AQUA-ERSA
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IL MARCHIO DI QUALITÀ DELL’AGROALIMENTARE<br />
GARANTITO DALLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA<br />
Sara Fabris, dietista<br />
Alessandro Grassi, medico dello sport<br />
AGRICOLTURA<br />
QUALITÀ<br />
AMBIENTE<br />
IL PARERE<br />
DEGLI ESPERTI
MERENDA <strong>AQUA</strong><br />
= MERENDA SANA<br />
GLI SPUNTINI SONO DAVVERO COSÌ UTILI?
La funzione principale degli<br />
spuntini è quella di regolarizzare<br />
l’assunzione di cibo.<br />
A tutti noi sarà capitato di ritrovarci<br />
in preda ad una fame insaziabile<br />
specie dopo un lungo<br />
periodo di digiuno.<br />
In simili condizioni si tende ad<br />
assumere un quantitativo di<br />
cibo molto superiore al necessario<br />
dato che occorrono almeno<br />
20 minuti affinché il cervello<br />
recepisca i primi segnali di sazietà.<br />
Nonostante i digiuni, come<br />
avrete tutti sentito dire, possano<br />
avere effetti benefici sull’organismo<br />
e sulla salute, se non<br />
sono ben gestiti e controllati<br />
provocano cali di attenzione<br />
e diminuzione del rendimento<br />
fisico.<br />
Ciò si enfatizza soprattutto nei<br />
bambini e nei ragazzi durante<br />
l’età dello sviluppo quando<br />
molte delle energie assunte<br />
sono utilizzate esclusivamente<br />
per la crescita.<br />
Inoltre fare gli spuntini aumenta<br />
il dispendio calorico giornaliero,<br />
infatti più spesso mangiamo,<br />
più spesso attiviamo il<br />
“metabolismo della digestione”<br />
ovvero parte delle calorie<br />
assunte vengono direttamente<br />
consumate per la digestione<br />
stessa.<br />
Mangiando più spesso possiamo,<br />
peraltro, mangiare di più<br />
senza correre il rischio di ingrassare.<br />
Ma allora vanno bene tutti gli<br />
spuntini?<br />
Un eccesso di carboidrati non<br />
è ideale come spuntino perché,<br />
come oramai sappiamo,l’aumento<br />
repentino dell’insulina<br />
(indotto dall’assunzione di<br />
carboidrati) provoca sonnolenza<br />
e tende e far tornare fame<br />
nell’arco di qualche ora.<br />
Quindi il classico pacchetto di<br />
crackers con un succo di frutta<br />
5
non è lo spuntino ideale per affrontare<br />
la mattinata.<br />
La formulazione migliore per<br />
mantenere la sazietà, fornire<br />
energie e non appesantire la<br />
digestione è abbinare proteine,<br />
carboidrati e una piccola quota<br />
di grassi di alta qualità un<br />
esempio sono le merende sane<br />
ideate in collaborazione con le<br />
29 aziende concessionarie del<br />
territorio regionale aderenti al<br />
marchio <strong>AQUA</strong>: il crostino con<br />
la trota iridea dove oltre alla fibra<br />
del pane integrale abbiamo<br />
scelto uno dei grassi migliori<br />
ovvero gli omega tre, il club<br />
sandwich delicato per portare<br />
anche delle verdure nello spuntino<br />
come l’asparago bianco<br />
che in salsa diventa un ottimo<br />
sostituito alla maionese e un<br />
ottimo alleato per migliorare la<br />
diuresi; oppure la ricotta dolce<br />
e lo yogurt con la mela, che abbinano<br />
la leggerezza e l’aspetto<br />
nutritivo del latte con la dolcezza<br />
e l’apporto vitaminico della<br />
mela ottima anche in succo.<br />
6<br />
Merenda dolce o merenda<br />
salata?<br />
Non è solo una questione di<br />
gusti, le papille gustative sono<br />
educate dal nostro sistema alimentare<br />
più dolce mangiamo più<br />
ne avremo voglia, più piccante<br />
mettiamo e più ne dobbiamo aggiungere<br />
per poterlo sentire; è,<br />
quindi, essenzialmente questo<br />
il motivo per cui le pappe per i<br />
bimbi sono senza sale e senza<br />
zucchero!<br />
Per questo sconsigliamo anche<br />
l’utilizzo di dolcificanti, in<br />
quanto in ogni caso spingono a<br />
ricercare una classe di alimenti<br />
che sarebbero da limitare per<br />
un corretto stile di vita.<br />
Quindi è corretto mantenere<br />
l’equilibrio nei sapori per mantenere<br />
l’equilibrio nell’alimentazione.<br />
Perché usare prodotti del<br />
territorio?<br />
Semplice: perché è davvero<br />
una bellissima opportunità<br />
quella di poter utilizzare materie<br />
prime locali, ciò per diversi<br />
motivi: la possibilità di confezionare<br />
prodotti freschi senza<br />
bisogno di aggiungere conservanti<br />
e altri additivi per mantenere<br />
la qualità del prodotto<br />
a giorni dalla raccolta o dalla<br />
produzione, promuovere una<br />
merenda eco-sostenibili con<br />
basso impatto ambientale limitando<br />
inquinamento e spese di
trasporto e stoccaggio e ancora:<br />
far conoscere prodotti locali<br />
in un mercato sempre più globalizzato<br />
con i suoi pro e i suo<br />
contro.<br />
Infatti, per quanto sia vero che<br />
l’avocado contiene grassi e<br />
vitamine preziose per il benessere,<br />
non dimentichiamo che<br />
l’olio del Carso ha altrettanti<br />
effetti benefici e che il burro di<br />
malga (da latte da vacche che si<br />
cibano di erba e non mangimi)<br />
che talvolta a torto viene demonizzato<br />
è molto meglio della<br />
margarina o di altri oli dalla<br />
dubbia provenienza utilizzati<br />
nell’industria.
COLAZIONE E MERENDE:<br />
COSA SCEGLIERE
LA MATTINA SI FA COLAZIONE E A SCUOLA<br />
DURANTE LA RICREAZIONE DEL MATTINO SI FA<br />
MERENDA.<br />
QUAL È LA SCELTA MIGLIORE PER QUESTI DUE<br />
MOMENTI? QUALI CIBI E IN CHE QUANTITÀ È<br />
OPPORTUNO SCEGLIERE? E QUALI PRODOTTI?<br />
Non andremo controcorrente<br />
dicendo che non serve fare<br />
colazione, anche nel 2018 tutti<br />
gli studi ribadiscono che per<br />
una corretta alimentazione il<br />
primo pasto è quello fondamentale.<br />
Sembrerà strano,<br />
ma anche se aggiungendo la<br />
colazione aumentano di conseguenza<br />
le calorie assunte nella<br />
giornata, non vi sarà un corrispettivo<br />
aumento di peso.<br />
Questo accade perché vi sarà<br />
un incrementano del dispendio<br />
calorico giornaliero che permetterà<br />
di mantenere l’equilibrio<br />
tra calorie assunte e<br />
consumate.<br />
Inoltre fare colazione migliora<br />
l’assetto ormonale circa diano<br />
limitando le crisi di fame nelle<br />
ore del tardo pomeriggio –sera.<br />
Ovviamente per parlare degli<br />
effetti benefici di questo pasto<br />
bisogna capire cosa si intende<br />
con ‘fare colazione’.<br />
Infatti se con questo termine ci<br />
riferiamo a un caffè zuccherato<br />
e cornetto potrebbe essere addirittura<br />
meglio non farla.<br />
Per buona colazione s’intende<br />
si intende l’assunzione bilanciata<br />
di carboidrati, proteine e<br />
grassi.<br />
In Italia abbiamo l’abitudine<br />
di consumare al mattino<br />
prodotti dolci, ricchi di zuccheri<br />
come brioches o fette biscottate<br />
e marmellata o altri tipi di<br />
merendine; questi cibi entrano<br />
subito in circolo, ma altrettanto<br />
velocemente svaniscono.<br />
Quindi, dopo l’euforia delle<br />
prime ore, l’eccesso di insulina<br />
dovuto all’eccesso di zuccheri<br />
in circolo provoca un crollo<br />
delle performance fisiche.<br />
L’eccessiva produzione di<br />
questo ormone da parte del<br />
pancreas oltre ad abbassare<br />
la glicemia trasformando<br />
l’eccesso di zuccheri circolan-<br />
9
ti in grassi provoca sensazioni<br />
quali sonnolenza, deconcentrazione,<br />
irritabilità e bisogno<br />
di riequilibrare la glicemia<br />
assumendo nuovamente<br />
spuntini dolci (frutta, caffè dolcificato,<br />
cracker).<br />
Questo circolo vizioso si ripete<br />
per 2-3 volte nell’arco della<br />
giornata rappresentando una<br />
delle cause principali della<br />
comparsa del sovrappeso.<br />
Di conseguenza è un atteggiamento<br />
che potrebbe anche<br />
portare a malattie metaboliche<br />
come diabete.<br />
Una buona idea è quindi consumare<br />
una colazione salata ad<br />
esempio:<br />
spremuta + uova o affettati<br />
magri di pollo o tacchino o<br />
salmone + pane integrale.<br />
E’ da notare che soggetti che<br />
fanno una colazione salata<br />
risultano più sazi grazie agli alti<br />
10<br />
livelli di grelina, ormone della<br />
sazietà, presente nelle cellule<br />
della parete dello stomaco.<br />
Nonostante ciò per chi non<br />
riesce a rinunciare al dolce al<br />
mattino il consiglio è quello di<br />
aggiungere alla parte zuccherina<br />
una fonte proteica priva di<br />
zuccheri come lo yogurt greco<br />
bianco (se ci sono intolleranze è<br />
possibile sostituirlo con quello<br />
senza lattosio o di soia bianco)<br />
e sorseggiare una bevanda non<br />
dolcificata come il thè verde<br />
ricco di polifenoli, antiossidanti.<br />
E’ opportuno preferire fette biscottate<br />
con marmellata senza<br />
zuccheri aggiunti (e senza dolcificanti<br />
artificiali, solo frutta) con<br />
un velo di burro di montagna e<br />
sono consentiti pure cereali da<br />
colazione ottimi se fortificati in<br />
calcio e vitamina D contenenti<br />
frutta secca a guscio ricca di<br />
sali minerali e vitamine e fonte<br />
di grassi “buoni” importanti per<br />
il mantenimento della sazietà.<br />
In questo modo lo spuntino sarà<br />
necessario solo se il tempo tra<br />
colazione e pranzo si protrarrà<br />
per più di 4-5 ore. In questo caso<br />
lo snack sarà nutrizionalmente<br />
simile alla colazione ma, ovviamente,<br />
dovrà apportare meno<br />
calorie.
Potrebbe essere un idea<br />
consumare uno spuntino “dolce”<br />
se la colazione è stata salata e<br />
viceversa per non abusare delle<br />
stesse fonti alimentari.<br />
Potremmo quindi ruotare<br />
spuntini a base di yogurt alla<br />
frutta + frutta secca a un panino<br />
formato mignon con formaggio<br />
o ancora un frutto fresco +<br />
mandorle oppure una ricotta<br />
dolce con composta di frutta<br />
e, per i più affamati, un succo<br />
naturale di frutta con cracker<br />
e grana potrebbe diventare un<br />
ottimo spezzafame.<br />
L’utilizzo di affettati e per<br />
colazione e spuntino mette a<br />
rischio la salute?<br />
Tutti abbiamo sentito dire che<br />
le carni rosse e gli affettati<br />
sono rientrati tra gli alimenti a<br />
rischio di sviluppo tumorale.<br />
Questo è vero ma solo in parte:<br />
le carni rosse sono da considerarsi<br />
cancerogeniche se<br />
assunte in porzioni maggiori di<br />
500g alla settimana (circa due<br />
porzioni alla settimana) e soprattutto<br />
se bruciacchiate cioè<br />
sottoposte a cotture ad elevate<br />
temperature.<br />
Per quanto riguarda gli insaccati<br />
lo scenario è un po’ più delicato:<br />
infatti i processi di lavorazione<br />
della carne quali: salatura<br />
stagionatura e affumicamento<br />
hanno manifestato un aumento<br />
di rischio di tumore anche in<br />
modeste qualità.<br />
Un salame o un prosciutto<br />
nostrano che prevede l’aggiunta<br />
di sale e erbe o spezie non<br />
può, però, essere minimamente<br />
paragonato a un insaccato<br />
colorato artificialmente e con<br />
aromi e esaltatori di sapidità.<br />
In ogni caso è possibile<br />
preparare in casa delle imbottiture<br />
per sandwich e crostini<br />
ad esempio cucinando a vapore<br />
petto di pollo o tacchino e poi affettandolo<br />
finemente da freddo,<br />
se si utilizzano aromi in cottura<br />
come curcuma, paprica o altre<br />
erbe si ottengono varianti<br />
saporite e sfiziose.<br />
Per chi volesse seguire un alimentazione<br />
vegetariana l’utilizzo<br />
di soia o derivati potrebbe<br />
essere una alternativa anche<br />
se anch’essa con qualche limite<br />
nella frequenza di utilizzo.<br />
Altre idee arrivano dalla frutta<br />
secca.<br />
Esistono in commercio creme<br />
biologiche di frutta secca al<br />
100% senza aggiunta di zuccheri<br />
(es. crema di mandorle o noc-<br />
11
ciole o thain crema di sesamo)<br />
che spalmante su pane o gallette<br />
con aggiunta di un filo di<br />
miele diventano delle merende<br />
e delle colazioni deliziose!<br />
È possibile fare anche queste<br />
creme in casa tostando la frutta<br />
secca preferita in una padella<br />
antiaderente senza aggiunte<br />
per 3-5 minuti e frullandola con<br />
molta pazienza fino ad ottenere<br />
una crema morbida; (se necessario<br />
aggiungere un goccio di<br />
acqua o latte vegetale per ammorbidire<br />
durante la preparazione).
Chiusa dura in frigo per qualche<br />
giorno.<br />
Insomma l’alimentazione equilibrata<br />
può essere per tutti i gusti<br />
e dai produttori del marchio<br />
regionale <strong>AQUA</strong> giungono molte<br />
variegate e interessanti proposte<br />
per una mangiar bene e<br />
un mangiar sano!<br />
Nove sono i disciplinari tecnici<br />
<strong>AQUA</strong>, che riguardano: asparago<br />
bianco, mela, carne suina, cozze<br />
e vongole, latte crudo vaccino e<br />
derivati, miele, patata, prodotti<br />
alimentari trasformati e trota<br />
iridea e salmerino.
PASTO PRE E POST<br />
ALLENAMENTO
PRIMA E DOPO UNA PRESTAZIONE SPORTIVA VERSO CHE<br />
TIPO DI ALIMENTAZIONE È OPPORTUNO INDIRIZZARSI<br />
AL FINE DI INGERIRE “CARBURANTE” UTILE E POI PER<br />
RIPRENDERSI DALLA FATICA EFFETTUATA?<br />
QUALI CIBI E IN CHE QUANTITÀ È OPPORTUNO SCEGLIERE?<br />
E QUALI PRODOTTI?<br />
Seppure bisognerebbe precisare<br />
l’alimentazione pre e post<br />
allenamento in base allo sport<br />
praticato e all’orario in cui questo<br />
pasto viene consumato,<br />
possiamo riassumere le regole<br />
generali fondamentali di questi<br />
pasti con quanto scritto di seguito.<br />
Supponendo che il pasto o<br />
spuntino pre allenamento<br />
venga consumato circa 1 o 2 ore<br />
dall’attività fisica dovrà innanzitutto<br />
essere leggero e di facile<br />
digestione; questo perché se il<br />
sangue e le energie sono richiamate<br />
allo stomaco per digerire,<br />
va da se che ne rimarranno di<br />
meno in circolo a disposizione<br />
dei distretti muscolari.<br />
I carboidrati sono la fonte energetica<br />
per eccellenza per i<br />
muscoli e fortunatamente sono<br />
anche i nutrienti più velocemente<br />
digeribili.<br />
Ciò vuole dire che dobbiamo<br />
preferire un primo piatto a<br />
base di pasta , riso, farro o altro<br />
cereale facendo però attenzione<br />
all’utilizzo di grassi, fibre e<br />
proteine per il condimento in<br />
quanto questi potrebbero rallentare<br />
la digestione.<br />
Per pasti meno di 2 ore dell’allenamento<br />
si consiglia di utilizzare<br />
i cereali senza glutine che<br />
risultano essere più digeribili<br />
della classica pasta; quindi un<br />
riso o grano saraceno conditi<br />
con poche verdure e qualche<br />
scaglia di formaggio oppure<br />
con qualche pinolo potrebbero<br />
essere un ottimo pasto anche a<br />
un’ora dall’allenamento.<br />
Se il pre work-out sarà uno<br />
spuntino è preferibile utilizzare<br />
del pane tostato o fette biscottate<br />
piuttosto che la prodotti<br />
lievitati morbidi che risultano<br />
più indigesti a cui aggiungere<br />
della marmellata o, meglio,<br />
miele.<br />
Nelle attività di endurance dove<br />
anche i grassi vengono utiliz-<br />
15
zati come carburante potrebbe<br />
essere opportuno aggiungerli<br />
allo spuntino in modo tale da<br />
avere energia a lunga durata.<br />
Ovviamente si tratterà di grassi<br />
“buoni “e digeribili tra cui, oltre<br />
alla ben nota frutta secca (le<br />
mandorle in particolare), da<br />
poco sono stati fatti degli studi<br />
sul cocco che sembrerebbero<br />
dimostrare un effetto positivo<br />
sulla performance dato dalla<br />
presenza di di grassi chiamati<br />
MCT molto facili da digerire e<br />
da utilizzare da parte del fisico<br />
a scopo energetico.<br />
Al termine dell’allenamento<br />
l’organismo è impegnato nello<br />
smaltire le tossine accumulate<br />
durante l’esercizio fisico e a<br />
reintegrare le riserve energetiche,<br />
per cui anche in questo<br />
caso, non è opportuno utilizzare<br />
alimenti “pesanti” per affaticarlo<br />
ulteriormente.<br />
E’ doveroso però reintegrare<br />
sia gli zuccheri utilizzati sia<br />
le proteine di cui necessita il<br />
muscolo per rigenerarsi dallo<br />
sforzo.<br />
Si consiglia, quindi, di assumere<br />
dei carboidrati semplici a<br />
relativo alto carico glicemico<br />
associati a proteine e/o ad amminoacidi.<br />
L’aumento di insulina<br />
16<br />
tanto temuto nella corretta alimentazione,<br />
in questo momento<br />
risulta un ottimo alleato per<br />
favorire l’ingresso di proteine e<br />
glucidi nei tessuti facilitando il<br />
ripristino.<br />
Senza entrare nel merito degli<br />
integratori nutrizionali seppur<br />
in questo momento della<br />
giornata potrebbero essere<br />
utili, come esempio recovery<br />
post allenamento, potremmo<br />
pensare a un frullato con latte<br />
e frutta fresca come le mele.<br />
Il latte apporta una buona<br />
quantità e qualità proteica<br />
(dagli ultimi studi il parzialmente<br />
scremato sembra migliore<br />
del latte scremato nel post allenamento),<br />
mentre la frutta,<br />
soprattutto banane, fichi, uva,<br />
mele, sono un ottimo alleato<br />
per recuperare i carboidrati<br />
consumati.<br />
Si ricorda che miscele di zuccheri<br />
diversi come glucosio + fruttosio<br />
che troviamo nella frutta sono<br />
ottimali per il reintegro e sicuramente<br />
migliori rispetto a una<br />
bibita zuccherata a base di solo<br />
una tipologia di zucchero.<br />
Le quantità e le proporzioni tra<br />
i nutrienti non sono riportate<br />
poiché variano in base al tipo<br />
di attività all’età al sesso ma
seguendo questa linea guida<br />
generale potrete sbizzarrivi in<br />
ricette o alimenti che più vi aggradano<br />
con il consiglio di preferire<br />
i prodotti a km 0, ovvero<br />
della filiera del Friuli Venezia<br />
Giulia con riguardo al marchio<br />
regionale <strong>AQUA</strong> che presenta,<br />
tra l’altro, latte, mela, miele e<br />
altre superlative proposte.<br />
17
PERCHÉ DICIAMO SÌ<br />
AI PRODOTTI <strong>AQUA</strong><br />
PERCHÉ INSISTETE TANTO NEL SOSTENERE CHE È<br />
PREFERIBILE INDIRIZZARSI SUI PRODOTTI <strong>AQUA</strong>?
Il ridotto raggio di sviluppo della<br />
filiera di produzione, entro i 90<br />
km, è certamente un valore<br />
aggiunto perché permette<br />
la tracciabilità totale, elevati<br />
standard igienico sanitari controllabili<br />
e controllati come<br />
pure di rilevare un alto livello<br />
del benessere animale.<br />
In più con l’istituzione del marchio<br />
<strong>AQUA</strong> la Regione Friuli Venezia<br />
Giulia ha virtuosamente<br />
posto a disposizione degli operatori<br />
agro-alimentari un importante<br />
strumento con il vantaggio<br />
di garantire un impatto<br />
di sicura garanzia per il consumatore.<br />
Dopo parecchi anni dall’istituzione<br />
del marchio <strong>AQUA</strong> si<br />
può sostenere che la proposta<br />
è favorevole a un’alimentazione<br />
equilibrata per tutti i gusti<br />
in quanto dai 29 produttori<br />
del marchio regionale <strong>AQUA</strong><br />
(Agricoltura, QUalità, Ambiente)<br />
giungono molte variegate e<br />
interessanti proposte per una<br />
mangiar bene e un mangiar<br />
sano.<br />
Nove sono i disciplinari tecnici<br />
<strong>AQUA</strong>, che riguardano:<br />
asparago bianco, mela, carne<br />
suina, cozze e vongole, latte<br />
crudo vaccino e derivati, miele,<br />
patata, prodotti alimentari trasformati<br />
e trota iridea e salmerino.<br />
Sarebbe certamente importante<br />
che altri produttori del Friuli<br />
Venezia Giulia si aggiungessero<br />
ai 29 presenti.<br />
Il miele,di recente inserimento,<br />
attende richieste, ma le stesse<br />
possono essere avanzate per<br />
tutti i nove disciplinari tecnici.<br />
L’<strong>ERSA</strong>, agenzia regionale per<br />
lo sviluppo rurale, verifica i<br />
requisiti, concede il marchio e<br />
vigila sull’utilizzo dello stesso.<br />
Noi diciamo sì ai prodotti del<br />
marchio <strong>AQUA</strong> perché abbiamo<br />
visto che i disciplinari tecnici<br />
contengono positive definizioni<br />
19
e norme relative a ogni singolo<br />
prodotto a cui ci si deve attenere<br />
per poter esibire la certificazione<br />
di qualità. Vi sono precisi<br />
requisiti, criteri di identificazione<br />
e rintracciabilità, tecniche<br />
relative alla produzione.<br />
Occorre cioè rispettare in tutto<br />
il processo produttivo le indicazioni<br />
del disciplinare cui<br />
il prodotto fa riferimento. Vi<br />
sono, poi, dei controlli circa la<br />
conformità di produzione che<br />
garantiscono la conformità<br />
della produzione al disciplinare<br />
tecnico di produzione e quindi<br />
agli standard qualitativi stabiliti<br />
dai disciplinari medesimi.<br />
Accanto alle certificazioni<br />
note di qualità quali quelli di<br />
origine, DOP e IGP, e accanto<br />
alla produzione da agricoltura<br />
biologica, vi è, quindi, il<br />
marchio regionale <strong>AQUA</strong> che<br />
rientra tra i cosiddetti regimi<br />
volontari di certificazione. I<br />
criteri che caratterizzano detto<br />
marchio sono le caratteristiche
dei prodotti, i particolari metodi<br />
di produzione, la qualità del<br />
prodotto finale superiore alle<br />
norme commerciali in uso, il<br />
vincolo del rispetto del disciplinare,<br />
la trasparenza e la tracciabilità<br />
completa dei prodotti.<br />
Il marchio di qualità <strong>AQUA</strong> è<br />
garantito dalla Regione Friuli<br />
Venezia Giulia.<br />
I vari disciplinari regolano la<br />
scelta dei terreni, la densità<br />
degli impianti, le varie fasi di<br />
produzione quali, ad esempio,<br />
la concimazione, l’irrigazione,<br />
la raccolta, l’attenzione verso<br />
l’ambiente e il benessere animale,<br />
la composizione in materia<br />
grassa e proteica ben definite,<br />
la difesa fitosanitaria, le<br />
pratiche agronomiche.<br />
La patata del marchio <strong>AQUA</strong>,<br />
sempre ad esempio, si distingue<br />
per essere un prodotto<br />
eco-friendly, ma tutti i citati<br />
prodotti hanno caratteristiche<br />
per le quali con convinzione sosteniamo<br />
detti prodotti.
UNA MELA AL GIORNO<br />
TOGLIE IL MEDICO<br />
DI TORNO
C’È UN DETTO CHE DICE: UNA MELA AL GIORNO<br />
TOGLIE IL MEDICO DI TORNO. È VERO?<br />
TRA I PRODOTTI <strong>AQUA</strong> C’È ANCHE LA MELA E IL<br />
SUCCO DI MELA. FANNO VERAMENTE BENE?<br />
QUANTO, QUANDO E COME ASSUMERE QUESTO<br />
FRUTTO?<br />
La mela è uno dei frutti più<br />
diffusi al mondo, ha origine<br />
in Asia centrale e l’evoluzione<br />
risalirebbe addirittura al<br />
Neolitico.<br />
La maturazione naturale varia<br />
da fine agosto a metà ottobre,<br />
ma la sua capacità di conservazione,<br />
seppur diversa da varietà<br />
a varietà, è molto buona e per<br />
questo la possiamo trovare<br />
disponibile tutto il periodo<br />
dell’anno.<br />
Possiamo dire che la mela aiuta<br />
a togliere il medico di torno per<br />
l’elevato contenuto di antiossidanti<br />
e vitamine come vitamina<br />
A, B1 e B2.<br />
Gli antiossidanti sono sostanze<br />
in grado di neutralizzare i radicali<br />
liberi e proteggendo l’organismo<br />
dall’invecchiamento<br />
precoce, dall’indebolimento del<br />
sistema immunitario e contrastano<br />
la degenerazione cellulare<br />
alla base di numerose forme<br />
tumorali.<br />
Molte vitamine fungono che da<br />
antiossidanti.<br />
La loro funzione è indispensabile<br />
per il corretto funzionamento<br />
del nostro metabolismo.<br />
Purtroppo una mela al giorno<br />
non basta ad allontanare tutti<br />
i rischi derivanti da un errato<br />
stile di vita, dal fumo e della sedentarietà<br />
ma potrebbe essere<br />
di aiuto a limitare i problemi del<br />
sovrappeso.<br />
Questo frutto è infatti un alleato<br />
nelle diete ipocaloriche per<br />
indurre la sazietà.<br />
Questo grazie alla presenza<br />
della pectina: una fibra<br />
insolubile che, non essendo<br />
digeribile, mantiene basso<br />
l’apporto calorico.<br />
Rallentando la digestione<br />
conferisce senso di sazietà nel<br />
tempo.<br />
L’unico effetto collaterale per i<br />
più sensibili alle fermentazioni,<br />
potrebbe essere il gonfiore<br />
addominale.<br />
23
Per costoro si consiglia di<br />
assumere la mela sotto forma<br />
di succo nel quale la parte<br />
fibrosa è assente, ma l’apporto<br />
vitaminico viene preservato.<br />
Per fare ciò si utilizzano<br />
macchine che non innalzano<br />
la temperatura del prodotto<br />
durante la lavorazione e non<br />
sono troppo aggressive sulle<br />
strutture cellulari (es. tramite<br />
estrattori e non centrifughe..).<br />
Possiamo, quindi, ritenere la<br />
mela uno spuntino light da inserire<br />
nella nostra dieta facendo,<br />
però, attenzione che le uniche<br />
calorie che possiede sono<br />
derivanti da zuccheri…quindi,<br />
seppur pochi, questi alzano la<br />
glicemia; ciò si enfatizza se utilizziamo<br />
il succo deve la parte<br />
fibrosa che tende a rallentare il
picco glicemico è assente!<br />
Sarebbe, quindi, buona prassi<br />
aggiungere al nostro spuntino<br />
qualche nocciolina o mandorla<br />
per bilanciare il pasto oppure<br />
accompagnare il succo con uno<br />
yogurt (quelli di Ovaro sono ottimi)<br />
o un cubetto di grana.<br />
Per chi non soffrisse di gonfiore<br />
intestinale e volesse tenere<br />
a bada il suo peso, la frutta potrebbe<br />
essere un ottimo carboidrato<br />
da inserire nei pasti al<br />
posto del pane; come piatti unici<br />
andrebbe bene un insalatona<br />
con verdure miste, tonno e mela<br />
oppure un pollo al curry con<br />
verdure e mela (a crudo).<br />
La mela è un prodotto <strong>AQUA</strong>.<br />
La consigliamo veramente come<br />
pure consigliamo i fantastici<br />
succhi di mela.
IL VALORE NUTRIZIONALE<br />
DELLA PATATA
QUALI SONO LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DELLA<br />
PATATA?<br />
QUANDO E COME È OPPORTUNO E MEGLIO<br />
MANGIARE QUESTO ALIMENTO?<br />
PERCHÉ LA PATATA DEL MARCHIO <strong>AQUA</strong> È DEFINITA<br />
ECO-FRIENDLY?<br />
Come ben si sa, le patate sono<br />
una ricca fonte di carboidrati<br />
facilmente assimilabili e quindi<br />
molto nutrienti; sono ricche di<br />
vitamine e sali minerali essenziali<br />
come calcio, zinco, fosforo,<br />
potassio e magnesio e importanti<br />
antiossidanti.<br />
La maggior parte dei fitonutrienti<br />
si trova nella buccia,<br />
ad esempio i carotenoidi quali<br />
luteina e la zeaxantina che<br />
sono grandi alleati della vista<br />
e del cuore, ma per poterla<br />
utilizzare bisogna assicurarsi<br />
che vengano coltivate biologicamente<br />
altrimenti i prodotti<br />
chimici nelle bucce possono<br />
peggiorare la situazione invece<br />
di migliorarla.<br />
Le patate <strong>AQUA</strong> infatti sono<br />
coltivate in appezzamenti con<br />
superficie massima di 5 ettari,<br />
secondo le tecniche della Produzione<br />
Integrata, in particolare<br />
per quanto riguarda l’irrigazione<br />
e la concimazione.<br />
Stessa cosa vale per l’abbondante<br />
vitamina B6 ottima alleata<br />
per mantenere alto l’umore e<br />
combattere la depressione, anche<br />
consigliata nel trattamento<br />
della sindrome premestruale e<br />
per il mantenimento dell’integrità<br />
dei nervi e della trasmissione<br />
degli impulsi nervosi.<br />
L’apporto calorico della patata,<br />
confrontato ad altri amidi, è<br />
molto basso; basti pensare che<br />
contiene quasi ¼ delle calorie<br />
della pasta e circa 1/3 di quelle<br />
del pane.<br />
Possono essere, quindi, utilizzate<br />
come sostituti ai carboidrati<br />
durante il pasto.<br />
Nelle giuste quantità forniscono<br />
una buona sensazione di<br />
sazietà data dalle fibre presenti.<br />
Unica attenzione per i pazienti<br />
diabetici, l’amido facilmente assimilabile<br />
della patata aumenta<br />
repentinamente gli zuccheri in<br />
circolo provocando rischio di<br />
iperglicemie.<br />
27
Questo difetto potrebbe coprire,<br />
però, un ruolo fondamentale<br />
nella dieta degli sportivi che<br />
necessitano di energia a rapido<br />
ingresso in circolo nell’immediato<br />
pre-attività.<br />
Nel caso specifico, inoltre, il<br />
potassio e il magnesio contenuti<br />
nel tubero contribuiscono<br />
a mantenere la funzione muscolare<br />
e l’idratazione in buono<br />
stato.<br />
Per una corretta alimentazione<br />
rimane sempre valido il<br />
concetto di bilanciare il carboidrato<br />
con proteine e grassi.<br />
Il miglior modo per consumare<br />
le patate è in una ricetta che<br />
preveda l’utilizzo della buccia<br />
e abbini l’alimento a una fonte<br />
proteica e di fibre in grado di<br />
limitare il picco glicemico; ad<br />
esempio ripiena di formaggio,<br />
ovviamente della filiera <strong>AQUA</strong>,<br />
e verdure.<br />
Si prepara cuocendo a vapore<br />
le patate bio con la buccia, lasciandole,<br />
poi, intiepidire e scavandole<br />
formando così delle<br />
scodelline che verranno farcite
con formaggi e verdure o ripieno<br />
a scelta.<br />
Al termine di tutta la lavorazione<br />
le porrete in teglia per essere<br />
infornate a 200 °C per 10-20<br />
minuti e, quindi, le potrete servire<br />
direttamente in tavola.<br />
Buon appetito quindi!<br />
Questo tubero è un ottimo alleato<br />
non solo in cucina… infatti<br />
è del tutto attuale il suo utilizzo<br />
contro le ustioni.<br />
Cosa occorre fare?<br />
Basta schiacciare la patata<br />
cruda ed applicarla sulla zona<br />
ustionata per donare un immediato<br />
sollievo.<br />
Questo grazie al contenuto di<br />
solanina, un alcaloide, ossia<br />
una sostanza a forte contenuto<br />
basico che ha la capacità<br />
di impedire la formazione di<br />
bolle a seguito della scottatura,<br />
quelle stesse bolle che a<br />
lungo andare, con l’esposizione<br />
prolungata al sole durante<br />
le vacanze, provocano le varie<br />
spellature, antiestetiche, fastidiose<br />
e al loro “incipit” anche<br />
dolorose.
ECCO PERCHÉ SONO<br />
UTILI GLI OMEGA 3<br />
NELL’ALIMENTAZIONE
NON VOLENDO RICORRERE A DEGLI INTEGRATORI<br />
QUALI ALIMENTI È OPPORTUNO ASSUMERE E IN QUALI<br />
QUANTITÀ?<br />
NEI PRODOTTI DEL PANIERE <strong>AQUA</strong> ESISTONO DETTI<br />
ALIMENTI?<br />
CHI E PERCHÉ È BENE SI RIVOLGA AD ALIMENTI<br />
CONTENENTI GLI OMEGA?<br />
Gli Omega 3 sono acidi grassi<br />
polinsaturi, molto utili per prevenire<br />
e curare malattie cardiovascolari<br />
e alcune malattie<br />
infiammatorie.<br />
Vengono definiti essenziali perché,<br />
contrariamente a molte<br />
altre molecole, non possono<br />
essere sintetizzati dal nostro<br />
organismo e perciò vanno obbligatoriamente<br />
introdotti con<br />
la dieta.<br />
La grossa differenza tra i grassi<br />
saturi e insaturi è data dalla<br />
loro forma chimica-strutturale<br />
ed è proprio questa che<br />
gli conferisce una forma fisica<br />
diversa (insaturi sono liquidi<br />
e saturi solidi a temperatura<br />
ambiente ) e proprietà differenti<br />
livello metabolico<br />
(benefici o nocivi per l’apparato<br />
cardiocircolatorio).<br />
I principali acidi grassi Ω-3 sono<br />
l’acido alfa-linolenico, di origine<br />
vegetale, contenuto soprattutto<br />
nelle noci, negli oli di lino, e gli<br />
acidi grassi eicosapentaenoico<br />
(EPA) e docosaenoico (DHA)<br />
presenti in concentrazioni elevate<br />
nel grasso dei pesci che vivono<br />
nei mari freddi.<br />
Il DHA in particolare è fondamentale<br />
per lo sviluppo e la<br />
maturazione cerebrale, per<br />
l’apparato riproduttivo e la vista;<br />
per questo l’assunzione<br />
di DHA durante la gravidanza<br />
e l’allattamento garantisce<br />
lo sviluppo fetale e la crescita<br />
corretta del bambino.<br />
L’EPA è il principale precursore<br />
di molecole ad effetto antinfiammatorio.<br />
Assieme EPA e DHA promuovono<br />
il corretto controllo del<br />
ritmo cardiaco (aritmie) e della<br />
pressione arteriosa (ipertensione)<br />
tanto da essere utilizzati<br />
come trattamento nei post infartuati<br />
per prevenire le recidive.<br />
Riassumendo gli omega tre<br />
possono essere benefici per:<br />
31
• l’arteriosclerosi e le malattie<br />
cardiovascolari;<br />
• le malattie infiammatorie:<br />
artrite reumatoide, morbo di<br />
Chron, la colite ulcerosa;<br />
• la pelle in caso di psoriasi,<br />
dermatiti;<br />
• il cervello per sviluppo cognitivo,<br />
morbo di Alzheimer,<br />
gravidanza e sviluppo<br />
neonatale, depressione e<br />
disturbi comportamentali,<br />
autismo e deficit dell’attenzione<br />
(ADHD), schizofrenia;<br />
• il metabolismo osseo;<br />
• altre patologie quali asma<br />
allergico, diabete, cancro (riduzione<br />
del rischio).<br />
I cibi che contengono omega 3<br />
sono: pesce, acciughe, merluzzo,<br />
salmone, tonno, sgombro,<br />
oli di pesce, semi di lino e noci.<br />
Per mantenere i giusti apporti<br />
dalla dieta si consiglia l’utilizzo<br />
di pesce minimo 3v/settimana<br />
e l’assunzione negli snack di<br />
frutta secca tipo noci.<br />
Per chi avesse altre abitudini<br />
alimentari si propone l’integrazione<br />
con supplementi di omega<br />
tre nei quantitativi di 1,5-2g/<br />
die (ricordo che gli omega tre<br />
non contengono solo EPA e DHA<br />
per questo le quantità sono superiori<br />
rispetto ai fabbisogni<br />
32<br />
dei singoli grassi).<br />
In ogni caso è da sapere che<br />
l’assunzione con il cibo è molto<br />
più efficace della supplementazione.<br />
Raggiugere il fabbisogno giornaliero<br />
è facile; una porzione<br />
media di pesce azzurro tipo<br />
sardine salmone tonno (150g)<br />
contiene circa 1,5-2g di omega<br />
3, stesso quantitativo lo troviamo<br />
in 20g di noci.<br />
Sempre di grassi si tratta quindi<br />
dobbiamo prestare attenzione<br />
al quantitativo calorico e alla<br />
difficoltà digestiva.<br />
Per migliorare la tollerabilità<br />
gastrica si possono abbinare a<br />
spezie tipo curcuma o zenzero<br />
che ne migliorano la digestione.<br />
Nei prodotti del paniere <strong>AQUA</strong><br />
vi è la trota iridea e salmerino<br />
che certamente contiene gli<br />
Omega 3.<br />
Si tratta di trote e salmerini<br />
allevati in acque limpide e<br />
cristalline.<br />
Due i concessionari <strong>AQUA</strong> con<br />
produzione a San Daniele del<br />
Friuli e a Treviso.<br />
Il disciplinare di produzione<br />
regolamenta la produzione al<br />
fine di garantire l’ottenimento<br />
di pesci con carni di qualità<br />
superiore.
Fabbisogno lattanti:<br />
EPA-DHA 250 mg +100mg DHA<br />
Fabbisogni bambini adolescenti:<br />
EPA-DHA 250 mg 1-2 anni<br />
+DHA 100 mg<br />
Fabbisogno adulti anziani:<br />
EPA-DHA 250 mg<br />
Fabbisogno gravidanza<br />
allattamento:<br />
EPA-DHA 250 mg +100mg DHA
LE PROPRIETÀ DEL LATTE<br />
E I SUOI BENEFICI
TALVOLTA SI SENTE DIRE DI QUALCUNO CHE È ALLERGICO O<br />
INTOLLERANTE AL LATTE, IL, LATTOSIO, I DERIVATI DEL LATTE.<br />
POTETE FARE CHIAREZZA IN MERITO E SPIEGARE QUALI SONO<br />
LE PROPRIETÀ E QUANTO LATTE E/O SUOI DERIVATI ASSUMERE<br />
NELL’ARCO DI UNA GIORNATA?<br />
SI MODIFICANO QUESTE QUANTITÀ CON GLI ANNI?<br />
I RAGAZZI DEVONO ASSUMERE LATTE?<br />
IL MARCHIO <strong>AQUA</strong> PROPONE LATTE E SUOI DERIVATI. FA BENE?<br />
Il latte è uno degli alimenti più<br />
completi che possiamo trovare<br />
in natura.<br />
Contiene nutrienti come proteine,<br />
calcio, potassio, fosforo,<br />
iodio, vitamina B2 e B12.<br />
La qualità del latte dipende dalla<br />
stagione, dagli alimenti assunti<br />
dalle mucche e dalla tipologia<br />
di allevamento delle stesse; nei<br />
grassi del latte possono essere<br />
veicolati resti di antibiotici o<br />
farmaci, per questo è importantissimo<br />
controllare la qualità di<br />
tutta la filiera produttiva come<br />
garantito da marchio Aqua.<br />
Tutti conosciamo il latte per<br />
il suo apporto di calcio che, a<br />
differenza di quello contenuto<br />
nei vegetali, è più facilmente<br />
assimilabile e quindi rende<br />
lo rende un ottimo alleato per<br />
ossa per denti e contrazione<br />
muscolare.<br />
In questo è aiutato dalla presenza<br />
di vitamina D indispensabile<br />
per evitare osteopenia o<br />
ospteoporosi; da ricordare che<br />
questa fa parte del gruppo delle<br />
vitamina “liposolubili” ovvero<br />
vitamine che non vengono assorbite<br />
se non in presenza di<br />
grassi, va da se che un latte<br />
intero ne apporterà molta di più<br />
rispetto al suo omologo light.<br />
Le proteine del latte, soprattutto<br />
quelle che troviamo nel siero,<br />
hanno un contenuto di amminoacidi<br />
essenziali così prezioso<br />
che la maggior parte degli integratori<br />
e supplementi proteici<br />
per sportivi o anziani attingono<br />
proprio da questo alimento per<br />
creare un prodotto in grado<br />
di supportare la crescita e il<br />
mantenimento della massa<br />
muscolare.<br />
Nonostante ciò la maggior parte<br />
della popolazione europea e<br />
asiatica risulta intollerante al<br />
lattosio.<br />
L’intolleranza al lattosio che<br />
viene diagnosticata tramite<br />
Breath test, evidenzia il deficit<br />
35
di un enzimi presente nell’intestino:<br />
la lattasi il quale<br />
converte il lattosio in glucosio<br />
e galattosio; la sua mancanza<br />
lascia la molecola indigerita a<br />
livello intestinale dove causerà<br />
nella maggior parte dei casi<br />
fermentazioni e sintomatologia<br />
gastro-intestinali.<br />
Esistono differenti livelli di<br />
intolleranza al lattosio; nei<br />
formaggi la quantità di lattosio<br />
è inferiore rispetto al latte<br />
quindi è frequente riuscire a<br />
assumere il formaggio senza<br />
sgradevoli effetti ma non poter<br />
bere un bicchiere il latte.<br />
L’industria latto-casearia sensibile<br />
a questa problematica<br />
sta producendo molti alimenti<br />
delattosati ma ricordo che alcuni<br />
sono “naturalmente privi “<br />
come per esempio i formaggi la<br />
cui lunga stagionatura degrada<br />
la molecola e quindi possono<br />
essere assunti da chiunque.<br />
Il discorso è differente per<br />
l’allergia alle proteine del latte.<br />
Questa reazione non è dose-dipendente<br />
e non dipende dalla<br />
lavorazione del latte; solitamente<br />
si sviluppa alla nascita<br />
e tende a scomparire nei primi<br />
anni di vita, talvolta permane<br />
per tutta la vita.<br />
36<br />
In questo caso l’organismo<br />
non riconosce l’antigene delle<br />
proteine del latte e quindi<br />
lo aggredisce scatenando il<br />
sistema immunitario; le manifestazioni<br />
cliniche dell’allergia<br />
al latte compaiono da<br />
pochi minuti a poche ore dopo<br />
il consumo dell’alimento o dei<br />
suoi derivati e comprendono<br />
problemi digestivi, vomito,<br />
orticaria e difficoltà a respirare<br />
(dispnea) fortunatamente solo<br />
molto raramente l’allergia al<br />
latte provoca una reazione particolarmente<br />
grave e violenta<br />
detta anafilassi.<br />
Dal latte ricaviamo un’ampia<br />
gamma di prodotti, yogurt,<br />
ricotta, formaggi…e ognuno ha<br />
differenti caratteristiche.<br />
Se per i formaggi è noto<br />
l’elevato apporto di grassi<br />
saturi e il potere infiammatorio<br />
che ne rende consigliabile<br />
il consumo massimo 1-2v/<br />
settimana; non possiamo<br />
dire lo stesso di yogurt o altri<br />
prodotti fermentati come kefir<br />
di cui potremmo consumare<br />
1-2 porzioni al giorno.<br />
Il fabbisogno raccomandato<br />
dipende anche da situazioni di<br />
salute personali, ad esempio si<br />
consiglia di limitare l’assunzio-
ne di latticini in soggetti affetti da<br />
candidosi o altre micosi, invece<br />
nei soggetti ipertesi l’utilizzo<br />
di latte e derivati come sostituzione<br />
alla proteina durante il<br />
pasto addirittura aiuta l’abbas-<br />
samento dei valori pressori.<br />
Non ci resta, quindi, che<br />
augurarvi buona bevuta di latte<br />
<strong>AQUA</strong> e buon appetito con i<br />
formaggi e gli altri derivati del<br />
latte <strong>AQUA</strong>.
SCEGLIERE<br />
IL MARCHIO <strong>AQUA</strong><br />
È UNA SCELTA VINCENTE
PERCHÉ RITENETE CORRETTO SCEGLIERE<br />
I PRODOTTI ALIMENTARI DEL MARCHIO <strong>AQUA</strong>?<br />
HO VISTO CHE LI PROMUOVONO ANCHE PRIMA DELLE<br />
PARTITE DELL’UDINESE ALLO STADIO FRIULI E<br />
DELL’APU GSA AL PALACARNERA.<br />
Innanzi tutto va detto che<br />
l’acronimo <strong>AQUA</strong> sta per Agricoltura,<br />
QUalità, Ambiente.<br />
Da il nome al marchio regionale<br />
di qualità.<br />
Nove sono i disciplinari tecnici<br />
oggi previsti con 29 concessionari.<br />
Grazie all’aiuto e alle informazioni<br />
cortesemente forniteci da<br />
Nicolò Tudorov, tecnico <strong>ERSA</strong>,<br />
siamo in grado di analizzare<br />
uno per uno detti disciplinari<br />
cominciando dall’asparago<br />
bianco che si caratterizza per<br />
scelta dei terreni più adatti alla<br />
coltivazione dell’asparago, tecniche<br />
agronomiche rispettose<br />
dell’ambiente: largo uso di fertilizzanti<br />
organici e utilizzo dei<br />
metodi di lotta integrata.<br />
Sono ammessi alla certificazione<br />
solo gli asparagi delle<br />
categorie commerciali “extra”<br />
e “prima” con ridotto raggio di<br />
sviluppo della filiera.<br />
Vongole e cozze si distinguono<br />
per scelta degli areali più vocati<br />
per l’allevamento di cozze e<br />
vongole filippine, bassa densità<br />
di allevamento, molluschi sodi<br />
e sapidi con conchiglie prive di<br />
difetti, ridotto raggio di sviluppo<br />
della filiera, utilizzo esclusivo<br />
di alimento naturale e attento<br />
e costante monitoraggio della<br />
qualità delle acque nei siti di allevamento.<br />
Per la mela vige la scelta dei<br />
terreni più vocati, l’inerbimento<br />
tra le file, la densità di<br />
piante idonee a raggiungere<br />
un maggiore equilibrio tra la<br />
pianta e l’ambiente circostante,<br />
l’utilizzo di varietà certificate,<br />
resistenti alle principali<br />
malattie e il possibile impiego<br />
di varietà autoctone.<br />
Parliamo solo di mele di<br />
categoria “extra” e “prima” con<br />
adeguate tecniche di conservazione<br />
in post raccolta, ridotto<br />
raggio di sviluppo della filiera,<br />
rispetto dei dettami della lotta<br />
39
40<br />
integrata, scelta di varietà<br />
adatte all’ambiente di coltivazione.<br />
Quando parliamo di trota iridea<br />
e salmerino ci si riferisce a<br />
elevato benessere animale dato<br />
da una bassa densità dei pesci<br />
in allevamento, dieta bilanciata<br />
e non forzata per uno sviluppo<br />
armonico dell’animale, carni<br />
magre e compatte con grassi<br />
di elevata qualità nutrizionale,<br />
forma affusolata del pesce<br />
indice di una costante attività<br />
motoria dell’animale, elevata<br />
qualità delle acque, in entrata<br />
e in uscita dalle vasche di allevamento,<br />
controllo dell’intero<br />
ciclo produttivo per ottenere<br />
un pesce più sano mentre per<br />
la carne suina le richieste<br />
previste dal disciplinare<br />
sono: attenzione al benessere<br />
animale, precise prescrizioni<br />
alimentari, severe regole di reperimento<br />
del mangime, scelta<br />
di razze specializzate per la<br />
produzione di carni mature e<br />
succulente, adeguata età di macellazione,<br />
ottime caratteristiche<br />
organolettiche della carne,<br />
ridotto raggio della filiera<br />
(presente come si può vedere<br />
per tutti) e maggiore attenzione<br />
nella gestione dei reflui di allevamento.<br />
Per il latte crudo vaccino<br />
quanto previsto è l’attenzione<br />
al benessere animale, precise<br />
prescrizioni alimentari, severe<br />
regole di reperimento dei<br />
foraggi, parametri qualitativi del<br />
latte al di sopra degli standard<br />
merceologici a garanzia di trasformati<br />
di eccellenza, ridotto<br />
raggio della filiera, maggiore<br />
attenzione nella gestione dei<br />
reflui di allevamento.<br />
Con la patata le norme di produzione<br />
prevedono, invece:<br />
scelte di pratiche agronomiche<br />
rispettose dell’ambiente,<br />
adozione di tecniche di produzione<br />
integrata, semina di tuberi<br />
certificati, raccolta di tuberi<br />
turgidi di elevato peso specifico,<br />
con una colorazione che va dal<br />
rosso al giallo intenso, polpa<br />
di colore dal bianco al giallo,<br />
ridotto raggio di sviluppo della<br />
filiera, adozione di tecniche di<br />
coltivazione che prevedono un<br />
uso moderato dei fattori di produzione<br />
(acqua, concime,…).<br />
Vi sono, poi, altri due disciplinari,<br />
più recenti, miele per il<br />
quale si prevede un’accurata<br />
attenzione allo stato di salute<br />
degli alveari, un rigoroso<br />
controllo dei parametri chi-
mico-fisici, parametri qualitativi<br />
del prodotto finale<br />
superiore agli standard merceologici<br />
e un ridotto raggio<br />
di sviluppo della filiera (per<br />
la cui produzione si auspica<br />
si facciano avanti dei concessionari)<br />
e prodotti trasfor-<br />
mati ottenuti dall’unione di più<br />
prodotti <strong>AQUA</strong>.<br />
E’ vero che il marchio <strong>AQUA</strong><br />
viene presentato a varie manifestazioni<br />
sportive stante il<br />
vasto interesse e il numeroso<br />
pubblico che segue questi<br />
eventi.
PERCHÉ DICIAMO SÌ<br />
A CINQUE PASTI<br />
AL GIORNO
HO LETTO CHE PER UN RAGAZZO È CONSIGLIABILE<br />
FARE CINQUE PASTI AL GIORNO. È GIUSTO?<br />
COME POSSIAMO DECLINARE QUESTI CINQUE<br />
MOMENTI E COSA È MEGLIO MANGIARE<br />
DA MATTINA A SERA?<br />
CONSIGLIATE ANCHE PRODOTTI <strong>AQUA</strong>?<br />
Le motivazioni per cui è consigliabile<br />
fare più pasti al giorno<br />
sono molte; in primis perché<br />
pasti frequenti aiutano a tenere<br />
alti livelli di energia attraverso<br />
la regolazione della glicemia e<br />
dell’insulina.<br />
Variazioni dei loro livelli provocano<br />
deficit di concentrazione<br />
calo di energie e stanchezza.<br />
Inoltre mangiare ogni 3-4 ore<br />
consente di prevenire le abbuffate<br />
in cui solitamente incorriamo<br />
quando arriviamo al pasto<br />
troppo affamati.<br />
Dopo lunghi lassi di tempo senza<br />
cibo, è quasi impossibile controllare<br />
il richiamo della fame<br />
generato dagli sbalzi ormonali.<br />
È capitato a tutti, infatti, in queste<br />
occasioni di diventare così<br />
voraci da spazzare via ogni<br />
cosa ci si trovi davanti.<br />
Inoltre, se l’obiettivo è perdere<br />
grasso, non si può dimenticare<br />
l’effetto termico del cibo: la digestione,<br />
come ogni altra funzione<br />
del corpo, consuma energia.<br />
Alcune delle calorie contenute<br />
nei cibi che ingeriamo vengono<br />
bruciate per la loro stessa<br />
digestione. Questo fenomeno<br />
è detto “termogenesi o effetto<br />
termico del cibo”.<br />
Va da se che tante più volte<br />
mangiamo tante più volte attiviamo<br />
questo metabolismo.<br />
Tra tutti i nutrienti le proteine<br />
magre sono i più potenti stimolatori<br />
metabolici, poi arrivano i<br />
grassi e infine gli zuccheri.<br />
Facendo un pasto completo daremo<br />
una bella sferzata al nostro<br />
metabolismo.<br />
Il frazionamento, quindi, è sempre<br />
consigliabile, ma ovviamente<br />
deve restar entro certi limiti.<br />
La quantità di pasti o spuntini<br />
dipende dagli orari e dallo stile<br />
di vita della persona, possono<br />
bastare 4 pasti per un dormi-<br />
43
glione oppure possiamo arrivare<br />
anche a 6-7 pasti per un lavoratore<br />
notturno.<br />
Il concetto è che non devono<br />
passare più di quattro ore di<br />
digiuno tra i pasti ma neppure<br />
meno di 2-3!<br />
Quindi se la colazione viene<br />
consumata alle 9 e il pranzo alle<br />
12:30 sarà inutile e contro-producente<br />
inserire uno spuntino<br />
in mattinata, questo risulterà<br />
invece opportuno se la sveglia<br />
è alle 7 e il pranzo alle 13:30.<br />
La qualità del pasto e dello<br />
spuntino credo ormai tutti l’abbiamo<br />
capita, deve essere sempre<br />
completo di tutti i nutrienti<br />
ed equilibrato;<br />
solo in casi particolari come,<br />
per esempio, la presenza di<br />
patologie digestive prevedono<br />
pasti o spuntini differenti.<br />
Ovviamente più ci si avvicina
alla sera e più bisognerà stare<br />
attenti alla quota di carboidrati<br />
assunti in quanto i ritmi ormonali<br />
circadiani peggiorano la<br />
difficoltà di gestione degli sbalzi<br />
glicemici nelle ore serali.<br />
Per questo sarebbe opportuno<br />
inserire eventuali sgarri durante<br />
le prime ore del giorno, anche<br />
in questo caso ci sono delle eccezioni<br />
per esempio sportivi<br />
che si allenano in tardo orario e<br />
quindi necessitano di zuccheri<br />
alla sera pre-allenamento.<br />
I concetti generici dell’alimentazione<br />
sono validi per tutta la<br />
popolazione ma il modello alimentare<br />
quotidiano deve essere<br />
personalizzato per calzare a<br />
pennello a chi lo deve seguire.<br />
Certamente consigliamo anche<br />
di scegliere anche tra la gamma<br />
dei prodotti <strong>AQUA</strong>, ovvero del<br />
marchio di qualità regionale.
LE IMPORTANTI<br />
PROPRIETÀ<br />
DELL’ASPARAGO
FRA I PRODOTTI <strong>AQUA</strong> VI È ANCHE L’ASPARAGO.<br />
QUALI SONO LE SUE PROPRIETÀ?<br />
È UTILE MANGIARLI?<br />
QUANDO E IN CHE QUANTITÀ?<br />
PERCHÉ SI SOSTIENE CHE CERTI PRODOTTI È MEGLIO<br />
ASSUMERLI SOLO DURANTE LA LORO STAGIONE?<br />
L’ASPARAGO RIENTRA TRA QUESTI?<br />
Di asparagi ne esistono diverse<br />
varietà, non bisogna essere<br />
tratti in inganno dal colore: il<br />
fatto che siano bianchi (tipici<br />
<strong>AQUA</strong>), verdi o violetti dipende<br />
dalle condizioni in cui sono stati<br />
coltivati, nello specifico dall’esposizione<br />
alla luce.<br />
Quelli che si sviluppano all’aria<br />
diventeranno verdi mentre<br />
quelli che spuntano dalla terra<br />
solo con le estremità rimarranno<br />
di colore bianco (produzione<br />
tramite etiolazione, che significa<br />
privare la luce del sole).<br />
Questi ultimi sono quelli tipici<br />
del nostro territorio, il famoso<br />
asparago di Tavagnacco è coltivato<br />
fino dall’ottocento e<br />
tutt’ora mantiene un rigorosa<br />
procedura di produzione e di<br />
raccolta, questa avviene proprio<br />
in questo periodo, ovvero<br />
fra aprile e maggio, e avviene<br />
effettuata giornalmente esclusivamente<br />
a mano per non rovinare<br />
l’integrità del turione<br />
(parte commestibile).<br />
L’asparago è ricco di vitamine<br />
e minerali, ma estremamente<br />
basso in calorie; è composto al<br />
90% di acqua e mantiene solo<br />
23 calorie ogni 100 grammi; la<br />
parte coriacea è rappresentata<br />
principalmente dall’inulina una<br />
fibra utilizzata anche in fitoterapia<br />
per migliorare la funzionalità<br />
e il transito intestinale<br />
dei soggetti affetti da intestino<br />
pigro.<br />
Gli asparagi, oltre ad avere un<br />
buon apporto di vitamina come<br />
la A,C,D,K, sono una bona fonte<br />
di folati.<br />
I folati entrano in gioco nei processi<br />
di sintesi degli acidi nucleici<br />
che compongono il DNA,<br />
risultano quindi indispensabili<br />
per la produzione di nuove cellule<br />
sane; ciò è evidentemente<br />
importante durante i periodi<br />
come gravidanza e crescita, ma<br />
anche nell’adulto il folato è essenziale<br />
per produrre sani glo-<br />
47
uli rossi e per prevenire l’anemia,<br />
inoltre mantiene sotto<br />
controllo i livelli di omocisteina<br />
collaborando alla prevenzione<br />
cardio vascolare.<br />
Questo ortaggio è particolarmente<br />
indicato nelle diete dimagranti<br />
perché dall’azione<br />
depurativa e drenate.<br />
La proprietà diuretica è così<br />
spiccata da sconsigliare addirittura<br />
l’utilizzo in soggetti con<br />
problemi renali ed è dovuta a<br />
un basso contenuto di sodio<br />
e alla presenza di asparagina<br />
che tutti conosciamo perché<br />
è quell’amminoacido che, una<br />
volta digerito e degradato, con-
ferisce il particolare odore alle<br />
urine.<br />
Per beneficiare appieno delle<br />
proprietà antiossidanti bisogna<br />
consumarli curdi conditi con<br />
poco sale e un filo di olio o in<br />
cotture rapide e a bassa temperatura.<br />
Ma le ricette per degustare<br />
questo splendido prodotto si<br />
sprecano; dai risotti alle salse<br />
alla tradizionale abbinata di<br />
asparagi al vapore con uova<br />
sode possiamo lasciarci trascinare<br />
dal gusto per decidere, ma<br />
soprattutto possiamo sceglie<br />
gli asparagi bianchi del marchio<br />
<strong>AQUA</strong>: sono superlativi!<br />
49
LE PROPRIETÀ<br />
DELLA TROTA
FRA I PRODOTTI <strong>AQUA</strong> VI È ANCHE LA TROTA.<br />
A SAN DANIELE VIENE CHIAMATA “LA REGINA”.<br />
ASSIEME AL CLASSICO PROSCIUTTO CARATTERIZZA<br />
QUELLA LOCALITÀ. QUALI SONO LE SUE PROPRIETÀ?<br />
È UTILE MANGIARNE TANTA?<br />
CONTIENE I FAMOSI OMEGA?<br />
Ormai tutti sappiamo che mangiare<br />
pesce fa bene alla salute<br />
ma spesso si tende e privilegiare<br />
quello di mare sottovalutando<br />
le proprietà e gli oligoelementi<br />
delle varietà di fiume.<br />
Tra questi la trota, specie iridea<br />
a basso contenuto calorico,<br />
ricca di proteine ad alto valore<br />
biologico e povera di grassi<br />
(maggior parte dei quali di tipo<br />
polinsaturo) e colesterolo.<br />
Un vero toccasana per le diete<br />
ipocaloriche, ipolipidiche e per<br />
soggetti affetti da patologie<br />
metaboliche o cardiovascolari.<br />
Tra gli acidi polinsaturi contenuti,<br />
vi sono gli ormai famosi<br />
Ω3; potenti antinfiammatori in<br />
grado di migliorare la funzionalità<br />
dell’apparto cardio-circolatorio.<br />
Ovviamente, essendo<br />
gli omega 3 un lipide, va da se<br />
che più il pesce è grasso e più<br />
ne contiene. Infatti i primi posti<br />
della classifica sono occupati<br />
da salmone, aringhe e sgombro,<br />
ma la trota mantiene i più alti<br />
livelli tra i pesci bianchi (es.:<br />
merluzzo, sogliola…).<br />
Il vantaggio nell’avere molto<br />
Ω3, ma contenere pochi grassi<br />
porta a un elevata digeribilità<br />
e una leggerezza di gusto che<br />
rende la trota un pesce facile<br />
da introdurre nel menù di tutti.<br />
Si presta a diverse preparazioni,<br />
dalla semplice cottura<br />
al vapore, griglia o forno, alle<br />
preparazione aromatizzate con<br />
agrumi a un cartoccio con erbe<br />
o in pentola con pomodorini o<br />
olive.<br />
Inoltre alternare la tipologia di<br />
trota iridea classica o la sua variabile<br />
“salmonata” dal sapore<br />
più deciso può essere già un<br />
ottima alternanza di gusto.<br />
Tra i sali minerali presenti nella<br />
trota si evidenzia: uno basso<br />
apporto di sodio (caratteristica<br />
eccellente nella terapia contro<br />
l’ipertensione) e ottime quantità<br />
di ferro (utile in caso di anemia<br />
51
sideropenica).<br />
Inoltre i livelli di fosforo e potassio<br />
tra i più alti di tutti i<br />
pesci fanno si che questo pesce<br />
diventi un ottimo alleato per gli<br />
sportivi nella stimolazione muscolare<br />
e nella prevenzione o<br />
nel recupero della componente<br />
ossea.<br />
Per quel che concerne le vitamine<br />
della trota si distinguono<br />
la tiamina (vit. B1) e la niacina<br />
(vit. PP) entrambe necessarie<br />
per il metabolismo dei carboidrati<br />
e quindi la produzione di<br />
energia da essi derivante.<br />
Da ricordare inoltre che la trota<br />
salmonata contiene ottime<br />
quantità di carotenoidi antiossidanti<br />
visibilinel suo tipico<br />
colore aranciato delle carni.<br />
Tuttavia nella nostra cultura<br />
culinaria riesce ancora difficile<br />
inserire costantemente il pesce<br />
3v/settimana come raccomandabile;<br />
da qui l’idea di ideare
una merenda sana utilizzando<br />
la trota negli spuntini a sostituzione<br />
del classico tramezzino<br />
con tonno in scatola e maionese<br />
orami dal dubbio bilanciamento<br />
e qualità nutrizionale.<br />
Snack ancora più goloso se<br />
si utilizza una trota affumicata;<br />
in questo caso è doveroso<br />
ricordare che i livelli di sodio<br />
saranno più elevati ma, in ogni<br />
caso, neppur lontanamente paragonabili<br />
ai contenuti di Sali del<br />
classico panino con insaccato.<br />
Sono solo le trote iridee i<br />
salmerini allevate in acque<br />
limpide e cristalline quelli<br />
destinati a fregiarsi della certificazione<br />
di qualità della Regione<br />
Friuli Venezia Giulia <strong>AQUA</strong>.<br />
I disciplinari di produzione regolamentano<br />
la produzione al<br />
fine di garantire l’ottenimento di<br />
pesci con carni di qualità superiore<br />
nel pieno rispetto dell’acqua<br />
e dell’ambiente acquatico.
MIELE CHE PASSIONE<br />
QUANDO HO MAL DI GOLA E RAFFREDDORE MIA MAMMA<br />
MI RIEMPIE DI MIELE SOSTENENDO CHE HA UN EFFETTO<br />
MUCOLITICO. È VERO?<br />
QUALI ALTRI PROPRIETÀ BENEFICHE HA IL MIELE?<br />
CON COSA È UTILE ABBINARLO? IL LATTE?
Il miele è formato quasi esclusivamente<br />
da zuccheri: fruttosio<br />
e glucosio.<br />
Tra le sostanze dolcificanti il<br />
miele grezzo è l’unico che deve<br />
tutte le sue caratteristiche alla<br />
natura (piante e api) poiché non<br />
subisce alcuna manipolazione<br />
da parte dell’uomo, prima di arrivare<br />
sulla nostra tavola.<br />
Nell’alimentazione di chi pratica<br />
sport, il miele è particolarmente<br />
indicato subito prima di uno<br />
sforzo fisico e immediatamente<br />
dopo, per recuperare le energie<br />
impiegate.<br />
Quando Zico giocava nell’Udinese<br />
si fece notare anche per<br />
un uso diffuso di miele.<br />
Viste le prestazioni rese non<br />
resta che emularlo.<br />
È molto utile anche per chi non<br />
svolge attività propriamente<br />
fisiche, ma semplicemente<br />
“mentali”, essendo in grado di<br />
fornire energia e aiutare l’efficienza<br />
mentale.<br />
Per questi motivi, il miele è uno<br />
zucchero semplice consigliabile<br />
nella corretta alimentazione,<br />
rimane sempre bandito o da limitare<br />
in coloro che hanno problemi<br />
di diabete e per tutti quelli<br />
che vogliono intraprendere una<br />
dieta ipocalorica.<br />
Il “rimedio della nonna” che prevede<br />
il miele come trattamento<br />
per il mal di gola ha supporto<br />
scientifico in quanto numerosi<br />
studi hanno evidenziato il suo<br />
effetto inibitorio su alcune specie<br />
di batteri.<br />
Inoltre vi sono analisi che confermano<br />
l’efficacia del miele<br />
non pastorizzato nel ridurre i<br />
sintomi della tosse notturna<br />
nei bambini e nell’eliminare i<br />
disturbi del sonno associati con<br />
le infezioni delle vie aeree superiori.<br />
In questo caso l’abbinamento<br />
con il latte non è forse l’dea mi-<br />
55
gliore, infatti questo potrebbe<br />
invece aumentare le secrezioni<br />
di muco delle ghiandole della<br />
zona orale vanificando l’effetto<br />
anticongestionante-sedativo.<br />
Potrebbe invece essere una<br />
buona combinata aggiungerlo<br />
a uno yogurt bianco (ottimo<br />
quello a marchio <strong>AQUA</strong>) o al<br />
kefir per dolcificarli naturalmente.<br />
In questo modo il prodotto mantiene<br />
le caratteristiche proprietà<br />
benefiche a livello intestinale<br />
che potrebbero essere<br />
neutralizzate da additivi e dolcificanti<br />
di diverso tipo.<br />
Fin dall’antichità il miele veniva<br />
utilizzato in cosmetica, noti sono<br />
i bagni che Cleopatra faceva<br />
nel latte e miele per preservare<br />
la giovinezza.<br />
Gli effetti emolliente, addolcente<br />
e idratante sono solo alcuni<br />
dei sui benefici.<br />
Seppur servano ancora approfonditi<br />
studi, si sono notati<br />
miglioramenti sulla sintoma-<br />
56
tologia della dermatite seborroica<br />
con applicazioni settimanali<br />
costanti di miele grezzo; si<br />
ritiene che ciò sia dovuto alle<br />
sue capacità antibatteriche e<br />
antiossidanti.<br />
Da ricordare che i preziosi<br />
componenti del miele vengono<br />
facilmente distrutti da trattamenti<br />
termici e pastorizzazione,<br />
ma anche col passare del<br />
tempo.<br />
Anche il miele non pastorizzato<br />
può perdere molte delle sue<br />
proprietà a causa dell’esposizione<br />
al calore e a fonti di luce<br />
durante il ciclo di produzione,<br />
conservazione e vendita nella<br />
catena di distribuzione.<br />
Per questo il miele da cercare è<br />
quello “grezzo”.<br />
Da alcuni mesi vi è il disciplinare<br />
tecnico <strong>AQUA</strong> dedicato al<br />
miele.<br />
Si è in attesa che i produttori di<br />
miele aderiscano allo stesso e<br />
in questo senso li si invita a farlo<br />
nei tempi più celeri.
L’UTILITÀ<br />
DI COZZE E VONGOLE<br />
VERACI FILIPPINE
LE COZZE E LE VONGOLE VERACI FILIPPINE<br />
SONO ALIMENTI DA ASSUMERE PER IL SOLO PIACERE DEL<br />
GUSTO OPPURE HANNO DELLE PROPRIETÀ SALUTARI?<br />
PERCHÉ QUALCUNO È ALLERGICO A QUESTI BUONI<br />
FRUTTI DI MARE?<br />
QUAL È LA QUANTITÀ CONSIGLIATA SETTIMANALE?<br />
Impossibile non avere l’acquolina<br />
in bocca pensando a un bel<br />
piatto di spaghetti allo scoglio!<br />
E si rimarrà stupiti dal sapere<br />
che una cosa cosi succulenta<br />
possa essere anche salutare.<br />
Seppur vi siano delle controindicazioni<br />
nell’utilizzo dei mitili<br />
in casi patologici tipo ipertensione<br />
o, per esempio, durante la<br />
gravidanza, vi sono delle buone<br />
motivazioni per inserire questi<br />
gustosi cibi <strong>AQUA</strong> nella alimentazione.<br />
Si tratta di alimenti a basso contenuto<br />
calorico e con pochissimi<br />
grassi che possono arricchire<br />
di sapore le pietanze senza<br />
appesantirle e, oltre tutto, conferendo<br />
anche un buon apporto<br />
proteico al pasto.<br />
Bisogna prestare attenzione al<br />
contenuto di colesterolo che<br />
non è trascurabile, ma i quantitativi<br />
variano in base al periodo<br />
di fertilità degli organismi,<br />
infatti durante la fase di riproduzione,<br />
aumentano la sintesi<br />
di colesterolo per sostenere la<br />
produzione ormonale.<br />
Si consiglia di preferire l’acquisto<br />
nei mesi invernali o estivi<br />
durante i quali il mollusco sarà<br />
anche più polposo e succulento.<br />
Le cozze e le vongole veraci<br />
filippine in genere sono degli<br />
ottimi antiossidanti.<br />
Contengono molto ferro nella<br />
forma più biodisponibile per<br />
l’uomo, pertanto è molto facile<br />
da digerire e assimilare a livello<br />
intestinale; vengono, quindi,<br />
consigliati nella cura dell’anemia<br />
ferropriva.<br />
La vitamina B assieme a iodio<br />
e magnesio tutti ben presenti<br />
in questi cibi, sono utili contro<br />
l’affaticamento e lo stress<br />
muscolare; notevole è anche<br />
la presenza di sali minerali e<br />
tra questi si devono segnalare<br />
potassio, sodio, fosforo e zinco.<br />
Si stanno studiando altre proprietà<br />
delle cozze derivanti<br />
59
all’alto apporto di glucosamina.<br />
La glucosamina è considerata<br />
un antinfiammatorio naturale<br />
per le articolazioni e quindi<br />
potrebbe avere giovamento<br />
nel trattamento di reumatismi,<br />
artrite e artrosi.<br />
Nonostante tutti questi benefici<br />
le cozze sono sempre degli<br />
organismi “filtranti”; per cui il<br />
consumo deve essere limitato<br />
“qualche volta” nel mese.<br />
Filtrano l’acqua ma nello stesso<br />
tempo anche gli inquinanti
presenti in esse, quindi possono<br />
essere veicolo di batteri e<br />
virus che possono colpire il nostro<br />
organismo.<br />
Ci si può fidare, invece, delle<br />
cozze che vengono vendute<br />
con “garanzia” e rintracciabilità<br />
come il prodotto <strong>AQUA</strong>.<br />
Rimane da ricordare che i mitili<br />
soprattutto se consumati crudi<br />
possono trasmettere numerose<br />
malattie tra cui:salmonella,<br />
colera, tifo, epatite virale A,<br />
escherichia coli, etc.
LA CARNE SUINA<br />
A MARCHIO <strong>AQUA</strong>
SPESSO SI LEGGE ON LINE CHE LA CARNE SUINA FA MALE<br />
E CHE NON BISOGNA MANGIARNE MOLTA. ALTRI, INVECE,<br />
SOSTENGONO CHE BANDIRLA È OLTREMODO NEGATIVO.<br />
LA CARNE SUINA DEL MARCHIO <strong>AQUA</strong> È DIFFERENTE E<br />
SICURA?<br />
QUAL È LA QUANTITÀ CONSIGLIATA SETTIMANALE?<br />
Occorre sfatare i pregiudizi riguardo<br />
il valore nutritivo e la<br />
digeribilità della carne suina.<br />
Queste carni rappresentano<br />
un’ottima alternativa alle<br />
bovine sia dal punto di vista<br />
nutrizionale sia da quello<br />
economico.<br />
Tuttavia gli italiani continuano<br />
a preferire queste ultime causa<br />
la permanenza di pregiudizi,<br />
ormai radicati, circa il loro reale<br />
valore nutritivo.<br />
Come prima cosa classifichiamo<br />
la carne di maiale tra le<br />
“carni bianche o rosate” ovvero<br />
similari al pollo, tacchino o vitello,<br />
in quanto, dopo la macellazione,<br />
assume un colore ben<br />
più chiaro rispetto a quello delle<br />
“carni rosse”: manzo, cavallo,<br />
pecora o delle “carni nere”:<br />
daino, cinghiale, cervo, lepre,<br />
fagiano.<br />
La tipica differenza di colore è<br />
dovuta alla diversa concentrazione<br />
di mioglobina, una proteina<br />
presente nei muscoli<br />
animali che serve ad immagazzinare<br />
l’ossigeno in previsione<br />
di sforzi muscolari intensi.<br />
E’ per questo motivo che animali<br />
come il pollo o il tacchino,<br />
che sono abituati a sforzi leggeri,<br />
sono caratterizzati da una<br />
carne chiara (minore mioglobina),<br />
rispetto ad animali abituati<br />
a compiere rilevanti sforzi<br />
muscolari come il cavallo o il<br />
manzo (maggiore mioglobina).<br />
Questo però non influenza il<br />
valore nutrizionale proteico del<br />
prodotto infatti sia le carni bianche<br />
sia quelle rosse apportano<br />
circa 20g/proteine su 100g di<br />
prodotto.<br />
La differenza tra le due varianti<br />
sta nella concentrazione di ferro<br />
e di lipidi; infatti seppur il quantitativo<br />
di ferrosia è più elevato<br />
nelle carni rosse, queste portano<br />
con se anche un maggior<br />
63
contenuto di lipidi.<br />
Del tutto da sfatare, quindi,<br />
anche l’opinione diffusa che<br />
le carni di suino siano troppo<br />
grasse, opinione derivata,<br />
forse, dall’aspetto dell’animale<br />
stesso.<br />
In realtà, come in tutti gli animali<br />
da macello, a diversi tagli<br />
di carne corrispondono diversi<br />
valori nutrizionali ad esempio<br />
la coscia, il lombo e il filetto risultano<br />
molto magre e hanno<br />
un apporto calorico inferiore<br />
alle carni rosse.<br />
Per mantenere dei livelli di<br />
grasso compatibili con la dieta<br />
equilibrata, negli ultimi anni la<br />
suinicoltura ha diversificato la<br />
sua attività in due filoni: produzione<br />
di suini da sfruttare industrialmente<br />
(suini del peso di<br />
150-200 kg destinati alla preparazione<br />
di prosciutti, insaccati<br />
e vari prodotti di salumeria)<br />
e produzione di suini per<br />
l’utilizzazione immediata.<br />
Si tratta in questo caso dei cosiddetti<br />
“magroni”: suini di circa<br />
90 kg che, macellati all’età di<br />
5-6 mesi, forniscono una carne<br />
molto tenera, appetibile e con<br />
un contenuto di grassi evidentemente<br />
molto basso.<br />
La componente lipidica del<br />
64<br />
suino è inoltre qualitativamente<br />
migliore rispetto al bovino<br />
poiché contiene una percentuale<br />
più elevata di acidi grassi polinsaturi<br />
quali gli acidi linoleico<br />
e linolenico che hanno una importanze<br />
azione anticolesterolemica.<br />
È da sottolineare, inoltre, l’importanza<br />
delle carni suine come<br />
fonte di vitamine del gruppo<br />
B e soprattutto di tiamina, il<br />
cui contenuto raggiunge valori<br />
quattro volte superiori nelle<br />
carni suine.<br />
Il principale ruolo della tiamina<br />
riguarda il metabolismo energetico<br />
dei lucidi ed è indispensabile<br />
per una corretta funzionalità<br />
nervosa e cardiaca.<br />
La carne di maiale deve essere<br />
consumata ben cotta in quanto<br />
veicolo di potenziali parassiti<br />
che muoiono con l’innalzamento<br />
delle temperature; tuttavia<br />
la cottura produce anche degli<br />
effetti negativi come: la formazione<br />
di sostanze nocive dovuta<br />
alla carbonizzazione nella cottura<br />
alla griglia o nella frittura;<br />
la distruzione delle vitamine<br />
sensibili al calore (in particolare<br />
la vitamina C e quelle del<br />
gruppo B la dispersione di<br />
alcune vitamine e sali minerali
nell’acqua di cottura nella bollitura).<br />
Per ottimizzare, quindi, la preparazione<br />
del piatto si consigliano<br />
i seguenti accorgimenti:<br />
cucinare al vapore invece che<br />
bollire in modo tale da tenere<br />
le temperature più basse, se<br />
proprio necessario bollire si<br />
ricorda di tuffare la carne in<br />
acqua già bollente in modo da<br />
limitare il tempo di cottura, la<br />
cottura “in umido” a bassa temperatura<br />
permette di mantenere<br />
quasi inalterate le qualità<br />
nutritive degli alimenti e di<br />
non disperdere i sali minerali<br />
e gli altri elementi idrosolubili,<br />
bisogna, però, accertarsi di utilizzare<br />
tagli di carne magro per<br />
non appesantire la digestione;<br />
la grigliatura e la frittura sono,<br />
invece, metodi che inevitabilmente<br />
vanno a danneggiare<br />
il prodotto finale per cui se ne<br />
consiglia un uso sporadico.<br />
Solo le carni di suini provenienti<br />
da filiere tracciate e controllate<br />
si possono certificare con il<br />
marchio <strong>AQUA</strong>.<br />
Il rispetto dei severi disciplinari<br />
di produzione garantiscono<br />
l’attenzione verso l’ambiente e<br />
il benessere animale, elemento<br />
fondamentale per garantire la<br />
migliore qualità delle carni.<br />
65
LA BASE DELLA DIETA<br />
PER STARE BENE
MOLTI SOSTENGONO CHE LA DIETA MEDITERRANEA<br />
È LA PIÙ SALUTARE.<br />
CON RIFERIMENTO AI DISCIPLINARI DEL MARCHIO<br />
<strong>AQUA</strong> SU QUALI ALIMENTI È MEGLIO ORIENTARSI?<br />
QUAL È LA QUANTITÀ CONSIGLIATA PER OGNUNO DI<br />
DETTI PRODOTTI?<br />
“Siamo ciò che mangiamo”….è<br />
sotto gli occhi di tutti...il quanto<br />
mangiamo può modificare la<br />
siluette corporea e il cosa assumiamo<br />
può compromettere<br />
la nostra salute.<br />
Nonostante ciò, non è possibile<br />
delineare in termini assoluti la<br />
dieta perfetta.<br />
Infatti “siamo cosa mangiamo“<br />
anche perché la scelta del cibo<br />
rappresenta i nostri gusti, il nostro<br />
stile di vita e il nostro carattere.<br />
Sarà, quindi, ancora più<br />
importante conoscere i concetti<br />
base della corretta alimentazione,<br />
per, poi, poterla personalizzare.<br />
Un po’ come scegliere un vestito,<br />
ovviamente in inverno non si può<br />
uscire in maglietta a maniche<br />
corte, ma si può scegliere se<br />
prendere il cappotto nero o il<br />
giubbino rosso.<br />
I criteri standard della<br />
corretta alimentazione sono:<br />
frazionamento dei pasti,<br />
bilanciamento dei nutrienti,<br />
limitazione degli alimenti<br />
irritanti-infiammatori.<br />
Per quanto riguarda il frazionamento<br />
dei pasti e il bilanciamento<br />
energetico ne abbiamo<br />
parlato più volte negli articoli<br />
precedenti, quindi, ricordo solamente<br />
che evitare i digiuni<br />
prolungati è necessario per<br />
mantenere costanti i livelli ormonali<br />
e metabolici, e che consumare<br />
ad ogni pasto proteine<br />
carboidrati e grassi in percentuali<br />
bilanciate previene sbalzi<br />
glicemici e picchi di fame.<br />
Per quanto riguarda la qualità<br />
degli alimenti sappiamo che gli<br />
adittivi e conservanti alimentari<br />
possono essere agenti irritanti<br />
per le nostre mucose e/o per i<br />
nostri organi, perciò l’indicazione<br />
ad utilizzare prodotti freschi<br />
e/o con una filiera di produzione<br />
controllata come quella del<br />
marchio <strong>AQUA</strong> dovrebbe essere<br />
67
un prerequisito per ogni cibo.<br />
Non è possibile dare indicazioni<br />
sulle quantità di cibo in quanto<br />
variano in base al fabbisogno<br />
di ogni singolo individuo,ma è<br />
importante conoscere gli alimenti<br />
“benefici-funzionali” per<br />
privilegiarli rispetto a quelli “irritanti-proinfiammatori”.<br />
In primis ricorderei l’importanza<br />
di assumere il pesce,<br />
come la trota <strong>AQUA</strong> minimo<br />
3v/settimana (limitare,<br />
invece, all’uso dei crostacei<br />
e dei molluschi), mentre<br />
risulta opportuno abbassare<br />
il consumo di carni rosse<br />
a massimo 1v/settimana<br />
(porzione massima settimanale<br />
200-400g) e contenere gli<br />
insaccati e gli affettati.<br />
Bisogna, inoltre, sfatare il mito<br />
che vuole le uova solo 1v/<br />
settimana, infatti, anche se ci<br />
sono problemi di colesterolo, è<br />
possibile assumerli in quantitativo<br />
di circa 1-2uova /al giorno<br />
(ricordo che le uova si trovano<br />
anche in prodotti quali biscotti<br />
e pasta all’uovo…).<br />
Per quanto riguarda i latticini,<br />
amati da tanti, salvo intolleranze<br />
individuali, si consente<br />
l’utilizzo di una o due porzioni
al giorno se ci riferiamo a latticini<br />
magri <strong>AQUA</strong> (latte parzialmente<br />
scremato, yogurt<br />
magro, ricotta, fiocchi di latte o<br />
primo sale) mentre è opportuno<br />
limitare a solo 1v/settimana<br />
tutti gli altri tipi di formaggio<br />
in quanto contenti molti grassi<br />
saturi (anche qui sarebbe da<br />
aprire una partentesi in merito<br />
alla composizione dei grassi del<br />
latte che dipende molto dall’alimentazione<br />
delle vacche…).<br />
Concluderei ricordando che<br />
tutti gli zuccheri devono rientrare<br />
al massimo nel 10% delle<br />
calorie totali (es. per una persona<br />
adulta massimo 40-50g/<br />
die (1 bustina di zucchero contiene<br />
7,5-10g di zucchero!<br />
Per non parlare delle bibite<br />
zuccherate, dei dolci e degli<br />
alimenti che nascondo fonti di<br />
zuccheri come per esempio le<br />
salse o il ketchup..).<br />
Se proprio dobbiamo scegliere<br />
un dolcificante meglio stare su<br />
prodotti naturali tipo il miele,<br />
nuovo disciplinare <strong>AQUA</strong> (per<br />
il quale si auspica giungano<br />
richieste di concessione), privo<br />
di aditivi e sbiancanti che caratterizzano<br />
il classico zucchero<br />
bianco.
L’INDUBBIA POSITIVITÀ<br />
DEL MARCHIO <strong>AQUA</strong>
CON IL PRESENTE ARTICOLO SI CONCLUDE LA<br />
NOSTRA COLLABORAZIONE VOLONTARIA CON IL<br />
MV SCUOLA IN RELAZIONE ALLA PROMOZIONE DEL<br />
MARCHIO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA<br />
<strong>AQUA</strong> GESTITO DA <strong>ERSA</strong>, L’AGENZIA REGIONALE DI<br />
SVILUPPO RURALE.<br />
Durante queste settimane abbiamo<br />
volentieri risposto ad<br />
alcune domande e posto in risalto<br />
le indubbie positività di<br />
tutti i disciplinari tecnici dei<br />
prodotti alimentari del marchio<br />
<strong>AQUA</strong>.<br />
Desideriamo ringraziare MV<br />
scuola, Messaggero Veneto ed<br />
<strong>ERSA</strong> per la splendida opportunità<br />
riservataci ci abbiamo<br />
aderito con spirito di servizio<br />
consci che da una corretta informazione<br />
derivino stili di vita<br />
positivi e possibilità di vivere<br />
bene.<br />
E alimentarsi bene sta alla base<br />
di ognuno di noi.<br />
A ciò occorre abbinare anche<br />
l’esercizio fisico sia da giovani<br />
sia da adulti, seppure in forme<br />
evidentemente differenti.<br />
Ricordiamo che l’acronimo<br />
<strong>AQUA</strong> sta per Agricoltura, QUalità,<br />
Ambiente.<br />
La sigla da il nome al marchio<br />
regionale di qualità.<br />
Nove sono i disciplinari tecnici<br />
oggi previsti.<br />
Quali sono questi<br />
disciplinari?<br />
Si parte con l’asparago bianco<br />
che si caratterizza per scelta<br />
dei terreni più adatti alla coltivazione<br />
dell’asparago, tecniche<br />
agronomiche rispettose<br />
dell’ambiente: largo uso di fertilizzanti<br />
organici e utilizzo dei<br />
metodi di lotta integrata.<br />
Sono ammessi alla certificazione<br />
solo gli asparagi delle<br />
categorie commerciali “extra”<br />
e “prima” con ridotto raggio di<br />
sviluppo della filiera.<br />
Vongole e cozze si distinguono<br />
per scelta degli areali più vocati<br />
per l’allevamento di cozze e<br />
vongole filippine, bassa densità<br />
di allevamento, molluschi sodi<br />
e sapidi con conchiglie prive di<br />
difetti, ridotto raggio di sviluppo<br />
della filiera, utilizzo esclusivo<br />
di alimento naturale e at-<br />
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72<br />
tento e costante monitoraggio<br />
della qualità delle acque nei siti<br />
di allevamento.<br />
Per la mela vige la scelta dei<br />
terreni più vocati, l’inerbimento<br />
tra le file, la densità di piante<br />
idonee a raggiungere un maggiore<br />
equilibrio tra la pianta e<br />
l’ambiente circostante, l’utilizzo<br />
di varietà certificate, resistenti<br />
alle principali malattie e<br />
il possibile impiego di varietà<br />
autoctone.<br />
Parliamo solo di mele di categoria<br />
“extra” e “prima” con adeguate<br />
tecniche di conservazione<br />
in post raccolta, ridotto raggio<br />
di sviluppo della filiera, rispetto<br />
dei dettami della lotta integrata,<br />
scelta di varietà adatte<br />
all’ambiente di coltivazione.<br />
Quando parliamo di trota iridea<br />
e salmerino ci si riferisce a elevato<br />
benessere animale dato<br />
da una bassa densità dei pesci<br />
in allevamento, dieta bilanciata<br />
e non forzata per uno sviluppo<br />
armonico dell’animale, carni<br />
magre e compatte con grassi<br />
di elevata qualità nutrizionale,<br />
forma affusolata del pesce<br />
indice di una costante attività<br />
motoria dell’animale, elevata<br />
qualità delle acque, in entrata<br />
e in uscita dalle vasche di allevamento,<br />
controllo dell’intero<br />
ciclo produttivo per ottenere un<br />
pesce più sano.<br />
Per la carne suina le richieste<br />
previste dal disciplinare sono:<br />
attenzione al benessere animale,<br />
precise prescrizioni alimentari,<br />
severe regole di reperimento<br />
del mangime, scelta di<br />
razze specializzate per la produzione<br />
di carni mature e succulente,<br />
adeguata età di macellazione,<br />
ottime caratteristiche<br />
organolettiche della carne, ridotto<br />
raggio della filiera (presente<br />
come si può vedere per<br />
tutti) e maggiore attenzione<br />
nella gestione dei reflui di allevamento.<br />
Auspichiamo che detta filiera<br />
possa rapidamente risolvere<br />
alcune difficoltà esterne<br />
emerse nei mesi scorsi e tornare<br />
a produrre come ci attendiamo.<br />
Per il latte crudo vaccino<br />
quanto previsto è l’attenzione<br />
al benessere animale, precise<br />
prescrizioni alimentari, severe<br />
regole di reperimento dei foraggi,<br />
parametri qualitativi del<br />
latte al di sopra degli standard<br />
merceologici a garanzia di trasformati<br />
di eccellenza, ridotto<br />
raggio della filiera, maggiore
attenzione nella gestione dei<br />
reflui di allevamento.<br />
Con la patata le norme di produzione<br />
prevedono, invece:<br />
scelte di pratiche agronomiche<br />
rispettose dell’ambiente, adozione<br />
di tecniche di produzione<br />
integrata, semina di tuberi certificati,<br />
raccolta di tuberi turgidi<br />
di elevato peso specifico,<br />
con una colorazione che va dal<br />
rosso al giallo intenso, polpa di<br />
colore dal bianco al giallo, ridotto<br />
raggio di sviluppo della<br />
filiera, adozione di tecniche di<br />
coltivazione che prevedono un<br />
uso moderato dei fattori di produzione<br />
(acqua, concime, …).<br />
Vi sono, poi, altri due disciplinari,<br />
più recenti, miele per il<br />
quale si prevede un’accurata<br />
attenzione allo stato di salute<br />
degli alveari, un rigoroso controllo<br />
dei parametri chimico-fisici,<br />
parametri qualitativi del<br />
prodotto finale superiore agli<br />
standard merceologici e un ridotto<br />
raggio di sviluppo della<br />
filiera (per la cui produzione si<br />
auspica si facciano avanti dei<br />
concessionari) e prodotti trasformati<br />
ottenuti dall’unione di<br />
più prodotti <strong>AQUA</strong>.<br />
A favore del marchio <strong>AQUA</strong><br />
<strong>ERSA</strong> propone una promozione<br />
accurata e attenta con presenza<br />
anche in vari eventi.<br />
Anche lo chef stellato Emanuele<br />
Scarello da tempo ha detto sì ai<br />
prodotti del marchio <strong>AQUA</strong>.<br />
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IL MARCHIO DI QUALITÀ DELL’AGROALIMENTARE<br />
GARANTITO DALLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA<br />
CONTATTI<br />
Servizio promozione, statistica agraria e marketing<br />
• Tecnici di riferimento:<br />
dott.ssa Elena Pozzi (tel. 366 6548186)<br />
dott. Emanuele Bianco (tel. 0432 529261 o 337 1051267)<br />
dott. Nicolò Tudorov (tel. 0432 529261)<br />
• E-mail: marchioaqua@ersa.fvg.it<br />
www.ersa.fvg.it<br />
www.aqua.fvg.it<br />
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