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Caldaro. Terradel Kalterersee<br />
[<br />
MAGAZIN <strong>2015</strong><br />
RIV I S T A D ELL' INIZIATI V A P ER<br />
L A PRO M O Z IONE DELL A QUA L I T À<br />
E D ELL A CULTURA E NOLO G ICA<br />
Anno 15°, <strong>2015</strong> # N°24
INDICE<br />
[ <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong>, n° 2 2<br />
DIVAGAZIONI Unatradizione in rosso p.10<br />
VITICOLT URA Caldaro2014 p.16<br />
AT TUALITÀ <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> –15anni di qualitàeculturaenologica aCaldaro p.18<br />
VITICOLT URA Le cantine vinicole di Caldarosievolvono p.22<br />
UN PO’ DI STORIA Attraverso le Alpi p.28<br />
UN PO’ DI STORIA »Toni, quello del vino« p.32<br />
NEL MIRINO La superficie vitatadiCaldaro p.34<br />
VINO & PIACERI Aperitivi caldaresi p.36<br />
IN CUCINA Carrè di cervo in salsa di Cabernet p.38<br />
PORTRAIT »Ilmio vigneto eralamia casa« p.40<br />
IMPRESSIONI Sigilli di qualitàelezioni di pronuncia p.42<br />
APPUNTAMENTI Aproposito di vino <strong>2015</strong> p.46<br />
COLOFON [<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> m a g a z i n . <strong>Rivista</strong> editada<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>, iniziativa per la promozione della qualitàedella culturaenologica • Registrata presso<br />
il Tribunale di Bolzano al n° 9/10 del 04.05.2001 • Editore: <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> Cop.a r.l., Piazza Principale 8, I39052 Caldaro alLago sulla Strada del Vino •<br />
Direttore responsabile e redazionale: Herbert Taschler • Comitato redazionale: Roman Drescher, Sarah Filippi, Peter Thalmann, Veronika Santa • Fotografi:<br />
Archivio Associazione Turistica di Caldaro, Helmuth Rier, Dietmar Meraner, Klaus Peterlin, Tschager Foto, Armin Huber, Castel Sallegg, St. Quirinus –<br />
Barbara Obkircher, Richard Krill, Südtirol<strong>wein</strong>, EOS, Weingut Niklas, Weingut Unterhofer, Weingut Klosterhof, Weingut T. Pichler, allesfoto.com, Tiberio<br />
Sorvillo • Traduzioni: Cristina Cisotto • Progetto grafico: hœretzeder grafische gestaltung, Scheffau/Tirol • Stampa: Athesia Druck GmbH, Bozen. •<br />
Salvo errori ed omissioni •©02.<strong>2015</strong>
PREMESSA<br />
[ MAGAZIN<strong>2015</strong><br />
Nuoviimpulsi<br />
perilKalterersee<br />
“Da dove dovrebbe partirel’impulsoper un rilancio della Schiava<br />
dell’Alto Adigesenon da Caldaro?” scriveilsettimanale altoatesino<br />
“FF” in un commento sul mondo dell’enologia locale dove la Schiava,<br />
pardon, il Kalterersee, èprotagonista.<br />
“Sul Kalterersee puoi anche fare filosofia, volendo. Ma in realtà<br />
èunvino dalla beva facile, schietto, forseunpo’ bizzarro come gliabitanti<br />
di Caldaro. Achi non lo conosce, quel lieve sentoredimandorlaamara<br />
può sembrareinconsueto, ma ne èparte integrantecome lo sono gliaromi<br />
di lampone ediciliegia che lo rendono così interessantealnaso” commentailmagazine<br />
di viaggi“ Lust auf Italien” cantandone le lodi.<br />
Il seme che<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>hagettato oltredieci anni fa comincia a<br />
germogliarerigoglioso: oltreariempirci di gioia, ciò rappresentaper<br />
noi un impegno acontinuaresulla strada della qualitàcon vigore,<br />
entusiasmo egrande determinazione.<br />
Questo nuovo numerodi<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>magazine, rivistaper la<br />
promozione della qualitàedella culturaenologica,èdedicato ai rossi<br />
di Caldaro, alle cantine vinicole eall’annata2014. Faremo inoltreun<br />
excursus alla scoperta dei sistemi antichi eattuali del trasporto del vino<br />
attraverso le Alpi. Continuando aleggere, scopriremo utili informazioni<br />
sull’impiego dei vini caldaresi come aperitivoeuna gustosa ricettacon<br />
una salsa al Cabernet. Come di consueto non mancheranno le rubriche<br />
di carattereletterario eculturale.<br />
Buona lettura!<br />
Sighard Rainer<br />
SighardRainer<br />
Presidente di <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
HerbertTaschler<br />
Redattorecapo di <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>Magazin<br />
HerbertTaschler<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.3
in<br />
apertura<br />
Rustichecantine emurastoriche.<br />
ACaldaroilvino non èsolo un accessorio da mettereinbella mostra, ma un attoreprotagonista.<br />
Storicamente l’Alto Adige èuna delle zone avocazione viticola più antiche del mondo.<br />
Ma anche dove le tradizioni continuano avivere, il tempo non si ferma.<br />
ECaldarosireinventa. Nelvillaggio vitivinicolo si respiraariadirinnovamento.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.4
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.5
APPUNTAMENTI<br />
Domenica 26 aprile <strong>2015</strong>, ore10–18<br />
Unapasseggiata<br />
traatmosferaegusto<br />
Iprimi caldi raggi di sole annunciano<br />
l’arrivo della bella stagione eanche<br />
quest’anno torna la voglia di trascorrere<br />
una domenica all’aperto per rendere<br />
omaggio alla bellezza della fioriturain<br />
paese esulle rive del lago. Le aziende<br />
del consorzio <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>invitano<br />
auna full immersion nel mondo della<br />
viticolturacon visite alle cantine, degustazioni<br />
einediti appuntamenti con<br />
la gastronomia. Un’interagiornataper<br />
scoprireogni angolo di Caldaro, tutte<br />
le sue aziende vinicole, gustareappieno<br />
il suo vino elasua cucina nella frizzante<br />
efestosa atmosferadiprimavera.<br />
Sabato2maggio<strong>2015</strong>, ore19.30<br />
Wineparty<br />
Apertura dellastagione <strong>2015</strong><br />
Rassegna stampa<br />
Il Kalterersee<br />
Sul Kalterersee puoi anche fare<br />
filosofia. Volendo! Ma in realtàèun<br />
vino dalla beva facile, schietto, forse<br />
un po’bizzarro come gliabitanti di<br />
Caldaro. Achi non lo conosce, quel<br />
lieve sentoredimandorla amarapuò<br />
sembrareinconsueto, ma ne èparte<br />
integrantecome lo sono gliaromi di<br />
lampone ediciliegia che lo rendono<br />
così interessantealnaso.<br />
Caldaro:<br />
la svolta<br />
“Lust auf Italien”,<br />
luglio 2014<br />
Da dove dovrebbe partirel’impulso<br />
per un rilancio della Schiava dell’Alto<br />
Adigesenon da Caldaro? […] Attualmenteoltreil30%della<br />
superficie vitata<br />
ècoltivataaSchiava,una percentuale<br />
sotto la quale le cantine caldaresi<br />
non intendono scendere. […] La nota<br />
guida enologica “GamberoRosso”<br />
ha assegnato gliambiti “Tre Bicchieri”<br />
adue eccellenti ambasciatoridi<br />
Kalterersee: il “Leuchtenburg” della<br />
cantina Erste+Neueeil“Pfarrhof”<br />
della Kellerei Kaltern. Un segnale<br />
importanteche ha colto di sorpresa<br />
molti viticoltoriintrepidazione …<br />
“FF”-Extrawurst,<br />
aprile 2014<br />
Vino,escursioni<br />
ecultura<br />
Prima cheivisitatoriarrivinoafrotte attratti dal pittoresco centro<br />
storico edallebellezze del lago,<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>invitaalevare icalici<br />
per inaugurareufficialmente l’arrivo dell’estate. Apartiredalle 19.30<br />
ivignaioli locali proporranno iloromigliorivinibianchi erossi.<br />
La festasaràcompleta con stuzzicanti proposte gastronomiche.<br />
Aseratainoltrataladegustazione si trasformeràinuna festasfavillante<br />
in una cornice di stile.<br />
Caldaroènota per la sua cultura<br />
enologica. Andando aspasso per il<br />
paese si scoprono cantine vinicole,<br />
enoteche eagriturismi. La passeggiata<br />
enogastronomica èideale per conoscerel’architetturatipica<br />
delle cantine<br />
della zona, provareivini elespecialitàdella<br />
cucina locale. […]<br />
La Cucina Italiana,<br />
febbraio 2014<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.6
»Caldaroènota per la sua cultura enologica. Andando aspasso per il<br />
paese si scopronocantine vinicole, enoteche eagriturismi.«<br />
La Cucina Italiana, febbraio 2014<br />
Icomunipiù<br />
vivibili d’Italia<br />
Caldarorientranel novero dei<br />
10 comuni più vivibili d’Italia:<br />
la testataeconomica “Il sole 24 ore”<br />
li ha selezionati fra8.100 comuni con<br />
più di 5.000 abitanti sulla base di<br />
48 criteri. Icomuni sono stati esaminati<br />
in relazione aqualitàdella vita,<br />
istruzione, cultura, ambiente,<br />
economia, sicurezza, salute, tempo<br />
liberoesociale. Un risultato eccellente<br />
per Caldaroche si colloca al 7° posto<br />
della classifica.<br />
“Dolomiten”,<br />
19 agosto 2014<br />
Lago di Caldaro:<br />
un grande rosso<br />
contemporaneo<br />
Un vino antico diventamodernissimo:<br />
il Lago di CaldarooKalterersee. La<br />
prima DOC dell’Alto Adigerisalente<br />
al 1970 si appresta avivereuna nuova<br />
entusiasmantestagione. […] Un Lago<br />
di Caldarosposa bene la cucina di oggi,<br />
non pesa troppo ed èpiù contemporaneo.<br />
Inoltrepuò essereservito fresco,<br />
anche a14°C equesto glidàulteriore<br />
flessibilitàatavola. […] Èl’inizio<br />
di una storia di successo che si fonda<br />
su una grandeeredità. […]<br />
Martedì19maggio <strong>2015</strong>, ore19–23<br />
Il meglio di Caldaro–<br />
Degustazione dei vini della<br />
Charta,annata2014<br />
Il lagohaconiato con incisivitàil<br />
paesaggio di Caldaroeisuoiabitanti,<br />
ma ha anche dato il nomealvino locale<br />
per eccellenza, un vinorosso fresco<br />
efruttato chesta progressivamente<br />
consolidando la sua immagine. Martedì<br />
19 maggio <strong>2015</strong> <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>rinnova<br />
l’appuntamento con Ilmegliodi<br />
Caldaro perpresentareivini della<br />
Chartadell’annata 2014.L’incontro<br />
con iproduttoriecon le specialitàenologiche<br />
premiate èinPiazza Principale<br />
eallaCasa del vino PUNKT. Musica<br />
egastronomiafaranno da cornice a<br />
questo evento di spicco nel pittoresco<br />
ambiente di Piazza Principale.<br />
Martedì23giugno <strong>2015</strong>,ore 18–23<br />
Caldaro in abito bianco<br />
Francesco d’Agostino, Cucina &Vini,<br />
agosto 2014<br />
Un eventoenologico cheèdiventato un cult con imigliori vini bianchi<br />
protagonistidella presentazione allestitainPiazzaPrincipale. Un’esperienza<br />
sensoriale, visiva, olfattivaegustativa alla scopertadegli aromi<br />
di mela,pera, mango, banana eagrumi. Un excursusgastroculturale<br />
nelmondodei bianchi con vini di spicco eraritàcapaci di sorprendere.<br />
Ispirati dal leitmotiv,moltiospiti celebrano questa seratad’estate<br />
adottando un look totalwhite.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.7
APPUNTAMENTI<br />
Giovedì 3evenerdì4settembre<strong>2015</strong><br />
Giornate caldaresidel vino<br />
Siamo arrivati alla30 a edizione!<br />
Un appuntamentoenologico da non<br />
perdere: un’occasioneideale per conoscereivini<br />
di Caldaro,unveroparadiso<br />
per tuttigli amanti dell’enologiacon<br />
oltre 150vini bianchi erossi da scoprire<br />
edegustare.Come di consuetoanche<br />
quest’anno il Comitato delle Giornate<br />
caldaresi del vino ha in serbo una<br />
sorpresa per il pubblico.Lamanifestazione<br />
includeunricco einvitante programma<br />
settimanale con informazioni<br />
ecuriositàsulla ricchezza enoculturale<br />
del villaggio.<br />
Sabato3ottobre<strong>2015</strong>, ore10–18<br />
4° appuntamento<br />
conVinoecucinaaCaldaro<br />
Il cinema nella<br />
vecchiastazione<br />
di Caldaro<br />
Il cinema si trovanella suggestiva<br />
cornice dell’ex stazione ferroviaria di<br />
Caldaro. Sottoposto ad un attento restauro,<br />
il manufatto non ha perso nulla<br />
del suo fascino originario eoggi èun<br />
punto di riferimento per tutti icinefili.<br />
In programma le miglioriproduzioni<br />
nazionali einternazionali. Il calendario<br />
completo con tutti ifilm èdisponibile al<br />
sito www.filmtreff-<strong>kaltern</strong>.it.<br />
ForumMusik<br />
Il foliage d’autunno eilteporedegli ultimi raggi di sole: l’autunno<br />
dorato si propone nella sua veste più bella! Mentrenei vigneti la vendemmia<br />
volge al termine, in Piazza Principale si festeggia la nuova<br />
annata. Iproduttoripresentano personalmente le lorospecialità<br />
rendendole protagoniste di una bella giornatadiottobre. Gli esercizi<br />
gastronomici aderenti all’iniziativa<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>attendono gli<br />
ospiti con il meglio della cucina d’autunno. Nonperdete l’appuntamento<br />
con la suggestivapasseggiataenogastronomica nel centro<br />
storico di Caldaro.<br />
In una realtàcome Caldarolacultura<br />
riveste un ruolo fondamentale. L’associazione<br />
ForumMusik si pone come<br />
obiettivol’organizzazione di concerti<br />
di altolivello invitando artisti locali<br />
einternazionali.Fondata20anni<br />
fa, grazie alla sua attività ealprezioso<br />
impegno profuso, ForumMusik èdiventatauna<br />
realtàimprescindibiledella<br />
vitaculturale di Caldaro. Il programma<br />
aggiornato deiconcerti èalsito<br />
www.forum-musik.it.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.8
Le aziendeassociate <strong>2015</strong><br />
Produttoridivino<br />
ed enoteche<br />
casa del vino PUNKT<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
Baron Di Pauli<br />
www.barondipauli.com<br />
Castel Sallegg<br />
www.castelsallegg.it<br />
Erste +Neue<br />
www.erste-neue.it<br />
Josef Brigl<br />
www.brigl.com<br />
Kellerei Kaltern–winecenter<br />
www.kellerei<strong>kaltern</strong>.com<br />
www.winecenter.it<br />
Kettmeir<br />
www.kettmeir.com<br />
TenutaKlosterhof<br />
www.<strong>wein</strong>gut-klosterhof.it<br />
Luggin –Steffelehof<br />
www.luggin-steffelehof.com<br />
Manincor<br />
www.manincor.com<br />
TenutaDominikus<br />
www.dominikus.it<br />
TenutaNiklas<br />
www.niklaserhof.it<br />
Oberpreyhof<br />
www.oberpreyhof.it<br />
Walter Schullian<br />
wwww.lacus-wine.com<br />
Andi Sölva<br />
www.andisoelva.com<br />
TenutaPeter Sölva<br />
www.soelva.com<br />
Ritterhof<br />
www.ritterhof.it<br />
TenutaSeeperle<br />
www.seeperle.com<br />
Maso biologico St. Quirinus<br />
www.st-quirinus.it<br />
TenutaSteflhof<br />
www.steflhof.it<br />
TenutaPrälatenhof<br />
www.praelatenhof.it<br />
Tröpfltalhof<br />
www.bio<strong>wein</strong>hof.it<br />
TenutaT.Pichler<br />
www.thomas-pichler.it<br />
TenutaUnterhofer<br />
www.<strong>wein</strong>gut-unterhofer.com<br />
TenutaLieselehof<br />
www.lieselehof.com<br />
Enoteca Battisti<br />
Tel. +39 0471 963 299<br />
Strutturericettive<br />
Hotel Das Badl <br />
Romantic Hotel<br />
www.hotelbadl.com<br />
Dissertorihof ÃÃÃÃ<br />
www.dissertorihof.com<br />
Boutiquehotel Feldererhof <br />
www.feldererhof.com<br />
Lifestyle- &Designhotel<br />
Gius la Residenza <br />
www.designhotel-<strong>kaltern</strong>.com<br />
Hotel Winebar<br />
Goldener Stern <br />
www.goldener-stern.it<br />
Haus am Hang <br />
www.hausamhang.it<br />
Hotel Hasslhof <br />
www.hasslhof.com<br />
Jagdhof–Torgglkeller <br />
www.torgglkeller.com<br />
Kalterer See Hof <br />
www.kaltereseehof.com<br />
Kreithof <br />
www.kreithof.it<br />
Lärchenhof ÃÃÃ<br />
www.kalterersee.com/laerchenhof<br />
Leuchtenburg <br />
www.leuchtenburg.it<br />
Hotel Masatsch <br />
www.masatsch.it<br />
Panorama Hotel <br />
www.designhotel-panorama.com<br />
Parc Hotel am See S<br />
www.parchotel.cc<br />
Garni-Hotel Peterlinhof <br />
www.peterlinhof.it<br />
Premstalerhof ÃÃÃÃ<br />
www.premstalerhof.com<br />
Remichhof <br />
www.remichhof.it<br />
Schlosshotel Aehrental <br />
www.schlosshotel.it<br />
Seehotel Ambach <br />
www.seehotel-ambach.com<br />
Seeleiten <br />
www.seeleiten.it<br />
Siganatenhof ÃÃÃÃ<br />
www.siganatenhof.it<br />
Sonnleitenhof <br />
www.sonnleitenhof.it<br />
Hotel Thalhof <br />
www.thalhof.it<br />
Torgglhof <br />
www.torgglhof.it<br />
Traubenhof ÃÃÃÃ<br />
www.traubenhof.it<br />
Wastlhof ÃÃ<br />
www.wastlhof-<strong>kaltern</strong>.com<br />
Albergo Weißes Rössl <br />
www.weisses-roessl-<strong>kaltern</strong>.com<br />
Gastronomia<br />
Seegarten<br />
www.seegarten.it<br />
Christl im Loch<br />
Tel. +39 0471 963 294<br />
Goldener Stern<br />
www.goldener-stern.org<br />
GretlamSee<br />
www.gretlamsee.com<br />
Seehofkeller<br />
www.seehofkeller.com<br />
Siegi’sEssen &Trinken<br />
www.siegis.it<br />
Pasticceria Alex<br />
www.konditorei-alex.com<br />
Mercatodegli agricoltori<br />
www.caldaro.info<br />
Zum lustigen Krokodil<br />
stefanflorian1@gmail.com<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.9
DIVAGAZIONI<br />
Arzenhof<br />
TenutaCastel Sallegg<br />
TenutaPeter Sölva<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.10
Caldaroèprincipalmente la terradel Kalterersee.<br />
Ma limitareilnotovillaggio vitivinicolo solo al suo<br />
vino fresco efruttato di colore rosso rubino,<br />
sarebbe riduttivo. Un’analisidiPeterThalmann,<br />
giornalista caldarese.<br />
[Unatradizione<br />
in rosso<br />
Da rubino agranato scuro…<br />
di<br />
PeterThalmann<br />
Storicamente l’Alto Adige èuno dei villaggi avocazione viticola più<br />
antichi del mondo. Ireperti di semi di vite rinvenuti negli scavi archeologici<br />
risalgono infatti al Vsecolo a.C. Anche lo scrittorelatino Plinio il<br />
vecchio ne parla nei suoi scritti sui Reti, abitanti di queste valli alpine.<br />
Plinio constatò sorpreso cheinquesti territoriilvino non venivaconservato<br />
nelle classiche anforediterracotta, ma in botti di legno.<br />
Gli anni SessantaeSettantahanno rappresentato un capitolo buio<br />
della viticolturaaltoatesina. Fortunatamente itempi in cui il vino al<br />
prezzo di un marco al litropassava il valico del Brenneroper raggiungere<br />
la Germania sono un ricordo lontano. Oggi il mondo dell’enologia altoatesina<br />
èfatto di vignaioli aperti emoderne cantine, anche aCaldaro.<br />
Capitolo primo: un vino profondo. La famiglia del barone Di Pauli<br />
chedaoltre300 anni si dedica al mondo della viticoltura, la storia la conosce<br />
bene. Il nome Di Pauli èstrettamente legato al passato di Caldaro:<br />
alla fine del XVIII secolo, per due decenni il lago di Caldaroappartenne<br />
interamente alla famiglia Di Pauli. Particolarimeriti nella viticoltura<br />
caldarese vengono ascritti soprattutto ad Anton Di Pauli chealla fine del<br />
XIX secolo rivestì la carica di ministrodel commercio einquestaveste<br />
gettò le basi per ibuoni rapporti con la corte di Vienna. Infatti la Tenuta<br />
Barone Di Pauli si fregiava del titolo “fornitoredella corte imperialregia”<br />
edaantichi documenti si evince cheivini Di Pauli si bevevano<br />
anche alla corte dello zar di San Pietroburgo.<br />
Come oggi, anche all’epoca erano particolarmente graditi irossi corposi<br />
di Caldaro. Nel1999,dopo alcuni anni sabbatici, la famiglia<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.11
DIVAGAZIONI<br />
[ Unatradizione in rosso<br />
Da rubino agranatoscuro…<br />
Lagrein<br />
Insieme al Pinotneroealla<br />
Schiava èuno dei vitigni principali<br />
dell’AltoAdige. Il suo colore<br />
vira dal rosso rubino al granato<br />
scuro. Il Lagrein piace per l’aroma<br />
di frutti di bosco, ciliegia<br />
evioletta; al palatosfodera un<br />
corpo pieno evellutatoeun’aciditàmorbida.<br />
L’elegantenota<br />
aromatica datadall’invecchiamentoinpiccole<br />
botti di rovere<br />
conferisce alle selezioni di punta<br />
un caratteremoltoparticolare.<br />
Schiava<br />
Leggero, di colorevariabile dal<br />
rubino chiaroalrubino intenso,<br />
con tannini quasi assenti èun<br />
vino con indicazione geografica<br />
tipica emoderatocontenuto<br />
alcolico. Al palatosfodera note<br />
fruttate, spesso accompagnate<br />
da sentoridimandorla amara.<br />
In AltoAdigesicoltivano le<br />
varietà Grigia, Grossa, Gentile<br />
eTschaggele.<br />
CabernetSauvignon<br />
Grazie ad una miratariduzione<br />
delle rese, oggi il Cabernetèun<br />
vino caratterizzatodall’aroma<br />
speziatodel ribes neroedella<br />
mora. La sua complessitàviene<br />
accentuatadauntocco di pepe.<br />
Perlasua sorprendentestruttura<br />
èuno dei rossi più serbevoli<br />
dell’AltoAdige.<br />
Di Pauli, decide di tornarealvecchio amoreeavvia una collaborazione<br />
con la cantina sociale Kellerei Kaltern, l’alloraViticoltoriCaldaro. “Il<br />
vino proviene da due vigneti” spiegaTobias Zingerle, direttorevendite<br />
della Kellerei Kaltern“il vigneto Arzenhof sul lago di Caldaro, da cui<br />
provengono il Cabernet, il Lagrein elaSchiava eilvigneto Höfl am Stein<br />
di Söll nei pressi di Termeno dove predominano ibianchi, primo fratutti<br />
il Gewürztraminer seguito da Riesling, Sauvignon ePinotBianco. “La<br />
grande varietàètipica dell’Alto Adige” spiegaAndrea Moser,maestro<br />
cantinieredella cantina Di Pauli da agosto 2014.<br />
Il futurodella viticolturaaltoatesina stasull’attenzione alla massima<br />
qualità, naturalmente anche aCaldaro. Risultato tangibile di questo<br />
obiettivo, quello appunto di produrre puntando alla massima qualità,<br />
èilvino rosso Arzio. “Arzio èiltentativodiprodurre un vino Bordeaux<br />
nel cuoredell’Alto Adige. Si trattadiuna cuvée di Merlot(50%),<br />
CabernetFranc (25%)eCabernetSauvignon (25%)” spiegaMoser.<br />
“Tre settimane di fermentazione spontanea in tini prima di arrivare in<br />
barriqueiprimi di novembreerimanerci per almeno 16 mesi” spiega<br />
Zingerle. Rosso scuroeintenso nel bicchiere, al naso evocalebacche<br />
di sottobosco elacioccolata. Al palato èconcentrato, scandito da tannini<br />
molto pronunciati “un vino chesimanifestapiù energico con ogni nuova<br />
annata” spiegano soddisfatti iresponsabili.<br />
Capitolo secondo: un nobile nettare. Un altrostorico vigneto è<br />
quello di Castel Sallegg sito nella frazione di Villa di Mezzo aCaldaro.<br />
Nel1851, l’arciduca Ranierid’Austria, vicerédel regno Lombardo-<br />
Veneto, acquisì il castello con ivigneti eifrutteti circostanti. Tramite<br />
il principe di Campofranco, ipossedimenti passarono per successione<br />
diretta ai conti vonKuenburg, stirpe originaria della Carinzia. Caldaro<br />
divenne presto la seconda patria di Georgconte vonKuenburg. Delle<br />
proprietà fanno parte treimponenti vigneti di Caldaro. Il Preyhof<br />
si estende sopraalcentrodel paese. Qui vengono coltivate soprattutto<br />
le varietàbianche. Il Leisenhof a500 mdialtitudine, èilvigneto in<br />
cui prosperano le uvedel Pinotnero. Aquesti si aggiunge la tenuta<br />
Seehof che, come suggerisce il nome, si trovaindiretta prossimitàdel<br />
lago. In totale iconti vonKuenburgamministrano oltre30ettari<br />
coltivati avite aCaldaro.<br />
“Negli anni ‘90 abbiamo iniziato ainvestiremolto nella viticoltura.<br />
Abbiamo introdotto il sistema di allevamento della vite aGuyot eam-<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.12
»Appagante al naso, sprigiona intensi sentori<br />
di liquirizia, aghi di pino emore. Lusingailpalato<br />
conl’aroma delle bacche scureematuree<br />
un piacevole retrogusto di cioccolato«<br />
pliato le vecchie cantine di maturazione del castello” spiegaKarl<br />
Gumpold, direttorevendite. Nelle murastoriche èstata allestitauna<br />
cantina di fermentazione all’avanguardia mentreilpiano interrato ospita<br />
le botti in legno. “Utilizziamo solo botti in rovere di Slavonia chefacciamo<br />
costruiredirettamente in cantina” spiegaGumpold. Il cuoredello<br />
storico manufatto ospitalacantina delle barrique. Il punto più profondo<br />
della strutturasitrovaaundici metrisotto il cortile del castello. “In<br />
questo modo riusciamo agarantiresempreuna temperaturacostante”<br />
continua Gumpold. Qui si utilizzano solo botti in rovere francese. Gli<br />
investimenti hanno dato ilorofrutti eirossi corposi sono fraiprodotti<br />
di puntadella tenutaCastel Sallegg. “E’ pur vero chesiamo la patria<br />
del Kalterersee, ma questo non significa doversi fossilizzare: anche qui<br />
possono crescerealtreeccellenti varietà” spiegaMathias Hauser,maestro<br />
cantiniere. “Il terreno eilclima di Caldarosono ideali anche per i<br />
vini rossi corposi”. Vini come il MerlotCastel Sallegg le cui pregiate uve<br />
provengono esclusivamente dai terreni checircondano il lago di Caldaro.<br />
All’anno si producono 2.500 bottiglie di “MerlotNussleiten” in alcune<br />
annate anche qualcuna in meno. Matthias Hauser eilconte Georgvon<br />
Kuenburgdedicano un occhio particolarealla massima qualitàspesso<br />
raggiungibile soltanto riducendo le rese. Ma il MerlotNussleiten èla<br />
riprovache questa èlastrategia giusta. La prestigiosa testata enologica<br />
austriaca Fallstaff ne cantalelodi: “Appagante al naso, sprigiona intensi<br />
sentoridiliquirizia, aghi di pino emore. Lusingailpalato con l’aroma<br />
delle bacche scureematureeunpiacevole retrogusto di cioccolato”.<br />
Capitolo terzo: quando la tradizione scorre nelle vene. Nonha<br />
trascorsi nobiliari, ma vantalunghe tradizioni. E’ la cantina Peter Sölva<br />
sitanel centrodiCaldaro, azienda aconduzione familiareche da anni<br />
viene tramandatadauna generazione all’altra. Da oltredieci generazioni<br />
infatti la famiglia Sölva produce vino aCaldaroscegliendo da semprela<br />
qualità. Lo documentaanche il premio dell’Associazione delle aziende<br />
agricole assegnato alla cantina nel 1908 in occasione della 12esima<br />
edizione del mercato del vino svoltasi aBolzano. Perlacantina Sölva la<br />
tradizione èimportante, lo si legge chiaramente sulle etichette delle due<br />
linee di puntache portano inomi di DeSilva eAmistar.“AndreasDeSilva<br />
eraunnostroantenato vignaiolo stabilitosi in Alto Adige attorno al 1200”<br />
raccontaStephan Sölva,responsabile della cantina da 22 anni. “Anche<br />
Amistar èilnome di una nostraantenata: nel 1678 Susanna Amistar ha<br />
Pinotnero<br />
Ivigneti si estendono ad un’altitudine<br />
media su plaghe non<br />
troppo asciutte; il Pinotnero<br />
èunvino ben strutturatodal<br />
profumo intenso di bacche rosse<br />
evioletta. Si caratterizza per il<br />
coloreintenso variabile dal rosso<br />
rubino al rosso granato, per<br />
l’intensa consistenza tannica, il<br />
profumo di bacche di sottobosco<br />
eilsaporepieno epersistente.<br />
Merlot<br />
Insieme ad altrevarietà di<br />
Bordeaux, arriva in AltoAdige<br />
per la prima voltacirca 120anni<br />
fa.Questa varietà amaturazione<br />
precoce cresce rigogliosa soprattuttosulle<br />
plaghe temperate<br />
esui terreniprofondi di natura<br />
argillosa. Il Merlotèunvino<br />
fruttatoecorposo dal fascino<br />
mediterraneo con tannini morbidi<br />
ematuri.<br />
Moscatorosa<br />
Isuoi acini di grandezza variabile<br />
hanno una tonalitàleggermente<br />
rosata, un profumo elegante<br />
eunsaporefinementearomatico.<br />
Oggi questo vino dolce di corpo<br />
pieno dall’intenso profumo di<br />
petali di rosa èuna vera specialità.Lesue<br />
uvenaturalmentedolci<br />
hanno una resa moltobassa<br />
evengono vinificateinrosso.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.13
DIVAGAZIONI<br />
[ Unatradizione in rosso<br />
Da rubino agranatoscuro…<br />
Vini unici,<br />
fruttati<br />
edibuona<br />
consistenza.<br />
Osservando eanalizzando<br />
il terroir del lago di Caldaro<br />
non stupisce chedaqueste<br />
plaghe provengano alcuni<br />
vini rossi di puntadell’Alto<br />
Adige. Favorevolmente condizionati<br />
dalla formazione<br />
geologica risalente amilioni<br />
di anni fa, dal microclima<br />
attorno al lago, dall’orientamento<br />
dei pendii, nel sud<br />
dell’Alto Adige abbiamo<br />
le condizioni miglioriper<br />
lo sviluppo di vitigni da cui<br />
nascono vini rossi aromatici<br />
ed eleganti. Irossi di Caldaro<br />
sono vini unici, fruttati<br />
edibuona consistenza.<br />
GerhardSanin<br />
maestrocantiniere<br />
della cantina Erste+Neue<br />
sposato Kaspar Anton DeSilva enoi portiamo avanti la loro<br />
storia”. Ma tradizione estoria non devono indurre alla stasi<br />
eStephan Sölva fa sì chetra le storiche murasoffi semprevento<br />
di novità.<br />
“Le nostreradici affondano nella Schiava,manon vogliamo<br />
checiò risulti limitante” spiegaSölva.“Caldarovantaottime<br />
plaghe per altrevarietà rosse”. Da anni l’Amistar Rosso ènel<br />
novero deimigliorivini dell’Alto Adige regolarmente decantato<br />
dalle riviste di settore. Il giovane viticoltorecihamesso tutto<br />
il suo cuore. “Questacuvée nasce esclusivamente dalle nostre<br />
miglioriuve di Merlot, CabernetSauvignon eLagrein.<br />
L’assemblaggio cambia ogni anno elavarietàpiù maturafala<br />
parte del leone” spiegaSölva.Lacuvée si completa con una<br />
piccola percentuale di CabernetFranc ediPetitVerdot, una<br />
varietàpiuttosto rara in Alto Adige. “Il Petit Verdot rappresental’ossaturadel<br />
vino. E’ un vitigno rosso atarda maturazione<br />
elasua concentrazione di tannini dà corpo al vino”<br />
spiega. Un’altraparticolaritàsono le uvesecche. “Se l’annata<br />
lo consente uniamo anche le uveseccate sulle viti. Questo<br />
conferisce al vino un profumo eunsaporepiù intensi”. Le uve<br />
provengono da diverse plaghe di Caldaroedei paesi limitrofi.<br />
Nessuno dei vigneti superai450 metridialtitudine. Iterreni<br />
sono di naturaprevalentemente porfirico-argillosa, caratteristica<br />
chesinotaanche nel bicchiere: il profumo ricorda ifrutti<br />
di sottobosco eilribes, il gusto èpieno, non stucchevole, ma<br />
elegante.<br />
Capitolo quarto: qualitàsututtalalinea. Quando Gerhard<br />
Sanin parla del CabernetSauvignon Puntay glisiillumina lo<br />
sguardo. Sulla scia della grande popolaritàdicui negli anni<br />
’80 il CabernetSauvignon godeva anche alle nostrelatitudini,<br />
nel 1987 la cantina Erste+Neue introduceva sul mercato la<br />
sua prima bottiglia di CabernetSauvignon. Erauno dei primi<br />
Cabernetpremium dell’Alto Adige. “La linea Puntay èstata<br />
la prima linea di qualitàinprovincia” raccontaAndrea Carpi,<br />
amministratoredella Erste+Neue prima di imboccarelastrada<br />
verso la famosa cantina acui èstato assegnato lo stesso nome.<br />
In realtàlalinea avrebbe dovuto chiamarsi “Rastenbach”, ma<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.14
1112<br />
alla fine la sceltaècadutasu<br />
Puntay.“E‘ un nome chesimboleggia<br />
ipendii scoscesi, ivini<br />
di punta, semplicemente il meglio<br />
in assoluto” dice il giovane<br />
maestrocantinieresorridendo.<br />
“La riduzione delle rese garantisce<br />
grappoli eccellenti da plaghe selezionate”.<br />
Il CabernetSauvignon<br />
viene prodotto esclusivamente<br />
nelle annate miglioriquando le<br />
uveraggiungono la piena maturazione<br />
già sulla vite.<br />
“Naturalmente il lavoro in<br />
cantina èimportantissimo,<br />
ma il presupposto fondamentale<br />
ai fini della qualitàèilparticolare<br />
microclima del lago di Caldaro,<br />
4412119<br />
ha44119<br />
ha449<br />
43<br />
45<br />
Irossi di Caldaro<br />
12<br />
Merlot<br />
32 ha<br />
Cabernet Sauvignon<br />
37 ha<br />
Pinotnero<br />
Lago di Caldaro<br />
160ha<br />
Lagrein<br />
Schiava<br />
45 ha<br />
La superficie vitatadiCaldaro<br />
757ha<br />
vini bianchi<br />
384 ha<br />
ossia temperatureuniformi, molte oredisole per un aroma deciso<br />
epomeriggiventilati per il giusto corpo nel bicchiere” continua Sanin.<br />
Già dalla prima bottiglia, le uveper il CabernetSauvignon della<br />
Erste+Neue crescono in due vigneti selezionati. 1,2ettarirappresentano<br />
la base di questo Cabernetpremium per un totale di circa 6.000 bottiglie<br />
l’anno. Iterreni su cui crescono rigogliose le viti sono terreni brulli,<br />
vini rossi<br />
362ha<br />
sabbiosi, mescolati aghiaia sottile epietracalcarea. Sono vigneti appartenenti<br />
agli impianti più antichi della Erste+Neue, quelli chesidistinguono<br />
per la particolaretipologia di coltivazione. “Rinuncia agli erbicidi,<br />
allevamento ataglio corto, nessuna irrigazione oppureapporto irriguo<br />
di mantenimento” continua Sanin. Nelbicchiereilvinosipresentadicolore<br />
rosso intenso. Al palato èvellutato, rotondo, seducente ed elegante.<br />
“La linea Puntay si èfatta un nome cheancoraoggi èsinonimo di qualità<br />
al top”. Così Andrea Carpi conclude la piacevole chiacchieratasuquesto<br />
vino rosso di grande fascino.]<br />
Aggionatoanovembre2012<br />
Fonte: Camera di Commercio<br />
di Bolzano<br />
PeterThalmann,<br />
Caldaro. Redattore<br />
radiotelevisivopresso<br />
RAI Südtirol. Si dedica<br />
professionalmentee<br />
privatamentealla vasta<br />
tematica del vino.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.15
VITICOLTURA<br />
[Caldaro2014<br />
Passerà alla storia come “molto impegnativa,<br />
ma buona”.Iviticoltori elecantine di Caldaro<br />
dovrannoaccontentarsidiquantità più<br />
modeste, ma adispettodelle avversità, quella<br />
del2014saràun’annata conviniinteressanti<br />
ealcunepunte di diamante.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.16
»Il 2014 puòesseredefinitol’anno della salvezza<br />
per il rotto della cuffia. Il merito èdei nostri<br />
viticoltoriche ringraziamo per lo zelostraordinario<br />
eilgrandeimpegno profuso neivigneti.«<br />
Andrea Moser, maestrocantiniere, Kellerei Kaltern<br />
di<br />
Andrea Moser<br />
Un’estate piovosa con moltaumiditàepoco sole<br />
ha messo aduraprova iviticoltoricaldaresi. La<br />
sfida èstata impegnativa: le temperatureelevate<br />
in primavera hanno anticipato la germinazione<br />
elafioritura, poi èseguitauna fase caratterizzata<br />
da precipitazioni incessanti ecrescitaveloce.<br />
Tralaprimavera el’estate non c’è stato un vero<br />
eproprio periodo di siccità: troppa acqua, acini<br />
spaccati, il rischio delle micosi elaminaccia<br />
della Drosophila suzukii, temibile moscerino<br />
dagli occhi rossi, in particolareper la varietà<br />
rosse come il PinotneroelaSchiava,hanno<br />
costretto iviticoltoriadinterventi mirati etanto<br />
lavoro in più. Un maggioreimpegno si èreso<br />
necessario anche durante la vendemmia per controllareogni<br />
singolo grappolo: solo quelli perfettamente<br />
sani sono stati forniti alle cantine. In<br />
termini di quantità, il raccolto del 2014 si attesta<br />
su valorimedi, ma èinferioredel 10 %rispetto<br />
all’anno precedente.<br />
L’inizio della vendemmia<br />
elaqualità<br />
Neivigneti situati più in basso dove la vendemmia<br />
èiniziataiprimi di settembre, hanno soffertodelle<br />
condizioni atmosferiche soprattutto<br />
le varietàamaturazione precoce. Acausa delle<br />
persistenti precipitazioni, le prime forniture<br />
di varietàbianche sono state alquanto problematiche<br />
soprattutto in termini di integrità dei<br />
grappoli, ma anche in virtù dell’aciditàrelativamente<br />
alta. Le plaghe in posizione intermedia<br />
oaltahanno tratto giovamento dal bel tempo<br />
d’autunno. Le varietà bianche hanno regalato<br />
una buona qualitàeungrado di maturazione<br />
fisiologica ideale.<br />
Nelcomplesso le prime impressioni sulla qualitàdell’annata2014sono<br />
piuttosto buone. Il<br />
processo di fermentazione dei bianchi si èsvolto<br />
nella normalità. Nelle prime partite l’elevata aciditàhadeterminato<br />
la fermentazione malolattica.<br />
In media le uveprovenienti dalle plaghe più in<br />
alto hanno regalato una qualitàmigliorerispetto<br />
aquelle delle plaghe situate più in basso.<br />
Le varietà rosse hanno presentato qualche<br />
problema in più acausa della parziale mancanza<br />
di maturazione fisiologica. Unavinificazione<br />
accurataeattentaincantina ha comunque consentito<br />
di raggiungerequalitàsoddisfacenti<br />
con alcune eccellenze.<br />
Il 2014 può esseredefinito l’anno della salvezza<br />
per il rotto dellacuffia. Il merito èdei nostri<br />
viticoltoriche ringraziamo per lo zelo straordinario<br />
eilgrande impegno profuso nei vigneti.<br />
Vignaioli, produttoriemaestricantinieripossono<br />
guardareaun’annatabuona esicuramente<br />
interessante. ]<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.17
AT TUALITÀ<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
Sono ormai15anniche il consorzio<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
lavoraper la promozione dellaqualità edella<br />
culturaenologica.Lagrandedeterminazione<br />
euna vincente politica di prodotto hanno<br />
consentito ai vini locali di raggiungereunottimo<br />
livellodiqualità edidiffonderecon successo<br />
il patrimonio enoculturale di Caldarotra la<br />
popolazione.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.18
di<br />
VeronikaSanta<br />
E’ un vino dalla beva facile. Nonuno di quei vini<br />
rossi pesanti dal nome impronunciabile, sul quale<br />
farefilosofia per oreintere, di quelli corposi che<br />
ti fa cadereinungradevole stato di torpore.<br />
Il Kalterersee èunvino leggeroepoco impegnativo.<br />
Percapirlo non serve aver frequentato lunghi<br />
corsi di enologia. La sua schiettezza ricorda il<br />
caratteredegli abitanti di Caldaro: persone<br />
semplici, particolari, se vogliamo anche un po’<br />
bizzarre.Non sorprende chequesto vino abbia<br />
coniato la popolazione locale: dal XVI secolo èprotagonistadella<br />
viticolturadell’Alto Adige econ la<br />
sua formatradizionale di allevamento “a pergola”,<br />
caratterizza il paesaggio viticolo di Caldaroconferendogli<br />
quei tratti tipici chelocontraddistinguono.<br />
Pur essendo protagonista, il Kalterersee<br />
non èl’unico vino locale: lo affiancano molti vini<br />
bianchi caratterizzati da una spiccatamineralità<br />
ealtrirossi più corposi. Ciò non toglie cheil<br />
Kalteresee restaimpresso nei cuorienei ricordi<br />
di tutti. “A noi il Kalteresee ci scorre nelle vene”:<br />
capitadisentirlo direcon convinzione dai locali<br />
abbigliati col classico grembiule blu. Ma il<br />
Kalteresee la sua reputazione se l’è guadagnata<br />
duramente. Con isuoi acini grossi,laSchiava<br />
eraconsideratauna varietàestremamente produttiva:<br />
dai vigneti partivano carri straripanti di grappoli<br />
con cui si producevano ingenti quantitativi<br />
di vino. Venduto in bottiglie da litro, il Kalterersee<br />
divenne presto un vino dalla dubbia reputazione<br />
elarivalutazione della sua immagine impose<br />
non pochi sacrifici tracui la potaturadelle viti<br />
elariduzione della resa. Unadecisione dolorosa<br />
cheperònegli anni aseguiresarebbe statacompensatadauno<br />
spiccato miglioramento della<br />
qualità.<br />
15 anni di qualità e<br />
cultura enologica aCaldaro<br />
Unaqualitàche nel 2000 ha trovato un nome:<br />
<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>. Oggi, apiù di 15 anni di distanza,<br />
il lavoro del sodalizio ètangibile erappresenta<br />
il presupposto per il successo dei vini caldaresi<br />
in particolarediquello più caratteristico della<br />
zona. Questo impegno èstato sancito dalla stesura<br />
della Charta del Kalterersee edall’introduzione<br />
di un sigillo di qualitàche viene assegnato ogni<br />
anno ai miglioriKalterersee. E’ una sorta di<br />
promessa dei produttorilocali: ideataeintrodotta<br />
nel 2010 dall’iniziativa<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>, la Charta<br />
definisce icriteridiqualità, le caratteristiche e<br />
le plaghe di produzione di questo vino autoctono.<br />
La definizione dell’età minima degli impianti ela<br />
riduzione delle rese sono fondamentali. Nell’ambito<br />
di una degustazione alla cieca in più riprese,<br />
una giuria tecnica indipendente decide se ivini<br />
di una determinataannatahanno irequisiti per<br />
potersi fregiaredel sigillo di qualitàprevisto dalla<br />
Charta.Ivini cheottengono un giudizio positivo<br />
potranno esibirelacapsula protetta cheattesta<br />
l’unicitàdel prodotto.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.19
AT TUALITÀ<br />
Nella foto tredei quattroproduttoridei<br />
vini insigniti dei “Tre bicchieri”. Manca<br />
il Pinotbianco di Terlano “Eichhorn2013”<br />
della TenutaManincor.<br />
Economia, turismo<br />
egastronomia<br />
Oltrealla Charta del Kalterersee, <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
promuove la qualitàdei vini elaculturaenologica<br />
localicon progetti, manifestazioni eprodotti.<br />
Puntando sulla triade economia, turismo egastronomia,<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>sfruttalesinergieche<br />
scaturiscono<br />
dalla collaborazione virtuosa fraquesti<br />
settori. Nel2014, nell’ambito dalla cooperazione<br />
tra<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>el’Associazione Turistica di<br />
Caldaroallago, èstato organizzato il primo Wineparty.<br />
La manifestazione svoltasi iprimi di maggio<br />
ha scandito l’inizio della stagione estiva. Anche<br />
in futuroquella tra<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>el’Associazione<br />
Turistica di Caldaroallago saràuna collaborazione<br />
importante: èrarotrovare un villaggio<br />
vitivinicolo in cui il vino sia protagonistacome<br />
lo èaCaldaroequestaèuna realtà da trasmettere<br />
aturisti eresidenti.<br />
Il museo provinciale delvino,<br />
l’Accademiadel vinoela Casa<br />
delvinoPunkt<br />
l’importanza del vino in rustiche cantine con le<br />
tradizionali botti in legno omoderne sale degustazione<br />
nate dalla matitadicelebriarchitetti. “Una<br />
particolaritàdel settoredell’enologia èilfatto che<br />
la qualitàdel prodotto si riflette sull’architettura”<br />
spiegal’architettoviennese Volker Dienst. Ed è<br />
vero:ilvino èprezioso, accattivante esirispecchia<br />
nella bellezza dell’ambiente cheloaccoglie.<br />
Un vinoelasua gente<br />
Ma in realtàsono iproduttori, con il loroimpegno<br />
nei vigneti enelle cantine afarediCaldaroquello<br />
cheè.Bastauna domanda sul lorolavoroper farli<br />
diventareunfiume in piena, orgogliosi di introdurre<br />
anche iprofani ai segreti della viticoltura.<br />
Anche un anno meteorologicamente difficile come<br />
il 2014,non riusciràaprivare iproduttoridella<br />
gioia per il lorolavoro: adispetto delle avversità<br />
sanno adattarsi alla situazione con flessibilitàe<br />
filosofia. Proprio come il lorovino.]<br />
NelcentrodiCaldaro si trovano il museo<br />
provinciale del vino, l’Accademia del Vino Alto<br />
Adige elaCasa del Vino Punkt, elegante enoteca<br />
con le migliorietichette di 24 produttorilocali<br />
in cui l’amoreper il vino èpalpabile: un excursus<br />
nel mondo dell’enologia caldarese con tutte le<br />
sue sfaccettature. Anche l’architetturarispecchia<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.20
Vendemmia letteraria<br />
Su iniziativadel consorzio <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
qualche anno fa èstato pubblicato un libromolto<br />
particolaresul vino. Gli autori, nomi di spicco<br />
del mondo della letteraturacome Alfred Komarek,<br />
Sabine Gruber eFranzobel, hanno scritto brevi<br />
racconti sulla viticolturalocaleesull’enologia.<br />
Unagradevole letturache solletica la curiosità<br />
per Caldaroeilsuo vino!<br />
I“TreBicchieri”<br />
per4vini di Caldaro<br />
28 vini dell’Alto Adige sono entrati nel novero<br />
dell’edizione <strong>2015</strong> della rinomataguida enologica<br />
Vini d’Italia del GamberoRosso aggiudicandosi<br />
gliambiti“TreBicchieri”. Unaposizione di spicco<br />
la riveste Caldarocon ben 4vini premiati. Questo<br />
importante riconoscimento attestal’impegnoprofuso<br />
per la ricercadella qualità. Ivini selezionati<br />
dalla giuria sono:<br />
• ilKalterersee Pfarrhof 2013 della<br />
Kellerei Kaltern,<br />
• ilSüdtiroler Gewürztraminer Auratus<br />
Crescendo 2013 della tenutaRitterhof,<br />
• ilPinotBianco Eichhorn 2013 della<br />
TenutaManincor e<br />
• ilPassito Anthos 2010 della<br />
Erste+Neue.<br />
»<strong>wein</strong>bauen« aCaldaro<br />
In questi ultimi anni aCaldarosono sorti<br />
alcuni nuovi edifici capaci di esprimereillegame<br />
fravino earchitettura. Il discorso di apertura<br />
della conferenza »<strong>wein</strong>bauen« svoltasi il 9ottobre<br />
2014 ha approfondito il fenomeno. Rappresentanti<br />
di vari settoritra cui architettura, arte, enologia<br />
eturismo hanno partecipato aundibattito incentrato<br />
su sfide eopportunitàdiquestavirtuosa<br />
simbiosi. La relazione introduttiva èstata propostadallo<br />
studio viennese architektur in progress,<br />
dall’iniziativa <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>edall’Associazione<br />
TuristicadiCaldaroallago. Organizzando annualmente<br />
incontriedibattiti anche in Alto Adige,<br />
architektur in progress promuove l’architettura<br />
giovane einnovativa. L’aperturadella manifestazione<br />
èstata precedutadalla mostra “KALTund<br />
WARM” (caldo efreddo) dedicataall’architettura<br />
turistico-ricettivadispiccodelle zone lacustri<br />
etermali. In un’escursione al termine della manifestazione<br />
èstata fattavisitaaimanufatti di<br />
Caldaropresentati nella mostra.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.21
VITICOLTURA<br />
[ Le cantine<br />
vinicole di Caldaro<br />
si evolvono<br />
TenutaRitterhof<br />
TenutaNiklas<br />
Un viaggioallascoperta<br />
dellecantine di Caldaro<br />
[ <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.22
Il mondo dellaviticoltura di Caldaro<br />
stavivendouna fase di profondo cambiamento.<br />
Soprendecon le suetante cantine,<br />
piccole egrandi, tradizionali emoderne.<br />
Alla scoperta delleultimenovità.<br />
di<br />
Verena Andergassen<br />
Oltrealle due grandi cantine sociali Kellerei<br />
KalterneErste+Neue ealle tenute dalle lunghe<br />
tradizioni come Castel Sallegg, la Tenuta<br />
Manincor,laJosef Briglola Kettmeir,unnumero<br />
sempremaggioredipiccoli vignaioli indipendenti<br />
sorprende con grandi vini eunnuovo modo<br />
di concepirelacantina vinicola. Il settoredella<br />
viticolturastupisce con le sue tantecantine,<br />
piccole egrandi, tradizionali econtemporanee.<br />
Strada delvino, n°1<br />
Il nostrotour parte dalla TenutaRitterhof,<br />
al civico 1della Strada del Vino. Da quando nel<br />
2000 la famiglia Roner lo ha rilevato, la produzione<br />
annuale èsalitada10.000 a300.000<br />
bottiglie. “La nostrafilosofia aziendale poggia su<br />
trecardini:qualitàdel prodotto, qualitàdella lavorazione<br />
emarketing” spiegaildirettoreLudwig<br />
Kaneppele. Negliultimi anni la TenutaRitterhof<br />
ha investito molto nella qualitàdella lavorazione<br />
ampliando la cantina erealizzando una nuova,<br />
accattivante enoteca. Il progetto ènatodalla<br />
matitadell’architetto Zeno Bampi: “I criteriche<br />
stavano alla base dell’intervento di ampliamento<br />
sono stati soprattutto di ordine funzionale.<br />
Pianificarealmeglio ipercorsi di produzione è<br />
fondamentale come lo èladecisione di avvalersi<br />
di tecnologie all’avanguardia”.<br />
La visitaalle cantine comincia sull’area di conferimento<br />
delle uvealmargine sudorientale del<br />
parcheggio su cui si erge un manufatto aforma<br />
di parallelepipedo. “I grappolientrano nella<br />
diraspatrice dove gliacini vengono separati dai<br />
TenutaSeeperle<br />
raspi”. Dal magazzino interrato raggiungiamo<br />
il nuovo tratto delle cantine in cui itini in acciaio<br />
si susseguono aperditad’occhio. Le paretisono<br />
dipinte di marrone fino amezza altezza. Il marrone,<br />
il verdeeilblu sono icoloridistintivi dei<br />
vini Ritterhof: il marrone evoca il terreno, il verde<br />
le colline eivigneti,ilblu contraddistingue le<br />
rarità ossia ivini particolari.<br />
Il collegamento alle vecchiecantine èdiretto.<br />
Al lorointerno alcune vecchiebotti in legno sono<br />
testimoni di una antica tradizione enologica.<br />
Salendo una scala si giunge nella cantina nuova<br />
con le botti in legno. Qui èinfase di ultimazione<br />
un affresco al soffitto, alle paretiritroviamo il<br />
marrone, il verdeeilblu.Igiochidiluce conferiscono<br />
all’ambiente un’atmosferadieffetto. Attraversandolasala<br />
perledegustazioni con vistapanoramica<br />
sul lago di Caldarosigiunge all’enoteca.<br />
La linearitàdegli scaffali incontralelinee sinuose<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.23
VITICOLTURA<br />
[ Le cantinediCaldaro si evolvono<br />
TenutaUnterhofer<br />
dei vecchi pali di sostegno delle viti. Sopraalbancone<br />
composto da cubi assemblati, sono appesi<br />
travetti in legno di vecchi impianti apergola.<br />
“E’ importante rispettareletradizioni chenella<br />
nostraenotecasifondono con l’innovazione”<br />
dichiarasoddisfatto Ludwig Kaneppele.<br />
Un sogno diventa realtà<br />
Quello di possedereuna sua cantina vinicola era<br />
un sogno cheThomas Unterhofer avevadatempo.<br />
Sogno chefinalmentesirealizza nel 2006 quando<br />
per la prima voltalavoralasua uva, quella della<br />
TenutaUnterhofer di Pianizza di Sopra. Grazie<br />
auna buona dose di concretezza etantapazienza,<br />
checonoscano il vino facendo un’esperienza<br />
sensoriale a360°” spiegaThomas Unterhofer.<br />
Attualmente lo spazio della cantina èlimitato, ma<br />
non èescluso un futuroampliamento. “Forse non<br />
saràunampliamentodicarattereesclusivamente<br />
funzionale” spiegaUnterhofer mentrefantastica<br />
sul suo progetto in evoluzione.<br />
Tutto cominciò in un garage<br />
Un sogno èdiventato realtà anche per Arthur<br />
eAnton Rainer della tenutaSeeperle di San<br />
Giuseppe al Lago. Dopo quindici anni in prove<br />
ed esperimenti, poco alla voltasono arrivati gli<br />
impianti eleattrezzatureper la viticoltura.<br />
Poi, nel 2012,ilpasso decisivo: la realizzazione<br />
della cantina vinicola. “Da amatoriche si cimentavano<br />
tralemuradiungarage, siamo finalmente<br />
diventati dei viticoltoriatutti glieffetti” spiega<br />
divertito Arthur Rainer.Lacantina èstata allestitacon<br />
un occhio particolarealla funzionalità:<br />
piastrelle su pavimento epareti, porte in acciaio,<br />
condotte ad altapressione, sistema di refrigerazione,<br />
tutto realizzato all’insegna della massima<br />
igiene.<br />
Lo stesso impegno profuso per la realizzazione<br />
della cantina c’è stato anche nella sceltadei nomi<br />
edella layout delle etichette. “I nomi elaterminologia<br />
per ivini sono stati più difficili della produzione”<br />
ammette il giovane vignaiolo. Il risultato<br />
èaudace eprovocante: oggi sulle bottiglie di<br />
casa Rainer si trovano termini come “croccante”,<br />
“piccante” e“lussurioso”.<br />
la tenutaevolvegradualmente. Il figlio Andreas<br />
condivide la stessa passione del padreecomincia<br />
alavorareinazienda dopo numerosi soggiorni<br />
estage pratici in Italia eall’estero. “Due generazioni,<br />
un unico obiettivo”, così il padresintetizza<br />
il lavoro del duo ben assortito.<br />
La visitacomincia nel sobrio ambiente di<br />
venditaecontinua nella cantina cheospitale<br />
botti in acciaio inox, pulita, ordinataefunzionale.<br />
Dietrouna robustaporta in legno si cela il cuore<br />
pulsante della cantina: la rustica cantina con le<br />
botti in legno. Il pavimento, le paretiinpietra<br />
calcarea eisoffitti avoltacreanolaclassica, suggestivaatmosfera.Uninvitante<br />
spazio dedicato<br />
alle degustazioni èunchiaroinvito atrattenersi.<br />
Solo in un secondo momento balzano all’occhio<br />
le vecchie botti sapientemente trasformate in<br />
tavoli esedute. “Vogliamo cheinostriclienti non<br />
ricordino soltanto il vino, ma anche la cantina,<br />
Tradizione emodernità<br />
L’ampliamento della cantina di Josef eDieter<br />
Sölva della TenutaNiklas di San Nicolò risale a<br />
qualche anno addietroecioè al 1994.All’interno<br />
della cantina troviamo lo spazio dedicato alle<br />
botti di legno. E’ la classica cantina dell’Oltradige<br />
con le volteincemento avista, con le botti disposte<br />
su due file. Le paretisono in pietracalcarea, il<br />
pavimento in ghiaia. “Le viti da cui nascono tutti<br />
inostrivini bianchi crescono su terreni calcarei.<br />
E’ per questo cheabbiamo voluto la pietra calcarea<br />
anche negli interni” spiegaDieter Sölva.<br />
Nuoviinvecesono la sala degustazione elospazio<br />
di venditaprogettati dall’architetto Johannes<br />
Niederstätter.Ilmanufatto instile moderno,<br />
ma intramontabile, èinserito in una collina che<br />
sovrastalacantina. “E’ un ambiente concepito<br />
in modo tale da porre in risalto il vino rendendolo<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.24
»Ricordare un vino èpiù facile se conosci il vigneto<br />
in cui nasce, la sua uvaele cantine in cui matura,<br />
se perdegustarlohai fatto visitaaunsimpatico<br />
vignaiolo che, oltreadesseremaestro della vinificazione,<br />
ha affidato la realizzazione della sua<br />
tenutaadunbravo architetto: quandotutto è<br />
perfetto, dall’estetica all’esperienza organolettica.«<br />
Andreas Gottlieb Hempel,<br />
architetto esommelier<br />
TenutaNiklas<br />
TenutaKlosterhof<br />
protagonista”. Nella sala degustazioni predomina<br />
il bianco. Guardando più attentamente,<br />
si notano le porte elescaffalaturealle pareti.<br />
“Durante la degustazione l’occhio non va turbato<br />
da nulla” spiegaSölva.Lostesso dicasi per<br />
itavoli, anch’essi bianchi “… perchéilcolore<br />
del vino èrealmente visibile solo su un fondo<br />
bianco”.<br />
Lo spazio espositivoècaratterizzato dai contrasti:<br />
nicchie ovali bianche sulla pareteingesso<br />
neroospitano singolarmente ognuna delle bottiglie<br />
della TenutaNiklas. Un raffinato progetto illuminotecnico<br />
crea l’effetto della continuità. Non<br />
sono visibili nè sostegni, né ombre: la bottiglia<br />
parefluttuare, sospesa nel buco bianco. Lo spazio<br />
per le degustazioni ècaratterizzato da uno stile<br />
intramontabile, la cantina invece ètradizionale.<br />
Abbiamo chiesto aDieter Sölva se oggi costruirebbe<br />
la cantina in modo diverso. “Direi di no.<br />
Forse cambierei qualche particolare, ma la funzionalitàavrebbe<br />
comunque la prioritàenon va<br />
persa di vista.Eunaltroelemento importante èla<br />
capacitàdiinserirsi con garbo nel paesaggio che<br />
la accoglie”.<br />
Il vinoèculturae<br />
la culturaètradizione<br />
Alla TenutaKlosterhof sono in corso ilavoriper<br />
la realizzazione di una sala per le degustazioni edi<br />
una stube in legno di acacia. L’ampliamento della<br />
cantina risale adieci anni fa. “Abbiamo registrato<br />
un aumento costante della quantità, ma ci sono<br />
stati nuovi sviluppi anche per quanto concerne<br />
l’invecchiamento del vino” spiegaHannes Andergassen<br />
junior.“Oggi si tende adarelapreferenza<br />
al legno, materia checonferisce ai vini una mag-<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.25
VITICOLTURA<br />
[ Le cantine di Caldaro si evolvono<br />
»Lereazioni allo stile architettonico moderno<br />
chehovoluto sono state positive.Sicuramente sarà<br />
un fabbricato molto particolare,madel resto anche<br />
imieivinilosono.«<br />
Thomas Pichler,<br />
vignaiolo<br />
TenutaThomas Pichler<br />
giorearmoniosità, cheperònecessitadimaggiore<br />
spazio”. La parte più vecchiadella cantina ospita<br />
le botti in acciaio. Quella nuova con un’estensione<br />
di 130metri quadrialloggia le botti in legno<br />
disposte su due file. Perpadreefiglio non èstato<br />
difficile fareuna sceltafra stile tradizionale e<br />
moderno: doveva diventareuna cantina avolte<br />
in stile rurale. “Lo stile tradizionale èpreferibile<br />
soprattutto per la cantina con le botti in legno”<br />
spiegaOskar Andergassen.<br />
“Il vino èculturaelaculturaètradizione. Ma<br />
la tradizione non va intesa come stasi. In termini<br />
di dotazioni etecniche di vinificazione siamo al<br />
passo coi tempi”. Il pavimento èrivestito di lastre<br />
di porfido curiosamente provenienti da una vecchia<br />
piazza di Bolzano. L’adiacente vano dedicato<br />
al magazzino ealle macchine custodisce un altro<br />
piccolo tesoro: un fornodicombustione in cui dal<br />
2013 si distilla la grappa.<br />
“Lecantine sono state progettate per accoglierel’ospite<br />
curioso non solo di bereilvino, ma<br />
di viverlo in tutto il suo processo di produzione”<br />
spiegaHannes Andergassen ansioso di vedereultimata<br />
la nuova stube per le degustazioni. Perché<br />
“il vino ha isuoi tempi”.<br />
Costruire in linea coi tempi<br />
Al momento della nostravisitanel novembre<br />
scorso, la tenutadiThomas Pichler aVilla di<br />
Mezzo èancorauncantiere. Così Thomas Pichler<br />
fa glionoridicasa portandoci avederelavecchia<br />
cantina: una scala stretta,vecchie botti di legno,<br />
un tavolo scuro, illuminazione soffusa eilclassico<br />
odoredelle cantine, un misto fraumiditàevino.<br />
Dall’autunno prossimo, il giovane viticoltore<br />
accoglieràgli ospiti in un ambiente nuovo emo-<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.26
derno. Il progetto èpromettente. “Il posto non<br />
mi bastapiù, non ho più spazio per muovermi”<br />
spiega. “In una cantina nuova miglioreràanche la<br />
qualitàdel vino. Al piano terra,sopraalla cantina,<br />
èprevistalarealizzazione di moderni spazi di vendita.Per<br />
il futuroPichler ha in mente inviti, presentazioni<br />
emanifestazioni di carattereenologico<br />
eunincremento della venditadiretta.<br />
Perfarlo si èaffidato all’architetto Walter<br />
Angonese: “Chi conosce Walter Angonese sa per<br />
certo cheilrisultato saràalpassocoi tempi. Dalla<br />
realizzazione del nuovo manufatto mi aspetto un<br />
ritorno anche in termini pubblicitari”. Ai due<br />
piani superiorièprevisto un alloggio. La cubaturaèlimitatael’edificio<br />
saràcaratterizzato da<br />
una morfologia atipica. “Nel pieno rispetto delle<br />
sì, ma in armonia con il contesto paesaggistico”.<br />
Nellaprogettazione della cantina sono staticonsiderati<br />
icriterifunzionali dando prioritàalla<br />
tecnologia eaicicli di lavorazione. La trasformazione<br />
delle uveavviene secondo il principio<br />
“dall’alto verso il basso”. Icoloridominanti in<br />
cantina sono il rosso bordeaux eilnero. Se èfacile<br />
intuireche il rosso bordeaux fa riferimento al<br />
vino, per capirelapresenza del neroènecessaria<br />
la spiegazione del padrone di casa. “Il neroconferisce<br />
profonditàall’ambiente”. Le prime bottiglie<br />
di vino biologico St. Quirinus sono quelle<br />
dell’annata2013. RobertSinn non si prefigge<br />
obiettivi particolari. “Mio figlio Michael èlamia<br />
grande forza. Se il nostroprogetto avrà successo<br />
saràfantastico. Solo allorapenseremo al futuro.<br />
TenutaSt. Quirinus<br />
norme edilizie abbiamo cercato di sfruttarealmeglio<br />
lo spazio disponibile”. Sicuramente non sarà<br />
un fabbricato squadrato. In termini funzionali<br />
tutto èstato studiato in manieraottimale. “Le<br />
reazioni allo stile architettonico moderno cheho<br />
scelto sono state positive. Sicuramente saràun<br />
edificio molto particolare, ma del resto anche<br />
imiei vini lo sono” conclude sorridendo.<br />
Gioia epassione<br />
APianizza di SopraRobertSinn si ècreatolasua<br />
realtàvitivinicola con la TenutaBio St.Quirinus.<br />
Anche questo progetto ènatodalla matita di<br />
Walter Angonese. “Dalla cantina agli appartamenti<br />
alla morfologia del tetto: tutto èstato studiato<br />
dall’architetto Angonese, con un particolare<br />
occhio di riguardo alla preesistenza: “Moderno<br />
Ma la gioia elapassionesaranno semprealprimo<br />
posto”. Un vero gioiellino della tenutabio èlo<br />
spazio dedicato alla degustazione eallavendita<br />
realizzato in legno di rovere.Non solo qui, ma in<br />
tutto l’edificio trovano utilizzo imateriali naturali<br />
etradizionali come il legno di cirmolo edilarice,<br />
la pietraeilvetro.<br />
L’architetturadiCaldaroèvariegatacome lo èla<br />
naturadei suoi vignaioli. Nonostanteledifferenze<br />
individuali, in tutti icasiillustrati<br />
sono state soprattutto ragioni di naturapragmatica<br />
adarel’impulso per<br />
l’ampliamento elarealizzazione delle<br />
cantine. Ai vignaioli di Caldaronon<br />
interessa mettersi in vetrina: sono<br />
consapevoli chenon bastalaqualità<br />
delle bottiglie per lavorare con successo.<br />
Perchè il vino va vissuto! ]<br />
Verena Andergassen<br />
Insegnante, traduttrice<br />
eredattrice, Caldaro<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.27
UN PO’ D I S TORIA<br />
Percoprireiltragitto da Caldaroallago Tegernsee in Bavieraicarri impiegavano 16 giorni.<br />
Due botticelle legate con cinghie<br />
ai cavalli, usate per il trasporto del vino.<br />
Sono esposte al Museo del Vino di Caldaro.<br />
Carovana per il trasporto del mosto<br />
dal lago aCaldaropaese.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.28
Il trasportodel vino nelMedioevo<br />
[Attraverso le Alpi<br />
Nell’XIeXII secolo ci fu un vero eproprio assalto<br />
da partedelle popolazioni anorddelle Alpi interessate<br />
ai vigneti delle terrelungo l’Adige ofra le montagne.<br />
di<br />
Ivo Maran eStefanMorandell<br />
Nell’XI eXII secolo ci fu un vero eproprio assalto da parte delle popolazioni<br />
anorddelle Alpi interessate ai vigneti chesiestendevano lungo<br />
l’Adige ofra le montagne. Le notizie disponibili sulle plaghe dell’odierno<br />
Alto Adige esul trasporto di vino verso nordattraverso il Brennero oPasso<br />
Resia sono talmente copiose da riempireinterifascicoli. Nobili della<br />
Bavieraedella Svevia, chiese econventi anorddelle Alpi vengono citati<br />
come proprietari,donatoriebeneficiaridivigneti. Fino alla metà del<br />
XIII secolo, sei vescovadi e32conventi vengono annoverati traiproprietari<br />
di vigneti in Alto Adige oquantomenotra ibeneficiaridifitti vinari.<br />
Il trasporto del vino con icarri eicavalli<br />
Pertrasportare il vino oltreleAlpi in sicurezza esoprattutto in modo<br />
poco oneroso, iconventi erano soliti acquistareletenute chesorgevano<br />
sul percorso. Icontadini di queste tenute dovevano organizzareil<br />
trasporto del vino lungo un determinato tracciato. Perl’abbazia di<br />
Tegernsee, proprietariadiuna vastatenutadiPianizza di Sopraeper<br />
anni principale produttoredivino di Caldaro, tretenute site nei pressi<br />
di Matrei am Brenner etre nella zona di Igls (Innsbruck) dovevano<br />
provvederealtrasporto del vino con carri ecavalli di proprietà.<br />
Le esportazioni di vino attorno al 1383<br />
Consultando glielenchi doganali èpossibile fareuna valutazione delle<br />
quantitàdivino alloraesportate dall’Alto Adige. Relativamente all’anno<br />
1383, Josef Nössing, ex impiegato dell’archivio provinciale dell’Alto<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.29
UN PO’ D I S TORIA<br />
[ Attraverso le Alpi<br />
Il trasporto del vino nel Medioevo<br />
Adige, facendo una stimacauta, ne citauna quantitàminima. Una<br />
listadiquell’anno indica la quantitàdivino cheera possibile esportare<br />
liberamente. Venivano esonerate dal pagamento del dazio le abbazie ei<br />
conventi bavaresi per 295 botti, le abbazie tirolesi per 52 botti, 90 nobili<br />
tirolesi per 880 botti eiduchi di Bavieraper 400 botti. In base acome<br />
vengono quantificate le botti, si calcola chepotesseroessereesportati<br />
liberamente dagli 8.500 ai 9.800 ettolitridivino. Considerando che<br />
per lungo tempo ivigneti furono posseduti da istituti clericali, da nobili<br />
esolosuccessivamente anche da borghesi, èpossibile ipotizzareche il<br />
suddetto quantitativocorrispondesse acirca un terzo della produzione<br />
vinicola totale dell’Alto Adige.<br />
Già allorasiera tentato di scalzarelafastidiosa concorrenza dei<br />
vini provenienti dal Trentino. Nel1372, su insistenza dei viticoltorilocali,<br />
il duca Leopoldo III avevaintrodotto il divieto di importazione di vini italiani<br />
prodotti da Lavis in giù, vale adirepocoaldisotto del confine<br />
linguistico tedesco. Questo divieto venivaregolarmente rinnovato<br />
sebbene, soprattutto negli anni di vendemmia scarsa, fosseroammesse<br />
delle deroghe.<br />
Fonti<br />
• Josef Nössing, Die Bedeutung<br />
der Tiroler Weine im Mittelalter.In:<br />
Weinwirtschaftim<br />
Mittelalter.(Quellen und<br />
Forschungenzur Geschichte<br />
der StadtHeilbronn ;9).<br />
Heilbronn1997. pag. 193–203.<br />
• Jürgen Bücking, Kultur und<br />
GesellschaftinTirol um 1600.<br />
(Historische Studien; 401).<br />
Lübeck und Hamburg1968.<br />
pag. 62–64<br />
• FriedrichMerzbacher,<br />
Tegernsee und der Südtiroler<br />
Wein im ausgehenden Spätmittelalter.In:<br />
AusWirtschaft<br />
und Gesellschaft. Festschrift<br />
für Ferdinand Ulmer. (Tiroler<br />
Wirtschaftsstudien ;17).<br />
Innsbruck1963. pag.199–213.<br />
• BayHStA,Kl. Tegernsee<br />
Fasz. 769/108<br />
In 16 giorni da Caldaroallago Tegernsee<br />
Circa duecento anni più tardi, nel 1596, oltresei milioni di litricorrispondenti<br />
a60.000 ettolitridivinovarcarono il confine verso il nord.<br />
Il vino partivasucarri cheoltrepassavano il valico del Brenneroopasso<br />
Resia. Apartire da Hall in Tirolilfiume Inn diventava navigabile e<br />
nel 1603 il 15 %delle quantitàvenivano imbarcate aHallallavoltadi<br />
Rosenheim. La parte più consistente giungeva adestinazione senza<br />
interruzioni abordo di carri finoalcliente finale. Il percorso alternativo<br />
per Mittenwald, punto in cui anche l’Isar diventanavigabile, eraquello<br />
più strategico per le consegne all’abbazia di Tegernsee. Un elenco del<br />
1600 fornisce informazioni su itinerari, tempi di percorrenza, dazi<br />
doganali ecapienza delle botti. Nellostesso documento viene fatto un<br />
dettagliato raffronto fralaspesa per il trasporto con un carro di proprietà<br />
elafornituraapagamento. Pare partisserodue carri,ognuno trainato<br />
da quattrocavalli. Normalmente, per percorrerelatrattadall’abbazia<br />
di Tegernsee aCaldaro erientrarecon un carico di 1.200 litridivino,<br />
un carro impiegava 16 giorni. Nonera previsto alcun tipo di compenso<br />
tranne quello relativo alle spese sostenute per ipasti dei conducenti<br />
eilmangime dei cavalli cherappresentava il 90% dei costi di trasporto.<br />
Aragione per l’Abbazia di Tegernsee icosti eranoconsiderati elevati<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.30
(“Dy fuer an der Etsch isttheur oder wolfaylnachdem dy zerung und<br />
der haber wolfayloder theur ist”).Icosti per il trasporto del vino dipendevano<br />
esclusivamente dal prezzo degli alimentariedell’avena.<br />
Il trasporto su commissione fino aMittenwald, da lì via nave fino<br />
aTölz equindi nuovamente su carri finoallago di Tegernsee, costava<br />
il 5%in più rispetto al trasporto con un carro di proprietà.SedaHall<br />
uno dei carri partivacarico di sale el’altro riportava aCaldarodue<br />
tini vuoti erapossibile risparmiareanche il 20%rispetto al trasporto<br />
apagamento. Intorno al 1600, aBolzano un’ornaparia78litridivino<br />
di buona qualitàvenivapagatasei fiorini. Il solo trasporto attraverso<br />
le Alpi faceva aumentareilprezzo del vino del 35–45%.<br />
Vini annacquati, qualitàetrasformazione dei gusti<br />
Iconducenti dei carri avevano il diritto di bereilvinoche trasportavano<br />
fino alla profonditàdiunpollice. Avolte con l’aiuto di una cannuccia<br />
il quantitativosottratto alla botte aumentava enon mancarono itentativi<br />
di frode nel sostituireilvinomancante addizionandolo di acqua. Si<br />
raccontadiunnobilediInnsbruckunitosi alla bisboccia di alcuni conducenti<br />
intenti abereilvinoche trasportavano: suo malgrado dovette<br />
scoprirecon un certo stuporeche il vino chestavano bevendo erailsuo.<br />
Le esportazioni di vino dell’Alto Adige calarono dai 6,18milioni<br />
di litril’anno del 1596 ai 2,9 milioni di litridel 1598: in soli due anni<br />
ci fu una contrazione superioreal50%enon si registrònessuna ripresa<br />
fino al 1600. Considerato chelavendemmia del 1600 fu più copiosa<br />
rispetto aquella del 1596, non può aver rappresentato la causa del calo<br />
delle esportazioni. Unaspiegazione potrebbe invece risiederenella<br />
qualitàdel vino della “Valledell’Adige”. E’ comunque difficile capire<br />
realmente se la contrazione delle esportazioni sia statadeterminatadalla<br />
qualità, dalla trasformazione dei gusti odaun’altracausa sconosciuta.<br />
La cosa certa èche in Alto Adige all’epoca si verificarono grandicambiamenti<br />
in termini di vitigni editecniche di lavorazione da cui sono nate<br />
nuove tipologie di vino.]<br />
IvoMaran élaureato<br />
in scienze naturali e<br />
gestisce una pensione<br />
sul lago di Caldaro.<br />
Stefan Morandell<br />
èlaureatoinstoria<br />
elavorainuna<br />
biblioteca.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.31
UN PO’ D I S TORIA<br />
Per40anniambasciatoredel vino<br />
dell’AltoAdige<br />
[»Toni, quello delvino«<br />
“Ilvino èlamia vita”. Toni Romen,caldarese,<br />
classe 1949,guarda al passato con gioia eorgoglio.<br />
Da oltre40anni ivinidell’Alto Adige sono la sua vita.<br />
Di professione panificatore, l’attivitàditrasportatore<br />
la rileva nel 1973 da suozio:intuttiquestianni Toni<br />
ha portatooltreilBrennerounmiliardoe200milioni<br />
di litridivino di cuioltre un miliardo di litri fra<br />
Kalterersee eviniSchiava.<br />
Toni Romen accoglie da sempre<br />
gliamici nella sua cantina offrendo<br />
gliottimi vini dell’Alto Adige.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.32
Intervista di<br />
HerbertTaschler<br />
Tuttoècominciatooltre40anni fa.<br />
Ci raccontacome? Il 4gennaio 1973 ho fatto<br />
il mio primo grande viaggio. Dovevo consegnare<br />
due botti di SantaMaddalena del maso Plonerhof<br />
all’azienda Gottardi di Innsbruck. All’epoca il<br />
vino si trasportava solo sfuso in grandi bottidi<br />
legno. Sul mio furgoncino FIAT91neavevamo<br />
montate quattrodirovere, ognuna da 25 ettolitri.<br />
Icommercianti di vino da rifornirefra il Tirolo<br />
del nordeilVorarlbergerano circa 30 esolo<br />
aCaldarosicontavano ben cinque trasportatori.<br />
Eche cosa portavate oltreilBrennero? Solo<br />
vini Schiava,dal Kalterersee al SantaMaddalena.<br />
Fino agli anni ‘90 la Schiava eral’unico vino rosso<br />
ad essereesportato. E’ semprestata ed èlamia<br />
grande passione: non esiste vino miglioredella<br />
nostraSchiava dell’Alto Adige. E’ un vero peccato<br />
cheancoraoggi alcuni maestricantinierinon credano<br />
nelle sue potenzialitàesiostinino ad estirparegli<br />
impianti di Schiava.Intutti questi anni ne<br />
avrò portati oltreilconfineunmiliardo di litri.<br />
Eancoraoggi la gente mi fermaper chiedermi:<br />
Toni, per caso ce l’hai una bottiglia di Schiava?<br />
Ma negli anni ’70 e’80 la reputazione<br />
della Schiava non eracerto delle migliori…<br />
Èvero! In quegli anni la produzione di massa<br />
non ha regalato le qualitàmigliorieinAltoAdige<br />
non servivamo certo vini di pregio. Eicommercianti<br />
di vino austriaci tagliavano la Schiava<br />
ascapito del prodotto finale. Allorasiandava<br />
spesso aGenova aprenderevinirossi pesanti<br />
giunti in container dall’Algeria odalla Spagna.<br />
Li portavamo verso nordcome vini da taglio.<br />
Ma all’epoca anche nelle botti di alcune cantine<br />
dell’Alto Adige entrava piùacqua chevino. In Austria<br />
mi chiedevano sbalorditi quanto grande fosse<br />
la zona del Lago di Caldaro. Fortunatamente quei<br />
tempi appartengono alla storia eoggi abbiamo<br />
tutte le ragioni di andarefieridel nostroKalterersee,<br />
buono come non lo èmai statoprima.<br />
Dal 1995 il Suo furgone espone il logo ufficiale<br />
del mondo enologico dell’AltoAdigecon<br />
itre bicchieristilizzati. Dopo decenni di lavoro<br />
sono semprefelice di sentirmi considerato ambasciatoree“agentepubblicitario”<br />
dei vini dell’Alto<br />
Adige. Praticamente non esiste cantina vinicola<br />
ovigneto chenon mi abbia commissionato una<br />
fornitura. Avrò attraversato il Brenneroalmeno<br />
200volte in un anno ein40annihopercorso oltre<br />
quattromilioni di chilometri. Il vino mi ha fatto<br />
faretante conoscenze interessanti eallacciarecontatti<br />
in tutto il mondo.<br />
Quindi nel settoredell’enologia Lei si sente<br />
acasa ovunque … Neglianni ho fatto tanta<br />
esperienza econosciuto molte persone simpatiche.<br />
Tutti mi chiamano il “Toni, quello del vino”.<br />
Ho portato anche tantepersone interessanti a<br />
Caldaro: nella mia cantina di San Nicolò si sono<br />
avvicendati afaremerenda con speckevino le<br />
leggende dello sci edel calcio, maestricantinieri<br />
etante altrecelebrità. Spesso traquelle muraè<br />
stato scritto un pezzo della storia enologica locale.<br />
Il vino non èsolo cultura, il vino èvitaeunisce<br />
le persone. Equando tiravofuorilafisarmonica<br />
nessuno si teneva più.<br />
Eora checosa faràil“Toni del vino”?<br />
Dopo quarant’anni ufficialmente ho chiuso,<br />
ma so già chenon riusciròamollaredel tutto.<br />
Amo troppo il mondo delle cantine edella nostra<br />
viticolturalocale. Sulle strade non si vedràpiù<br />
il mio camion con il logo dell’Alto Adige, ma resteròadisposizione<br />
per piccoli incarichi e<br />
sostituzioni dell’ultima ora. Nonvoglio correre<br />
il rischio di restaresenza vino! ]<br />
Quando ha portato le prime bottiglie oltreil<br />
Brennero? Le primeleho consegnate nel 1985<br />
auna cantina privatadiSt. Johann in Tirol. Erano<br />
cartoni contenenti 50 bottiglie da 0,75ldiSchiava<br />
“Justiner” e“14 Heilige” di una cantina dell’Oltradige.<br />
Perfarlo sono stato costretto asmontareuna<br />
botte dal furgone. Il vino dell’Alto Adige veniva<br />
venduto in Tirolo,Vorarlberg, Svizzeraenella<br />
Germania meridionale. Il vino sfuso in barili l’ho<br />
trasportato fino al 2005.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.33
N E L<br />
M I R I N O<br />
[La superficie<br />
vitata di Caldaro<br />
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />
Aggiornatoafebbraio <strong>2015</strong><br />
Fonte: Camera di commercio Bolzano/ht<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.34
Da sempreilclima eilterreno checircondano il lago di Caldarooffrono le condizioni ideali<br />
per la coltivazione della vite. Su fertili terreni alluvionali formatisisui detriti portati dal<br />
fiume Adige chemilioni di anni fa solcava il territorio dell’Oltradige, edai depositi calcarei<br />
del massiccio della Mendola nascono vini freschi efruttati. Da altitudini, pendenze emicroclimi<br />
diversi scaturisce la grandevarietà dei vini caldaresi. Grazie al controllo delle rese,<br />
all’impegno per il consolidamento della qualitàea1.604.993dimetri quadridisuperficie<br />
vitata, ancoraoggi il Kalteresee si colloca in testaall’elenco dei vitigni locali.<br />
Chardonnay<br />
2000: 535.819 m 2<br />
2014: 696.939 m 2<br />
Moscato giallo<br />
2000: 110.368 m 2<br />
2014: 293.855 m 2<br />
Riesling<br />
2000: 23.529 m 2<br />
2014: 80.563 m 2<br />
Sauvignon<br />
2000: 74.206 m 2<br />
2014: 515.051 m 2<br />
Kerner<br />
2000: 0 m 2<br />
2014: 35.137 m 2<br />
Müller Thurgau<br />
2000: 61.888 m 2<br />
2014: 223.749 m 2<br />
Pinotbianco<br />
2000: 817.853 m 2<br />
2014: 765.161 m 2<br />
Pinotgrigio<br />
2000: 116.227 m 2<br />
2014: 460.537 m 2<br />
Gewürztraminer<br />
Schiava –<br />
Kalterersee<br />
2000: 95.211 m 2<br />
2014: 725.531 m 2<br />
2000: 4.906.794 m 2<br />
2014: 1.888.475 m 2<br />
CabernetSauvignon<br />
2000: 134.465 m 2<br />
2014: 285.710 m 2<br />
Lagrein<br />
2000: 83.133 m 2<br />
2014: 465.006 m 2<br />
Merlot<br />
2000: 94.177 m 2<br />
2014: 297.542 m 2<br />
Moscato rosa<br />
2000: 19.148 m 2<br />
2014: 28.485 m 2<br />
Pinotnero<br />
2000: 229.661 m 2<br />
2014: 466.943 m 2<br />
2009 2010 2011 2012 2013 2014<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.35
VINO & P IACERI<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.36
[Aperitivicaldaresi<br />
Stimolal’appetitooèunrituale perincontrarsi?<br />
L’aperitivo: un’artemolto particolare!<br />
di<br />
Christine Mayr<br />
L’aperitivosiprende prima dei pasti per<br />
stimolarel’appetito. Mentrenei Paesi anglosassoni<br />
einquelli di culturaneolatina come Francia,<br />
Spagna eItalia rappresentaunirrinunciabile<br />
preludio, in Alto Adige enei Paesi confinanti di<br />
lingua tedesca l’aperitivoèun’usanza assai<br />
poco diffusa. Ma oltreaincrementareifatturati<br />
degli esercizi ricettivi, il rito dell’aperitivo<br />
può “addolcire” imomenti in cui si aspetta<br />
un tavolo ol’arrivo della prima portata.<br />
Oltrealle miscele abase di vini, spumanti,<br />
succhi di fruttaeliquori, ad alcune latitudini si<br />
consumano anche spritz, birre,whisky,acquavite,<br />
cocktail obitter.Letendenze sono moltissime,<br />
si trattasolo di scoprirelepreferenze individuali!<br />
Vini bianchi secchi evini frizzanti.<br />
Un vino secco di casa propria èsempreunaperitivoschietto<br />
eoriginale: fruttato, fresco econ<br />
una puntadiacidità, sa essereunottimo alleato<br />
atavola. Oltreadavere effetti stimolanti, l’acidità<br />
attivalasalivazione estuzzica l’appetito. Ideali<br />
come aperitivosono ivini spumanti per<br />
la loroeffervescenza: ad esempio glispumanti<br />
bianchi classici di uvePinot(Pinotbianco, ChardonnayePinotnero)<br />
torchiate con un minimo<br />
residuo zuccherino (Brut) oiclassici spumanti<br />
rosé con una piccola aggiuntadiPinotnero.<br />
L’aroma delicato eilbasso tenorealcolico li rendono<br />
perfetti per aprireilpranzo olacena.<br />
La gamma va daifreschi Pinotbianchi ai giovani<br />
ChardonnayaiMüller Thurgau. Interessante può<br />
essereanche un Moscato giallo, delicato, secco,<br />
spiccatamente aromatico, capace di introdurre al<br />
pasto in modo aggraziato earmonioso.<br />
Rosé eKalterersee. Anche irosé eirossi<br />
leggerisono degli ottimi aperitivi: il Lagrein<br />
Kretzer eilKalterersee fermentato in tini<br />
di acciaio sono ottimi anche prima di mettersi<br />
atavola. Serviti ben freddi, entrambi<br />
uniscono la fragranza fruttataalla<br />
freschezza.<br />
Ivini corposi earomatici non sono<br />
indicati come aperitivoperchétroppo<br />
pesanti. Vanno bene invece per accompagnareiprimi<br />
piatti ricchi esostanziosi<br />
esoprattutto isecondi!<br />
Alla salutee<br />
buon appetito!]<br />
Christine Mayr,<br />
Presidentedell’Associazione<br />
Sommelier<br />
dell’AltoAdigee<br />
dell’Accademia del Vino<br />
AltoAdige<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.37
IN<br />
CUCINA<br />
[Carrèdicervo<br />
in salsa<br />
di Cabernet<br />
concontorno di zucca<br />
epolentaalrosmarino<br />
Karl Dichristin, Chef de cuisine<br />
all’HotelThalhof sul lago di Caldaro,<br />
www.thalhof.it<br />
Immerso nei vigneti, l’Hotel<br />
Thalhof si trovanelle immediate<br />
vicinanze del lago di Caldaro.<br />
L’albergo a4stelle viene gestito<br />
dalla famiglia Dissertori. L’amore<br />
per idettaglisirispecchia anche<br />
nel ristorante chepropone cucina<br />
mediterranea, piatti vegetariani,<br />
un variopinto buffet di antipasti<br />
einsalate da gustareinrilassata<br />
atmosfera.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.38
Il consiglio dell’enologo:<br />
ideale da abbinareaquesto piatto<br />
èunCabernetfruttato, corposo,<br />
ad alto contenuto tannico come<br />
il CabernetdiCaldaro.<br />
Ricettaper 4persone<br />
Ingredienti<br />
per il carrè di cervo:<br />
1kgdicarrè di cervo<br />
1rametto di rosmarino<br />
1rametto di timo<br />
5bacche di ginepro<br />
4cucchiai di olio di oliva<br />
sale epepe macinato fresco<br />
Perlasalsa al Cabernet:<br />
ossi di cervo escarti della<br />
lavorazione della carne<br />
(grasso, tendini, etc.)<br />
olio di oliva<br />
200 gdiverduracome scalogni,<br />
caroteeporro<br />
5grani di pepe macinati<br />
3bacche di ginepro<br />
1cucchiaino di mirtilli rossi<br />
½ldi Cabernet, 2cucchiai<br />
di vino Porto, 1ldi fondo scuro<br />
di selvaggina<br />
sale<br />
50gdiburro freddo<br />
Perilcontorno di zucca:<br />
mezza zucca matura<br />
un pezzetto di zenzerofresco<br />
1cucchiaino di curry<br />
olio di oliva<br />
Perlapolentaalrosmarino:<br />
ca. 200gdifarinadapolenta<br />
¼ldi latte<br />
2cucchiai di burro freddo<br />
sale<br />
1cucchiaino di rosmarino fresco<br />
Preparazione: preparareilcarrè<br />
togliendo eventuali nervetti, grasso,<br />
tendini eossa da utilizzareper la salsa.<br />
Staccarelefoglie del rosmarino edel<br />
timo etritarlefinemente con le bacche<br />
di ginepro. Oliarelacarne efrizionarla<br />
bene con il trito di erbe.<br />
In una padella scaldarel’olio, salaree<br />
peparelacarneearrostirlabrevemente.<br />
Passareilcarrè nelforno preriscaldato e<br />
farlo cuocere a80°C per un’ora circa.<br />
Ridurre le ossa apezzetti della grandezza<br />
di una noce earrostirliinsieme<br />
agli scarti della carne. Aggiungerele<br />
verdure, le spezie eimirtilli. Sfumare<br />
coi vini eridurre la salsa. Aggiungere<br />
il fondo di selvaggina efar sobbollire<br />
per circa 1ora.Setacciarelasalsa, aggiustarla<br />
di sale emontarla con il burro<br />
ben freddo.<br />
Ridurre la zucca acubetti, aggiungervi<br />
lo zenzeroeilcurry efarla saltare<br />
in una padella con l’olio di oliva mantenendola<br />
al dente.<br />
Portareaebollizione ¼ldiacqua<br />
e¼ldilatte. Aggiungerelafarina<br />
da polenta elasciarecuocereper<br />
mezz’ora. Afine cotturaunire2cucchiai<br />
di burro freddo, mescolarebene,<br />
salareeall’ultimo momento aggiungere<br />
il rosmarino tritato.<br />
Buon appetito esalute!<br />
Karl Dichristin<br />
Chef de cuisine<br />
HotelThalhof am See]<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.39
PORTRAIT<br />
Maria Gutmorgeth<br />
“Mi manca soprattutto<br />
la vendemmia. Eracosì<br />
divertente! Amezzodì<br />
si cucinava la polenta<br />
sui sassi arroventati, si<br />
chiacchierava,sicantava.<br />
Oggi la gente non fa che<br />
guardarel’orologio”.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.40
[»Ilmio vigneto<br />
eralamia casa«<br />
La vita di MariaGutmorgeth:<br />
unastoriadidurolavoroeunpo’ di felicità<br />
di<br />
Elisabeth Turker<br />
“In realtànon c’è molto da dire” mormora<br />
Maria Gutmorgeth prima di sciogliersi eraccontare<br />
una storia più interessante dell’altra.<br />
Qualche indugio prima di iniziareaparlaredella<br />
sua modestafamiglia ediuna vitafattasolo di<br />
durolavoro. A14anni Maria lavoravanei vigneti<br />
di Lagundo. Il suo compito eraestirparelemalerbe<br />
amano perchénon c’erano buoi enemmeno<br />
pacciame. Avevauna pauratremenda delle bisce<br />
chestrisciavano nell’erba. Alle sei del mattino si<br />
caricava sulle spalle pesanti secchi di latte da portare<br />
alla latteria arrancando afatica controilvento<br />
della ValVenosta.<br />
Fralametropoli elavitasemplice di<br />
campagna. Nel1949, alloraquindicenne, Maria<br />
si trasferisce aRoma per dareuna mano come<br />
bambinaia. “Lavoravoinuna casa molto elegante.<br />
La ‘Signora’ mi ha insegnato astare atavola: mi<br />
avevamesso due giornali sotto le ascelle per costringermi<br />
atenerelebraccia al loroposto durante<br />
il pasto” raccontaoggi, a80anni, sorridendo.<br />
La lingua stranieralefaceva pauracome paura<br />
le facevano isoldati dai quali si nascondeva nelle<br />
chiese della capitale. Ma ipochi mesi trascorsi<br />
nella cittàeterna hanno lasciato un segno indelebile<br />
nella vitadiMaria: “Una voltatornataacasa<br />
mi sono accorta di quanto fossimo poveri.Tutto<br />
eracosì primitivoacominciaredai piatti di metallo.<br />
Così la prima cosa chehofatto con isoldi<br />
risparmiati èstato compraredelle belle stoviglie”.<br />
Il resto della vitaMaria Gutmorgeth l’ha trascorso<br />
nei campi enelle tenute dell’Oltradige. “Ho<br />
lavorato in tutti ivigneti di Caldaro”. Maria èla<br />
seconda di quattrofigli. Il lavoro eraduro, la<br />
giornatalunga: bisognava camminareper tre<br />
oreper partiredaSant’Antonio eraggiungerele<br />
tenute alla Palude di Caldaro. Oggi Maria rimpiange<br />
ivecchi tempi: “Mi manca soprattutto<br />
la vendemmia. Eracosì divertente! Amezzodì si<br />
cucinava la polentasui sassi arroventati, si<br />
chiacchierava,sicantava.Oggi la gente non fa<br />
cheguardarel’orologio”.<br />
Iduricolpi del destino elacapacitàdilasciare<br />
andarelecose. Sono racconti di un’epoca difficile,<br />
ma felice. Maria ne parla col sorriso sulle<br />
labbra. Come quando raccontadel giorno in<br />
cui finalmente acquistò un vigneto aCaldaro/<br />
Altenloch. “Ho risparmiato duramente, ma il<br />
vigneto Kiem erasolo mio. Là mi sentivoacasa”.<br />
Ma mentresiversa un bicchiered’acqua in cucina,<br />
raccontaanche dei momenti difficili: dell’incidente<br />
in moto di sua madreche la rese invalida<br />
ebisognosa di curefino alla fine dei suoi giorni:<br />
“Erauna santa! Ha sempresolo lavorato duramente<br />
ed eramolto religiosa. Epoi, d’un tratto,<br />
non èstato più possibile lasciarla sola”. Di recente<br />
Maria ha venduto il suo amato vigneto “Kiem”.<br />
Lei esuo marito Karl non hanno figli eiloronipoti<br />
non hanno voluto dedicarsi alla viticoltura.<br />
“Mi èdispiaciuto molto venderela<br />
terra.Mamihaaiutato vederel’entusiasmo<br />
del nuovo proprietarioal<br />
momento dell’acquisto elapassione<br />
chemette nel lavoro.Oggi èlui a<br />
viverelastessa grande gioia chequesto<br />
vigneto un tempo avevaregalato<br />
ame”.]<br />
ElisabethTurker<br />
Giornalista,vive<br />
aCaldaroedècittadina<br />
del mondo.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.41
IMPRESSIONI<br />
Tscharta?<br />
[Sigilli di qualità<br />
elezioni di pronuncia.<br />
di<br />
Harti Mumelter e<br />
Roman Drescher<br />
Qual èlacorrettapronuncia del termine “Charta”?<br />
La domanda in realtànon si pone: charta si pronuncia<br />
con la “C”duracome Caldaroenon con la “C” dolce<br />
di Vernaccia ancheseinambito caldarese quest’ultima<br />
variante si sia impostacon una certa veemenza.<br />
Chianti!<br />
Il termine oggi ampiamente usatoeabusato derivadal latino<br />
“charta”lecui radiciaffondanonell’antico Egittoesiriferisce<br />
ai documenti fondamentali deldiritto pubblico einternazionale<br />
come ad esempio la Carta delle Nazioni Unite.<br />
Che icaldaresi attribuiscano al loro vino un significato importante<br />
èormai assodato. Un vino cheinpassatohasubito pesanti<br />
danni d’immagine ediffamazioniacausa di etichette mendaci<br />
emillantatorie: dalvino deicolli di Caldaroaquello della Valle<br />
dell’Adige, il matadorlocale èstato costrettoacalarsi in panni<br />
pericolosi per poiessereservito econsumato in qualche mescita<br />
fraKiefersfelden eKiel.<br />
Knotschi?<br />
Le recenti iniziativeafavoredella qualitàsonostate all’origine<br />
di qualche momento di confusione: nel 1990 un decreto ministeriale<br />
introduce la denominazionediorigine controllata, meglio<br />
conosciutacon l’acronimoDOC. Improvvisamente con tutte<br />
le sue varietàdiSchiava,Caldaro si trovaretrocessa in seconda<br />
classe in un’epoca in cui il comune gemellatocon la cittàdiHeppenheim<br />
ospitava il ritirodella squadradiBeckenbauerprima<br />
del mondiale.<br />
La situazione cominciava aprocurarenotti insonni ai vignaioli<br />
in grembiuleblu. Fino ad alloracisiera accontentatidiunvino<br />
da mescita. La decisione fu presainbase all’oradel giorno:fino<br />
amezzogiorno si beveva il “bianco”, dopoil“rosso”! Poisifece<br />
il distinguofra “buono” e“normale”. E’ assai improbabileche<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.42
Charta!<br />
tutti avesserocompreso fino in fondo il concettodiqualità.<br />
Soprattutto nella categoriadel vino “buono” iconsumatori<br />
dovetteroimbattersi in un nuovosigillo di qualità: il Lago<br />
di Caldaro Scelto!<br />
Lo zelodei maestricantinieriallaricerca di una migliorequalità<br />
avevadeterminato un notevole aumento del tasso alcolico<br />
di quello cheinorigine era un rosso leggeroeprivo di estratti<br />
portandolo asuperarelarobustezza dei vini delMedòcodel<br />
Pomerol. Un fastidioso effetto collaterale! Ma gran partedegli<br />
avezzi non ridusse il consumo quotidiano: il fegato allenato<br />
deicaldaresi riuscivaametabolizzare senza grossi problemi dai<br />
due ai trelitridel dissetante elisir.<br />
Tschianti?<br />
Ivini pregiaticon unagradazione alcolica del 13,5% sono un<br />
problema per chiripensacon nostalgia ai quattroviticoltoridi<br />
Pianizza di Sotto: periodicamente, nei tranquilli mesi invernali,<br />
per qualche giornosiritiravano in cantina per abbandonarsi<br />
ai piaceri del vino nuovo.Ognitanto le mogliscendevano per<br />
allungargliunpasto caldoeassicurarsi chetuttofosseaposto.<br />
Neglianni CinquantaeSessantadieroicome questi aCaldaro<br />
se ne contavano parecchi. Con il vino di oggi nessunocela<br />
farebbe più.<br />
Gnocchi!<br />
Unaverafortuna chel’impegno per il consolidamento della<br />
qualitàsia statoperfezionato edefinito con chiarezza. Epoi a<br />
un certo punto arriva la Charta enessuno ci capisce più niente!<br />
“Mamma mia!” Sulle etichette si leggono nomi epici:“Selection<br />
Kalterersee Auslese classico superioreDOC Charta”.Epoi<br />
dovrebberotrovareposto le indicazioni sulla cantina, l’annata<br />
emagarianche la zona di provenienza. Beh,certo, le “carte”<br />
vanno bene! Anzibenissimo!!! Ma anche il turistaleapprezza<br />
fino in fondo? Noilosperiamo vivamente.]<br />
Hartwig Mumelter,<br />
Giornalista dell’ORF,<br />
musicista,pubblicista,<br />
critico enogastronomico<br />
ecuoco per passione.<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.43
PRODOTTI<br />
<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
eisuoi prodotti<br />
Tutti iprodotti sono disponibili presso <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>, la Casa del vino PUNKT<br />
in Piazza Principale aCaldaroeleaziende cheaderiscono all’iniziativa.<br />
Informazioni al sito: www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
Il calicedi<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong><br />
Il bicchierecon l’incisione <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>creato<br />
appositamente per il “Kalterersee” viene<br />
proposto in una elegante confezione. Un calice<br />
capace di trasmettereilcaratteredel vitigno in<br />
tutto il suo equilibrio einognisua sfumatura.<br />
Perconvincersene non restache provare<br />
di persona.<br />
L’originale PolentadiCaldaro<br />
C’erauntempo in cui il paese vitivinicolo di<br />
Caldaroera famoso per un cereale: il mais.<br />
Da quil’idea di tornareacoltivarlo prendendo<br />
in affitto un terreno sulle rive del lago di Caldaro,<br />
di cui si occupano contadini evolontari. La<br />
polentaeilKalterersee: un connubio ideale!<br />
(→ €6,–)<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.44
La cartadei vigneti<br />
La carta dei vigneti contenutanel manuale<br />
del vino èdisponibile anche in formatoposter.<br />
Perilsuo caratteredecorativo, la riproduzione<br />
del territorio viticolo di Caldaroèideale per essere<br />
appesa nell’ingresso di cantine eaziende vinicole,<br />
di associazioni turistiche, uffici comunali espazi<br />
privati.<br />
Vendemmialetteraria<br />
Su iniziativadel consorzio <strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>qualche<br />
anno fa èstato pubblicato un libromolto particolaresul<br />
vino. Gli autori, nomi di spicco del mondo<br />
della letteraturacome Alfred Komarek,Sabine<br />
Gruber eFranzobel, hanno scritto breviracconti<br />
sulla viticolturalocaleesull’enologia. Unagradevole<br />
letturache solletica la curiositàper Caldaro<br />
eilsuo vino! (→ €10,–)<br />
“Gli edificistorici di Caldaro” e<br />
“Gli edificimoderni di Caldaro”<br />
Il vino influenza l’architetturaequindi l’immagine<br />
di un luogo. Due brochureraccontano<br />
l’architetturastorica el’architetturamoderna<br />
di Caldaro. Oltreche dei bellissimi edifici storici<br />
nello stile dell’Oltradige si parla anche del<br />
“miracolo architettonico” di Caldaro. (→ €1,–)<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> — p.45
APPUNTAMENTI<br />
[Aproposito di vino<br />
una<br />
passeggiata<br />
traatmosfera<br />
egusto<br />
<strong>2015</strong><br />
ACaldaroedintorni<br />
L’anno del vino<br />
in Alto Adige<br />
Wineparty<br />
Apertura<br />
dellastagione<br />
26 aprile <strong>2015</strong>,ore 10 –18<br />
Unapasseggiata<br />
traatmosferaegusto<br />
Con la bella stagione arriva<br />
la voglia di trascorrere<br />
una domenica all’aperto.<br />
Le aziende del consorzio<br />
<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>aprono ibattenti<br />
invitando adegustazioni,<br />
visite alle cantine<br />
einedite proposte incentrate<br />
sul vino esulla gastronomia.<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
2maggio<strong>2015</strong>, ore19.30<br />
Wineparty<br />
Aperturadella stagione<br />
In occasione del Wineparty<br />
in programma per sabato<br />
2maggioalwinecenter,icalici<br />
si levano per inaugurare<br />
ufficialmente la stagione.<br />
Nella storica cornice, turisti<br />
eresidenti brinderanno alla<br />
nuova stagione in vistadi<br />
un’estate promettente.<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
25 aprile–6 giugno <strong>2015</strong><br />
Vino in festa<br />
Due mesi dedicati al piacere,<br />
al vino, alla culturaeall’intrattenimento<br />
con un finale<br />
mozzafiato: la Notte delle<br />
cantine, il 6giugno <strong>2015</strong>.<br />
www.suedtiroler-<strong>wein</strong>strasse.it<br />
4–7 marzo <strong>2015</strong><br />
MostraVini Bolzano<br />
aBolzano<br />
www.suedtirol<strong>wein</strong>.com<br />
22-25 marzo <strong>2015</strong><br />
VinitalyaVerona –<br />
Salone internazionale dei vini<br />
edei distillati<br />
www.vinitaly.it<br />
16-18maggio <strong>2015</strong><br />
Giornate Altoatesine del PinotNero<br />
aMontagna ed Egna<br />
www.blauburgunder.it<br />
17 maggio <strong>2015</strong>,ore 10 –17<br />
Giornatainternazionale<br />
del museo enologico<br />
www.<strong>wein</strong>museum.it<br />
6giugno <strong>2015</strong><br />
La notte delle cantine<br />
www.suedtiroler-<strong>wein</strong>strasse.it<br />
2settembre<strong>2015</strong>, ore16–17.30<br />
Storia delle antiche viti<br />
www.<strong>wein</strong>museum.it<br />
6–9novembre<strong>2015</strong><br />
Merano International Winefestival<br />
www.meranowinefestival.com<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.46
19 maggio <strong>2015</strong>,ore 19 –23<br />
Il meglio di Caldaro<br />
Presentazione, degustazione<br />
epremiazione dei<br />
migliorivini della Charta<br />
dell’annata2014.<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
Il meglio<br />
di Caldaro<br />
Degustazione<br />
dei vini Kalterersee<br />
insigniti del sigillo<br />
Charta<br />
“La polentadiCaldaro:<br />
un piaceretutto naturale”<br />
23 giugno <strong>2015</strong>,ore 18 –23<br />
Caldaroinabitobianco<br />
Un’esperienza sensoriale<br />
nel mondo dei vini bianchi.<br />
Il meglio di Caldaronella<br />
suggestiva cornice di Piazza<br />
Principale.<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
Caldaroin<br />
abitobianco<br />
Un’esperienza<br />
sensoriale nel<br />
mondo deivini<br />
bianchi<br />
“La cosa più importantenella vita<br />
èmantenerel’equilibrio”<br />
Wolfgang Wiesmann<br />
La ricercadell’equilibrio èunesercizio<br />
quotidiano. Sceglierelagiusta<br />
via di mezzo frailtroppo eiltroppo<br />
poco, tralafatica eildolce far niente<br />
in Alto Adige può diventareuna corroborante<br />
esperienza: andarealla<br />
scoperta di luoghi mistici assecondando<br />
ciò cheaffioradal profondo<br />
del proprio essere, acquistarestabilità,<br />
riavvicinarsi alle cose importanti<br />
della vita. Scoprite ivostri<br />
individuali luoghi di forza aCaldaro<br />
edintorni etornate rigenerati alla<br />
quotidianità! Peridee esuggerimenti<br />
èavostradisposizione l’Associazione<br />
Turistica di Caldaroallago.<br />
Ad esempio con un appuntamento<br />
imperdibile nel calendario di primavera:“La<br />
polentadiCaldaro:<br />
un piaceretutto naturale”.<br />
3e4settembre<strong>2015</strong>,<br />
ore18–23<br />
Giornate caldaresi<br />
del vino<br />
Da 30 anni, l’atteso<br />
appuntamento enologico<br />
invitaascoprireedegustare<br />
oltre150 specialità: un<br />
evento imperdibile per tutti<br />
gliintenditoriegli appassionati<br />
di vino.<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
3ottobre<strong>2015</strong>, ore10–18<br />
Vino ecucina aCaldaro<br />
Passeggiataenogastronomica<br />
nel centrostorico.<br />
Mentregli ultimi grappoli<br />
maturano pazienti nei vigneti,<br />
aCaldarosifesteggia<br />
all’insegna dei piaceri!<br />
Vino e<br />
cucina a<br />
Caldaro<br />
Passeggiataenogastronomica<br />
nel<br />
centrostorico<br />
Giornate<br />
Caldaresi<br />
delvino<br />
Appuntamento<br />
enologico nel<br />
centro di Caldaro<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
Informazioni eiscrizioni<br />
presso l’Associazione Turistica<br />
di Caldaroallago<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.47
APPUNTAMENTI<br />
Caldaro<br />
Programma settimanale<br />
Lunedì<br />
Ore15–Viaggio in carrozza lungo il<br />
percorso del vino con degustazione di vini<br />
locali in una delle cantine. Prenotazioni entro<br />
le ore12dilunedì all’Associazione Turistica<br />
di Caldaro.<br />
Adulti €20,–; bambini €8,–<br />
(da luglio ametàsettembre alle ore16)<br />
Martedì<br />
Ore10–Tra antichivitigni etradizioni<br />
millenarie: visitaguidataalMuseo<br />
del vino<br />
Immergetevi nella storia millenaria della<br />
viticolturalocale per scoprirelaricchezza<br />
delle tradizioni vinicole dell’Alto Adige.<br />
Nelvigneto vedreterarieantichi vitigni<br />
locali eidiversi sistemi di realizzazionedelle<br />
pergole. Dopo il viaggio nel passato, la visita<br />
si conclude con un bicchierediKalterersee<br />
nella suggestivaatmosferadella cantina<br />
interrata.(in agosto esettembre)<br />
Contributo spese: €4,–<br />
Mercoledì<br />
Dal 30 marzo al 31 maggio <strong>2015</strong><br />
(esclusi igiornifestivi)<br />
Ore10–PolentadiCaldaro:<br />
naturaegastronomia<br />
Oltreallago di Caldaro, il biotopo della<br />
gola Rastenbachklamm èuno degli habitat<br />
naturali più suggestivi del territorio. In<br />
compagnia di un’esperta guida, venite alla<br />
scoperta di un paesaggio naturale unico e<br />
dei prodotti di qualitàdiCaldaro. Traquesti<br />
spiccano la polentaenaturalmente il famoso<br />
vino locale “Kalterersee“.<br />
Prenotazioni entromartedì serapresso<br />
l’Associazione Turistica di Caldaro.<br />
Punto di incontro: chiesa di Castelvecchio.<br />
Durata: ca. 4ore.Costo oltre14anni: €15,–<br />
(pranzo incluso). Partecipanti: min. 2persone.<br />
Ore16.30 –Visitaguidatanei vigneti<br />
di Caldaro<br />
Il contenuto di una bottiglia dipende in<br />
gran parte dalla modalitàedalla zona di<br />
coltivazione dell’uva. Un vignaiolo esperto<br />
introduce alla viticolturainformando su<br />
sistemi di coltivazione, vitigni eplaghe.<br />
Al termine della passeggiatadegustazione<br />
in una delle cantine.<br />
Ritrovo davanti all’Associazione Turistica.<br />
Contributo spese apartiredai 14 anni: €10,–<br />
(inclusi degustazione euna copia del libro<br />
“Vendemmia letteraria”)<br />
Giovedì<br />
Ore15–Viaggio in carrozza lungo<br />
il percorso del vino<br />
Vedi Lunedì<br />
Programma <strong>2015</strong><br />
marzo<br />
03.03.<br />
L’abbicì dell’enologia<br />
Bolzano<br />
24.03.<br />
Whisky –degustazione<br />
con Mirko Gandolfi<br />
Bolzano<br />
maggio<br />
06.05.<br />
L’abbicì dell’enologia<br />
Bolzano<br />
28.05.<br />
Birre artigianali<br />
Bolzano<br />
giugno<br />
09.06.<br />
Vipavska Dolina (Slovenia)<br />
eIstria(Croazia) –Degustazione<br />
con Roberto Filipaz<br />
Bolzano<br />
10.06.<br />
L’abbicì dell’enologia<br />
Approfondimenti<br />
Bolzano<br />
Bier-<br />
akademie<br />
Kursprogramm<br />
Programma corsi<br />
<strong>2015</strong><br />
agosto<br />
05.08.<br />
L’abbicì dello spumante<br />
S. Paolo/Appiano<br />
Questa edizione di <strong>wein</strong>.magazin èstata realizzatacon il gentile sostegno di:<br />
18.08.<br />
L’abbicì dell’enologia<br />
Accademia del vino Alto Adige,<br />
Caldaro<br />
ottobre<br />
01.10.<br />
Chianti Classico vs.Brunello<br />
di Montalcino –degustazione<br />
con Leonardo Taddei<br />
Caldaro<br />
novembre<br />
10.11.<br />
L’abbicì dell’enologia<br />
Bolzano<br />
24.11.<br />
L’abbicì dell’enologia<br />
Approfondimenti<br />
Bolzano<br />
Ulterioriinformazioni eiscrizioni:<br />
Accademia del vino AltoAdige<br />
Piazza Maria vonBuol 4A,<br />
39052 Caldaro<br />
Tel. +390471964 609<br />
info@<strong>wein</strong>akademie.it<br />
www.<strong>wein</strong>akademie.it<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.48
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin2014 — p.49
iN<br />
CHIUSURA<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin<strong>2015</strong> — p.50
Caldaro. Terradel Kalterersee. Ma non solo!<br />
Caldaroèanche la terra di pregiate varietà come il Pinotnero, il Lagrein,<br />
il MerloteilCabernetSauvignon. Un villaggio vitivinicolo chenon finisce mai di sorprendere,<br />
sia sotto il profilo architettonico cheper la varietàdei suoi vini. Che sia vino stagionato onovello,<br />
una costante rimane: la qualità! Econ essa il piacereaimassimi livelli!<br />
[<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong> magazin <strong>2015</strong> —p.51
»Caldaroèprincipalmente<br />
la terradel Kalterersee.<br />
Ma limitare il noto villaggio<br />
vitivinicolo solo al suovino<br />
frescoefruttato di colore rosso<br />
rubino,sarebbe riduttivo. «]<br />
Unatradizione in rosso –Darubino<br />
agranato scuro… → pag. 11<br />
Iniziativaper la promozione<br />
della qualitàedella cultura<br />
enologica aCaldaro.<br />
Piazza Principale 8<br />
I-39052 CaldaroalLago<br />
T+39 0471 965 410<br />
F+39 0471 963469<br />
info@<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com<br />
www.<strong>wein</strong>.<strong>kaltern</strong>.com