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Il Giornale dell'Handball - Ottobre 2019

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RivistamensiletelematicaacuradelaFIGH-FederazioneItalianaGiuocoHandbal<br />

CHE2020!<br />

L’unionefalaforza:l’Italia<br />

delaPalamanoprontaaun<br />

2020daprotagonista<br />

ESTERO<br />

Italianiconlavaligia:la<br />

stagionesiapreconazzuri<br />

in7nazionieuropee<br />

CAMPIONATI<br />

FocussulaSerieA1al’alba<br />

diunanuovastagione<br />

al’insegnadel’equilibrio


Tutta la Pallamano che vuoi.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Handball - <strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

Proprietà<br />

Federazione Italiana<br />

Giuoco Handball<br />

Stadio Olimpico<br />

00135 Roma<br />

Tel: 06-87975901<br />

Fax: 06-87975913<br />

Pubblicazione<br />

Telematica Mensile<br />

Iscrizione Tribunale Civile<br />

di Roma 30/2012 del<br />

13.02.2012<br />

Direttore Responsabile<br />

Marcello Festa<br />

Redazione<br />

Matteo Aldamonte<br />

Sabrina Alessio<br />

Consiglio Federale<br />

Pasquale Loria<br />

Stefano Podini<br />

Gianni Cenzi<br />

Flavio Bientinesi<br />

Gian Luca Brasini<br />

Andrea Guidotti<br />

Anna Maria Lattuca<br />

Fabrizio Quaranta<br />

Stanislao Rubinetti<br />

Massimo Petazzi<br />

Marcello Visconti<br />

SOMMARIO<br />

04 L’unione fa la forza.<br />

Italia pronta alle<br />

sfide del 2020<br />

06 Campo&Scrivania.<br />

La pallamano<br />

secondo Trillini<br />

08 Italiani con la valigia<br />

10 Siena e Fasano<br />

lavorano per il futuro<br />

12 Matricola a chi? <strong>Il</strong><br />

Mestrino sogna<br />

in grande<br />

Segretario Generale<br />

Adriano Ruocco<br />

Vice Segretario Generale<br />

Daniele Sonego<br />

Collegio Revisori dei Conti<br />

Michele Turato<br />

Olimpia Formisano<br />

Renato Vicinanza<br />

Fotografie<br />

Paolo Lazzeroni; Alessandro<br />

Parisato; Leandro Zampieri;<br />

Isabella Gandolfi; Vanni<br />

Caputo; Claudio Atzori;<br />

Archivio FIGH<br />

3


L’unione fa la forza. Italia p<br />

di Marcello Festa<br />

La stagione più importante e impegnativa è<br />

ufficialmente ripartita. C’è poco da aggiungere<br />

e immaginare! <strong>Il</strong> 2020 sarà un anno di<br />

fondamentale importanza nell’economia<br />

sportiva della FIGH; il Mondiale di Beach a<br />

Pescara e gli Europei Under 20/M di Bressanone-Innsbruck<br />

non meritano ulteriori<br />

approfondimenti. Gli appuntamenti internazionali<br />

che rimetteranno l’Italia al centro<br />

delle attenzioni della pallamano mondiale<br />

dovranno poi essere necessariamente<br />

accompagnati da un ulteriore crescita del<br />

movimento nazionale che tra mille difficoltà<br />

sta comunque facendo segnare importanti<br />

segnali di ripresa come testimoniato dai<br />

numeri in costante aumento. Per questa<br />

ragione diventa sempre più importante, in<br />

questa fase, una sempre maggiore cooperazione<br />

tra l’organismo nazionale e le<br />

delegazioni territoriali. A tal fine è stato<br />

senza dubbio positivo e prospettico l’incontro<br />

tenutosi a Roma tra i vertici della<br />

FIGH, i Responsabili di Area, i Presidenti e i<br />

Delegati Regionali. Una giornata proficua di riconosciuti ed apprezzati in ambito nazionale<br />

e la Federazione è costantemente<br />

lavori e confronti durante la quale sono state<br />

dettate le linee di indirizzo che dovranno partner del CONI e del Ministero dell’Istruzione<br />

per la realizzazione dei programmi<br />

ispirare l’attività nei territori per la stagione<br />

appena iniziata. “Dopo un biennio di lavoro multidisciplinari rivolti alle scuole di primo<br />

per riordinare la struttura dei campionati a e secondo grado. Dopo anni di calo dei praticanti<br />

è, inoltre, da leggere positivamente<br />

tutti i livelli ora è importante dare impulso<br />

all’attività di base – dice il presidente Loria<br />

- anche perché abbiamo già ottenuto scita, delle formazioni partecipanti ai cam-<br />

una dimostrata stabilità, tendente alla cre-<br />

risultati soddisfacenti dalla introduzione pionati giovanili grazie anche al massiccio<br />

degli obblighi per l’attività giovanile e dalla incentivo dato ai club: 130mila euro per le<br />

incentivazione per i club virtuosi e dunque stagioni 2017-‘18 e 2018-’19.<br />

dobbiamo fare di più sul versante promozionale<br />

perché da questa attività dipenderà l’operatività della macchina organizzativa<br />

A margine dell’attività di campo c’è poi<br />

lo sviluppo futuro del movimento e anche la anche questa soggetta ad un importante<br />

possibilità di attrarre nuovi finanziamenti”. lavoro di maquillage e non meno importante<br />

del lavoro svolto sul 40X20. Qui, grazie<br />

Si riparte, comunque, da una base solida e<br />

riconosciuta. I progetti della FIGH ora sono alla collaborazione con CONINET, la FIGH<br />

4


onta alle sfide del 2020<br />

si è finalmente dotata di un sistema multiutente,<br />

un unico applicativo dove società,<br />

arbitri, tecnici e delegati possono, ognuno<br />

con ruoli e menù differenti, visualizzare dati<br />

e informazioni relative alla propria attività.<br />

Operativamente l’applicativo introdotto ad<br />

inizio stagione consente ora alle società<br />

di gestire direttamente parte delle operazioni<br />

necessarie alla riaffiliazione e al tesseramento,<br />

di verificare lo stato dei propri<br />

tesserati e iscriversi ai campionati, mentre<br />

i tecnici e gli ufficiali di gara possono rinnovare<br />

le iscrizioni all’albo e avere immediata<br />

contezza di tutte le attività federali. Le<br />

operazioni in questione ora sono semplici<br />

e a portata di un click, mentre in passato<br />

richiedevano una lunga ed elaborata attività<br />

burocratica. A passo spedito verso il futuro.<br />

5<br />

Diventa sempre più<br />

importante, in questa fase,<br />

una sempre maggiore<br />

cooperazione tra<br />

l’organismo nazionale e le<br />

delegazioni territoriali.<br />

E’ stato senza dubbio<br />

positivo e prospettico<br />

l’incontro tenutosi a Roma<br />

tra i vertici della FIGH,<br />

i Responsabili di Area, i<br />

Presidenti e i Delegati<br />

Regionali


Campo&Scrivania<br />

La Pallamano secondo Trillini<br />

Un organo tecnico moderno,<br />

flessibile, agile e al passo<br />

con i tempi. Dopo le dimissioni<br />

da responsabile della<br />

CNA formalizzate da Domenico<br />

Tassinari al Consiglio<br />

Federale, il governo della<br />

FIGH ha affidato al Direttore<br />

Tecnico delle Squadre<br />

Nazionali, Riccardo Trillini,<br />

la guida del delicato e strategico<br />

settore anche al fine di<br />

uniformare i processi formativi<br />

degli allenatori italiani e<br />

costruire un modello quanto<br />

più omogeneo possibile. Sulla<br />

scorta di quanto avvenuto<br />

in diversi paesi europei,<br />

soprattutto tra i più evoluti,<br />

al netto di sigle ed elaborati<br />

processi burocratici, si lavorerà<br />

per un fine unico e<br />

condiviso. “Non entro nel<br />

merito delle decisioni assunte<br />

da Domenico Tassinari,<br />

prendo atto della responsabilità<br />

che mi è stata conferita<br />

e vado avanti con spirito di<br />

servizio e grande determinazione.<br />

Sto lavorando - dice<br />

Riccardo Trillini – ad un<br />

modello organizzativo molto<br />

snello nel quale il settore<br />

tecnico delle Nazionali che<br />

6<br />

già da tempo lavora sullo<br />

sviluppo della pallamano<br />

italiana, organizzi e si occupi<br />

della formazione degli allenatori<br />

italiani ai vari livelli.<br />

Non scopro l’acqua calda,<br />

basta vedere – aggiunge –<br />

cosa succede, da anni in<br />

Francia o in Spagna dove i<br />

responsabili delle squadre<br />

nazionali sono costantemente<br />

impegnati nei corsi di<br />

formazione degli allenatori.<br />

Non è pensabile, se davvero<br />

vogliamo crescere in maniera<br />

omogenea, creare dei<br />

compartimenti stagno all’in-


terno dello stesso settore di<br />

competenza. La nostra key<br />

words deve essere osmosi”.<br />

Assunto l’incarico già da<br />

qualche settimana, Riccardo<br />

Trillini ha già in mente il<br />

nuovo modello di formazione.<br />

“<strong>Il</strong> settore tecnico da me<br />

coordinato si dovrà occupare<br />

dei diversi livelli formativi<br />

sia da un punto di vista<br />

didattico che sotto un profilo<br />

più squisitamente pratico.<br />

Ernani Savini si occuperà<br />

della formazione nei territori,<br />

dell’attività promozionale,<br />

della scuola e ovviamente<br />

del Primo Livello mentre<br />

i corsi di Secondo e Terzo<br />

Livello saranno organizzati<br />

da Beppe Tedesco. Sergio<br />

Palazzi si occuperà di innovazione<br />

tecnologica e ricerca.<br />

Ovvio – aggiunge Trillini<br />

– che questo non sarà un<br />

gruppo chiuso, ermeticamente<br />

sigillato, ma si aprirà<br />

alle esperienze degli allenatori<br />

italiani che già operano<br />

nei nostri campionati. Avremo<br />

poi delle collaborazioni<br />

estere per arricchire ulteriormente<br />

il nostro bagaglio<br />

di conoscenze anche di altre<br />

discipline sportive”.<br />

Tra gli step successivi del<br />

modello formativo immaginato<br />

dal settore tecnico nazionale<br />

c’è anche la progressiva<br />

introduzione dei crediti<br />

formativi. “L’intenzione è<br />

questa e bisogna lavorarci.<br />

Immaginiamo di predisporre<br />

dei seminari aperti alla<br />

partecipazione spontanea<br />

dei tecnici per ottenere dei<br />

crediti spendibili per la propria<br />

professione”.<br />

7<br />

Beppe Tedesco<br />

Sergio Palazzi<br />

Ernani Savini


ITALIANI CON<br />

LA VALIGIA<br />

Quanti ragazze e ragazzi nei campionati esteri:<br />

7 nazioni toccate all’inizio della stagione <strong>2019</strong>/20<br />

di Matteo Aldamonte<br />

È nutrita e sa farsi valere, la<br />

colonia dei giocatori italiani<br />

all’estero che, in misura sempre<br />

maggiore e con risultati in costante<br />

crescendo, rappresenta<br />

l’Italia della Pallamano in alcuni<br />

dei più importanti campionati<br />

del Vecchio Continente.<br />

Sono tanti, bravi e apprezzati,<br />

gli azzurri e gli azzurrini.<br />

Dai pionieri delle avventure<br />

oltre confine, è passato molto<br />

tempo e tante dinamiche sono<br />

mutate, si sono evolute. I primi<br />

ad andare in avanscoperta,<br />

ad avere contatti con l’estero<br />

ad un certo livello sono stati<br />

Michele Skatar – unico italiano<br />

a giocare una Final4 di EHF<br />

Cup –, Tin Tokic, Cecilia Carini,<br />

Rafika Ettaqi e Pasquale<br />

Maione, il primo ad approdare<br />

in Liga Asobal.<br />

L’ultimo triennio, complice<br />

anche un’opera di internazionalizzazione<br />

costante promossa<br />

dalla FIGH, ha segnato<br />

però un’accelerazione forte<br />

del fenomeno, denotando così<br />

una rinnovata propensione<br />

dei giocatori italiani a dire la<br />

propria anche in campionati di<br />

prim’ordine.<br />

8<br />

Oggi l’elenco è guidato principalmente<br />

da quattro nomi:<br />

Andrea Parisini in Lidl Starligue,<br />

quindi in Francia, poi<br />

Domenico Ebner in LIQUI<br />

MOLY HBL e Anika Niederwieser<br />

in Bundesliga,<br />

entrambi in Germania, oltre<br />

a Gianluca Dapiran in Liga<br />

Asobal, cioè in Spagna. Tre<br />

nazioni delle quali, se chi legge<br />

ha guardato almeno per una<br />

volta una fase finale dei Campionati<br />

Europei, si sente parlare<br />

costantemente con accanto<br />

le parole podio o medaglia.<br />

La Francia, probabilmente<br />

per vicinanza e per stile di


vita, è stata la nazione dove il<br />

maggior numero di italiani ha<br />

scelto di tentare l’avventura.<br />

Anche e soprattutto i giovanissimi.<br />

Chiaro il riferimento ai<br />

gemelli Simone e Marco Mengon,<br />

quest’ultimo peraltro reduce<br />

dalla prima convocazione<br />

in Champions League con il<br />

Montpellier, o ancora Andrea<br />

Colleluori, portiere di sicuro<br />

avvenire che ha scelto il Nantes.<br />

<strong>Il</strong> sistema delle accademie<br />

e giovani sempre meno spaventati<br />

dall’esperienza lontani<br />

da casa, ha favorito i viaggi ed<br />

esaltato le ambizioni di tanti<br />

ragazzi di un’Italia della Pallamano<br />

che, soprattutto a livello<br />

giovanile, ha saputo attirare su<br />

di sé attenzioni e curiosità di<br />

grandi club. Anche aver avuto<br />

per un anno un altro azzurrino,<br />

Leo Prantner, a Flensburg,<br />

una delle città simbolo della<br />

Pallamano tedesca e continentale,<br />

è stato motivo di orgoglio<br />

e scenario forse inimmaginabile<br />

fino a qualche anno fa.<br />

La storia di Andrea Parisini,<br />

nato a Vigevano e protagonista<br />

di un’escalation sportiva che<br />

in breve tempo lo ha portato<br />

da Cologne a Carpi, dalla<br />

Proligue con Strasburgo all’Istres<br />

nella Lidl Starligue, è poi<br />

testimonianza della volontà<br />

di crescere, di non fermarsi,<br />

di sapersi adattare dei ragazzi<br />

italiani. Motivo per cui è lecito<br />

attendersi progressi importanti<br />

anche da Davide Bulzamini,<br />

oggi in Proligue – Francia pure<br />

lui – con la maglia del Nizza.<br />

La lista è lunga. In Liga Asobal<br />

c’è anche Nicolò D’Antino<br />

e, sempre in Spagna, giocano<br />

anche nelle serie inferiori Sofia<br />

9<br />

Ghilardi e Francesco Aragona.<br />

Passata da Norvegia a Ungheria,<br />

ora ha scelto la Francia e<br />

Le Havre, in 2^ lega, il centrale<br />

Irene Fanton.<br />

È rimasta nel campionato<br />

norvegese Angela Cappellaro,<br />

mentre, pur cambiando squadra,<br />

gioca sempre in Romania<br />

la mancina Cristina Gheorghe.<br />

E poi ancora Thomas Postogna,<br />

portiere del Koper (Slovenia),<br />

Laura Rotondo in Svizzera<br />

e Alessandra Di Lisciandro,<br />

a Nizza come Bulzamini e che<br />

completa l’elenco degli italiani<br />

in Francia.<br />

Tanti, tutti protagonisti e dimostrazione,<br />

l’ennesima, che<br />

anche per l’Italia c’è un posto<br />

nella Pallamano di vertice.


Per quanto distanti in classifica i due club stanno lavorando in<br />

prospettiva. A Siena si progetta una stagione da protagonisti, a<br />

Fasano si lavora per ricostruire un gruppo vincente.<br />

Siena e Fasano<br />

lavorano per il futuro<br />

Le aspettative erano rosee,<br />

ora sono shocking. Rosa<br />

shocking! Dopo cinque turni<br />

di campionato c’è una sola<br />

squadra al comando: l’Ego<br />

Handball Siena. Già protagonista<br />

in estate quando c’era<br />

da costruire una squadra<br />

all’altezza, la squadra toscana<br />

è stata fino ad oggi capace<br />

di rispettare sul campo<br />

le belle cose dette e pensate.<br />

Non era poi così scontato,<br />

tanto più che la squadra di<br />

Fusina può già mettere in<br />

bella mostra gli “scalpi” di<br />

Bolzano e Pressano, le regine<br />

della scorsa stagione.<br />

Dunque Ego Handball Siena<br />

favorita per il titolo? I diretti<br />

interessati fanno tutti gli<br />

scongiuri del caso ma intanto<br />

la voce comincia a circolare<br />

con una certa insistenza<br />

suffragata anche dal blasone<br />

del suo allenatore, uno che<br />

con i titoli nazionali ha sempre<br />

avuto un feeling partico-<br />

10<br />

lare prima da giocatore e poi<br />

allenatore. “Personalmente<br />

– dice Alessandro Fusina -<br />

credo di avere a disposizione<br />

un buon potenziale umano<br />

sul quale è possibile lavorare<br />

con profitto ma come ho<br />

spesso ripetuto la stagione<br />

è ancora molto lunga, ricca<br />

di tanti impegni. E’ innegabile<br />

– aggiunge – i che<br />

questo gruppo abbia ancora<br />

ampi margini di miglioramento<br />

ma dipenderà solo da


noi utilizzarli al massimo e<br />

lasciarli inespressi. E’ chiaro<br />

– puntualizza Fusina - che<br />

se devo darmi un obiettivo,<br />

dico che il fatto di ospitare<br />

a Siena la Final8 di Coppa<br />

Italia rappresenta uno stimolo<br />

grandissimo per fare<br />

bene, per provare a vincere<br />

la competizione”. Nata<br />

da un’intuizione di Marco<br />

Santandrea, l’Ego Handball<br />

Siena si è posta obiettivi<br />

importanti e ambiziosi, intanto<br />

quello di costruire un<br />

progetto tecnico di qualità<br />

e possibilmente vincente in<br />

una piazza di grande tradizione<br />

sportiva ma senza<br />

nessuna tradizione pallamanistica.<br />

Per un Siena che cresce,<br />

provando a posizionarsi<br />

stabilmente nel gotha del<br />

movimento nazionale, c’è un<br />

Fasano che dopo aver, per<br />

anni, fatto incetta di titoli e<br />

vittorie sta faticosamente ma<br />

necessariamente testando un<br />

ricambio generazionale. Alla<br />

Junior, però, non si fasciano<br />

la testa sia perchè la stagione<br />

è ai primi vagiti, sia perché<br />

tutto era stato già ampiamente<br />

previsto e pianificato.<br />

“E’ una sfida che insieme<br />

alla societá abbiamo deciso<br />

di affrontare –sottolinea il<br />

tecnico Francesco ancona<br />

– la sfida di riportare in tre<br />

anni la squadra ai livelli che<br />

gli competono, tornare a<br />

lottare per il titolo e, con il<br />

nuovo palazzetto che sorgerà<br />

a Fasano avere la possibilitá,<br />

finalmente, di giocare<br />

le coppe europee. Abbiamo<br />

iniziato questo nuovo ciclo<br />

con gioie e dolori – dice il<br />

tecnico della Junior – ma era<br />

tutto ampiamente previsto.<br />

Stiamo lavorando assiduamente<br />

e partita dopo partita<br />

si iniziano a vedere i primi<br />

miglioramenti. Probabilmente<br />

– aggiunge – abbiamo<br />

anche raccolto meno di<br />

quanto prodotto per errori<br />

di inesperienza ma questo<br />

rafforza il concetto. La Junior<br />

- conclude Ancona - è<br />

l´unica squadra del massimo<br />

campionato che gioca<br />

senza stranieri e con un’età<br />

media di circa 21 anni. Per<br />

ora i risultati non sono dalla<br />

nostra parte…tutto il resto<br />

si ed è già una bella base di<br />

partenza”.<br />

11


Dopo tre turni di<br />

campionato è il<br />

Mestrino a<br />

guardare tutte<br />

dall’alto in basso.<br />

Coach Lucarini<br />

guida un perfetto<br />

mix di giovani<br />

speranze e giocatrici<br />

d’esperienza.<br />

In difficoltà la<br />

Casalgrande Padana,<br />

autentica outsider<br />

delle passate stagioni<br />

Matricola a chi?<br />

MESTRINO sogna in grande<br />

12<br />

La convincente affermazione<br />

ottenuta al Pala Keope ha<br />

probabilmente segnato un<br />

passaggio di consegne. L’Ali<br />

Best Mestrino, matricola terribile<br />

del massimo campionato,<br />

tre vittorie nelle prime tre<br />

giornate, espugnando il campo<br />

del Casalgrande ha pienamente<br />

strappato alle emiliane<br />

il ruolo di outsider di lusso<br />

che nelle ultime stagioni ha<br />

sempre rappresentato un<br />

marchio di fabbrica di Furlanetto<br />

e compagne. <strong>Il</strong> nuovo<br />

che avanza. Per quanto avesse<br />

già in bacheca un brillante


passato in A1, il Mestrino si è<br />

riaffacciato con ambizione e<br />

orgoglio sul massimo proscenio<br />

femminile rinforzando<br />

il roster in estate e mantenendo<br />

ferma quell’italianità<br />

che da sempre caratterizza la<br />

sua proposta tecnica. Fatta<br />

una buona raccolta in Veneto,<br />

mantenuta l’intelaiatura<br />

(compresa la guida tecnica)<br />

che già benissimo aveva fatto<br />

l’anno passato (una promozione<br />

fallita per un soffio sul<br />

campo – un titolo italiano<br />

Under 19), l’Alì Best Mestrino<br />

sta programmando un futuro<br />

da Top Team senza però mai<br />

rinunciare alla fertilità del<br />

suo vivaio che già in passato<br />

ha sfornato fior di giocatrici.<br />

Le nuove proposte sono rappresentate<br />

da Lucarini, Pugliese,<br />

Stefanelli, la patavina<br />

ex Cellini Djiogap; giovani di<br />

bellissime speranze che miscelate<br />

alle “rodate” Biondani,<br />

Luchin, De Marchi e Cazzola<br />

promettono di fare benissimo<br />

da subito, forse in anticipo rispetto<br />

a quanto programmato<br />

dal club. Sale il Mestrino,<br />

scende la Casalgrande Padana<br />

il cui nuovo corso tecnico<br />

non sta fornendo i risultati<br />

sperati. Protagonista dell’ultimo<br />

lustro pur senza mai centrare<br />

un risultato di prestigio,<br />

un titolo, ma stabilmente tra<br />

le prime 4/5 squadre del massimo<br />

campionato, la squadra<br />

oggi allenata da Corradini,<br />

sostituto dell’emergente Lassouli,<br />

ha conquistato appena<br />

un punto nelle prime tre gare<br />

13<br />

della stagione, fallendo clamorosamente<br />

il confronto<br />

diretto contro Mestrino. Singolare,<br />

poi, che il downgrade<br />

del Casalgrande coincida<br />

con la svolta straniera voluta<br />

dalla società dopo campionati<br />

di programmata autarchia.<br />

L’arrivo della serba Tanic,<br />

contrariamente a quanto immaginato<br />

in fase di progettazione,<br />

non ha per il momento<br />

garantito un necessario salto<br />

di qualità, non solo. Le veterane<br />

Furlanetto e Franco da<br />

sole non sembrano bastare<br />

più per rimanere ad alti livelli<br />

mentre le tante giovani prodotte<br />

dal vivaio locale non<br />

hanno ancora mantenuto le<br />

belle promesse iniziali. Tutto<br />

ciò, in aggiunta anche alla<br />

perdita di Martina Iacovello,<br />

ha così determinato una falsa<br />

partenza che però in Emilia<br />

considerano solo un incidente<br />

di percorso.

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