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COSA FAREBBE OGGI<br />
SANTA PAOLA<br />
ELISABETTA CERIOLI?<br />
Possiamo rispondere, da una parte, cercando di comprendere sempre meglio<br />
come lei ha vissuto il Vangelo, come ha servito Gesù nei bambini senza famiglia;<br />
e, dall’altra, guardando al nostro mondo di oggi (quello dell’Italia, del Brasile, del<br />
Mozambico e del Congo) dove il Signore ci chiama a seguirlo insieme a tutti<br />
i cristiani che formano la Chiesa. Se lo guardiamo con gli occhi di santa Paola<br />
Elisabetta scopriamo che ci sono molti bambini che hanno bisogno di essere<br />
educati e aiutati a costruire il loro futuro; e aiutiamo la Chiesa a riscoprire la sua<br />
vocazione di madre che si china sui piccoli per aiutarli a crescere e a costruire<br />
un futuro buono.<br />
Recentemente Papa Francesco ha richiamato all’attenzione del mondo e della<br />
Chiesa il dramma dei bambini che in tutto il mondo sono privati dei loro diritti<br />
fondamentali, riconosciuti dalle convenzioni internazionali ma in larga scala<br />
ignorati. Scrivendo ai vescovi del mondo intero nel giorno dei santi innocenti<br />
(28 dicembre) ha detto loro che è impossibile vivere la gioia cristiana ignorando<br />
il pianto di tante madri e di tanti bambini che si ode ancora oggi nel mondo.<br />
Il Papa ha ricordato che 75 milioni di bambini non possono andare a scuola a<br />
causa di situazioni di emergenza; che nel 2<strong>01</strong>5 il 68% delle persone sfruttate dal<br />
traffico sessuale nel mondo erano bambini; che nel 2<strong>01</strong>6 150 milioni di bambini<br />
hanno compiuto un lavoro minorile, molti di loro in condizioni di schiavitù; che<br />
la mortalità dei bambini sotto i 5 anni quasi per la metà è dovuta a malnutrizione.<br />
Un appello simile è venuto dal Papa in occasione della giornata del migrante<br />
e del rifugiato (15 gennaio 2<strong>01</strong>7), quando ha richiamato l’attenzione di tutti<br />
sulla realtà dei migranti minorenni che sono tre volte indifesi: perché minori,<br />
perché stranieri e perché inermi. La forte parola di Gesù contro coloro che<br />
scandalizzano i piccoli si dirige oggi – ha ricordato il Papa - contro la “gente<br />
senza scrupoli che sfrutta tante bambine e bambini avviati alla prostituzione o<br />
presi nel giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o arruolati come<br />
soldati, coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza, forzati alla<br />
fuga da conflitti e persecuzioni, con il rischio di ritrovarsi soli e abbandonati”.<br />
Cosa farebbe oggi santa Paola Elisabetta? Senza credere di trasformare il mondo,<br />
non rimarrebbe ferma di fronte alla povertà di qualche bambino che non è amato<br />
dai suoi genitori, che non ha la possibilità di frequentare la scuola; non terrebbe<br />
chiuso il suo cuore e la porta della sua casa alle famiglie che chiedono un aiuto<br />
per educare bene i loro figli, per dare loro un futuro dignitoso.<br />
Continuare oggi il sogno evangelico di questa donna chiede a noi di aprire il<br />
cuore e la mente alla sofferenza di tanti bambini, ai bisogni di tante famiglie che<br />
non trovano la strada per vivere serenamente; chiede a noi di ricordare sempre<br />
che il desiderio più grande di Dio è che tutti i suoi figli possano godere del dono<br />
della vita in una forma giusta e uguale per tutti.<br />
È per questo che santa Paola Elisabetta ha dato alla sua nuova famiglia: è questa<br />
causa buona che noi oggi, con le nostre forze e anche i nostri limiti, vogliamo<br />
servire.<br />
Cosa farebbe oggi Santa Paola Elisabetta Cerioli ? 3