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Bollettino parrocchiale

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e incongrue degli anni '70, abbiamo avuto modo di<br />

vederne traccia al di sotto dello strato di affresco<br />

ottocentesco. Siamo riusciti così a stabilire la<br />

cronologia dei vari artisti/restauratori che si sono<br />

succeduti nel tentativo di rinnovare, conservare,<br />

mantenere in vita l'emozione raccontata in questa<br />

scena di lotta contro la creatura demoniaca.<br />

Tecnicamente è risaputo che dipingere in fresco<br />

permette di realizzare opere che attraversano<br />

tempo e generazioni per centinaia di anni.<br />

Attualmente, grazie a studi sempre più approfonditi,<br />

si tende ad effettuare interventi di conservazione<br />

che permettano al manufatto di continuare a vivere<br />

nel tempo e nella storia “invecchiando” in modo<br />

naturale e più lento possibile.<br />

Dopo le necessarie e preliminari analisi dello stato<br />

di fatto che ci ha permesso di toccare con mano ciò<br />

che era già stato documentato, si è proceduto alla<br />

rimozione delle integrazioni pittoriche alterate. Poi<br />

si sono effettuate le operazioni di consolidamento<br />

prima superficiale e poi in profondità, infiltrando<br />

maltina fluida di calce attraverso le lacune di<br />

affresco preesistenti, sigillate in interventi<br />

precedenti. Le sacche di distacco erano<br />

considerevoli soprattutto sulle zone in basso.<br />

Le sigillature e le stuccature con malta di calce<br />

sono state studiate e formulate per accompagnare<br />

l'intonachino ottocentesco, in perfetta compatibilità<br />

con le antiche ricette a base di calce spenta e<br />

sabbia ben lavata.<br />

In questi giorni ci stiamo avvicinando alle fasi finali<br />

del restauro, ossia l'integrazione pittorica, pensata<br />

sempre nel criterio del rispetto dell’opera e dei<br />

successivi interventi di restauro svolti dai nostri<br />

predecessori. L'obiettivo quindi non è solo quello di<br />

conservare e rallentare il naturale invecchiamento<br />

(degrado) ma anche di mantenere una completa e<br />

luminosa lettura di quanto ci è stato tramandato nei<br />

secoli.<br />

Con l'inizio di Novembre il clima ci sta accompagnando,<br />

per non dire spingendo velocemente, verso<br />

la chiusura degli interventi di restauro che in questi<br />

mesi si sono svolti in perfetta sinergia fra tutti i<br />

professionisti coinvolti in questo prezioso recupero<br />

dei prospetti esterni della chiesa <strong>parrocchiale</strong>: dalla<br />

sensibilità della committenza, attraverso la<br />

supervisione e collaborazione dell’Ufficio Beni<br />

Culturali, all’attenta e scrupolosa regia della<br />

Direzione Lavori.<br />

Arriviamo dunque onorati alla conclusione di una<br />

meravigliosa esperienza professionale, e personale,<br />

che andrà ad arricchire il nostro impegno con<br />

dinamismo, fervore e appassionata energia.<br />

Gian Maria Manvati<br />

Direttore tecnico con il suo team di restauro<br />

conservativo - La Maddalena SA - Bellinzona<br />

– 10 –

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