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AMBIENTE
Il recupero della collina parte
dai sentieri nel bosco
Era la fine del 2008 quando i Comuni
di Isera, Nogaredo, Villa Lagarina,
Pomarolo e Nomi davano
vita al Patto d’area della Destra
Adige Lagarina (DAL in sigla) e
la conseguente costituzione di
un tavolo formato dai rappresentanti
delle cinque municipalità
che aveva il compito di guidare
l’organo. Il documento, primo nel
suo genere dopo quello che aveva
dato vita ad inizio del secondo
Forra di Cavazzino
millennio al Comun Comunale
Lagarino durato per quasi 8 secoli
e che aveva gestito unitariamente
le sorti dei sette Comuni della
Destra Adige (Garniga, Aldeno,
Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina,
Nogaredo, Isera). Il DAL ha lo
scopo prioritario di indicare un
percorso comune che diventi
l’ elemento base per tutte le scelte
future mediante l’attuazione di
una politica coordinata che pur
rispettando le singole peculiarità
territoriali miri al raggiungimento
di economie di scala puntando
alla valorizzazione territoriale sovra
comunale.
Il progetto è affiancato e convintamente
sostenuto dalla Provincia
autonoma di Trento.
Già nei mesi successivi alla costituzione
il tavolo di lavoro, con
la collaborazione degli studenti
della facoltà di ingegneria dell’Università
di Trento, guidati dalla
professoressa Giovanna Massari,
ha avviato una serie di studi e ricerche
storico, paesaggistico-territoriali,
urbanistiche e cartografiche
culminato con un convegno
mirato tenutosi a Palazzo Lodron
di Nogaredo e con la pubblicazione,
a più mani finanziata dalla
Apt, di una pubblicazione tecnico-esplicativa
dell’intero progetto
dal titolo “Destra Adige Lagarina:
dinamica di un paesaggio” .
Porta invece la data del 27 maggio
2009 la firma del “Protocollo
di intesa” che individua gli ambiti
afferenti alla valorizzazione
Fuori Comune
dal
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