Bilancio Sociale 2015
Il bilancio sociale e il bilancio di genere della Camera di Commercio di Cosenza
Il bilancio sociale e il bilancio di genere della Camera di Commercio di Cosenza
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ilancio di genere: uno strumento per le imprese<br />
lo stato dell’arte dell’imprenditoria di genere a cosenza<br />
Nelle Pubbliche amministrazioni il principio della parità di genere ha trovato piena affermazione ancor più con<br />
il D.lgs n.150/2009: promuovere le pari opportunità diventa, in modo sistematico, parte integrante della pianificazione.<br />
Al di là del rispetto della norma, la volontà di realizzare nella propria amministrazione un bilancio di genere è innanzitutto<br />
una scelta culturale, nasce dalla consapevolezza che il concetto di pari opportunità tra uomini e donne<br />
oltre agli aspetti legati alla equità di rappresentanza si declina anche in termini di efficienza organizzativa e<br />
qualità dei servizi.<br />
Garantire uguale accesso alle opportunità di sviluppo individuale e di partecipazione alla vita sociale, politica<br />
ed economica significa anche favorire uno sviluppo più intenso, equilibrato e sostenibile del sistema in generale.<br />
Con il bilancio di genere è possibile leggere le azioni delle Camere di commercio in un’ottica diversa, ovvero in<br />
chiave di genere. E seguendo le Linee guida di sistema realizzate da Unioncamere nazionale si fornisce uno<br />
strumento per analizzare all’interno e all’esterno l’operato dell’ente che pur agendo apparentemente in maniera<br />
“neutra” nei confronti dei propri portatori d’interesse, produce, invece, effetti differenziati.<br />
Il documento da un lato analizza quindi le caratteristiche e le politiche riguardanti gli uomini e le donne che<br />
operano all’interno della struttura e dall’altro, sul fronte esterno, le iniziative in cui risulta rilevante la variabile<br />
di genere.<br />
Il focus non può essere solo sull’imprenditoria femminile, che pure costituisce un nucleo di attività fondamentali<br />
in tal senso, ma su tutte le iniziative per le quali è significativa la segmentazione tra destinatari femminili e<br />
maschili. L’esercizio di rendicontazione delle attività e dei risultati conseguiti in “ottica di genere” operato per la<br />
prima volta dalla Camera di commercio di Cosenza è il momento di riflessione dal quale partire per definire le<br />
azioni di miglioramento necessarie al conseguimento di obiettivi in un strategia di genere.<br />
Il Segretario generale<br />
della Camera di commercio di Cosenza<br />
Erminia Giorno<br />
La Camera di commercio di Cosenza ha deciso di dotarsi nel 2016 del Comitato per l’imprenditoria femminile.<br />
Questa scelta si affianca alla volontà di redigere il primo bilancio di genere dell’ente camerale cosi da poter<br />
valutare l’impatto e gli effetti differenti delle attività e delle spese sulla componente femminile e maschile, consentendo<br />
di riflettere su come si possa favorire lo sviluppo delle pari opportunità, sia all’interno che all’esterno<br />
dell’organizzazione.<br />
Il Protocollo d’intesa Unioncamere nel 2013 ridefinisce la mission dei Comitati con la finalità di accrescerne autorevolezza<br />
e funzionalità operativa. In particolare l’art. 4 riguarda il ruolo del Comitato: “Nell’ambito della mission<br />
della Camera di commercio, il Comitato si propone quale soggetto attivo dello sviluppo locale con l’obiettivo prioritario<br />
di promuovere e sostenere la nascita ed il consolidamento delle imprese femminili e contribuire, in questo<br />
modo, all’occupazione, alla crescita e all’aumento di competitività dei sistemi produttivi locali e del Paese”. L’art.<br />
5 chiarisce le funzioni dei Comitati: “I Comitati hanno il compito di: a) operare, nell’ambito della programmazione<br />
delle attività camerali e d’intesa con le Camere, per lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel<br />
mondo dell’imprenditoria secondo i principi del mainstreaming e dell’empowerment; b) partecipare alle attività<br />
delle Camere coniugando lo sviluppo dell’imprenditoria locale in un’ottica di genere.” Un ulteriore compito dei<br />
Comitati è “coinvolgere gli stakeholder locali, per far confluire nella programmazione camerale obiettivi inerenti<br />
la promozione delle pari opportunità e le politiche di genere”.<br />
Leggendo le Linee guida fissate per redigere il bilancio di genere si parla di un gruppo di lavoro che deve essere<br />
“aperto al contributo di soggetti esterni dotati di una capacità di lettura di genere del territorio”. In questa<br />
prospettiva può risultare prezioso il ruolo e il contributo che può fornire il Comitato nella mappatura degli stakeholder<br />
per il bilancio di genere. Oltre ad essere il Comitato stesso uno “stakeholder chiave”, può svolgere un<br />
ruolo significativo in quanto “organismo naturalmente candidato e partner privilegiato a svolgere una funzione di<br />
cerniera e di interlocuzione tra l’ente camerale e i suoi portatori d’interesse nella lettura di genere delle attività<br />
camerali, tanto nella fase della loro pianificazione che nella loro successiva verifica e divulgazione”.<br />
I dati dell’indagine appena condotta dal Comitato sullo stato dell’imprenditoria femminile cosentina dimostrano<br />
che le imprese guidate da donne sono in crescita ed esercitano le loro attività con profitto in quasi tutti i comparti<br />
produttivi. Trend positivi di nascita di nuove imprese e percentuali di addetti più alte rispetto alla media nazionale,<br />
testimoniano la dinamicità delle nostre imprenditrici e ci spingono ad incoraggiare e sostenere le attività a<br />
prevalente conduzione femminile.<br />
È necessario accrescere il contributo all’avanzamento economico del territorio ed alimentare una cultura di genere<br />
che riconduca la presenza delle donne ad una questione di civiltà e di merito, senza tralasciare la valenza strategica<br />
di una loro inclusione sempre più matura e completa. L’augurio è che il bilancio di genere possa rappresentare un<br />
efficace strumento di analisi e di riflessione per ridefinire le politiche sul territorio dirette alle donne.<br />
Il Presidente<br />
del Comitato Imprenditoria Femminile<br />
Maria Cocciolo<br />
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