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Agorà Agosto/Settembre n. 8/2016

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Funeral Magazine<br />

<strong>Agorà</strong>Incontri e Confronti<br />

NUMERO 8 - AGOSTO/SETTEMBRE <strong>2016</strong>


ADDOBBI<br />

ADDOBBI<br />

N° 8/<strong>2016</strong><br />

<strong>Agorà</strong><br />

Funeral Magazine<br />

Direttore:<br />

Franco Capone<br />

3<br />

Il Punto<br />

Caronte<br />

Sommario<br />

40<br />

Ellena<br />

Redazionale<br />

CollaborANO:<br />

antonio Fiori<br />

Giovanni Caciolli<br />

Katia Catassi<br />

Graziano Pelizzaro<br />

Cristian Vergani<br />

4<br />

Eurocof<br />

Redazionale<br />

42<br />

Etern<br />

Redazionale<br />

ESPOSIZIONI<br />

ESPOSIZIONI<br />

Webmaster:<br />

Pietro Marruncheddu<br />

Direzione, Amministrazione,<br />

Pubblicità:<br />

Via Cavour, 10<br />

07048 Torralba (SS)<br />

Tel. 393 8379348 Fax. 1782754512<br />

E-mail. info@agorafuneral.it<br />

Web www.agorafuneral.it<br />

Copyright:<br />

Tutti i diritti sono riservati.<br />

È vietata la riproduzione,<br />

anche parziale, dell’opera,<br />

in ogni forma e con ogni<br />

mezzo senza previa<br />

autorizzazione.<br />

Testi ed opinioni in essi<br />

contenuti sono sotto la<br />

responsabilità dei singoli<br />

autori.<br />

8<br />

12<br />

18<br />

24<br />

BL s.r.l.<br />

Redazionale<br />

Usi e Costumi:<br />

Sokushinbutsu<br />

La Redazione<br />

Emmelas Casa Funeraria<br />

Redazionale<br />

Dall’Italia:<br />

L’ultimo saluto a Ciampi<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

47<br />

62<br />

64<br />

72<br />

Lettera del Presidente<br />

Informazione mensile di Federcofit<br />

Cesarano<br />

Redazionale<br />

Green:<br />

Al via la stagione venatoria<br />

La Redazione<br />

Ziello<br />

Redazionale<br />

Proprietà editoriale e<br />

copyright:<br />

C.I.D.I.F. di Fiori Antonio<br />

27<br />

Disef<br />

Redazionale<br />

74<br />

Schettini<br />

Redazionale<br />

CASE FUNERARIE<br />

CASE FUNERARIE<br />

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registrazione:<br />

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n° 597/15 V. G.<br />

32<br />

36<br />

La Divina<br />

Redazionale<br />

Dal mondo:<br />

Putin stravince<br />

La Redazione<br />

76<br />

Sport:<br />

Paralimpiadi di Rio <strong>2016</strong><br />

Dott. Antonio Fiori<br />

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Il Punto<br />

Mentre scriviamo nei comuni terremotati inizia la seconda fase degli interventi: dalla prima emergenza<br />

con la tendopoli per ospitare nell’immediato i terremotati si pongono le basi per la progressiva<br />

ripresa della vita civile di quelle comunità. L’approntamento di locali per la scuola, il recupero progressivo<br />

delle condizioni di viabilità e di lavoro e l’approntamento di soluzioni continuative di residenza<br />

per uscire dalla precarietà e programmare la ricostruzione.<br />

La fase che si apre è molto delicata perché pone le basi per la ripresa e “rinascita” comportando capacità<br />

progettuali, solidarietà a lungo termine, partecipazione e controllo efficace ed efficiente.<br />

Una riflessione vogliamo condividere con tutto il settore e con i lettori: uno degli insegnamenti che<br />

questo tragico evento dovrebbe portare, come dimostrano le vicende, diverse nel loro svolgimento, dei<br />

vari comuni interessati al sisma che hanno interessato il trattamento dei defunti provocati da questa<br />

tragedia, è la modalità dell’organizzazione e dell’approntamento efficiente dei servizi funebri e cimiteriali<br />

in questi difficili frangenti.<br />

Dalle cronache e dalle testimonianze dirette abbiamo registrato come sul versante marchigiano si sia<br />

registrata una organizzazione più rapida ed efficace nel trattamento di questo problema rispetto al<br />

versante laziale. Anche i funerali organizzati dalle istituzioni, i funerali di stato, si sono svolti ben due<br />

giorni prima rispetto a quelli di Amatrice.<br />

Indipendentemente dalle discussioni registrate crediamo che le ragioni stiano nel fatto che sul versante<br />

marchigiano sia intervenuto un operatore funebre che, per la propria storia ed esperienza alla<br />

direzione di una Federazione aveva conoscenze e relazioni più ricche e diffuse individuando soluzioni<br />

in tempi più rapidi.<br />

La riflessione, fatta anche nel passato in concomitanza di eventi tragici come quelli di cui parliamo, è<br />

che nell’abito degli organismi della Protezione Civile, come avviene in numerosi paesi europei, debba<br />

essere presente anche un rappresentante del settore che imposti e coordini gli interventi relativi ai decessi<br />

che, purtroppo, si possono registrare.<br />

Siamo convinti infatti che un dirigente di Federcofit, di Feniof o di Sefit, in accordo tra le organizzazioni<br />

del settore, sia perfettamente in grado non solo di coordinare le varie necessità che in queste<br />

vicende si possono sviluppare, ma abbia anche la conoscenza ed i canali per mettere in moto l’intervento<br />

dei tanti operatori funebri che, sempre, sono stati e sono disponibili ad offrire, volontariamente,<br />

la loro prestazione per il trasporto funebre od altre necessità.<br />

E’ triste, infatti, che le famiglie, colpite da lutti per queste tragedie, debbano anche vivere complicazioni<br />

e disfunzioni, a volte anche gravi, nel trattamento dei propri defunti: a dolore si aggiunge dolore e,<br />

non raramente, anche rabbia.<br />

Con un minimo sforzo si potrebbero alleviare . molte sofferenze nella massima trasparenza e correttezza.<br />

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La potenza di un ricordo legato ad un immagine alla quale siamo<br />

affezionati è sempre dirompente.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Ecco che un immagine subito ci<br />

stimola, ci riporta di nuovo nel<br />

mondo che appartiene a quella<br />

immagine, a quel ricordo, e di<br />

conseguenza ogni tipo di emozione<br />

legata all’immagine viene fuori,<br />

travolgendoci come la prima volta!<br />

Nel momento più delicato e sensibile,<br />

durante l’ultimo saluto in<br />

camera mortuaria, spesso non si<br />

riesce ad esprimere con le giuste<br />

parole ciò che questa persona ha<br />

rappresentato per noi, quanto ha<br />

la sua esistenza nel<br />

rapporto di affetto ed amicizia, e<br />

non riuscire a contraccambiare<br />

l’importanza di tutto questo con le<br />

persone più vicine al defunto, è un<br />

occasione che non è possibile mancare.<br />

Per riuscire a <br />

meglio tutto questo, abbiamo la<br />

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SOKUSHINBUTSU<br />

L’automummificazione dei monaci giapponesi<br />

La Redazione<br />

12<br />

Fino al diciannovesimo secolo, tale pratica è stata seguita da migliaia di monaci,<br />

anche se solo pochi sono riusciti a portarla a termine con successo. L’obiettivo?<br />

Depurarsi completamente, per permettere al proprio corpo di conservarsi in<br />

ottime condizioni per l’eternità e senza alcun trattamento.<br />

In pochi sono a conoscenza dell’esistenza di questa<br />

antichissima pratica, esistita per quasi mille anni e<br />

che consiste nell’auto-mummificazione in vita di alcuni<br />

monaci buddisti giapponesi.<br />

La pratica si chiama Sokushinbutsu e si calcola che,<br />

fino al diciannovesimo secolo, sia stata seguita da migliaia<br />

di monaci, anche se solo pochi sono riusciti a<br />

portarla a termine con successo.<br />

Tutti conosciamo le mummie egiziane, o quei corpi<br />

antichi recuperati dai ghiacci siberiani. Ma qui siamo<br />

di fronte a una vera e propria arte della preparazione<br />

della salma, mentre questa è ancora in vita.<br />

Le cui origini di tale pratica vanno fatte risalire al buddhismo<br />

tantrico della scuola Shingon, risiedono in una<br />

concezione massimalista del percorso per raggiungere<br />

il Nirvana, al quale si accede attraverso una durissima<br />

preparazione, costituita da un lungo periodo di esercizi<br />

e privazioni estremamente dolorose. Fine ultimo<br />

del percorso religioso è il raggiungimento del Bodhi,<br />

ovvero il divenire Buddha. In Giappone il rituale dello<br />

sokushinbutsu appare circoscritto esclusivamente ai<br />

membri della setta Shugen-dō della scuola Shingon.<br />

È stato ipotizzato che la pratica dell’auto-mummificazione<br />

abbia avuto origine in Cina, durante la dinastia<br />

Tang, come parte di un complesso rituale tantrico<br />

di autopurificazione, poi trasmesso in Giappone<br />

13


da Kūkai, il fondatore della scuola Shingon (lo stesso<br />

Kūkai, all’approssimarsi della morte, avrebbe cessato<br />

di bere e di mangiare, dedicandosi esclusivamente alla<br />

meditazione, intraprendendo quindi una forma embrionale<br />

di sokushinbutsu.<br />

L’arte dell’auto-mummificazione è molto complessa e<br />

richiede circa sei anni per essere completata alla perfezione.<br />

Dei migliaia di monaci che hanno tentato l’impresa,<br />

solo 24 ci sono riusciti. Durante la prima fase<br />

il monaco si reca in una valle chiamata Senninzawa<br />

(“Palude degli immortali”), dove si nutrirà per 1.000<br />

giorni con frutta secca e semi, la dieta verrà accompagnata<br />

da un’attività fisica pressante per eliminare ogni<br />

traccia di grasso corporeo. Nei successivi 1.000 giorni<br />

il suo nutrimento sarà costituito da cortecce e radici,<br />

bevendo solo ed unicamente un tè velenoso estratto<br />

dalla linfa dell’albero di lacca cinese. Come suggerisce<br />

il nome, il composto viene normalmente usato<br />

per laccare tazze e piatti, e se ingerito provoca forte<br />

vomito ed un grave squilibrio idroelettrico. L’obiettivo<br />

dell’intossicazione è rendere il corpo velenoso a sua<br />

volta, evitando che possa venire divorato dagli scarafaggi<br />

e altri insetti necrofagi.<br />

Terminata la seconda fase, il monaco, oramai ridottosi<br />

a poco più che un ammasso di ossa, viene rinchiuso in<br />

una tomba di pietra poco più grande di lui, seduto in<br />

meditazione nella posizione del loto. Dall’interno del<br />

suo simulacro, il religioso può respirare attraverso un<br />

tubo per l’aria; chiuso nel più religioso silenzio l’unico<br />

mezzo per comunicare col mondo esterno è una piccola<br />

campana, che l’uomo scuote quasi impercettibilmente<br />

ogni giorno per far sapere di essere ancora in<br />

vita. Finché si arriva al fatidico giorno in cui la campana<br />

non suona più.<br />

Il tubo e la campana vengono rimossi, ed il sudario<br />

di pietra prontamente sigillato. Dopo altri 1.000 giorni,<br />

la tomba viene aperta per controllare lo stato del<br />

monaco: se l’auto-mummificazione è perfetta, il corpo<br />

viene esposto nel tempio per essere adorato come<br />

esempio integerrimo di devozione al Buddha.<br />

La pratica dei Sokushinbutsu è stata messa al bando,<br />

ed attualmente non è ufficialmente praticata da alcun<br />

ordine religioso giapponese. Tuttavia, nel 2010, venne<br />

scoperto il corpo mummificato di Sogen Kato, a<br />

lungo considerato come l’uomo più anziano di Tokio.<br />

Il decesso, in realtà, sembra essere avvenuto nel<br />

1978, ben 32 anni prima. Sebbene l’autopsia non sia<br />

riuscita a decretare ufficialmente la causa della morte,<br />

è altamente probabile che l’uomo sia riuscito a praticare<br />

l’arte dei Sokushinbutsu per nascondere la sua<br />

imminente morte e mantenere intatto il suo status di<br />

patriarca della capitale nipponica.<br />

14<br />

15


57


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Dall’Italia<br />

24<br />

L’ULTIMO SALUTO A CIAMPI<br />

Chiesa gremita per i funerali del presidente emerito<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

Il funerale si è svolto nella chiesa di San Saturnino a Roma e si è concluso con<br />

una selva di applausi che centinaia di cittadini (molti presenti all’interno della<br />

chiesa ma tanti anche all’esterno) hanno tributato alla salma dell’ex presidente<br />

quando ha lasciato la chiesa.<br />

Il presidente emerito della Repubblica è morto lo<br />

scorso 16 settembre in una clinica romana, dove era<br />

ricoverato da alcuni giorni dopo un peggioramento<br />

delle sue condizioni di salute. La camera ardente era<br />

stata allestita al Senato, come prevede il cerimoniale<br />

per i senatori a vita.<br />

Ciampi era nato a Livorno il 9 dicembre 1920. Ha conseguito<br />

la laurea in lettere nel 1941, alla Scuola normale<br />

superiore di Pisa, dove aveva conosciuto anche<br />

Franca Pilla, sua futura moglie. Durante la Resistenza,<br />

quando è stato siglato l’armistizio dell’8 settembre<br />

1943, Ciampi ha rifiutato di aderire alla Repubblica<br />

sociale italiana e si è rifugiato a Scanno, in Abruzzo.<br />

Nel 1946 ha sposa Franca Pilla e ha preso la seconda<br />

laurea in giurisprudenza sempre a Pisa. Dopodiché ha<br />

partecipato al concorso che lo ha fatto entrare come<br />

impiegato in Banca d’Italia, dove rimarrà per 47 dopo<br />

aver abbandonato l’insegnamento, che era, per sua<br />

stessa ammissione, la vera grande passione. Nel 1960<br />

è stato chiamato all’amministrazione centrale della<br />

Banca. Nel 1973 diventa segretario generale, vicedirettore<br />

generale nel 1976 e direttore generale nel1978.<br />

La carriera in Bankitalia e poi gli incarichi di governo<br />

Nell’ottobre del 1979 è stato nominato Governatore<br />

della Banca d’Italia. Ha ricoperto l’incarico fino al 1993,<br />

anno in cui è diventato, fino al maggio 1994, presidente<br />

del Consiglio di un governo tecnico di transizione,<br />

il primo non parlamentare della storia della Repubblica.<br />

È stato poi ministro del Tesoro nel primo governo<br />

Prodi e nel primo esecutivo D’Alema. In questo periodo,<br />

la sua opera è stata caratterizzata dall’impegno per<br />

la riduzione del debito pubblico italiano in vista degli<br />

obblighi imposti dal trattato di Maastricht, per garantire<br />

l’accesso dell’Italia alla moneta unica europea.<br />

Ha anche avviato il processo di privatizzazione delle<br />

Poste italiane. Il “pilota dell’euro” al Quirinale La sua<br />

candidatura al Quirinale è stata avanzata da un vasto<br />

schieramento parlamentare avendo anche il benestare<br />

dell’opposizione di centrodestra, anche se Ciampi,<br />

che non era iscritto in alcun partito, era molto vicino<br />

all’Ulivo. Considerato come figura fondamentale per<br />

l’adozione dell’euro e come uno dei ministri più popolari<br />

del governo ha goduto anche dell’appoggio del<br />

mondo economico e finanziario oltre che della stima<br />

dei dirigenti dell’Unione europea. Il 13 maggio 1999<br />

viene eletto alla prima votazione, con una larga mag-<br />

25


26<br />

gioranza, decimo Presidente della Repubblica. Indici<br />

di popolarità alle stelle Ciampi è stato un presidente<br />

che, come avvenuto con Sandro Pertini, ha mantenuto<br />

sempre un alto indice di gradimento popolare nei<br />

sondaggi, rimanendo sempre, perciò, una delle figure<br />

nelle quali gli italiani riponevano la loro fiducia e rafforzando<br />

con la sua figura istituzionale lo stesso ruolo<br />

del Presidente della Repubblica. In un intervento al<br />

Parlamento europeo è stato vivacemente contestato<br />

da alcuni europarlamentari della Lega, fra cui Mario<br />

Borghezio, scontenti per l’ingresso dell’Italia nella<br />

moneta comune europea, l’Euro. La consorte del<br />

Presidente, come raramente era accaduto in passato,<br />

è stata spesso presente agli incontri che il marito ha<br />

avuto in Italia e all’estero. “Donna Franca”, come è stata<br />

ribattezzata, ha fatto alcune dichiarazioni “fuori dal<br />

protocollo”: hanno fatto discutere le sue esternazioni<br />

riguardo alla “TV deficiente” o quelle sulla bontà e<br />

l’affetto dei napoletani. Da Capo dello Stato a senatore<br />

a vita Sul finire del suo settennato, da più parti a<br />

Ciampi è stato chiesto di rimanere Capo dello Stato<br />

per un secondo mandato ma, per ragioni anagrafiche<br />

e di opportunità istituzionale, l’ipotesi è stata scartata<br />

con decisione dall’interessato. Ciampi si è dimesso il<br />

15 maggio 2006, stesso giorno in cui il suo successore,<br />

Giorgio Napolitano, ha prestato giuramento. Da senatore<br />

a vita, il suo primo atto è stato quello di votare la<br />

fiducia al secondo governo Prodi. Ciò ha provocato<br />

l’accesa reazione, manifestata durante la votazione con<br />

fischi e grida, di numerosi esponenti della Casa delle<br />

Libertà. Un mese dopo le sue dimissioni ha annunciato<br />

che avrebbe votato no al referendum confermativo<br />

sulle riforme istituzionali, motivando questa scelta in<br />

coerenza con il suo costante impegno a difesa della<br />

Costituzione: anche questa posizione fu criticata dal<br />

centrodestra. Ma restano le uniche polemiche di una<br />

carriera istituzionale contraddistinta da una vocazione<br />

infaticabile all’unità.<br />

Una folla commossa ha partecipato alle esequie di<br />

Carlo Azeglio Ciampi nella Chiesa di San Saturnino<br />

Martire a Roma. A celebrare i funerali Monsignor<br />

Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia<br />

per la Vita, insieme al parroco don Marco Valenti.<br />

C’era la moglie Franca, seduta tra i figli Claudio e Gabriella.<br />

Presenti il mondo politico e istituzionale - da<br />

Mattarella a Napolitano, da Boldrini a Prodi e Raggi<br />

- quello economico - da Ignazio Visco a Mario Monti,<br />

a Carlo De Benedetti - ma anche tanta gente comune,<br />

venuta a rendere omaggio all’uomo delle istituzioni,<br />

alla sua storia e alla sua umanità.


Dal Mondo<br />

PUTIN STRAVINCE<br />

Il partito del presidente russo si aggiudica il 54,21 per cento.<br />

La Redazione<br />

Russia Unita si conferma al primo posto, a seguire il Partito comunista al<br />

13,54%, a pochi punti di distanza si fermano i Liberaldemocratici con il<br />

13,28% e infine Russia Giusta con il 6,19%.<br />

36<br />

37


In Russia si sono concluse le elezioni per<br />

rinnovare la Duma, la camera bassa del<br />

Parlamento. Il partito del presidente continua<br />

a dominare la scena politica, Russia<br />

Unita, ha ottenuto infatti il 54,21% dei<br />

voti. Al secondo posto i Comunisti con il<br />

13,54% e al terzo i liberaldemocratici con<br />

il 13,28%. L’affluenza al voto legislativo è<br />

stata bassa come riporta l’agenzia di stampa<br />

russa, Interfax, con una percentuale del<br />

47,84%. I partiti di opposizione extraparlamentare<br />

non hanno superato la soglia di<br />

sbarramento del 5% né quella del 3% che<br />

dà accesso al finanziamento pubblico.<br />

Il voto prevedeva il rinnovamento di tutti<br />

i 450 seggi della Duma. I nuovi deputati<br />

resteranno in carica cinque anni. Si applicherà<br />

un sistema elettorale misto, una novità<br />

rispetto alle elezioni parlamentari del<br />

2011.<br />

Da segnalare la bassa affluenza alle urne,<br />

dal 60,2% del 2011, si è passati al 47,8%. A<br />

Mosca, solo il 35,18% è andato a votare. Ma<br />

il presidente non sembra preoccuparsene.<br />

Nel 2018 ci saranno le elezioni presidenziali<br />

e, alla luce del nuovo risultato, non possono<br />

di certo allarmare l’ex funzionario del<br />

Kgb.<br />

Intanto, dalla sede del partito, Putin ha<br />

commentato il risultato delle elezioni definendo<br />

il successo di Russia Unita un “buon<br />

risultato, nonostante l’affluenza non molto<br />

alta ma comunque positiva” poi, ha aggiunto<br />

“davanti a noi abbiamo molte sfide, la<br />

vita della gente non è facile e ci sono tanti<br />

problemi da risolvere, ma le persone hanno<br />

votato Russia Unita e quindi vogliono stabilità.<br />

I Russi sanno che le promesse non<br />

costano nulla e sanno che noi le rispettiamo”.<br />

Alla fine del discorso, guardando la grande<br />

scala della sede moscovita del partito<br />

ha scherzato “C’è la mia faccia su tutti gli<br />

schermi. Toglietemi, mi sono stufato di vedermi”.<br />

La faccia di Putin era anche su tutti<br />

i manifesti elettorali di Russia Unita che recitavano:<br />

“Vota il partito del tuo presidente”.<br />

38<br />

Nonostante le alcune proteste e le accuse<br />

di brogli, pare che, in generale, le elezioni<br />

siano state corrette, secondo la maggioranza<br />

di chi controllava le procedure. La presidente<br />

della Commissione Elettorale russa,<br />

Ella Pamfilova, ex garante per i diritti umani,<br />

ha sottolineato come “tutte le elezioni<br />

sono da considerarsi valide in tutti i collegi<br />

uninominali. “Le elezioni non sono illegittime<br />

ma non sono nemmeno immacolate”<br />

ha poi precisato la Pamfilova. Sono state<br />

registrate durante la giornata diverse irregolarità,<br />

sia a Mosca che nelle regioni. Le<br />

denunce di brogli sono state segnalate sia<br />

dai partiti di opposizione tra cui Yabloko,<br />

Parnas ma anche dai Comunisti e da ONG<br />

come Golos, impegnate da anni a combattere<br />

le violazioni nei seggi. Ghennadi Ziuganov,<br />

leader del partito comunista russo,<br />

ha definito invece una “menzogna” la vittoria<br />

di Putin alle elezioni legislative.<br />

Un problema a parte è quello della Crimea,<br />

dove si è votato con alta affluenza. L’Europa,<br />

naturalmente, non riconosce l’annessione<br />

di questa regione da parte della Russia.<br />

Ma terrà distinto il giudizio sul voto complessivo.<br />

Secondo Putin la pressione dell’Occidente<br />

sulla Russia, comprese le sanzioni economiche,<br />

si è rivelata un fattore decisivo per<br />

la schiacciante vittoria di Russia Unita, “I<br />

risultati delle elezioni sono la reazione dei<br />

nostri cittadini alla pressione esterna sulla<br />

Russia, alle minacce, alle sanzioni, ai tentativi<br />

di sabotare la situazione dall’interno”,<br />

ha commentato Putin durante una riunione<br />

con i membri del governo russo. Il capo<br />

del Cremlino ha poi aggiunto che “per la<br />

forza politica al governo il risultato è positivo.<br />

Nonostante le difficoltà, le incertezze<br />

e i rischi, la gente sceglie la stabilità e ha<br />

fiducia nella principale forza politica”, ha<br />

concluso Putin.<br />

“Il risultato è buono, il nostro partito avrà<br />

la maggioranza assoluta, e quanto sarà ampia<br />

questa maggioranza sarà deciso in seguito<br />

al conteggio dei voti” ha dichiarato il<br />

premier russo, Dmitri Medvedev.<br />

39


62 63


Numero Verde<br />

800 680850<br />

“CERCASI<br />

RAPPRESENTANTE<br />

PER ZONE LIBERE”<br />

per info<br />

331/5743311


Numero Verde<br />

800 680850


INFOR M A Z I ONE MENSILE D I FEDERC OFIT - FEDER AZI ONE DEL C OMPA R T O FUNER A RIO I TALI ANO<br />

INFOR M A Z I ONE MENSILE D I FEDERC OFIT - FEDER AZI ONE DEL C OMPA R T O FUNER A RIO I TALI ANO<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

8<br />

TESTO UNIFICATO “MATURANI”... ANCORA NON CI SIAMO...<br />

SITI COMPARATORI DEI PREZZI: FACCIAMO IL PUNTO<br />

TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA: LA SOLIDARIETà ED IL FATTIVO IMPEGNO DEGLI<br />

OPERATORI FUNEBRI<br />

FORMAZIONE - SICUREZZA<br />

ELENCO ASSOCIATI FEDERCOFIT - Imprese Funebri<br />

NUOVA APP FEDERCOFIT<br />

LOMBARDIA: FORMAZIONE ISTITUZIONALE<br />

9 FORMAZIONE ISTITUZIONALE REGIONE LOMBARDIA<br />

IL MARKETING, LA COMUNICAZIONE E LE TECNICHE DI VENDITA NELLA VISIONE<br />

STRATEGICA DELL’IMPRESA DI SERVIZI<br />

VIALE CERTOSA, 147 - 20151 MILANO - TEL. 02 33 40 39 92 - FAX 02 33 49 60 48 - WWW.FEDERCOFIT.ORG - FEDERCOFIT@HOTMAIL.COM<br />

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70 1


Da tempo si sottolinea la necessità di<br />

elabora un testo, meglio una proposta<br />

legislativa “condivisa”, per sperare<br />

nell’approvazione di una legge di riforma<br />

del settore, ovviamente buona, nel<br />

corso della legislatura.<br />

Tutti siamo, infatti, consapevoli che il<br />

settore funerario soffre da tempo l’assenza<br />

di disposizioni aggiornate e funzionali<br />

alla tutela delle famiglie ed allo<br />

sviluppo professionale del settore capaci<br />

di unificare le disposizioni regionali degli<br />

ultimi dieci anni.<br />

Lo andiamo predicando da tempo subendo<br />

bacchettate da parte di esponenti<br />

più o meno autorevoli, o rappresentativi,<br />

o nuovi “soloni”, ma perseguendo,<br />

tenaci, questa strada.<br />

L’ultimo sforzo, con un buon risultato,<br />

è stato ottenuto grazie al costante e proficuo<br />

rapporto collaborativo tra le più<br />

significative e rappresentative Organizzazioni<br />

del settore a livello nazionale e<br />

nello specifico Federcofit (Federazione<br />

del Comparto Funerario Italiano),<br />

Feniof (Federazione Nazionale delle<br />

Imprese di Onoranze Funebri), Assocofani<br />

(Associazione dei produttori di<br />

cofani ed accessori). Queste Organizzazioni<br />

hanno trovato una sintesi delle<br />

loro posizioni in una proposta concreta<br />

che è stata, sostanzialmente, adottate<br />

da numerosi Senatori e presentata nella<br />

Commissione competente del Senato<br />

(AS2492).<br />

Avevamo posto molte speranze nell’intervento<br />

della Sen. Maturani, incaricata<br />

di definire un testo capace di una sintesi<br />

tra le varie proposte depositate al Senato<br />

sulla riforma della funeraria.<br />

Il testo elaborato e, recentemente pubblicato,<br />

lascia non solo l’amaro in bocca,<br />

ma potrebbe sollevare anche qualche reazione<br />

piccata per alcune esplicite “provocazioni”<br />

che non stimolano la pacata<br />

riflessione ed il ragionevole e razionale<br />

confronto.<br />

Di fatto siamo di fronte all’originaria<br />

ipotesi di riforma presentata dal Sen.<br />

TESTO UNIFICATO “MATURANI”<br />

… ANCORA NON CI SIAMO...<br />

Vaccari incapace di governare processi<br />

di riforma e di trasformazione del “sistema”<br />

nelle articolazioni maturate nel<br />

corso dei decenni nelle varie regioni<br />

italiane.<br />

Gli assetti definiti, per limitarsi agli<br />

aspetti funebri, dall’impostazione “Maturani”<br />

che si basano sull’impresa funebri<br />

di almeno n. 300 servizi funebri,<br />

sono lontani mille miglia dalla realtà di<br />

numerose regioni italiane quali Umbria,<br />

Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna,<br />

per fare solo alcuni esempi, dove<br />

imprese di queste dimensioni si possono<br />

considerare “mosche albine” a causa anche<br />

della conformazione del territorio,<br />

delle vie di comunicazione, ecc. ecc..<br />

Una forzatura di tale assetto senza la<br />

necessaria applicazione di una corretta<br />

programmazione territoriale indurrebbe<br />

alla conseguente denaturalizzazione<br />

e cancellazione di numerosissime imprese<br />

storiche presenti su tali territori<br />

costringendole non solo a perdere, per<br />

legge, il loro mercato a vantaggio di altri,<br />

ma anche a dover diventare “agenti”<br />

di nuove e inglobanti ed ingombranti<br />

figure commerciali di probabile dubbia<br />

provenienza e privilegiando specifici interessi<br />

personali o di una singola e parziale<br />

espressione del settore.<br />

Vogliamo introdurre nel quadro normativo<br />

quei necessari elementi di tutela<br />

della concorrenza e dei dolenti che oggi<br />

risultano necessari per rendere il settore<br />

funebre e cimiteriale italiano maggiormente<br />

trasparente e tutelante per operatori<br />

e cittadini toccati da un evento<br />

luttuoso in vari ambiti quali:<br />

- il trasporto funebre, semplificando il<br />

passaggio burocratico di tale atto;<br />

- le caratteristiche costruttive dei feretri<br />

ed il loro confezionamento, al fine di arginare<br />

e impedire l’utilizzo di prodotti<br />

di pessima fattura i quali portano conseguenze<br />

indegne nel tempo per i dolenti<br />

e un disequilibrio commerciale da parte<br />

di operatori scorretti;<br />

- compiti e attribuzioni delle regioni e<br />

dei comuni, introducendo e specificando<br />

le loro sfere di operatività al fine di<br />

non creare accavallamenti di competenze<br />

dovute a errate interpretazioni della<br />

norma;<br />

- requisiti strutturali in termini di mezzi<br />

funebri e personale necroforo proporzionali<br />

all’attività svolta, senza deroghe<br />

pericolose derivanti da approssimative<br />

tabelle definite pensando ad una singola<br />

e specifica espressione del comparto.<br />

Il testo della Sen. Maturani, al di là delle<br />

varie promesse manifestate, non rappresenta<br />

quella sintesi che sarebbe stata<br />

necessaria… Il percorso si complica per<br />

tutti ma è nostra precisa e convinta volontà<br />

continuare l’impegno per migliorare<br />

il testo e produrre una soluzione<br />

utile alla vera soluzione dei problemi.<br />

… bene, ora che sapete come la pensiamo<br />

come si evince dal contenuto della<br />

comunicazione istituzionale che avete<br />

appena finito di leggere; lasciateci qualche<br />

riga per poterci togliere qualche<br />

sassolino dalla scarpa nei confronti di<br />

qualche voce fuori campo che contesta<br />

il nostro gergo da politica anni 70.<br />

A prescindere che in quegli anni sia il<br />

Presidente che il Vicesegretario pensavano<br />

a giocare a figurine, a muretto e a<br />

biglie in braghette corte mentre il nostro<br />

storico segretario Caciolli già andava in<br />

giro a predicare alla folla ideologie di<br />

partitica convergenza parallela.<br />

Ma a parte questo, nella speranza di non<br />

essere rapiti e tramutati in statue di grafite(*)<br />

da chi non fosse in accordo con<br />

la nostra linea di pensiero e azione, ci<br />

dispiace riconfermare con questa ulteriore<br />

comunicazione congiunta che il<br />

nostro “tormentone” è sempre quello e<br />

tutte le energie ed i nostri sforzi sono<br />

tesi all’approvazione di un DdL che non<br />

abbia contenuti che giovino agli interessi<br />

di pochi, e non buoni, ma che soddisfi,<br />

normi e corregga professionalizzando le<br />

esigenze della attuale categoria TUTTA,<br />

presente sul territorio, senza disintegrare<br />

il lavoro di intere generazioni per cercare<br />

di ingrassare chi non ne ha già più<br />

bisogno.<br />

Per il resto la stagione autunno inverno<br />

ci vedrà nuovamente impegnati a ricominciare<br />

a consumarci le suole delle<br />

scarpe cercando di portare informazione<br />

sullo stato di fatto a chi ne avesse<br />

necessità in regioni quali Calabria,<br />

Sicilia, Sardegna e Basilicata portando<br />

contemporaneamente avanti il processo<br />

di avanzamento delle Leggi Regionali<br />

laddove ancora inesistenti sospeso per<br />

la pausa estiva.<br />

Rimanete aggiornati sui nostri canali di<br />

comunicazione quali Facebook, Blog e<br />

APP per sapere dove e quando venire ad<br />

incontrarci.<br />

(*) citazione dal film Star Wars : Il ritorno<br />

dello Jedi (1983) di Jabba the Hutt<br />

SITI COMPARATORI DEI PREZZI: FACCIAMO IL PUNTO<br />

Il pigro e vacanziero mese di luglio/agosto<br />

ci ha portato una sferzata di energia<br />

facendo approdare sul web tre siti comparatori<br />

di prezzi:<br />

www.funeralbestprice.com<br />

www.costo-funerale.it<br />

www.trovaprezzifunerali.com<br />

i quali si prefiggevano lo scopo di dare la<br />

possibilità al pubblico che avesse deciso<br />

di consultarli di poter consultare un ricco<br />

e completo panorama tra le possibili<br />

offerte tariffarie per il “ caro estinto” in<br />

tutto l’italico stivale.<br />

Operazione di un qualche interesse,<br />

forse, se non fosse che questi siti hanno<br />

avuto l’ardire di diffondere prezzi<br />

su tipologie di servizi di numerosissime<br />

imprese le quali non erano mai state<br />

contattate ne tantomeno avevano mai<br />

concesso alcuna autorizzazione all’utilizzo<br />

del proprio nominativo né trasmesso<br />

cifra alcuna su le varie offerte da<br />

prospettare.<br />

E’ risaputo che, tranne alcuni impresari<br />

che delle proprie cifre ne fanno vanto<br />

pubblicizzandole addirittura sulla vetrina<br />

stradale (giusto o no non entriamo<br />

adesso nel merito), di solito richiedere<br />

un preventivo telefonico ad un impresario<br />

funebre è come ottenere il famoso<br />

lasciapassare A38 citato nel famoso<br />

cartone animato “le dodici fatiche di<br />

Asterix”.<br />

Dall’uscita di questi siti noi di Federcofit,<br />

prima di andare a mettere i piedi a mollo<br />

al mare per una meritata pausa estiva,<br />

abbiamo immediatamente fatto segnalazione<br />

alla Polizia Postale e successivamente<br />

messo in piedi una class action<br />

con un nostro legale di fiducia dopo<br />

essere stati subissati di mail di nostri associati<br />

e non i quali leggendo sui nostri<br />

canali di comunicazione Blog, Facebook<br />

e App Federcofit cosa stavamo facendo<br />

e come ci stavamo muovendo. Appena<br />

prima della chiusura estiva abbiamo ricevuto<br />

da parte dell’amministratore dei<br />

siti una mail che per completezza di informazione,<br />

come è nostra abitudine (in<br />

barba a chi ci accusa di comportamenti<br />

“carbonari”) vi invitiamo a leggere sul<br />

nostro Blog.<br />

In soldoni l’amministratore ci dice che<br />

tutti quelli che compaiono sono stati<br />

prima o poi contattati e che hanno dato<br />

il consenso ad eccezione di qualcuno<br />

che è stato immediatamente rimosso.<br />

Sulla nostra pagina Facebook il commento<br />

più carino che è comparso in<br />

merito a questa comunicazione è stato<br />

: “BALLE!! ….”.<br />

Per chiarezza riassumiamo a tutti lo sviluppo<br />

della situazione:<br />

la Federazione si è attivata segnalando<br />

la circostanza alla Polizia Postale e successivamente<br />

allo studio Legale Associato<br />

Pizzonia, (avvocati Vito e Federico<br />

Pizzonia, con studio in Milano, viale<br />

Campania, 7, 20133 Milano, telefono n°<br />

0270107217 e fax n° 02730479, cellulare<br />

3389940594), email avvocatipizzonia@<br />

libero.it, pec vito.pizzonia@milano.pe-<br />

2 3


cavvocati.it) al quale è stato dato mandato<br />

di studiare le opportune iniziative<br />

per far cessare questa illegittima condotta.<br />

Tutti coloro che intendano partecipare<br />

alla richiesta di cancellazione del proprio<br />

nominativo da questi siti, sono invitati<br />

a prendere contatto con il sopramenzionato<br />

studio al fine di segnalare fatti<br />

e circostanze da inserire in un esposto<br />

che verrà inviato quanto prima alla Procura<br />

della Repubblica competente per<br />

territorio (in alternativa si suggerisce a<br />

tutti gli impresari coinvolti di rivolgersi<br />

ad un proprio legale di fiducia al fine di<br />

tutelare i propri interessi).<br />

La tutela dello studio legale identificato<br />

dalla Federazione è, ovviamente onerosa<br />

ed è stata concepita con la finalità di<br />

dividere l’importo tra i tanti partecipanti<br />

al fine di limitare l’impegno economico.<br />

Lo studio darà specifica informazione<br />

anche a questo proposito con l’imputazione<br />

delle cifre spettanti ad ogni singola<br />

impresa interessate oltre alle modalità<br />

formali di imputazione.<br />

Questo è l’unico ed il solo modo per<br />

ottenere qualcosa perché solo con atti<br />

formali ( esposti o denunce) di possono<br />

bloccare canali di informazioni false e<br />

forvianti per il pubblico e dannose per<br />

gli operatori.<br />

Jolly Roger<br />

FORMAZIONE - SICUREZZA<br />

TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA:<br />

LA SOLIDARIETÀ ED IL FATTIVO IMPEGNO<br />

DEGLI OPERATORI FUNEBRI<br />

Oltre che la terra l’evento sismico avvenuto<br />

nel caloroso mese di agosto ha<br />

scosso anche fortemente gli animi della<br />

gente.<br />

Abbiamo avuto, sotto gli occhi di tutti,<br />

dimostrazioni esemplari di persone a<br />

tutti i livelli che si sono immediatamente<br />

attivate e coordinate in modo ineccepibile<br />

per apportare un piccolo valore o<br />

un grande intervento al fine di alleviare<br />

la tremenda sofferenza accusata da<br />

quello che si può tranquillamente definire<br />

tra gli eventi naturali più devastanti<br />

degli ultimi decenni.<br />

Da tutta Italia e da ogni regione oltre che<br />

arrivare solidarietà e aiuti, è giunta una<br />

concreta sensazione di condivisione del<br />

problema, forse sentito così fortemente<br />

data la sua vicinanza con i recenti trascorsi<br />

eventi dell’Emilia.<br />

Assolutamente da sottolineare l’immediata<br />

rispondenza anche della nostra<br />

categoria tutta e delle sue associazioni<br />

Federcofit, Feniof e Assocofani che in<br />

tempo reale si sono attivate mettendo a<br />

disposizione le proprie risorse di personale<br />

e mezzi per far fronte all’immediato<br />

e impellente problema delle vittime causate<br />

dallo sconquassante sisma che ha<br />

invaso migliaia di abitazioni strappando<br />

dal sonno e purtroppo anche dalla vita<br />

quasi 300 persone.<br />

Federcofit nell’esprime la totale partecipazione<br />

al dolore ed al lutto causato<br />

da questo disastro manifesta il più vivo<br />

apprezzamento per i tanti operatori<br />

funebri che, operanti o no sui territori<br />

terremotati, aderendo all’invito del VicePresidente<br />

Bellachioma, hanno messo<br />

a disposizione della Protezione Civile,<br />

gratuitamente, per 4 giorni, i propri carri<br />

funebri ed il proprio personale per le<br />

esequie ed il trasporto funebre dei deceduti<br />

a causa di questo disastroso cataclisma<br />

anche trascurando il proprio lavoro<br />

individuale.<br />

Esempio di grande senso di responsabilità<br />

e di appartenenza ad una categoria<br />

ben conscia dell’importanza del proprio<br />

ruolo sia sotto l’aspetto umano, organizzativo,<br />

sanitario e dimostrazione di<br />

professionalità, tatto e sensibilità applicata<br />

sia quotidianamente che in eventi<br />

devastanti come questo.<br />

Un ulteriore e personale ringraziamento<br />

da Federcofit al VicePresidente Giuseppe<br />

Bellachioma il quale si è spinto anche<br />

oltre il livello di semplice organizzatore<br />

e coordinatore con la prefettura di Ascoli<br />

Piceno per le 49 vittime marchigiane<br />

dando con le sue azioni indubbio lustro<br />

alla categoria.<br />

Un grazie a tutti<br />

Il 19/08/<strong>2016</strong> è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 ed è entrato in vigore il 02/09/<strong>2016</strong> un nuovo accordo Stato-<br />

Regione che disciplina i requisiti della formazione per Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP<br />

e ASPP)<br />

Riportiamo sinteticamente i punti essenziali<br />

Formazione RSPP e ASPP<br />

Modulo A : invariato nel numero di ore ma possibile ora in e –learning<br />

Modulo C : invariato<br />

Modulo B : comune a tutti i settori produttivi della durata di 48 ore. Il suddetto modulo è esaustivo per tutti i settori produttivi<br />

(ad eccezione di 4 tra cui non c’è il settore funerario)<br />

Aggiornamento di RSPP e ASPP<br />

Indipendentemente dal settore l’aggiornamento sarà di 40 ore per RSPP e 20 ore per ASPP, ma fino al 50% potranno essere<br />

svolte tramite partecipazione a convegni o seminari<br />

La formazione specifica dei lavoratori a basso rischio può essere effettuata in modalità e-learning<br />

Lavoro somministrato : specificato che l’informazione e l’addestramento è a carico del somministratore se non specificato<br />

diversamente nel contratto di lavoro<br />

Obbligo di erogare i corsi di formazione antincendio, primo soccorso in modalità frontale (no e-learning)<br />

Punto 10 dell’Accordo : “In ogni caso per poter esercitare la propria funzione, gli RSPP e ASPP dovranno , in ogni istante, poter<br />

dimostrare che nel quinquennio antecedente hanno partecipato a corsi di formazione per un numero di ore non inferiore a quello<br />

previsto”<br />

Quindi l’RSPP deve controllare quando ha fatto i corsi di aggiornamento per evitare di vedersi scadere i corsi senza aver<br />

prima provveduto a guadagnare nuovi crediti<br />

Ricordiamo che Federcofit ha stipulato una convenzione per i soci con la società MAP srl di Milano che svolge attività di prestazione<br />

di servizi, consulenza e corsi nel settore della Sicurezza e salute sul lavoro . Chiamate in Segreteria per avere ulteriori<br />

informazioni 02 33403992<br />

4 5


ELENCO DELLE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI ADERENTI A FEDERCOFIT CHE<br />

SI PROPONGONO AI COLLEGHI PER IL “DISBRIGO PRATICHE” O PER ALTRI SERVIZI.<br />

I soci interessati ad essere inseriti, si possono rivolgere alla Segreteria della Federazione.<br />

ELENCO (elenco pubblicato DELLE IMPRESE anche sul DI nostro ONORANZE sito www.federcofit.org FUNEBRI ADERENTI - sezione “servizi A FEDERCOFIT e convenzioni”) CHE<br />

SI PROPONGONO AI COLLEGHI PER IL "DISBRIGO PRATICHE" O PER ALTRI SERVIZI.<br />

I soci interessati ad essere inseriti, si possono rivolgere alla Segreteria della Federazione.<br />

PIEMONTE<br />

O.F. EUROFUNERALI Via Isonzo, 26/A-Torino Tel 011 389335 Fax 011 3828958<br />

COCCATO E MEZZETTI Via U.Foscolo,12 - Galliate (NO) Tel 0321 866920 Fax 0321809319<br />

LOMBARDIA<br />

O.F. GIOVINETTI E CONSOLI Via Podere la Vigna, 10 - Settimo M.se (MI) Tel 02 33512049 Fax 02 33500561<br />

O.F. C.O.F. Viale Matteotti, 58 - S.S. Giovanni (MI) Tel 02 2409498 Fax 02 2481603<br />

O.F. PIROVANO Largo XXV Aprile, 4 - Monza (MI) Tel 02 6125036 Fax 02 6128585<br />

O.F. GENERALI DI BRESCIA Via Milano, 34/B - Brescia Tel 030 2350068 Fax 030 2350096<br />

O.F. SANTINO SERVIZI FUNEBRI Via Ceriani, 11/a - Uboldo (VA) Tel 02 96789382 Fax 02 9959097<br />

O.F. ARENZI Via Emilia, 55 - Melegnano (MI) Tel 02 9834237 Fax 02 98125133<br />

O.F. RICCIARDI E CORNA Viale Pirovano 5/A - Bergamo Tel 035 212179 Fax 035 4195441<br />

O.F. VERGANI P.za S. Martino, 24 - Inveruno (MI) Tel 02 9787020 Fax 02 97289248<br />

O.F. GALAZZI VIRGINIO Via Europa, 44 - S. Donato Milanese (MI) Tel 02 5276381 Fax 02 5272831<br />

O.F. RAMPININI Fino Mornasco (CO) - Lomazzo(CO) - Como Tel 031 920361 Fax 031 880888<br />

O.F. FRATELLI FERRARIO Busto Arsizio(VA) - Lonate Pozzolo (VA) Tel 0331 631057 Fax 0331 631954<br />

O.F. MORO Via Mons.Pogliani, 42 Cesano Boscone (MI) Tel 02 4581416 Fax 02 48602490<br />

A.S.F. ITALIA Via Del Canneto 5/7 - Borgosatollo (BS) Tel 0302702592 Fax 0302502512<br />

O.F. CONCORDIA Via IV Novembre, 72 - Quistello (MN) Tel 0376 618182 Fax 0376 626448<br />

O.F. FONTANILI E MERLI Via Pezzotti, 54 - Milano Tel 02 8463220 Fax 02 89545609<br />

O.F. RONDÒ Viale Matteotti, 151 – Sesto San Giovanni (MI) Tel 02 2421019 Fax 02 2421019<br />

VENETO<br />

O.F. GIGI TREVISIN Vial Inferiore, 49/51 - Treviso Tel 0422 542863 Fax 0422 541700<br />

LIGURIA<br />

O.F. LA GENERALE POMPE FUNEBRI Via Carpaneto, 13 -Genova Tel 010 414241 Fax 010 414244<br />

POMPE FUNEBRI LIGURI Via XXV Aprile, 239 -Pietra Ligure (SV) Tel 019 627793 Fax 019 6294217<br />

POMPE FUNEBRI LIGURI Via F.lli Viziano,20 -Albenga (SV) Tel 0182 541414 Fax 0182 554406<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

RIP. SERVICE Via Calari, 12 - Zola Predosa (BO) Tel 051 6167475 Fax 051 755904<br />

O.F. FRASCARI Piazza Garibaldi, 9/A - Castel San Pietro (BO) Tel 051 940263 Fax 051 6949814<br />

LAZIO<br />

EUROCOF Via di Torvergata, 426 -Roma Tel 06 72672333 Fax 06 72672111<br />

INTERCOF 2000 Via Monte del Marmo, 296/h -Roma Tel 06 61522522 Fax 06 61532644<br />

O.F. LORENZETTI A.<br />

Via Diego Simonetti, 111- Ostia (RM) Tel 06 5686000 Fax 06 5667695<br />

AZETA<br />

Viale Furio Camillo, 76/78 Tel 06 7847849 Fax 067800636<br />

O.F. MORETTI Via G. di Vittorio, 74 - Corciano (PG) Tel 075843114 Fax 0758478212<br />

O.F. LUCADEI Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP) Tel 0736 899185 Fax 0736 891126<br />

MARCHE<br />

O.F. CORVATTA Via Oberdan, 28 -Tolentino (MC) Tel 0733 968086 Fax 0733 968086<br />

O.F. LUCADEI<br />

TOSCANA<br />

Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP) Tel 0736 899185 Fax 0736 891126<br />

O.F. CORVATTA<br />

O.F. LA COLOMBA<br />

Via Oberdan, 28 -Tolentino (MC)<br />

Via Sugherella, 3/A - Montevarchi (AR)<br />

Tel 0733 968086<br />

Tel 055 980017<br />

Fax 0733 968086<br />

Fax 055 983744<br />

TOSCANA<br />

OFISA Viale Milton, 89/91 – Firenze Tel 055 489802 Fax 055 489101<br />

O.F. LA COLOMBA<br />

O.F. FRANCINI BRUSCHI<br />

Via Sugherella, 3/A - Montevarchi (AR)<br />

Via V. Veneto, 40 - Pontassieve (FI)<br />

Tel 055 980017<br />

Tel 055 8368197<br />

Fax 055 983744<br />

Fax 055 8368273<br />

O.F. OFISA SIFE Via Viale Cavour, Milton, 58/8089/91 - Empoli – Firenze (FI)<br />

Tel 055 489802<br />

Tel 0571 76644<br />

Fax 055 489101<br />

Fax 0571 72340<br />

O.F. O.F. FRANCESCHINI FRANCINI BRUSCHI Via Via di Tempagnano,120 V. Veneto, 40 - Pontassieve – Lucca (FI) Tel 055 8368197<br />

Tel 0583 491594<br />

Fax 055 8368273<br />

Fax 0583 91155<br />

O.F. SIFE Via Cavour, 58/80 - Empoli (FI) Tel 0571 76644 Fax 0571 72340<br />

O.F. SPAGNOLI Via F. Datini, 25 A/B – Firenze Tel 055 6580824 Fax 055 294508<br />

O.F.<br />

UMBRIA<br />

FRANCESCHINI Via di Tempagnano,120 – Lucca Tel 0583 491594 Fax 0583 91155<br />

O.F. CASCINESI Via T. Romagnola, 2081- Navacchio Cascina (PI) Tel 050 775503 Fax 050 715291<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

SPAGNOLI<br />

MASSIMO ACCIARINI<br />

Via<br />

Via<br />

F.<br />

Umberto<br />

Datini, 25<br />

I, 56<br />

A/B<br />

– Foligno<br />

– Firenze<br />

(PG)<br />

Tel<br />

Tel<br />

055<br />

337<br />

6580824<br />

651010<br />

Fax<br />

Fax<br />

055<br />

0742<br />

294508<br />

450068<br />

O.F. LA PACE Via Pace, 42 - Grosseto Tel 0564 456262 Fax 0564 456262<br />

O.F. O.F. CASCINESI MORETTI Via Via T. G. Romagnola, di Vittorio, 742081- - Corciano Navacchio (PG) Cascina (PI) Tel Tel 050 075843114 775503 Fax 050 0758478212 715291<br />

O.F. SANTINI Via Veneto, 1 - Cecina (LI) Tel 0586 680087 Fax 0586 691229<br />

O.F. MARCHE LA PACE Via Pace, 42 - Grosseto Tel 0564 456262 Fax 0564 456262<br />

O.F. E. NANNONI Via Sardegna, 35 – Siena Tel 0577 280963 Fax 0577 280963<br />

O.F. LUCADEI Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP) Tel 0736 899185 Fax 0736 891126<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

PALADINI<br />

SANTINI<br />

ENRICO Via<br />

Via<br />

Aurelia,<br />

Veneto,<br />

896<br />

1<br />

-<br />

-<br />

Querceta<br />

Cecina (LI)<br />

(LU) Tel 0584<br />

Tel 0586<br />

769001<br />

680087 Fax 0586 691229<br />

Fax 0584 768914<br />

O.F. O.F. E. CORVATTA NANNONI Via Via Sardegna, Oberdan, 35 28 –-Tolentino Siena (MC) Tel Tel 0577 0733280963 968086 Fax 0733 968086<br />

O.F. IFA Via De Gasperi, 59/62 - Arezzo Tel 0575 900226 Fax Fax 05750577 903444 280963<br />

O.F. TOSCANA PALADINI ENRICO Via Aurelia, 896 - Querceta (LU) Tel 0584 769001<br />

GENESI Documentazione Funeraria e Cimiteriale Tel 338 4708713 Fax<br />

Fax<br />

0583<br />

0584<br />

91155<br />

768914<br />

O.F. IFA LA COLOMBA Via Via De Sugherella, Gasperi, 3/A 59/62 - Montevarchi - Arezzo (AR) Tel Tel 0575 055 980017 900226 Fax Fax 0575 055 983744 903444<br />

O.F. LAMBARDI Piazza del Mercato,c.p.69 – Montalcino (SI) Tel 3470793110 Fax 0577094672<br />

OFISA Viale Milton, 89/91 – Firenze Tel 055 489802 Fax 055 489101<br />

ABRUZZO<br />

GENESI Documentazione Funeraria e Cimiteriale Tel 338 4708713 Fax 0583 91155<br />

FRANCINI BRUSCHI Via V. Veneto, 40 - Pontassieve (FI) 055 8368197 055 8368273<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

AETERNA<br />

LAMBARDI<br />

Via<br />

Piazza<br />

Salomone,<br />

del Mercato,c.p.69<br />

94 - Chieti<br />

– Montalcino (SI)<br />

Tel 0871<br />

Tel 3470793110<br />

348898 Fax<br />

Fax<br />

0871<br />

0577094672<br />

348898<br />

O.F. SIFE Via Cavour, 58/80 - Empoli (FI) Tel 0571 76644 Fax 0571 72340<br />

O.F.<br />

ABRUZZO<br />

EMIDIO E ALFREDO DE FLORENTIIS Via Spaventa, 6/3 - Pescara Tel 085 66021 Fax 085 66466<br />

O.F. AETERNA FRANCESCHINI Via Salomone, di Tempagnano,120 94 - Chieti – Lucca Tel 0871 0583348898 491594 Fax 0871 0583348898<br />

91155<br />

O.F. DI DONATO Via Intagliata,13-Castiglione M.R. (TE) Tel.0861 990230 Fax 0861 909643<br />

O.F. EMIDIO SPAGNOLI E ALFREDO DE FLORENTIIS Via Spaventa, F. Datini, 6/3 25 A/B - Pescara – Firenze Tel 085 05566021 6580824 Fax 085 05566466<br />

294508<br />

O.F. ROCCI Via del Castello, 3 - Teramo Tel.0861 247670 Fax 0861 247670<br />

CASCINESI T. Romagnola, 2081- Navacchio Cascina (PI) 050 775503 050 715291<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

MARTELLI<br />

DI DONATO<br />

Piazza<br />

Via<br />

del<br />

Intagliata,13-Castiglione<br />

Popolo,2 - Fossacesia (CH)<br />

M.R. (TE)<br />

Tel 0872<br />

Tel.0861<br />

608787<br />

990230<br />

Fax<br />

Fax 0861 909643<br />

LA PACE<br />

PUGLIA<br />

O.F. ROCCI Via del Pace, Castello, 42 - Grosseto 3 - Teramo Tel.0861 0564 247670 456262 Fax 0861 0564247670<br />

456262<br />

O.F. MARTELLI SANTINI<br />

O.F. BASILE<br />

Piazza Via Veneto, del Popolo,2 1 - Cecina - Fossacesia (LI) (CH)<br />

Via Garibaldi, 2- Martina Franca (TA)<br />

Tel 0872 0586608787 680087<br />

Tel 337 935840<br />

Fax<br />

0586 691229<br />

Fax 080 4805048<br />

O.F. E. NANNONI<br />

CALABRIA PUGLIA<br />

Via Sardegna, 35 – Siena Tel 0577 280963 Fax 0577 280963<br />

PALADINI ENRICO<br />

O.F. O.F. POLLINO BASILE Aurelia, 896 - Querceta (LU)<br />

Contrada Via Garibaldi, San Nicola, 2- Martina 5- Saracena Franca (CS) (TA) 0584 769001<br />

Tel 0981 Tel 337 34193 935840 Fax Fax 0981 080 0584<br />

34193 4805048 768914<br />

CALABRIA<br />

O.F. IFA<br />

SICILIA<br />

Via De Gasperi, 59/62 - Arezzo Tel 0575 900226 Fax 0575 903444<br />

O.F. GENESI POLLINO<br />

O.F. VELLETRI FRANCESCO<br />

Contrada Documentazione San Nicola, Funeraria 5- Saracena e Cimiteriale (CS)<br />

Via Empedocle Restivo, 30 - Palermo Tel 338 09814708713 34193<br />

Tel 091 525259<br />

Fax 0981 0583 34193 91155<br />

Fax 091 7292953<br />

SARDEGNA<br />

SICILIA O.F. LAMBARDI Piazza del Mercato,c.p.69 – Montalcino (SI) Tel 3470793110 Fax 0577094672<br />

O.F. O.F. ABRUZZO<br />

ERNESTO VELLETRI LEONORI FRANCESCO<br />

SARDEGNA<br />

O.F. AETERNA<br />

Via Trincea Via Empedocle delle Frasche, Restivo, 2 – Cagliari 30 - Palermo<br />

Via Salomone, 94 - Chieti<br />

Tel 070 Tel 091 281495 525259<br />

Tel 0871 348898<br />

Fax Fax 070091 2082166 7292953<br />

Fax 0871 348898<br />

O.F. ERNESTO EMIDIO E LEONORI ALFREDO DE FLORENTIIS Via Trincea Spaventa, delle 6/3 Frasche, - Pescara 2 – Cagliari Tel 070 085 281495 66021 Fax 070 0852082166<br />

66466<br />

O.F. DI DONATO Via Intagliata,13-Castiglione M.R. (TE) Tel.0861 990230 Fax 0861 909643<br />

O.F. ROCCI Via del Castello, 3 - Teramo Tel.0861 247670 Fax 0861 247670<br />

O.F. MARTELLI Piazza del Popolo,2 - Fossacesia (CH) Tel 0872 608787 Fax<br />

PUGLIA<br />

O.F. BASILE Via Garibaldi, 2- Martina Franca (TA) Tel 337 935840 Fax 080 4805048<br />

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O.F. POLLINO Contrada San Nicola, 5- Saracena (CS) Tel 0981 34193 Fax 0981 34193<br />

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O.F. VELLETRI FRANCESCO Via Empedocle Restivo, 30 - Palermo Tel 091 525259 Fax 091 7292953<br />

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Viale Certosa C.F. n. 147 97240990156 - 20151 Milano - P.IVA Tel. 12930980151 02 33403992 Fax 02 33496048<br />

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7


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semestrale consigliamo a tutti di iscriversi quanto prima<br />

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- dentro la sezione “notizie” potrai curiosare nel nostro blog<br />

avendo notizie in tempo reale oppure lasciare commenti nel<br />

nostro forum o nella nostra pagina Facebook.<br />

- all’interno della “legislazione” potrai trovare TUTTA la normativa<br />

Nazionale/Regionale/e Disegni di Legge assolutamente<br />

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REGIONE LOMBARDIA<br />

Stiamo organizzando un corso di 24 ore per Operatore Funebre a SONDRIO.<br />

Torniamo dopo anni ( e tanti corsi per tutta la Lombardia) per consentire alle imprese presenti nel territorio di regolarizzare<br />

l’obbligo formativo dei loro dipendenti e Federcofit come sempre interviene con il suo contributo a supportare gli Operatori<br />

in questa situazione.<br />

Approfittate della possibilità perché sapete che ormai in tutta la Regione sono molto diffusi i controlli sulla presenza dei 4<br />

necrofori durante il servizio funebre.<br />

Cercheremo come sempre di contenere la quota di iscrizione ma ovviamente questo è vincolato al numero totale degli allievi.<br />

Iscrivetevi il prima possibile per consentire la programmazione delle aule telefonando in Segreteria al n. 02 33403992<br />

Vi ricordiamo che, secondo il Decreto Dirigenziale n. 1331/2012, è necessario avere dei precisi REQUISITI per l’accesso ai<br />

corsi :<br />

• 18 anni compiuti;<br />

• per gli stranieri buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, da verificare attraverso un test di ingresso;<br />

• per Operatore Funebre e per Addetto al Trasporto Cadavere : diploma di scuola secondaria di I grado (ovvero licenza<br />

media);<br />

• per Direttore Tecnico/Addetto alla Trattazione Affari: diploma di scuola secondaria di II grado o qualifica almeno triennale,<br />

anche del sistema di Istruzione e Formazione Professionale.<br />

Le ORE di formazione sono:<br />

Operatore Funebre : 24 ore<br />

Addetto al Trasporto : 36 ore<br />

Direttore Tecnico: 60 ore<br />

Il partecipante dovrà superare una PROVA DI VERIFICA FINALE<br />

*sono ammessi alla prova di verifica solo chi ha frequentato almeno il 90% delle ore di formazione previste<br />

*verrà rilasciato “l’attestato di competenza “della Regione Lombardia solo al superamento della verifica finale<br />

IL MARKETING, LA COMUNICAZIONE E<br />

LE TECNICHE DI VENDITA NELLA VISIONE<br />

STRATEGICA DELL’IMPRESA DI SERVIZI<br />

Contenuti:<br />

COSA E’ LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE il codice<br />

etico<br />

DEONTOLOGIA SPECIFICA PER LE IMPRESE DELLA<br />

FUNERARIA codice Europeo ed Italiano<br />

IL SISTEMA DI MARKETING APPLICATO ALLE ONO-<br />

RANZE FUNEBRI<br />

COMPITI DEL MARKETING MIX dirigere la domanda<br />

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE CON I DOLENTI a<br />

una via e a due vie<br />

I 3 VETTORI DELLA COMUNICAZIONE verbale, non verbale,<br />

paraverbale<br />

I PROCESSI DI VENDITA NEL SETTORE FUNEBRE<br />

le 6 S<br />

LA VENDITA DI RELAZIONE empatia e professionalità<br />

SMONTARE E GESTIRE LE OBIEZIONI tecniche di gestione<br />

IL BRAVO VENDITORE skill e competenze<br />

LE DOMANDE IN FASE DI TRATTATIVA armi efficaci<br />

PSICOLOGIA PERSUASORIA meccanismi di relazione<br />

ESERCITAZIONI E ROLE PLAY nei quali si affronteranno<br />

esempi pratici di trattativa con dolenti,<br />

situazioni limite e simulazioni di chiusura contrattuale stress<br />

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8 9


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AL VIA<br />

Green<br />

LA STAGIONE VENATORIA<br />

Riparte la caccia tra le proteste degli animalisti<br />

La Redazione<br />

Dopo le preaperture che hanno interessato 16 Regioni italiane dal primo<br />

settembre, si è riaperta ufficialmente la stagione venatoria, che come ogni<br />

anno inizia nella terza domenica di questo mese.<br />

64 65


La scorsa domenica 18 settembre è ufficialmente<br />

ripartita in Italia la stagione della caccia: circa<br />

620.000, secondo dati Ispra, i cacciatori italiani.<br />

Lav denuncia il fatto che saranno quasi mezzo<br />

miliardo gli animali selvatici che, in tutta Italia,<br />

possono essere legalmente uccisi ogni anno<br />

nel corso della stagione venatoria, tra la terza<br />

domenica di settembre e il 31 gennaio. Un numero<br />

ricavato dai dati analizzati dalla Lav, con<br />

riferimento a quattro regioni campione, per<br />

le quali è stata effettuata l’analisi dei calendari<br />

venatori, dei carnieri giornalieri e stagionali<br />

e del numero di cacciatori abilitati: Veneto,<br />

10.350.000; Lombardia, 84.892.034; Toscana,<br />

37.740.000; Sicilia, 30.780.000.<br />

La stagione venatoria <strong>2016</strong>/17 si caratterizza<br />

per le seguenti novità:<br />

- il continuo contenzioso tra Stato e Regioni<br />

presso la Corte Costituzionale, a causa dei ripetuti<br />

tentativi di aggiramento delle disposizioni<br />

venatorie nazionali, laddove con alcune leggi<br />

regionali si è tentato di aprire la caccia nei parchi<br />

o a specie protette (Trentino-Alto Adige), di<br />

affidare a privati, anziché al personale pubblico<br />

di vigilanza, il controllo di alcune specie faunistiche<br />

al di fuori dell’attività venatoria e senza<br />

l’impiego di agenti pubblici di vigilanza (Liguria,<br />

Veneto, Toscana), o di eludere le regole sulla<br />

caccia specialistica da praticare in via esclusiva<br />

a seconda dell’opzione per l’anno in corso;<br />

- l’introduzione dell’obbligo, stabilito di recente<br />

dopo una procedura di indagine comunitaria,<br />

di annotare sul tesserino venatorio ciascun<br />

capo immediatamente dopo ogni abbattimento,<br />

per prevenire mancato rispetto del numero<br />

complessivo (“carniere”) di esemplari di “selvaggina”<br />

cacciabile giornalmente per ciascuna<br />

specie;<br />

- il foraggiamento dei cinghiali per “fidelizzarli”<br />

alle zone di caccia è divenuto reato (art. 7 legge<br />

221/2015);<br />

- la destrutturazione e il drastico calo del personale<br />

di vigilanza venatoria, attraverso la messa<br />

in mobilità forzata verso altre amministrazioni,<br />

di centinaia di guardiacaccia delle polizie provinciali<br />

(a seguito dei tagli di personale imposti<br />

dalla legge di Stabilità 2015) , nonché il surreale<br />

assorbimento di circa 7000 addetti del Corpo<br />

Forestale nell’Arma dei Carabinieri a partire dal<br />

prossimo 1 gennaio 2017 (d. lgs. 177/<strong>2016</strong>).<br />

“Vedremo di nuovo cacciatori in azione in stagni<br />

e lagune pronti a puntare contro anatre selvatiche<br />

come alzavole, germani e marzaiole, ma<br />

anche nei boschi all’inseguimento di colombacci<br />

e ghiandaie - denuncia il Wwf - nonostante<br />

le evidenze scientifiche e le normative europee<br />

che non consentono la caccia nel periodo di<br />

fine estate, nel nostro paese si continua ad autorizzare<br />

l’uccisione di animali selvatici proprio<br />

quando questi sono più vulnerabili”. Di sovente,<br />

poi, “oltre al danno si concretizza anche la beffa<br />

perché alla strage di migliaia di animali dichiarati<br />

cacciabili dalle regioni bisogna aggiungere<br />

il disturbo alle specie non cacciabili e le numerose<br />

uccisioni ‘accidentali’ (molte specie possono<br />

essere confuse) o, peggio, veri e propri episodi<br />

di bracconaggio”.<br />

A tutto questo, “in Italia si aggiunge anche un<br />

deficit di controlli, sempre più scarsi e, quindi,<br />

inefficaci, per la prevenzione e la deterrenza<br />

rispetto ai reati venatori - stigmatizza il Wwf<br />

- situazione in peggioramento anche a causa<br />

dei vari ‘riordini’ che interessano le polizie provinciali<br />

e il Corpo forestale dello Stato”. Lazio e<br />

Marche avranno la stagione venatoria più lunga,<br />

dal 1 settembre al 9 febbraio 2017. Inoltre “altre<br />

Regioni continuano ad escogitare ‘escamotage’<br />

per impedire ricorsi alle associazioni ambientaliste<br />

- dice il Wwf - è il caso della Toscana che ha<br />

approvato la preapertura con un provvedimento<br />

last minute con soli due giorni d’anticipo dal<br />

via libera alle doppiette”.<br />

Anche se è impossibile calcolare il numero reale<br />

degli animali uccisi dalla caccia autorizzata, “a<br />

causa delle falle nel sistema venatorio, si stima<br />

che sotto i colpi delle doppiette potranno essere<br />

abbattuti in tutta la stagione venatoria decine di<br />

milioni di animali: una mattanza compiuta dai<br />

circa 700 mila cacciatori italiani (ovvero poco<br />

più dell’1% della popolazione italiana, in diminuzione<br />

nel numero e in aumento per età media)”.<br />

La stragrande maggioranza degli italiani<br />

è invece contraria alla caccia, come dimostra<br />

una recente indagine eurispes secondo la quale<br />

il 68% degli italiani si schiera contro l’attività<br />

venatoria.<br />

66 67


PARALIMPIADI<br />

DI RIO <strong>2016</strong><br />

Italia nella top ten del medagliere finale<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

I giochi, cominciati lo scorso 7 settembre si sono conclusi e l’Italia<br />

dopo 44 anni l’Italia è tra le prime dieci nazioni nel medagliere<br />

finale. I primi sono di nuovo i cinesi ma il risultato più notevole è<br />

quello della squadra ucraina.<br />

L’Estate sportiva mondiale di Rio<br />

de Janeiro è stato un palco importante,<br />

sul quale, finalmente, lo sport<br />

ha fatto da materia principale, traspirando<br />

passione, aggregazione e<br />

determinazione. Ed è grande festa<br />

in casa Italia, con gli azzurri noni<br />

nel medagliere <strong>2016</strong>, nella top ten a<br />

quota 39 medaglie, grazie ai 10 ori,<br />

14 argenti e 15 bronzi conquistati,<br />

appendendo in bacheca la targa di<br />

questa edizione come la più glorifica<br />

e vincente del nuovo millennio.<br />

La nazione che ha vinto più medaglie<br />

è la Cina, che ha dimostra-<br />

78<br />

to – come era successo a Londra<br />

2012 – di essere una squadra irraggiungibile:<br />

in totale, le medaglie<br />

cinesi sono 239, di cui 107 d’oro.<br />

Al secondo posto del medagliere<br />

è arrivata la Gran Bretagna, che<br />

come nelle Olimpiadi di agosto si è<br />

migliorata parecchio, grazie anche<br />

all’assenza dell’intera squadra russa.<br />

Il risultato più notevole però è<br />

quello dell’Ucraina, che nonostante<br />

la difficile situazione del paese è<br />

passata dalle 84 medaglie di Londra<br />

alle 117 di Rio, il suo miglior<br />

risultato di sempre. Il successo degli<br />

atleti paralimpici ucraini, oltre<br />

che all’assenza dei russi, è dovuto a<br />

un programma particolare che promuove<br />

l’attività agonistica per disabili<br />

a partire dalla riabilitazione,<br />

e alla diffusione capillare di centri<br />

sportivi adeguatamente attrezzati.<br />

La squadra statunitense è arrivata<br />

quarta con una medaglia d’oro in<br />

meno dell’Ucraina, mentre l’Italia<br />

è riuscita a piazzarsi fra le prime<br />

dieci nazioni dopo 44 anni, grazie<br />

soprattutto alle medaglie nel nuoto<br />

e nella handbike.<br />

Rispetto a quattro anni fa l’Italia<br />

ha vinto undici medaglie in più: il<br />

fatto che numerose di queste siano<br />

arrivate da atleti giovani e ancora<br />

molto promettenti, come Beatrice<br />

Vio, è un buon segnale in vista delle<br />

prossime Paralimpiadi di Tokyo.<br />

In alto i calici, quindi, a Rio <strong>2016</strong>.<br />

Ma in alto anche i nostri colori: il<br />

ciclismo come da pronostico ha<br />

fatto da padrone, grazie ad un irriducibile<br />

e sempre più epico, Alex<br />

Zanardi (coadiuvato dagli ottimi:<br />

Mazzone, Podestà, Porcellato e<br />

Cecchetto) che all’età dei 50 anni<br />

quasi compiuti e a 15, dal terribile<br />

incidente, è divenuto sempre più<br />

un esempio per tutte le persone che<br />

nella loro vita hanno dovuto fare i<br />

conti con un ostacolo apparentemente<br />

immenso ed insormontabile.<br />

È stata anche l’Italia del nuoto con<br />

8 nomi differenti sul podio e quel<br />

Federico Morlacchi in modalità<br />

Michael Phelps, si è mostrato leader<br />

assoluto di questo sport, in cui<br />

peraltro, merita almeno una citazione<br />

Francesco Bocciardo. Le altre<br />

soddisfazioni dalla scherma, in cui<br />

Beatrice Vio oramai è un nome destinato<br />

a diventare leggenda (a soli<br />

Sport<br />

19 anni è campionessa del fioretto<br />

in tutto) passando all’atletica, in<br />

cui gli highlander Assunta Legnante<br />

(nonostante i diversi problemi<br />

fisici), Alvise De Vidi ci hanno insegnato<br />

che l’avanzare dell’età può<br />

essere un punto di forza e Martina<br />

Caironi, è stata in grado di confermarsi<br />

da portabandiera iniziale a<br />

vera campionessa di record e traguardi<br />

indimenticabili sul terreno<br />

di gara.<br />

Di seguito tutti gli italiani premiati.<br />

Oro: Federico Morlacchi,<br />

Francesco Bocciardo (nuoto), Alex<br />

Zanardi, Vittorio Podestà, Luca<br />

Mazzone, (ciclismo individuale, ciclismo<br />

a squadre), Paolo Cecchetto<br />

(ciclismo), Assunta Legnante,<br />

Martina Caironi(atletica leggera),<br />

Beatrice Vio (scherma). Argento:<br />

Francesco Bettella 2 , Federico<br />

Morlacchi 3, Giulia Ghiretti, Cecilia<br />

Camellini, Arjola Trimi (nuoto),<br />

Alex Zanardi, Luca Mazzone<br />

(ciclismo), Alberto Simonelli (tiro<br />

con l’arco),Martina Caironi, Oney<br />

Tapia( atletica leggera), Michele<br />

Ferrarin (Triathlon). Bronzo: Giovanni<br />

Achenza (Triathlon), Giulia<br />

Ghiretti, Vincenzo Boni, Efrem<br />

Morelli(nuoto), Roberto Airoldi,<br />

Elisabetta Mijno (tiro con l’arco),<br />

Giada Rossi, Amine Kalem (tennistavolo),<br />

Giancarlo Masini, Francesca<br />

Porcellato 2, Fabio Anobile,<br />

Andrea Tarlao (ciclismo), Andrea<br />

Mogos, Loredana Triglia, Beatrice<br />

Vio (scherma), Alvise De Vidi, Monica<br />

Contrafatto (Atletica leggera).<br />

La top ten del medagliere finale: 1)<br />

Cina 239, 2) Gran Bretagna 147, 3)<br />

Ucraina 117, 4) Stati Uniti 115, 5)<br />

Australia 81, 6) Brasile 72, 7) Olanda<br />

62, 8) Germania 57, 9) Italia 39,<br />

10) Polonia 39.<br />

79


Il<br />

nuovo set Tau<br />

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