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La Toscana Nuova marzo

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L’avvocato<br />

Risponde<br />

“Made in Italy” e “100% Made in Italy”:<br />

la disciplina normativa<br />

di Fabrizio Borghini<br />

Il marchio Made in Italy – che suggerisce<br />

la provenienza di un dato prodotto<br />

dal nostro paese – è certamente<br />

uno dei brand più conosciuti ed apprezzati<br />

al mondo, esprimendo un saper fare<br />

che ci distingue nettamente rispetto agli<br />

altri paesi agli occhi di un consumatore<br />

sempre più attento alla provenienza dei<br />

prodotti e servizi che gli vengono offerti<br />

sul mercato. Ma cosa significa dal punto<br />

di vista strettamente giuridico quella<br />

dicitura certamente da rivendicare con<br />

orgoglio? Quando è lecito apporla sui<br />

prodotti? Ne parliamo con uno dei più<br />

autorevoli esperti italiani in diritto industriale:<br />

Aldo Fittante, titolare dello studio<br />

legale omonimo con sede a Firenze e varie<br />

partnerships nel mondo, docente in<br />

Diritto della Proprietà Industriale presso<br />

l’Ateneo fiorentino ed autore di molte<br />

pubblicazioni dedicate alla materia, tra<br />

le quali la più recente è la monografia<br />

Brand, Industrial Design e Made in Italy:<br />

la tutela giuridica edita da Giuffrè Editore<br />

e alla sua 2^ edizione nel 2017.<br />

Avvocato Fittante, prima di parlare<br />

della normativa che disciplina la<br />

materia, può illustrarci la chiave del<br />

successo del Made in Italy?<br />

In effetti, anche se veniamo da un periodo<br />

di crisi che ha inciso sull’economia<br />

del Bel Paese, va rilevato come<br />

quello del Made in Italy è probabilmente<br />

l’unico settore che ha consentito al<br />

sistema-Italia di reggersi – nonostante<br />

tutto – saldamente in piedi. Dati statistici<br />

alla mano, l’export si conferma,<br />

infatti, comparto trainante della nostra<br />

economia. Un appeal determinato<br />

dal fatto che il brand Made in Italy evoca<br />

la creatività, la qualità, il life style tipicamente<br />

italiani e che si esprimono<br />

principalmente nelle aree dell'abbigliamento,<br />

della pelletteria, dell’arredamento,<br />

dell’automazione meccanica,<br />

dell’agroalimentare. Non v’è dubbio<br />

che il valore aggiunto dei nostri prodotti<br />

ha origini lontane ed affonda le proprie<br />

radici nelle suggestioni del nostro<br />

territorio, del nostro popolo e della nostra<br />

storia: dall’arte alla cultura, dall’eleganza<br />

alle bellezze paesaggistiche<br />

Il Museo del Tessuto di Prato, un esempio dell'eccellenza del Made in Italy<br />

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L’AVVOCATO RISPONDE

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