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Origini del Canottaggio
zi di Mandello sul Lario – otteneva l’alloro olimpico
sul Tamigi ad Henley, nei Giochi di Londra
1948: era il 4 sen za capitanato da Giuseppe Moioli,
il quale aveva alle spalle Morille, Inver nízzi e
Faggi. Ancora le “furie rosse” della casa motociclistica
lombarda si imponevano, nel 1956 a Melbour -
ne, a bordo del 4 con timonato da Ivo Stefanoni
e formato da Trincavelli, Vanzin, Winkler e Romano
Sgheiz. Dodici anni più tardi, quest’ultimo atleta
sarebbe stato presento (quale capovoga del quar -
tetto con timoniere che si piazzò quarto) all’entusiasmante
successo – fu la prima medaglia d’oro
presa dall’Italía, fra tutte le discipline sportive, in
quella trasferta olimpica sudameri cana – del 2 con
trevigiano (formato da Baran, Sambo ed il timoniere
Cipolla) vincitore, sulle calde acque di Xochimilco
e ad 2 mila metri d’altitudine, nei Giochi
1968 di Città del Messico.
Poi, altre tre Olimpiadi vennero cele brate senza
che il canottaggio az zurro risalisse sul più alto gradino
del podio, assieme al Tricolore nel pennone
centrale. II lungo e malefico incan tesimo venne rotto
nel 1984 – ancora una volta al di là dell’Atlantico
– da due fratelli, Giu seppe e Carmine Abbagnale,
che assieme al timoniere Giuseppe Di Capua
rimarranno in dimenticabili per lo sport italiano
e mondiale. Lo specchio cristallino ca liforniano
di Lake Casitas incoronò la nostra coppia di vogatori
più grande di tutti i tempi quali campioni olimpici
del 2 con ed eredi di una tradizione glo riosa
che i due pompeiani ono reranno ancora nel 1988
a Seul. Anzi, in Corea, gli Abbagnale si tripliche -
ranno e le loro vittorie raddoppieranno: la medaglia
d’oro la conquisterà – oltre ai “fratelloni” Giuseppe
e Carmi ne – anche il “fratellino” minore
Agostino, capovoga del quadruplo completato da
96
Tizzano, Farina e Poli. Superato un lungo stop medico,
sarà proprio Agostino Abbagnale il cardine
azzurro di altre due formazioni italiane giunte al
successo olimpico: il doppio (con Tizzano) primo ad
Atlanta 1996 e nuovamente il quadruplo (assieme
a Raineri, Galtarossa e Sartori) a Sydney 2000.
Dopo vent’anni di presenze continue, l’Italia ha
partecipato alle Olimpiadi di Atene 2004 senza un
Abbagnale; della storica famiglia era ancora però
in Grecia il pigmalione, il dottor Giuseppe La Mura,
d.t. della flotta azzurra, la quale – nonostante
numerosi problemi – è riescita a tornare in Patria
con tre preziose medaglie di bronzo (doppio e
4 senza assoluti, 4 senza pesi leggeri).
I primi Giochi Olimpici in Cina, nel 2008, hanno
visto l’Italia remiera guidata da un nuovo d.t., Andrea
Coppola, già atleta preparato da La Mura come
prodiere del 2 con di Giuseppe Abbagnale. Una
nuova medaglia olimpica, l’argento del quadruplo
guidato da Raineri e Galtarossa, va ad arricchire
il bottino tricolore della manifestazione a cinque
cerchi.
Anche ai Campionati del Mondo – pur se dal 1998
ci sfugge l’oro – abbiamo colto significativi piazzamenti
nelle specialità olimpiche: da oltre un quarto
di secolo i remi tricolori salgono in ogni edizione
sul podio.
Complessivamente, l'Italia ha conquistato nel canottaggio
– in 112 anni di Giochi Olimpici remieri
– 10 medaglie d'oro, 13 d'argento e 12 di bronzo;
ed in 47 anni di Campionati del Mondo Assoluti
maschili e femminili 17 ori, 22 argenti e 18
bronzi. Mentre nelle 36 edizioni dei Campionati del
Mondo Pesi Leggeri maschili e femminili le barche
azzurre hanno ottenuto 50 medaglie d'oro, 24
d'argento e 22 di bronzo.