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3° giorno di gara: ALL STYLE<br />
Sabato 25 novembre 2006Campionati<br />
del mondo di: Alls StyleSiamo ormai<br />
giunti al terzo giorno di questi mondiali.<br />
La macchina organizzatrice, orami collaudata…<br />
sembrava far fronte a qualsiasi<br />
situazione, non mostrando alcun<br />
problema per il controllo dello svolgimento<br />
regolare della manifestazione.In<br />
questa giornata era dedicata al campionato<br />
mondiale All Style. Si trattava di<br />
esibizioni di varie forme (combattimenti<br />
con le ombre) di arti marziali, tradizionali<br />
e libere, nonché di una particolare<br />
disciplina quale… le tecniche di rottura.Gli<br />
atleti in gara quindi, non si misuravano<br />
sul contatto fisico tra loro, ma<br />
attraverso il proprio fisico ed il movimento,<br />
dovevano mostrare cioè, le loro<br />
capacità di controllo del movimento<br />
stesso.Con le loro diverse uniformi, tipiche<br />
di ogni scuola presente alla manifestazione,<br />
la giornata sembrava aprire<br />
un varco nel tempo, introducendoci in<br />
un mondo antico per la tradizione in cui<br />
si sono originate le arti marziali ma, allo<br />
stesso tempo, mostrava la sua modernità<br />
per l’ interpretazione che veniva<br />
data all’arte marziale. Non è semplice<br />
mostrare cosa sia l’arte marziale, ma il<br />
desiderio di competizione ha fatto in<br />
modo che venisse trovato un modo,<br />
affinché non venissero confrontate le<br />
arti marziali, quanto forse, l’interpretazione<br />
che l’atleta dava all’arte marziale<br />
che praticava.Ecco quindi che la valutazione<br />
dei vari giudici si distaccava dall’arte<br />
marziale, dallo stile che veniva<br />
praticato, concentrandosi sull’atleta, il<br />
quale mostrava cosa fosse invece per<br />
lui… l’arte marziale.Le specialità previste<br />
per questa giornata sono state<br />
diverse ,tra cui esibizioni singole e a<br />
squadre, tecniche di rottura e forme tradizionali.Naturalmente<br />
i confronti sono<br />
iniziati con le categorie dei bambini.<br />
Sempre affascinanti per le loro naturali<br />
doti di movimento e gioco, in cui l’arte<br />
si confonde spesso con il divertimento,<br />
prendendo però seriamente il divertimento.Spettacolari<br />
le forme dei più piccoli,<br />
che hanno saputo interpretare,<br />
come i più grandi, le loro performances,<br />
mostrando di essere atleticamente e<br />
tecnicamente preparati per l’occasione.<br />
Tanto che sono stati apertamente<br />
apprezzati dal pubblico presente sugli<br />
spalti, intervenuto numeroso, con spontanei<br />
applausi.Senza niente togliere ai<br />
più grandi che, comunque, hanno dato<br />
dimostrazione della loro preparazione<br />
tecnica, fisica e mentale per questo<br />
evento mondiale, esprimendo ognuno il<br />
massimo delle<br />
proprie abilità e<br />
capacità.Le dimostrazioni<br />
a squadre<br />
erano dei veri<br />
e propri racconti,<br />
in cui si poteva<br />
distinguere l’aggressoredall’aggredito.<br />
Ma era<br />
solo una scusa<br />
per poter mettere<br />
in evidenza l’affiatamento<br />
e le capacità<br />
del gruppo,<br />
nel saper dar vita<br />
ad un vero e proprio<br />
piccolo spettacolo.Anche<br />
le esibizioni<br />
singole<br />
mettevano in evi-<br />
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KICK BOXING MAGAZINE<br />
denza quanto l’atleta era in grado di far<br />
vedere ai giudici… cosa quei movimenti<br />
erano, e quindi contro chi si stava combattendo<br />
e come.Queste specialità, le<br />
dimostrazioni a squadre e singole,<br />
richiedevano l’ausilio di musiche di<br />
effetto, cercando in tal modo di poter<br />
forse enfatizzarne i movimenti e rendendo<br />
nel complesso più spettacolare<br />
l’intera loro esibizione.Apprezzate<br />
anche le esibizioni di tecniche di rottura.Questa<br />
non si limitava al solo<br />
momento in cui veniva eseguita la tecnica.<br />
Infatti, prima dell’esecuzione della<br />
tecnica di rottura, gli atleti sembravano<br />
eseguire con particolare concentrazione<br />
esercizi di focalizzazione dell’energia,<br />
che poteva essere assimilata ad<br />
una vera a propria cerimonia, in cui<br />
l’atleta, presumo dovesse riuscire a<br />
concentrare l’intenzione nella successi-<br />
IL GRANDE MAESTRO<br />
CRISTIANO RADICCHI