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gli anni cinquanta: il rinascimento della donna - Xmadeinitaly

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Bacche dai miracolosi principi<br />

antiossidanti, verdure che addormentano<br />

la lingua, p esci preistorici<br />

giganteschi ed elisir di long evità<br />

stanno conquistando orde di fe delissimi<br />

in tutto <strong>il</strong> mondo: l’Ama zzonia<br />

non si sfo<strong>gli</strong>a più, si mangia<br />

Belém, chiassosa capitale dello stato<br />

del Pará e traiettoria finale del curv<strong>il</strong>ineo<br />

viaggio che <strong>il</strong> Rio delle Amazzoni<br />

compie prima di tuffarsi nell’oceano<br />

Atlantico, conquista, ne<strong>gli</strong> ultimi <strong>anni</strong>,<br />

<strong>il</strong> meritato titolo di capitale gastronomica.<br />

Le ipnotiche bancarelle del<br />

mercato Ver-o-Peso, miniera a cielo<br />

aperto <strong>della</strong> più ampia biodiversità al<br />

mondo, costituistono un microcosmo<br />

unico, creando un set u p cinematografico<br />

di luce soffusa e o dore dolciastro<br />

di frutta in macerazione,<br />

montagne di noci e erbe meticolosamente<br />

imp<strong>il</strong>ate, pelatori di manioca e<br />

vecchie indigene che preparano pozioni<br />

d’amore dalle promesse improbab<strong>il</strong>i:<br />

Piangi ai miei pie di, Vai e<br />

ritorna, Rompi barriere. Ed è proprio<br />

in questo scenario che i guru <strong>della</strong><br />

cucina sperimentale si perdono alla<br />

ricerca di ingre dienti segreti dalle<br />

proprietà magiche e abbinamenti di<br />

sapori inusitati, ampliando così le<br />

rotte dell’alta gastronomia e includendo<br />

l’Amazzonia nella ambita lista<br />

<strong>della</strong> culinaria emerg ente. Le visite<br />

frequenti di scenziati gourmet del calibro<br />

di F erran Adrià e Alex A tala,<br />

hanno acceso la curiosità di giornalisti<br />

e critici del settore e pun tato i riflettori<br />

su chef autoctoni. Un nome in<br />

particolare fa capolino, <strong>il</strong> ventiquattrenne<br />

Thiago Castanho, chef del<br />

rinomato Remanso do Bosque e<br />

portavoce ufficiale <strong>della</strong> cucina<br />

amazzonica.<br />

Raccontaci un po’ del tuo p ercorso<br />

professionale.<br />

La mia storia comincia undici <strong>anni</strong> fa<br />

nel Remanso do Peixe, <strong>il</strong> mio primo ristorante.<br />

Era la nostra casa di fami<strong>gli</strong>a,<br />

dove vivevo con i miei genitori e<br />

mio fratello, Felipe, nessuno a veva<br />

alle spalle un’esperienza vera e propria<br />

con la ristora zione. Mio padre<br />

non era un cuo co professionale, lo<br />

faceva per passione, tutti i fine settimana<br />

serviva da mangiare dentro la<br />

sala di casa nostra p er una trentina<br />

di persone. Durante la settimana gestiva<br />

uno spaccio di b evande all’ingrosso<br />

ma, dopo l’ennesima rapina,<br />

decise di la vorare nella sicurezza<br />

<strong>della</strong> propria casa e de dicarsi integralmente<br />

alla sua passione, <strong>il</strong> ristorante.<br />

Io ero un bambino e la voravo<br />

controvo<strong>gli</strong>a ma p oi, con <strong>il</strong> passare<br />

del tempo, ne sono rimasto a ffascinato,<br />

rapito, e cucinare p er me è diventato<br />

un vizio, una raison d’être. Il<br />

ristorante, grazie al passaparola di<br />

clienti affezionati e a continui investimenti,<br />

si è ingrandito e ha smesso di<br />

essere la nostra casa. Quando le<br />

cose si sono fatte serie ho capito che<br />

dovevo professionalizzarmi, mi sono<br />

trasferito a Campos de Jordão, vicino<br />

a San P aolo, dove ho se guito un<br />

corso di gastronomia e, dop o un<br />

breve tirocinio in Portogallo, sono ritornato<br />

a Belém.<br />

Esiste un rapporto molto stretto tra<br />

<strong>il</strong> cibo e la memoria, mi sembra di<br />

capire che cucinando tu raccon ti la<br />

storia <strong>della</strong> tua fami<strong>gli</strong>a.<br />

Si, assolutamente, soprattutto i piatti<br />

a base di p esce, sono tutti ricordi di<br />

mio padre. Alcuni si riallacciano alla<br />

sua infanzia come la caldeirada<br />

(zuppa di p esce) che lui mangia va<br />

quando era piccolo a Santarem (piccola<br />

città fluviale a metà strada tra<br />

Manaus e Belem, ndr) e <strong>il</strong> p esce in<br />

umido (peixada) tipico del posto; reminiscenze<br />

<strong>della</strong> mia infanzia invece<br />

sono <strong>il</strong> pesce cotto alla brace, sp ecialmente<br />

<strong>il</strong> f<strong>il</strong>hote (p esce dalle carni<br />

delicatissime, nativo del Rio delle<br />

Amazzoni), la manioca e i fagioli. Il nostro<br />

menù include molte delle cose<br />

che mangiavamo da bambini, <strong>il</strong> processo<br />

creativo per nuovi piatti è un<br />

percorso a ritroso nel tempo. Nel mio<br />

cibo c’è sempre molta emozione,<br />

qualcosa che mangiavo quando ero<br />

bambino e mi faceva sen tire a mio<br />

agio lo ripropongo in un contesto gastronomico<br />

attuale.<br />

Come descriveresti la cucina ama zzonica?<br />

È una cucina strettamente regionale.<br />

Se non vivessi qui non farei quello<br />

che faccio, dipende molto dalle condizioni<br />

locali: ingredienti, persone,<br />

produttori e sopra ttutto dalla cultura.<br />

Se fossi cuoco in qualsiasi altro<br />

posto in Bras<strong>il</strong>e la mia prop osta<br />

sarebbe totalmente diversa. Come<br />

dicono i francesi è une ‘cuisine du<br />

terroir ’, una cucina di territorio.<br />

Possiamo dire che tu sei un ponte tra<br />

<strong>il</strong> primitivo e <strong>il</strong> moderno?<br />

Si, per me la semplicità è fondamentale,<br />

l’alta gastronomia può essere<br />

semplice, con ingredienti locali e seguendo<br />

<strong>gli</strong> insegnamenti di un caboclo<br />

(meticcio) del Ver-o-Peso o di un<br />

um<strong>il</strong>e pescivendolo per poi inserirli<br />

nel contesto di un ristorante. Ver-o-<br />

Peso è un ingre diente essenziale<br />

<strong>della</strong> mia formazione, è dove ho imparato<br />

i trucchi del mestiere. È un<br />

mondo a parte, un universo parallelo,<br />

i colori, le persone, i toni di luce contrastanti<br />

e la particolarità dei prodotti,<br />

ricorda continuamente che si è<br />

ai margini di un pianeta fluviale rig o<strong>gli</strong>osissimo,<br />

un ecosistema dalle fisionomie<br />

quasi spa ziali. Non a caso <strong>gli</strong><br />

stranieri quando ve dono la nostra<br />

frutta per la prima volta si chie dono<br />

se non venga da Marte.<br />

È diffic<strong>il</strong>e abbinare la cucina indigena<br />

ai palati raffinati?<br />

Esistono due tipi cucina paraense, la<br />

trazionale, che sono pia tti ricchi e<br />

piuttosto pesanti e la nuova cucina<br />

paraense, che già è una lib era interpretazione<br />

de<strong>gli</strong> ingredienti, una soavizzazione<br />

dei gusti, p er esempio, la<br />

maniçoba, che è un pia tto tradizionale<br />

del Pará dal sap ore molto deciso,<br />

se viene ammorbidita senza<br />

perdere la propria in tegrità ha accesso<br />

a un pubblico nuovo, acquista<br />

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