Dossier Film

Claudia abbassa lo sguardo colpevole. Prende dalla sua borsa una matita
e un quaderno. Scrive qualcosa sopra e glielo passa.
“Sono sorda”. Paolo è senza parole.
Poco dopo sono seduti a cavalcioni uno di fronte all’altro su un ramo di
un ulivo. Una nuvola di foglie li avvolge e nasconde dal mondo.
Impostano un primo livello di comunicazione. Lei scrive sul quaderno e
lui ripete ad alta voce.
Comunicare tra loro è possibile, ma Paolo deve imparare a parlare
lentamente, così lei può leggergli le labbra.
“Nel linguaggio dei segni, le espressioni del viso sostituiscono il tono della
voce e le parole sono disegni nell’aria. I suoni sono fatti di sguardi, pensieri
e braccia che si muovono nell'aria”.
Quando inizia a fare meno caldo. Claudia lo porta in una stretta caletta
sul mare. Sono in piedi su una roccia e stanno per tuffarsi.
Paolo la guarda innamorato e le dice scandendo le parole : “Dimmi come
si dice... vorrei darti un bacio”.
Claudia arrossisce e poi inizia a segnare. Porta le dita alla bocca e lancia
dei baci immaginari nell’aria. Paolo la imita. Poi dolcemente avvicina il
suo viso a quello della ragazza. Sta per baciarla, ma perde l’equilibrio e
scivola goffamente in acqua. Claudia ride.
Al tramonto arrivano in paese, lei è nervosa. Paolo capisce che qualcosa
non torna quando lo guida fino ad un fienile, gli porta una coperta e gli
fa segno di rimanere lì.
La mattina dopo Paolo si sveglia di soprassalto pungolato da un bastone.
C’è una ragazzina con gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli chiari che lo
osserva dall’alto: è Silvia, la sorella di Claudia.
La ragazzina inizia a segnare in linguaggio dei segni
“Chi sei? Chi ci fai qui?”
Paolo non capisce e le sorride come un ebete. Arriva Claudia con un
vassoio con del caffè. Le due ragazze iniziano a discutere in Linguaggio
dei segni. Silvia è aggressiva, si rivolge alla sorella maggiore con modi
severi, le dice:
“Chi è questo? Dove l’hai trovato?”.
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