Il mondo attraverso il genio
Argomento interdisciplinare 2016/17
Argomento interdisciplinare 2016/17
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GESTALT.<br />
La Gestalt nasce da una riflessione f<strong>il</strong>osofica<br />
che si oppone allo strutturalismo vigente a Berlino nel<br />
XX secolo. Per i gestaltisti la totalità del percepito è caratterizzata<br />
non solo dalla somma delle singole attivazioni<br />
sensoriali, ma da relazioni fra le parti che permettono<br />
di comprendere la forma nella sua totalità. Come diceva<br />
Kant, la capacità di percepire <strong>il</strong> tutto è una dote innata<br />
in ognuno di noi e questo ci consente di dare senso ad<br />
ogni percetto. Vuol dire che da ogni esperienza percettiva<br />
si ottiene un’immagine totale a cui la mente attribuisce<br />
un significato, derivante da singoli dettagli che fungono<br />
da sfondo delle figura. Per percezione s’intende quel<br />
processo grazie al quale riconosciamo, organizziamo e<br />
attribuiamo significato alle sensazioni derivanti dagli stimoli<br />
ambientali. <strong>Il</strong> modo in cui percepiamo, secondo gli<br />
psicologi della Gestalt, è molto sim<strong>il</strong>e alle categorie di<br />
Kant, cioè <strong>il</strong> cervello lega solo elementi in stretta relazione<br />
tra loro e ciò è paragonab<strong>il</strong>e alle categorie Kantiane.<br />
Questo processo è stato descritto per la prima volta da<br />
Wertheimer, uno dei capisaldi della Gestalt. Di seguito<br />
alcuni dei principi di percezione.<br />
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