Oceano, atmosfera e cambiamenti climatici: Cosa ne ... - EUR-Oceans
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giornalmente <strong>ne</strong>l Mar Mediterra<strong>ne</strong>o. L’acqua di zavorra vie<strong>ne</strong> caricata <strong>ne</strong>lle navi<br />
prive di carico per consentir<strong>ne</strong> stabilità. Vie<strong>ne</strong> stivata a bordo prima di partire per<br />
il viaggio e piccoli organismi marini, in forma clandestina, sono portati a bordo con<br />
essa. Giunta la nave a destinazio<strong>ne</strong>, il cargo vie<strong>ne</strong> caricato e l’acqua di zavorra, con<br />
i suoi microrganismi, vie<strong>ne</strong> pompata fuori. Alcuni di questi organismi stabiliscono<br />
popolazioni <strong>ne</strong>l nuovo ambiente, se le condizioni sono favorevoli. Un aumento<br />
della temperatura dell’acqua permetterebbe l’insediamento di un numero sempre<br />
maggiore di questi organismi <strong>ne</strong>l Mar Mediterra<strong>ne</strong>o.In accordo con le statistiche,<br />
per citare un esempio, <strong>ne</strong>ll’ultimo anno circa 2000 navi hanno rilasciato acqua di<br />
zavorra <strong>ne</strong>l Mar Adriatico e, se ciascuna nave ha trasportato in media 10.000 m3 di<br />
acqua, significa che sono stati rilasciati in un anno, solo in Adriatico, 20.000.000 m3<br />
(o 20.000.000 t) di acqua importata.<br />
<strong>Cosa</strong> aspettarci per il prossimo futuro?<br />
Le Nazioni Unite, in particolare con il proprio Programma Ambientale, e<br />
l’UNESCO hanno considerato i <strong>cambiamenti</strong> <strong>climatici</strong> una problematica importante,<br />
stabilendo <strong>ne</strong>l 1998 un Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici<br />
(IPCC, Intergovernmental Pa<strong>ne</strong>l on Climatic Change) 11 . Il premio Nobel per la pace <strong>ne</strong>l<br />
2007 è stato assegnato proprio all’IPCC come riconoscimento anche e soprattutto<br />
al valore scientifico del lavoro del gruppo di scienziati.<br />
Gli intenti dichiarati dall’IPCC sono di fornire rilevanti informazioni scientifiche su:<br />
1. <strong>cambiamenti</strong> <strong>climatici</strong> indotti dall’uomo;<br />
2. impatto dei <strong>cambiamenti</strong> <strong>climatici</strong> indotti dall’uomo;<br />
3. possibilità di adattamento e di diminuzio<strong>ne</strong> degli effetti.<br />
L’IPCC continua a raccogliere informazioni scientifiche pubblicate su riviste<br />
internazionali riguardanti i <strong>cambiamenti</strong> <strong>climatici</strong>, e sulla base della loro analisi,<br />
prepara rapporti periodici dedicati ai tre soggetti di studio. Ad oggi sono stati<br />
preparati cinque rapporti, l’ultimo dei quali è stato pubblicato <strong>ne</strong>l 2007. In questi<br />
rapporti sono raccolti i principali risultati scientifici e vengono suggerite le possibili<br />
evoluzioni dei <strong>cambiamenti</strong> <strong>climatici</strong>, indicando possibili soluzioni per una loro<br />
diminuzio<strong>ne</strong>. L’ultimo rapporto prevede le seguenti evoluzioni climatiche dovute<br />
al surriscaldamento globale:<br />
• Nella seconda metà del XXI secolo, aumenteranno le precipitazioni invernali,<br />
alle latitudini settentrionali medie ed alte ed in Antartide.<br />
• Allo stesso tempo, diminuiranno le precipitazioni invernali di Australia, Asia,<br />
America Centrale e Africa del Sud.<br />
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