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Appunti sull'olio di oliva

Storia, modalità di valutazione, uso e consumo degli olii di Extravergine di oliva

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<strong>Appunti</strong> sull’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong>


Storia dell’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong><br />

“I popoli del Me<strong>di</strong>terraneo cominciarono a uscire dalla<br />

barbarie quando impararono a coltivare l’olivo e la vite”.<br />

Così scriveva Tuci<strong>di</strong>de nel V secolo A.C.. In effetti, la<br />

coltivazione dell’olivo, iniziata circa 6000 anni fa nell’area<br />

sirio-palestinese, ha accompagnato lo sviluppo <strong>di</strong> tutte le<br />

gran<strong>di</strong> civiltà del bacino me<strong>di</strong>terraneo. Commercializzato<br />

dai babilonesi, come risulta dal co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Hammurabi,<br />

l’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> era considerato dagli egizi un dono degli dei,<br />

mentre gli ebrei lo adoperavano per “ungere” il loro Re.<br />

Pare che in Italia la cultura dell’olivo sia stata introdotta<br />

dai Greci. Nell’antica Roma veniva usato per cosmesi,<br />

me<strong>di</strong>cina e illuminazione, ma il suo posto d’onore era<br />

già in cucina. Lo testimoniano i leggendari trattati <strong>di</strong><br />

Apicus, uno dei primi gastronomi della storia, che già nel<br />

primo secolo dopo Cristo rese l’olio onnipresente nelle sue<br />

ricette per conservare, con<strong>di</strong>re, cuocere. Dopo la caduta<br />

dell’impero romano, la coltura dell’olivo, sopravvissuta<br />

nei monasteri, riacquista un posto preminente nel<br />

do<strong>di</strong>cesimo secolo, quando l’olio torna protagonista dei<br />

commerci, contribuendo alla fortuna dei <strong>di</strong>versi stati.<br />

Ai giorni nostri, sono soprattutto gli anni<br />

cinquanta a segnare l’espansione nel resto<br />

del mondo della “cultura” dell’olio,<br />

a seguito della scoperta delle sue<br />

ineguagliabili qualità nutritive e salutari.<br />

3


Perché l’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> fa bene<br />

L’olio extra vergine <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> è tra tutti gli oli vegetali<br />

quello a più alto grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>geribilità. Oltre ai trigliceri<strong>di</strong><br />

e grassi polinsaturi, contiene sostanze fenoliche<br />

antiossidanti che esplicano un’azione protettiva per<br />

il nostro organismo. Queste sostanze, le stesse che<br />

danno la tipica sensazione <strong>di</strong> piccante, contribuiscono<br />

a bloccare l’attività dei ra<strong>di</strong>cali liberi responsabili<br />

dell’invecchiamento delle cellule. L’equilibrata presenza<br />

dell’acido linoleico, favorisce l’eliminazione del<br />

colesterolo attraverso l’intestino riducendo il pericolo<br />

<strong>di</strong> malattie coronariche, <strong>di</strong> calcoli biliari e <strong>di</strong> trombi.<br />

Inoltre, è noto che il consumo abituale <strong>di</strong> olio extra<br />

vergine <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> può aiutare a prevenire l’arteriosclerosi, i<br />

tumori del colon e della mammella. L’olio extra vergine<br />

<strong>di</strong> <strong>oliva</strong> è, quin<strong>di</strong>, un alimento fondamentale per tutte<br />

le <strong>di</strong>ete: per i bambini, per il grande apporto <strong>di</strong> acido<br />

oleico presente anche nel latte materno; nell’età senile<br />

in quanto limita la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> calcio nelle ossa; per gli<br />

sportivi, infine, poiché rappresenta una fonte <strong>di</strong> energia<br />

prontamente <strong>di</strong>geribile. Non a caso l’olio extra vergine<br />

<strong>di</strong> <strong>oliva</strong> è tra gli alimenti base della cosiddetta<br />

“<strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea”, il regime alimentare<br />

considerato più sano e salutare per l’organismo<br />

umano, in base alle ricerche del me<strong>di</strong>co<br />

nutrizionista americano Ancel Keys.<br />

4


Come si ottiene<br />

un buon extra vergine<br />

Come per ogni prodotto <strong>di</strong> trasformazione agro-alimentare,<br />

la qualità <strong>di</strong> un olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> deriva dal mantenimento<br />

e dall’esaltazione delle caratteristiche della materia prima,<br />

ossia le olive.<br />

Queste devono essere prima <strong>di</strong> tutto sane, cioè non<br />

attaccate da parassiti né colpite da gelate. Importantissimi<br />

sono anche i tempi e i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> raccolta.<br />

Le olive vanno infatti colte <strong>di</strong>rettamente dalla pianta per<br />

evitare che si danneggino cadendo al suolo o rimanendo a<br />

lungo sul terreno.<br />

Prima, però, bisognerà attendere il giusto grado <strong>di</strong><br />

maturazione: una raccolta troppo precoce o troppo<br />

ritardata potrebbe compromettere la qualità dell’olio.<br />

Da questo momento in poi, tutto deve avvenire in fretta.<br />

Le olive appena raccolte vanno stoccate con cura e subito<br />

trasportate al frantoio.<br />

Qui, dovranno essere lavate e frante in giornata per non<br />

rischiare <strong>di</strong> rovinare l’integrità del frutto. Una particolare<br />

attenzione verrà de<strong>di</strong>cata all’igiene degli impianti, che<br />

dovranno essere perfettamente puliti dai residui <strong>di</strong><br />

precedenti operazioni.<br />

5


Come si sceglie<br />

un buon extra vergine<br />

Come già detto, un olio extra vergine <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> deve<br />

rispondere a determinati requisiti qualitativi stabiliti dalla<br />

legge. Spetta, però, al consumatore scegliere tra la vastissima<br />

gamma <strong>di</strong> prodotti in commercio. Ve<strong>di</strong>amo come.<br />

La bottiglia e l’etichetta<br />

Va innanzitutto detto che il colore dell’olio non è in<strong>di</strong>cativo<br />

della sua qualità. Le <strong>di</strong>verse tonalità <strong>di</strong> verde e <strong>di</strong> giallo<br />

dorato <strong>di</strong>pendono dai più svariati fattori quali il tipo <strong>di</strong><br />

olive, il grado <strong>di</strong> maturazione, i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> molitura.<br />

Lo stesso <strong>di</strong>casi per la limpidezza: esistono infatti oli non<br />

filtrati <strong>di</strong> eccellente qualità.<br />

Molto più importante, invece, è la trasparenza delle<br />

informazioni leggibili sull’etichetta:<br />

denominazione<br />

“olio extra vergine <strong>di</strong> <strong>oliva</strong>”,<br />

nome e in<strong>di</strong>rizzo<br />

dell’azienda produttrice,<br />

data <strong>di</strong> confezionamento.<br />

6


Altre in<strong>di</strong>cazioni rilevanti sono:<br />

~ 100% italiano<br />

specifica che l’olio è ottenuto solo da olive coltivate e<br />

trasformate nel nostro Paese.<br />

~ Denominazione <strong>di</strong> Origine Protetta D.O.P.<br />

~ In<strong>di</strong>cazione Geografica Protetta I.G.P.<br />

accompagnate dal nome <strong>di</strong> un paese, <strong>di</strong> un’area geografica<br />

o <strong>di</strong> un’intera regione, in<strong>di</strong>cano che le particolari<br />

qualità dell’olio <strong>di</strong>pendono dalla sua produzione in quel<br />

determinato luogo (dalla coltivazione delle olive alla loro<br />

trasformazione).<br />

Meno utili sono le analisi dei valori nutrizionali, pressoché<br />

identiche per tutti gli oli. Su molte etichette, oltre ai nomi<br />

<strong>di</strong> fantasia dati dal produttore, trovano poi spazio ulteriori<br />

<strong>di</strong>citure non meno “fantasiose” quali:<br />

Prima spremitura: specificazione inutile poiché si<br />

tratta un requisito obbligatorio per tutti gli oli vergini.<br />

Spremuto a freddo: tutti gli oli vergini non possono<br />

essere sottoposti a trattamenti termici che ne alterino la<br />

composizione.<br />

Light: tutti gli oli, compresi quelli <strong>di</strong> semi, danno lo<br />

stesso apporto calorico/energetico, perciò non esistono oli<br />

più “leggeri” <strong>di</strong> altri, ma solo dal sapore o dal colore meno<br />

intenso.<br />

Dietetico: idem come sopra, a meno che non si parli<br />

dell’aggiunta <strong>di</strong> vitamine o altre sostanze nutritive.<br />

7


Come si assaggia un olio<br />

extra vergine<br />

8


Senza voler competere con i tecnici professionisti,<br />

possiamo imparare alcune regole base per assaggiare un<br />

olio extra vergine <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> valutandone pregi e <strong>di</strong>fetti.<br />

1 Prima <strong>di</strong> tutto, dobbiamo essere in buone con<strong>di</strong>zioni<br />

fisiche, non aver mangiato né fumato da almeno<br />

un’ora, non avere addosso tracce <strong>di</strong> profumo, sapone o<br />

cosmetici.<br />

2 Dopo aver capovolto la bottiglia (l’olio in superficie<br />

potrebbe essersi ossidato al contatto con l’aria), versiamo<br />

l’equivalente <strong>di</strong> un cucchiaio da minestra <strong>di</strong> olio in un<br />

piccolo bicchierino e scal<strong>di</strong>amolo con il palmo della<br />

mano per liberare gli aromi.<br />

3 Avviciniamo il naso e inaliamo piano e<br />

profondamente due o tre volte <strong>di</strong> seguito, cercando <strong>di</strong><br />

memorizzare gli aromi.<br />

4 Ora, portiamo il bicchiere alla bocca e aspiriamo un<br />

po’ d’olio insieme all’aria, prima piano e poi con vigore,<br />

così da vaporizzarlo in tutto il cavo orale.<br />

5 È il momento <strong>di</strong> immagazzinare le sensazioni<br />

gustative/olfattive, prima muovendo la lingua contro il<br />

palato e poi espirando dal naso.<br />

Ora possiamo espellere l’olio.<br />

9


Come si valuta<br />

un olio extra vergine<br />

Come ogni scienza, anche l’assaggio dell’olio ha un suo<br />

vocabolario che serve a identificare gli odori, i sapori e i<br />

flavor (combinazione <strong>di</strong> odore e sapore). Ecco i termini<br />

principalmente usati per descriverne i pregi e i <strong>di</strong>fetti.<br />

Pregi<br />

Amaro: sapore gradevole tipico <strong>di</strong> olio ottenuto da<br />

olive ver<strong>di</strong>.<br />

Piccante: sensazione pungente caratteristica <strong>di</strong> oli<br />

prodotti da olive invaiate (appena mature).<br />

Dolce: sapore dell’olio ottenuto da olive che hanno<br />

raggiunto la completa maturità.<br />

Fruttato: flavor che ricorda l’odore e il gusto dell’<strong>oliva</strong><br />

sana e fresca; può essere da lieve a intenso, a seconda dei<br />

tempi <strong>di</strong> raccolta.<br />

Mandorla: piacevole retrogusto che ricorda le<br />

mandorle fresche o amare.<br />

Erba: sensazione olfattiva tipica dell’erba fresca appena<br />

tagliata.<br />

Floreale: sensazione olfattiva complessa che richiama<br />

in generale l’odore dei fiori.<br />

Carciofo: flavor che ricorda il cuore del carciofo crudo.<br />

Foglia <strong>di</strong> pomodoro: sensazione olfattiva che ricorda<br />

le foglie del pomodoro.<br />

10


Difetti<br />

Riscaldo: flavor caratteristico dell’olio ottenuto da<br />

olive ammassate e fermentate.<br />

Muffa-umi<strong>di</strong>tà: flavor dell’olio ottenuto da frutti<br />

rimasti ammassati molti giorni in ambienti umi<strong>di</strong>.<br />

Morchia: flavor caratteristico dell’olio venuto a<br />

contatto con l’acqua <strong>di</strong> vegetazione (acqua che si ottiene<br />

durante il processo <strong>di</strong> frangitura).<br />

Avvinato-inacetito: flavor che ricorda quello del<br />

vino e dell’aceto per la fermentazione dovuta a cattiva<br />

conservazione.<br />

Rancido: flavor comune a tutti i grassi tenuti a<br />

prolungato contatto con l’aria.<br />

Cetriolo: flavor che si produce nell’olio durante un<br />

imbottigliamento ermetico eccessivamente prolungato.<br />

Cotto o stracotto: flavor caratteristico dell’olio che ha<br />

subito un eccessivo o prolungato riscaldamento durante<br />

la frangitura.<br />

Terra: flavor caratteristico dell’olio ottenuto da olive<br />

raccolte da terra o infangate e non lavate.<br />

11


Come si conserva<br />

l’olio extra vergine <strong>di</strong> <strong>oliva</strong><br />

A <strong>di</strong>fferenza del vino, l’olio peggiora man mano che<br />

invecchia, perciò è meglio consumarlo nella stessa annata<br />

<strong>di</strong> produzione.<br />

È pur vero che l’olio conservato correttamente<br />

può arrivare, senza problemi, al secondo anno <strong>di</strong><br />

invecchiamento.<br />

Questo, purché sia:<br />

~ mantenuto in un recipiente ermeticamente<br />

chiuso, preferibilmente <strong>di</strong> vetro;<br />

~ protetto dalla luce <strong>di</strong>retta;<br />

~ tenuto lontano dal calore.<br />

Anche una volta aperta, la bottiglia va richiusa con cura<br />

per ridurre il tempo <strong>di</strong> contatto con l’aria.<br />

È perciò sbagliato lasciare sulla bottiglia i versatori<br />

metallici che non permettono un perfetto isolamento.<br />

Sarà poi importante non mettere la bottiglia nei ripiani<br />

alti <strong>di</strong> fronte ai fornelli, dove più si concentrano i vapori<br />

cal<strong>di</strong> della cucina. Il freddo, invece, non provoca gravi<br />

alterazioni del prodotto e non ne riduce la conservabilità.<br />

Non c’è dunque da preoccuparsi se, quando fa freddo,<br />

ve<strong>di</strong>amo comparire nella bottiglia piccoli cristalli bianchi.<br />

12


Come si cucina<br />

con l’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong><br />

In presenza dell’ossigeno tutti i grassi subiscono<br />

un processo <strong>di</strong> ossidazione che, con il calore,<br />

accelera il suo corso.<br />

Più elevata è la temperatura, più lungo è il tempo <strong>di</strong><br />

cottura, maggiori sono le probabilità che il grasso si alteri<br />

<strong>di</strong>ventando dannoso per il fegato.<br />

L’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> è quello che reagisce meglio all’attacco<br />

combinato dell’ossigeno e del calore.<br />

Il suo “punto <strong>di</strong> fumo”, cioè la temperatura d’inizio della<br />

decomposizione, arriva fino ai 180°C ed è anche in grado<br />

<strong>di</strong> resistere meglio alla cottura prolungata.<br />

Per questo, l’olio <strong>di</strong> <strong>oliva</strong> è <strong>di</strong> sicuro il grasso più in<strong>di</strong>cato<br />

per ottenere una frittura gustosa e croccante che sia<br />

anche leggera e <strong>di</strong>geribile.<br />

Alcuni importanti consigli:<br />

non mescolare mai <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> oli e non riutilizzare<br />

mai olio <strong>di</strong> precedenti fritture.<br />

In entrambi i casi sarebbe <strong>di</strong>fficile stabilire la giusta<br />

temperatura e i giusti tempi <strong>di</strong> cottura.


Gli extravergini<br />

Pantaleo<br />

Olio Extra Vergine<br />

<strong>di</strong> Oliva<br />

Un extra vergine <strong>di</strong> rara bontà, frutto <strong>di</strong> un’attenta<br />

selezione <strong>di</strong> oli da varietà <strong>di</strong> olive raccolte e frante con<br />

cura, in modo da ottenere un livello elevato e costante<br />

nel gusto e nella qualità. I<br />

l suo sapore genuino, il delicato retrogusto,<br />

la sua armonia e corposità, lo rendono ideale come<br />

con<strong>di</strong>mento a crudo, ma anche per la preparazione<br />

<strong>di</strong> minestre e pietanze semplici e sane.<br />

Si consiglia<br />

Come con<strong>di</strong>mento a crudo:<br />

per vinagrette, salse (maionese) e tartare, su<br />

pesci e bolliti, su minestre <strong>di</strong> verdure e pastine<br />

per bambini.<br />

Per cucinare:<br />

zuppe <strong>di</strong> pesce, fritture <strong>di</strong> ortaggi (carciofi e<br />

melanzane), fritture <strong>di</strong> pesce e cotolette, pizze,<br />

focacce, rustici e dolci, sughi.<br />

13


Gli extravergini<br />

Pantaleo<br />

Olio Extra Vergine <strong>di</strong> Oliva<br />

100% Italiano Fruttato Oro<br />

Destinato a sod<strong>di</strong>sfare i palati più esigenti, è ottenuto<br />

dall’accurata selezione <strong>di</strong> oli italiani delle varietà<br />

Ogliarola, Coratina, Moraiola.<br />

Armonico all’olfatto e al gusto, presenta un colore<br />

verde con riflessi giallo oro. Fragrante, gradevolmente<br />

pungente, fruttato con lieve sensazione floreale, si<br />

<strong>di</strong>stingue per la sua adeguata corposità e per il leggero<br />

retrogusto <strong>di</strong> carciofo crudo.<br />

Si consiglia<br />

Come con<strong>di</strong>mento a crudo:<br />

per pinzimoni e bruschette,<br />

su verdure cotte e crude,<br />

su legumi e carni rosse arrosto.<br />

14


Nicola Pantaleo S.p.A.<br />

72015 Fasano <strong>di</strong> Puglia (BR) Italy - Contrada Fascianello<br />

tel. +39 442 55 88 pbx - fax +39 080 442 19 21<br />

e-mail: info@pantaleo.it - www.pantaleo.it

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