Donne&Women 2019

2019
donne&women ottomarzo
Gaia Tancredi
La Presidente LILT Siena
e la sua squadra rosa
Distribuzione gratuita - I.P.

AUTOFFICINA
AUTOSPRINT
di BIGLIAZZI AMERIGO & C. s.a.s.
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LUIGI DE MOSSI - SINDACO DI SIENA
IL FUTURO È DONNA
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donne
women
segreteria Chiara Migliorini
coordinamento editoriale Gianluca Targetti
testi Stefania Foderi - Raffaello Ginanneschi - Francesca Paoli
marketing Gianluca Targetti - grafica Stefania Foderi
Per tutte le lotte che avete fatto e tutte le conquiste civili che
avete conseguito.
Per i tanti lavori che fate quotidianamente, che spesso non
sono ancora apprezzati.
Per aver il coraggio di denunciare le violenze che fanno
vergognare e inibiscono.
Per la completa parità che renderà la società migliore.
Parità non è il pareggio matematico tra uomini e donne.
Parità significa dare a tutti, senza distinzioni di genere,
la garanzia delle medesime possibilità di partenza e di
successo.
3 | ottomarzo 2019

| COPERTINA
GAIA TANCREDI
LILT: LA MISSIONE SI TINGE DI ROSA
Giornalista e presidente. Gaia Tancredi
da oltre un anno ha assunto la guida
della Legatumori senese, considerato uno
dei migliori centri di eccellenza per la
prevenzione oncologica in Italia.
Ha fatto parte per 25 anni della grande famiglia Lilt al fianco
del suo maestro, il professor Franco Nobile, scomparso
nel mese di ottobre del 2017, in qualità di vicepresidente,
dedicandosi con passione alla crescita del Centro di Massetana
Romana e allo stesso tempo ha svolto, con grande
slancio, la professione di giornalista, prima a Canale 3 Toscana,
dove ha mosso i primi passi della sua carriera, poi
a Milano Finanza, dove ha sostenuto il praticantato, per
diventare giornalista professionista e poi nella redazione
Corriere di Siena per oltre 21 anni.
Il nuovo corso della Lilt Siena ha un profilo molto femminile,
la presidente Gaia Tancredi ha scelto di farsi affiancare
da un consiglio tutto rosa.
Perché una scelta così innovativa per la nuova Lilt di Siena
che punta alla valorizzazione della donna?
Credo che una squadra di donne sia invincibile, credo
che cinque donne che sono in perfetta sintonia possano
elevare la creatività e l’impegno all’ennesima potenza,
soprattutto quando si parla di prevenzione di tumori
femminili, al seno e all’utero, sui quali siamo fortemente
impegnati all’interno del nostro centro. Anche lo staff è
composto prevalentemente da donne, era una caratteristica
anche della squadra che ha affiancato per tanti anni
il professor Nobile. Ma al mio fianco ci sono anche uomini
che hanno ruoli primari all’interno della struttura
a cominciare dal professor Enrico Pinto che ha assunto
l’incarico di direttore sanitario, Luigi Gualtieri è il nuovo
direttore generale.
Chi sono le donne che affiancano la presidente?
La dottoressa Francesca Cesareo, cardiologa del policlinico
delle Scotte, ha preso il mio posto come vicepresidente,
le consigliere sono l’avvocato Antonella Marzucchi, la
4 | ottomarzo 2019

SIENA
Strada Massetana Romana, 58 - Telefono 0577 271892
Lunedi - Sabato 8.00 - 20.00
Domenica 8.30 - 13.00
Piazza Matteotti, 17 - Telefono 0577 270806
Lunedi - Sabato 8.30 - 20.30
Domenica 9.00 - 13.00 - 16.00 - 20.00
Via Pantaneto, 141 - Telefono 0577 43212
Lunedi - Sabato 8.00 - 20.30
Domenica 9.00 - 13.00
Via Mameli, 60 - Telefono 0577 281308
Lunedi - Sabato 8.00 - 20.00
Domenica 8.00 - 13.00

| COPERTINA
giornalista e agente immobiliare Sara Corti e la segretaria
storica della Legatumori di Siena Daniela Pilli. Persone
di cui mi fido totalmente e che hanno molto a cuore
l’impegno con la Lilt. Nello staff la componente femminile
è dominante, in segreteria Simonetta Fruschelli e
Laura Santi, alla reception Benedetta Castagnini, Nadia
Montefiori, Cristina Pilli e Laura Palazzuoli. Le tecniche
radiologhe sono Martina Francioni, Caterina Lotti, Elisabetta
Luperi e Mariangela Zafarana, l’infermiera è Irina
Merlici. Questa bella squadra di donne è quella che si
rapporta ogni giorno con i soci che frequentano il nostro
centro, sono loro il nostro biglietto da visita.
Che cosa spinge una giornalista di successo a lasciare volontariamente
il lavoro di redazione al Corriere di Siena
e a dedicarsi anima e corpo alla missione Lilt?
Il giornalismo è la mia passione ed ho lavorato duro per
tanti anni in redazione. Allo stesso tempo ho svolto per
oltre 25 la mia opera di volontaria interna alla Lilt al
fianco del professor Nobile. Ho imparato molto, Franco
è stato un padre per me, ma anche un maestro che mi ha
fatto amare questa realtà straordinaria ricca di rapporti
solidali, di generosità e di dedizione. La disponibilità costante
verso il prossimo è stato il suo imperativo per tutta
la vita e in questo senso ho inteso seguire le sue orme. Mi
ha insegnato che cosa significa abnegazione e costanza,
quanto sia importante battersi per un ideale che porta
benefici ad un’intera popolazione e al proprio territorio
di appartenenza. Così quando è arrivato il momento
del passaggio del testimone, pur conservando una forte
passione per la mia professione di giornalista, ho trova-
6 | ottomarzo 2019

pulizie di piccoli e grandi impianti
specializzati nel settore bancario
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| COPERTINA
to naturale scegliere questa strada che ha comportato un
cambiamento radicale nella mia vita.
Ci vuole coraggio a rinunciare a un lavoro fisso e ad un
contratto a tempo indeterminato.
È vero, ma è stato più forte il richiamo verso questa missione
che sento molto mia. Ho raccolto dunque quel testimone
e mi impegno per onorarlo al massimo.
E in un anno la Lilt ha una veste tutta nuova, da qualche
giorno avete trasferito la sede in viale Europa, perché
una scelta così radicale?
Cambia la veste ma non la sostanza. E la scelta non è derivata
da un mio vezzo, ma dalla necessità di adeguare in
tutto e per tutto i locali del centro di prevenzione oncologica
alle nuove normative. Ho approfittato per rendere
i locali ancora più accoglienti. I riscontri dei nostri soci-pazienti
sono molto buoni. La nuova sede non è solo
un involucro più elegante, è l’ambiente giusto per offrire
servizi più innovativi ed evoluti che rendono più efficace
ed attiva la prevenzione dei tumori. Sono ormai 60 i medici
che si avvicendano durante la settimana, per assicurare
diagnosi certe in 15 specialistiche. Ora la Lilt si trova
in viale Europa 15 ai Due Ponti, con un ampio posteggio
dedicato che assicura un attracco facile alla struttura.
Come si educa una popolazione alla prevenzione dei tumori?
Inviando quanti più messaggi e stimoli possibili per informare
e rendere consapevoli dei rischi per la propria
salute. Lanciare slogan non basta, bisogna diffondere attraverso
i professionisti l’input giusto che renda chiaro
il fatto che controllare la propria salute periodicamente
e adottare i corretti stili di vita ed una alimentazione
sana, sono le armi potenti che abbiamo a disposizione
per combattere il cancro, perché solo intervenendo in
tempo sulla malattia, si hanno altissime probabilità di
cura e quindi di guarigione. Molto spesso purtroppo ci
imbattiamo in persone che scoprono di essere affette da
forme neoplastiche la nostra missione è anche quella di
accompagnarle verso la migliore strategia terapeutica, la
prevenzione terziaria è uno dei compiti preponderanti
della missione Lilt.
E quando la presidente non si occupa di Lilt quali passioni
coltiva?
Una delle mie grandi passioni sono i cavalli. Solo da pochi
anni ho potuto realizzare un sogno che avevo fin da
piccolissima. Chissà quante volte con fastidiosa insistenza
ho chiesto al mio babbo di comprarmi un pony. Lui
aveva la responsabilità di avermi trasferito la passione
per i cavalli, da bambina la cosa che amavo di più era
andare alle corse a Grosseto o a Roma con lui e questo
la dice lunga su quale fascino esercitassero su di me. Ho
frequentato per qualche tempo anche la scuola di equitazione
a Pian del Lago, ma poi ha prevalso l’altra grande
passione che ha attraversato la mia vita per oltre 15 anni,
la danza moderna e jazz. Pochi mesi prima che mio padre
lasciasse questa terra, avevo 22 anni, mi promise che
mi avrebbe comprato un cavallo. Non fece in tempo. Solo
molto più tardi sono riuscita a realizzare quello che era
il nostro sogno comune. Sono una proprietaria sui generis
ed fin troppo sentimentale, non inseguo i successi per
forza, per me è importante il cavallo in quanto tale, se fa
buone prestazioni meglio ma non è la mia ossessione. Mi
preme che stia bene, che viva nell’ambiente giusto, che
venga seguito con attenzione, a coccolarlo ci penso io. È
una passione condivisa in famiglia, Sandro ci tiene ancor
più di me. E se si parla di passioni, a un bel viaggio rinuncio
con fatica, ho un’attrazione irrinunciabile per il mare
e per il sole, detesto la montagna e il freddo. Pilates e yoga
fanno il resto, a proposito di salute.
8 | ottomarzo 2019

ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI
Siena
Banchi di Sopra 27
0577 280096
Siena
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SIENA Via Massetana Romana 30/32 - Telefono 0577 47286
POGGIBONSI Via S. Gimignano 106 - Telefono 0577 938803

| EVENTI
MARIA LETIZIA NALDINI
UN INTRECCIO DI EMOZIONI
Maria Letizia Naldini è oramai una famosa
wedding planner della nostra città. Contradaiola
dell’Istrice, sposata, madre di due figli
e nonna di un meraviglioso nipotino di
sei anni, si occupa di matrimoni dagli anni
novanta e dal 2015 è titolare dell’agenzia
SienaDay.
L’arte del wedding planning è una creazione di bellezza;
ogni elemento di un perfetto matrimonio è un filo che
s’intreccia con altri per tessere una tela preziosa fatta di
sentimenti e suggestioni. Un viaggio romantico che attraversa
il mondo nel turbinio delle emozioni e trae ispirazione
dai dettagli, per costruire scenografie indimenticabili,
per far vivere una favola. La città dove viviamo e la Toscana
regalano poi panorami perfetti per ambientare matrimoni
unici: le colline toscane, i giardini all’Italiana, i filari di ulivi
e i prati circondati da coloratissime buganvillee. Scenari
magici per la messa in scena di matrimoni da favola.
Come e quando nasce l’idea di SienaDay?
L’idea nasce dallo sviluppo di un lavoro precedente, mio
marito è, infatti, proprietario da molti anni di un famoso
e conosciuto albergo e ristorante di Siena, che fornisce
un servizio di catering e del quale mi occupavo direttamente.
Da qui l’idea di ampliare il lavoro offrendo anche
altri servizi legati ai vari eventi che ci venivano richiesti.
SienaDay nasce dopo aver frequentato un corso a Roma
per wedding planer ed eventi nel 2015.
Sei un esempio dell’imprenditoria femminile di successo.
Che consigli ti senti di dare alle tante donne e giovani
che intendono realizzare un progetto analogo al tuo?
Quello che consiglio sempre è di formarsi bene nel lavoro
scelto e di non intraprendere da subito un percorso
senza aver effettuato prima dei tirocini e delle esperienze
lavorative sul campo. È importante raggiungere una
10 | ottomarzo 2019

3 lavatrici con erogazione di sapone e igienizzante
2 asciugatrici
30 minuti per lavare 30 minuti per asciugare
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Info 339 4677312
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San Prospero

| EVENTI
buona sicurezza e autonomia nel proprio lavoro prima di
buttarsi nel mondo imprenditoriale in quanto il mercato
è sempre più esigente e non premia l’improvvisazione.
Spesso mi piace paragonare il giorno del matrimonio a
una commedia teatrale dove tutto deve avere ritmi e tempi
ben precisi senza permettersi nessun errore, a differenza
però del teatro non è prevista una prova generale che
è solo nella testa e nel progetto della wedding planner e
deve per forza essere realizzata il giorno del matrimonio
seguendo le idee e la cura di ogni dettaglio, tutto deve
essere curato e perfetto.
Come riesci a gestirti tra vita privata e lavoro?
Ormai sono molto organizzata, non so nemmeno io
come, ma riesco a occuparmi di tutto. Alcune giornate,
non nego, sono veramente stressanti ma ho imparato a
gestire le ore della mia giornata, spesso le persone che mi
conoscono mi definiscono una donna multitasking, ma
non avrei scelto questo lavoro se non fossi una persona
organizzata. Riesco a fare tutto anche grazie alla mia amica
Grazia Finocchiaro che collabora con me e mi aiuta
tantissimo nell’organizzazione degli eventi e del lavoro.
Quali sono le tue passioni, cosa ami fare oltre al lavoro?
Mi piace moltissimo leggere, ascoltare musica e, avendo
tempo, mi piacerebbe moltissimo viaggiare perché
viaggiando si conoscono altre culture e spesso riesco a
trovare anche nuove ispirazioni per il mio lavoro e per
l’allestimento dei miei eventi.
Vizi e virtù di Letizia.
Iniziamo dalle virtù. Sono una persona molto indipendente
di testa e come tale lo sono nei rapporti verso le
altre persone, il mio motto è “vivi e lascia vivere”.
Penso di essere anche una donna molto paziente, qualità
necessaria per svolgere questo tipo di lavoro. Vizi? Non
bevo, non fumo, ma magio molta cioccolata.
Il tuo desiderio più grande.
Che tutta la mia famiglia stia bene e in salute per quello
che riguarda la vita privata. Per il mio lavoro è quello di
organizzare un matrimonio in un film o con un budget
illimitato, cosa assai rara.
La felicità è...
Svegliarsi e vedere il sole, sapere che tutti stanno bene e,
forse sarà una banalità, ma ringraziare la vita per quello
che ogni giorno ci offre.
Cos’è per te il successo?
È per prima cosa un modus vivendi dentro di noi e l’alone
di amore della famiglia. Sono i ringraziamenti e le soddisfazioni
ricevute dopo ogni evento organizzato.
Oggi è l’8 marzo, che significato dai a questa giornata?
Per me il significato importante dell’8 marzo è che ogni
donna cerchi sempre di realizzarsi in quello che ama,
inseguendo i suoi valori e i suoi sogni. Non deve permettere
mai agli altri il dominio su se stessa, non deve
permettere di lasciar andare quei sogni perché nel cuore
di una donna c’entra tutto e anche di più. f.p.
12 | ottomarzo 2019

IL CORPO
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carretto siciliano e con gricori di diversi
colori. La parte inferiore del piccolo
elettrodomestico è caratterizzata da
ovali che racchiudono i sapori unici del Mediterraneo: vi sono infatti raffigurati
limoni color giallo oro, arance della Sicilia, ciliegie rosso fuoco dell’Etna.
Infine, a rendere ancora più speciale il prezioso oggetto, tipici decori
siciliani detti paparuni sono raffigurati sul resto della superficie.
I CAPELLI
TENDENZA E MODA DELLA LA SPOSA 2019
Moda
Tendenze
Acconciature sposa 2019
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Atelier 68 propone le ultime tendenze in fatto di acconciature
da sposa: dalle pettinature raccolte e semiraccolte
agli hairstyle con code e trecce, chignon diadema,
onde, capelli lunghi con e senza velo e code. La sposa
per la stagione 2019 è romantica e informale, con acconciature
non acconciature estremamente versatili, da
trasformare la sera, per ballare fino a tarda notte. Atelier
68 offre tutte le novità per scegliere il look giusto per il
giorno del tuo “si”, in base all’abito, al trucco, alla location
dove festeggerai il matrimonio e soprattutto al tuo stile
e alla tua personalità.
Lo staff di Atelier 68 ti prenderà per mano. Guidato da
Valentina Baldanzi, forte dei suoi oltre 35 anni di esperienza,
ti consiglierà e progettarà, in base ai tuoi gusti,
l’acconciatura su misura per te e per i tuoi cari, con prove
e consulenze professionali ed esclusive.
14 | ottomarzo 2019

LA BELLEZZA
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la tua pelle. Ci impegniamo ogni giorno per raggiungere
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è fornire un servizio superiore accompagnato da
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15 | ottomarzo 2019

L’ABBIGLIAMENTO
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Il marchio Moma nasce nel 1985 dall’idea innovativa dei fratelli
Gigio e Daniele Gironacci di creare calzature dal sapore
vintage e artigianale.
Ogni particolare è il frutto della creatività degli artigiani e della
loro capacità di sperimentare attingendo dai colori e dalle
forme della natura. Il marchio è sinonimo di autenticità e mescola
la tradizionale manodopera artigianale con un modo
lungimirante di pensare il design.
Questo tronchetto spuntato con aperture laterali ha una
calzata ampia e comoda grazie alla morbida pelle di bufalo
bottalata e al tacco di sei cm, un must have della primavera
estate 2019. Da Shibuya, però, non troverai solo Moma ma
tante altre scarpe uomo/donna come Moa, Dansko, Munich,
Fiorentini + Baker. Inoltre, borse e accessori sia artigianali e
che delle migliori marche.
è un angolo cosmopolita nel cuore di Siena.
16 | ottomarzo 2019

LA CASA
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Febal Casa
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Siena
Strada di Pescaia, 54/56
0577 274738
Anche quando lo spazio è contenuto, un
sistema di arredo intelligente e flessibile sa
interpretare le architetture al meglio e valorizzare
esteticamente l’ambiente.
Tutti gli elementi del sistema possono integrarsi
tra loro e creare composizioni sempre
diverse. Chantal è flessibile e può essere definita
una cucina intelligente perché anche i
suoi interni racchiudono un mondo di possibilità
per ottimizzare i volumi e preservare
l’aspetto esteriore di ogni composizione. Un
esempio sono le basi con anta battente che
nascondono pratiche cassettiere interne, le
colonne accessoriate per accogliere comodi
ripostigli e gli elettrodomestici incassati nelle
strutture.
LA BORSA
VINTAGE STYLE ALL’AVANGUARDIA
B.Florence
Old Mini Media
Franchi
Siena
Banchi di Sopra, 51
0577 40015
IL CAPPELLO
FASCINO DEL PASSATO
Pamela
Cappello in canapa
Cappelleria Bertacchi
Siena
Via di Città, 60
0577 284858
L’idea B.Florence, dal 2009, interpreta
il perfetto connubio
tra passato e futuro, vintage
style sì ma sempre all’avanguardia. Totalmente Made in Italy, ogni pezzo
viene trattato singolarmente, ogni pellame utilizzato sapientemente, selezionato
e trattato da artigiani esperti, come questo bauletto color argento
con pois fucsia, manico e tracolla, interno spazioso e una tasca interna
con cerniera.
Questo modello Pamela in canapa è lavorata con due fili sottilissimi che
si intrecciano facendo sì che l’interno e l’esterno del cappello siano di due
colori diversi: all’esterno color arancio, all’interno marrone. Disponibile anche
nella variante bianco fuori e nero dentro.
17 | ottomarzo 2019

| IMMOBILIARE
MARTINA MONNECCHI
MILLE SFUMATURE DI FELICITà
Martina Monnecchi, trentatré anni, agente
immobiliare free-lance che attualmente
collabora con l’Immobiliare Signorini a
Siena, in Viale Sclavo.
Viene a trovarci al nostro studio, fra un appuntamento e
l’altro, portando, con il suo sorriso e la sua positività, un po’
di sole in un grigio pomeriggio di febbraio.
Si siede e di fronte a uno dei tanti caffè della giornata, fra
una risata e una battuta, cominciamo la nostra chiacchierata,
inizia a parlare di sé a ruota libera, con l’entusiasmo che
la contraddistingue, non solo nel suo lavoro.
Come nasce l’idea di fare l’agente immobiliare?
Se avessi saputo disegnare avrei fatto l’architetto e invece
no, faccio storta anche una linea con il righello! Quindi
dopo il liceo scientifico ho fatto giurisprudenza con
la consapevolezza, fin dal primo esame, che non era la
mia strada... e, come vedi, infatti, sono a fare tutt’altro.
Magari me la sarei cavata anche benino a fare l’avvocato,
ho sempre pensato che applicandosi possiamo riuscire a
fare tutto ma, forse, non sarei stata felice di farlo, non sarei
stata felice di alzarmi la mattina per andare a lavorare.
Quindi un bel giorno, nel 2012, ho scritto un curriculum
che ho inviato a tre agenzie immobiliari non sapendo se
stavano cercando o meno qualcuno: tutte e tre mi hanno
richiamato per un colloquio. Ho avuto quindi anche l’opportunità
e la fortuna di scegliere da dove cominciare.
Ti sei mai pentita di aver cambiato rotta?
Forse sono una mosca bianca perché realmente faccio
quello che voglio fare, la mattina comincia presto, mi
alzo alle 6.30 e alle 8 sono già in ufficio anche se prima
delle 9.30 il lavoro vero e proprio non comincia mai: approfitto
per pianificare e per fare il punto della situazione
della giornata precedente. Lavoro il sabato, a volte la domenica
se il cliente ha un’esigenza particolare.
18 | ottomarzo 2019

| IMMOBILIARE
È vero che gli orari sono flessibili ma anche quando capita
di lavorare dodici ore la giornata non pesa.
Quindi no, nessun pentimento.
La parte più bella del tuo lavoro.
Fare l’agente immobiliare non è aprire la porta di una
casa. La parte più bella è quando incontro per la prima
volta un cliente e inizia a raccontarmi. Per come intendo
il mio lavoro, per quelle settimane o mesi in cui il cliente
interagisce con me, io provo a miglioragli la vita. Quando
cambi casa, che sia la prima o la seconda, è sempre un
punto di ripartenza. Può essere la prima casa quando decidi
di lasciare quella dei tuoi e diventare indipendente,
può essere la casa dove vai a convivere o quella dove devi
trasferirti dopo una separazione: ogni casa è un punto di
svolta. Quando siamo a fare l’atto di vendita e vedo volti
felici e soddisfatti sono forse contenta più di loro. E, a
volte, capita che, a casa comprata, qualcuno mi chiami e
dica ‘Marti vieni a cena così vedi la casa!’, lì capisco che
ho lavorato bene.
Hai avuto clienti diventati poi amici?
Sì, e questa è una grande fortuna. I primi che mi vengono
in mente sono Matteo e Irene, siamo passati dal rapporto
lavorativo a quello di vicini di casa, l’abbiamo infatti
comprata nello stesso blocco. Da lì il passo è stato breve,
sono diventati in tre anni due persone per me fondamentali:
se ho un problema busso alla loro porta. Anche
Giovanni, che oltre cliente, poi amico, è diventato anche
il mio dentista.
Potrei continuare ma altrimenti facciamo notte!
La felicità è…
La felicità è tante cose, mille sfumature. Il messaggio del
buongiorno del mio babbo, i miei clienti che mi ringraziano,
cantare a squarciagola in macchina. La felicità sono
le piccole cose del quotiamo che dobbiamo apprezzare.
Vizi e virtù di Martina.
Troppi caffè, troppe sigarette, troppo testarda. Però, l’ho
imparato con il tempo, se sbaglio chiedo scusa. Per le
persone a me care ci sono sempre, sia che si fermi la macchina
alle tre di notte sia che si tratti di ascoltare se qualcuno
ha un problema. E poi... sono simpatica!
L’8 marzo ha sempre un senso?
Si, al netto della solita frase che la festa della donna è ogni
giorno. Non è andare a vedere lo spogliarello in discoteca,
cosa che non mi è mai piaciuta, ma è un’occasione
in più per fare due chiacchiere e confrontarsi con le mie
amiche, per ricordare loro quanto sono importanti per
me, per ricordare a me stessa e alle altre che se facciamo
squadra siamo invincibili.
C’è disparità, nell’ambito del lavoro, fra uomo e donna?
Sarei ipocrita nel dirti di no. Ma non solo nel mio ambito
lavorativo, in generale. Se pensi a una categoria professionale
che sia l’avvocato piuttosto che il medico o un
rappresentante, ti immagini subito un uomo piuttosto
che una donna. Penso, proprio per questo, che debba essere
la donna ad arginare questo gap mentale, facendo
20 | ottomarzo 2019

concessionaria
UGO SCOTTI s.r.l.
8 MARZO
FESTA
DELLA
DONNA
Auguri a tutte le donne
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| IMMOBILIARE
gruppo e usando la sua competenza e la sua sensibilità, molte volte superiore
a quella di un uomo.
Tre città che vorresti visitare e perché.
New York, ci sono stata già nel 2014 ma per una serie di vicissitudini,
non mi sono assolutamente goduta il viaggio, quindi merita di nuovo
una visita con altri occhi. Petra, è così distante culturalmente da noi che
mi affascina in maniera particolare. Mosca, un po’ per lo stesso motivo,
alle porte dell’Europa ma diversa dalle capitali che conosciamo.
La tua playlist.
Smell like ten spirits dei Nirvana, è la canzone che quando sono arrabbiata
riesce a calmarmi. Questo piccolo grande amore di Baglioni perché
è la canzone dei miei genitori, mia mamma me l’ha sempre cantata fin
da quando ero piccola. Hakuna Matata del Re Leone, ha il potere di raddrizzare
una giornata storta. Talkin’ about revolution song di Tracy Chapman,
semplicemente bellissima. Per chiudere, Regina di Cuori dei Litfiba.
A cosa non puoi rinunciare.
A una buona cena, a un buon vino e alle chiacchiere con i miei amici.
Una passione oltre al lavoro.
La musica.
Il libro che non finiresti mai di leggere.
Il Piccolo Principe.
Il tuo menù ideale?
Crostini neri toscani, spaghetti
vongole e bottarga, tagliata
con patate fritte, cheesecake.
Il romantico va ancora di
moda?
Certo! Ho il cuore vintage,
deve andare di moda anche
quando si vedono pochi spiragli
all’orizzonte.
Alla domanda... ‘Sei innamorata?’
Martina mi saluta con il
suo solito sorriso. s.f.
Dicono di lei
Alessandro Bisogni - Architetto
Ho conosciuto Martina circa cinque anni fa,
per lavoro. La nostra amicizia e collaborazione
professionale è diventata sempre più
stretta grazie soprattutto al suo carattere:
è solare, ottimista, sorridente e ci sa davvero
fare con la gente, è un grosso pregio
non solo sul lavoro ma nella vita in generale.
Riesce a mettere le persone a proprio
agio, sul lavoro è affidabile al cento per
cento. Non crea mai problemi, anzi, quando
ce ne sono si fa in quattro per risolverli.
E poi, cosa da non sottovalutare, non parla
mai a sproposito, prima si informa e poi interviene,
cosa rara di questi tempi.
IRENE PIERONI - Cliente e amica
Con Matteo ci siamo rivolti all’agenzia
Signorini perché avevamo visto un annuncio.
Ci ha accolto Martina e da lì ci ha
sempre seguito fino all’acquisto della casa
che, ovviamente, non è stata quella per cui
ci siamo rivolti all’agenzia! Questo perché,
fin da subito, ha saputo interpretare le nostre
esigenze e capire il nostro gusto, indirizzandoci
e consigliandoci verso ciò che
era più giusto per noi. L’amicizia è stato il
passo successivo anche perché abbiamo
comprato un appartamento vicino al suo.
Abbiamo condiviso, quindi, i disagi e le problematiche
dei lavori in corso, facendo sì
che il nostro rapporto diventasse sempre
più stretto. È facile adesso vedersi per un
aperitivo o una cena. Tre parole per descriverla?
Esuberante, solare e allegra.
22 | ottomarzo 2019

Osteria
Gina Nonna
A pochi passi dalla Cattedrale di Siena, in Pian
dei Mantellini, si trova un’osteria dove si respira
il profumo della tradizione e della cultura toscana.
Da oltre vent’anni, Lella, nipote della nonna Gina,
suo marito Dado e la figlia Elisa deliziano i palati
dei loro clienti con un’ampia scelta di portate, con
particolare attenzione alla genuinità dei prodotti e
alla loro disponibilità stagionale.
è possibile gustare salumi e formaggi freschissimi
di filiera corta e i pici fatti a mano, conditi con il
sugo segreto di Dado. Altrettanto gustosi sono gli
gnocchi con sugo segreto di Lella e tante altre prelibatezze.
Per scoprirle non bisogna far altro che prenotare e
farseli servire freschi di giornata.
SIENA - Pian dei Mantellini, 2
Telefono 0577 287247
info@osterianonnagina.com

| ESTETICA
VALENTINA GALLUZZI
LO SGUARDO VERSO IL FUTURO
Valentina Galluzzi, classe 1982, titolare
insieme a Simone Rubbioli del Salon
Beauté a Siena, in Via Nazareno Orlandi 23,
Scacciapensieri.
Proprio l’8 marzo del 2015 è stato inaugurato Salon Beautè,
dove Valentina e Simone hanno composto uno staff tutto
al femminile. Del toro, segno di terra, Valentina è caparbia,
una giovane donna che ha saputo ottenere quello che ha
voluto ma, a detta sua, non è ancora abbastanza. La incontriamo
una mattina assolata presso il suo salone e, sorridente
come sempre, ci parla del suo lavoro con trasporto e
dedizione, mai negando i sacrifici ma non considerandoli
come tali.
Da dipendente a imprenditrice, quando e perché la volontà
di cambiare?
Sono stata circa quindici anni dipendente, nel momento
in cui la mia ultima titolare ha deciso che avrebbe voluto
apportare alcuni cambiamenti alla sua attività ho preso
la palla al balzo e ho voluto fare un passo in avanti, ho capito
che era proprio il momento giusto anche per il mio
cambiamento e il 31 dicembre 2013 è finito il mio lavoro
dipendente.
Perché hai deciso di non intraprendere una carriera da
libera professionista ma di entrare a far parte di una società?
Un po’ è stata volontà un po’ una buffa coincidenza. Fin
da quando ero piccola, abitando in zona, vedevo il locale
dove siamo adesso e mi immaginavo che un giorno sarei
stata qui, non sapevo se sarebbe stata la mia casa o forse
il mio posto di lavoro, ma fantasticavo a occhi aperti. Nel
momento in cui ho lasciato il lavoro da dipendente e ho
cominciato a guardarmi intorno, il mio primo pensiero
è andato a questo fondo che era libero. Ho preso un appuntamento
e sono andata a vederlo, era molto bello ma
troppo grande soltanto per la mia attività. Avevo già le
24 | ottomarzo 2019

CONCESSIONARIA PEUGEOT PER SIENA E PROVINCIA E CENTRO RIPARAZIONE PEUGEOT
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| ESTETICA
idee chiare, volevo abbracciare il metodo La Biosthétique
e quindi il loro concetto di “Total Beauty Concept”: l’idea
perfetta era quella di un salone che raccogliesse sia l’hair
beauty che l’estetica. Qui entra in gioco Simone, che già
conoscevo perché aveva rilevato l’attività di parrucchiera
di mia madre e già usava questo brand.
Hai nominato il metodo “La Biosthétique” e quindi il
loro concetto di “Total Beauty Concept”, in cosa consiste
precisamente?
I loro prodotti sono veri e propri trattamenti per la cura
di capelli, cute e pelle. La Biosthétique punta molto sul
concetto di cura a 360 gradi, di seguire il cliente nel trattamento
globale di capelli, viso e corpo, è quindi una
bella sinergia fra entrambi i reparti. Inoltre la linea professionale,
tranne in rari casi, può essere acquistata per
continuare anche a casa i benefici ottenuti in salone. Ci
vengono messi a disposizione prodotti per il check-up
della pelle così da poter scegliere sempre il trattamento
più adeguato. La Biosthétique inoltre non è solo prodotto
o trattamento, ma anche formazione continua, sia tecnica
che in crescita motivazionale; il cliente ha sempre la garanzia
di qualità e professionalità.
Hai sempre voluto fare l’estetista?
Ho sempre avuto una grande passione per il make-up, ho
cominciato a truccare, senza nessuna esperienza, le amiche
e clienti di mia mamma: come chi sa naturalmente
dipingere ma non ha mai appreso una tecnica specifica.
In realtà però, uscita dalla scuola superiore, non avevo le
idee molto chiare tanto che mi sono iscritta al test per entrare
al corso di ostetricia, forse più per compiacere mia
mamma che per una mia volontà. Sicura che l’esame non
lo avrei mai passato, mi iscrissi alla scuola di estetica: una
settimana più tardi invece un telegramma inaspettato mi
comunicava che ce l’avevo fatta. Chiamai la scuola per
annullare e mi lanciai negli studi universitari, non volevo
rimpianti nel mio futuro. Dopo un bellissimo anno mi
resi conto però che proprio non era la mia strada e ritornai
sui miei passi… ed eccomi qui!
Il rapporto tra estetista e cliente non credo sia da sottovalutare,
bisogna essere anche un po’ psicologi?
È l’aspetto fondamentale che io amo di questo lavoro, il
contatto stretto che si viene a creare con le persone. Il
cliente si mette a nudo di fronte a me, non solo fisicamente.
Con il tempo si instaura un rapporto confidenziale
di fiducia reciproca che porta a parlare di sé, è un
aspetto molto bello del mio lavoro, non sarei mai potuta
stare chiusa in un ufficio, parlo molto con le mie clienti,
mi piace ascoltare le persone.
Come concili il lavoro con la vita privata?
È solo organizzazione, l’ho sempre sostenuto: il tempo è
poco per tutti ma saputo gestire può dare grandi soddisfazioni.
Comunque a volte anche il tempo libero serve
per lavoro, il lunedì, nostro giorno settimanale di chiusura,
capita che lo passiamo in banca o dal commercia-
26 | ottomarzo 2019

| ESTETICA
lista. A volte penso più al tempo libero degli altri che al
mio, infatti abbiamo deciso di fare un orario posticipato:
il mercoledì siamo aperti dalle 11 alle 22 per dare modo,
a chi non può farlo nei consueti orari, di poter usufruire
dei nostri servizi. Amo il mio lavoro, eventuali rinunce o
sacrifici per me non sono tali alla fine, ho comunque delle
collaboratrici di cui mi fido ciecamente e a cui posso affidare
il mio centro. Quando sei titolare di un’attività il tuo
tempo e le ferie alla fine passano in secondo piano: sono
importantissime e fondamentali ma non hai la libertà di
andare quando vuoi, di lasciare tutto in mano ad altri in
momenti di lavoro particolari, sai quando puoi e quando
non puoi. Che dire quindi…per fortuna la maggior parte
della vita sociale si svolge dall’orario dell’aperitivo in poi.
Il tuo sogno nel cassetto.
Il mio sogno è lavorativo, vorrei non fermarmi qui, far
crescere la mia attività, prendere quello che ho adesso
come un punto di partenza e non di arrivo. La Biosthétique
ci offre molte possibilità di crescita professionale e
personale, voglio sfruttarle al meglio.
Meglio dipendente o titolare di un’azienda?
Imprenditore senza ombra di dubbio. Fare il dipendente
ha i suoi lati positivi. Cresci di esperienze senza peso sulle
spalle, chiudi la porta e chiudi dentro anche il lavoro e
le preoccupazioni che comporta. Hai tutte le agevolazioni
di legge ma essere imprenditore dà soddisfazioni che
altrimenti non avresti che sono sicuramente maggiori
dei sacrifici che alla fine fai. La felicità di un traguardo
raggiunto da me stessa o dai miei collaboratori non ha
prezzo, vedere il cliente soddisfatto ripaga da una giornata
storta.
La festa della donna ha un ancora senso nel 2019?
Non ne sono molto sicura. Sarà banale ma la festa della
donna deve essere ogni giorno, quotidianamente sentiamo
notizie in cui il femminicidio è protagonista. Credo
nella parità dei sessi ma, ad esempio, la frustrazione di
un rifiuto di un uomo da parte di una donna non è paragonabile
al contrario. Dovremmo lavorare su questo,
su un’educazione globale per limitare questi fenomeni.
Spesso la disparità sul lavoro non credo sia dovuta all’identità
di genere ma a un aspetto caratteriale: io sono
concreta e determinata, a volte più di un uomo, questo si
ricorda tutti i giorni, non solo l’8 marzo.
Vedo che nessuna di voi ha una divisa da lavoro...
Non mi è mai piaciuta, sono sincera. Quindi ho pensato,
insieme all’amica Francesca Piccini, di ideare delle
magliette “I believe in magic” che fanno parte delle
#ideebislacche dove fosse riportato un consiglio di estetica,
quella che indosso io adesso, per esempio, è “I believe
in magic ma esfoliate la pelle prima di depilarvi”, ognuna
di noi ne ha una con un consiglio diverso.
Se potessi chiudere adesso, dove andresti?
A un concerto, mi piace la musica e quando posso ne
approfitto senza dubbio. s.f.
27 | ottomarzo 2019

| TESSUTI & CO.
MANUELA FRANCIONI
UN ARCOBALENO DI STOFFA
Manuela Francioni, nata ad Arezzo 42
anni fa da madre aretina e padre senese,
è cresciuta a Siena tra i colori del negozio
Rasam.
L’amore per il mondo del fatto a mano e dei pezzi unici,
la passione per la ricerca di materie prime con cui creare
qualcosa per se stessi e l’interesse per i negozi storici di Siena
che vendono prodotti di qualità, mi hanno portata ad
entrare nel bellissimo mondo di Rasam Tessuti.
Una bella vetrina allestita da stoffe di mille colori, con
esposti anche biancheria per la casa e complementi di arredo,
sotto le mura della Fortezza di Siena, a due passi dal
centro città, in uno dei quartieri più raffinati e chic di Siena.
L’insegna, con scritta bianca in campo scuro, racchiude in
realtà la lunga storia e tradizione di questa azienda, nata
nel 1980 e da sempre considerata in città come il regno dei
tessuti. Varcata la soglia sono entrata in un mondo fuori
dal tempo, che non esiste più altrove. Mi son sentita Alice
nel paese delle meraviglie, di fronte ad un labirinto di scaffali
che contengono una vasta scelta di tessuti di alta qualità:
lana, seta, cotone, velluto, pizzi e merletti di qualunque
colore e di varie e raffinate fantasie.
Un luogo autentico, un negozio con radici nel passato ma
che sta al passo con i tempi. Una vera realtà da preservare
in mezzo ai numerosi negozi del centro, che aprono e chiudono
a distanza di pochi anni, presenti a Siena come in
qualunque altra città.
Manuela, la tua attività si può definire storica, da quanto
esiste e che cosa contraddistingue il vostro lavoro?
La famiglia di mia mamma già negli anni Settanta aveva
un ingrosso di tessuti ad Arezzo, da qui l’idea di aprire
nel 1980 un negozio di scampoli in Piazza Gramsci, nel
cuore di Siena: “Scampoli Rasam”, acronimo dei nomi
della famiglia di mia madre.
Io, cresciuta tra i tessuti, ho sempre avuto la passione per
questo mondo, fino a farlo diventare il mio lavoro, consentendomi
fin da giovane di esprimere la mia creatività.
28 | ottomarzo 2019

Scuola di Osteopatia Franco Italiana
Scuola che aderisce ai criteri formativi del R.O.I.
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| TESSUTI & CO.
Negli anni il negozio si è trasformato, soprattutto dopo
il trasferimento e l’ampliamento nel 1994 nella sede attuale
di San Prospero. Dai semplici scampoli per abbigliamento,
seguendo anche le richieste della clientela e
i cambiamenti del mercato, abbiamo introdotto prima i
tessuti a metraggio di abbigliamento e tappezzeria, poi
la biancheria per la casa, i tendaggi, i capi selezionati di
abbigliamento e la biancheria per l’infanzia.
Quale è il vostro segreto?
La passione e l’amore per ciò che facciamo, l’impegno
costante e il lavoro di squadra che portiamo avanti con
tanta determinazione. Non è facile tenere il passo con i
tempi ed essere sempre in grado di soddisfare le numerose
richieste e le esigenze della clientela.
Il nostro è sempre stato un team di sole donne: l’unica
presenza maschile fondamentale è stata quella del mio
babbo, che ci ha trasmesso, pur restando sempre dietro
le quinte, la sua capacità di precorrere i tempi e di anticipare
scelte aziendali che in momenti non sospetti potevano
sembrare azzardate, ma che poi si sono rivelate
assolutamente vincenti e vitali per l’attività, come quella
di trasferirsi nella sede attuale. Le nostre collaboratrici
sono storiche e ormai fanno parte della famiglia: Iva è
stata con noi 25 anni fino al suo pensionamento e Michela,
arrivata da noi giovanissima, quest’anno festeggerà
i trent’anni di lavoro nel nostro negozio. Anche questo è
un grande punto di forza che con orgoglio ci contraddistingue:
questo ingranaggio, ormai collaudato, ci permette
di condurre l’attività con entusiasmo e piena sintonia
tra di noi.
Mi piacerebbe tanto che il futuro di Rasam proseguisse
con la prossima generazione, vedere mia figlia Margherita
Maria di 7 anni fare gli stessi giochi che facevo io
alla sua età, crescere in mezzo ai colori e riconoscere già
i tessuti, mi fa sperare che in futuro possa davvero intraprendere
questo cammino.
Coma dicevo prima abbiamo un rapporto diretto e di fiducia
con il cliente, cercando di andare sempre incontro
alle sue esigenze e consigliandolo sempre al meglio; da
qui la scelta di avere un vasto assortimento di tessuti, dal
più economico nel reparto scampoli al taglio esclusivo.
30 | ottomarzo 2019

| TESSUTI & CO.
Filosofia diversa per ciò che riguarda la biancheria per la casa, per i tendaggi e
la tappezzeria, dove la nostra scelta si è indirizzata sulle ditte italiane più prestigiose,
che hanno capi di estrema raffinatezza, vera incarnazione di uno stile
di vita moderno contraddistinto da una qualità impeccabile.
Cosa significa essere una donna del ventunesimo secolo.
Essere donna al giorno d’oggi significa saper conciliare al meglio famiglia e lavoro
cercando sempre di trovare il giusto equilibrio per non trascurare nessuna
delle due cose. Penso che il lavoro sia molto importante nella vita di una donna
perché le dà la possibilità di essere economicamente indipendente e di sentirsi
anche realizzata.
Nel lavoro una donna ha più difficoltà rispetto a un uomo?
Nonostante i tanti traguardi raggiunti, ancora ci sono delle differenze nel mondo
del lavoro tra uomo e donna, per esperienza personale posso affermare che
questo aspetto non mi ha danneggiato.
Quali sono le tue passioni?
La mia passione più grande sono i viaggi, in particolar modo la montagna,
passione trasmessa dal mio babbo.
Le tue speranze per la città nel futuro?
Spero che vengano sfruttate al meglio le risorse artistiche, culturali e turistiche
che la nostra meravigliosa città offre. f.p.
Botta e risposta
L’aperitivo ideale?
Vino rosso.
L’aggettivo che ti contraddistingue.
Vulcanica.
Un numero significativo?
Il 21, è legato al mio babbo.
Prepari la valigia per andare?
In montagna.
La tua playlist?
Ragazza magica di Jovanotti, Occhi
da orientale di Daniele Silvestri e
Ogni volta di Vasco Rossi.
Quanto sono importanti i soldi?
Non sono tutto ma aiutano.
Abbigliamento classico o sportivo?
Sportivo.
La serie tv di cui non ti stanchi mai?
Sex and the city.
31 | ottomarzo 2019

| ARTIGIANATO
CNA PENSIONATI
DONNE INDISPENSABILI
“Donne? Moltissime e molto valide. Sono
indispensabili per la nostra attività di tutti i
giorni”, esordisce così Alberto Rossi, presidente
di Cna Pensionati di Siena.
“Siamo 5000 iscritti e quasi il 50% sono donne provenienti
dalle più varie esperienze lavorative, sia imprenditrici o
libere professioniste, che dipendenti private e pubbliche.
Grazie al nostro Patronato eroghiamo infatti servizi a tutti
i cittadini e i numeri certificano che siamo molto apprezzati
in provincia di Siena. Anche il 2018 si è chiuso in forte
crescita e questo per tutta la Cna è motivo di grandissimo
orgoglio. È vero che il nostro Patronato ha un direttore
uomo, Fabio Di Raimo, ma il resto delle squadra è fatta
tutta da donne”, prosegue il massimo dirigente dei pensionati
della Cna. “A Siena abbiamo Lorella Bianchi, mentre in
Valdelsa a Poggibonsi c’è Silvia Baldisseri. In Valdichiana a
Sinalunga c’è Emanuela Bennardo, che ha preso il posto di
Nadia Del Giusto da poco in pensione. Il riferimento per
la Valdichiana sud è invece Lori Mazzetti. Una squadra in
rosa, dunque, con elementi di grandissima qualità”, conclude
Alberto Rossi.
Ma l’attività dei pensionati va ben oltre il front office del
Patronato, con il lavoro quotidiano che svolgono gli organismi
eletti e i volontari in tutto il territorio. A Siena, ma
non solo, gli obblighi statutari sulla parità di genere non
sono mai stati applicati, o meglio non c’è stato mai bisogno
di usare la bilancia, visto che la presenza e la disponibilità
di tantissime donne di valore ha fatto sì che le così dette
quote rosa siano quasi maggioranza negli organi eletti.
Ogni giovedì pomeriggio nell’ufficio di via Simone Martini
a Siena c’è Franca Picchianti, storica dipendente dell’associazione,
che prosegue con il volontariato il suo apporto
al mondo Cna Pensionati. È lei che tira le fila di tante situazioni
e striga varie matasse burocratiche dei pensionati.
Un buon supporto alle attività è offerto da Wilma Boccardi,
che segue anche alcuni progetti regionali come il Premio
Collodi, importante iniziativa che coinvolge le scuole di
tutta la Toscana. In Valdelsa partecipa al coordinamento di
tanti progetti Miriana Paolucci, attivissima e brillante, con
un entusiasmo contagioso.
Altro pilastro femminile dell’attività dell’associazione è
Angela De Luca. È lei che pensa a tutta la parte ludica e alle
attività culturali. Sì, perché pensione non vuol dire soltanto
riposo, ma anche gite, visite ai musei, contatti con gli altri
pensionati e occasioni di ritrovo. In questo Angela è riconosciuta
come uno dei punti di riferimento più autorevoli
di tutte le Cna.
Tutta qua l’attività in rosa di Cna Pensionati? Proprio no.
L’ultimo progetto realizzato è forse quello più bello. Da due
anni infatti l’associazione collabora con il Sarrocchi di Siena
e l’istituto Roncalli di Poggibonsi per supportare i ragazzi
e le ragazze che vogliono perfezionare le loro attività
manuali e la loro creatività. Anche in questo, fra gli altri,
32 | ottomarzo 2019

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| ARTIGIANATO
due donne hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione:
Nadia Riguccini e Carlotta Agnelli, entrambe insegnanti
del Sarrocchi.
Ecco dunque che sei pensionati targati Cna sono diventati
‘docenti’ e i frutti sono già evidenti. Fiore all’occhiello di
quest’anno è la novità rappresentata dal découpage, che
viene realizzata a Siena. Poteva mancare una grandissima
coppia in rosa? Assolutamente no! L’insegnante è infatti
Vera Castellini, senesissima del Bruco ed esperta di questa
arte del tutto particolare. La studentessa che sta diventando
specialista in découpage è Emilia Dell’Orto, senza nulla
togliere agli altri ragazzi, la più brava del gruppo. Stanno
preparando delle sorprese per i prossimi mesi e di sicuro,
non solo l’8 marzo, ma anche nei prossimi mesi, proseguiranno
a stupirci con le loro creazioni. Volutamente abbiamo
tralasciato i nomi e le attività svolte dagli uomini, sia al
Sarrocchi, che al Roncalli, oltre che nel volontariato interno
all’associazione.
È o non è la festa delle donne? Allora festeggiamole fino in
fondo e sempre! r.g.
34 | ottomarzo 2019

La
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