Guida di Amandola
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Le Cinque Fonti<br />
Delle sette fonti storiche presenti ad<br />
<strong>Amandola</strong> le Cinque Fonti sono sicuramente<br />
le più suggestive e meglio conservate.<br />
Posta davanti all’antico monastero<br />
delle Monache e Chiesa <strong>di</strong> San Pietro, era<br />
anticamente denominata “Fons Petronia”,<br />
proprio in riferimento al nome del Santo.<br />
Oggi è comunemente conosciuta come<br />
Cinque Fonti, dai suoi caratteristici 5<br />
archi a tutto sesto, che sono certamente<br />
resti dell’antico chiostro delle Benedettine.<br />
3 min<br />
Piazza Risorgimento<br />
Ponte Romanico<br />
Con delibera del 30 luglio 1402 il Consiglio<br />
comunale stanziava una somma<br />
<strong>di</strong> 100 ducati “pro refactione pontis<br />
Tennae”, forse in parte demolito dagli<br />
stessi amandolesi per impe<strong>di</strong>re il passaggio<br />
delle compagnie armate. Il ponte<br />
romanico-gotico, costruito a cavaliere<br />
sul fiume Tenna nell’antica via <strong>di</strong> accesso<br />
all’abitato, fu successivamente restaurato<br />
nel 1425 da mastro Savino <strong>di</strong> Stefano<br />
Pucci. La costruzione, principalmente in<br />
mattoni e pietre <strong>di</strong> fiume, ha la<br />
caratteristica struttura a schiena d’asino<br />
ad unica campata. Sotto <strong>di</strong> esso scorre<br />
il Tenna, ricco <strong>di</strong> trote fario il cui nome<br />
trae origine da una parola probabilmente<br />
picena, “Tinne”, che significa squillante,<br />
come appunto è il fiume nei giorni <strong>di</strong><br />
piena a causa delle numerose anse che<br />
caratterizzano il suo antico percorso.<br />
15 min<br />
Piazza Risorgimento