Il mondo attraverso il genio
Argomento interdisciplinare 2016/17
Argomento interdisciplinare 2016/17
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GOETHE.<br />
Johann Wolfgang von Goethe, autore tedesco, considerato dalla scrittrice inglese<br />
George Eliot come “uno dei più grandi letterati tedeschi e l’ultimo uomo universale<br />
a camminare sulla terra“, nasce Francoforte nel 1749 e dimostra da subito cenni<br />
di genialità. Ad oggi si stima che <strong>il</strong> suo quoziente intellettivo fosse 210, un risultato<br />
straordinario considerando che la media attuale sia 100 e che Einstein raggiunse la<br />
soglia dei 160. Goethe ebbe quindi una percezione diversa del <strong>mondo</strong>, se non superiore.<br />
<strong>Il</strong> suo approccio di indagine non fu mai legato al tentativo di scoprire cose nuove,<br />
bensì al tentativo di applicare su quelle già conosciute un nuovo metodo di osservazione.<br />
L’indagine tramite conoscenza deduttiva o razionale non era sufficiente, sentiva<br />
l’esigenza di contrapporre un’indagine di osservazione più elevata, la cosiddetta<br />
percezione pura. <strong>Il</strong> suo metodo si basa sull’esperienza pura: <strong>il</strong> non lasciare mai penetrare<br />
nell’indagine alcun ingrediente soggettivo. Per <strong>il</strong> poeta era importante prendere<br />
coscienza di cosa ci forniscono i sensi e di cosa ci fornisce l’atto di pensare. Ecco<br />
che qui l’intelletto soggettivo diventa r<strong>il</strong>evante nella percezione secondo Goethe. Ciò<br />
sta a conferma della teoria secondo la quale un individuo con un quoziente intellettivo<br />
superiore percepisce <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> in maniera più complessa.<br />
Lo psicologo e f<strong>il</strong>osofo Paolo Bozzi descrive Goethe come «molto gestaltista<br />
sia nelle ricerche sperimentali sui colori sia nelle sue speculazioni f<strong>il</strong>osofiche;<br />
meno sistematico di Kant, ovviamente, ma pieno di estrosa fantasia da ricercatore<br />
empirico». Goethe parlava di un «delicato empirismo» che caratterizzava <strong>il</strong> suo atteggiamento<br />
di osservatore della natura <strong>attraverso</strong> un’accurata attenzione e un’originale<br />
interpretazione di tipo morfologico ai dati osservativi.<br />
Goethe non fu solo uno scrittore, ma anche uno scienziato che rivoluzionò<br />
la teoria dei colori. Contrapponendosi alla teoria di Newton, Goethe sosteneva che<br />
non è la luce a scaturire dai colori, bensì <strong>il</strong> contrario; i colori non sono «primari», ma<br />
consistono in un offuscamento della luce, o nell’interazione di questa con l’oscurità.<br />
In ambito f<strong>il</strong>osofico anche Immanuel Kant aveva evidenziato l’esigenza di indagare le<br />
condizioni della conoscenza prima dell’oggetto conosciuto.<br />
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