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la torre N19

Notizie locali, territorio Mariana Mantovana e dintorni.

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Arianna

Tanadini

ioviggina. Giornata ideale per quel senso di smarrimento

e malinconia intorno alle cose che cambiano:

P

il mini-market di Arianna Tanadini è arrivato al capolinea,

chiude dopo ben 31 anni di onorato servizio.

Gli scaffali se ne stanno bui

e vuoti. La poca merce rimasta

è ridotta all’osso, ma tutta

ben sistemata in prima fila, a

coprire le mancanze sul retro.

Non c’è spazio nemmeno per

tergiversare.

IL FILO

DI ARIANNA

Appena infilo la porta del negozio mi reco alla cassa. Non

so ancora se Arianna avrà voglia di parlarmi della chiusura

del negozio, e di farlo “in pubblico”, ma ci provo. Con voce

titubante le chiedo un’intervista per il giornalino e subito mi

spiazza, rispondendomi «Volentieri!» in un sorriso luminoso.

Sembra una ragazzina, serena e sbarazzina, seduta al banco

della cassa; i capelli a caschetto e una pashmina intorno

al collo. Chissà attraverso quali nuovi sentieri la condurrà il

suo filo, nel labirinto della vita, forse via da Mariana? Cerco

di capirlo, partendo dall’inizio.

Raccontami un po’ di come hai cominciato.

Allora, torniamo indietro che era l’87… abitavo alle Cascine

[ai Barchi], portavo i bambini a scuola, e ogni tanto mi

fermavo da Bacinetti a prendere qualche dolciume e caramella

per loro (per compensare quello che io da piccola non

avevo mai avuto). Poi proprio lì, un giorno, vidi il cartello

“Vendesi Attività” e la cosa mi stupì e mi colpì parecchio. Io

infatti avevo sempre desiderato tenere un negozio; sin da

bambina giocavo a crearlo con i sassi, le patate o altri piccoli

oggetti.

Dopo averne parlato insieme a mio marito, mi sono decisa

ad avviare finalmente la “mia” attività.

Quindi hai iniziato nell’87?

Guarda, a dire la verità sono andata a sbirciare negli

appunti nei miei vecchi quaderni…

[in effetti scorgo un quadernetto con le pagine scritte in corsivo

fitto – Arianna si è preparata le date, ottimo, così diamo

un tocco di professionalità all’intervista].

…nel settembre dell’87 ho cominciato a prendere confidenza

con questa nuova attività, seguendo anche i consigli di

Bacinetti stesso, il proprietario, che mi aiutava. Ma è nel

febbraio del 1988 che è partita poi “veramente” l’avventura

del “mio” negozio (“mio”, insieme all’aiuto di mia sorella

Milva, naturalmente).

Bacinetti dove si trovava, non era in questo luogo attuale?

No, si trovava sempre lungo la via Matteotti, ma più in

fondo, dove adesso c’è la farmacia. Il locale era strutturato

un po’ diversamente, la farmacia è stata un po’ ristretta.

Allora il mio negozio era leggermente più grande, più lungo.

Tenevi già la tabaccheria?

Sì, sì, alimentari e tabaccheria.

Quanto sei stata là, prima di trasferirti?

Sono rimasta là per circa 7 anni.

Poi vi siete spostati qui, in quella che è la sede attuale…?

Eh sì, perché sia la casa che il locale dove stavo erano in

affitto, la proprietà era di Bacinetti. E poi, il locale era più

piccolo di questo. Quando ci è capitata l’occasione di prendere

casa nella stessa via del centro, ma con locali più ampi

per il negozio, ne abbiamo subito approfittato.

In questa casa ci siamo trasferiti il 4 ottobre del ’95. Mentre

il minimarket è partito l’11 dicembre del ’95... e da allora…

sono arrivata sino a qua!

[A questo punto c’è un po’ di silenzio e d’imbarazzo, ci sarebbero

troppe cose da raccontare. Provo a farle affiorare

qualche ricordo leggero]

Hai qualche aneddoto curioso, o bello da ricordare?

Beh, devo dire che questo negozio mi ha sempre dato

grandi soddisfazioni, era l’attività che desideravo e mi sono

trovata bene in questo paese. Ho sempre avuto dei bellissimi

clienti, le loro confidenze e i loro racconti mi rincuoravano

e mi rendevano parte della loro vita.

[Qui la voce fa una nuova piccola pausa, Arianna prende il

respiro, traspare un po’ di commozione]

Eh, quello che ho fatto… l’ho sempre fatto col cuore. Mi

dispiace dovere interrompere... mi dispiace… tanto... ma

d’altronde…

[Capisco che il momento è delicato, la incalzo subito con

una nuova domanda per cambiare i pensieri]

Ma dimmi, hai anche qualche ricordo meno piacevole?

Mah, no, non mi pare… Ah, sì, adesso che mi viene in

mente: ho subìto due furti!

Uno nel locale di Bacinetti e un altro in questo. Mi han portato

via tutto il tabacco!

Là da Bacinetti, ricordo che il fatto era successo durante

una sera di pioggia e di vento. Noi non c’eravamo accorti di

nulla – non so se perché ci avessero spruzzato qualche sostanza

che faceva dormire, oppure se perché la pioggia e il

vento avessero coperto i rumori. So solo che il mattino seguente

il negozio pareva intatto, ma qualcosa non mi quadrava:

non c’era niente fuori posto, non avevano toccato

nemmeno una caramella, ma mi avevano rubato tutte le

sigarette!

Poi è successo anche in questo negozio dove sono ora.

Circa 11 anni fa, proprio nella settimana che mia figlia doveva

sposarsi. Quella notte – verso le 3 – avevamo sentito del

movimento, era suonato anche l’allarme. Mio genero e mia

figlia avevano visto dalla finestra una persona in cortile,

subito gli avevano chiesto cosa ci facesse lì. Per tutta risposta

quell’uomo si era messo a fischiare e altri 3 uomini erano

saltati fuori dal negozio con parecchia merce a spalle.

Raccontiamoci

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