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1<br />
Tutto ciò che vediamo delle stelle,<br />
sono le loro vecchie fotografie
LE VECCHIE FOTO DELLE STELLE è il nome del sito web da cui provengono queste<br />
foto. L’indirizzo completo è www.levecchiefotodellestelle.it e potete trovarci le foto<br />
migliori, a parere mio e dei miei amici, scattate negli ultimi 15 anni.<br />
Mi chiamo Daniele Prati e sto scrivendo queste parole nel gennaio del 2015.<br />
Il titolo, del sito e di questo volume, è tratto dal graphic novel WATCHMEN, di Alan<br />
Moore e Dave Gibbons. C’è questa pagina in cui il Dr Manhattan passeggia sulla<br />
superficie di Marte con una foto della sua vita precedente, quella umana, tra le mani.<br />
La foto mostra lui stesso e una donna, sullo sfondo di un parco dei divertimenti, nel<br />
1959. Sembrano felici. Il Dr Manhattan però non è più l’uomo della foto, ora è una<br />
creatura blu multidimensionale dotata di poteri soprannaturali, ricevuti in seguito<br />
a un incidente di laboratorio. Nemmeno lui si riconosce più nell’uomo nella foto<br />
perché i suoi poteri lo rendono in grado di leggere la struttura atomica delle cose.<br />
In quel momento, con la foto in mano, egli sembra chiedersi in quale punto della<br />
struttura molecolare delle cose risiedano le emozioni umane. Quell’oggetto è, per<br />
lui, l’impressione di una luce che non c’è più.<br />
Alza gli occhi - si trova su Marte - e guarda il firmamento.<br />
Lascia cadere la foto e la didascalia del suo pensiero aspetta al suolo con queste<br />
parole: Tutto ciò che vediamo delle stelle, sono le loro vecchie fotografie.<br />
Le foto coprono un ampio lasso di tempo, 15 anni, e rappresentano quindi anche<br />
le tappe di un’evoluzione tecnica e stilistica. Sono state scattate con apparecchi<br />
diversi, tra cui una compatta ultrazoom LUMIX della Panasonic, una Canon 40D con<br />
diverse lenti e una Fujifilm X-E1.<br />
Sono i miei appunti di luce da una giornata interiore, che continua a svolgersi da<br />
qualche parte, indipendentemente da me. Selezionare e impaginare queste foto,<br />
come aprire una cartina geografica, mi ha dato un senso di direzione. Un senso.<br />
È già molto. Sicuramente più di quello che ha avuto il Dr Manhattan.<br />
Daniele Prati<br />
2
INDICE<br />
BALENE<br />
FACCE<br />
FOTO A LUOGO<br />
LUCI AMICHE<br />
PASSAGGI E PAESAGGI<br />
PARAGGI E PERSONAGGI<br />
FOTOSTORIE<br />
FOTO DI STRADA<br />
5<br />
23<br />
35<br />
67<br />
79<br />
101<br />
119<br />
131<br />
3
4
BALENE<br />
Le “balene” sono le domeniche che vengono<br />
a spiaggiarsi alla fine di certe settimane<br />
invernali. La maggior parte delle volte mi limito<br />
a guardarle morire. Altre, mi fingo Jonah<br />
e ci faccio un giro dentro, con la macchina<br />
fotografica.<br />
Di solito mi ci imbatto a Cesenatico, soprattutto<br />
da solo e a piedi, a volte in bici. A volte si trovano<br />
anche nei dintorni romagnoli, per le vie dei<br />
borghi sulle colline o per la campagna che quelle<br />
stesse colline cuce al lungomare.<br />
“Balene” è la categoria più vecchia delle vecchie<br />
foto delle stelle. Erano “balene” le mie prime<br />
foto con una fotocamera compatta da 5 MP, e<br />
poi quelle con una ultrazoom Panasonic LUMIX<br />
da 7 MP. La scarsa qualità di alcune immagini<br />
a stampa ne è la testimonianza. Le ho messe lo<br />
stesso, perché dove queste foto non arrivano<br />
con la qualità tecnica, arrivano con l’atmosfera,<br />
lo stato d’animo con cui le ho scattate, lì dove<br />
mi aspettavano, al centro di quelle indolenti<br />
domeniche che sono già lunedì mattina travestiti,<br />
ma che, forse per questo, riescono a darsi una<br />
dimensione particolare, interna a qualche cosa,<br />
come il ventre di una balena, appunto.<br />
In piedi sulla mura di Ponente<br />
Cesenatico<br />
5
Il grattacielo dal molo di Levante<br />
Cesenatico<br />
6
7<br />
L’accesso alla spiaggia di una colonia<br />
Ponente di Cesenatico
Altana di salvataggio a fine stagione<br />
Cesenatico<br />
8
9<br />
Posti al sole in inverno<br />
Cesenatico
Pedalò in secca<br />
Ponente di Cesenatico<br />
10
11<br />
Approdi<br />
Cervia
La luce verde, come quella di Gatsby<br />
Cesenatico<br />
12
13<br />
Calcinculo in piazza<br />
Morciano di Romagna
Neve e sabbia<br />
Villamarina di Cesenatico<br />
14
15<br />
Pedalò nella zona colonie<br />
Ponente di Cesenatico
Fuori stagione<br />
Ponente di Cesenatico<br />
16
17<br />
Argonautiche<br />
Pinarella di Cervia
Al mare in autunno<br />
Cesenatico<br />
18
19<br />
Zona colonie<br />
Ponente di Cesenatico
Zona colonie<br />
Spiaggia tra Rimini e Riccione<br />
20
21<br />
Bassa a Ponente<br />
Cesenatico
22
FACCE<br />
Devo arrivare troppo sotto a una persona<br />
per farle un ritratto. E io sono grosso, lento<br />
e impacciato, mi vedono arrivare. Sono pure<br />
timido, ulteriore ostacolo. E poi ho questa fissa<br />
del medio formato, 35 mm e dintorni, che mi<br />
preclude gli scatti rubati. Le facce che fotografo<br />
sono quindi, quasi sempre, amici, parenti o gente<br />
abituata a me.<br />
Per essere precisi, questa sezione dovrebbe<br />
chiamarsi “facce di gente che ho abituato alla mia<br />
presenza con la macchina fotografica” oppure<br />
“gente che dimostra una totale indifferenza al<br />
mio obiettivo e che mi induce a credere di poter<br />
scattare senza conseguenze”.<br />
Mi sa che non so fare ritratti, nemmeno<br />
sono sicuro di capire il ritratto, come forma<br />
fotografica. Per dire che tutte o quasi le volte<br />
che ho scattato a persone e volti, non stavo<br />
pensando di fare un ritratto, dentro di me mi<br />
dicevo di star facendo una foto a una storia che,<br />
incidentalmente, aveva luogo in quel momento<br />
in un volto umano.<br />
In ogni caso, quelle foto sono ora queste facce.<br />
Sughen<br />
In un bar di Calcata<br />
23
Stefano assiso su un trono di pietra<br />
Calcata<br />
24
25<br />
Federico, membro dell’opposizione<br />
La Valletta, Malta
Lorenzo e Andrea<br />
Liverpool<br />
26
27<br />
Tamara<br />
Bruxelles
Giordano Aterini<br />
Firenze<br />
28
29<br />
Emiliano durante un reading<br />
Firenze
Granata!<br />
Borella di Cesenatico<br />
30
31<br />
Mattia ed Emma al Baltic<br />
Cesenatico
Silvia, protagonista di un videoclip mai realizzato<br />
Riccione<br />
32
33<br />
Grande Buddha<br />
Kamakura
34
FOTO A LUOGO<br />
Cioè, in pratica, le foto delle vacanze. Ho<br />
viaggiato il più possibile, per quello che i miei<br />
mezzi mi permettevano, ma non mi sono mai<br />
spinto in quei luoghi dove le foto diventano<br />
reportage, che so, l’Africa Nera, le estremità del<br />
mondo, paesi nell’incertezza politica o alla vigilia<br />
di una rivoluzione. Solo mete turistiche per me,<br />
grandi città europee o paesi industrializzati.<br />
In quei posti tutti fanno le stesse foto.<br />
È molto più difficile mantenere una prospettiva<br />
personale sulle cose. Quindi, almeno per me,<br />
è andata che scattavo sempre meno e, spero,<br />
sempre meglio.<br />
Un weekend nell’arte e nella cultura di una<br />
capitale europea mi ritrovavo a riassumerlo in<br />
una dozzina di foto, una vacanza di un paio di<br />
settimane, in poche decine.<br />
Il processo ricorda quello della distillazione,<br />
una grande mole di tempo e spazio, e frutti<br />
fotografici, concentrata in pochi istanti di luci<br />
irripetibili.<br />
Ora credo di capire il Dr Manhattan.<br />
Palazzo sulla Graben nel periodo natalizio<br />
Vienna<br />
35
Argo<br />
Grecia<br />
36
37<br />
Capo Sunio<br />
Grecia
Facciata<br />
Bruges<br />
38
39<br />
Reichstag Dome<br />
Berlino
Studenti di arte<br />
Bruges<br />
40
41<br />
À la Mort Subite<br />
Bruxelles
Ponte da Odaiba<br />
Tokyo<br />
42
43<br />
Ponte di Galata<br />
Istanbul
Portone di un edificio di culto<br />
Da qualche parte nelle Fiandre<br />
44
45<br />
Due come usciti da un anime<br />
Kyoto
Asakusa<br />
Tokyo<br />
46
47<br />
Statua fontana raffigurante una Kirin<br />
Ovunque in Giappone
Gundam<br />
Odaiba, Tokyo<br />
48
49<br />
Fama e fortuna<br />
Giappone
Il giardiniere<br />
Giappone<br />
50
51<br />
Scolaresca<br />
Nikkō
Tempio Sengaku-ji, dove riposano i 47<br />
Tokyo<br />
52
53<br />
Santuario Meiji<br />
Tokyo
Hiroshima<br />
Giappone<br />
54
55<br />
Kiyomizu-dera<br />
Giappone
Matrimonio tradizionale<br />
Kyoto<br />
56
57<br />
Tempio imprecisato<br />
Giappone
Vecchio tempio<br />
Koyasan<br />
58
59<br />
Padrão dos Descobrimentos<br />
Lisbona
Cinque Terre<br />
Liguria<br />
60
61<br />
Cinque Terre<br />
Liguria
Un cielo di confine<br />
Tra Israele e Libano<br />
62
63<br />
Fortezza di Masada<br />
Israele
Visitatori<br />
Betlemme<br />
64
65<br />
Quasi piazza delle spose dei marinai<br />
Cesenatico
66
LUCI AMICHE<br />
L’amicizia getta una luce peculiare su tutte le<br />
cose. Amicizie di lungo corso o appena strette<br />
non fa differenza, quella luce può essere colta da<br />
una macchina fotografica.<br />
Le foto che seguono sono i miei amici che fanno<br />
cose, immersi nella particolare qualità luminosa<br />
della nostra amicizia, per questo il titolo della<br />
sezione è “Luci amiche”.<br />
Federico pensa al prossimo scatto<br />
Tarquinia<br />
67
Aron e Lorenzo per la via Fiorentina<br />
Cesenatico<br />
68
69<br />
Lo specchio nel garage<br />
Malta
Stefano, Alessandro (in volo) e Sughen<br />
Lisbona<br />
70
71<br />
Il brindisi di Ferragosto, sulle strisce pedonali<br />
Cesenatico
Bouti<br />
Another Place, Liverpool<br />
72
73<br />
Chiara e Matteo<br />
Cesenatico
Stefano scatta con il flash<br />
Cesena<br />
74
75<br />
Compagni di viaggio ANM<br />
Israele
Ste e Sughen entrano alla Città Incantata<br />
Calcata<br />
76
77<br />
Doppio<br />
Cesenatico
78
PASSAGGI E PAESAGGI<br />
Dicevo della mia fissa per il medio formato.<br />
Quando fai paesaggi con un obiettivo la cui focale<br />
è quella più vicina alla fisiologia dell’occhio<br />
umano, avrai paesaggi, e passaggi, a misura di<br />
uomo.<br />
È proprio questa la misura dei miei paesaggi,<br />
quella di un uomo che passava di lì e guardava,<br />
in prima persona certo, ma come se non fosse<br />
già più lì. E credo sia questo il motivo per cui le<br />
foto di passaggi e paesaggi mi sembrano le più<br />
rigorose e, in un certo senso, spietate.<br />
Magari proverete anche voi questa sensazione.<br />
O magari no, perché non sarete già più lì.<br />
Veduta da uno sperone di roccia<br />
Sasso Simone e Simoncello<br />
79
Stesso paesaggio, da un altro punto di vista<br />
Sasso Simone e Simoncello<br />
80
81<br />
Sant’Apollinare in Classe<br />
Ravenna
Dopo le onde<br />
Ponente di Cesenatico<br />
82
83<br />
Giungla urbana a Ueno<br />
Tokyo
Parco di divertimenti<br />
Tokyo<br />
84
85<br />
Cinque Terre<br />
Liguria
Cinque Terre<br />
Liguria<br />
86
87<br />
Da qualche parte<br />
Islanda
Da qualche parte<br />
Islanda<br />
88
89<br />
Qualcosa-foss<br />
Islanda
Come Mordor<br />
Islanda<br />
90
91<br />
Un ostello tra le foche<br />
Islanda
Villaggio di pescatori<br />
Islanda<br />
92
93<br />
Sentiero verso qualcosa-foss<br />
Islanda
Campanile sul porto canale<br />
Cesenatico<br />
94
95<br />
Strada provinciale<br />
Etruria
La città che muore<br />
Civita di Bagnoregio<br />
96
97<br />
Spalti<br />
Rocca di Montefiore Conca
Maré, dalla banchina opposta<br />
Cesenatico<br />
98
99<br />
Campagna<br />
Da qualche parte in Romagna
100
PARAGGI E PERSONAGGI<br />
È l’obiettivo della mia macchina a vedere<br />
attraverso i miei occhi, e quello che vede si fa un<br />
giro nel mio cervello, dove trova una platea di<br />
stereotipi, personaggi reali e di finzione, archetipi<br />
e miti, che cercano di aggrapparvisi e ritornare<br />
all’esterno.<br />
Lì fuori io sto per scattare la foto e sono<br />
condizionato dal personaggio che ho appena<br />
incontrato, di nuovo, nel ruolo che entrambi<br />
conosciamo.<br />
A quel punto non posso più recedere dallo<br />
scattare quella foto, in quel momento, a un<br />
vecchio compagno di palcoscenico, quello grande<br />
quanto il mondo, nel ruolo che l’ha reso eterno.<br />
Le foto di paraggi e personaggi sono come<br />
quando, in Romagna, incontri qualcuno per la<br />
strada e anche se è un po’ che non lo vedevi e<br />
magari non ti ricordi nemmeno bene chi è, gli<br />
dici un “Tot a post?” e richiudi il divario fino al<br />
prossimo incontro.<br />
Prima del concerto del Consorzio Portuali<br />
Al Gambero Rotto, Cesenatico<br />
101
Ballano<br />
Maré, Cesenatico<br />
102
103<br />
Il fotografo di nozze<br />
Cesenatico
Indiana Jones e padre<br />
Lucca<br />
104
105<br />
Lucca Comics and Games 2012<br />
Lucca
Lucca Comics and Games 2012<br />
Lucca<br />
106
107<br />
Chitarristi<br />
Da qualche parte in Romagna
Balli di gruppo<br />
Valverde di Cesenatico<br />
108
109<br />
La compagnia del mare<br />
Celle Ligure
Giocomicoliere<br />
Villamarina di Cesenatico<br />
110
111<br />
Festival degli aquiloni<br />
Pinarella di Cervia
Mischia al ristorante<br />
Cesenatico<br />
112
113<br />
Gigina<br />
Cesenatico
Il battesimo<br />
Cesenatico<br />
114
115<br />
Babeina<br />
Da qualche parte in Romagna
La strada degli innamorati<br />
Liguria<br />
116
117<br />
L’attacco speciale<br />
Bagno Capo Nero
118
FOTOSTORIE<br />
Il dono è la capacità di raccontare storie<br />
attraverso le fotografie. Le immagini di alcuni<br />
grandi fotografi sono narrative.<br />
Puoi fare foto tecnicamente inappuntabili, con<br />
colori stupefacenti, di un tempismo perfetto,<br />
ma saranno solo un’altra foto del tramonto di<br />
questa sera che verrà ad affollarmi la bacheca di<br />
facebook.<br />
Invece quelli con il dono non scattavano foto al<br />
tramonto, scattavano foto a storie, di persone, di<br />
luoghi, di momenti.<br />
Le loro, sono foto che possono essere lette.<br />
È quello che cerco di fare anch’io, con le dovute<br />
proporzioni. Ogni tanto ci prendo. Come nelle<br />
fotostorie o anche nella foto che fa da copertina<br />
a questo volume: “Aperitivo a Cesenatico”.<br />
Leggetela e ditemi quante storie ci trovate.<br />
Chiara e Morris<br />
Cesenatico<br />
119
Spiaggia in inverno<br />
Cesenatico<br />
120
121<br />
I ragazzi delle Camminate Fotografiche in vetta<br />
Sasso Simone e Simoncello
Una giornata ideale per i surfisti<br />
Spiaggia di Riccione<br />
122
123<br />
Al matrimonio di Marika e Andrea<br />
Romagna
Antica pesca alla tratta<br />
Cesenatico<br />
124
125<br />
Antica pesca alla tratta<br />
Cesenatico
L’assedio dell’alba<br />
Fortezza di Masada<br />
126
127<br />
Serata danzante al Bagno Capo Nero<br />
Valverde di Cesenatico
Padre e figlio<br />
Spiaggia di Riccione<br />
128
129<br />
Il grande platano orientale<br />
Carpinello (FC)
130
FOTO DI STRADA<br />
La “Street Photography” è, per me, la forma<br />
fotografica più pura ed essenziale, la dimensione<br />
fotografica per eccellenza, in cui le aspirazioni<br />
dell’arte e della tecnica fotografica possono<br />
realizzarsi.<br />
Il punto è che una “fotografia di strada” dà<br />
l’impressione di essere conclusa in sé e<br />
non avere più bisogno di niente e nessuno,<br />
pienamente realizzata, ineluttabilmente.<br />
È come se dicesse “sono una fotografia, prima di<br />
tutto, e non potevo essere nient’altro”.<br />
Campetto al Parco di Ponente<br />
Cesenatico<br />
131
Le amiche<br />
Lucca<br />
132
133<br />
Murales<br />
Berlino
Acropoli<br />
Atene<br />
134
135<br />
Decorazioni natalizie<br />
Vienna
Sommerbad Olympiastadion<br />
Berlino<br />
136
137<br />
Bancarelle al molo<br />
Istanbul
Venditore di biglietti della lotteria<br />
Istanbul<br />
138
139<br />
La rosa e la stele<br />
Istanbul
Via del centro storico<br />
Da qualche parte nelle Fiandre<br />
140
141<br />
Rituali al tempio<br />
Tokyo
Mercato ittico Tsukiji<br />
Tokyo<br />
142
143<br />
Sessione di allenamento per una squadra<br />
Tokyo
Strade<br />
Tokyo<br />
144
145<br />
Moderna famiglia giapponese alle prese con una tradizione<br />
Tokyo
Il servizio fotografico ad Arashiyama<br />
Kyoto<br />
146
147<br />
Il momento di pausa<br />
Tokyo
Fushimi Inari<br />
Kyoto<br />
148
149<br />
Strade di notte<br />
Kyoto
Miradouro<br />
LIsbona<br />
150
151<br />
Punto fotografico<br />
Cinque Terre
Cinque Terre<br />
Liguria<br />
152
153<br />
Tel Aviv<br />
Israele
Strokkur<br />
Islanda<br />
154
155<br />
Facciata<br />
Malta
La foto<br />
Ponente di Cesenatico<br />
156
157<br />
La pipa dei Quattro Venti<br />
Cesenatico
Scena d’azione monumentale<br />
Torino<br />
158
159<br />
Sotto un porticato<br />
Tarquinia
Forse è nata qui la cosa delle palle di Natale<br />
Betlemme<br />
160
161<br />
Attorno all’ombelico<br />
Gerusalemme
La vecchia pescheria<br />
Cesenatico<br />
162
163<br />
Porto canale<br />
Cesenatico
Ci vediamo in colonne<br />
Milano<br />
164
165<br />
Pontile<br />
Spiaggia di Cesenatico
Dove tutto è andato a finire è qui, questo libro fotografico, 15 anni di foto a luci<br />
provenienti da stelle, e giornate, che non esistono più o sono di un’altra dimensione,<br />
forse ideale, forse interiore.<br />
C’è questa giornata interiore, senza tempo, senza luogo, in cui sono bambino e<br />
adulto, triste e allegro, come un ricordo che non sono sicuro mi appartenga del<br />
tutto. Fatto sta che, ogni tanto, e tristemente sempre meno, da questa giornata che<br />
si svolge altrove giungono riflessi, raggi di luce, come nei film quando le stelle si<br />
allineano pretenziosamente, per permettere alla storia di acquistare urgenza e al<br />
rituale del cattivone di compiersi.<br />
Ogni volta che ho potuto, ho fatto una foto a quella giornata interiore, con i pianeti<br />
allineati, approfittando del varco dimensionale, e così ho potuto viverla un poco alla<br />
volta, in modo frammentario e sconnesso forse, ma ora, comunque, l’insieme di quei<br />
momenti torna a me con la forza di un ricordo vissuto, reale.<br />
15 anni e più di 150 foto ma quella foto non si scatta mai. Quello che ho fatto negli<br />
ultimi 15 anni, con la macchina fotografica, è accerchiare La Foto, avvicinarmici,<br />
prepararmici: ma non la scatterai mai. Resta lì, nel tuo librone fotografico, assente<br />
ma suggerita da tutte le altre foto, in irridente attesa nello spazio bianco tra di<br />
loro. In una dimensione tutta sua, peculiare per tempo e spazio, dove non arriverò<br />
mai. Per questo motivo mi sono aggrappato a quella pagina di Watchmen: il Dr<br />
Manhattan è un essere pandimensionale e atemporale, per il quale le regole dello<br />
spazio e del tempo non valgono. Se è lui a dire che addirittura le stelle sono vecchie<br />
foto, è comprensibile come io non riesca a trovare La Foto, limitato come sono dalla<br />
mia esistenza.<br />
Daniele Prati<br />
166
167
FINE<br />
168