Francia, Spagna<br />
e Italia hanno partecipato alla selezione<br />
per ottenere l’ambito trofeo, uno dei più importanti<br />
a livello europeo. In particolare, nel<br />
corso degli anni ci sono stati 180 finalisti e 47<br />
vincitori finali, tra cui nelle precedenti ediziotale<br />
del controllo<br />
dei livelli di stock<br />
e dei processi<br />
di acquisto.<br />
Attraverso la riduzione<br />
dei livelli di<br />
stock Brammer ha fatto<br />
risparmiare ai suoi clienti oltre 10 miloni di<br />
euro negli ultimi dodici mesi.<br />
Grazie alle sue dimensioni Brammer è anche in<br />
grado di offrire ai propri clienti livelli eccellenti<br />
di disponibilità dei prodotti. Il CEO Ian Fraser<br />
ha dichiarato: “Siamo lieti di aver raggiunto<br />
questo traguardo e continueremo a supportare<br />
i nostri clienti in tutta Europa aiutandoli a estendere<br />
la durata dei loro cuscinetti e minimizzare<br />
i tempi di fermo, continuando a beneficiare<br />
delle riduzioni di costi associate”.<br />
■<br />
Riconoscimento per la lean production<br />
ni gli stabilimenti<br />
FCA G.B. Vico (Pomigliano)<br />
e Bielsko<br />
Biala (Polonia).<br />
L’impianto FCA di<br />
Verrone ha ottenuto<br />
il premio grazie<br />
all’applicazione<br />
delle logiche<br />
del World Class<br />
Manufacturing, in<br />
particolare nella<br />
Autonomous Maintenance<br />
sui centri<br />
di lavoro, nella<br />
Workplace Organization<br />
sulla linea<br />
di montaggio, nei nuovi progetti di Logistic<br />
& Customer Service per eliminare le perdite<br />
identificate nella supply chain fino alla Professional<br />
Maintenance. La Commissione di<br />
esperti ha inoltre rilevato in termini positivi il<br />
livello di coinvolgimento delle persone dello<br />
stabilimento.<br />
A Verrone attualmente si producono i cambi<br />
della famiglia C635, versione manuale, e<br />
DDCT (automatico doppia frizione) che equipaggiano<br />
una vasta gamma di modelli dei<br />
brand FCA, comprese le nuove Jeep Renegade<br />
e FIAT 500X e la Alfa Romeo 4C. Qualche<br />
mese fa, infine, lo stabilimento di Verrone<br />
si è aggiudicato un altro importante traguardo:<br />
l’impianto biellese ha conquistato il prestigioso<br />
livello Gold del World Class Manufacturing<br />
(WCM), il programma mondiale che<br />
ha l’obiettivo di eliminare ogni possibile spreco<br />
delle risorse impiegate in tutti i processi<br />
di trasformazione per la produzione del prodotto<br />
finale.<br />
■<br />
34-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Al via un nuovo polo produttivo<br />
Spina Group, storica azienda italiana a forte<br />
vocazione internazionale specializzata<br />
nell’offerta di soluzioni complete e personalizzabili<br />
per l’impiantistica industriale e attiva<br />
da oltre trenta anni nei settori oil & gas, energia,<br />
industria e trasporti, annuncia l’avvio della terza<br />
unità produttiva, Eurocavi, a chiusura di un triennio<br />
di forti investimenti, fatturato in crescita e aperture<br />
di nuove sedi in tutto il mondo. Fondata nel<br />
1990, Spina Group nasce come società di fornitura<br />
di materiale elettrico e ricambi per l’industria.<br />
Seguendo un percorso evolutivo in controtendenza<br />
rispetto alla consuetudine, la Società ha trasformato<br />
il proprio core business passando dalla distribuzione<br />
alla produzione, grazie all’acquisizione<br />
nel 2008 di Schiavetti Tekno, azienda leader nella<br />
produzione di passerelle portacavi, e l’apertura<br />
nel 2011 di Atex srl, per la produzione di materiali<br />
antideflagranti.<br />
Con Eurocavi, azienda specializzata nella fornitura<br />
di cavi elettrici industriali standard e speciali, realizzati<br />
secondo le specifiche del cliente, Spina Group<br />
avvia oggi la sua terza unità produttiva, a completamento<br />
dell’offerta del gruppo, che comprende<br />
quindi soluzioni articolate e supporto a 360° per<br />
l’industria.<br />
Eurocavi realizza diverse tipologie di cavi bassa<br />
tensione, tra i quali cavi speciali, strumentazione,<br />
energia e termocoppia, ed è in grado di allestire<br />
anche forniture di breve lunghezza. I cavi prodotti<br />
da Eurocavi, oltre a soddisfare velocemente le esigenze<br />
del cliente, sono realizzati nel pieno rispetto<br />
di tutte le normative vigenti. In particolare, l’azienda<br />
è altamente specializzata nella produzione di cavi<br />
speciali su specifiche fornite dal cliente. In assenza<br />
di specifiche, viene analizzato l’ambito di applicazione<br />
e proposta la migliore soluzione, disegnata<br />
sulle reali necessità tecniche e ambientali. Test e<br />
collaudi di prodotto sono effettuati anche assieme<br />
al cliente e, per un’ulteriore validazione degli stessi,<br />
l’azienda si avvale di primari enti esterni.<br />
Nell’ultimo triennio Spina Group ha realizzato investimenti<br />
nella produzione per quasi 4 milioni di<br />
euro e, contemporaneamente, ha avviato un intenso<br />
programma di internazionalizzazione, con l’apertura<br />
di sedi all’estero per seguire i principali<br />
clienti del settore oil & gas. Oggi Spina Group<br />
è presente in Egitto, Messico, Olanda, Nigeria ed<br />
Emirati Arabi.<br />
“Spina Group è un’azienda in forte crescita e<br />
siamo orgogliosi oggi di annunciare l’avvio di<br />
una nuova realtà produttiva, Eurocavi”, ha dichiarato<br />
Marco Spina, Sales Director di Spina<br />
Group. “Spina Group è una delle poche aziende<br />
totalmente italiane che, in un periodo di forte<br />
crisi economica, ha deciso di investire pesantemente<br />
nel nostro Paese, dove vogliamo mantenere<br />
la produzione e dove continueremo ad<br />
investire. Parallelamente aumenteremo gli investimenti<br />
all’estero per rafforzare la presenza<br />
di Spina Group nei paesi dove operano i nostri<br />
principali clienti del settore oil & gas”. ■<br />
Focus sulla saldatura<br />
Prosegue l’organizzazione della seconda edizione di “Feel weld! / Sviluppi e indirizzi<br />
per Robotica, Sensoristica ed Intelligenza Artificiale applicati alla saldatura”, in programma<br />
nell’Area Metropolitana di Milano (Cinisello Balsamo) presso la sede UCI-<br />
MU - con il Patrocinio di SIRI e della stessa UCIMU - il 26 maggio <strong>2016</strong>.<br />
Nell’ambito della manifestazione, la Commissione tecnico-scientifica presieduta dall’ingegner<br />
Sergio Scanavino (Segretario Generale dell’Istituto Italiano di Saldatura) ha definito<br />
il programma tecnico della giornata; sono previste memorie originali di assoluto livello realizzate<br />
da: Politecnico di Bari, Roboteco, Pemamek, Dimec Università di Genova, Siad<br />
Macchine Impianti, TiesseRobot, Comau, ABB, Iveco DVD, ServoRobot e IIS PROGRESS.<br />
Un programma interessante fitto, che si trova in forma completa sul sito www.iis.it. ■<br />
L’espansione guarda al Messico<br />
item ha annunciato la propria collaborazione con<br />
un nuovo distributore messicano. Perfiles Modulares<br />
Alemanes S de RL de CV (“PMA”) rappresenterà<br />
item America LLC in Messico<br />
con il nome di item Bajío.<br />
La nuova società fondata è operante<br />
nel Messico settentrionale<br />
e centrale, la cosiddetta regione<br />
del Bajio divenuta negli ultimi<br />
anni il centro dell’industria automobilistica<br />
messicana.<br />
Entrambi i fondatori della società PMA, Mario Fischer<br />
e Georg Breitner, hanno unito la propria<br />
valida esperienza manageriale: Fischer come<br />
amministratore di un’azienza a<br />
conduzione familiare di medie dimensioni<br />
operante nel settore metallurgico,<br />
Breitner come ex direttore<br />
acquisti in Nord America per<br />
la ditta tedesca Tier 1, fornitrice di<br />
automobili.<br />
PMA offrirà soluzioni personalizzate<br />
con i profilati item su tutto il territorio dei cinque<br />
stati federali del Bajio: Aguascalientes, Guanajuato,<br />
Jalisco, Queretaro e San Luis Potosi. La<br />
base strategica a Irapuato (Guanajuato) rappresenta<br />
un vantaggio per raggiungere facilmente la<br />
crescente area messicana dell’industria automobilistica,<br />
aeronautica ed elettronica. La combinazione<br />
tra elevato know-how, spirito imprenditoriale e<br />
posizione strategica evidenzia l’importanza di Perfiles<br />
Modulares Alemanes come partner ideale in<br />
Messico per item.<br />
■<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 35
Attualità e appuntamenti ■<br />
Debutto in sella nel campionato Superbike<br />
Ingegner Enea Mattei scalda i<br />
motori per la stagione <strong>2016</strong>. E lo fa salendo<br />
in sella alla moto del campione L’azienda<br />
olandese Rob Hartog. Il produttore italiano, leader<br />
mondiale nel settore dell’aria compressa<br />
con i suoi compressori rotativi a palette, ha firmato<br />
una sponsorship con la scuderia di Hartog,<br />
che quest’anno debutterà nel mondiale<br />
con la nuova Kawasaki Ninja ZX-10R nel team<br />
Hartog-Jenik Against Cancer.<br />
“Quest’anno Mattei ha deciso di essere al fianco<br />
del giovane campione Rob Hartog nella sua<br />
nuova avventura in Superbike, insieme ad altri<br />
importanti nomi dell’industria internazionale”<br />
commenta Giulio Contaldi, CEO di Ing. Enea<br />
Mattei SpA. “Associare il marchio Mattei a un<br />
nome vincente come quello di Hartog è per noi<br />
una sfida assolutamente nuova, che ci auguriamo<br />
di vincere”.<br />
Classe 1992, Rob Hartog, nipote di Wil, il primo<br />
olandese a vincere una gara della 500 ad Assen<br />
nel 1977, è una giovane promessa del motociclismo<br />
mondiale, che si è distinto nel 2015<br />
andando a punti in quasi tutte le gare e chiudendo<br />
al decimo posto nella classifica dell’Europeo<br />
Superstock 600 al suo debutto. ■<br />
Premio per l’avvicinamento<br />
tra scuola e impresa<br />
Nella splendida cornice del Teatro StrehlerdiMilano,SandvikItaliaharicevuto<br />
il premio Orientagiovani, un riconoscimento<br />
che, giunto alla sua 11ma edizione, si<br />
svolge a livello nazionale in base a candidature<br />
aziendali pervenute a Confindustria da tutte<br />
le Associazioni territoriali che compongono il sistema<br />
associativo italiano.<br />
Il premio, intitolato “L’impresa per i Giovani”,<br />
è stato conferito a Sandvik per l’innovazione<br />
dell’approccio al sistema educativo e per aver<br />
promosso un nuovo paradigma dell’avvicinamento<br />
dei giovani al mondo del lavoro esplorando<br />
percorsi formativi in grado di aprire<br />
sbocchi occupazionali per i giovani in linea con<br />
le esigenze delle aziende.<br />
Tra le attività con cui Sandvik Italia ha concorso<br />
al premio: la costante collaborazione con le<br />
scuole salesiane per la formazione tecnica di<br />
studenti e docenti su tutto il territorio nazionale;<br />
le borse di studio annuali; l’aggiornamento continuo<br />
delle dispense tecniche. E inoltre, l’ormai<br />
consolidata collaborazione con il Politecnico di<br />
Milano, che porta ogni anno oltre 400 studenti<br />
di Ingegneria Meccanica e Gestionale presso<br />
la sede milanese dell’azienda, per studiare<br />
la formazione e il controllo del truciolo e l’economia<br />
delle lavorazioni meccaniche. ■<br />
Giuliana Massimino, Country Communications Manager<br />
Sandvik Italia, ritira il premio consegnato<br />
dal Presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca.<br />
Si parla di big data<br />
e digitalizzazione<br />
Il McKinsey Global Institute ha stimato che<br />
entro il 2025 il valore di Internet of Things<br />
(IoT) e Big Data sarà pari a circa l’11%<br />
dell’economia mondiale e saranno le fabbriche<br />
a ottenere i livelli di valore più elevati.<br />
Il rapporto indica i servizi di manutenzione<br />
e post-vendita come gli strumenti per acquisire<br />
valore dai Big Data e dall’Internet of<br />
Things.<br />
In un normale impianto del settore oil & gas,<br />
solo l’1% dei dati acquisiti dai dispositivi<br />
connessi viene utilizzato nel processo decisionale.<br />
Il restante 99% viene spesso accantonato<br />
e non analizzato. Ma in quel 99% si<br />
cela un grande valore, poiché quei dati potrebbero<br />
essere impiegati per fare previsioni<br />
e ottimizzare il processo produttivo.<br />
Il valore risiede nell’ottimizzazione e nella<br />
previsione. Per questo molte industrie sono<br />
oggi impegnate a individuare modi per trasformare<br />
i Big Data in Smart Data, cioè in<br />
“dati intelligenti”, capaci di creare valore per<br />
le loro attività e per quelle dei loro clienti.<br />
SKFhaalsuoattivocircatrent’annidiesperienza<br />
nel campo dei software di diagnostica<br />
e analisi. La conoscenza maturata nel<br />
campo dei macchinari rotanti e dei cuscinetti,<br />
unita all’esperienza nella manutenzione<br />
predittiva, contribuisce a far funzionare in<br />
modo più efficiente le macchine dei clienti.<br />
“Agiamo per conto dei nostri clienti, ancora<br />
prima che si rendano conto che qualcosa<br />
non funziona”, dichiara Victoria Van<br />
Camp, Director of Technology and Solutions<br />
dell’SKF Industrial Market. “In tutto ciò, i Big<br />
Data fanno da cornice. Una cornice preziosa,<br />
ma che non basta a far funzionare la fabbrica”.<br />
■<br />
36-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
È operativa una nuova linea<br />
di stampaggio<br />
Nella città tedesca di Hannover, la<br />
Volkswagen Commercial Vehicles ha<br />
ufficialmente messo in funzione una<br />
nuova linea di servo stampaggio Schuler. La<br />
linea consiste di sei presse singole, con una<br />
forza di pressione totale di 91.000 kN. È alimentata<br />
da quindici motori coppia, con una<br />
coppia totale di 600.000 N/m.<br />
Con una velocità di diciassette colpi al minuto,<br />
questa linea di servo stampaggio verrà usata<br />
- ad esempio - per produrre le parti necessarie<br />
per la costruzione dell’autobus Volkswagen<br />
T6. Con quattro parti prodotte con ogni colpo,<br />
la linea garantisce una prestazione di rendimento<br />
massima di 68 parti al minuto.<br />
L’alto livello di produttività della linea è il risultato<br />
dell’interazione perfetta fra i componenti di<br />
automazione e le sei presse singole che ne fanno<br />
parte. A capo della linea ci sono due robot:<br />
alternativamente, rimuovono i pezzi grezzi dalla<br />
pila e li pongono sul nastro trasportatore. La<br />
videocamera di una stazione di centraggio ottico<br />
calcola la posizione esatta dei pezzi grezzi,<br />
in modo che l’alimentatore sbarre possa collocarli<br />
in maniera accurata all’interno della prima<br />
pressa. Non appena lo stampo si apre dopo il<br />
primo stadio di formatura, il secondo alimentatore<br />
sbarre scivola dentro per raccogliere e rimuovere<br />
la parte usando delle ventose, appena<br />
poche frazioni di<br />
secondo prima che<br />
il pezzo grezzo successivo<br />
venga introdotto<br />
nello stampo.<br />
Alta efficienza<br />
energetica<br />
La linea Schuler è<br />
caratterizzata non<br />
solo da una modalità<br />
di pausa e di standby,<br />
ma anche da uno<br />
strumento per regolare<br />
la temperatura<br />
dell’acqua di raffreddamentoedaunsistema<br />
di controllo<br />
del compressore basato<br />
sull’uso e progettato<br />
per ridurre i bisogni energetici. Gli operatori<br />
della pressa possono monitorare e controllare<br />
centralmente tutti i livelli di consumo.<br />
Naturalmente, questo include anche il consumo<br />
di energia. Ogni singola pressa muove<br />
una massa di più di ottanta tonnellate per<br />
aprire e chiudere lo stampo e il consumo di<br />
energia della linea è altrettanto alto. Ma anche<br />
quando la pressa frena lo stampo durante<br />
la discesa viene rilasciata dell’energia.<br />
Questa energia di frenata può essere conservata<br />
temporaneamente tramite un volano,<br />
e poi usata quando la pressa deve sollevare<br />
di nuovo lo stampo. Questo permette alla<br />
pressa di ridurre il suo consumo di energia e<br />
i picchi di carico per l’alimentazione interna<br />
dell’impianto.<br />
■<br />
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dell‘innovativa tecnologia di taglio a getto<br />
d‘acqua, ha creato un‘edizione speciale con<br />
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Attualità e appuntamenti ■<br />
Attestati di frequenza ai futuri ingegneri meccanici<br />
Da ormai un lustro, tra lezioni teoriche,<br />
esercitazioni pratiche e visite formative<br />
presso le aziende del settore, Siemens,<br />
il Politecnico di Milano e la Fondazione Politecnico<br />
di Milano - di cui Siemens è socio fondatore<br />
- organizzano il corso universitario “Macchine<br />
utensili” per gli studenti del terzo anno<br />
del Corso di Studi in Ingegneria Meccanica del<br />
Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico.<br />
Il Centro Tecnologico Applicativo (TAC) Siemens<br />
di Piacenza è la sede ideale del corso,<br />
perché in grado di coniugare didattica e pratica,<br />
grazie agli strumenti e alle macchine con<br />
cui gli studenti lavoreranno un domani in azienda.<br />
“L’insegnamento testimonia il profondo impegno<br />
di Siemens nell’innovazione e nella formazione.<br />
Tutte le attività che svolgiamo presso<br />
il TAC di Piacenza rientrano in un progetto di<br />
MBDA, CIRA, FOX BIT, DRAGONFLY e<br />
CSM sono le cinque società che oggi,<br />
presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali,<br />
hanno dato vita ad una Rete di imprese<br />
denominata NIAM - Network Italiano Additive Manufacturing,<br />
presieduta da Antonio Perfetti. L’obiettivo<br />
è di accrescere le conoscenze e la competitività<br />
nel settore della Manifattura Additiva (Additive<br />
Manufacturing) per l’aeronautica e lo spazio, individuato<br />
come uno dei principali fattori di innovazione.<br />
A sottoscrivere l’atto costitutivo della Rete<br />
NIAM, sono stati i massimi vertici delle cinque società:<br />
Antonio Perfetti per MBDA Italia che è anche<br />
la capofila del gruppo, Luigi Carrino, per il<br />
CIRA, Massimiliano Scarpetta per Fox Bit, Claudio<br />
Giarda per Dragonfly, Cesare Murgia per CSM,<br />
alla presenza di Mariano Bozza in rappresentanza<br />
dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione<br />
Campania. L’Additive Manufacturing, conosciuta<br />
anche come stampa 3D industriale, è il<br />
sempre maggiore attenzione riservata alla formazione<br />
di profili professionali in linea con le<br />
esigenze del mercato del lavoro”, ha affermato<br />
Giuliano Busetto, Country Division Lead Digital<br />
Factory - Process Industries and Drives di Siemens<br />
Italia in occasione della cerimonia di consegna<br />
degli attestati di frequenza agli studenti.<br />
Figure professionali con competenze specifiche<br />
nella meccanica e nel software di programmazione:<br />
è questa la richiesta sempre più pressante<br />
che viene dall’industria manifatturiera. E<br />
il TAC di Piacenza risponde con la possibilità<br />
di operare in una smart factory a tutti gli effetti,<br />
con macchinari avanzati e gli strumenti necessari<br />
per progettare e produrre pezzi - semplici<br />
ma anche estremamente complessi - per monitorare<br />
la produzione, l’efficienza e la produttività<br />
delle macchine.<br />
processo attraverso il quale, partendo da modelli<br />
numerici 3D e tramite la deposizione di materiali<br />
(metalli o compositi) per strati successivi, si possono<br />
realizzare componenti meccaniche seriali o<br />
prototipali a elevata complessità. Per questo, il suo<br />
impiego è molto importante per i settori high-tech<br />
e, in particolare, per il settore aerospaziale che con<br />
i suoi componenti altamente tecnologici, il loro valore<br />
molto elevato, i bassi volumi produttivi e i tempi<br />
strettissimi di risposta alla domanda, individua<br />
nella Manifattura Additiva la migliore risposta Per<br />
raggiungere l’obiettivo strategico di accrescere la<br />
capacità competitiva sullo scenario nazionale ed<br />
internazionale nell’ambito delle tecnologie additive,<br />
le società della Rete si impegnano a unire i loro<br />
sforzi e a svolgere una seriediazionichevannodal<br />
miglioramento della conoscenza<br />
e del monitoraggio<br />
del mercato per favorire un<br />
Testare soluzioni innovative<br />
Presso il TAC di Siemens - centro dimostrativo<br />
e struttura attrezzata e fruibile – è infatti possibile<br />
testare soluzioni innovative e competitive in<br />
termini di produttività, flessibilità, time-to-market<br />
e ottimizzazione delle risorse, sperimentando i<br />
vantaggi della sinergia tra software industriale e<br />
automazione, lungo l’intero ciclo di vita del prodotto,<br />
e le conseguenti potenzialità del connubio<br />
tra mondo digitale e mondo reale.<br />
Con il proprio posizionamento completo lungo<br />
l’intera catena del valore - dal product design al<br />
production planning, dalla production engineering<br />
alla execution fino ai servizi - Siemens ritiene<br />
la digitalizzazione tra le leve più potenti per la crescita<br />
industriale. Ed è proprio in quest’ottica che<br />
il corso - che quest’anno ha contato 29 studenti<br />
iscritti, di cui 20 frequentanti, con un totale di più<br />
di 90 ore di formazione presso il TAC - ha dato<br />
modo agli studenti, futuri ingegneri, di acquisire<br />
un bagaglio di competenze professionalizzanti e<br />
specifiche sempre maggiore: la smart factory necessita,<br />
infatti, di professionisti qualificati non solo<br />
sulle tecnologie di lavorazione della macchina<br />
utensile ma anche sulla digitalizzazione e sull’integrazione<br />
del software industriale, dell’Information<br />
Technology e dell’automazione come fattori<br />
chiave per la competitività.<br />
■<br />
Nasce una nuova rete di imprese per la stampa 3D<br />
rapido e competitivo ingresso della rete all’acquisizione<br />
di un approfondito know how sulle fenomenologie<br />
e tecnologie relative alla Manifattura Additiva,<br />
e alla caratterizzazione dei propri prodotti e<br />
servizi per l’elevato livello innovativo e standard<br />
qualitativo. L’acquisizione di macchinari allo stato<br />
dell’arte, la messa a punto di standard e di protocolli<br />
per la qualifica e la certificazione, la definizione<br />
di processi realizzativi anche con multi materiali<br />
per consentire la produzione di prodotti assolutamente<br />
nuovi sono altri punti importanti dell’accordo.<br />
Con i macchinari che presto saranno installati<br />
presso il CIRA grazie alla firma di questo accordo,<br />
quelli già esistenti e la stampante 3D al titanio<br />
presente presso lo stabilimento di Citema, Capua<br />
si candida a diventare uno<br />
dei maggiori poli nel settore<br />
della Manifattura Additiva<br />
per il settore aerospaziale.<br />
■<br />
38-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
I segnali indicano una crescita<br />
Dopo il successo della première<br />
della fiera, tenutasi<br />
nell’ottobre del 2015, più<br />
della metà degli espositori della<br />
prima DeburringEXPO, tra i quali<br />
sono presenti numerosi “esponenti<br />
di rilievo” del settore, aveva già prenotato<br />
il proprio spazio espositivo per l’evento successivo.<br />
Ciò lascia prevedere, già da adesso, una<br />
crescita della 2° Fiera settoriale delle tecniche<br />
di sbavatura e delle superfici di precisione, che<br />
si terrà dal 10 al 12 ottobre 2017 presso il centro<br />
fiere di Karlsruhe (Germania).<br />
Con 108 espositori e 2038 visitatori specializzati,<br />
provenienti da 31 paesi, l’organizzatore<br />
della DeburringEXPO era riuscito, nel 2015, a<br />
creare una première della fiera su misura. La<br />
domanda era, però, come sviluppare ulteriormente<br />
la Fiera settoriale delle tecniche di sbavatura<br />
e delle superfici di precisione. Sembra<br />
che la risposta sia già stata trovata: all’inizio di<br />
febbraio <strong>2016</strong> - 20 mesi prima dell’inizio della<br />
fiera - Hartmut Herdin, amministratore delegato<br />
dell’organizzatrice fairXperts GmbH & Co. KG,<br />
può annunciare che oltre il 50% degli espositori<br />
della prima fiera hanno già prenotato il proprio<br />
spazio espositivo per il prossimo<br />
evento.<br />
“Noi stessi siamo un po’ sorpresi<br />
dalla richiesta elevata e anticipata<br />
di spazi espositivi, e,<br />
naturalmente, molto soddisfatti.<br />
Ciò dimostra, però, che i fornitori di prodotti,<br />
procedure, processi e servizi nell’ambito della<br />
sbavatura e della produzione di superfici di<br />
precisione, già dopo il primo appuntamento,<br />
considerano la DeburringEXPO come la fiera di<br />
riferimento per il settore”, spiega<br />
Hartmut Herdin. Lo conferma<br />
l’affermazione di Günter<br />
Gölz, amministratore delegato<br />
della Benseler Entgratungen<br />
GmbH:“UnafieracomelaDeburringEXPO<br />
era, in realtà, attesa<br />
da tempo. L’interesse dei<br />
visitatori specializzati è enorme;<br />
molti hanno portato con sé<br />
dei pezzi campione, per i quali<br />
cercavano delle soluzioni. I<br />
visitatori sanno cosa cercano,<br />
vorrebbero ricevere non solo<br />
informazioni sulle attuali offerte<br />
sul mercato, ma una consulenza orientata al<br />
problema. La risonanza è stata davvero straordinaria,<br />
e siamo felici che sia già previsto un<br />
prossimo appuntamento”.<br />
Oltre ai numerosi espositori presenti al primo<br />
evento, sono diverse le aziende che hanno già<br />
deciso di partecipare alla prossima Fiera settoriale<br />
delle tecniche di sbavatura e delle superfici<br />
di precisione. La lista degli espositori conta<br />
già presenze di alto livello, come si può vedere<br />
dalla homepage della fiera.<br />
■<br />
Un libro sui primi passi della<br />
meccatronica in Italia<br />
Come, dove e quando è<br />
nata in Italia la meccatronica?<br />
Le fonti non concordano<br />
ma di sicuro una delle prime<br />
aziende a sposare la meccanica<br />
con l’elettronica è stata negli anni<br />
Sessanta la DEA (Digital Electronic<br />
Automation) di Torino: un libro<br />
appena uscito, edito da Cartman<br />
Edizioni, racconta la nascita e i<br />
primi passi di una delle più prestigiose<br />
aziende meccatroniche.<br />
È proprio alla DEA, infatti, che<br />
si deve il progetto e la produzione<br />
della prima macchina di misura<br />
tridimensionale di precisione al<br />
mondo.<br />
“La DEA dei Robot” è un reportage,<br />
minuzioso e appassionato,<br />
della prima giornata di lavoro<br />
di un adolescente calabrese<br />
arrivato a Torino con il Treno del<br />
Sole, una valigia di cartone e poche<br />
lire in tasca, nell’ormai lontano<br />
settembre 1965. Un pretesto<br />
per raccontare com’è nata e<br />
cresciuta all’ombra della Mole l’azienda<br />
che in quegli anni ha dato<br />
vita e impulso alla meccatronica.<br />
L’autore del volume autobiografico<br />
è Tito Gaudio, nato in Calabria<br />
nel 1948 e assunto, dopo il diploma<br />
in elettronica, come apprendista<br />
dalla DEA di Torino. Lasciata<br />
l’azienda nel 1972 per mettersi in<br />
proprio insieme ad altri soci, si dedica<br />
per quindici anni alla progettazione<br />
e allo sviluppo di sistemi di<br />
automazione per conto terzi e, nel<br />
1988, fonda la Elex s.r.l., specializzata<br />
nel controllo elettronico degli<br />
accessi.<br />
■<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 39
Attualità e appuntamenti ■<br />
Certificazione per la sicurezza<br />
delle informazioni<br />
di Certificazione Rina,<br />
ente di respiro internazionale accreditato<br />
presso Accredia, ha rilascia-<br />
L’Organismo<br />
to a TESI il Certificato ISO/IEC 27001:2013.<br />
Il documento attesta la corretta implementazione<br />
del Sistema di Gestione per la Sicurezza<br />
delle Informazioni (SGSI) nelle aree di<br />
business dedicate a EDI, Fatturazione Elettronica<br />
e Conservazione a Norma.<br />
La Certificazione è stata raggiunta a seguito<br />
di un percorso di qualificazione e di risposta<br />
ai requisiti richiesti dalla norma, avviato<br />
nel luglio 2015 con un intenso lavoro da<br />
parte di tutto il team dedicato e che ha visto<br />
succedersi due step: il primo, in novembre,<br />
ha confermato da parte di Rina la corretta<br />
impostazione del SGSI; nel secondo, a<br />
metà dicembre, gli auditor hanno condotto<br />
un’attenta analisi in merito alla corretta implementazione<br />
e attuazione del SGSI all’interno<br />
dell’area FECS e EDI, arrivando infine<br />
a confermare il buon lavoro svolto e l’avanzata<br />
strutturazione del sistema stesso nell’area<br />
aziendale esaminata.<br />
Il CEO di TESISQUARE®, Giuseppe<br />
Pacotto, commenta: “È<br />
stato un bel lavoro di squadra<br />
basato su best practice già presenti<br />
in azienda, che ha portato<br />
a un grande risultato. Ora dobbiamo<br />
incrementare gli sforzi<br />
perfarsìcheanchelealtrelinee<br />
di business seguano questo<br />
iter e si ottenga al più presto<br />
la certificazione per l›intera<br />
azienda”.<br />
Guido Ferrero, Business Line<br />
Executive Area Dematerializzazione di TE-<br />
SISQUARE®, ha dichiarato: «Il progetto,<br />
strategico per le aree sulle quali è stato implementato,<br />
è sicuramente rilevante per i<br />
processi di business della nostra azienda<br />
ed evidenzia la continua ricerca al miglioramento<br />
e alla risposta a standard sfidanti che<br />
stanno diventando imprescindibili nel mercato<br />
ICT»<br />
■<br />
Concorso di idee per il nuovo logo<br />
di Siena apre<br />
un concorso di idee per<br />
L’Università<br />
la creazione del logo istituzionale<br />
del Santa Chiara Lab, il<br />
nuovo laboratorio di innovazione<br />
e contaminazione inaugurato recentemente<br />
dall’Ateneo nel cuore<br />
della città. Il logo sarà utilizzato<br />
come segno identificativo su tutti<br />
gli strumenti di comunicazione<br />
cartacei e telematici che riguarderanno le attività<br />
del laboratorio.<br />
Per partecipare è necessario presentare un<br />
progetto totalmente inedito, originale e sviluppato<br />
espressamente per il concorso, che contenga<br />
il nome del Santa Chiara Lab e ispirato<br />
alle parole chiave dell’innovation<br />
lab: multidisciplinarietà,<br />
occupabilità, soft skills, digital<br />
skills, innovazione, creatività e<br />
fabbricazione digitale.<br />
Il concorso è aperto alla partecipazione<br />
di tutti, come singoli<br />
o come gruppo. Il progetto<br />
deve essere presentato entro<br />
le ore 12 del prossimo 8 aprile.<br />
Il vincitore del contest verrà selezionato da<br />
una giuria dall’Università di Siena e riceverà<br />
un premio di 1.000 euro.<br />
Il bando con tutte le informazioni per partecipare<br />
è disponibile on line all’indirizzo santachiaralab.unisi.it.<br />
■<br />
Un appuntamento<br />
da non perdere<br />
Innovare significa creare un cambiamento,<br />
invertire la rotta per generare nuove idee<br />
e nuovi punti di vista. L’innovazione spesso<br />
nasce dal confronto tra realtà diverse,<br />
che fanno tesoro delle esperienze del passato<br />
creando un ponte con il futuro fatto di opportunità<br />
nuove e di percorsi che ridefiniscono<br />
l’andamento del settore in cui le aziende<br />
stesse operano. Il Gruppo FUCHS, principale<br />
produttore indipendente di lubrificanti per<br />
l’industria, parteciperà in maniera attiva all’evento<br />
MECSPE di Parma, fornendo il proprio<br />
contributo e mostrando le novità dal punto di<br />
vista dei prodotti di alto livello studiati per migliorare<br />
il processo produttivo all’interno delle<br />
imprese. Grazie a uno stand di ultima generazione,<br />
FUCHS avrà la possibilità di avere<br />
un confronto diretto non solo con gli altri attori<br />
della filiera produttiva, ma anche con possibili<br />
clienti, fornitori ed enti pubblici o privati, per<br />
instaurare collaborazioni con realtà nuove o<br />
consolidare i rapporti con quelle aziende che<br />
sono già a conoscenza della qualità dei prodotti<br />
FUCHS e che hanno già avuto modo di<br />
testarne la validità.<br />
Il personale dell’azienda sarà disponibile<br />
presso lo stand D49 nel padiglione Subfornitura<br />
con un servizio di consulenza sulle possibili<br />
vie per ottimizzare il processo produttivo,<br />
attraverso la proposta di prodotti innovativi e<br />
funzionali al business di riferimento. Da sottolineare,<br />
inoltre, l’opportunità per le imprese<br />
di affidarsi alle linee di lubrificanti Ecocool,<br />
senza boro e formaldeide, oltre agli oli realizzati<br />
con formule ecosostenibili, prima fra tutte<br />
la linea Planto, in grado di garantire una rapida<br />
biodegradabilità, in un’ottica di rispetto<br />
per l’ambiente, per il benessere del pianeta e<br />
per la salute delle persone.<br />
■<br />
40-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Nuovo marchio nella gamma<br />
Cambio al top management<br />
Mondial ha recentemente acquisito la distribuzione<br />
in Italia dei prodotti MW Industries<br />
leader mondiale nella progettazione<br />
e produzione di molle a compressione,<br />
trazione, torsione, a disco, a tazza, stampate,<br />
e coniche solo per citarne alcune dall’ampia<br />
gamma di produzione della società americana.<br />
MW Industries è riconosciuta a livello globale<br />
per la qualità e l’eccellenza in ogni fase<br />
della vita del prodotto e per la capacità di progettare,<br />
ingegnerizzare e produttore molle anche<br />
a disegno del cliente. La società americana<br />
è, infatti, in grado di realizzare prototipi su<br />
tutta la propria produzione oltre a proporre diverse<br />
configurazioni per rispondere a differenti<br />
esigenze applicative.<br />
Tra i settori in cui MW Industries è leader ricordiamo<br />
quelli ad alta tecnologia come aerospaziale,<br />
medicale e motorsport per i quali l’azienda<br />
ha una gamma di molle e prodotti sviluppati<br />
appositamente. Seppure diversi tra loro, questi<br />
tra settori richiedono un’alta capacità di ingegnerizzazione<br />
delle molle. I prodotti MW Industries<br />
sono realizzati rispettando le esigenze di<br />
ogni singolo settore che vanno dalle rigide normative<br />
per la produzione con materiali biocompatibili<br />
e per ambienti sterili per il medicale, alle<br />
rigorose certificazioni di qualità necessarie per<br />
Dal 1° febbraio <strong>2016</strong>, Emmanuel Altmayer<br />
(nella foto) assume la carica di Amministratore<br />
Delegato di thyssenkrupp Ascenseurs<br />
S.A.S. Altmayer, che ha una laurea in Ingegneria<br />
presso l’Ecole Centrale de Lyon e un Master of<br />
Science in Ingegneria Meccanica presso l’Università<br />
della California (Berkeley), ha iniziato la sua<br />
carriera nel 1980 in un laboratorio di ricerca degli<br />
Stati Uniti.<br />
Dopo aver occupato diverse posizioni manageriali<br />
all’interno del Gruppo Lyonnaise des Eaux, SDMO<br />
Industries (Meunier), e Danto Rogeat (Gaz de<br />
France), nel 1999 è entrato nel Gruppo Schindler,<br />
in Francia, come Amministratore Delegato e dopo<br />
poter lavorare con la NASA e con la difesa, alle<br />
necessità di fornire flessibilità ed elevate prestazioni<br />
per le scuderie nel motorsport.<br />
Un altro settore in cui l’azienda americana<br />
è presente è quello dell’Oil&Gas dove l’accento<br />
è posto soprattutto sull’uso di materiali<br />
speciali. La produzione di molle per questo<br />
settore, quindi, comprende la produzioni<br />
con materiali e leghe in cui MW Industries ha<br />
sviluppato una profonda competenza come<br />
per esempio: Inconel ® , Elgiloy ® , Hastelloy ®<br />
C276, e MP35N ® oltre ai materiali più comuni<br />
come l’acciaio inossidabile, titanio e il rame<br />
al berillio. ■<br />
soli sei anni è stato nominato AD<br />
di Schindler Asia Pacific. Nel<br />
2008 è diventato Amministratore<br />
Delegato e Presidente di SEVES<br />
Cina, mentre nell’aprile 2013 ha<br />
fondato la Altos Consulting, dove<br />
ha anche lavorato come Managing<br />
Partner.<br />
■<br />
IN CONCOMITANZA CON<br />
30.BI-MU ospita<br />
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Dopo lo straordinario successo di EMO MILANO 2015,<br />
l’Italia torna al centro dell’agenda degli operatori mondiali della macchina<br />
utensile con 30.BI-MU, manifestazione pronta a raccogliere i frutti della<br />
ripresa del mercato italiano e internazionale delle macchine utensili che<br />
nell’ultimo biennio ha visto crescere in modo costante produzione e domanda.<br />
PER INFORMAZIONI<br />
30.BI-MU<br />
c/o CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU SPA • viale Fulvio Testi 128, 20092 Cinisello Balsamo MI - ITALY<br />
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Ribalta n<br />
Componenti per la lavorazione dei metalli<br />
In occasione del 18 mo salone delle tecnologie e degli utensili per la lavorazione<br />
dei metalli SamuMetal, che si è svolto a Pordenone all’inizio<br />
di febbraio, Elesa ha proposto una selezione di prodotti pensati principalmente<br />
per l’automazione e la meccanica.<br />
MPI-15 (nella foto) è il sistema magnetico completo per la misura di<br />
spostamenti lineari e angolari, che viene integrato<br />
sul macchinario facilitando e velocizzando<br />
le operazioni di taglio di materiali. I punti di<br />
forza di questo prodotto sono la facilità di installazione<br />
e la precisione degli allineamenti e dei<br />
posizionamenti, che portano al vantaggio di ridurre<br />
al minimo i tempi e le procedure di lavorazione.<br />
Tra le altre novità presentate da Elesa a Samu-<br />
Metal anche la gamma degli indicatori di posizione<br />
elettronici (modelli DD51-E e DD52R-E),<br />
che offrono eccellenti prestazioni, molteplici<br />
possibilità di programmazione dei parametri e un’ottima leggibilità<br />
dei valori riportati, anche a distanza e da diverse angolazioni. Gli indicatori<br />
di posizione, alimentati con batteria interna, possono essere<br />
utilizzati su alberi di comando passanti nella boccola dell’indicatore<br />
e aventi giacitura qualsiasi, per fornire la lettura del posizionamento<br />
assoluto o incrementale di un organo di macchina. Grazie alla grande<br />
varietà di parametri programmabili (tra cui diversi passi dell’albero<br />
di comando, sensi di rotazione e unità di misura), un solo prodotto<br />
è in grado di soddisfare molteplici esigenze e di trovare impiego in<br />
diverse applicazioni.<br />
Dati di saldatura sempre sotto controllo<br />
La documentazione e l’analisi dei dati dei processi assumono<br />
un’importanza sempre maggiore nelle tecniche di saldatura,<br />
perché solo capendo con esattezza i propri processi si è in<br />
grado di ottimizzarli in modo mirato. Proprio per questo Fronius,<br />
specialista internazionale nelle tecniche di saldatura, ha<br />
sviluppato WeldCube. Si tratta di un sistema di documentazione<br />
e analisi dei dati che connette fino a 50 generatori, consente una<br />
qualità sicura, precisa, continua e l’analisi di numerosi parametri.<br />
La soluzione WeldCube si basa su un PC industriale (IPC) dotato<br />
di software integrato che consente di connettere in rete fino a 50<br />
generatori. Il sistema è compatibile con l’intera serie di saldatrici<br />
digitali Fronius, con il sistema per saldatura a punti a resistenza<br />
DeltaSpot e con la piattaforma intelligente per TPS/i. Consente<br />
di documentare e analizzare numerosi dati (come ad esempio:<br />
corrente, tensione, velocità filo, velocità e tempo di saldatura,<br />
correzione della lunghezza dell’arco voltaico e della dinamica<br />
oppure i numeri delle lavorazioni), per i processi di saldatura<br />
manuale e supportata da robot. Per consentire un’analisi esatta<br />
i dati vengono visualizzati e l’output eseguito tramite browser<br />
Web, consentendo così l’interrogazione agevole dei risultati<br />
da qualsiasi computer o dispositivo mobile.<br />
Yaskawa integra POWERLINK<br />
nel controllo robot DX200<br />
L’interfaccia POWERLINK è ora<br />
disponibile per l’ultimo controllo<br />
robot Yaskawa DX200: il software<br />
di controllo MotoLogix permette ai<br />
robot Yaskawa di essere integrati<br />
con maggiore facilità in ambienti<br />
di automazione B&R e di altri partner<br />
Powerlink.<br />
“Yaskawa non solo ha creato<br />
un’interfaccia per POWERLINK<br />
ma, con MotoLogix, offre<br />
anche la possibilità<br />
di programmare i robot<br />
in ambiente IEC61131”,<br />
spiega Stefan Schönegger,<br />
Responsabile del<br />
Gruppo di Standardizzazione<br />
Ethernet (EPSG). I<br />
tempi di commissioning<br />
sono drasticamente ridotti<br />
ed è stato raggiunto<br />
un più alto livello di sincronizzazione.<br />
I vantaggi<br />
dei due sistemi ad alte<br />
prestazioni sono quindi<br />
combinati, da una parte<br />
il robot programmato direttamente<br />
tramite il PLC<br />
e dall’altra l’elevata precisionedelDX200.Irobot<br />
Yaskawa Motoman<br />
possono così essere<br />
programmati in ambiente<br />
standard IEC-61131 e<br />
integrati nei sistemi corrispondenti,<br />
inoltre, la produttività<br />
e la flessibilità sono aumentate<br />
grazie allo scambio bidirezionale.<br />
Un terminale di controllo dedicato<br />
non sarà più necessario per<br />
ilrobotetuttiidatirilevantiperil<br />
funzionamento e la diagnosi potranno<br />
essere recuperati e trattati<br />
tramite terminale di controllo proprio<br />
della macchina”.<br />
“Siamo lieti di poter offrire agli<br />
utenti POWERLINK un metodo<br />
semplice per l’integrazione<br />
dei nostri robot Yaskawa Motoman<br />
nel loro sistema”, afferma<br />
Bruno Schnekenburger, CEO di<br />
Yaskawa Europe GmbH, Divisione<br />
Robotica. “Unisce i vantaggi<br />
di due mondi: la programmazione<br />
diretta su PLC e un alto livello precisione<br />
del controllo lineare. I robot<br />
Yaskawa Motoman sono sempre<br />
stati tra i prodotti più affidabili<br />
sul mercato. L’organizzazione del<br />
servizio globale Yaskawa è un<br />
fattore chiave che sta diventando<br />
sempre più significativo in un rinnovato<br />
modello di business internazionale<br />
e interconnesso”.<br />
L’ultimo controllo robot Yaskawa<br />
DX200 disponibile per POWER-<br />
LINK contiene nuovi sistemi di<br />
bus e un controllo di sicurezza<br />
integrato. Il controllo Yaskawa<br />
DX200 è quindi un completo<br />
controllo funzionale di sicurezza<br />
(FSC) di Categoria 3, con un<br />
massimo di 32 zone di sicurezza<br />
definibili e 16 i possibili strumenti,<br />
quindi le zone di produzione<br />
possono essere settate per ottimizzarne<br />
l’utilizzo. Inoltre, diversi<br />
sotto-processi possono essere<br />
eseguiti simultaneamente direttamente<br />
dall’interfaccia uomo-robot<br />
così che le norme di sicurezza<br />
corrispondenti possano essere<br />
sempre garantite. Attraverso l’integrazione<br />
Ethernet POWERLINK<br />
in tempo reale, il robot può essere<br />
collegato utilizzando dati di processo<br />
standardizzati.<br />
42-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Progettazione e ottimizzazione dei compositi<br />
Altair presenterà le sue soluzioni software e i servizi<br />
per la progettazione e l’ottimizzazione dei compositi,<br />
oltre alle numerose soluzioni innovative dei<br />
propri clienti al JEC World, il più grande show internazionale<br />
del settore dei compositi, dall’8 al 10<br />
Marzo a Parigi. I materiali compositi vengono utilizzati<br />
nella quasi totalità dei settori industriali, non<br />
solo per le loro caratteristiche strutturali ottime e<br />
modificabili ma anche perché essi consentono<br />
la realizzazione di design lightweight per moltissime<br />
tipologie di prodotti. Lavorare con i compositi<br />
rappresenta una vera e propria sfida perché<br />
sono necessari processi di progettazione e sviluppo<br />
speciali per ottenere il massimo beneficio<br />
dal loro utilizzo. Altair, grazie alla sua consolidata<br />
esperienza di oltre 20 anni nell’ottimizzazione,<br />
è in grado di offrire strumenti e competenze approfondite<br />
per la progettazione e l’ottimizzazione<br />
dei compositi. Utilizzando le soluzioni Altair, agli<br />
ingegneri vengono suggeriti<br />
layout ottimali per i<br />
laminati e le strutture honeycomb<br />
in composito<br />
e quindi la miglior soluzione di progettazione per<br />
i propri prodotti.<br />
Nello spazio espositivo di Altair di quest’anno sarà<br />
evidente un cofano posteriore multi-materiale realizzato<br />
con il TCA Ultra Lite TM e un composito in<br />
fibra di carbonio ottenuto con il sistema a iniezione<br />
sotto vuoto di resina (RTM). Il cofano posteriore<br />
è stato sviluppato dalla Continental Structural<br />
Plastics, utilizzando le soluzioni di ottimizzazione<br />
di Altair, e si è da poco aggiudicato il JEC Innovation<br />
Award <strong>2016</strong>. Nella sezione Sport & Leisure<br />
Planet dello show sarà invece presente la Rolo<br />
Bike, la più leggera e resistente bicicletta da strada<br />
al mondo realizzata in fibra di carbonio, questo<br />
capolavoro ingegneristico è stato possibile grazie<br />
all’utilizzo dei servizi ed<br />
i software Altair per l’ottimizzazione<br />
dei compositi.<br />
Altair ha acquisito Multiscale<br />
Designer Systems, sviluppatore di MDS,<br />
nell’Aprile 2015. MDS rappresenta una famiglia di<br />
prodotti dedicati alla micromeccanica, l’ottimizzazione<br />
microstrutturale e la previsione del ciclo di<br />
vita di materiali complessi; grazie a loro la suite<br />
Altair HyperWorks ® sièpotutaarricchiredinuove<br />
ed innovative competenze includendo analisi<br />
multiscala, progettazione stocastica, analisi di<br />
resistenza a fatica e simulazioni multifisiche. Al<br />
JEC, Altair introdurrà Multiscale Designer come<br />
parte integrante della suite HyperWorks, offrendo<br />
ai propri clienti l’accesso completo alle funzioni<br />
di MDS, completamente integrate all’interno<br />
di HyperWorks e accessibili attraverso le Unit<br />
HyperWorks in loro possesso.<br />
Una nuova classe di sensori automatizzati per metrologia<br />
CAM2 annuncia Cobalt 3D Imager con configurazioni<br />
(array) altamente adattabili, che porteranno ad<br />
un livello superiore i processi metrologici automatizzati<br />
per il settore manifatturiero.<br />
Il nuovo CAM2 Cobalt 3D Imager dispone di processori<br />
integrati, una novità assoluta per il settore.<br />
Il sensore intelligente permette configurazioni multi-Imager<br />
che consentono ai produttori industriali<br />
di migliorare significativamente la produttività e le<br />
operations, come mai prima d’ora. Un numero illimitato<br />
di Imager 3D può essere posizionato in configurazioni<br />
array praticamente ovunque nel processo produttivo - tutti i sensori<br />
possono effettuare simultaneamente le scansioni e sono controllati da<br />
un unico computer. Ideale per essere inserito all’interno dell’ambiente produttivo,<br />
Cobalt può anche essere installato in modalità più convenzionali,<br />
per esempio in combinazione con un tavolo rotante,<br />
un robot o celle per le ispezioni industriali. Grazie alla<br />
combinazione di proiezione a luce blu, fotocamere<br />
stereo e potente elaborazione integrata, Cobalt cattura<br />
ed elabora milioni di punti 3D in pochi secondi.<br />
Alta risoluzione, esposizione automatica e tecnologia<br />
HDR (High Dynamic Range) permettono di gestire<br />
con precisione pezzi complessi molto dettagliati e<br />
con colori, consistenze e riflettività diversi. Cobalt fornisce<br />
misurazioni rapide e consistenti, indipendentemente<br />
dall’operatore, per applicazioni di controllo<br />
qualità e reverse engineering su pezzi, gruppi di componenti e strumenti.<br />
CAM2 Cobalt 3D Imager è progettato per integrarsi in modo semplice e veloce<br />
all’interno dell’ambiente produttivo e opera perfettamente con le funzionalità<br />
del software di metrologia CAM2 Measure 10.<br />
Nuovo design per le piegatrici PPEC<br />
LVD Company nv presenta la nuova generazione di presse piegatrici idrauliche serie PPEC.<br />
Con peso fino a 350 t, queste presse sono adesso dotate di un design moderno ed ergonomico<br />
con illuminazione integrata. Nello stesso tempo, il comando a schermo tattile già in dotazione<br />
su tutte le macchine PPEC, che vanno dalle 35 alle 640 t, è stato aggiornato con il più<br />
recente comando a icone grafiche TOUCH-B.<br />
Il nuovo design con illuminazione integrata offre a PPEC un aspetto elegante, in linea con<br />
le presse piegatrici Easy-Form ® . Le luci LED indicano lo stato di funzionamento della macchina,<br />
garantendo una gestione più efficiente dell’officina ai fini di un rendimento maggiore.<br />
Un sistema opzionale d’illuminazione a LED rischiara il registro posteriore e le zone anteriori<br />
di lavoro, per offrire all’operatore miglior visibilità. Il comando a schermo tattile è stato aggiornato<br />
passando dal CADMAN ® Lite al TOUCH-B che ha icone e funzioni complete. Lavorare<br />
con TOUCH-B è facile e intuitivo, indipendentemente dal livello di conoscenze dell’operatore.<br />
Con un input minimo, il TOUCH-B può creare e simulare design 3D su uno schermo tattile<br />
da 19”. Inoltre, il comando è compatibile con il software di piegatura offline CADMAN ® -B.<br />
Le presse piegatrici dotate del comando TOUCH-B offrono anche un pulsante jog, posto sul<br />
pedale, che consente all’operatore di far avanzare gli assi individuali della macchina per regolazioni<br />
di precisione.<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 43
Ribalta n<br />
Parliamo di Welding Intelligence<br />
Miller Electric Mfg. Co. parteciperà ad HAN-<br />
NOVER MESSE <strong>2016</strong> come membro della delegazione<br />
della Missione Commerciale U.S.A.,<br />
dal 25 al 29 aprile <strong>2016</strong>, dove offrirà le proprie<br />
soluzioni Welding Intelligence con funzionalità<br />
esclusive per consentire alle aziende<br />
una migliore implementazione dei principi<br />
di design di Industrie 4.0. Welding Intelligence<br />
è una tipologia di software attivo e passivo<br />
che trasforma i dati digitali in analisi significative<br />
e informazioni utili per ottenere continui miglioramenti<br />
nelle operazioni di saldatura. Per<br />
la prima volta questo software è disponibile sul<br />
mercato europeo per fornire il controllo in tempo<br />
reale del processo di saldatura automatica<br />
mediante il sistema di gestione delle informazioni<br />
Insight Centerpoint sugli impianti di<br />
saldatura industriali avanzati Auto-Axcess E.<br />
Questa tecnologia migliora la qualità e la produttività<br />
dei sistemi robotizzati di saldatura e<br />
aiuta anche a gestire i costi.La disponibilità<br />
di soluzioni Welding Intelligence per la saldatura<br />
automatizzata consente a Miller di offrire<br />
migliore produttività e soluzioni di qualità alle<br />
aziende del mercato europeo che intendano<br />
creare fabbriche intelligenti.<br />
Quanti elementi di termoregolazione<br />
Insight Centerpoint 9.0 consente alle aziende<br />
di creare fabbriche intelligenti, efficienti ed<br />
efficacemente connesse in rete. Miller ottiene<br />
questo vantaggio grazie a diverse modalità<br />
chiave.<br />
Questo software, integrato nei sistemi avanzati<br />
Auto-Axcess E per l’automazione della saldatura,<br />
offre gli strumenti WorkFlow e Part<br />
Tracking che si interfacciano con il generatore<br />
di saldatura e le parti che vengono costruite,<br />
assicurando la gestione del processo<br />
produttivo e il controllo della saldatura. Questo<br />
assicura coerenza e qualità mediante la condivisione<br />
dei dati in rete.<br />
Insight Centerpoint 9.0 consente alle aziende<br />
di visualizzare e gestire le operazioni di saldatura<br />
attraverso ampie funzioni di organizzazione,<br />
aiutando nell’adozione di soluzioni mirate<br />
al miglioramento delle operazioni di saldatura.<br />
Insight Centerpoint 9.0 fornisce un feedback<br />
in tempo reale alla cella di saldatura, questo<br />
consente di migliorare la qualità e la produttività.<br />
Eventuali variazioni dei parametri di saldatura<br />
al di fuori delle soglie prescritte possono<br />
essere intercettate e annotate prima che<br />
la parte lasci la stazione di saldatura e si inoltri<br />
lungo la catena di montaggio, minimizzando<br />
così la necessità di future riparazioni e aumentando<br />
il volume produttivo. Inoltre, questo<br />
software offre un nuovo strumento di Library<br />
Manager che permette di organizzare meglio i<br />
disegni di saldatura e le foto. Il layout del pannello<br />
di controllo con indicatori di performance<br />
simili a tachimetri è più ergonomico e di facile<br />
lettura. Insight Centerpoint 9.0 offre anche<br />
un sistema operativo persistente che riprende<br />
automaticamente da dove la saldatura è stata<br />
interrotta, seguendo il ciclo di saldatura impostato.<br />
Il fornitore di normalizzati Meusburger ha ampliato<br />
il proprio assortimento di elementi di termoregolazione<br />
con 40 nuovi prodotti. Inoltre, sono disponibili<br />
30 misure aggiuntive per gli elementi di termoregolazione<br />
già in catalogo.<br />
Grazie alla speciale guarnizione viton FKM, è possibile<br />
realizzare il montaggio del ponte a innesto E<br />
2252 in modo flessibile e senza l’utilizzo di utensili.<br />
Tramite un taglio nella lunghezza del tubo di prolunga, il ponte può essere<br />
adattato a piacere sullo stampo. Il nuovo prodotto è adatto a temperature<br />
di utilizzo sino a 200°C ed è disponibile nelle misure di 9 e 13 mm.<br />
Il blocco di distribuzione E 2165, composto da alluminio anodizzato, si<br />
presta in modo ottimale alla distribuzione dei fluidi di regolazione, per<br />
esempio da un apparecchio di termoregolazione verso più circuiti di regolazione.<br />
La Meusburger offre 3 diverse varianti con<br />
4, 6 o 8 uscite. I blocchi di distribuzione sono disponibili<br />
nei colori rosso o blu, per semplificare l’identificazione<br />
di entrata o di uscita.<br />
Un’altra novità nella gamma di prodotti sono le fascette<br />
serratubo E <strong>219</strong>4 in acciaio e E <strong>219</strong>49 in acciaio<br />
inossidabile, per il collegamento dei raccordi rapidi e<br />
i tubi di termoregolazione. La versione in acciaio inossidabile<br />
è adatta in modo particolare per l’utilizzo nel settore della tecnica<br />
medicale e alimentare.<br />
Vista la crescente domanda, i tappi di chiusura E 2078 (per la deviazione<br />
dei fori di termoregolazione) sono ora disponibili nei diametri aggiuntivi<br />
9, 14 ,15 e 16 mm. I raccordi girevoli E 2088 e E 2090 sono inoltre disponibili<br />
anche in G 3/8“ e G 1/2“.<br />
L’evoluzione continua<br />
Il motto Salvagnini “innovare per far<br />
innovare” trova ulteriori conferme nelle<br />
recenti evoluzioni del sistema di taglio laser<br />
in fibra ad alte dinamiche L5. La testa di<br />
taglio proprietaria Salvagnini montata su L5<br />
si arricchisce della nuova funzionalità Dry<br />
Cooling (in attesa di brevetto), un innovativo<br />
sistema di refrigerazione delle ottiche che<br />
non utilizza alcun gas. Si tratta a tutti gli<br />
effetti di un sistema di refrigerazione attivo,<br />
in grado di monitorare e controllare la<br />
temperatura della lente di focalizzazione,<br />
estraendo, solo quando necessario,<br />
il calore necessario a mantenerne stabile<br />
la temperatura. Dry cooling permette<br />
di fatto un ulteriore riduzione dei costi<br />
di esercizio dei sistemi laser in fibra:<br />
si riduce difatti il consumo di azoto (il cui<br />
costo, in funzione del paese di installazione,<br />
può essere significativo) e si riduce il costo<br />
dei consumabili, grazie all’aumentata<br />
durata di vita delle ottiche. A questa<br />
riduzione dei costi si accompagna inoltre<br />
una maggiore affidabilità di taglio.<br />
44-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
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Economia e mercato n<br />
Italia: un Paese dalla tecnologia<br />
obsoletamachehavoglia<br />
di rinnovarsi di Elisabetta Brendano<br />
Il parco macchine utensili e sistemi di produzione<br />
installato nell’industria italiana risulta oggi molto più<br />
vecchio di quello di dieci anni fa. In particolare,<br />
nel 2014 l’età media dei macchinari di produzione<br />
presenti nelle imprese metalmeccaniche del Paese<br />
è risultata la più alta mai registrata da 40 anni<br />
a questa parte. Anche il grado di innovazione<br />
degli impianti è cresciuto con un tasso di sviluppo<br />
inferiore rispetto al passato.<br />
Per la prima volta, da oltre 20 anni, si è ridotta la<br />
quota di parco macchine installata nelle piccole<br />
imprese rispetto al totale. Questo, in sintesi, è<br />
quanto è emerso dalla ricerca “Il Parco macchine<br />
utensili e sistemi di produzione dell’industria<br />
italiana”, realizzata da UCIMU-SISTEMI PER<br />
PRODURRE con il contributo del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico e ICE.<br />
stemi di produzione dell’industria italiana”<br />
L’indagine,“IlParcomacchineutensiliesi-<br />
effettuataconcadenzadecennaleegiuntaallaquintaedizione,èstatacondottasuun<br />
campionerappresentativodioltre2.500imprese<br />
(con più di 20 addetti).<br />
Lostudiofornisceilquadrosu:etàmedia,grado<br />
di automazione/integrazione, composizioneedistribuzione(persettore,dimensionedi<br />
impresa,areeterritoriali)delparcomacchine<br />
utensiliesistemidiproduzionedell’industriadel<br />
Paese, al 31 dicembre 2014.<br />
Inquestosenso,sièoccupatadifotografarelo<br />
stato dell’industria manifatturiera (metalmeccanica)italiana,proponendoindicazioniinmerito<br />
algradodicompetitivitàdell’interosistemaeconomico<br />
nazionale. Le unità produttive censite<br />
sonoparial16,1%dell’universodelleimprese<br />
del settore e al 22,9% degli addetti impiegati.<br />
Interessanti i risultati emersi dall’indagine. Per<br />
Come nel 2005,<br />
anche nel 2014<br />
emerge la<br />
correlazione<br />
inversa tra<br />
possesso di<br />
macchine utensili<br />
e dimensione<br />
dell’unità<br />
produttiva.<br />
46-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Riguardo<br />
la distribuzione<br />
geografica<br />
del parco macchine,<br />
dall’indagine<br />
emerge<br />
che la Lombardia<br />
è la regione<br />
con il maggior<br />
numero di<br />
macchine installate<br />
(29,7%) e, anzi,<br />
la quota<br />
di macchinari<br />
installati nell’area<br />
risulta superiore<br />
a quella registrata<br />
nel 2005 (28,4%).<br />
cominciare,305.520sonolemacchineutensiliinstallatenelleimpresecensite.Nel2005<br />
(annodellaprecedenterilevazione)eranooltre<br />
340.000lemacchinepresentinellecirca3.000<br />
impreseconsiderate.Ilcampionerisultaridotto<br />
rispettoall’edizioneprecedenteacausadelridimensionamentochelacrisihaimpostoall’industriamanifatturieranazionale.Il75%deltotaledelleimpresecensitepresentaalmenouna<br />
macchina utensile.<br />
Daidatiemersidall’indagine,ècresciutadioltre2annil’etàmediadelparcomacchineinstallatonelleimpreseitaliane.Nel2014,l’etàmedia<br />
èparia12annie8mesi.Nel2005,erarisultata<br />
paria10annie5mesi.Sitrattadell’etàpiùalta<br />
disempre;nel1984,infatti,erarisultataparia<br />
12 anni e 7 mesi.<br />
Rispettoalleduerilevazioniprecedenti(1996-<br />
2005),nel2014,crescelaquotadimacchine<br />
utensiliconun’etàsuperioreai20anni,risultata<br />
parial27%deltotaleinstallato.Dicontrosidimezzalaquotadimacchineconetànonsuperiore<br />
ai 5 anni, risultata pari al 13%.<br />
305.520 sono le macchine<br />
utensili installate<br />
nelle imprese censite<br />
nella recente indagine.<br />
I robot hanno registrato<br />
l’invecchiamento più deciso<br />
Daquantoèemersodall’indagine,sonolemacchinepiùtradizionali(asportazionee<strong>deformazione</strong>)adaverel’etàpiùavanzata,paria13<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 47
Economia e mercato n<br />
Dai risultati<br />
emersi, i robot<br />
hanno registrato<br />
l’invecchiamento<br />
più deciso<br />
(paria4anni<br />
e mezzo).<br />
Le piccole imprese cedono il passo alle<br />
grandi nell’acquisizione di macchinari<br />
Perlaprimavolta,l’indagine“IlParcomacchineutensiliesistemidiproduzionedell’industria<br />
italiana”haevidenziatocomelepiccoleimpresecedonoilpassoallegrandinell’attivitàdi<br />
acquisizionedimacchinari.Laquotadiparco<br />
macchineinstallatonelleunitàproduttivecon<br />
menodi50addettièparial45,1%deltotale.<br />
Nel2005,laquotaeraparial52,8%.Dicontro,laquotadiparcomacchineinstallatonelle<br />
aziendeconpiùdi200dipendentirisultapari<br />
al20%;nel2005laquotasifermavaal13,5%.<br />
Questa inversione di tendenza si spiega con il<br />
fattoche,ancheacausadellacrisi,legrandi<br />
impresetornanoainternalizzarepartedell’attivitàche,finoapocotempofa,erademandata<br />
all’esterno.<br />
Comenel2005,anchenel2014emergelacorrelazione<br />
inversa tra possesso di macchine<br />
utensili e dimensione dell’unità produttiva. In<br />
terminiassoluti,alcresceredelnumerodiaddettiimpiegaticalalaquotadimacchineutensilipresentinell’impianto.Ciòèspiegatodalfatto<br />
chelepiccoleimpresesonoimpegnateprincipalmentenell’attivitàdiproduzione.Alcrescere<br />
anni,masonoirobotadaverregistratol’invecchiamentopiùdeciso(paria4anniemezzo)rispettoall’edizioneprecedente.Ciòaconferma<br />
delfattochelaloropresenzaneglistabilimentiproduttivicominciaadessereusualequanto<br />
quelladellemacchineatecnologiatradizionale.<br />
Inventiannilacomposizionedelparcomacchineinstallatoèprofondamentecambiata.Nel<br />
1994,quasiil90%dellemacchineutensilinellefabbricheitalianeeracaratterizzatodatecnologietradizionali.Nel2014,questaquotaè<br />
scesaal74%,poichécrescelapresenzadelle<br />
tecnologieinnovativecherappresentanoilrestante<br />
26%.<br />
Ilgradodiautomazionedelparcomacchine,<br />
rilevatodall’incidenzadimacchineacontrollo<br />
numericosultotale,ècresciutainmisuraridotta<br />
rispettoalrecentepassato,passandodal31%<br />
sultotaledel2005,al32%del2014.Inoccasionedellaprecedenterilevazione(2005),l’incrementodelgradodiautomazioneerarisultatoparia6puntipercentuali.Sepoisiconsidera<br />
ilcompartodellesoletecnologieadasportazionenelqualelapresenzadicontrollonumerico<br />
èpiùincidente,ilgradodiautomazionenonva<br />
oltreil37%,aconfermadegliampimarginidi<br />
miglioramento dell’industria italiana.<br />
Sempre secondo l’indagine, cresce il grado<br />
diintegrazionedegliimpiantiproduttivi.Inaltreparole,sonosempredipiùlemacchineche<br />
operanoinmodointegratoconaltremacchine<br />
malemacchinesemplici,privediqualsiasitipo<br />
diintegrazione,sonoancoraparial79%deltotale.Nel2005,annodell’ultimarilevazione,risultavanoesserel’89%delparcoinstallato.Da<br />
un’analisipiùapprofondita,emergechel’integrazionesiconcretizzaanzituttonell’incrementodelcontenutodiautomazione(primolivello<br />
diintegrazione)dellamacchinachecrescedi8<br />
puntipercentuali,passandoda4,8%del2005<br />
al12,5%del2014.Seguel’integrazionemeccanica(secondolivello)lacuidiffusionerisulta<br />
raddoppiata,passandodal2,5%al5,8%.Arretrainvecelaquotadimacchinedotatadiintegrazioneinformatica(terzolivello)chesiriduce<br />
dal3,7%del2005al2,5%.Ancheipotizzandocheperleimpresesiastatodifficileindicareilproprioposizionamentorispettoaitrelivellidiintegrazione,l’indicatorechemisuraleICT<br />
nelleaziendemetalmeccanicheèdecisamente<br />
basso.<br />
Dalla ricerca<br />
“Il Parco macchine<br />
utensili e sistemi<br />
di produzione<br />
dell’industria<br />
italiana”,<br />
sono le macchine<br />
più tradizionali<br />
(asportazione<br />
e <strong>deformazione</strong>)<br />
ad avere l’età più<br />
avanzata (13 anni).<br />
48-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
delladimensione,leaziendeinserisconoaltre<br />
attivitàilcuisvolgimentononprevedel’utilizzo<br />
di macchinari.<br />
Dall’analisi dei dati ripartiti per settore emergechelametàdelparcocomplessivo(49,8%)<br />
è installata presso stabilimenti che realizzano<br />
prodottiinmetallo(fonderie,fucinatura,stampaggio,carpenterie,caldaie,serbatoi,utensili,<br />
seconda trasformazione dei metalli, trattamento,rivestimento).Ilsecondosettoreperquantitàdimacchineinstallate(25,4%)èquellodei<br />
costruttori di macchinari e materiale meccanico(macchineagricole,macchineutensiliper<br />
metallierobotindustriali,macchinetessilieper<br />
l’abbigliamento, macchine per l’industria alimentare,<br />
chimica, della plastica, lavorazione<br />
dellegno,macchineperleindustrieestrattive,<br />
edilizie,siderurgiche).Seguequellodeimezzi<br />
ditrasporto(13,9%)checomprendetraglialtri,<br />
automotive e aerospace.<br />
L’andamento degli investimenti<br />
Rispettoallarilevazioneprecedente,nel2014,i<br />
settorideiprodottiinmetalloequellodellemacchineematerialemeccanicorisultanopressochéstazionaripernumerodimacchinariistallati.Piùdecisol’incrementoregistratonelsettore<br />
deimezziditrasporto(da9,8%a13,9%).Dimezzata<br />
la quota delle macchine installate nelle<br />
imprese appartenenti al settore materiale<br />
elettrico ed elettronico (da 10% a poco più del<br />
5%).Questidatiriflettonol’andamentodeisettorievidenziandosuqualilacrisihafattosentire<br />
maggiormente il suo peso.<br />
Riguardoladistribuzionegeograficadelparco<br />
macchine,dall’indagineemergechelaLombardiaè,ancoraunavolta,laregioneconil<br />
maggiornumerodimacchineinstallate(29,7%)<br />
e,anzi,laquotadimacchinariinstallatinell’arearisultasuperioreaquellaregistratanel2005<br />
(28,4%).SegueilTriveneto,cheriduceilsuo<br />
peso,dal19,5%al17,6%.Prosegueiltrendpositivo<br />
dell’Emilia Romagna il cui peso passa<br />
dal13,3%al14,5%.ArretraulteriormenteilPiemontenelqualerisiedesoloil12,9%delparco.<br />
macchine.Crescelapresenzadimacchinenel<br />
CentroenelSudinvirtùdipochegrandiunità<br />
produttive presenti in quei territori.<br />
Il livello di competitività<br />
del sistema manifatturiero<br />
Particolarmente interessanti i dati che sono<br />
emersidall’indagine“IlParcomacchineutensiliesistemidiproduzionedell’industriaitaliana”,<br />
che inducono alcune considerazioni. “I risultatidellaricerca-hacommentatoLuigiGaldabini,presidentediUCIMU-SISTEMIPERPRO-<br />
DURRE-evidenzianoilpesantearretramento<br />
che l’industria metalmeccanica italiana ha subitonell’ultimodecennio.InfattiseidatielaboratidaISTATdannol’ideadell’impattochelacrisi<br />
haavutosultessutoproduttivodelPaese,fortemente<br />
ridimensionato nelle sue unità produttive<br />
enelnumerodiaddettiimpiegati(-13%;-14%),<br />
lostudiosulparcomacchineelaboratodaUCI-<br />
MUdàcontoinvecedellivellodicompetitività<br />
delmanifatturiero,misurandonelacapacitàdi<br />
produrre in modo efficiente.<br />
L’invecchiamentodeimezzidiproduzioneinstallati<br />
nelle imprese, diretta conseguenza del<br />
bloccodegliinvestimentiinmacchineutensili,<br />
roboteautomazionechesièinterrottosolonel<br />
2014,èevidentecosìcomeèevidentechel’incrementodellivellodiautomazione/integrazione<br />
degli impianti cresca a ritmo troppo lento.<br />
Questifattorimettonoaduraprovalacompeti-<br />
Dall’analisi dei dati<br />
ripartiti per settore<br />
emerge che la metà<br />
del parco complessivo<br />
(49,8%) è installata<br />
presso stabilimenti<br />
che realizzano<br />
prodotti in metallo<br />
(fonderie, fucinatura,<br />
stampaggio,<br />
carpenterie,<br />
caldaie, serbatoi,<br />
utensili, seconda<br />
trasformazione dei<br />
metalli, trattamento,<br />
rivestimento).<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 49
Economia e mercato n<br />
La ripresa del<br />
consumo di<br />
macchine utensili<br />
in Italia, registrata<br />
a partire dal 2014<br />
e proseguita per<br />
tutto il 2015, è<br />
una buona notizia<br />
poiché riduce,<br />
anche se solo in<br />
parte, gli effetti<br />
derivanti dal blocco<br />
degli investimenti<br />
in sistemi di<br />
produzione.<br />
tività del sistema industriale italiano che rischia<br />
inesorabilmentediarretrareancheperché,nel<br />
frattempo le industrie dei paesi emergenti si<br />
stannodotandodisistemietecnologiediultima<br />
generazione.<br />
D’altraparte,laripresadelconsumodimacchineutensiliinItalia,registrataapartiredal2014<br />
eproseguitapertuttoil2015,ècertamenteuna<br />
buonanotiziapoichériduce,anchesesoltanto<br />
inparte,glieffettiderivantidalbloccodegliinvestimenti<br />
in sistemi di produzione. Essa dimostracheilmanifatturierodelPaesepuòtornareaoperaresuilivellipre-crisianchegrazieal<br />
supportogarantitodastrumentidipoliticaindustrialemessiinattodalleautoritàdigoverno.OltreallaNuovaLeggeSabatiniche,ope-<br />
rativadall’aprile2014,permetteilfinanziamento<br />
atassiagevolatidegliacquistiinmacchinari;è<br />
esempiodiciòilprovvedimentodelSuperammortamento,<br />
che permette l’ammortamento del<br />
140% del valore del bene acquisito.<br />
Pur riconoscendo la validità di queste misure<br />
congiunturali, occorre prevedere interventi<br />
strutturalivoltiastimolareesostenereilricambiodeisistemidiproduzionenelleimpreseitaliane,unicaviaperassicurareunprosperofuturo<br />
alla manifattura del Paese.<br />
Pensoallaliberalizzazionedellequotediammortamento,attraversocuiilmacchinarioacquistatopuòessereammortizzatointempipiùbrevi.Lamisura,oltreaincentivarenuoviacquisti,<br />
difattononpresentacostiacaricodelloStato<br />
chevedrebbesoltantotraslataneltempol’entratadicassa.Inognicaso,seciònonfossepossibileoccorreprevederel’aggiornamentodeicoefficientidiammortamentofermiancoraal1988.<br />
Ma la modalità più adeguata per contrastare<br />
l’inesorabile invecchiamento delle macchine<br />
utensili presenti negli stabilimenti produttivi<br />
delPaeseèl’adozionediunamisurachefavoriscal’aggiornamentodelparcomacchineinstallato.Funzionaleall’obiettivoèl’introduzione<br />
diunsistemadiincentiviallasostituzionevolontariadeimacchinariobsoleticonnuovetecnologieprogettateerealizzatesecondolenuove<br />
esigenze di produttività, risparmio energetico e<br />
rispettodellenormedisicurezzasullavoroprevistedall’Ue,assicurandocosìadeguatolivello<br />
di competitività al Made in Italy.<br />
n<br />
50-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
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di Laura Alberelli<br />
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G52-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
Grazie alla nuova linea di produzione<br />
S4+P4 di Salvagnini, nel proprio<br />
stabilimento di Reutlingen GARANT<br />
Productions GmbH (società controllata<br />
da Hoffmann Group) è riuscita a<br />
incrementare la propria capacità<br />
produttiva, oltre ad assicurare una<br />
produzione più veloce e una gamma<br />
più versatile.<br />
GARANT Productions GmbH (società<br />
controllatadaHoffmannGroup,System<br />
PartnernotoinEuropaperisuoiutensili<br />
dialtaqualità)èstatafondatanel2012come<br />
subentrante di KB Knecht GmbH. GARANT<br />
ProductionsGmbH,cheoggicontacirca100<br />
dipendenti,dal1969sviluppaeproducearredamentiindustrialivendutiintuttoilmondoda<br />
HoffmannGroup.Ilvolumediproduzioneannuale,realizzatonellostabilimentodiReutlingeninGermaniadi13.500m<br />
2 ,siattestaattualmente<br />
sulle 41.000 unità di arredamento.<br />
Aquestasocietà,SalvagninihafornitounalineadiproduzioneFMScompostadaunapunzonatriceS4eunapannellatriceP4conconnessioniperilcaricoescaricochecostituisce<br />
ilnuovo“cuore”dell’aziendaspecializzatanella<br />
produzione di arredamenti industriali.<br />
Un armadietto<br />
realizzato<br />
con la linea di<br />
produzione S4+P4<br />
di Salvagnini.<br />
www.hoffmann-group.com<br />
PubliTec
La linea di<br />
produzione S4+P4<br />
ha una lunghezza di<br />
28m,unalarghezza<br />
di 11 m e un’altezza<br />
pari a 6,5 m.<br />
GARANT<br />
Productions GmbH,<br />
specializzata<br />
dal 1969 nella<br />
produzione<br />
di arredamenti<br />
industriali,<br />
ha un organico<br />
di circa 100<br />
dipendenti.<br />
Conunvolumed’investimentoasettecifre,l’impiantoSalvagninihapermessoaGARANTProductions<br />
GmbH di conseguire un significativo<br />
aumentodiproduttività,ediottimizzaretuttele<br />
altre fasi di lavorazione.<br />
Consegnare in tempi sempre più brevi<br />
grandi progetti ma anche singoli armadi<br />
GrazieallanuovalineadiproduzioneS4+P4<br />
diSalvagnini,chehaunalunghezzadi28m,<br />
unalarghezzadi11meun’altezzadi6,5m,<br />
GARANTProductionsGmbHèriuscitaaincrementarelapropriacapacitàproduttiva,oltreadassicurareunaproduzionepiùvelocee<br />
unagammapiùversatile.“L’investimentonellanuovalineadipunzonaturaepiegaturaSalvagninidapartediGARANTProductionsè<br />
una testimonianza della competenza produttivadiHoffmannGroup.Ilnostroobiettivoè<br />
infattiquellodiriuscireaconsegnareintem-<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 53
Esperienza n<br />
Le pannellatrici “Lean”<br />
Forte di una gamma di prodotti sempre più ampia, la<br />
Salvagnini propone soluzioni in grado di affrontare le “sfide”<br />
del futuro affiancando i<br />
propri clienti nella revisione<br />
del loro processo<br />
produttivo.<br />
Mirata a soddisfare le<br />
esigenze applicative<br />
di oggi e di domani,<br />
la nuova generazione<br />
lean delle pannellatrici automatiche<br />
Salvagnini racchiude<br />
tutti i concetti più evoluti della<br />
tecnologia di piegatura e della<br />
filosofia “Lean” e li integra con<br />
nuovi accorgimenti tecnici.<br />
L’utilizzo di utensili di piegatura universali permette la<br />
realizzazione di parti, pannelli e profili da 0,4 a 3,2 mm,<br />
offrendo massima flessibilità all’operatore.<br />
La produttività è garantita dall’allestimento automatico in<br />
tempo mascherato dell’utensile senza alcuna perdita di<br />
tempo per il set up.<br />
Le pannellatrici Salvagnini<br />
P4lean racchiudono tutti i concetti<br />
più evoluti della tecnologia di<br />
piegatura e della filosofia “Lean”<br />
e li integrano con nuovi<br />
accorgimenti tecnici.<br />
Immagine:<br />
modello P4lean-2520.<br />
pisemprepiùbrevisiagrandiprogettisia<br />
singoliarmadi”,hadichiaratoReinhardBanasch,<br />
CEO di Hoffmann Group.<br />
Ha aggiunto poi Dirk Glück, amministratore di<br />
GARANTProductionsGmbHnonchéconsiglierecomunalediReutlingen:“L’investimentonellanuovalineadipunzonaturaepiegaturaSalvagninidimostrachiaramentequanto<br />
crediamo in questa sede produttiva, e costituiscelabasepercontinuareafarlaevolvere<br />
con grande successo anche in futuro”.<br />
Un particolare realizzato con una<br />
pannellatrice Salvagnini P4lean.<br />
Con la tecnologia MAC 2.0, le variazioni dei comportamenti<br />
della lamiera vengono compensati automaticamente, rendendo<br />
la pannellatrice P4lean un sistema di produzione<br />
intelligente. Allo stesso tempo, il software EDITP4 2.0 garantisce<br />
una facile programmazione e offre la simulazione<br />
3D del processo di piega, che conferisce alla macchina<br />
grande semplicità di utilizzo.<br />
Il ridotto consumo pari a 9 kW su un modello da 2,5 m (ridotto<br />
di oltre il 30% rispetto alle configurazioni precedenti)<br />
insieme al layout compatto e ottimizzato e all’architettura<br />
più snella e semplice, fanno della pannellatrice P4lean una<br />
macchina in linea con la filosofia del Lean Design; inoltre,<br />
grazie anche ai tempi di allestimenti nulli e all’assenza di<br />
scarti e di manipolazione intermedia, la macchina è in linea<br />
anche con la filosofia del Lean Manufacturing.<br />
Solo soluzioni su misura modulari<br />
La gamma di arredamenti industriali GA-<br />
RANT si contraddistingue per la struttura<br />
modulare,altamenteadattabileeversatilein<br />
funzionedelleesigenzedell’utilizzatore.Una<br />
delleprioritàdiGARANTProductionsGmbH<br />
consistenelnonoffrireprodottirealizzatiin<br />
serie, ma soluzioni create per la maggior<br />
parte su misura in base alle necessità del<br />
cliente, che può scegliere per esempio se<br />
installareporteinlamierapienaoinpolicarbonato<br />
trasparente, porte a battente, scorrevolioavvolgibilioppurearmadiinversione<br />
aperta.Questatipologiadiprodottirappresentalasoluzioneidealeincuiriporregliattrezziotenereadisposizioneipezziinofficina.Manonsolo:siprestanoperfettamente<br />
anche alla conservazione e all’archiviazione<br />
dimaterialidaufficioedipratiche,risultando<br />
quindiunprodottointeressanteperognitipo<br />
di settore.<br />
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54-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
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Sistema di punzonatura<br />
con tre presse<br />
oleodinamiche servo<br />
controllate.<br />
di Claudia Radaelli<br />
Integra sistemi intelligenti<br />
di gestione in tutte le sue parti<br />
Gasparini S.p.A. alza gli standard di versatilità dei sistemi di profilatura<br />
con il supporto di Bosch Rexroth. Insieme hanno, infatti, messo a punto<br />
una linea di profilatura affidabile, efficiente e flessibile che, tra l’altro, assicura<br />
ampie possibilità per eventuali sviluppi futuri in termini di prodotti realizzabili.<br />
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Unanuovalineadiprofilaturachecombina<br />
lecaratteristichediqualitàeaffidabilità<br />
conelevatilivellidiproduttività,efficienzaeflessibilità.Eraquestalasfidalanciataa<br />
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56-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
aggiungere la sede del committente,<br />
un’impresa tedesca<br />
specializzata nella subfornituracheoperanelsettoredella<br />
profilaturaechenecessitadi<br />
unsistemadotatodicaratteristiche<br />
di versatilità produttiva<br />
non comuni.<br />
UnasfidaraccoltadaGaspariniS.p.A.,chedasempresi<br />
contraddistingue proprio per<br />
una filosofia produttiva incentratasullarealizzazionediimpiantiadhocperipropriclienti<br />
e che vanno a soddisfare<br />
necessità specifiche, spesso<br />
fuori dall’ordinario. Su questi<br />
presupposti si è fondata anchelacollaborazioneconBoschRexroth,nataainizio2000<br />
inambitooleodinamicoeattuatorilineari,echedirecente<br />
havistol’ingressodellesoluzionidiazionamentoelettrico<br />
e controllo.<br />
Vista di insieme<br />
della motorizzazione<br />
con motori<br />
e riduttori.<br />
Produce una vasta gamma<br />
di profili, minimizzando<br />
i costi di produzione<br />
Per lo sviluppo del progetto<br />
della linea di punzonatura,<br />
profilatura e taglio, che<br />
richiedeva sistemi di azionamento<br />
e controllo nelle varie<br />
fasidilavoro,l’apportodiBoschRexrothèstatoimportante<br />
perladefinizionedell’architetturadelsistemadi<br />
controllo.IlteamapplicativodiBoschRexroth,<br />
specializzatonelMetalForming,hasupportatol’ingegneriaGasparinineldimensionamentodeisistemidiazionamentoelettricoenella<br />
sceltadeidispositividimotioncontrolconfunzionispecializzate,dedicatearisolverelemoltepliciesigenzetecnichediunacomplessalinea<br />
di profilatura.<br />
Grazie a questa partnership vincente, è stato<br />
dunque possibile soddisfare il cliente attraverso<br />
unalineastudiataperfornireunimpiantoversatileingradodiprodurreunavastagammadi<br />
profili,minimizzandoicostidiproduzioneel’investimentoinattrezzature.Lalinea,chesicomponedeiprocessiutiliaottenereiprodottifiniti<br />
moltodifferenziati,garantisceun’elevataautomazione,elevatistandardqualitativiedelevate<br />
performance di produzione.<br />
Ilsistemaintegradiversepeculiaritàcheriguardano,inprimabattuta,lagestionedeicoilein<br />
particolarelaculladicaricoconribaltatoredi<br />
precisioneperfacilitarelalavorazionediacciai<br />
altoresistenziali,ilsistemadigiunzionenastri<br />
automaticoperpermettereuncambiocoilcon<br />
minimointerventodapartedell’operatoreel’alimentatoreelettronicoadalteprestazionieprecisioneconsistemadicontrollodiultimagenerazione.<br />
Ilsuccessivosistemadipunzonatura,costituitoda3presseoleodinamicheelettroattuateda<br />
80tdiforza,permettediconiugarelaforzaela<br />
versatilitàdellapressaidraulicaconlaversatilitàdiunapressaelettrica.Combinazionequestachesoddisfaledifferentiesigenzedeiprofilidaprodurre,avendoancheinquestafasedel<br />
processo la possibilità di ottimizzare i tempi di<br />
punzonatura con foratura e passi differenti.<br />
Integra sistemi di gestione intelligenti<br />
in tutte le sue parti<br />
Ilcuoredell’impiantoèilsistemadiprofilatura<br />
concambiodeigruppidiattrezzatureinmodo<br />
automatico.Dotatodiregolazionedeglialbe-<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 57
Esperienza n<br />
carroègestitodaunafunzionespecializzata<br />
integratanell’azionamentoelettricoRexrothIndraDrive.<br />
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for Metal Forming integra<br />
il Process Flying Shear,<br />
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all’uso, frutto degli oltre<br />
Uscita del sistema<br />
di profilatura.<br />
Dispositivo<br />
di svolgitura e<br />
introduzione<br />
del nastro.<br />
risuperiorieinferiorisincroneedasistemadi<br />
motorizzazione indipendente per ogni asse<br />
dellaprofilatrice,ilsistemadiprofilaturaintegra<br />
ilmotioncontrolMLC65diBoschRexroth,un<br />
sistemache,grazieall’utilizzodelbusreal-timeSERCOS,èingradodigestirealberielettrici,cammeelettronicheeposizionamentiindipendentifinoaunmassimodi64assi.Questo<br />
consentediottimizzarelavelocitàdirotazione<br />
diciascunpassaggioinfunzionedelleesigenzedelprocessoedelleattrezzature.Ilcontrollo<br />
suognisingolopassaggiogarantisce<br />
la massima efficienzaproduttivaequalitativaper<br />
ognidifferenteprofilorealizzato,potendoparametrizzarele<br />
velocitàasecondadellegeometriedeiprofilidaprodurre.<br />
All’interno del sistema di<br />
profilatura si possono montare<br />
passaggi formatori flessibili,tradizionalicondiversidiametri,stampistartstop,unità<br />
ditranciaturavolanti,allargando<br />
la gamma di lavorazioni<br />
presenti.<br />
Avalledellaprofilaèintegrato<br />
ilsistemaditaglioalvolo,con<br />
possibilità di montare sega a<br />
discoestampoditagliocon<br />
sfridoosenzasfrido.Neltaglio<br />
al volo il movimento del<br />
58-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
30 anni di esperienza<br />
applicativa di Rexroth<br />
nel settore della<br />
lavorazione lamiera.<br />
Lalineasicompletaconilsistemadiscarico<br />
automaticoperprofilifinoa12mdilunghezza<br />
chepermettedirealizzareunbufferchemiglioral’efficienzaduranteleoperazionidimanipolazione<br />
dei pacchi.<br />
progettazionepartedallespecifichenecessità<br />
delclienteeincuil’ufficiotecnico,checonta<br />
unostaffdi40specialistiinprogettazioneed<br />
engineering,hailcompitodiprogettareunsistema<br />
su misura, con un tasso di personalizzazione<br />
che arriva fino all’80% dell’impianto.<br />
Punto di forza di Gasparini è la capacità di<br />
porsineiconfrontidelclientecomeunvero<br />
partneredistudiareinsiemelasoluzionemigliore<br />
alle necessità espresse. Componente<br />
fondamentale in questo processo è l’ufficio<br />
In sintesi, dunque, la linea consente una<br />
gamma ampia di possibilità produttive, permettendo<br />
l’integrazione di processi di lavorazionedifferenti.Inoltre,lasuaprogettazione<br />
consente ampie possibilità per eventuali<br />
sviluppifuturiinterminidiprodottirealizzabili<br />
e lavorazioni richieste. Rispetto agli impianti<br />
tradizionali integra sistemi intelligenti di<br />
gestioneintuttelesueparti,evitandoquindi<br />
lavorazioni predominanti che influenzano l’operato<br />
delle altre.<br />
Un tasso di personalizzazione<br />
addirittura pari all’80%<br />
Fortedelproprioknow-howepotenzialeinnovativo,Gasparinihapotutofornireunimpiantotailor-made,ingradodiscalareaseconda<br />
delleesigenzedelcommittenteedelleapplicazionicuièdestinato.Questoèuntrattocaratteristicodell’azienda,chesifondasuuna<br />
concezione“sartoriale”dell’impianto,incuila<br />
tecnico,responsabilenellaprogettazionedi<br />
soluzionimirateeinnovative.Aoggi,gliimpiantirealizzatidaGaspariniS.p.A.sonoutilizzatidapiùdi1.500aziendenelmondoappartenentiasvariatisettoridisboccoecon<br />
moltepliciesigenzeecriticità.Inoltrel’azienda,<br />
che si avvale di 110 dipendenti, dimostra<br />
una forte propensione all’esportazione,<br />
conunfatturatoprodottoperil90%all’estero,dicuiil50%inpaesiextra-europei,innettocontrastoaquantoaccadevasolo8anni<br />
fa,quandolametàdelfatturatodell’azienda<br />
era realizzato in Italia.<br />
Gasparinièattivaall’esteropartecipandoa18<br />
fierenelmondoeconunafilialecommerciale<br />
eproduttivainBrasile,mentrehaufficicommercialiinCina,Francia,eUSA.Insiemeai<br />
suoipartner,èunarealtàincontinuacrescita<br />
chestaguardandoconfiduciaalfuturo,puntandoall’innovazioneperanticipareidesideri<br />
dei propri clienti.<br />
n<br />
Pressa di taglio<br />
e impianto<br />
oleodinamico<br />
di comando.<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 59
Esperienza n<br />
Per la loro attività<br />
Lars Roth e Gebhard Effinger,<br />
titolari della società<br />
Roth & Effinger, hanno investito<br />
con successo su un sistema<br />
ByStar Fiber di Bystronic.<br />
Tagli laser a fibra<br />
senza compromessi<br />
di Elisabetta Brendano<br />
Chi ha scelto di investire su un sistema di taglio laser in fibra<br />
ByStar Fiber di Bystronic lo ha fatto nell’ottica di migliorare<br />
l’efficienza dei propri processi produttivi, proprio come è<br />
successo alla società tedesca Roth & Effinger e all’inglese<br />
Lasered Components.<br />
Primadisviluppareilnuovosistemaditaglio<br />
laserconsorgenteinfibraByStarFiber,il<br />
costruttoresvizzeroBystronicsièposto<br />
unadomandabenprecisa:infuturo,dicosa<br />
avrannobisognoglioperatoriaffinchéquesta<br />
tecnologiapossaessereapplicatasemprecon<br />
successo?SecondoMarioDuppenthaler,productmanagerdiBystronic:“gliutentiavranno<br />
semprepiùbisognodiunasoluzione“tuttofare”.Inpratica,devetrattarsidiunlaserinfibra<br />
capaceditagliareinmodostraordinariamente<br />
rapidolelamieresottili,machesiaanchein<br />
gradodiottenerealteprestazioniinpresenza<br />
dilamierepiùspesse.Iltuttoafrontedicostidi<br />
eserciziopossibilmenteridottiediunosforzodi<br />
manutenzione contenuto”.<br />
60-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Sistema di taglio laser in fibra<br />
ByStar Fiber di Bystronic.<br />
In risposta a tali esigenze,<br />
Bystronichasviluppatoilsistema<br />
ByStar Fiber. Caratterizzatodaunconcettodimacchinadeltuttonuovo,ByStar<br />
Fibersirivolgeaqueglioperatorichepuntanotuttosulla<br />
tecnologia del laser in fibra, e<br />
cheinfuturosiaspettanodi<br />
utilizzarla anche nel taglio di<br />
unavastagammadimateriali:<br />
dall’acciaio inossidabile all’alluminio<br />
e acciaio fino ai metallinonferrosi,comerameeottone.<br />
Indipendentemente dal<br />
fattochelospessoredagestire<br />
sia piccolo oppure elevato,ilsistemaBystronicèin<br />
gradodiassicurareunaqualità<br />
di taglio elevata. ByStar Fiber<br />
è equipaggiato con una<br />
sorgentelaserinfibraconpotenza6kW.Sullamacchinaè<br />
possibile tagliare fogli di lamiera di dimensioni<br />
3.000x1.500mm.Lavelocitàmassimadiposizionamentosimultaneoraggiungibileèpari<br />
a 169 m/min.<br />
Innovazione in ogni piccolo dettaglio<br />
ByStarFiberèstataconcepitaperiltagliolaser<br />
afibrasenzamarcature.Chesitrattididinamicaditaglioelevata,integrazionelineareconsoluzioniperl’automazione,sensoriintelligentio<br />
integrazioneinsistemisoftwarediultimagenerazione,ByStarrappresentalasoluzionepiùindicata<br />
per questo tipo di applicazione.<br />
La macchina si caratterizza per l’innovativa<br />
strutturaconunportaleditagliocortochegarantisce<br />
una dinamica difficilmente raggiungibiledaunlaserafibra,ancheinpresenzadi<br />
contorniditagliocomplessi.Èprevistounfacile<br />
accessoall’areaditagliosullatolongitudinale<br />
dellamacchina.Attraversounagrandeaperturanellaportascorrevole,durantelosvolgimentodioperazionidigrandeentitàl’operatorepuò<br />
eseguireanchepiccoleevelocilavorazionioltrechegestirelalamieraresidua.Èsufficiente<br />
arrestarelaprocedura,aprirelosportello,inserire<br />
la lamiera residua e il gioco è fatto.<br />
Il portale di taglio<br />
corto assicura<br />
dinamiche di taglio<br />
elevate, anche<br />
in presenza di<br />
contorni complessi.<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 61
Esperienza n<br />
ByStar Fiber è stata concepita per il taglio<br />
laser a fibra senza marcature.<br />
teriali,ec’èchisiavvaledisistemidicaricoe<br />
scarico completamente automatici e di un magazzinodimaterialicollegato.Proprionell’otticadigestiretuttequestecasistiche,Bystronic<br />
ha scelto di sviluppare l’interfaccia ByVision<br />
Cutting.<br />
Con la nuova<br />
interfaccia utente<br />
ByVision Cutting,<br />
tutte le funzioni<br />
di taglio laser sono<br />
visualizzate su<br />
Kevin e il figlio<br />
Karl Willet -<br />
titolari della<br />
società Lasered<br />
Components -<br />
hanno deciso<br />
di investire<br />
su un sistema<br />
ByStar Fiber di<br />
Bystronic per la<br />
sua affidabilità,<br />
velocità e<br />
precisione.<br />
Semplice come uno smartphone<br />
SecondoBystronic,l’impiegodiByStarFiber<br />
risulteràsemplicecomeutilizzareunosmar-<br />
tphone.Ciòèmeritodell’interfacciautenteBy-<br />
VisionCutting,chepermettedigestiretuttele<br />
principali funzioni del taglio laser tramite touchscreen.Inquestomodo,lafasedipreparazionedelprocessoditagliopuòavvenirecon<br />
unnumeroridottodioperazioni:classificazionedell’elencodeilavori,assegnazionedeiparametriditaglioedefinizionedellamodalitàdi<br />
automazione. Dopo queste fasi, sarà avviata<br />
la lavorazione.<br />
ByVisionCuttingdisponedinumerosefunzionichepermetterannoinfuturoall’operatoredi<br />
intervenire in modo interattivo nel processo<br />
ditaglio.Peradattareiparametridilavoroin<br />
baseallecaratteristichedelmaterialeinlavorazionesarà,adesempio,sufficienteselezionaresultouchscreenilpianoditaglioincorso,definirenuoviparametriecontinuarecosìil<br />
processodilavoro.Tre“clic”sarannopiùche<br />
sufficienti.<br />
ByVision Cutting è un’interfaccia intuitiva in<br />
gradodiassicurareunelevatogradodiflessibilità,<br />
libera dai vincoli imposti dalle programmazioni<br />
complesse. In linea di massima,<br />
iltagliolaserèstrutturatocomesegue:posizionamento<br />
della lamiera, avvio della macchinaetaglio.L’interventodapartedell’operatore<br />
puòinveceesseredeipiùdiversi.C’èchilavo-<br />
ramanualmentealternandodiversitipidima-<br />
Processi di taglio più veloci<br />
e con minori consumi energetici<br />
Leaziendechehannosceltodiinvestiresuun<br />
sistemaditagliolaserinfibraByStarFiberdiBystroniclohannofattonell’otticadimigliorarel’efficienza<br />
dei propri processi produttivi, proprio<br />
comeèsuccessoallasocietàtedescaRoth&<br />
Effinger e all’inglese Lasered Components.<br />
SecondoGebhardEffingereLarsRothdella<br />
Roth&Effinger“unlaserinfibradeveesserepiùvelocediunlaserCO<br />
2<br />
,siachesitratti<br />
dimacchineperiltagliodilamieresottilisiadi<br />
sistemidestinatialtagliodilamierepiùspesse.Conquestotipoditecnologia,riusciamo<br />
aprodurreparticolariconunottimorapporto<br />
qualità/costo. Tuttavia, anche la versatilità in<br />
terminidimaterialidataglioèimportante.Oltre<br />
all’acciaioeall’acciaioinossidabile,inaziendatagliamometallinon-ferrosicomeramee<br />
ottone.Poichélanostraèun’officina,iclienti<br />
cigiudicanoesclusivamenteinbaseallaqualitàdeiprodottiedeitempidiconsegna,che<br />
riusciamoentrambiagarantireconlatecnologialaserinfibra.Poichéconessaèpossibileraggiungereunavelocitàditagliopraticamente<br />
imbattibile, pensiamo che in futuro<br />
utilizzeremosemprepiùillaserinfibra.Oggi,<br />
periprocessiditaglioutilizziamoanchedue<br />
sistemi laser CO 2<br />
eunsistemaditaglioagettod’acqua.CiòchepiùcihaconvintiainvestiresulsistemaByStarFiberdiBystronicèil<br />
suobassoconsumoenergetico,dimoltoinferiore<br />
rispetto ai sistemi laser CO 2<br />
che abbiamoinofficina.ConByStarFibernonsolosiamoingradoditagliarepiùvelocemente,ma<br />
abbiamoanchemiglioratol’efficienzaenergeticadellanostraazienda.Ancheleesigenze<br />
un touch screen.<br />
62-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
DEFORMAZIONE<br />
dimanutenzionesonominoririspettoalCO 2<br />
.<br />
Perdarviun’ideadelleloropotenzialità,vifacciounesempiopratico.Recentementeabbiamoacquisitounordinedauncostruttorediautomobili.Lacommessaprevedevailtagliodi<br />
acciaiinossidabiliconunospessoredi2mm,<br />
peruntotaledi2.000pezzicheandavanopoi<br />
piegati.Inpassatoperquestotipodilavorazione<br />
avremmo optato per un sistema laser<br />
CO 2<br />
.Oggi,conByStarFibersiamoingradodi<br />
tagliareconunavelocitàquasidoppia.Etutto<br />
questo senza compromettere la qualità”.<br />
Per il taglio, solo sistemi laser in fibra<br />
Perpoteroffriredeiservizicompetitivi,Kevine<br />
ilfiglioKarlWillet-titolaridellasocietàLaseredComponents-hannodecisodiinvestiresu<br />
unsistemaByStarFiberdiBystronic.“Affidabilità,velocitàeprecisione:seesisteunamigliore<br />
alternativa alla tecnologia laser in fibra,<br />
noinonl’abbiamoancoratrovata.Almomento,intuttoilRegnoUnitosiamol’unicaaziendaspecializzataintagliolaserpercontoterziautilizzaresolosistemilaserinfibra,tuttia<br />
marchio Bystronic. Generalmente i nostri concorrentipreferisconocombinaresistemilaser<br />
CO 2<br />
amacchineinfibradiultimagenerazione.<br />
AbbiamosceltodiinvestiresuunsistemaBy-<br />
StarFiberperlasuaaffidabilitàeperitempidiattivitàsuperiori.Altropluscheidentifica<br />
lamacchinaBystronicèl’estremasemplicità<br />
diutilizzo:in unasettimana,ancheunapersona<br />
senza esperienza è in grado di utilizzarelamacchina.Grazieall’interfacciaintuitiva<br />
ealcomodotouchscreen,èpossibileprogrammare<br />
con facilità. Grazie a ByStar Fiber<br />
abbiamosemplificatoilprocessoditagliolaser.Piùingenerale,siamoingradoditagliare<br />
dituttoall’internodiunampiospettrodimateriali.Ciòcihapermessodiridurreilnumero<br />
dimacchineinstallate,motivopercuioggidisponiamodeldoppiodellospazioinofficina<br />
emetàdiquestovieneutilizzatoperstoccare<br />
i materiali”.<br />
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Esperienza n<br />
Un sistema di stoccaggio<br />
alleato nella produzione<br />
di Francesca Fiore<br />
di scatole incasso<br />
Per realizzare varianti di una serie<br />
di scatole incasso modulari sulla<br />
base degli ordini (dimensione del<br />
lotto 1) salvaguardando la flessibilità<br />
e l’alta efficienza in produzione, la<br />
società Striebel & John GmbH &<br />
Co. KG ha adottato un elevato grado<br />
di automazione e un sistema<br />
di stoccaggio lamiere<br />
UNITOWER B 3.0 di KASTO.<br />
Sistema automatico<br />
di stoccaggio<br />
lamiere KASTO<br />
UNITOWER B 3.0<br />
installato nella<br />
linea di produzione<br />
di scatole<br />
incasso presso<br />
lo stabilimento<br />
di Sasbach<br />
di Striebel & John<br />
GmbH & Co. KG.<br />
Trasformarecirca9.500tdilamieraall’anno<br />
didiversequalitàesuperfici(adesempio,<br />
nereopacheoppurezincate)incoilolastre<br />
persistemididistribuzioneenergeticaèuncompitotutt’altrochefacileperStriebel&JohnGmbH<br />
&Co.KG(aziendadelgruppoABB)chehasede<br />
a Sasbach, nel Baden-Württemberg.<br />
Fondatanel1958daFrankStriebel,neglianni<br />
lasocietàèdiventataunveroepropriospecialistanellosviluppoenellaproduzionedisistemi<br />
discatoleincassoedidistribuzioneenergetica,<br />
cheoggicontaunorganicodicirca450dipendenti.Dal1993ilgruppoABBpartecipaall’attivitàdell’aziendaal51%.Piùdiognialtracosa,a<br />
impressionarepositivamenteladirezionediABB<br />
èstatol’altolivellodiinnovazioneraggiuntoin<br />
Striebel&JohnGmbH&Co.KG,chehatrovato<br />
echetrovatuttoratestimonianzaneidiversisviluppi<br />
e prodotti di nuova concezione.<br />
Oggil’aziendaèunnomenotosulmercatoper<br />
laproduzioneelafornituradisistemididistribuzioneenergeticaperl’industriaelettricaeper<br />
laproduzionediquadricomando.Isuoiprodottitrovanoimpiegonellepiùdiverseapplicazioni,<br />
dagli ambienti commerciali a quelli industriali.<br />
Iprogettistieidesignerdisistemielettriciricevonounvalidosupportosottoformadiservizi,<br />
comeadesempioladisponibilitàdelsoftwareStriePlan,mentregliinstallatorieicostruttori<br />
disistemibeneficianodellarapidadisponibilità<br />
dellescatoleincasso,degliarmadiedegliaccessoriperleconfigurazioniinterne.Larapida<br />
disponibilitàelarinomataqualitàdeiprodottia<br />
marchioStreibel&Johnsonoriconducibiliaun<br />
livelloqualitativopiuttostoelevatodellaproduzioneinterna,aunoutputregolabileconestrema<br />
flessibilità, alla scelta delle attrezzature più<br />
appropriateealleapprofonditecompetenzetecniche<br />
dell’azienda.<br />
64-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
L’importanza di un’automazione<br />
costante dal primo all’ultimo stadio<br />
L’obiettivodiStriebel&JohnGmbH&Co.KG<br />
èquellodiavereun’automazionecostantedal<br />
primoall’ultimostadio,partendodalsistemadi<br />
stoccaggio lamiere fino alla produzione finale<br />
di scatole incasso.<br />
A spiegare la filosofia produttiva è Roland<br />
Schnurr, Production Manager della società:<br />
“Lenostrelineediproduzioneediassemblaggiodellepartiinlamieradevonogestirequattroseriediprodotti,nellospecificoiquadridi<br />
distribuzionecompatti,icontatoriealtriarma-<br />
dieleserieTwinLineeTriLine.Inostriclien-<br />
tiprovenientidalsettoredellaproduzionedi<br />
quadricomandoedisistemielettricigenerici<br />
nonsioccupanopiùdigestireisistemidistoccaggio.Perquestomotivo,dobbiamogarantire<br />
un processo produttivo piuttosto flessibile<br />
econtrollatocheprevedelavorazionispecificheecheconsentediprodurredailottisin-<br />
golisinoailottidalledimensionipiùdiverse.<br />
Questapoliticaèaccettabiledaunpuntodivistaeconomicosolosesiadottauncertolivellodiautomazione,chebenchéelevatodeve<br />
garantirecomunqueunagrandepraticità.Per<br />
questa ragione, abbiamo esteso l’automazioneamoltideiprocessidipre-produzionedelleparti-comelapunzonatura,lapiegaturae<br />
lamodellazione-maancheallaproduzionefinale,cheincludeleoperazionidisaldaturae<br />
diincollatura.Inlocoapplichiamoirivestimentiinpolvereneicoloristandard,mentreicolorispecialivengonogestitidafornitoriesterni.I<br />
nostriprodottivarianononsoloperledimensioni,laprofonditàelafunzionalitàtecnica,ma<br />
ancheperiltipodidesigninterno(checambia<br />
asecondodellediverseregionidiprovenienza<br />
deiclienti)cosìcomeperlefinitureinterne.In<br />
funzionedituttequestevariabili,l’assemblaggiovieneprincipalmenteeffettuatoinmaniera<br />
manuale”.<br />
Sistema di stoccaggio intermedio,<br />
rifornibile sia esternamente che in linea<br />
Sinoaieri,quandounsistemamodulareavevabisognodinuoviprodotti,perlaproduzione<br />
dovevanoessereformulateleseguentispecifiche:tempodiconsegna48ore;dimensionedellotto1inproduzionedipartiinlamiera<br />
esaldaturaperassemblaggio;setupinlinea;<br />
fornituracontinuadicomponenti;stockdiproduzionedaordiniincorsoperlaproduzione<br />
finale tramite saldatura e senza interruzioni;<br />
accessoatuttiicomponentipre-prodottierilevantiperl’ordine.Questiultimisonocostituiti<br />
dapannelliposterioristandardizzatiinunava-<br />
stagammadidimensioni,chedurantelapro-<br />
Da sinistra: Martin<br />
Stöckle, Head<br />
of Sales Team 1<br />
presso KASTO<br />
Maschinenbau<br />
GmbH & Co. KG,<br />
e Roland Schnurr,<br />
Production<br />
Manager presso<br />
la Striebel & John<br />
GmbH & Co. KG.<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 65
Esperienza n<br />
Carrello della<br />
stazione di<br />
trasferimento<br />
con sollevatore<br />
idraulico integrato<br />
per ricevere<br />
le lamiere dal<br />
sollevatore laterale<br />
o dalla gru.<br />
duzionefinalevengonosaldatiadaltricomponenti<br />
per formare scatole incasso o armadi<br />
completi.Ciòavvieneall’internodiunsistema<br />
roboticocheconsisteessenzialmenteinalcunirobotpersaldaturaesaldaturaapunticon<br />
l’applicazionedicolla,einduetavoledipassaggio<br />
servite da un sistema robot a portale e<br />
daunsistemaautomaticodistoccaggiolamiereUNITOWERB3.0diKASTOMaschinenbau<br />
GmbH & Co. KG.<br />
Compitodelsistemadistoccaggioautomati-<br />
coinlineaKASTOèquellodifornireallacel-<br />
ladisaldaturaipannelliposteriorisopramenzionati.Diconseguenza,agisceinqualitàdi<br />
bufferecomesistemadistoccaggiointermedio,chepuòessererifornitosiaesternamentecheinlineaconlepartidautilizzareimmediatamente<br />
o successivamente. Il sistema di<br />
stoccaggiolamiereha35alloggiperildepositodeipallet,dispostiindueblocchi,chefornisconolequantitànecessariedellevariegeometriedeipannelliposteriori.Ipalletsonoin<br />
gradodigestireparticolarifinoa2.500mmdi<br />
lunghezza,1.545mmdilarghezza,130mmdi<br />
altezza e 3 t di peso.<br />
Lagruaportalesispostatraidueblocchidi<br />
stoccaggio,occupandosiditutteleoperazionidistoccaggioedirimozione;fuoridall’area<br />
della cella, a valle della stazione di stoccaggio<br />
trasversale,utilizzailcarrelloperlarimozioneelostoccaggiodiritorno,mentreall’internodellacellarobotdisaldatura,aportale,impiegailcarrelloperiltrasferimentotrasversale.<br />
Iltemponecessarioperilpassaggiodeipallet<br />
dallastazioneditrasferimentofinoalsistema<br />
robotaportaleèdavverominimo:135secondi,partendodallaposizioneariposodelcarrello.Questi135secondicomprendonoitempiditrasferimentodelcarrellonelbloccoper<br />
lostoccaggio,ilrientrodelpalletchenonèpiù<br />
necessario,ilrecuperodelpalletrichiestoeil<br />
trasferimentoallaposizioneidealeperiltrasportofinoalsistemarobotaportaleoltreche<br />
il carico automatico sul tavolo di passaggio.<br />
Rotaie a pavimento<br />
su cui si sposta<br />
il carrello<br />
dei pallet<br />
(da destra)<br />
per uscire<br />
dalla stazione<br />
di trasferimento<br />
per lo stoccaggio<br />
e la rimozione<br />
e carrello dei pallet<br />
che trasporta<br />
le lamiere<br />
(dalla stazione<br />
longitudinale II)<br />
fino alla stazione<br />
di trasferimento<br />
nel sistema robot<br />
a portale.<br />
66-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Ilciclodi135secondisisvolgeinparalleloai<br />
ciclidisaldaturadeirobot.Perminimizzarei<br />
tempidistoccaggioedirimozione,lagrua<br />
portalesimuovenelparancofinoaunavelocitàdi16m/min,mentreilmeccanismodipush/<br />
pull per i pallet può arrivare fino a 20 m/min.<br />
Aumentata del 50% la capacità produttiva<br />
e ridotte del 40% le ore del personale<br />
Aillustrarelecaratteristichecheidentificano<br />
questa soluzione personalizzata per lo stoccaggioeilflussodimaterialièMartinStöckle,<br />
Head of Sales Team 1 presso KASTO MaschinenbauGmbH&Co.KG:“Inaziendasi<br />
stalavorandoconduecarrelliperpallet,che<br />
operanoindipendentementel’unodall’altro.Il<br />
carrello per lo stoccaggio e la rimozione della<br />
stazioneditrasferimento1vengonogestitida<br />
unsollevatoreidraulicoapistoniperlafornituraelarimozionedeipallettramitegruocaricatorelaterale,oltrechedaunmonitordel<br />
contornoottico.Ancheilcarrelloperiltrasportodellelamierenellastazioneditrasferimento<br />
perilsistemarobotaportalehaunmonitorper<br />
il contorno ottico, oltre che disporre di una calamitaaventolaperunaseparazioneaffidabiledellelamierestoccate.IlcontrollodelsistemadistoccaggioKASTOUNITOWERB3.0e<br />
deiduecarrellièresponsabileditutteleoperazionidistoccaggioedelflussodeimateriali,esiinterfacciaconilcontrollodellacellaa<br />
portaleedellacellarobotdisaldatura.Inpratica,<br />
è possibile passare alla modalità automaticaomanuale.Ilsistemaèquindidisponibile<br />
inqualsiasimomentoperlafornituracostante<br />
di materiale”.<br />
SecondoRolandSchnurr,ilsistemamessoa<br />
punto da KASTO funziona così bene che a<br />
chiunquelavoriallastazionedisetupnonservealtrocheinserireglielementineipannelli<br />
laterali, assicurarli alle morse e avviare il lavoroinmodalitàautomatica.“Ilrobotaportalerecuperaunpannelloposterioredalcarrellonellastazioneditrasferimento,elocolloca<br />
conprecisioneneiricevitoriperleoperazionidisaldaturaapuntiediapplicazionedella<br />
colla.Ilsistemaroboticosiattrezzaautonomamenteasecondadeltipodiscatolaincasso,e<br />
segnalaalcontrollodelsistemadistoccaggio<br />
qualidellevariantideipannelliposterioristoccatedebbaesserefornitasuccessivamente.<br />
Dopodiché, tutto procede in maniera automatica.Unavoltachelescatolesonosaldatee<br />
incollate,ilrobotlecollocasuunpallet;l’operatore<br />
rimuove solo il pallet carico di armadi.<br />
Grazie al sistema robot e alla fornitura automaticadelmateriale,siamoriuscitiadaumentarelanostracapacitàproduttivadicirca<br />
il50%,equestoconunaquantitàdioredel<br />
personaleridottadel40%rispettoallecostoseoperazionimanualichevenivanosvoltein<br />
precedenza.Lacrescitadellacapacitàproduttivacihapermessodipadroneggiarecon<br />
facilità gli aumenti improvvisi di produzione<br />
chesisonopalesatisubitodopolafaseinizialedellanostranuovalineadiprodotti,iltutto<br />
senzaimpiegarepiùpersonale.Siamoadessoingradodifornireainostriclientiunadimensionedellotto1inmanieraflessibileein<br />
tempi molto ristretti”.<br />
n<br />
Carrello che parte<br />
dalla stazione<br />
longitudinale II<br />
nella posizione<br />
di trasferimento,<br />
sotto il robot<br />
a portale dotato<br />
di un dispositivo<br />
di aspirazione<br />
sottovuoto.<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 67
Incontri n<br />
Metallo in azione<br />
di Laura Alberelli<br />
Per la loro open house congiunta, le società Arcobaleno e<br />
Alpemac hanno adottato un nuovo concept: i visitatori dell’evento<br />
hanno potuto ammirare le macchine RAS in piena attività,<br />
impegnate nella produzione di pezzi reali anziché semplici<br />
pezzi campione.<br />
P“Piùcheunfornitore,hotrovatounpartner”.<br />
Quante volte abbiamo sentito<br />
proferirequesteparole,anchesenella<br />
realtàilvincolocheunivaun’aziendaalproprio<br />
rivenditoredimacchinenoneracosìstrettoda<br />
giustificareunasimileaffermazione?Molte,a<br />
voltetroppe,maspessononcorrispondevaalla<br />
realtà.<br />
TraArcobaleno(aziendaspecializzatanellalavorazionedellalamierapercontoterzi)eAlpemac(distributoreesclusivodinumerosimarchi<br />
tracuiRAS,dicuiArcobalenopossiedequattromodellidimacchinedifferenti)esisteinve-<br />
ceunverorapportodicollaborazione,unaliai-<br />
sonnatasolopochiannifamachehagiàdato<br />
grandi soddisfazioni a entrambe le società.<br />
Asuggellareilvincolocheleunisce,allafine<br />
delloscorsoannoledueaziendehannoorganizzatoun’openhousechesièsvoltapresso<br />
lasedediArcobalenoaCastelGoffredo,alle<br />
portediMantova.“L’ideadiorganizzareun’openhousecongiuntacièparsamoltointeressante,eabbiamodecisodicoglierlaalvolo”,ha<br />
commentato Luca Piazza, titolare di Arcobaleno.“Ospitarel’eventoèstatopermemotivodi<br />
grandeorgoglio.Sonosemprefierodimostra-<br />
www.alpemac.it<br />
www.arcobalenolamiere.com<br />
68-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Il sistema MiniBend Center installato presso Arcobaleno.<br />
Dieter<br />
Niederfriniger,<br />
Amministratore<br />
Unico di Alpemac<br />
(a sinistra)<br />
assieme a<br />
Luca Piazza,<br />
titolare di<br />
Arcobaleno<br />
(al centro) e Willy<br />
Stahl managing<br />
director<br />
di RAS.<br />
reaiclienti(realiepotenziali)maancheainostriconcorrenticome,doveeinchemodooperiamo.Sonopocheleaziendechelavoranola<br />
lamierainmanieracosìefficienteeinambientipulitieluminosicomeinostri.Chihaavuto<br />
mododivisitarel’openhouse,lohaverificato<br />
con i propri occhi”.<br />
L’eventoharegalatoungranderitornodiimmaginesiaadArcobalenocheadAlpemac.Definirloperòunasempliceopenhouse,incuile<br />
macchine sono generalmente impegnate nellarealizzazionedipezzicampione,èperòriduttivo,<br />
come ci fa notare Dieter Niederfriniger,AmministratoreUnicodiAlpemac.“Tutte<br />
lemacchineRASinmostra,aeccezionedella<br />
ProfileCentercheabbiamoportatoinazienda<br />
solopermotivipromozionali,sonodiproprietà<br />
di Arcobaleno e, come tali, impegnate nella<br />
produzionedipezzireali.Piùcheopenhouse,<br />
sarebbepiùcorrettochiamarel’evento“metalin<br />
action” (metallo in azione). Con questa formula,<br />
infatti,èstatopossibilemostrarecosadavvero<br />
accadeallemacchineduranteilprocessoproduttivo.<br />
Considerato il successo riscontrato, mi<br />
piacerebberiproporrelastessaformulatraun<br />
paiodianni,magariconnuovemacchineRAS”.<br />
Quattro macchine nel<br />
giro di due anni e mezzo<br />
Nell’arcodidueanniemezzo,Arcobalenoha<br />
acquistatodaAlpemacquattromacchineRAS<br />
trapiegatriciepannellatrici.Abeneficiodicoloro<br />
chenonconoscesseroancoraAlpemac,abbiamochiestoaNiederfrinigerdiintrodurcibrevementel’azienda.“Alpemacènataloscorsoset-<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 69
Incontri n<br />
MiniBend Center<br />
è indicato per<br />
la produzione di<br />
pezzi di piccole<br />
dimensioni<br />
che gestisce in<br />
maniera totalmente<br />
automatica.<br />
Tutte le macchine<br />
RAS in mostra<br />
erano impegnate<br />
nella produzione di<br />
pezzi reali.<br />
tembredallascissionedelramoMacchinaridi<br />
Alpewa, società specializzata nella produzione<br />
dilaminatieaccessoriperlalattoneria.LaDivisioneMacchinarihaassuntocosìunapropria<br />
connotazioneedunastrutturadedicataepotenziata.Alpemac,chehasedeaLonatodelGardainprovinciadiBrescia,èrappresentantein<br />
esclusivadeimarchiRAS,Schleback,Forstner<br />
CoilProcessing,Thalmann,Schechtl,Prinzing<br />
Maschinenbau, Jorns Ag, Eckold”.<br />
Chiusa questa doverosa parentesi, torniamo<br />
all’openhouseeallemacchineRASesposte.<br />
Abbiamo chiesto a Dieter Niederfriniger di illustrarcilepeculiaritàdeimodellivendutisinoa<br />
oggiadArcobalenoeoperatividurantel’evento<br />
congiunto. “Ad Arcobaleno<br />
abbiamofornitounsistemaautomatizzato<br />
per la piegatura di<br />
pezzidipiccoledimensioni,un<br />
centrodipiegaturaperpannelli<br />
ecassettefinoaunalunghezzadipiegaturadi3.200,una<br />
piegatrice a bandiera e una<br />
pannellatrice in grado di lavorare<br />
lamiere fino 4 m.<br />
Partendodalmodellopiùpiccolo,ilMiniBendCenterèindicatoperlaproduzionedipezzi<br />
dipiccoledimensionichegestisce<br />
in maniera totalmente<br />
automatica, potendo lavorare<br />
senza presidio ventiquattro ore<br />
suventiquattro,settegiornisu<br />
sette.Inquest’ottica,èstatainstallataunatelecamerainmacchinachecontrollainremoto<br />
ogni operazione. Con questo<br />
centro MiniBend, Arcobaleno<br />
conta di portare progressivamentealpropriointernolelavorazionichesinoaoggihadatoinoutsourcing”.<br />
A confermarcelo è lo stesso Luca Piazza:<br />
“Grazie alla flessibilità che identifica tutte le<br />
macchineRAS,echeabbiamoritrovatoanche<br />
nelmodelloMiniBend,riusciamoaeseguireal<br />
nostrointernopiùlavorazionidiquanteinizialmente<br />
pensassimo. La nostra è stata la prima<br />
MiniBend a essere installata in tutta Italia. Prima<br />
dicompiereil“grandepasso”,abbiamoavuto<br />
mododitestarlainGermania,rimanendofavorevolmenteimpressionatidallasuatecnologiae<br />
dal suo sistema di programmazione.<br />
Perquestamacchinanonesistonolottiminimi<br />
darispettarealdisottodeiqualinonsarebbe<br />
più conveniente produrre internamente. Pos-<br />
70-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
La prima<br />
macchina RAS<br />
su cui Arcobaleno<br />
ha deciso<br />
di puntare<br />
è stata<br />
la pannellatrice<br />
MultiBendCenter<br />
RAS 79.22-2.<br />
MultiBendCenter<br />
sta dando grandi<br />
soddisfazioni<br />
ad Arcobaleno<br />
con cui ha già<br />
prodotto diverse<br />
migliaia di pezzi<br />
raggiati.<br />
MiniBend Center è<br />
in grado di lavorare<br />
senza presidio<br />
ventiquattro ore<br />
su ventiquattro,<br />
sette giorni<br />
su sette.<br />
so,peresempio,realizzareancheunadecina<br />
dipezzisenzaalcunproblemaesenzaandare<br />
in perdita”.<br />
Anche lotti con pezzi diversi tra loro<br />
Oltre alla flessibilità produttiva, altra caratteristicadistintivadiMiniBendèilsuosistema<br />
diprogrammazione,“uniconelsuogeneree<br />
molto facile da utilizzare”, aggiunge Piazza.<br />
“Unavoltacaricatoilprogramma,lamacchina<br />
lo riconosce e setta, in base a questo, le varie<br />
operazionidaeseguire:misurazionedellalamiera,attrezzaggio,posizionedipresa,scarico<br />
pezzo, ...<br />
Sulla macchina è in dotazione uno scanner<br />
chepermettediidentificareconestremaprecisione<br />
ogni singolo pezzo: i particolari potrebberoessereanchebuttatiallarinfusama<br />
la macchina li riconoscerebbe ugualmente,<br />
anchenell’eventualitàincuifosserogiratial<br />
contrario.Iparticolarinonconformivengono<br />
presidalrobotescartati,evitandocosìl’operazione<br />
di piegatura.<br />
Oltrealriconoscimentodelpezzo,loscanner<br />
effettuaunaprimascansionesulpallet-dopo<br />
cheilrobothapresoilpezzoelohadeposto<br />
sullatavola-perpoieffettuareunaseconda<br />
scansioneedeseguireilposizionamentocorrettodelpezzo.Aquelpunto,ilrobotprelevailparticolareconl’angolazionegiustaelo<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 71
Incontri n<br />
Il centro<br />
di piegatura<br />
semiautomatico<br />
RAS UpDownCenter<br />
è stato uno degli<br />
ultimi modelli<br />
RAS a entrare<br />
nella “scuderia”<br />
di Arcobaleno.<br />
Durante il<br />
“metal in action”,<br />
tra i modelli RAS<br />
impegnati nella<br />
produzione di lotti<br />
reali vi era anche<br />
una piegatrice<br />
a bandiera RAS<br />
UpDownBend.<br />
vaaposizionaresulbancodicarico.Esegui-<br />
talamisurazione,unaltrorobotafferrailpezzo<br />
eloreggementreavvienel’operazionedipiegatura,acuipoiseguiràl’operazionediscarico<br />
pezzo.<br />
Ilsistemadiscansionecipermetteanchedirealizzarelotticompostidapezzidiversitraloro.<br />
Inquestocaso,creeremmounacodadilavoroelamacchinaopererebbeinmodalitàautomatica.<br />
OggisullaMiniBendrealizziamopezzidipiccole<br />
dimensioni (staffe, pannelli, particolari con<br />
piegheraggiate,...)destinatiallepiùdiverse<br />
applicazioni,condimensionichevannoda500<br />
fino a un massimo di 600 mm”.<br />
Piegare grandi lamiere oltre<br />
che pezzi con tante raggiate<br />
Duranteil“metalinaction”,traimodelliRASimpegnatinellaproduzionedilottirealivieraancheunapiegatriceabandieraRASUpDown-<br />
Bend.“Èingradodieseguirelapiegaturadi<br />
lamiereversol’altoeversoilbasso,prerogativa<br />
checonsentediaumentareinmanieraimportantelaproduttivitàeilrendimentodellamacchina.Suquestomodelloèpossibilegestirelamiereconlunghezzasinoa3.200mme4mm<br />
dispessoreoppurelunghezzedi4.060mme<br />
3mmdispessore”,spiegaNiederfriniger.Oltre<br />
allacapacitàproduttiva,lapraticitàèunodegliaspettichehamaggiormentecolpitoLuca<br />
Piazzaalmomentodellasceltadellamacchina<br />
RAS:“Ancheinpresenzadilamierevoluminose,lamacchinapuòesseregestitafacilmente<br />
daun’unicapersona.Dopoavermessoinbattutalelamieredapiegare,l’operatorenondovrà<br />
più preoccuparsi di nulla, neppure di cambiaregliutensiliinbasealvariaredellospessore<br />
dellalamiera.Questoèmeritodeltavolodila-<br />
vorodellapiegatrice,che-comesututtiimo-<br />
delliRAS-puòessereabbassatoepassare<br />
daseidecimiai6mmintuttatranquillità.Altri<br />
dueaspettidatenereingrandeconsiderazione<br />
sonoibassiconsumidellamacchina(afunzionamento<br />
elettrico) e la minima manutenzione”.<br />
Il centro di piegatura semiautomatico RAS<br />
UpDownCenterèstatounodegliultimimodelliRASaentrarenella“scuderia”diArcobaleno,<br />
come ricorda Niederfriniger. “È destinatoallapiegaturadipannelliecassettefinoalla<br />
lunghezzadi3.200mm,3mmdispessorelamierae250mmdialtezzacassa.Oltreallapiegaturaneiduesensi,ilsistemaautomaticodi<br />
posizionamento e un cambio utensile automatico,puntodiforzadelcentroèlaprogrammazione<br />
automatica dei pezzi da piegare.<br />
Arcobaleno ha scelto di utilizzare utensili da<br />
250mmmapuòarrivarefinoa400mmdialtezzaconcambioutensiliinautomatico.Con<br />
questomodello,Arcobalenohacompletatoil<br />
suoparcomacchinedestinatoallapiegaturari-<br />
72-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
L’unica macchina<br />
RAS vista<br />
in open house<br />
a non far parte<br />
del parco macchine<br />
di Arcobaleno<br />
è la pannellatrice<br />
ProfileCenter.<br />
uscendoacopriretutteledimensioni”.<br />
LaprimamacchinaRASsucui<br />
Arcobalenohadecisodipuntareèstatainvecelapannellatrice<br />
MultiBendCenter RAS<br />
79.22-2. Sottolinea Piazza:<br />
“Quando, un paio di anni fa,<br />
abbiamodecisodiinvestiresu<br />
questomodelloeravamoallaricercadiunsistemaingradodi<br />
piegarepezzicontanteraggiatemachenonsegnasselalamiera.Altempostesso,volevamounamacchinaflessibilee<br />
veloce.Alpemaccihaproposto<br />
una MultiBendCenter che<br />
cistadandograndisoddisfazionieconlaqualeabbiamo<br />
già prodotto diverse migliaia di pezzi raggiati”.<br />
La prima macchina dedicata<br />
L’unicamacchinaRASvistainopenhousea<br />
nonfarpartedelparcomacchinediArcobaleno<br />
è la pannellatrice ProfileCenter.<br />
A illustrarcela è dunque l’amministratore unico<br />
di Alpemac: “ProfileCenter è la prima<br />
macchina RAS dedicata, realizzata cioè per<br />
rispondere alle specifiche esigenze dei settoriacuisirivolge,ovvero:ascensoristica,produzione<br />
di porte, serramenti.<br />
Sitrattadimercatidinicchiaconlottiproduttivipiuttostoimportanti,sucuiRASstapuntando<br />
a livello mondiale. Solo in Italia, abbiamounaventinadiclientichelavoranoin<br />
questisettoriechehannoacquistatooche<br />
pensano di acquistare una ProfileCenter.<br />
Lamacchinapuòlavorareparticolariconuna<br />
lunghezza massima di 3.200 mm e spessori<br />
finoa2mmsuacciaioinox.Grandeflessibili-<br />
tàvienegarantitaalmomentodellapresalamiera,chepuòavvenireinognipunto,senza<br />
la necessità di essere ribaltata.<br />
Adifferenzadiunapannellatricetradiziona-<br />
leconilbraccettopostodavanti,nellaProfile-<br />
Centerilbraccettoècollocatodietrolamacchina,dovesitrovanoancheleventoseche<br />
portanoafilodipiegailpezzo,logestisconoeloposizionano.Sitrattadiunamacchina<br />
elettrica, veloce, flessibile ma, soprattutto,<br />
incredibilmente semplice da programmare.<br />
Grazie al sistema di programmazione Bendexèsufficienteimportareundisegnoquotatoin3Dinmacchinaaffinchéquestalolegga,<br />
lo trasformi, generando così il programma.<br />
Nelgirodiunamanciatadisecondi-giusto<br />
iltempodileggereilfileimportato-Profile-<br />
Center è dunque programmata e pronta per<br />
produrre.Consideratal’estremasemplicitàdi<br />
programmazione, chiunque potrebbe piegare<br />
con questa macchina!”.<br />
n<br />
Adifferenza<br />
di una pannellatrice<br />
tradizionale<br />
con il braccetto<br />
posto davanti,<br />
nella ProfileCenter<br />
il braccetto<br />
è collocato dietro<br />
la macchina,<br />
dove si trovano<br />
anche le ventose<br />
che portano a filo<br />
di piega il pezzo,<br />
lo gestiscono<br />
e lo posizionano.<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 73
Tecnica n<br />
Sistema di verniciatura per l’industria conciaria<br />
composto da un impianto con tre moduli di spruzzatura<br />
e rifinitura di pelli. Ogni modulo è rappresentato<br />
da una singola stazione che si occupa di funzionalità<br />
indipendenti dalle altre e necessita di una gestione<br />
separata dei singoli parametri di produzione.<br />
(Foto: Per gentile concessione di Todesco Srl).<br />
Il sistema ROS utilizzato<br />
in tre applicazioni<br />
di Nicolò Boscolo<br />
industriali di successo<br />
IT+Robotics, spin-off dell’università di<br />
Padova e attiva dal 2005 nell’ambito<br />
dell’automazione industriale, ha<br />
dimostrato le potenzialità offerte da<br />
ROS (Robot Operating System) in più<br />
applicazioni industriali. Il sistema ROS<br />
è stato, ad esempio, inserito all’interno<br />
di un’applicazione di gestione di un<br />
impianto industriale e adottato in un<br />
sistema di verniciatura per l’industria<br />
conciaria.<br />
In questi ultimi anni la robotica autonoma<br />
haassuntounruolosemprepiùcentralee<br />
preponderante nel panorama industriale.<br />
L’industria,trasportataeforzatadall’evoluzione<br />
verso una produzione sempre più snella<br />
epersonalizzata,hacominciatoadinvestire<br />
nell’automazione. Di conseguenza si configura<br />
l’Industria4.0,caratterizzatadacinquepunti<br />
focali: interoperabilità, virtualizzazione, modularità-facilitàdiintegrazione,riconfigurazione<br />
intemporealedellaproduzioneel’aperturaai<br />
servizi. L’interoperabilità si traduce nel dialogofrasistemidiversi;lavirtualizzazionenella<br />
74-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
simulazione dell’intero processo produttivo; la<br />
modularità dà la possibilità di utilizzare tecnologiedifferentilequali,dialogandofraloro,<br />
migliorano le prestazioni; la riconfigurazione<br />
intemporealeconsentemaggioreflessibilità<br />
produttiva; l’orientamento verso i servizi, come<br />
adesempioilcloud,permettediavereuncontrollo<br />
da remoto.<br />
All’internodiquestoscenariostatrovandospazioROS,acronimodiRobotOperatingSystem;<br />
sitrattadiunmiddlewareopensourcenatonel<br />
2008inizialmentecomebasesoftwareperun<br />
robotdiservizioinambitoaccademico,chesi<br />
stafacendosemprepiùstradanellarealtàindustriale(sivedalanascitadelconsorzioROS-Industrial).<br />
ROS fornisce strumenti per aiutareglisviluppatoriacreareapplicazioniper(e<br />
con)robot,fornendofunzionalitàperl’astrazionedall’hardware,driverdeidispositivi,librerie,<br />
strumentidivisualizzazione,comunicazionea<br />
scambiodimessaggitraprocessi,gestionedei<br />
pacchettiemoltoaltroedèrilasciatosottouna<br />
licenza open source.<br />
In questo sistema<br />
di verniciatura,<br />
ROS è stato<br />
fondamentale<br />
per poter<br />
far interagire<br />
le varie stazioni.<br />
Sulla macchina<br />
è possibile gestire<br />
fino a 24 scanner<br />
laser di sicurezza.<br />
(Foto: Per gentile<br />
concessione<br />
di Todesco Srl).<br />
Due casi applicativi<br />
Quellochepiùvolteèvenutonaturalechiedersièsequestanuovarealtà,principalmenteaccademica,fosseriapplicabileallarealtàindustriale.<br />
Le diverse applicazioni industriali in cui<br />
èstatoimpiegatodimostranocomeciòsiapossibile.<br />
IT+Robotics, spin-off dell’università di<br />
Padovaeattivadal2005nell’ambitodell’automazioneindustriale,hadimostratolepotenzialitàoffertedaROSinpiùapplicazioni.Laprima<br />
applicazioneindustriale,natadallacollaborazionetraRobox,aziendaproduttricedimotion<br />
controller,eIT+Robotics,vedeROSinseritoad<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 75
Tecnica n<br />
Abstract<br />
In the last years autonomous robotics<br />
is leading the fourth industrial<br />
revolution inside the industry<br />
and the quality chain of<br />
thefinalproducts.Thisisdirectly<br />
bind to the five points that describe<br />
theparadigmshift: interoperability,<br />
virtualization, modularity<br />
/ easy integration, real-time production<br />
reconfiguration and serviceorientation.Thisnewparadigm<br />
is also known as Industry<br />
4.0 paradigm.<br />
Inside this scenario, the Robot<br />
Operating System (ROS) gives<br />
a large set of libraries and tools<br />
to help developers in robot<br />
applications design, rapid prototypingandsystemintegration.<br />
A growing number of companies<br />
are answering to the new industrial<br />
needs making use of the<br />
ROS capabilities.<br />
Inthelastyears IT+Robotics, a<br />
spin-offcompanyoftheUniversity<br />
of Padua, implements a several<br />
solutions for the industry<br />
relying on ROS as a powerful<br />
resource to help the accomplishing<br />
of needed tasks. Use cases<br />
accomplished includes:<br />
- with Robox (2014), where industrial<br />
motion controllers are completely<br />
ROS compliant by developing<br />
an interface called cROS,<br />
interoperability and modularity<br />
are covered;<br />
- in a leather spraying industrial<br />
case (2015), where there was the<br />
necessity to re-configure in real<br />
time the parameters of the system;<br />
- in Robotic Interactive Simulation<br />
Environment (RISE) (2015),<br />
the first Windows ® based ROS<br />
software for simulation and process<br />
services, that add the virtualization<br />
and the service orientation.<br />
From their applications we can<br />
surely state that ROS can answer<br />
to each point of the new<br />
paradigm.<br />
Virtualizzare e utilizzare<br />
i servizi di controllo remoto<br />
Comesfruttareinambitoindustrialelacapacitàdi<br />
ROSdivirtualizzareeutilizzareiservizidicontrolloremoto?LarispostadiIT+RoboticsèilprogettoRoboticInteractiveSimulationEnvironment,che<br />
partedall’ideadiinserireROSinunambientedisimulazione<br />
per Windows ® .RISEmiracosìadoffrireunapiattaformacheincludeesviluppaleprincipalifunzionalitàoffertedaRviz,lacontroparte<br />
disimulazioneinLinux,ambientenativodiROS.<br />
Prossimamente, a fianco della semplice simulazione,verrannoinoltreintegratefunzionalitàdiplanningperlagenerazioneautomaticaditraiettorie.I<br />
principalivantaggidaunpuntodivistaindustriale<br />
diquestaimplementazionesonodaricercarenella<br />
possibilitàdioffrireROSinunambienteWindows ®<br />
senza doverlo installare e nella possibilità di offrire<br />
unsupportodurantelosviluppoperdiagnostica,<br />
testesimulazioneonlineeoffline.Inambitoaccademicod’altrapartedàlapossibilitàdiuntrasferimentopiùrapidodelletecnologiedailaboratorialleindustrieepermettediattrarrepartnerche<br />
nonsonoabituatiadutilizzareROS,aprendocosì<br />
lastradaancheanuovecollaborazionitraaccademia<br />
ed industria.<br />
GrazieaquesteapplicazioniIT+Roboticsècosìriuscita<br />
a dare delle risposte all’incessante digitalizzazionechestainvestendoilmondodell’industria.n<br />
altolivelloall’internodiun’applicazionedigestionediunimpiantoindustriale.Lanecessità<br />
eradifarcomprenderelerichiestedialtolivello<br />
prodottedalsistemaaimotioncontrollerassociatiairobotmanipolatori.Daquestobisogno<br />
ènatocROS,interfacciaROSscrittainANSIC<br />
integratanelmotioncontrollerchehaconsentito<br />
di incorporare il framework di ROS all’internodell’hardwareindustriale.cROSpuòpotenzialmente<br />
abilitare ogni dispositivo a dialogare<br />
consistemiincuièinseritoROS,inlineaconi<br />
principidiinteroperabilitàemodularitàdell’Industria<br />
4.0.<br />
Ilsecondocasoapplicativoèquellodiunsistema<br />
di verniciatura per l’industria conciaria che<br />
prevedeunimpiantomodularedispruzzaturae<br />
rifinituradipelli.Ognimoduloèrappresentato<br />
daunasingolastazionechesioccupadifunzionalitàindipendentidallealtreenecessitadiuna<br />
gestioneseparatadeisingoliparametridiproduzione.Inquestoambiente,ROSèstatofondamentaleperpoterfarinteragirelevariestazioni.Ilparadigmadicomunicazioneall’internodi<br />
ROS ha permesso di risolvere agilmente problemicomunidiinteroperabilitàriducendoirelativi<br />
tempi di sviluppo da un mese a una settimana.<br />
Nel progetto realizzato<br />
con Robox ROS, affiancato<br />
da cROS, dimostra<br />
le sue caratteristiche<br />
di interoperabilità<br />
emodularitàdi<br />
integrazione, mentre<br />
il progetto di spruzzatura<br />
delle pelli adopera<br />
la riconfigurazione<br />
in tempo reale del sistema.<br />
QUALIFICA<br />
NicolòBoscolo,R&DSeniorDeveloperpresso<br />
IT+Robotics.<br />
76-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
n Tecnica<br />
Una rete di “nodi” a supporto<br />
della robotica<br />
Rdi Stefano Colombo<br />
Il vero punto di forza di ROS è quello di cercare di creare un meccanismo<br />
generale per coordinare il lavoro di più robot di diversi costruttori e dei sistemi<br />
sensoriali necessari al loro funzionamento. Ma quali sono i punti di forza e i<br />
limiti attuali per l’applicabilità di ROS nel mondo industriale? In questo articolo,<br />
cerchiamo di rispondere a questi e ad altri quesiti.<br />
ROSèun’organizzazionemoltobellaearmonicaicuipartecipantisonochiamati<br />
“nodi”. Un nodo può rappresentare un<br />
sistemadivisione,unsistemaperilrilevamentodelletemperatureoqualunquealtro“attore”<br />
della fabbrica automatica.<br />
IlveropuntodiforzadiROSèquellodicercaredicreareunmeccanismogeneralepercoordinare<br />
il lavoro di più robot di diversi costruttori<br />
edeisistemisensorialinecessariallorofunzionamento.<br />
Senzaandareneldettagliodellasuastruttura,<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 77
Tecnica n<br />
sinotachel’insiemedeinodiROScollaborano<br />
inunmagnificolavorodigruppoincuiciascunoforniscelepropriecompetenzeecercadi<br />
trarnevantaggioinbasealleproprienecessità.<br />
Percomunicaretradiloroinodiutilizzanoil<br />
noto protocollo TCP/IP, performante, consolidatoecaratterizzatodalfattodirichiederehardware<br />
già disponibili sul mercato. Per contro,<br />
questasceltasievidenziacomelimite,nelmomentoincuisitentassediutilizzareROScome<br />
sistema real-time. Le comunicazioni real-timesonoinfattiterrenodeifieldbuscome,ad<br />
esempio,EtherCAT,Profinet.Unacomunicazionehardreal-timesincronaèindefinitivanecessariaognivoltachesicontrollanoprocessiad<br />
elevata dinamica.<br />
Formalismi semplici<br />
ma soprattutto generali<br />
CisipotevaaspettarecheROScomprendesse<br />
ancheunveroepropriolinguaggiodiprogrammazioneroboticocome,adesempio,lostorico<br />
VALdellaUnimation.Alcontrario,ROSnonprevedealcunlinguaggio:perlaprogrammazione<br />
deirobotdovrannoessereutilizzatiimezziforniti<br />
dal costruttore stesso.<br />
ROScercadirenderedisponibiliiserviziche<br />
unrobotpuòdareutilizzandoformalismisemplici<br />
e soprattutto generali.<br />
Unrobotperòèperdefinizioneunamacchinaestremamentepotenteeflessibile.Riuscireastandardizzareinqualchemodoiservizi<br />
cheessopuòdareapparequasiimpossibile,<br />
amenochenoncisilimitiamovimentielementari.<br />
All’attopraticounserviziodelrobot,comead<br />
esempio l’esecuzione di una traiettoria alquantocomplicata,verràrealizzatoprogrammando<br />
opportunamenteilrobotconimezzimessiadisposizionedalcostruttore.DaROSsipotràpoi,<br />
conuncomandomoltosemplice,chiederel’esecuzione<br />
del servizio.<br />
ApparemoltointeressanteunservizioROSdel<br />
nodocollegatoalrobotchemettaadisposizioneinformazionirelativeallostatodelrobotstesso,ovverounutilizzodiROSperlacentralizzazionediagnosticogestionaleadusodiuno<br />
Scada (SupervisoryControlAndDataAcquisition).<br />
Daquestopuntodivista,ROSpotrebbe<br />
sostituire con successo un meccanismo consolidatomaobsoletoqualel’OPC(OLE-Object<br />
Linking and Embedding - for Process Control).<br />
L’implementazionediunnodoROSpuòessererealizzatacongrandesemplicitàutilizzando<br />
gli strumenti messi a disposizione dall’organizzazioneROS.Questistrumentiutilizzanoperòil<br />
sistemaoperativoLinux.Poichélamaggiorpartedegliattoridelmondodell’automazioneutilizzaelettronicaintegrata,ritengosiautileche<br />
ROSmettaadisposizionesorgentiCchepossanoessereutilizzatiinunmondononLinuxe<br />
quindipossanoesserefacilmenteinseriteinun<br />
mondoembedded.Taliroutinedovrebberoessere<br />
sistema operativo indipendenti ed utilizzaresololelibreriestandardANSICeiBSD<br />
socket.<br />
L’importanza della retro compatibilità<br />
Unpuntomoltoimportanteperl’utilizzodihardwareesoftwarenelmondoindustrialeèlaretro<br />
compatibilità.<br />
Nel ROS un nodo<br />
può rappresentare<br />
un sistema<br />
di visione,<br />
un sistema<br />
per il rilevamento<br />
delle temperature<br />
o qualunque<br />
altro “attore”<br />
della fabbrica<br />
automatica.<br />
78-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Attualmente,immaginandodiaverinstallatoil<br />
nostronodoROS,saremoingradodifornire<br />
serviziemessaggipurchéquestisianoprevisti<br />
edimplementatinellelibreriestandarddelladistribuzione<br />
ROS.<br />
Nel caso si voglia aggiungere un servizio o<br />
messaggio “custom”, sarà necessario non solo<br />
implementarneilsoftwaresulnodo,masoprattuttoricompilareladistribuzioneROSinserendonelROSCorelenuoveprestazionidisponibili<br />
in rete.<br />
Ancheseilnuovocomando/servizioprevedessesoltantol’utilizzodivariabilistandard,sarebbenecessariomodificareancheilsoftwaredei<br />
nodiperifericiinquantoalnuovocomandoverrebbeassociatouncodicedicontrollochepotrebbecambiareinfunzionedelladistribuzione<br />
ROS.Facilecomprendereiproblemidiperdita<br />
diretrocompatibilitàperché,nelcasodettocodicefossemodificato,tuttiidispositivicollegati<br />
dovrebbero essere aggiornati.<br />
Nelmondoindustrialegliimpiantihannoperiodidivitachepossonotranquillamentesuperareidiecianni.Nelcorsodellalorovitapuòcapitare<br />
che:<br />
• undispositivosirompaedebbaesseresostituito;<br />
• sianecessarioeffettuaredellevariantisianel<br />
sensodicambiarequalcheprestazione,sianel<br />
senso di aggiungere qualche dispositivo;<br />
• sianecessariosostituire,adesempio,ilPCsupervisore<br />
per implementare le sue prestazioni.<br />
A meno di una completa retro compatibilità,<br />
quasi impossibile, risulta necessario rigenerare<br />
la distribuzione ROS a bordo del ROS CORE.<br />
In tutti questi casi certamente potrà capitarediutilizzarediversedistribuzionidiROS/Linux<br />
che, a loro volta, possono utilizzare diver-<br />
sicompilatori.Èfacileimmaginareiltempoche<br />
puòesserepersoinun’operazionedelgenere,ancheperunpiccolodettaglio,sumacchinechetipicamentenondebbonouscirediproduzione.<br />
L’argomentoretrocompatibilitàdeisistemiROS<br />
appare,vistoinun’otticaindustriale,uncampo<br />
di miglioramento indispensabile.<br />
I limiti per l’applicazione<br />
di ROS nell’industria<br />
Inconclusione,ritengocheilimitiattualiper<br />
l’applicabilità di ROS nel mondo industriale<br />
siano i seguenti:<br />
• ilproblemasicurezzenonappareaffrontatoerisultaancheaprioridifficilmenteaffrontabile,<br />
stante la sopra citata “relativa lentezza”<br />
delle comunicazioni. Non sono facilmente implementabilinelmondoROSdispositividiwatchdog<br />
tipo “Heartbeat” o “ Lifeguard”;<br />
• almomentononsivedecomeorganizzare<br />
gerarchicamente più reti e sottoreti ROS.<br />
Èindispensabileche,incasodicadutadel<br />
nodoROScore,levarie“isole”diunimpiantosuunalineadiproduzionenonsi“blocchino”.NelcasounnodoROSvenisseriavviato<br />
enontrovasse,anchesolomomentaneamente,ilROScoreprincipale,sidovrebbecercare<br />
diripristinareicollegamenticonglialtrinodiin<br />
baseasistemidibackupqualiROScoresecondari<br />
o alle ultime informazioni che avevano<br />
i nodi stessi;<br />
• il mondo industriale è abituato a operare in<br />
ambiente Windows ® .IlpassaggiodiROSda<br />
Linux a Windows ® sembra molto auspicabile<br />
per la sua diffusione;<br />
• eccessivoimpegnoditempoerisorsenelladescrizionediunimpiantosequantorichiestoaidispositivicollegatinonèprevistonelle<br />
libreriestandarde,ovviamente,implementato.Èfacileimmaginarechelepredetteoperazionisianosemplicisefattedaunespertodi<br />
ROS,diLinux,echediventinomoltopiùimpegnativesefattedauninstallatoreinfabbrica.<br />
Diventaquindinecessarioarricchirelelibrerie<br />
standard, in particolare le librerie orientate al<br />
mondo industriale;<br />
• nel mondo industriale gli impianti hanno periodidivitachepossonotranquillamentesuperareidiecianni.Motivopercuièmoltoimportante<br />
la retro compatibilità.<br />
Un’ultimaosservazione:ilsistemaROSsipotrà<br />
affermareincampoindustrialesoloseigrossiattoridiquestomondoloadotterannofacendolo<br />
diventare uno standard di fatto. n<br />
QUALIFICA<br />
Stefano Colombo, Robox S.p.A.<br />
Il sistema ROS<br />
si potrà affermare<br />
in campo<br />
industriale solo<br />
se i grossi attori<br />
di questo mondo<br />
lo adotteranno<br />
facendolo diventare<br />
uno standard<br />
di fatto.<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 79
Rapporto n<br />
Sviluppo di impianti<br />
robotizzati per la saldatura<br />
di leghe di alluminio<br />
con Laser Ibrido GMAW:<br />
l’attività sperimentale<br />
Seconda parte<br />
di EduardoAdile, PaoloBaccarinieMatteoPedemonte<br />
Lo sviluppo di stazioni di saldatura automatizzate a<br />
elevata efficienza e flessibilità per la fabbricazione<br />
di componenti in alluminio ad alte prestazioni<br />
rappresenta un obiettivo di molti settori industriali,<br />
quali l’automotive, il settore aeronautico e navale.<br />
Fra le varie tecnologie di saldatura esisitenti,<br />
il processo ibrido laser - arco elettrico (Hybrid Laser-<br />
Arc Welding technology - HLAW) sembra poter<br />
fornire una risposta concreta a tale esigienza.<br />
L’HLAW è una tecnica relativavamente nuova,<br />
caratterizzata da prestazioni elevate e notevole<br />
flessibilità d’impiego. Tuttavia, i reali effetti<br />
dell’interazione tra arco elettrico e fascio laser su<br />
di un materiale complesso come le leghe di alluminio<br />
non sono ancora completamente noti, pertanto la sua<br />
implementazione in una realtà produttiva rappresenta<br />
un traguardo ancora distante e richiede ulteriori<br />
approfondimenti. La presente memoria riassume<br />
le attività sperimentali condotte da IIS Progress S.r.l<br />
nell’ambito di un progetto cofinanziato dalle risorse<br />
del POR Regione Liguria 2007-2013, finalizzato allo<br />
sviluppo di una innovativa stazione di saldatura ibrida<br />
laser-MIG per la realizzazione di strutture saldate<br />
in lega di alluminio per il settore navale.<br />
11. Andamento della profondità di penetrazione al variare della potenza<br />
del fascio e del fuoco (EN AW 6082 T651, v=1.000 m/min).<br />
Messa a punto del processo<br />
laser su leghe di alluminio<br />
Comeanticipatonellaprimapartedell’articolo<br />
pubblicatasulfascicolonumero218diDeformazionedelfebbraio<strong>2016</strong>,ladefinizionedei<br />
parametridisaldaturadellatecnologiaibrida<br />
laser-arcoelettricoèmoltocomplessaeri-<br />
80-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
chiedeunamessaapuntodeisingoliprocessicoinvolti.Pertanto,laprimapartedellafase<br />
sperimentale si è incentrata sulla valutazione<br />
dellasaldabilitàadarcoedellasaldabilitàlaserdelleleghedialluminioutilizzatenell’ambito<br />
del progetto.<br />
NellafattispeciesonostateimpiegateduediversetipologiedilegheappartenentiallefamiglieAl-MgedAl-Mg-Si,classificateinaccor-<br />
doalla“UNIEN573-3:2009”,rispettivamente,<br />
comeENAW5083H321edENAW6082T651.<br />
Leprovesonostatecondottesulamieredi15<br />
mm di spessore. Le due leghe presentano<br />
composizionechimicaeproprietàfisichedifferenti.LaseguenteTabella1riportaunconfrontodellecomposizionichimichedelleduetipologiedimaterialiimpiegati.InTabella2sono<br />
invececonfrontateleproprietàfisiche.Entrambiimaterialisonocaratterizzatidaeccellenti<br />
doti anticorrosive e da proprietà meccanicheelevate.Lamessaapuntodelprocessoad<br />
arcononhapresentatoparticolaricriticità.Sullabasedell’esperienzaacquisita,infatti,sono<br />
statidefinitiivaloriditensioneecorrente“iniziali”daimpiegareincombinazioneconilprocessolaser(Tabella3).Comematerialed’apporto<br />
èstatausataunalegaISO18273-SAl5356<br />
(AlMg5), diametro 1,2 mm. Altri parametri, qualivelocità,stick-outeportatadelgas,sonostatiinseguitoadattatiinfunzionedellaconfigurazioneibridaadottata.Leproveeffettuatehanno<br />
confermatol’idoneitàdeiparametrisceltiinrelazione<br />
alle due tipologie di materiali.<br />
Perquantoriguardalavalutazionedellasaldabilitàmedianteprocessolaser,sonostateeseguitenumerosepassate(BeadonPlate-BoP),<br />
adottando differenti configurazioni di saldatura<br />
(Tabella4).Iparametrisonostatianalizzaticon<br />
particolareattenzionesullapresenzadieventualidifettidicarattereoperativoe/ometallurgicoe<br />
sullaprofonditàdipenetrazione.Nellospecifico,<br />
siècercatodiraggiungereunaprofonditàdipenetrazione<br />
pari a circa 5 mm.<br />
Ledueleghehannomanifestatocomportamenti<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 81
Rapporto n<br />
Al fine di valutare l’efficacia<br />
delprocessointerminidiprofondità<br />
di penetrazione del<br />
cordone,sonostateanalizzate<br />
le caratteristiche geometrichemisuratedallesezionimetallografiche.<br />
In particolare, la<br />
Tabella 5 riporta l’andamentodellaprofonditàdipenetrazioneinfunzionedellapotenzadellaseredellaposizione<br />
del fuoco.<br />
Pervalorididensitàdienergia<br />
troppobassi(fascioeccessi-<br />
12. BoP realizzati<br />
su EN AW 6083 T651<br />
(P=3kW, f=0 mm).<br />
13. BoP realizzati<br />
su EN AW 6083 T651<br />
(P=3kW, f=+1,5 mm).<br />
moltodifferentifraloro.Inparticolare,lalegaEN<br />
AW6082T651èrisultatapiùcriticadasaldare:<br />
duranteleprovesonostateriscontratenumeroseproblematicheditipooperativo,qualiladifficoltàdiinnescareilprocessoperbassivaloridi<br />
potenzaelagenerazionedispruzzidisaldatura;<br />
gliesamimetallograficihannoevidenziatoinoltre<br />
lapresenzadidifettiditipometallurgico,qualicriccheinzonafusaeporositàdiffusedidimensionivariabili,inalcunicasiancheaffiorantiinsuperficie.L’aspettodelcordoneèrisultato<br />
sempre piuttosto irregolare e presenta incisioni<br />
marginali tanto più evidenti quanto maggiore è<br />
la potenza erogata dal fascio.<br />
vamentede-focalizzatoolivellidipotenzacon-<br />
tenuti) il fascio è stato riflesso completamente<br />
dalmateriale,provocandol’interventodelsensoredisicurezzachehainterrottoimmediatamenteilfunzionamentodelLaserperevitare<br />
ildanneggiamentodellafibraottica.Èemersa<br />
pertanto l’importanza di adottare su questa<br />
lega parametri di densità di energia elevati.<br />
OsservandoilgraficodiFigura11sinotacome<br />
laprofonditàdipenetrazioneaumentialcresceredellapotenzaesiriducapervaloridella<br />
posizionedifuocodifferentidallozero.Taleriduzioneèmoltopiùmarcatapervalorielevatidi<br />
fuoco(f=±5)e,aparitàdivalore,perposizioni<br />
82-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
14. BoP realizzati<br />
su EN AW 6083 T651<br />
(P=3kW, f=-1,5 mm).<br />
delfuocosopraalpianodilavoro<br />
(fuoco negativo).<br />
InTabella6èriportatol’andamentodellaprofonditàdipenetrazionealvariaredellavelocitàdiavanzamentoedella<br />
posizionedelfuoco.Inquesto<br />
caso è stata utilizzata una densitàdipotenzaminimaperinnescareilprocessodisaldatura(P=3kW).Lamassima<br />
penetrazione è stata ottenuta<br />
pervaloridivelocitàcompresi<br />
tra500e750epervaloridellaposizionedelfuocoparia0<br />
mm o spostati internamente al<br />
pezzo(+1,5mm).Tuttavia,tuttiicordonisonocaratterizzatidacriccheoporosità(Figure<br />
12, 13, 14).<br />
LalegaENAW5083H321hapresentatouna<br />
criticità inferiore rispetto alla lega Al-Mg-Si.<br />
Ingenerale,ilprocessoèrisultatopiùstabile<br />
emenosensibilealladensitàdipotenza.Tale<br />
differenza è probabilmente legata alla minoreconducibilitàtermicadellalegaAl-Mg.L’innesco<br />
della modalità di saldatura mediante<br />
key-holenonharichiestoinfattivalorididensitàdienergia,dunquedipotenzadelfascio,eccessivamente<br />
elevati.<br />
Ingeneraleicordonipresentanounaspettosuperficiale<br />
irregolare, caratterizzato da incisioni<br />
marginali,spruzzidisaldaturaeporositàaffio-<br />
ranti.Proprioleporositàsonolacriticitàprinci-<br />
paleperquestatipologiadigiunti:leanalisial<br />
microscopioeseguitesuicampionimetallograficihannoevidenziatoinmolticasilapresenza<br />
divereepropriecavità,spessodidimensioni<br />
superioriaquelleriscontrateneigiuntiinlega<br />
6000.Tuttavia,adifferenzadell’altratipologia<br />
dimateriale,nonsonostateriscontratecricche<br />
in zona fusa.<br />
Ancheinquestocaso,alfinediverificarelepotenzialità<br />
del processo Laser, sono state analizzatelecaratteristichegeometrichedeicordoni<br />
e,inparticolare,laprofonditàdipenetrazionein<br />
relazione ai parametri di processo (Tabella 7).<br />
ComesipuòosservaredalgraficodiFigura15,<br />
15. Andamento<br />
della profondità<br />
di penetrazione<br />
al variare<br />
della potenza<br />
del fascio<br />
e del fuoco<br />
(EN AW 5083 H321,<br />
v=1.000 m/min).<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 83
Rapporto n<br />
16. BoP realizzati<br />
su EN AW 5083 H321<br />
(P=3kW, f=0 mm).<br />
cesso laser risulta pertanto<br />
estremamente critica a causadidifferentiaspetti,qualila<br />
presenza di porosità, incisionimarginalie,nelcasodella<br />
lega 6000, anche micro-criccheinzonafusa.Sullabase<br />
delleproveeseguite,sonostatiindividuatiduesetdiparametriperleduelegheingradodiridurreleproblematiche<br />
riscontrate(Tabella9).Taliparametri<br />
sono stati impiegati<br />
comevaloridipartenzaperil<br />
sistema ibrido.<br />
17. BoP realizzati<br />
su EN AW 5083 H321<br />
(P=3kW, f=-1,5 mm).<br />
laprofonditàdipenetrazioneaumentaalcre-<br />
sceredellapotenzae,aparitàdipotenza,è<br />
maggiorenelcasodiposizionedelfuococorrispondenteallasuperficiedelmateriale.Allontanandosidataleposizionesihaunariduzione<br />
dellapenetrazione.AdifferenzadellalegaAl-<br />
Mg-Si,ledifferenzetravaloridelfuocopositivo<br />
e negativo sono meno marcate.<br />
Inmodoanalogoaquantovisto,perlalegaAl-<br />
Mg-Si,inTabella8èriportatol’andamentodella<br />
profonditàdipenetrazionealvariaredellavelocitàdiavanzamentoedellaposizionedelfuoco.LeFigure16,17e18riportanoleimmagini<br />
dellesezionimetallografichedicordonirealizzati<br />
con parametri differenti.<br />
Lasaldabilitàditalileghemedianteilsolopro-<br />
Messa a punto del processo<br />
ibrido laser-GMAW<br />
Sullabasedeiparametriindividuatiperisingoli<br />
processi ad arco elettrico e laser nella<br />
precedente fase sperimentale, sono state eseguiteunaseriediprovepreliminariperlamessaapuntodelsistemaibrido.Tuttavia,prima<br />
dipoteriniziareadeffettuareleprove,èstatonecessariodefinirelaconfigurazionedisaldatura<br />
da impiegare nonché il posizionamento<br />
relativo tra la torcia a filo e la testa laser.<br />
Laconfigurazionedisaldaturaadottataprevedel’impiegodellatestalasercomesistematrainante,seguitadallatorciaMIG.Come<br />
già accennato in precedenza, tale scelta<br />
sembrerebbe favorire l’evacuazione dal ba-<br />
84-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
18. BoP realizzati<br />
su EN AW 5083 H321<br />
(P=3kW, f=+1,5 mm).<br />
19. BoP realizzati<br />
su lega EN AW 6083<br />
T651 (sinistra)<br />
d EN AW 5083 H321<br />
(destra) con<br />
iparametri<br />
di processo laser<br />
ottimali.<br />
gno delle fasi gassose generate durante il<br />
processo[18,19]lequali,allalucedeirisultatiottenutinellaprecedentefasesperimentale,<br />
rappresentano un aspetto notevolmentecriticoperilprocessolasersuleghe<br />
di alluminio.<br />
Perquantoriguardailposizionamentorelativotralatestalaserelatorcia,alfinedigarantire<br />
la massima penetrazione e, al contempo,ilcorrettofunzionamentodelsistema<br />
afilo,laconfigurazioneidealesarebbestataquellacaratterizzatadallatestalaserperpendicolarealpianodilavoro,seguitadalla<br />
torciaafilo,inclinatadicirca15÷20°.Tuttavia,alfinedievitarepericoloseriflessioni<br />
delfasciolaserall’internodellafibra,èim-<br />
portanteprevedereunangolodiinclinazione<br />
dellatestalaser,ilqualeècorrelatoall’angolodidivergenzadelfascio.Sullabasedelle<br />
caratteristichedellatestaBIMOII-VI,èstatodefinitounangolominimodiinclinazione<br />
pari a 5°.<br />
Sièpassatipertantoalladefinizionedelladistanzasulpianodilavorotral’arcoelettrico<br />
elospotdelfasciolaser.Atalscopo,sono<br />
stateeseguitealcuneproveperindividuare<br />
ladistanzamassimaoltrelaqualenonsiha<br />
interazione tra le due sorgenti. Tale distanza<br />
èstatariscontrataesserepariacirca6mm.<br />
Purtroppocisièresicontroche,acausadegliingombrifisicidellatestalaseredellatorcia,taleparametroèinfluenzatodall’angolo<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 85
Rapporto n<br />
L’Istituto Italiano della Saldatura<br />
La pubblicazione dell’articolo<br />
è stata concessa dalla Rivista<br />
Italiana della Saldatura, Organo<br />
ufficiale dell’Istituto Italiano<br />
della Saldatura, che svolge la<br />
propria attività istituzionale dal<br />
1948.<br />
Da qualche tempo, attraverso<br />
un percorso di partizione, è<br />
stato costituito il “Gruppo IIS”,<br />
composto da quattro Organizzazioni<br />
giuridicamente distinte:<br />
• Istituto Italiano della Saldatura<br />
- Ente Morale, Organizzazione<br />
Guida che mantiene la<br />
personalità giuridica di Associazione,<br />
volta principalmente<br />
all’acquisizione, patrimonializzazione<br />
e diffusione della conoscenza<br />
in ogni campo della<br />
saldatura e delle tecniche affini<br />
e connesse, nonché alla promozione<br />
ed alla protezione del<br />
“brand” di Gruppo;<br />
• IIS Cert, Organizzazione con<br />
personalità giuridica di Srl,<br />
volta essenzialmente allo svolgimento<br />
di attività di certificazione;<br />
• IIS Progress, Organizzazione<br />
con personalità giuridica di Srl,<br />
volta essenzialmente allo svolgimento<br />
di attività di formazione<br />
e di effettuazione di prove di<br />
laboratorio;<br />
• IIS Service, Organizzazione<br />
con personalità giuridica di Srl,<br />
volta essenzialmente allo svolgimento<br />
delle attività collegate<br />
ai servizi di consulenza, assistenza<br />
e controllo.<br />
La Rivista Italiana della Saldatura<br />
esce ininterrottamente dal<br />
1949 a ogni bimestre.<br />
Dal maggio 2012 l’Istituto Italiano<br />
della Saldatura ha dato<br />
vita anche alla Televisione Italiana<br />
della Saldatura, visibile<br />
all’indirizzo www.iisweb.tv.<br />
Inoltre, ogni mercoledì viene<br />
realizzata l’Agenzia di Stampa<br />
online “Saldatura Flash”, con<br />
notizie inerenti il mondo delle<br />
costruzioni saldate; l’Agenzia<br />
– gratuita - viene inviata settimanalmente<br />
a 33.000 indirizzi<br />
del settore. Per riceverla basta<br />
farne richiesta.<br />
La Sede Centrale dell’Istituto<br />
è a Genova (Lungobisagno<br />
Istria, 15, www.iis.it) gli Uffici<br />
Regionali sono a Legnano (MI),<br />
Mogliano Veneto (TV), Modena,<br />
Roma, Taranto e Priolo (SR).<br />
Ulteriori info: ufficiostampa@<br />
iis.it<br />
21. Sezioni<br />
metallografiche<br />
dei cordoni ottenuti<br />
con il processo<br />
laser (sinistra),<br />
MIG (centro)<br />
e ibrido laser-MIG<br />
(destra).<br />
diinclinazionerelativa.Aldisottodiunacertadistanza,infatti,ilfasciolaserintercettal’ugellodelgasdiprotezionedellatorciaafilo.<br />
Tale problema è stato risolto incrementando<br />
l’angolodellatestalaseracirca8÷10°,sino<br />
aottenereunangolorelativotraledueteste<br />
dicirca30°(fig.20),valorequestoperaltroriscontratoinmoltialtristudiscientifici.Lanuovaconfigurazionehaconsentitodiridurrela<br />
distanzafraidueprocessisinoacirca3mm,<br />
valore sufficiente a garantire una totale interazionetrafasciolaseredarcoelettricoe,al<br />
contempo, mantenere valori di penetrazione<br />
delfascioadeguatiunitamenteaduncorrettofunzionamentodellatorciainterminidiprotezione<br />
del bagno e generazione di spatters.<br />
Laconfigurazionedisaldaturaèstatapertan-<br />
toimpiegatapereseguiredeiBoPsulamie-<br />
20. Inclinazione<br />
relativa tra testa laser<br />
e torcia MIG.<br />
86-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
22. Sezione<br />
metallografica<br />
di un cordone<br />
realizzato<br />
con processo<br />
ibrido laser-MIG,<br />
impostando<br />
una distanza<br />
pari a 4,5 mm.<br />
T 10.<br />
redialluminiodispessoreparia15mm.In<br />
Figura21èriportatoilconfrontodellesezionimetallografichedeigiuntirealizzatisulega<br />
ENAW6082-T651conitredifferentiprocessi<br />
impiegatiseparatamente,ovverolaser,MIG<br />
edibridolaser-MIG.InTabella10sonoriportati<br />
i parametri impiegati.<br />
Tuttiicordonisonostatirealizzaticonlastessavelocitàdiavanzamento.Comesipuònotaredalleimmagini,ilpassaggioalsistema<br />
ibridohaconsentitodieliminareleproblematicheassociateallaformazionedimicro-criccheeincisionimarginalitipichedelprocesso<br />
lasersullalegaAl-Mg-Si,aumentandoperòla<br />
profondità di penetrazione. Il cordone ibrido<br />
ècaratterizzatodaunrapportodiforma(larghezza–profonditàdipenetrazione)piùproporzionato.RispettoalsoloprocessoMIG,il<br />
cordoneèpiùlargoemeglioraccordatoal<br />
materialebase,aspettoquestochefavorisce<br />
sialefunzionidi“gap-bridging”delprocesso<br />
sia il comportamento a fatica.<br />
Alfinediverificarel’effettodelladistanza“d”<br />
tral’arcoelettricoedilfasciolaser,sonostati<br />
eseguitidifferentisaggidisaldatura.Pervaloriinferioria3mm,sièassistitoadunparzialeintercettamentodelfasciodapartedella<br />
torciadisaldatura,mentrepervalorisuperiori,l’interazionefraidueprocessirisultaessereminore,comesievincedallamacrografia<br />
delcordoneriportatainFigura22,ovesidistingue<br />
chiaramente l’effetto del laser e quella<br />
dell’arco.<br />
Sullabasediquestiparametrièstataavviataunasecondafasesperimentale,finalizzataallarealizzazionedigiuntidispessorepari<br />
a15mminlegadialluminiomediantetecnica<br />
multipass con prima passata eseguita con<br />
ilsistemalaser-ibridoeriempimentoafilo.Le<br />
prove sono attualmente in corso.<br />
Conclusioni<br />
Ilprocessodisaldaturaibridalaser-filo,considerate<br />
le enormi potenzialità cui sono associateinterminidiproduttività,rappresentasicuramente<br />
una tecnica di forte interesse per l’intero<br />
panorama industriale. Tuttavia, data la criticitàdellamessaapuntoditalesistema,lasua<br />
completa implementazione in un ciclo produttivorisultaancorauntraguardomoltodistante<br />
erichiedeulterioriapprofondimenti.Ilprogetto<br />
diricercacondottodaIISProgress,finalizzatoallostudioesviluppodiunastazionedisaldaturaibridalaser-MIGperapplicazioninavali<br />
suleghedialluminio,contribuiràfortementea<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 87
Rapporto n<br />
leghe. In particolare, si è assistito a una riduzione<br />
dellaformazionedicriccheedincisionimarginali,<br />
nonchéaunmigliorerapportodiformadelcordone.Alcontempo,sonostateraggiunteprofondità<br />
dipenetrazionesuperioririspettoaquantoottenuto<br />
con il solo processo laser, mantenendo velocitàdiavanzamentosuperioriaquelletipichedel<br />
solo processo a filo continuo.<br />
n<br />
QUALIFICA AUTORI<br />
Eduardo Adile, Paolo Baccarini<br />
e Matteo Pedemonte - IIS PROGRESS s.r.l<br />
Genova (Italy)<br />
Bibliografia<br />
[1]–Hybridlaserarcwelding,FlemmingOve<br />
Olsen editore, Woodhead Publishing limited.<br />
[2]–A.Mahrle,E.Beyer,Heatsourceofhybridlaser-arcweldingprocesses,pubblicato<br />
nellibroHybridlaser-arcwelding,chapter3,<br />
Flemming Ove Olseen editore, pp. 47 – 84.<br />
[3]–A.Mahrle,M.Schnick,S.Rose,C.Demuth,E.Beyer,U.Fussel,Processcharacterisitcoffibre-laserassistedplasmaarcwelding.<br />
[4] – Cheolhee Kim, Woongyong Choi, Jeonghan<br />
Kim and Sehun Rhee, Relationship<br />
betweentheWeldabilityandtheProcessParametersforLaser-TIGHybridWeldingofGalvanized<br />
Steel Sheets.<br />
[5]–P.Kah,Overviewoftheexplorationstatus<br />
of Laser-arc hybrid welding proceses, Rev.<br />
Adv. Mater. Sci. 30 (2012) 112-132<br />
[6]–S.Katayama,Y.Naito,S.Uchiumi,m.Mizutani,<br />
Physical phenomena and porosity preventionmechanisminlaser-archybridwelding,<br />
transaction of JWRI, vol. 35 (2006), no. 1<br />
[7]–C.Thomy,Bias,Hybridlaser-arcwelding<br />
ofaluminium,pubblicatonellibroHybridlaser-arcwelding,capitolo10,FlemmingOve<br />
Olseen editore, pp. 216 – 270<br />
[8]–H.tong,T.Ueyama,T.Kihara,K.Nakata,<br />
M.Ushio,Highspeedweldingofaluminium<br />
alloysheetswithusingthelaser/ACpulsed<br />
MIGhybridprocess,Weldinginternational19,<br />
2005, 89 – 99<br />
[9]–E.Cicala,D.Grevey,M.Ilie,Influenceof<br />
processparametersonthelaser-arcwelding<br />
of aluminium alloys<br />
[10]–J.Ji,Predictionofseampropertiesduring<br />
the Nd:YAG laser MIG hybrid welding of<br />
aluminium alloys, Welding and cutting 8,<br />
2009, 47 – 53<br />
[11]–IvanBunaziv,Optimizationofparame-<br />
incrementare il know-how tecnologico necessarioperraggiungeretaleobiettivo.Glistudi<br />
condottisinoaoggihannoconsentitodisviluppareemettereapuntounimpiantoautomatizzato<br />
di saldatura ibrida, basato sull’unionedelprocessoafiloMIGconunsistema<br />
laserinfibraadItterbio,perlarealizzazionedi<br />
componentiinlegaENAW6082-T651edEN<br />
AW 5083-H321.<br />
Leprovecondottehannodimostratocomelatecnologiadisaldaturaibridasiaingradodisuperarealcunedelleprincipaliproblematicheassociateall’impiegodeisingoliprocessilaserefilosutali<br />
tersforfiberlaser-MAGhybridweldinginshipbuilding<br />
applications, Lappeenranta University<br />
of Technology, Master’s Thesis, 2013<br />
[12]–S.Katayama,Fundamentalsofhybrid<br />
laser-arcwelding,pubblicatonellibroHybrid<br />
laser-arcwelding,capitolo2,FlemmingOve<br />
Olseen editore, pp. 28 – 46.<br />
[13]–EdmundJosephHaas,Arc-augmented<br />
laser welding of aluminum, 1986<br />
[14]–C.Thomy,F.Moller,G.Sepold,F.Volltersen,InteractionbetweenLaserBeamandArcin<br />
HybridWeldingProcessesforDissimilarMaterials,<br />
Welding in the world, Vol. 53, 2009, 58-66.<br />
[15]–M.Elrayes,C.Walz,G.Sepold,The<br />
InfluenceofVariousHybridWeldingParametersonBeadGeometry,AWSWeldingJournal,<br />
2004, 147 – 153<br />
[16]–Y.-P.Kim,N.Alam,H.-S.Bang,Observation<br />
of hybrid (cw Nd:YAG laser - MIG), welding<br />
phenomenoninAA5083buttjointswithdifferent<br />
gapcondition,Scienceandtechnologyofwelding<br />
and joining, 2006, Vol. 11, No. 3, 295 – 307<br />
[17]–C.-H.Kim,H.-S.Lim,J.-K.Kim,Position<br />
welding using disk laser-GMA hybrid welding,<br />
Journal of Achievements in Materials and<br />
ManufacturingEngineering,Vol.28,issue1,<br />
2008, 83 – 86<br />
[18] – Jing-bo Wanga, Hitoshi Nishimuraa,<br />
KoujiFujiia,SeijiKatayamabandMasamiMizutanib,StudyofimprovementofgaptoleranceinlaserMIGarchybridweldingofaluminiumalloy,WeldingInternational,Vol.23,No.<br />
10, 2009, 723-733<br />
[19]–SeijiSasabe,Laserfusionweldingtechnologyofaluminiumalloys,WeldingInternational,<br />
Vol. 23, No. 5, May 2009, 333–337.<br />
[20]–COMAUROBOTICS,manualediistruzioni,<br />
specifiche tecniche SMART NS<br />
88-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Feel weld !<br />
“sentire” la saldatura<br />
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Referente Tecnico-Scientifico Ing. Elisabetta Sciaccaluga - e-mail: elisabetta.sciaccaluga@iis.it - tel.: +39 010 8341.515<br />
Segreteria Organizzativa Manifestazioni Tecniche: e-mail: feelweld@iis.it - tel.: +39 010 8341.373 - fax: 010 836.7780
Soluzioni n<br />
È iniziata la nuova era<br />
della piegatura<br />
di Laura Alberelli<br />
www.schiavimacchine.it<br />
Nel 2013 Zinetti Technologies ha acquistato Schiavi, nome storico nel campo<br />
della <strong>deformazione</strong> lamiera con alle spalle quasi 60 anni di esperienza sul<br />
campo. Con l’obiettivo di mantenere in vita il marchio e di rilanciarlo sul mercato<br />
nazionale e internazionale, Zinetti ha deciso di investire nella ricerca e nello<br />
sviluppo di nuove soluzioni per la tecnologia di piegatura e i controlli numerici<br />
oltre che nel service. I primi prodotti del nuovo corso sono le presse piegatrici<br />
LineAr e il controllo numerico Atlas, entrambi presentati ufficialmente in<br />
occasione di BLECH EXPO.<br />
Tradizionalmentepergarantireprocessidi<br />
piegatura affidabili e di qualità una pressa<br />
piegatrice dovrebbe possedere requisiti<br />
tecnicibenprecisi,comeunsistemadicentinatura.Conlanuovaseriedipressepiegatrici<br />
LineAr,presentataufficialmenteinoccasionedi<br />
BLECHEXPOdiStoccarda,SchiaviMacchine<br />
Internationalhadimostratoinvececheèpossibileassicurareelevateprestazionianchecon<br />
schemicostruttivipiù“snelli”rispettoalpassa-<br />
http://vepicainfo.wix.com/zinetti<br />
90-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Le presse<br />
piegatrici LineAr<br />
e il controllo<br />
numerico Atlas<br />
sono stati entrambi<br />
presentati<br />
ufficialmente<br />
in occasione<br />
di BLECH EXPO.<br />
L’interfaccia<br />
operatore permette<br />
di visualizzare le<br />
informazioni più<br />
importanti non solo<br />
sul CNC ma anche<br />
su un pannello<br />
touch screen<br />
collocato proprio<br />
davanti alla pressa.<br />
to,inlineaconlafilosofiadi<br />
Industry 4.0.<br />
LatecnologiabrevettataLine-<br />
Ar,nataperlavorarelamieredi<br />
grandeformatoespessore,è<br />
oradisponibileanchesupressediformatopiùridotto,come<br />
le 100 tonnellate 3 metri, al<br />
finedigarantireunaprecisione<br />
di piega assoluta anche<br />
sulle piegatrici più piccole.<br />
La precisione di<br />
lavoro è garantita<br />
senza l’impiego<br />
di sistemi<br />
di compensazione<br />
supplementari.<br />
Ilcentraggiorigorosoel’allineamentodeitavolisonoassicuratida4coppiedicuscinetti(superiorieinferiori)postiagrandedistanzache<br />
scorronosupisteinacciaiotrattatoerettificato.Ilquadroelettronicodicomandopermette<br />
dideterminare,memorizzareecontrollareiparametrinecessariallarealizzazionedellapiegatura.<br />
Ciò assicura l’asservimento automatizzato<br />
dituttelefunzionioltreagarantiregrandeaffidabilità.Grazieall’innovativoprincipiocostrutti-<br />
vo,brevettatoalivellointernazionaledaSchia-<br />
vi,moltideimodellidellaserieLineAr(sebbene<br />
appartenganoallagammadellegrandimacchine)<br />
possono essere installati senza fossa di<br />
alloggiamento.<br />
Cicli di lavoro sicuri e a basso consumo<br />
TuttelepressepiegatriciLineArSchiavisono<br />
equipaggiate con il dispositivo Laser Beam<br />
ingradodigarantireciclidilavorosicurisen-<br />
DEFORMAZIONE<br />
Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 91
Soluzioni n<br />
Uno dei punti di<br />
forza che identifica<br />
le presse piegatrici<br />
serie LineAr è<br />
il sistema a tre<br />
tavole superiori<br />
e tre inferiori,<br />
brevettato a livello<br />
internazionale.<br />
Analisi FEM delle<br />
deformazioni<br />
della tavola<br />
centrale durante la<br />
piegatura.<br />
zapenalizzareiltempod’esecuzione.Oltreal<br />
discorso sicurezza, un’attenzione particolare<br />
èstatariservataallaproblematicadell’impatto<br />
ambientale.Perquestomotivo,sullepresseLineArSchiavièstatoinstallatoilsistemaarecuperoenergeticoStart&Stop.Durantelafase<br />
dipiegaturainvelocitàlentaefinoall’operazionedipinzaggiodellalamiera,lapressafornisce<br />
la “pressione” strettamente necessaria a produrre<br />
il movimento alla massima velocità consentita.<br />
Inquestomodo,perognipiega,èpossibileot-<br />
tenereunragguardevolerecu-<br />
pero energetico. Inoltre, tramite<br />
temporizzazione impostata<br />
aCNC,lamacchinadopoun<br />
certotempodiinattivitàarrestatuttigliorganidimoto(motori)<br />
pur mantenendo in memoriaognidatoprogrammato.<br />
Così facendo, la pressa cessa<br />
diassorbireenergiadallarete<br />
elettrica.<br />
Una piega rettilinea e<br />
priva di “schiene d’asino”<br />
Uno dei punti di forza che<br />
identifica le presse piegatriciserieLineArèilsistemaa<br />
tretavolesuperiorietreinferiori,<br />
brevettato a livello internazionale.<br />
Questa soluzione,<br />
piùcompattarispettoaquelletradizionaliorizzontalieparallele,<br />
permette di mantenere le tavole porta<br />
utensili orizzontali tra loro senza subire deformazioni.Inquestomodovienegarantitauna<br />
piegaturarettilineaeprivadi“schiened’asino”eorizzontale.Ilsistemaècompostodaun<br />
triplotavoloa“sandwich”:iltavolocentralerimaneparalleloscaricandoleforzesulletavole<br />
esterne(denominateguance).Cosìfacendo,<br />
èpossibileassicurareilparallelismodelletavoleportautensililungol’interalunghezzadella<br />
macchina.<br />
92-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
Un proiettore<br />
recupera<br />
le informazioni<br />
dal controllo<br />
e le proietta<br />
sul pannello<br />
posto sul pestone<br />
superiore<br />
della macchina<br />
che dialoga<br />
direttamente<br />
con il CNC di nuova<br />
generazione Atlas.<br />
Le presse LineAr sono<br />
completamente smontabili<br />
grazieaunastruttura<br />
avvitata, che riduce<br />
alminimoleoperazioni<br />
di saldatura.<br />
LepresseLineArsonocompostedaunastruttura<br />
avvitata,cheriducealminimoleoperazionidisaldatura,aumentandonelaprecisioneeabbassandonotevolmenteicostiditrasporto.Conlaserie<br />
LineAr,Schiavièriuscitaarisolverecontemporaneamentedueproblemifondamentalidellapiegatura,ovverolaschienad’asinoelacentinatura.<br />
“Sullenostrepressenonèdunquenecessarioutilizzaretavoledicentinaturaoaltristrumentigovernati<br />
dal CNC o comunque influenzati da parametri<br />
chevarianoinfunzionedelmateriale,dellospessoreodeltipodilavorazionedaeseguire.Ilvantaggio<br />
fondamentale, conseguente al non adottareisistemidicentinatura,èlacapacitàdigarantire<br />
unapiegadrittasull’interalunghezzadellamacchina.Inrispostaaunarichiestabenprecisaproveniente<br />
da alcuni nostri clienti, recentemente abbiamosceltoditraslarelatecnologiaadottatasulle<br />
macchinedigrandidimensionianchesuimodellipiùpiccoli(siparladipresseda3meconportateda100e130t),ricevendosindasubitonumerosiconsensi.Chihacapitoilconcettoamontedei<br />
nostrisistemi,rimaneaffascinatodallavorofatto.<br />
ConlepressepiegatriciLineAr,partiamodalpre-<br />
suppostochenonsidebbacorreggerelapiega<br />
comeinveceavvenivaconisistemidicentinatura<br />
tradizionali.Inquestocaso,èilsistemameccanico<br />
cheintervienecorreggendolapiegainautomatico<br />
senza ricorrere al controllo numerico”.<br />
Informazioni fruibili<br />
non solo da CNC<br />
ConlaserieLineAr,SchiaviMacchineInternationalhasviluppatounsistemacapacediseguirel’operatorelungol’interoprocessodipie-<br />
Il proiettore<br />
integrato nella<br />
carenatura della<br />
piegatrice LineAr.<br />
DEFORMAZIONE Marzo <strong>2016</strong> N° <strong>219</strong> - 93
Soluzioni n<br />
Il controllo<br />
numerico Atlas,<br />
sviluppato in<br />
collaborazione<br />
con TASK84,<br />
si identifica<br />
per l’estrema<br />
semplicità di<br />
utilizzo.<br />
gatura,passodopopasso,cosìdaottimizzare<br />
inmanierasignificativaitempidiproduzione.<br />
CommentanuovamenteZinetti:“Ilnostroobiettivoèriuscireagarantireilmiglioreprocessodi<br />
pieganelminortempopossibile.Perconseguirequestotraguardo,anzichéridurreletempistichedialcuneoperazioni(comel’attrezzaggio),<br />
abbiamopensatodiintervenireinmanierapiù<br />
radicale,semplificandoillavorodell’operatore<br />
dellamacchina.Inquest’ottica,abbiamoadottato<br />
un’interfaccia operatore completamente<br />
nuova,checipermettedivisualizzareleinformazionipiùimportantinonsolosulCNCmaanchesuunpannellotouchscreencollocatopropriodavantiallapressa.Unproiettore(coperto<br />
da brevetto internazionale) recupera dunque le<br />
informazionidalcontrolloeleproiettasulpannellopostosulpestonesuperioredellamacchinachedialogadirettamenteconilCNCdinuova<br />
generazione Atlas.<br />
Inunprossimofuturo,lecorrezionicheoggi<br />
vengonoinseritetramitecontrollopotrannoessereeffettuateanchesuproiettore.Almomentocitroviamoinunostepdisviluppointermedio:oggisonodisponibilicirca6-7viste(2D,<br />
3D,scala1:1,zoom,rotazioni,ecc.),mainfuturoprevediamodiaumentarleinmanierasignificativa”.<br />
Presse piegatrici ma<br />
anche controlli numerici<br />
ConlanuovaseriedipressepiegatriciLineAr,<br />
ZinettiTechnologiescontadirilanciareilmarchio<br />
Schiavi a livello nazionale e internaziona-<br />
le.NicolòZinettiafferma:“InItalia,sonocirca14.000isistemiSchiaviinstallati(unparco<br />
macchinecompostodapressepiegatrici,ma<br />
nonsolo).AbbiamorilevatolasocietàSchiaviMacchineallafinedel2013,conl’intentodi<br />
tenereinvitailmarchioerilanciarlosulmercatoitalianoedestero.AbbiamodunquedecisodicontinuareainvestiresuirepartidimaggiorinteresseperSchiavi,chepertradizione<br />
sonolapiegatura,icontrollinumericieilservice.Iprimiprodottidelnuovocorsosonole<br />
pressepiegatriciLineAreilcontrollonumericoAtlas,presentatiufficialmenteinoccasione<br />
di BLECH EXPO.<br />
Forsenontuttisannoche,oltreallemacchine,<br />
dal 1984 Schiavi ha destinato un ramo<br />
dell’aziendaallaprogettazioneeallosviluppodicontrollinumerici.ZinettiTechnologies<br />
hasceltodiproseguireancheconquest’attività.IlrisultatoèilnuovocontrollonumericoAtlas.SviluppatoincollaborazioneconTASK84<br />
(DivisioneControlloCNCdiSchiaviconoltre<br />
30annidiesperienzae10.000unitàdicontrollivendute),Atlassiidentificaperilcase<br />
distilemodernoecompatto,masoprattutto<br />
perl’estremasemplicitàdiutilizzo.Oltreauno<br />
schermoLCDda21pollici,èdotatoditecnologiatouchscreen.Conilcontrollo,integrato<br />
conilsistemaMoses,èpossibilevisualizzare<br />
tutteleinformazionirilevantidelprocessodi<br />
piegaturadirettamentesullatavolasuperiore<br />
dellapressa,chediventaperl’occasioneuna<br />
lavagnatouchscreendestinataasemplificare<br />
il lavoro dell’operatore”.<br />
n<br />
94-Marzo<strong>2016</strong> N° <strong>219</strong><br />
PubliTec
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ISSN 1973-7270<br />
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LU-VE Group<br />
è riferimento ento<br />
internazionale<br />
nell’ambitodella<br />
refrigerazionecommerciale ciale<br />
e<br />
industriale<br />
e<br />
del<br />
close<br />
control<br />
air<br />
conditioning.<br />
Una<br />
realtà<br />
che<br />
ha fatto dell’Innovazione<br />
in<br />
senso<br />
assoluto<br />
l’asse<br />
portante<br />
di<br />
ogni<br />
aspetto<br />
del<br />
proprio<br />
business<br />
e<br />
che,<br />
coerentemente<br />
con<br />
questa<br />
visione<br />
ha,<br />
nell’ultimo<br />
anno,<br />
rivoluzionato<br />
la<br />
sua organizzazione produttiva<br />
sposando<br />
a<br />
pieno<br />
i<br />
più<br />
innovativiconcetti dell’automazione<br />
di<br />
processo<br />
insiti<br />
nella<br />
filosofiaproduttiva FlexCell<br />
di Salvagnini. i.<br />
Si<br />
trattaa<br />
del<br />
primo<br />
casoapplicativo di<br />
FlexCell<br />
installato<br />
subito<br />
dopo<br />
la<br />
presentazione<br />
di<br />
questa<br />
soluzione<br />
avvenuta<br />
nell’autunno<br />
del<br />
2014<br />
e<br />
il<br />
contestoproduttivo di<br />
LU-VE è<br />
apparso,<br />
fin<br />
da<br />
subito,<br />
come<br />
l’habitatideale.<br />
Release<strong>2016</strong>:<br />
le<br />
migliorie nascono dagli<br />
utilizzatori<br />
Il 2015? È ancoraun<br />
annopositivo per<br />
la<br />
Leggi... Robotica<br />
Dassault Systèmes s<br />
ha presentato<br />
SOLIDWORKS <strong>2016</strong>. La<br />
nuova<br />
release<br />
per<br />
la progettazione in<br />
3D introduce<br />
una<br />
nuova<br />
interfaccia e<br />
funzionalità<br />
avanzate<br />
per<br />
progettare<br />
nell’Era<br />
dell’Esperienza.<br />
Già,<br />
le<br />
nuove<br />
funzionalità<br />
e<br />
migliorie<br />
nascono<br />
infatti direttamente<br />
dallaa<br />
community<br />
degli<br />
utenti<br />
Solidworks<br />
che<br />
potranno<br />
in<br />
questo<br />
modo<br />
fare<br />
innovazione<br />
più efficiente<br />
ficiente<br />
e<br />
nel<br />
campo<br />
dellaprogettazione, della<br />
simulazione,<br />
della<br />
comunicazione<br />
tecnica<br />
e<br />
della<br />
gestione<br />
dei<br />
dati.<br />
Ciò<br />
significa<br />
un<br />
processo<br />
di progettazione più<br />
veloce,<br />
riduzione<br />
del<br />
tempo<br />
e<br />
del<br />
lavoro<br />
necessari<br />
per<br />
ottenere<br />
la<br />
geometria<br />
desiderata,<br />
maggioreflessibilità di<br />
modellazione<br />
e<br />
facilità<br />
di<br />
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ROS-Industrial: come la roboticaindustriale<br />
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Secondo i<br />
dati<br />
raccolti<br />
dal<br />
Comitato Statistiche SIRI<br />
relativamente ai<br />
primi<br />
sei<br />
mesi<br />
dell’anno ed<br />
elaborati dal<br />
CentroStudi di<br />
UCIMU<br />
-<br />
Sistemiper Produrre, , il 2015<br />
conferma il<br />
buon andamento<br />
dellevendite da parte del<br />
comparto Robotica in Italia,<br />
con un buon 31,1% in più<br />
rispetto allo<br />
stesso periodo<br />
dello scorsoo anno.<br />
Un risul<br />
intermedio<br />
che fa<br />
ben spe<br />
e ipotizzare<br />
un risultato d<br />
venditecomplessivo di<br />
chiusurad’anno perfetta<br />
in linea con<br />
quello regis<br />
nel<br />
2014, caratterizzato<br />
record di vendite con o<br />
5.000 robot<br />
installati.<br />
Il dato di vendita del<br />
m<br />
italianodella Robotic<br />
al<br />
primosemestre d<br />
quest’anno<br />
ha, infat<br />
quota 2.865<br />
robot<br />
a<br />
secondoquanto co<br />
dal Comitato to Statt<br />
cui corrisponde onde u<br />
percentualee di<br />
ve<br />
+31,1% rispetto<br />
periodo2014 q<br />
venduto si<br />
era<br />
2.186unità.<br />
Un quantitativ<br />
ativ<br />
equamente<br />
t<br />
(1.425unità)<br />
dai<br />
vari<br />
cos<br />
attivi<br />
sul<br />
me<br />
quelli<br />
com<br />
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218 febbraio <strong>2016</strong><br />
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