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numero 14

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4 CAIRO MONTENOTTE<br />

Martedì 11 Aprile 2017 - Anno 3 - N° <strong>14</strong><br />

ASSOCIAZIONE<br />

Il Consiglio Direttivo<br />

dell’Avo di Cairo<br />

POLITICA<br />

Massimo Gariano è tornato con la campagna elettorale<br />

Tutto tace nel centrodestra<br />

Le posizioni di Pennino e Ghione<br />

Rosa Fenoglio<br />

CAIRO MONTENOTTE<br />

Mentre la data in cui il<br />

centrodestra dovrebbe<br />

sciogliere le riserve sul<br />

suo candidato sindaco, che vedrebbe<br />

Roberto Speranza avvantaggiato<br />

rispetto a Paolo Lambertini,<br />

slitta di giorno in giorno<br />

– oggi si parla di mercoledì 13<br />

aprile – Matteo Pennino e la sua<br />

squadra sono in movimento, con<br />

una lista chiusa e di cui ufficiosamente<br />

continuano a circolare i<br />

nomi, e con la stesura del programma<br />

elettorale già avviata.<br />

Dichiara, infatti, il candidato sindaco<br />

di centrosinistra: “Il progetto<br />

incontro – ascolto – confronto<br />

sta andando avanti e finora abbiamo<br />

avuto oltre 100 incontri<br />

con associazioni e famiglie. È<br />

un percorso interessante, produttivo<br />

e particolarmente utile alla<br />

realizzazione del programma elettorale,<br />

che sarà condiviso da tutti<br />

i componenti della lista”. Il gioco<br />

di anticipo del centrosinistra può<br />

rendere più unita la squadra che,<br />

oltre a “rappresentare tutti gli<br />

ambiti sociali e territoriali”, evidenzia<br />

“grande coesione”.<br />

A breve, inoltre, in via Roma<br />

sarà adibito un point per incentivare<br />

il confronto. Anche Fabrizio<br />

Ghione ha iniziato la sua campagna<br />

elettorale con la distribuzione<br />

di gadget e con una lettera inviata<br />

ai cittadini cairesi. Dopo aver ribadito<br />

le cause che l’hanno portato<br />

alle dimissioni da assessore e all’allontanamento<br />

dalla lista guidata<br />

da Pennino, assicura la presenza<br />

con una propria lista, che sarebbe<br />

quasi completata.<br />

Recentemente si è tenuto un<br />

incontro a livello regionale con i<br />

massimi esponenti di F.I. e della<br />

Lega Nord per chiudere le operazioni<br />

elettorali, Cairo compreso.<br />

Sono stati delegati alla soluzione<br />

i rispettivi segretari provinciali.<br />

Dicono i responsabili: “La riunione<br />

ha fatto il punto delle situazioni<br />

attuali che coinvolgono<br />

alcuni paesi e città della provincia<br />

di Savona, tra cui Cairo Montenotte.<br />

Mercoledì prossimo (domani)<br />

sarà ufficialmente annunziato<br />

il nostro candidato a Sindaco.<br />

Intanto l’aspetto più movimentato<br />

di questo inizio di campagna<br />

elettorale è rappresentato dalle<br />

vignette di Massimo Gariano che,<br />

nell’attesa che il centrodestra scopra<br />

le sue carte, si concentrano<br />

sui nomi ormai conosciuti.<br />

Ci scusiamo con i lettori e con il consiglio direttivo<br />

dell’Avo poiché, per un disguido di comunicazione, la settimana<br />

scorsa abbiamo pubblicato in prima pagina una<br />

foto che non corrisponde all’attuale consiglio. Nella foto<br />

il consiglio eletto di cui fanno parte, da sinistra: Marina<br />

Steccolini, Gioconda Forgetti, Fiorenza Palazzolo, Ada<br />

Ghiso e Giusi Nisi; al centro il dott. Michele Giuliano, sostenitore<br />

dell’associazione sin dai suoi esordi. Nell’immagina<br />

non è presente Daniela Battaglieri.<br />

R.F.<br />

In Grecia per conoscere da vicino le storie dei migranti<br />

Il tremendo attacco chimico<br />

portato a termine sui civili dalle<br />

forze di Bashar al-Assad lo scorso<br />

4 aprile, cui è seguito il bombardamento<br />

americano della base<br />

aerea governativa di Shayrat, ha<br />

ricondotto la catastrofica situazione<br />

siriana all’attenzione del<br />

mondo.<br />

In realtà i cittadini della Siria<br />

sono stretti da sei anni nella morsa<br />

di una miriade di fazioni differenti<br />

che combattono tra loro, a cominciare<br />

dal già citato regime di<br />

Assad, supportato dalla Russia e<br />

fronteggiato dai cosiddetti “ribelli”,<br />

dai curdi e dallo Stato islamico.<br />

Tentare di semplificare un<br />

quadro geopolitico così complesso<br />

è impossibile: del resto, quello<br />

che appare più tragico ai nostri<br />

occhi è l’incubo in cui vive il<br />

popolo siriano, non gli interessi<br />

delle parti in gioco.<br />

Per conoscere da vicino questa<br />

situazione, un gruppo di ragazzi<br />

valbormidesi ha scelto di passare<br />

una settimana in Grecia, nel quartiere<br />

ateniese di Neos Kosmos,<br />

per conoscere da vicino le storie<br />

degli immigrati in arrivo in Europa.<br />

Ad aver vissuto questa esperienza<br />

sono stati Bruna Caviglia,<br />

Laura Celestini, Sara Crepaldi,<br />

Federico Grosso, Marta Lavagna,<br />

Jasmin e Gianni Ortolan, Chiara<br />

Reverdito e Miryam Roella, i<br />

quali lo scorso 26 aprile sono<br />

volati ad Atene per raggiungere<br />

il parroco di Cairo Montenotte,<br />

Don Mario Montanaro, con alle<br />

spalle diverso tempo trascorso in<br />

attività umanitarie in Siria e più<br />

recentemente anche nei campi<br />

profughi della Grecia.<br />

«Adesso che ripenso alla mia<br />

esperienza da volontaria, più che<br />

aiutare sono stata aiutata», ci racconta<br />

Sara Crepaldi: «Le nostre<br />

principali esperienze sono state<br />

visitare e poter socializzare con<br />

profughi siriani in un centro di<br />

accoglienza chiamato Neos Kosmos<br />

Social House, giocare con<br />

alcuni bambini in un campo immigrati<br />

situato nell’aeroporto abbandonato<br />

di Atene-Ellenikon e<br />

visitare le zone degradate della<br />

città». Esattamente come i migranti<br />

in cerca di asilo in arrivo<br />

sulle nostre coste, anche quelli<br />

che scelgono di transitare attraverso<br />

la Grecia sono costretti a<br />

lunghe peripezie burocratiche.<br />

Continua Sara: «I profughi che<br />

raggiungono la Grecia prima devono<br />

passare un periodo di tempo<br />

in un campo come quello di Ellenikon,<br />

poi finiscono in una lista<br />

per il ricollocamento e appena si<br />

liberano posti si trasferiscono nei<br />

centri di accoglienza come Neos<br />

Kosmos Social House.<br />

Nel centro dove siamo stati solo<br />

un ragazzo aveva trovato lavoro,<br />

proprio lì in quella struttura come<br />

traduttore dall’arabo all’inglese<br />

e come insegnante per i bambini.<br />

L’esperienza che mi ha toccato<br />

di più è stato il racconto del viaggio<br />

di Elias per arrivare in Grecia:<br />

un ragazzo di poco più di vent’anni<br />

che ha dovuto affrontare<br />

ciò da solo.<br />

Se provo ad immaginare che<br />

momenti deve aver passato, sperando<br />

di non essere visto dai soldati<br />

turchi per non essere ucciso,<br />

mi viene la pelle d’oca.». Un’esperienza<br />

profonda, che questi ragazzi<br />

hanno intenzione di ripetere, per<br />

tenere alto il valore tipicamente<br />

europeo dell’accoglienza in un<br />

periodo in cui viene fortemente<br />

messo in discussione. E.B.

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