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30 CALCIO Martedì 4 Aprile 2017 - Anno 3 - N° 13 PROMOZIONE PROMOZIONE Cairese, altra chance fallita, a Borzoli solo un pari La capolista Pietra perde, i gialloblu non ne approfittano CALCIO - AMARCORD CAIRESE Anni ‘40 Valerio Bacigalupo a Cairo e “Felicin” Benedusi Christian Galfrè GENOVA Il Pietra Ligure perde, il Campomorone Sant'Olcese non va oltre un pareggio casalingo e la Cairese, ancora una volta, si morde le mani per non averne approfittato. I gialloblù hanno impattato a reti inviolate sul terreno di Borzoli, contro una squadra che, ad onor del vero, rispetto a quella che si presentò all'andata in Val Bormida si è notevolmente rinforzata. La partita, nel complesso, ha visto la formazione di mister Podestà mantenere più a lungo l'iniziativa. Nel primo tempo Giribaldi resta inoperoso, ma neppure gli ospiti creano grossi pericoli. Oltre a qualche tiro da fuori che non ha buona sorte, si annota una sola buona opportunità: Prato, con un colpo di testa, manda alto di poco l'assist di Di Martino, al rientro dopo i sei mesi di squalifica. Nella ripresa la partita continua ad offrire poco: tanti falli, gioco che ristagna a centrocampo, emozioni scarse. La Cairese reclama chiedendo un tocco di mano in area su un cross di Canaparo, ma l'arbitro lascia correre. I gialloblù si innervosiscono un poco e falliscono due ghiotte occasioni: prima sugli sviluppi di un contropiede Torra anziché calciare mette in mezzo un pallone che nessuno dei suoi raccoglie, poi su una ripartenza Daddi conclude a rete e Piovesan para. Gli ospiti, aumentando la pressione, si fanno trovare sbilanciati più di una volta, pagando anche un calo fisico che nella ripresa si ripete da parecchie partite. In una di queste circostanze un tiro dalla distanza viene ben parato da Giribaldi. Al 37° Scaburri viene espulso per doppia ammonzione e da quel momento in poi la Cairese si limita a rintuzzare le sterili offensive dei genovesi. I valbormidesi, che nei primi 22 turni di campionato avevano pareggiato solamente una volta, nelle ultime 6 giornate hanno ottenuto ben quattro segni "X". Ma, a due giornate dal termine, è ancora tutto possibile: la Cairese tiene vive le flebili speranze del primo posto, ma al tempo stesso può temere di restare fuori dai playoff, dato che è stata raggiunta dal Taggia. Sette punti nelle ultime sette partite. La Cairese continua a procedere a piccoli passi. Il vicepresidente Mario Bertone però si dice ancora fiducioso: "Oggi la squadra l'ho vista in netto miglioramento. Abbiamo cercato in tutti i modi la vittoria, purtroppo c'è mancato quello spunto che magari due mesi fa avevamo e c'è mancato il gol. Abbiamo avuto due grosse occasioni, una con Prato e una con Daddi. Se dovessi dare dei voti, darei a tutti 6. Ma non c'è nessuno che merita l'8. Nei mesi di gennaio e febbraio abbiamo avuto la sfortuna di avere un sacco di infortuni: strappi muscolari, contratture, che non hanno mai permesso al mister di mettere in campo la squadra titolare. Questo ci ha fatto perdere quei 4 o 5 punti che ci mancano adesso. Il campionato non è ancora finito, ci sono ancora 6 punti a disposizione e ci sono delle partite incrociate che posso dare dei risultati a noi favorevoli. La pausa pasquale ci permetterà di recuperare tutti i giocatori e anche di recuperare al meglio Di Martino, fuori da un lungo periodo; recuperando lui e gli infortunati secondo me la Cairese tornerà a vincere e ci potrò dare ancora delle soddisfazioni. Dico ai tifosi di crederci ancora perché la Cairese non ha ancora finito questo campionato". BORZOLI - CAIRESE 0-0 MARCATORI: / PRIMO TEMPO: 0-0 BORZOLI: P. Piovesan, Vicale, D’Asaro, Lupia, Majorana, L. Baroni, Sciutto, Vitellaro, F. Piovesan, Guzzo, Esibiti. All: Baldi CAIRESE: Giribaldi, Olivieri, Nonnis, Ferraro (s.t. 35° Panucci), Prato, Cocito, Torra, Pizzolato (s.t. 18° Scaburri), Daddi, Di Martino (s.t. 15° Grabinski), Canaparo. All. Maurizio Podestà. ARBITRO: Celeste Bello (La Spezia). ASSISTENTI: Gianluca Pampaloni e Aldo Pietraforte (La Spezia). U.S. Cairese 1940-41 Un nome, la storia di una squadra divenuta nel tempo mito e leggenda, la tragedia di tanti campioni scomparsi, tra cui Lui, Valerio Bacigalupo il portiere saracinesca che giovanissimo, nei primi anni ‘40, aveva giocato a Cairo. Sulla targa, all’ingresso del vecchio campo “Lionello Rizzo” c’è anche il suo nome, Valerio Bacigalupo, ma lo stadio che l’ha sempre ricordato è quello del Savona. Il ragazzo, che partì giovanissimo da Vado, era del ‘24 e venne a Cairo a “farsi le ossa”, ma il suo talento era già tanto. I campionati ‘40/’41 furono molto ridotti per via della guerra e dal ‘42 le manifestazioni sportive furono sospese. Ma il suo ricordo è stato tramandato nel tempo da coloro che portarono a Cairo questo ragazzo prodigio: “Cesarin” Queirazza e Pietro Negro, dunque grandi dirigenti, protagonisti della Cairese del dopoguerra, fino agli anni ‘70. Fortissimo tra i pali, molto coraggioso e spericolato nelle uscite, aveva una prontezza di riflessi straordinaria. I pochi anni di carriera del dopoguerra furono di rapidissima ascesa: Savona, Genoa, Torino e Nazionale. Valentino Mazzola, il mai dimenticato capitano del “Toro” e della Nazionale, lo definì un prodigio calcistico, un fenomeno di tempismo e di rapidità. Molto sicuro negli interventi, aveva una presa ferrea, fu ritenuto uno dei migliori portieri di classe internazionale che l’Italia abbia mai avuto. Ma in quelle mitiche squadre del ‘40, tra gli altri bravi giocatori, giocava “Felicin” Benedusi, cairese, fu un attaccante di notevole livello tecnico, molto veloce, forte nel dribbling, buon realizzatore, un giocatore che avrebbe potuto raggiungere a altre categorie, ma per motivi di studio rimase a Cairo. Nel dopoguerra giocò ancora due campionati nel ‘45/’46 e nel ‘46/’47 risultando il miglior realizzatore, per gli studi universitari, smise di giocare, ma il ricordo di quello che sapere fare sui campi di calcio, viene tramandato dai “vecchi” sportivi che seguono la Cairese da decenni. Fu dopo, per tanti anni, un affermato dentista per la comunità cairese. Era un calcio per pochissimi mezzi, ma con una grande e straordinaria passione. Giorgio Crocco OGGI CAIRESE Tre giocatori importanti e di spessore per i gialloblu allenati da mister Podestà Gentian Torra, Gianluca Olivieri e Franco Cocito In una Cairese, che ha dovuto affrontare almeno le ultime 10 partite con seri problemi di organico, visti i tanti infortuni, le assenze, le squalifiche, credo possano essere menzionati tre giocatori importanti: l’attaccante Torra e i difensori Cocito e Olivieri. Per Torra è stato un campionato luci e ombre, ha realizzato alcuni goal importanti ed è stato prezioso per Daddi, con cross e lanci che hanno consentito a “Piero” di realizzare reti molto belle. Purtroppo, in alcuni casi, non è riuscito a controllare l’esuberanza e le espulsioni hanno pesato, aggiungendosi anche a infortuni che l’hanno tenuto lontano dal campo. Positiva la stagione di Francesco Cocito, che è stato senza dubbio importante per la difesa gialloblu; un centrale difensivo che fa dell’esperienza e della fisicità l’arma migliore, giocatore di personalità e di carattere sa stimolare la squadra, bravo nelle proiezioni offensive e nel colpo di testa. Altro giocatore e difensore di rilievo è Gian Luca Olivieri, utilizzato molto spesso anche per il lungo infortunio a Prato, sa ricoprire il ruolo di centrale difensivo e di terzino; anche lui giocatore di esperienza per aver giocato anni in Eccellenza e in Promozione, è un buon marcatore che sa spingersi avanti, con lanci per gli attaccanti, è un giocatore deciso e sanguigno. È fuori dubbio che il reparto difensivo della Cairese sia stato molto Cocito Olivieri Torra penalizzato dai tanti infortuni la squadra gialloblu è che, se nico la squadra che ha saputo che la squadra ha avuto, in si dovessero disputare i playoff, si possano fare con il del campionato. Ci vuol, però, ben esprimersi in gran parte particolare a centrocampo, anche per la campagna acquisti recupero di giocatori importanti che siano in grado di ri- fino alla fine. tante concentrazione e fiducia invernale che ha lasciato qualche perplessità. L’augurio per portare allo stesso livello tec- Giorgio Crocco
CALCIO Martedì 4 Aprile 2017 - Anno 3 - N° 13 31 PROMOZIONE/PRIMA CATEGORIA/SECONDA CATEGORIA I valbormidesi ribaltano il risultato dopo un rigore contestato Pallare, salvezza diretta rimandata: biancoblù raggiunti nel recupero Christian Galfrè PALLARE Al Pallare manca pochissimo per festeggiare la matematica permanenza in Promozione. Il traguardo avrebbe potuto essere centrato già al termine della partita con la Campese; i biancoblù, però, sono stati fermati sul pareggio da un'altra squadra che è in bilico tra playout e salvezza diretta. La partita si mette subito male per i valbormidesi: dopo pochi minuti di gioco l'arbitro assegna un calcio di rigore tra le proteste dei locali; Criscuolo lo trasforma. I padroni di casa si innervosiscono ed impiegano alcuni minuti prima di reagire. Al 23° trovano il pareggio: calcio d'angolo, nell'area piccola Piccardi brucia tutti e devia la palla in rete. Al 44° i biancoblù passano in vantaggio grazie ad un preciso diagonale di Moretti. Nella ripresa il Pallare corre pochi pericoli e per due volte sfiora il colpo del ko: prima Saviozzi spreca a tu per tu col portiere, poi Moretti a pochi passi dalla porta sbaglia lo stop e Burlando in uscita sventa. Fatta eccezione per questo errore, il centrocampista classe 2000 ha disputato una gran partita. Al 25° il direttore di gara estrae il rosso diretto per parole blasfeme all'indirizzo di Ferraro. Nonostante l'inferiorità numerica i valbormidesi sembrano riuscire a condurre in porto il successo. Ma così non accade: Burrone assegna cinque minuti di recupero e nel secondo, complice una dormita difensiva in occasione di un paio di traversoni lunghi che non vengono sventati, Codreanu calcia al volo all'altezza del dischetto e realizza il definitivo 2 a 2. "L'arbitraggio è stato infelice, con numerose decisioni incomprensibili - dichiara mister Robiglio -. Ma dobbiamo riflettere sulle nostre piccole amnesie. A causa della pressione, legata all'ansia di voler fare risultato e alla conseguente tensione, abbiamo commesso alcuni errori. Ora ci restano due partite difficili: a Certosa su un campo non facile contro una squadra ormai tranquilla e poi con la Cairese, ancora in corsa per la promozione". PALLARE - CAMPESE 2-2 MARCATORI: p.t. 4° Criscuolo (C), 23° Piccardi (P), 44° Moretti (P); s.t. 47° Codreanu (C) PALLARE: Marenco, Bonifacino, Berruti, Di Noto, Ognjanovic, Ferraro, Moretti, Piccardi, Murabito (s.t. 26° Torrengo), Saviozzi (s.t. 39° Berta), Di Mare. All. Massimo Robiglio. CAMPESE: Burlando, Pirlo (s.t. 21° Bardi), L. Macciò, Rena (s.t. 11° Solidoro), Pastorino, R. Marchelli, Codreanu, Bertrand, Criscuolo, E. Macciò, D. Marchelli (s.t. 26° Merlo). All. Alberto Esposito. ARBITRO: Federico Burrone (Novi Ligure) ASSISTENTI: Nicolò Pasquini (Ge) e Dimitri Giorgio Ghio (Novi Ligure). 1^ CAT. ALTARESE - CELLE L. 2-3 Ultima mezz'ora fatale ai giallorossi La partita specchio di una stagione. L'Altarese si porta in vantaggio per 2 reti a 0, poi pecca di ingenuità ed un pizzico di presunzione e si fa raggiungere dal Celle, fino a subire la beffa del sorpasso allo scadere. Il primo tempo è bloccato; le due squadre non trovano spazi. L'Altarese spinge con più insistenza, gli ospiti agiscono in contropiede. L'unica occasione capita sui piedi di Zela sul finire della prima frazione, ma non ha fortuna. In avvio di secondo tempo sale in cattedra il solito Rovere, autentico protagonista della squadra valbormidese in questo campionato con prestazioni da categoria superiore. Al 9° risolve in rete un batti e ribatti in area; pochi minuti dopo, direttamente su calcio piazzato, fa partire un bolide che lascia impietrito Marchi. Per Rovere sono 13 le reti stagionali, pur giocando da esterno. I 3 punti sembrano in cassaforte, ma l'Altarese si complica la vita. Il Celle accorcia con un eurogol di Soto Pesce, poi i padroni di casa falliscono tre opportunità a tu per tu con il portiere. A quel punto la paura di veder sfumare il successo fa tremare le gambe ai valbormidesi e Sala, sull'esterno della difesa, con un errore grossolano si fa portare via il pallone da Costa: il numero 9 ospite va al tiro, Varaldo respinge ma nulla può sulla ribattuta. I locali hanno l'occasione per riportarsi in vantaggio, ma ancora una volta la sprecano e al novantesimo vengono puniti: Pansera, nel tentativo di deviare un pallone in angolo, infila la propria porta. In classifica l'Altarese torna a meno 4 dalla Baia Alassio. Ora c'è lo stop di venti giorni, gradito a pochi. "Questa sosta non ha senso, non ci voleva - dice mister Ghione -. Comunque, è il momento di raccogliere forze per dare tutto nel finale di campionato". RETI: s.t. 9°, 15° Rovere (A), 26° Soto Pesce (C), 38° Costa (C), 45° aut. Pansera (C) ALTARESE: Varaldo, Giorgetti (s.t. 25° Deninotti) Sala, Schirra, Bruzzone, Vassalli, Rovere, Bubba, Fofana, Zela (s.t. 35° Pansera), Brahi. All. Massimiliano Ghione. CELLE LIGURE: Marchi, Cosentino, Scandolara, Vallarino, Bonandin, Lupi, Bruzzone, Laporta, Costa, Colombi, Soto Pesce. All. Antonio Parodi. ARBITRO: Lorenzo Garbarino (Genova). C.G. PROMOZIONE I biancoverdi salgono in sesta posizione a sole tre lunghezze dal Legino Parodi, un lampo nella noia: il Bragno batte il Ceriale per uno a zero Bragno e Ceriale non hanno più molto da chiedere a questo campionato e lo hanno dimostrato dando vita ad una partita tutt'altro che esaltante. Se la sono aggiudicata i padroni di casa che, grazie ad un gol segnato ad un quarto d'ora dal termine, hanno ritrovato la vittoria dopo quattro giornate di astinenza. Il terreno del "Ponzo", pur appesantito, ha retto bene alla pioggia. Nel riscaldamento Zizzini, inserito nell'undici titolare, si infortuna; il suo posto viene preso da Cigliutti. Fin dai primi minuti il gioco si sviluppa prevalentemente a centrocampo. Il Ceriale mostra una leggera supremazione territoriale, ma non si rende mai pericoloso. Nella prima metà di gara l'unico tiro in porta lo scocca Facello, para Breeuwer. La ripresa propone lo stesso canovaccio. Quando la partita sembra indirizzata verso l'identico risultato dell'andata, ovvero il pareggio a reti inviolate, un'azione dei padroni di casa rompe Parodi l'equilibrio: Parodi triangola con Cerato, entra in area e con il sinistro batte il portiere in uscita. È il gol decisivo. Il Ceriale abbozza una timida reazione ma non riesce ad impensierire Binello. Allo scadere Facello incappa nella seconda ammonizione e il Bragno termina l'incontro in dieci. Buono l'arbitraggio, agevolato da una sfida dai bassi toni agonistici. La tredicesima vittoria in campionato permette ai biancoverdi di mister Cattardico di scavalcare la Praese e riprendersi la sesta posizione, portandosi a 45 punti, bottino superiore sia a quello della scorsa stagione (quando arrivarono a 40) che di due anni fa (quando si fermarono a 36). C.G. BRAGNO - CERIALE 1-0 MARCATORI: s.t. 32° Parodi (B) BRAGNO: : Binello, Ndiaye, Puglia, Mao, Tosques, Monaco, Mombelloni (s.t. 29° Parodi), Facello, Cerato, Mazzei (s.t. 18° Cervetto), Cigliutti (s.t. 10° Pellicciotta). A disposizione: Orru, Cosentino, Zizzini, Pesce. All. Cristian Cattardico. CERIALE: Breeuwer, Michero, Quarone, Gervasi, Scannapieco, Kuci, Mandraccio, Donà, Haidich, Ardissone, Corsini. A disposizione: Assone, Degola, Balbo, Cauteruccio, Gloria, Canetto, Guarisco. All. Maurizio Renda. ARBITRO: Jetmir Hasa (Albenga) 2^ CATEGORIA Millesimo 4 Rocchettese 0 Dopo la sconfitta contro il Plodio il Millesimo ha conquistato una vittoria importantissima ai fini della classifica battendo la Rocchettese con un pesante 4-0. Gli autori delle reti sono stati De Gradi nel primo tempo e Arena, Bove e Ferraro nella ripresa. Ora i giallorossi hanno definitivamente centrato i playoff. Nel prossimo turno il Millesimo sarà ospite dell’Olimpia Carcarese mentre la Rocchettese giocherà in casa contro la Fortitudo reduce da una bella vittoria contro il Plodio. MILLESIMO: Castiglia, Bove, De Madre, Franco, Sismondi, Protelli (Bertuzzo), Ciravegna, Arena (Tagliero), Peirone S, De Gradi (Ferraro), Fracchia. All: Peirone ROCCHETTESE: Buscaglia, Romero, Bommarito, Rosati, Gallione, Leka, Guastamacchia, Genta (Veneziano), Horma (Monni), Abubakar (D’Arienzo), Vigliero. All: Macchia D.M.
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