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15-21) In effetti, la fuga di Onesimo aveva prodotto<br />
buoni risultati. Perché? Perché Filemone ora poteva<br />
riaverlo come volenteroso e onesto fratello cristiano, non<br />
come schiavo riluttante e forse anche disonesto. Paolo<br />
chiese a Filemone di ricevere Onesimo proprio come<br />
avrebbe ricevuto lui stesso. Se Onesimo aveva fatto<br />
qualche torto a Filemone, l’apostolo avrebbe saldato il<br />
debito. Per convincere ulteriormente Filemone ad<br />
accondiscendere, Paolo gli ricordò che egli stesso era in<br />
debito con l’apostolo per essere divenuto cristiano.<br />
Perciò Paolo era certo che Filemone avrebbe fatto<br />
anche più di ciò che gli era chiesto. Che richiesta<br />
amorevole e piena di tatto! Di certo, è così che<br />
dovremmo trattare i nostri conservi cristiani.<br />
Paolo concluse la lettera con parole di speranza,<br />
saluti e auguri. (Versetti 22-25) Sperava di essere presto<br />
rimesso in libertà mediante le preghiere di altri a suo<br />
favore. (Come indica la seconda lettera di Paolo a<br />
Timoteo, quelle preghiere furono esaudite).<br />
Concludendo, Paolo inviò saluti e augurò che<br />
l’immeritata benignità di Gesù Cristo potesse essere con<br />
lo spirito mostrato da Filemone e dagli altri adoratori di<br />
Geova.<br />
Più di uno schiavo: Riguardo al ritorno di Onesimo, lo<br />
schiavo fuggitivo di Filemone, Paolo disse: “Forse . . . si<br />
separò per un’ora, affinché tu lo riavessi per sempre,<br />
non più come schiavo ma come più di uno schiavo,<br />
come fratello diletto, specialmente tale a me, e quanto<br />
più a te sia per relazione carnale che nel Signore”.<br />
(Filemone 15, 16) Nell’impero romano la schiavitù era<br />
sostenuta dal governo imperiale, e Paolo riconosceva<br />
tali “autorità superiori”. (Romani 13:1-7) Egli non<br />
giustificò la ribellione degli schiavi, ma aiutò tali individui<br />
a ottenere la libertà spirituale come cristiani. In armonia<br />
con il suo stesso consiglio secondo cui gli schiavi<br />
dovevano essere sottoposti ai loro signori, Paolo<br />
rimandò Onesimo da Filemone. (Colossesi 3:22-24; Tito<br />
2:9, 10) Ora Onesimo era più di uno schiavo mondano.<br />
Era un diletto compagno di fede che avrebbe mostrato<br />
sottomissione relativa a Filemone come schiavo<br />
migliore, essendo governato da santi princìpi e<br />
manifestando amore fraterno.<br />
<strong>Raccolta</strong> <strong>Punti</strong> <strong>notevoli</strong> con Mini notes Pagina 355<br />
Alcuni miei piccoli appunti<br />
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