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Bollettino parrocchiale

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Il formato RAW non è compresso e non comprende<br />

alcuna manipolazione di parametri della foto<br />

(contrasto, saturazione, definizione ecc.) come nel<br />

caso del comune formato JPEG. Il formato RAW ha<br />

un grandissimo vantaggio: esso mette nelle mani del<br />

fotografo la massima quantità di informazioni possibile<br />

su cui lavorare per poter ottenere l’immagine<br />

desiderata. Questo formato è stato molto importante<br />

soprattutto per lavorare meglio con i contrasti, colori,<br />

zone d’ombra ecc.<br />

Per avere una migliore resa delle foto di monumenti è<br />

meglio scegliere una giornata con cielo coperto,<br />

meglio con una velatura nuvolosa dove il sole non<br />

arriva diretto creando ombre toppo nette, ma arriva<br />

una luce diffusa quindi con ombre molto tenui.<br />

Anche la scelta degli obiettivi riveste un’importanza<br />

capitale per la qualità finale della foto. Nel nostro caso<br />

sono stati utilizzati 4 obiettivi diversi:<br />

1. Un grandangolare (16/35mm 2.8) per fotografare<br />

in spazi stretti, siccome sul sagrato per esempio<br />

c’era poca possibilità di indietreggiare; è un<br />

obiettivo con componente ottica di grande qualità<br />

senza deformazione ai lati;<br />

2. Uno zoom con medio grand’angolo e piccolo<br />

teleobiettivo (24/105 mm 0.4) per foto normali e<br />

piccoli avvicinamenti;<br />

3. Un teleobiettivo per particolari molto ravvicinati<br />

(70/200 mm 2.8);<br />

4. Un obiettivo decentrabile; si tratta di un obiettivo<br />

della serie TS-E della Canon con correzione<br />

della prospettiva; questi obiettivi (detti anche<br />

basculanti) sono la scelta giusta per chi decide di<br />

fare foto di architettura ai massimi livelli dato che<br />

riescono ad allineare correttamente le linee di<br />

prospettiva rendendole verticali (si confronti ad<br />

esempio la foto sotto il titolo di questo articolo)<br />

A proposito di questi ultimi obiettivi, va ricordato che<br />

quando si effettuano fotografie di edifici o di grandi<br />

strutture dal basso è spesso impossibile adattare<br />

l’intero soggetto al fotogramma senza inclinare la<br />

fotocamera. A causa della prospettiva risultante, la<br />

parte superiore (ossia quella fisicamente più lontana)<br />

dell’edificio apparirà visualmente più piccola della<br />

base, risultato che per la maggioranza delle volte è<br />

considerato indesiderato. Questo effetto prospettivo è<br />

proporzionale alla distanza di ripresa e di conseguenza<br />

all’angolo visivo dell’obiettivo.<br />

Infine l’uso del drone si è rivelato indispensabile per<br />

arrivare a fare foto dove prima non si poteva arrivare,<br />

con prospettive e visuali del tutto nuove.<br />

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