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OSSERVARE L’ORDINARIO<br />
PER METTERE IN LUCE<br />
LO STRAORDINARIO.<br />
QUESTA È STREET<br />
PHOTOGRAPHY.<br />
MUSEO<br />
DELLA CITTÀ<br />
Piazza Zanardelli<br />
Chiari (BS)<br />
DAL 6 AL 15<br />
OTTOBRE<br />
2017<br />
CATALOGO<br />
LTRE LO<br />
SGUARDO<br />
ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA
OBSERVA<br />
1ª edizione 2017<br />
È con grande soddisfazione che, dopo aver concluso l’evento “Observa”,<br />
ci apprestiamo a documentare in un <strong>catalogo</strong> la prima edizione. Innanzitutto<br />
perché abbiamo organizzato questo grande festival. “Oltre<br />
lo sguardo” è un gruppo di appassionati di fotografia nato solo nel<br />
2009. In questi anni, la passione per la fotografia e un buon clima<br />
di collaborazione ci ha spinto a… andare oltre, osando alcuni nuovi<br />
percorsi.<br />
L’interesse per la street photography, un genere fotografico dalle<br />
radici antiche e oggi più che mai attuale, ci ha invogliato ad approfondire<br />
questa tematica.<br />
La strada è il palcoscenico dove pulsa la vita delle persone offrendo<br />
al fotografo spunti straordinari.<br />
“Se si riesce a sentire l’odore della strada guardando una foto, possiamo<br />
parlare di street photograpy” Bruce Gilden<br />
La passione per questo genere di fotografia, seme ben piantato nel<br />
nostro gruppo, aveva bisogno di essere non solo coltivato, ma stimolato<br />
a guardare oltre il panorama locale, a confrontarsi… In questa<br />
direzione abbiamo osservato alcuni autori di street bresciani, e allargato<br />
lo sguardo al panorama di street nazionale.<br />
Undici autori bresciani hanno risposto all’appello…<br />
La scelta del collettivo Spontanea é arrivata naturale…e così tutto è<br />
cominciato…<br />
La location?<br />
Scelta importante che ha trovato nel museo della cittá di Chiari (BS)<br />
il luogo ideale: ex carcere ristrutturato in modo magnifico, con ampie<br />
sale ben illuminate e alcune celle che ancora risuonano delle voci del<br />
passato. Chissá… le foto esposte parlano di vita di strada…forse c’è<br />
un legame, neppure tanto nascosto!<br />
E il titolo?<br />
Per un periodo non breve è stato tutto un fervore per trovare il titolo<br />
adatto…e intanto si chiarivano anche le linee organizzative dell’evento.<br />
Infine la scelta: “OBSERVA”<br />
OBSERVA: L’atto di osservare è l’elemento fondamentale di ogni<br />
fotografo e in particolare di un fotografo di street che osserva la<br />
cosidetta normalitá, ma sa cogliere (a volte al volo a volte, trovato lo<br />
sfondo, aspetta….) l’elemento interessante.<br />
“Osservare l’ordinario per mettere in luce lo straordinario” cosí recita<br />
il nostro sottotitolo.<br />
OBSERVA è un termine latino che<br />
significa osservare, ... (altri significati).<br />
Ci è piaciuto perché è elegante, inoltre<br />
richiama qualcosa di antico ma universale.<br />
Universale come lo è l’arte e la fotografia.<br />
(suggerito da Massimo)<br />
Altri significati: esaminare, considerare,<br />
commentare, osservare, controllare,<br />
sorvegliare, serbare, custodire, seguire<br />
le regole, rispettare le leggi, apprezzare,<br />
stimare, venerare,ammirare, onorare<br />
aspettare il momemto buono, l’occasione<br />
propozia, fare attenzione, badare a…<br />
OBSERVA: oltre a presentare un importante collettivo nazionale, abbiamo<br />
voluto essere osservatori del panorama street bresciano e con<br />
questa esposizione abbiamo messo in <strong>mostra</strong> alcuni fra i migliori<br />
esponenti di questo genere fotografico.<br />
OBSERVA: perché il nome in latino? Ci è piaciuto perché è elegante,<br />
inoltre richiama qualcosa di antico ma universale. L’atto dell’osservare<br />
sta alla base di ogni tipo di arte. Si osserva e da lí parte l’atto<br />
creativo…<br />
Dal 6 al 15 ottobre 2017… museo della città di Chiari…<br />
Observa, street photo festival<br />
… un bel progetto, una bella scommessa… direi vinta!<br />
Alla prossima edizione!<br />
Lidia Mingotti<br />
Presidente Circolo Fotografico “Oltre lo Sguardo”
CHIACCHIERATA CON IL<br />
COLLETTIVO SPONTANEA<br />
Il collettivo SPONTANEA è nato nel 2013. L’unico<br />
collettivo esistente in Italia dedicato alla fotografia di<br />
strada, fino ad allora, era il gruppo Mignon di Padova.<br />
Probabilmente con la nostra formazione abbiamo<br />
messo in atto qualcosa che nel tempo stava pian piano<br />
maturando nell’ambiente italiano rispetto a ciò che già<br />
avveniva nel panorama della street mondiale.<br />
In breve tempo sono nati molti altri collettivi, quasi<br />
come se questa fosse la strada per auto certificarsi,<br />
per farsi riconoscere e considerare fotografi di strada<br />
di qualità unendosi ad altri.<br />
Spontanea non era nata con questa idea, ci siamo trovati<br />
in determinate dinamiche senza volerlo e abbiamo<br />
dovuto ponderare la nostra attività in funzione della<br />
qualità e della consapevolezza.<br />
Non abbiamo una sede specifica, periodicamente c’incontriamo<br />
sul web in video conferenza o attraverso<br />
chat in un gruppo chiuso su facebook. Sarebbe bello<br />
potersi vedere di persona, ma per via della lontananza<br />
tra noi questo purtroppo avviene in sporadiche occasioni.<br />
I membri del collettivo sono tutti italiani e vivono in<br />
diverse città, qualcuno anche all’estero come nel caso<br />
di Fabrizio Quagliuso che vive a Londra e Marco Giusfredi<br />
che vive a Parigi. Oggi, gli altri componenti del<br />
collettivo sono Emilio Barillaro e Stefano Mirabella da<br />
Roma, Mary Cimetta da Bologna, Massimo Napoli da<br />
Salerno, Vinicio Drappo da Perugia, Stefano Lessi da<br />
Cecina, Dino Jasarevic da Torino, Matteo Signanini<br />
da La Spezia, Nino Cannizzaro da Bagheria-Palermo e<br />
Umberto Verdoliva da Treviso.<br />
Dopo un periodo di assestamento il nucleo di base ha<br />
subito qualche modifica, ci sono stati nuovi innesti e<br />
qualcun altro ha lasciato il gruppo. Non è semplice<br />
condividere le aspettative personali e le proprie convinzioni<br />
con altri, quindi è normale avere periodi di crisi<br />
o di pausa come anche prendere decisioni di lasciare<br />
il gruppo. Trovare il senso del perché condividere<br />
qualcosa di proprio in un collettivo, prima o poi viene<br />
fuori nel tempo, una risposta personale che va data e<br />
che può mettere in crisi. Troviamo molto interessante<br />
il confronto e la crescita personale che avviene tra noi,<br />
forse è il collante che ci tiene uniti.<br />
Il nostro obiettivo principale è quello di oltrepassare<br />
i limiti che la fotografia di strada sembra avere per<br />
consuetudine sia come termine che come approccio.<br />
Siamo prima di tutto fotografi e per noi il quotidiano<br />
è un contenitore fluido dove prelevare storie, attimi,<br />
elementi, sensazioni esclusivamente per esprimerci e<br />
raccontare. Crediamo che la parola street photography<br />
sia riduttiva e limitante e che generi grande confusione<br />
sia in chi la pratica e sia in chi la valuta o la osserva.<br />
Il collettivo Spontanea è formato da autori eterogenei<br />
con stili anche completamente opposti ma soprattutto<br />
riconoscibili, che restano ai limiti tra l’intima ricerca<br />
personale, le storie umane e i luoghi dell’ordinario<br />
in un cammino fatto di pause, dubbi, errori e che si<br />
basano su di una forte consapevolezza personale del<br />
perché si fotografa.<br />
Il nome SPONTANEA ci è piaciuto subito, lo riteniamo<br />
adatto ad un collettivo fotografico anche se non<br />
rispecchia, spesso, le ricerche che mettiamo in atto.<br />
Dopo un periodo iniziale di studio e assestamento, ci<br />
siamo dedicati essenzialmente a realizzare progetti<br />
fotografici collettivi che nascono nel tempo e con un<br />
confronto diretto. Ad oggi sono nati tre lavori: Nei primi<br />
due “City Limits” e “The same place” abbiamo operato<br />
singolarmente affrontando la tematica scelta in<br />
maniera personale, mentre il terzo progetto dal titolo<br />
“Notte” lo abbiamo costruito attraverso una uniformità<br />
di stile e una visione comune attraverso l’editing di un<br />
curatore esterno al gruppo. “Notte” è stato il nostro<br />
primo lavoro stilisticamente omogeneo.<br />
Un’altra attività che periodicamente portiamo avanti<br />
è la realizzazione di una serie di fanzine legati da un<br />
filo comune individuato nei colori. Le fanzine “Blu” e<br />
quella “Rosso” sono state già pubblicate mentre a fine<br />
anno usciranno altre due fanzine “Verde” e “Nero”.<br />
L’editing, la scelta e la realizzazione grafica sono fatte<br />
da un gruppo di tre/quattro autori che da un anno e più<br />
si stanno impegnando in questo compito.<br />
Per i prossimi anni, ci piacerebbe continuare a sviluppare<br />
lavori collettivi di qualità, realizzare prodotti editoriali<br />
stampati, magari un libro, e ripetere eventi come<br />
lo “street folio” cioè letture dedicate alla fotografia di<br />
strada che i membri di Spontanea tengono di volta in<br />
volta in varie città italiane e che alla fine diventano momenti<br />
di aggregazione tra noi e con altri appassionati<br />
del genere.<br />
Continuiamo a proporre nel tempo autori e progetti<br />
che ci colpiscono, a curare un gruppo su flickr che ad<br />
oggi conta quasi 1800 iscritti. La speranza è anche di<br />
<strong>mostra</strong>re i nostri lavori in manifestazioni fotografiche<br />
per lasciare un segno concreto della nostra visione<br />
fotografica. A giugno del 2018 raggiungiamo i cinque<br />
anni di vita, ma possiamo sicuramente dire che<br />
siamo in pieno assestamento e crescita personale e<br />
collettiva.<br />
Umberto Verdoliva
“NOTTE”<br />
Prima ancora di vedere il corpo di materiale dal quale sarebbe uscita<br />
questa selezione, mi sono premurato di chiedere quale fosse il tema<br />
del lavoro. È stata una domanda posta di slancio, per inerzia, e certamente<br />
senza la pretesa che qualunque risposta potesse soddisfare la<br />
curiosità di vedere le fotografie vere e proprie.<br />
“Notte”, questa la risposta, rientra in una particolare categoria di tematiche,<br />
apparentemente semplici, ma che mi costringono ogni volta<br />
a ragionare su cosa rappresenti la fotografia per me. Sono sentimenti<br />
contrastanti: alla sincera attrazione verso i territori inesplorati, quelli<br />
delle possibilità infinite di una pratica giovane e in costante evoluzione,<br />
vedo opposta la consapevolezza che anche gli angoli più conosciuti,<br />
quelli dati per scontati, siano per la loro stessa natura destinati<br />
al costante cambiamento, al ripresentarsi ogni volta in modo diverso<br />
e sorprendente. La curiosità è volta per volta elemento base sia di un<br />
moto creativo, che dell’osservazione in senso stretto. Il fotografo sceglie<br />
dove collocarsi, sceglie il proprio ruolo, ancor prima di pensare a<br />
cosa e come inquadrare. Può decidere appunto di limitarsi a guardare,<br />
riponendo fiducia assoluta in quel meccanismo dove tutto, dopo una<br />
bella rincorsa, prende forma per la prima volta davanti a noi.<br />
In questo senso “Notte” è una tematica universale, uno dei teatri possibili<br />
della vicenda umana. Questa selezione, e il materiale da cui è<br />
stata tratta, è la rappresentazione di come si è voluta <strong>mostra</strong>re in quel<br />
momento, e implicitamente ci ricorda come domani sarà ancora qualcosa<br />
di completamente diverso, nuovo, mai visto prima.<br />
David Wilson<br />
Curatore del Progetto<br />
David Wilson è un fotografo italo-inglese che dalla fine degli anni ’90 opera tra l’Italia<br />
e il Regno Unito, portando avanti una ricerca incentrata sul quotidiano e sui luoghi della<br />
vicenda umana. È uno dei membri fondatori del collettivo internazionale Strange.rs, e nel<br />
2015 ha pubblicato la sua prima monografia “Minor Collisions” per l’Artiere Edizioni, inserita<br />
nella collana Urbanautica Collections. Attualmente sta sviluppando alcuni progetti<br />
incentrati sul territorio del Friuli - Venezia Giulia, e sta approfondendo ed espandendo<br />
le tematiche affrontate in precedenza con il lavoro Minor Collisions. Insieme a Christian<br />
Grappiolo e altri collaboratori si occupa del sito fotografidistrada.com, che si propone<br />
di affrontare con spirito critico le questioni relative alla fotografia in luogo pubblico.<br />
Collabora in veste di photo editor con diversi fotografi e collettivi italiani ed internazionali.
LORENZO LESSI<br />
FABRIZIO QUAGLIUSO
FABRIZIO QUAGLIUSO<br />
NINOCANNIZZARO<br />
SPONTANEA
FABRIZIO QUAGLIUSO<br />
MATTEO SIGNANINI
MARCO GIUSFREDI<br />
NINO CANNIZZARO<br />
SPONTANEA
FABRIZIO QUAGLIUSO<br />
VINICIO DRAPPO
MARY CIMETTA<br />
MATTEO SIGNANINI<br />
SPONTANEA
NINO CANNIZZARO<br />
NINO CANNIZZARO
NINO CANNIZZARO<br />
VINICIO DRAPPO<br />
SPONTANEA
MASSIMO NAPOLI<br />
MARCO GIUSFREDI
FABRIZIO QUAGLIUSO<br />
DINO JASAREVIC<br />
SPONTANEA
UMBERTO VERDOLIVA<br />
FABRIZIO QUAGLIUSO
FABRIZIO QUAGLIUSO<br />
UMBERTO VERDOLIVA<br />
SPONTANEA
UMBERTO VERDOLIVA<br />
UMBERTO VERDOLIVA
EMILIO BARILLARO<br />
EMILIO BARILLARO<br />
SPONTANEA
MASSIMO NAPOLI<br />
DINO JASAREVIC
DINO JASAREVIC<br />
EMILIO BARILLARO<br />
SPONTANEA
MARCO GIUSFRED<br />
FABRIZIO QUAGLIUSO
EMILIO BARILLARO<br />
LORENZO LESSI<br />
SPONTANEA
MASSIMO ALFANO<br />
“STREET CANDID COLOR”<br />
Street Candid Color è una raccolta sparsa di scene “candid”<br />
riprese in strada che senza presunzione vogliono raccontare<br />
la vita reale infusa delle sue stranezze e abitudini. Rispetto<br />
ad altri generi fotografici che pratico, la street photography<br />
mi rilassa, non provo l’ansia di produrre immagini estetiche<br />
o funzionali ad una narrazione specifica, scatto e basta.<br />
Tante piccole storie in ogni singolo scatto, nessun legame<br />
tra di loro, ma semplicemente momenti catturati in modo<br />
fulmineo, unico ed esclusivo, proprio perché assolutamente<br />
non riproducibili.<br />
biografia<br />
Mi occupo di fotografia da 10 anni e faccio parte dell’Associazione fotografica<br />
“Oltre lo sguardo” di Erbusco. Mi piace pensare alla fotografia come<br />
una forma d’arte, ma nello stesso tempo anche come ad un mezzo per<br />
documentare il nostro tempo. Prediligo la fotografia di ritratto, di reportage<br />
e di street, anche se non mi faccio particolari problemi ad utilizzare mezzi e<br />
forme di espressione più attuali.<br />
C’è una cosa che ho scoperto essere cresciuta in questi anni nella mia fotografia,<br />
è l’interesse al progetto piuttosto che alla fotografia singola. Progetti<br />
che richiedono tempo, ricerca e un certo approfondimento dell’argomento.<br />
Mi piace descrivere concetti e argomenti riguardanti fenomeni sociali e sociologici<br />
attuali, soprattutto quelli che mi riguardano a volte come cittadino,<br />
a volte come padre. In fondo il mondo in cui viviamo è fatto di madri, di<br />
padri, di figli, di situazioni che cambiano con il tempo, di quotidianità.<br />
La mia più grande ambizione? È quella di diventare uno storyteller con l’obiettivo<br />
di saper raccontare storie interessanti attraverso le immagini.
MASSIMO ALFANO
MASSIMO ALFANO
MASSIMO ALFANO
MARIAGRAZIA BERUFFI<br />
“STREGATI A BERLINO”<br />
Le fiabe a volte si incontrano in città.<br />
Sono sogni spesso infranti ma che puntualmente rinascono,<br />
un desiderio di libertà che talora stravolge e sconfina<br />
nella follia e una grande condivisione di speranze che rischiano<br />
di naufragare in un boccale di birra e un po’ d‘erba.<br />
Tutto ciò si respira per le strade di Neukolln e Kreuzberg, il<br />
cuore magico di Berlino.<br />
biografia<br />
Di ritorno a Brescia, città natale, dopo aver vissuto 30 anni a Trieste dove<br />
ho insegnato lingue straniere e iniziato un percorso di studi grafici, ho improvvisamente<br />
scoperto la fotografia. Amore a prima vista e passione che si<br />
è da subito concretizzata in uno studio approfondito non tanto della tecnica<br />
quanto degli autori classici e contemporanei. La mia è una fotografia fatta<br />
di incontri casuali che si tramutano spesso in una condivisione di sogni,<br />
sentimenti ed emozioni.
Mariagrazia Beruffi
Mariagrazia Beruffi
Mariagrazia Beruffi
LUIGI BROZZI<br />
“PROVENCE”<br />
Fotografie di formato ridotto per luoghi di formato ridotto:<br />
intimo, semplice, un po’ sdrucito, come un vestito vecchio<br />
ma caro.<br />
La Provenza, ed in specifico Biot, Arles ed Avignon, visitate<br />
in una settimana di pace e respiro nel Settembre del 2016,<br />
con quella che per me è compagna ideale, dal punto di vista<br />
espressivo: una compatta APS-C con un 35mm fisso equivalente,<br />
semplice e sana come i luoghi che ho vissuto.<br />
Muri, visi, dettagli quasi emersi da un tempo remoto, ed<br />
anche il contrasto tra il nuovo e l’antico, con un ritmo lento,<br />
dolce, lontano dal nostro di ogni giorno.<br />
Come sempre in Francia, lo scorrere del tempo e le atmosfere<br />
avvincono, seducono, portano dentro sensazioni che<br />
riscoprire è confortante, delizioso.<br />
Il colore era per me un obbligo, completa e sostiene tutte<br />
queste sensazioni come una musica interiore.<br />
biografia<br />
Nato a Brescia, consegue la maturità classica e si laurea in Architettura<br />
presso il Politecnico di Milano. Dopo diverse esperienze come Architetto,<br />
intraprende la strada della comunicazione e della Pubblicità, collaborando<br />
con alcune agenzie cittadine e poi fondandone due proprie.<br />
L’attività fotografica, perseguita da sempre come passione, è parte integrante<br />
del lavoro pubblicitario, sinché diviene professione primaria dal 2003.<br />
Come Free-Lance, si occupa di servizi di reportage, per aziende, attività<br />
commerciali, matrimoni; il campo di ricerca personale è quello del reportage<br />
e della fotografia di strada.<br />
Dal 2012 tiene corsi di fotografia, sia collettivi che individuali, a livello base<br />
ed avanzato o su specifiche esigenze del cliente, sia dal punto di vista tecnico<br />
che dell’editing e di specifici generi di ripresa, in collaborazione prevalente<br />
con New Free Photo in Brescia, con il Comune di Sirmione e con altri<br />
Enti privati ed associazioni fotografiche.
luigi brozzi
luigi brozzi
luigi brozzi
luigi brozzi
MARCO CONFORTI<br />
“RIPRENDETEVI LA NOTTE”<br />
“La notte ci piace, vogliamo uscire in pace”<br />
“Stasera sono uscita a riprendermi la vita”<br />
“Riprendiamoci la notte”<br />
“Diversa la vita, altrimenti è finita”<br />
“Tremate, tremate, le streghe son tornare”<br />
Slogan degli anni ‘70 nelle manifestazioni contro la violenza<br />
sulle donne.<br />
Appunti e spunti visuali per una libertà femminile degna di<br />
questo nome.<br />
biografia<br />
Marco Conforti, classe 1965, vive in Franciacorta. Inizia a fotografare a 15<br />
anni con una vecchia Zeiss Ikon Contina II e il telemetro gli resterà per<br />
sempre nel cuore. Durante il liceo collabora saltuariamente con un quotidiano<br />
locale come fotografo “free-lance” sognando di fare da grande il<br />
fotoreporter, ma per scelta o per necessità lavorerà nell’azienda di famiglia.<br />
A 18 anni inizia a frequentare il Gruppo Iseo Immagine, di cui farà parte<br />
per quasi vent’anni, approfondendo tutti gli aspetti tecnici e stilistici tipici<br />
della fotografia amatoriale e partecipando a concorsi e mostre collettive. In<br />
questo periodo si iscrive anche alla FIAF. Nel 2013, dopo una lunga pausa in<br />
cui si è occupato prevalentemente di famiglia, lavoro e politica, torna a fotografare<br />
con la passione e l’entusiasmo dei primi anni. Fotografa in digitale<br />
esclusivamente in Bianco e Nero, prediligendo la fotografia di strada che<br />
pubblica sul proprio sito www.marcoconforti.eu e su vari social. Riprende<br />
anche a fare vita di circolo con la giovane e dinamica Associazione Oltre lo<br />
Sguardo di Erbusco.
marco conforti
marco conforti
marco conforti
MAURO ONEDA<br />
Cos’altro è rimasto da fare che altri Magnifici Autori non<br />
hanno già fatto? La Fotografia di strada con la sua straordinaria<br />
imprevedibilità sa donare attimi di vita spontanei,<br />
mai visti. È la sensibilità dell’autore che ricerca un qualcosa,<br />
delle emozioni mai evocate nella sua mente e in quella<br />
dell’osservatore.<br />
Fotografare è Amore!<br />
biografia<br />
Mi chiamo Oneda Mauro, classe 1972, Bresciano d.o.c. Vivo a Flero, sono<br />
libero professionista, titolare di uno studio di ingegneria meccanica. La vita<br />
mi ha portato ad avere una formazione tecnica principalmente al di fuori<br />
della fotografia, anche se lo scattare è sempre stato parte di me, sin dall’età<br />
in cui si continua a chiedere “…perché?...”. Questa domanda è sempre costantemente<br />
dentro di me e mi porta a esplorare nel dettaglio qualsiasi cosa<br />
mi si pone all’attenzione e la fotografia mi aiuta a fissare alcuni di questi<br />
dettagli, il più delle volte inattesi.
MAURO ONEDA
MAURO ONEDA
MAURO ONEDA
MAURO ONEDA
STEFANO PANDINI<br />
“SHADOWY I”<br />
“Ora, esiste un nero reame, che l’occhio umano evita, perché<br />
un tale paesaggio non lo seduce affatto” (L. Aragon)<br />
In una fotografia l’ombra del fotografo può avere un’opposta<br />
valenza: può essere il principe degli errori, quello che fa<br />
cestinare uno scatto o che tradisce la presenza del fotografo;<br />
oppure può essere una rappresentazione simbolica del<br />
sé, quella con cui, fin dai primi del ‘900, molti hanno saputo<br />
giocare per raccontare il loro essere contemporaneamente<br />
osservatore ed osservato, dietro il mirino e nella scena. E<br />
con risultati spesso stranianti, giacché l’ombra è una bizzarra<br />
proiezione di sé stessi, capace di trasformare ogni superficie<br />
in uno specchio che ospita versioni oscure, distorte<br />
e sproporzionate di noi e degli oggetti che ci circondano.<br />
Il mio occhio umbratile, sedotto dal “nero reame”, ha scrutato<br />
queste forme scure, ha mescolato e sovrapposto errori<br />
e simboli, per ricavarne illusioni accidentali, talvolta scherzose,<br />
talvolta cupe e spiazzanti, un caleidoscopio monocromatico<br />
delle proiezioni di un individuo: Io, l’Ombroso.<br />
biografia<br />
Stefano Pandini (Trento, 1975) comincia ad interessarsi alla street photography<br />
nel 2013. Ha esposto alcune sue brevi serie fotografiche (“Canicola”<br />
(2015); “Hello, it’s me” (2015); “Absolute Nobodies” (2016)). Collabora<br />
con l’associazione Nessunopress all’organizzazione di serate, corsi ed<br />
eventi legati alla fotografia.
STEFANO PANDINI
STEFANO PANDINI
STEFANO PANDINI
ILARIA POLI<br />
“STRAIGHT IN(TO)”<br />
Inteso come diritto dentro, alla ricerca di movimento, introspezione,<br />
sospensione, evoluzione e contrasto. Una decina<br />
di scatti in bianco nero, street e ritratti ambientati.<br />
biografia<br />
“Ilaria Poli, bresciana, 40 anni passati, infermiera, moglie, madre. E soprattutto<br />
artista, dotata di un innato talento che ha messo a regime mediante<br />
corsi di specializzazione e studio personale in fotografia e fotografia digitale.<br />
É così che rivela il suo amore per le immagini ben strutturate, l’amore<br />
per i suoi soggetti spesso presi dalla strada, la capacità empatica e il senso<br />
dell’architettura visiva che permette risultati formalmente impeccabili”<br />
Sito: www.ilariapoli.com<br />
Da Bresciaoggi – 15 agosto 2017 (con il quale sto collaborando tutte le domeniche<br />
con una mia fotografia che accompagna i racconti dello scrittore<br />
Roberto Bianchi “Le geografie della memoria”)
ILARIA POLI
ILARIA POLI
ILARIA POLI
SERGIO PREANI<br />
“FRAMMENTI DI VITA”<br />
“Frammenti di vita” è una raccolta di foto che ha per tema<br />
gente di strada che ho incontrato in questi anni fotografici.<br />
L’intento è quello, attraverso il mezzo fotografico e l’utilizzo<br />
del bianco e nero, di raccontare storie ed emozioni del vivere<br />
quotidiano.<br />
biografia<br />
Mi chiamo Sergio Preani è sono nato a Desenzano del Garda (BS) ormai<br />
nel lontano 06 giugno 1978, e attualmente vivo con la mia famiglia a Roe’<br />
Volciano (BS), ridente paese tra la Vallesabbia ed il Garda. Mi sono avvicinato<br />
alla fotografia alcuni anni fa, dopo aver frequentato un corso che ha<br />
contribuito alla mia formazione tecnica e artistica. Da allora é diventata una<br />
passione che si é concentrata sulla pellicola bianco/nero. In poco tempo ho<br />
installato un’accessoriata camera oscura, acquistando per pochi soldi apparecchi<br />
ormai dimenticati ma di alta qualità. Attualmente curo tutta la fase<br />
della stampa, dallo sviluppo del rullino alla stampa del negativo.<br />
I miei lavori si orientano essenzialmente sulla fotografia di strada; in questi<br />
anni ho vagabondato con la mia bici e la mia datata, ma ancora attualissima,<br />
Leica in alcune delle principali città del nord Italia. Le storie raccontano<br />
spesso di persone emarginate, di periferie degradate e dimenticate, ma<br />
anche una ricerca approfondita sulla bellezza aspra e selvaggia della Diga di<br />
Valvestino. Una ricerca personale e intima che, grazie all’utilizzo del bianco<br />
e nero tradizionale mi ha permesso di raccontare stati d’animo interiori a<br />
volte difficili da esternare. E grazie ad essa ho cercato di trasmettere anche<br />
un po’ di poesia: a volte ci sono riuscito, a volte un po’ meno!
SERGIO PREANI
SERGIO PREANI
SERGIO PREANI
SERGIO PREANI
CLAUDIO RIZZINI<br />
“STREET BLUES”<br />
Come blues di scarna e dolente semplicità, gli scatti selezionati<br />
per Observa riflettono l’eterno tema dei sentimenti e<br />
delle vicende umane: storie di amori e di solitudini, storie di<br />
sogni e di amicizie, storie di incontri e di rabbia, di arte e di<br />
ironia. “La strada è vita” scriveva Kerouac e sulla strada vediamo<br />
i destini vivere questo tempo sbandato lanciati come<br />
dadi nel gioco d’ombra e di luce dei giorni e delle notti.<br />
biografia<br />
Un bianco e nero deciso e rigoroso caratterizza lo stile di Claudio Rizzini<br />
il cui linguaggio riflette le sue principali fonti di ispirazione: il cinema noir<br />
degli anni Quaranta, la letteratura disegnata di Hugo Pratt, i maestri della<br />
fotografia francese e americana del Novecento. Attivo nel panorama fotografico<br />
nazionale dal 2014, anno in cui si associa al Cinefotoclub di Brescia,<br />
Claudio Rizzini predilige l’uso di focali corte e luminose, quelle tipiche del<br />
fotogiornalismo che gli consentono di essere dentro alla scena e di fotografare<br />
in qualsiasi condizione di luce disponibile. I suoi scatti di fotografia<br />
umanista sono stati premiati in diversi concorsi nazionali, un intenso reportage<br />
sul mondo del pugilato è stato pubblicato nel 2016 dal magazine<br />
Image Mag. Nel 2017 la prima <strong>mostra</strong> personale, “Storyteller”, selezionata<br />
per il circuito del Milano Photofestival. Nello stesso anno è finalista alla<br />
prima edizione del “Premio Mario Dondero” con il reportage “Saluteremo<br />
il Signor Padrone”, 12 scatti che gli meritano la menzione d’onore dalla<br />
giuria composta tra gli altri da Gianni Berengo Gardin, Uliano Lucas , Walter<br />
Guadagnini, Renato Corsini.
claudio rizzini
claudio rizzini
claudio rizzini
claudio rizzini
ROBERTO SERRA<br />
“STREET LIFE”<br />
Frammenti di vita, attimi rubati dal quotidiano, uno sguardo<br />
curioso alla realtà che ci circonda attraverso l’occhio del<br />
fotografo.<br />
biografia<br />
Roberto Serra, classe 1971, fotoamatore con la passione per la fotografia<br />
da quasi un ventennio, socio dell’Associazione “Oltre Lo Sguardo”.<br />
Negli ultimi anni, dopo aver approfondito vari generi fotografici tra cui la<br />
fotografia di viaggio, ho rivolto l’attenzione verso il racconto del quotidiano,<br />
avvicinandomi alla Street Photograhy.<br />
www.robertoserra.it
ROBERTO SERRA
ROBERTO SERRA
ROBERTO SERRA
FERNANDO TONONI<br />
“… SONO SOLO ATTIMI…”<br />
La fotografia, come la musica, coglie l’attimo che non riusciamo<br />
a cogliere, ciò che siamo stati, ciò che avremmo<br />
potuto essere. (Antonio Tabucchi)<br />
biografia<br />
Fernando Tononi, appassionato fotoamatore da lungo tempo, amo tutti i<br />
generi di fotografia, ma la street mi intriga perché mi mette a contatto con<br />
il mondo.<br />
Dal 2011 sono socio del circolo Circolo “Oltre Lo Sguardo” di Erbusco (Bs).<br />
Vivo a Paderno Franciacorta (Bs)
FERNANDO TONONI
FERNANDO TONONI
FERNANDO TONONI
LTRE LO<br />
SGUARDO<br />
ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA