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la torre N19

Notizie locali, territorio Mariana Mantovana e dintorni.

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Operazione Mato Grosso

Corpanqui, 11 Novembre 2019

Paola Federici

Missionaria in Perù

dal 1997

con Operazione

Mato Grosso

arissimi Marianesi,

C

sono molto contenta di scrivervi e avere la

possibilità di arrivare nelle vostre case. Con il mondo

attuale mi sembra sempre più difficile avere con le

persone un rapporto personale. Tutto è tramite i mezzi

tecnologici, e poco, pochissimo, riusciamo a dare

spazio a una stretta di mano, un abbraccio che riempie

l’anima di una persona. Per questo stamattina desidero

stare con ognuno di voi.

Anche solo pochi minuti, desidererei portavi qui, in

mezzo a queste montagne, le Ande, a 3.800 m di altitudine.

È mattina molto presto, il sole piano piano dà

colore ai nevai, colori tenui, poi sempre più intensi. A

volte, camminando a quest’ora, ti sembra di partecipare

a un grande “miracolo”. La mia occupazione

principale è quella di “stare con le ragazze”; vi chiederete

cosa significa.

Il P. Ugo De Censi (fondatore dell’Operazione Mato

Grosso), arrivando 40 anni fa, in mezzo a questi paesini,

disseminati tra queste montagne, si era reso conto

della grande povertà materiale e spirituale di questa

gente… e aprendo la porta della sua casa, aveva tentato

di aiutare e soprattutto formare i più giovani. Dar

loro la possibilità di studiare e lavorare. Per questo ha

aperto, con tanti volontari italiani ed ora anche peruviani,

scuole gratuite.

La mia scuola è proprio nata con questa intenzione:

accoglie ragazze campesine (‘contadine’) di 16-17 anni

che terminati gli 11 anni di scuola obbligatoria, sarebbero

costrette a passare la loro vita pasteando

(‘pascolando’) le poche pecore e qualche maiale, per

poter sopravvivere e mantenere i propri figli (molte

volte da sole). Per le più povere

e le più buone, conosciute

nell’oratorio, c’è questa possibilità:

entrare in una casa di don

Bosco, nostra, per 5-6 anni, studiare

per avere un titolo di maestra

delle elementari e ricevere

una formazione cristiana, tenendo

come guida proprio don Bosco

ed il P. Ugo, che era salesiano.

Queste ragazze ricevono tutto

gratis, ed è proprio questa gratuità

che, senza parole, parla

dell’Amore infinito di Dio, verso

ogni persona. Io vivo con loro,

cerco di accompagnarle in questo Cammino di Carità,

che con i piccoli gesti quotidiani ti insegna che la cosa

più bella è amare le persone che ti vivono accanto, e

se riesci a lottare ogni momento contro il tuo egoismo

la vita avrà un sapore diverso e sarà bellissima, con

grandi ideali.

La convivenza è bella e preziosa, e allo stesso tempo

obbliga a smussare gli angoli del proprio carattere,

proprio perché lo sguardo è verso gli altri, i più bisognosi:

gli anziani, spesso lasciati soli perché tutti i giovani

vanno in città a cercare fortuna; i bambini, a cui

si cerca tramite l’oratorio di trasmettere lo stesso

cammino di Carità.

Nei fine settimana, ognuna di noi diventa un piccolo

“apostolo”, che cammina 5-6 ore per arrivare nei

vari centri popolati, sparsi in tutta la valle, a regalare

cariño (’affetto’), catechesi, aiuto ai poveri,

gioia nel proporre ai più piccoli canti e giochi,

e, naturalmente, viveri a chi ne ha più

bisogno, un pasto gratuito per tutti. Tutto

questo è una piccolissima “luce” che riscalda

e dà speranza, come un “abbraccio caro”

- che non viene da noi, noi siamo solo

un piccolo ed insignificante mezzo - che

desidera trasmettere con la vita di ogni

giorno che lo sguardo di ognuno dovrebbe

essere sempre verso l’alto, verso Dio.

Davvero, posso assicuravi che dopo tanti

anni vale la pena scommettere tutto solo

per Dio. Sinceramente non mi ha mai lascato

sola. Non ci sono sicurezze logiche, ma la

mano amica di tante, tante persone che

Associazioni

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