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GIUGNO 2020
#ripartiAMO dall’ITALIA
Sicilia- La Scala dei Turchi
Sun & Moon JD
Musica e Gioielli
Alfonso Restivo
Il ritrattista dei Vip
Cinema 2.0
La casa di carta
Moda e contorni
Il bianco intramontabile
ILIAN RACHOV
Icona di Stile
Sommario
4 Lettera del Direttore
32 Alfonso Restivo
Il ritrattista dei Vip
6 Copertina
Ilian Rachov
Icona di Stile
38 Cinema 2.0
La casa di carta
14 #RipartiAMO dall’ITALIA
Sicilia La Scala dei Turchi
46 Moda e contorni
Il bianco intramontabile
22 Sun & Moon JD
Musica e Gioielli
48 Amici a 4 zampe
Il gatto Norvegese
delle Foreste
Foto di copertina di Marco Tanfi fotografo romano www.marcotanfi.com
Lettera del Direttore
LO SPECCHIO CHE VAI CERCANDO
Ciao cari lettori.
Vorrei capire con voi cosa vi spinge a dire
“questa è una bella foto“.
Cosa vi deve trasmettere una foto?
Cosa vi spinge verso quel determinato
fotografo: l’amicizia, la fama, il prezzo, oppure
più semplicemente l’emozione che vi
trasmettono le sue foto.
Io dico sempre che non è importante quante
foto un fotografo vi consegni, bensì come le ha
realizzate insieme a voi! La foto deve essere
ideata attorno a voi, alla vostra figura, non deve
essere figlia di uno stereotipo, di un cliché
standardizzato da applicare in modo
impersonale a ciascun soggetto ritratto. La foto
deve tratteggiare la vostra vita, il vostro
percorso di crescita caratterizzato da gioie e
dolori, da emozioni positive e negative, da
cadute e ripartenze che hanno creato la vostra
personalità.
Un fotografo che domina la propria materia
deve essere in grado di estrapolare dalla foto la
vostra personalità: deve inequivocabilmente
portarvi ad affermare “questa/o sono io”. Deve
farvi riconoscere in un fotogramma lo specchio
che andate cercando.
Quand’è che accade tutto ciò?
“Semplicemente” quando il fotografo sa
comunicare con il suo soggetto, entrando in
sintonia con il suo linguaggio, creando
un’empatia che valica ogni barriera unendo
all’unisono il feeling dei due soggetti.
Non ha importanza che la foto sia privata o
commerciale: la personalità deve fluire come
sorgente di un fiume, deve sprizzare dai pori di
ogni pixel che andrà ad immortalare per
l’eternità il vostro io.
MI è capitato diverse volte di trovarmi di fronte
persone che mi dicevano “ io non sono
fotogenica e quindi le foto saranno brutte “
Non esistono dal mio punto di vista soggetti
fotogenici e non; esistono individualità diverse,
chi è più disinvolto, chi meno; sta al fotografo
professionista comprendere le peculiarità del
soggetto che ha di fronte così da metterlo a
proprio agio e farne emergere le caratteristiche
che lo distinguono.
È questione di cuore e anima; non basta avere una fotocamera per essere un fotografo.
Ci vuole amore per quello che fai e consapevolezza di quello che andrai a realizzare.
Noi fotografi non sempre scegliamo i nostri soggetti; più volte sono quest’ultimi che si affidano a
noi per catturare le emozioni di un momento o di un’esperienza, piuttosto che per portar con sé
un vivido ricordo di se stessi.
Di fotografi bravi ne conosco molti.... Ma ne conosco anche altri non proprio definibili
FOTOGRAFI. Li vedi focalizzati sullo scattare rapidamente un centinaio di clic da consegnare al
cliente come un enorme pacco regalo che, ahimè, una volta scartato sprigiona come unica
emozione un indefinito senso di vuoto, di delusione: un disegno che un po' alla volta emerge
dalla fitta nebbia e si delinea nel momento in cui, scorse rapidamente le fotografie, ci si accorge
che nessuna di loro ci ha trasmesso quell’emozione che bramavamo con tanto desiderio e
passione.
Una foto è e deve essere una parte di voi altrimenti che senso ha chiudere se stessi in un
cassetto o un computer dicendosi, “Cavoli! Questa non sono io...”
ILIAN RACHOV
Icona di Stile
Nel mondo è famoso come il designer di Versace, essendo stato per anni creatore dei suoi numerosi
design in stile barocco, utilizzati ancora oggi dalla Maison. Ma Ilian Rachov, nato a Sofia, in Bulgaria, ma
“romano” da anni, è essenzialmente artista e pittore.
Negli ultimi anni ha collaborato con aziende importanti come Silvio Fiorello e Alembert Design.
Creando anche diverse sue collezioni di abbigliamento, t-shirt e foulard seta.
In questa rassegna fotografica ambientata a Venezia potete goderne lo stile brioso ma pur sempre in
chiave storica.
“La collezione è ispirata dalla bellezza classica e lo sfarzo dell'arte antica greca e romana sviluppata in
chiave moderna con colori cangianti che danno il tocco di felicità e di serenità ad ogni modo di vestire”, ci
spiega Ilian Ranchov. “Non mancano gli ornamenti dorati in stile barocco che ricordano le feste veneziane
e le opere di Rubens e Veronese. Non è una collezione stagionale ma è una raccolta permanente che
verrà arricchita ogni volta con nuovi disegni. Protagonisti anche gli eroi dell'antichità nella versione
maschile sia come t-shirt e come sciarpe” conclude Ilian Rachov.
Presto si aggiungeranno anche camicie con stampe
studiate per esaltare la bellezza di chi le indossa…
Se vuoi immergerti nel suo mondo non devi far altro che
spaziare nel suo sito web www.artbyilian.com, nel
profilo Instagram @RACHOV e nella sua pagina
Facebook http://www.facebook.com/artist.funclub
Si ringrazia Vela S.p.A. e il comune di Venezia per la disponibilità e la location fotografica
Modelli: Eleonora Lovison e Jacopo Fornaro
Noale
Piazzetta del Grano 7
041-5800849
#riparTIAMOdall’ITALIA
SICILIA
SCALA DEI TURCHI
Uno splendido gioiello bianco abbagliante che fa da cornice all'azzurro limpido del mare è la Scala
dei Turchi. Descrivere la vista non è trasmissibile in pieno: bisogna viverla immergendosi con tutti i
cinque sensi nella magia di questa incredibile scogliera di marna bianca. E' un luogo affascinante,
dove secoli di pioggia e vento hanno scavato una gradinata naturale e il cui colore bianco è reso più
abbagliante dalla luce del sole.
Questo delizioso posto è rimasto per anni tranquillo, frequentato da pochi bagnanti.
Poi venne utilizzato come location in una scena del film Marlèna di Giuseppe Tornatore, in qualche
spot pubblicitario e soprattutto è entrato nelle storie del Commissario Montalbano di Andrea
Camilleri, lo scrittore nato a Porto Empedocle che proprio in quest’area ha collocato la cittadina
immaginaria di Vigata. Fu così che la sua popolarità aumentò sempre di più fino a diventare, oggi,
una delle mete più frequentate del turismo balneare siciliano.
Se si vuole veramente godere dell’incanto del luogo si raccomanda, quindi, di evitare di raggiungerlo
nei periodi di alta stagione.
Meglio andarci a maggio - giugno, ma anche a settembre - ottobre quando non c’è molta confusione.
Se proprio non si può fare a meno di evitare i mesi di luglio e agosto, si consiglia di andarci nelle
prime ore del mattino, quando la maggior parte dei turisti è ancora a letto che dorme sonni tranquilli.
Anche il tramonto regala belle atmosfere e ancora le notti di luna piena quando la bianca scogliera si
riflette nell’acqua del mare.
Il suggestivo nome della scogliera deriva da una leggenda secondo la quale i pirati turchi, una volta ormeggiate
le navi nelle acque della baia, si arrampicavano da qui per saccheggiare villaggi e paesi della zona.
Oggi ad arrampicarsi sul promontorio marmoso sono, per fortuna, solo turisti e, dalla primavera all’autunno,
soprattutto bagnanti che dopo un tuffo nelle limpide acque del mare si distendono sui gradoni e le terrazze per
farsi accarezzare dal sole, magari sognando di trovarsi su un grande iceberg. L’esuberanza di questo luogo è
data anche dall’insieme costituito dalle sue spiagge che si allungano ai fianchi, da Giallonardo alle Pergole,
Pietre Cadute, Lido Rossello, fino a Punta Grande, al confine con il territorio di Porto Empedocle (AG).
Contrada Punta Grande
Spiaggia delle Pergole
Porto Empedocle
Spiaggia di Giallonardo
Scala dei Turchi al tramonto
Piazza Delle Erbe 21
Padova
www.alvbyalvieromartini.com
starbag.it
alvshoes.it
www.alvbyalvieromartini.com
Creazione Sun & Moon JD
Musica e Gioielli
Anche il genere musicale influenza la scelta del look e
degli accessori.
Quando pensiamo alle grandi icone della musica, non
possiamo fare a meno dell’immagine che hanno lasciato di sé.
Al di là del talento e della carriera, una grande cantante (o
musicista) si ricorda anche per il suo look, per il suo stile
carismatico e riconoscibile. Che sia minimale e noncurante o
ricercato ed elegante, lo stile di una vera star della musica si
riconosce anche dall’abbigliamento. E, naturalmente, da tutto
ciò che sta intorno al vestito, cioè da gioielli e accessori.
E’ vero: una certa noncuranza nel vestire, il piglio trasandato e
ostentato di certi musicisti (jazzisti per esempio) sembrerebbe
l’eccezione che conferma la regola. Ma a ben guardare, la loro
non curanza nel vestire è ricercatissima: il messaggio che
vogliono trasmettere è quello dell’artista talmente in balia della
propria arte, talmente soverchiato dall’urgenza di celebrarla ed
esprimerla da non avere nemmeno il tempo per cambiarsi
prima di un concerto. Quindi, anche in questa situazione, nulla
è lasciato al caso; anzi, spesso sono proprio i musicisti colti
che ostentano “trascuratezza” nel vestire e presentarsi, a
sfoggiare gli outfit più ragionati.
Dr. Eugenio Bolzonella
Responsabile Comunicazione & Marketing
Sun & Moon JD
Modello Antonino Calcara
Occhiali Avanglion designer Bruno Palmegiani
Alfonso Restivo, il “ritrattista dei Vip”
Giovane e di talento: sono questi i punti di forza del pittore catanese Alfonso Restivo, molto
apprezzato non solo in Italia ma anche all’estero.
Dipinge utilizzando lo stile dell’Iperrealismo e imitando la tecnica dei maestri rinascimentali, ma
aggiungendo dei tocchi stilistici particolari. Nei suoi lavori ripropone la realtà senza alcun filtro
interpretativo. Specializzato nel dipingere la pelle del corpo e dei volti, Alfonso Restivo usa la tecnica
delle velature con l’obiettivo di ottenere un effetto delicato. I suoi quadri esprimono la misticità della
vita, l’eterno sapere e l’amore infinito per ciò che lo circonda.
Restivo, che nel corso della sua carriera si è aggiudicato svariati riconoscimenti nazionali e
internazionali, è noto come “il ritrattista dei Vip”. Ha infatti consegnato i ritratti a numerosi
personaggi del mondo dello sport,dello spettacolo e della politica, come Gigi Buffon, Wanda Nara,
Salvatore Esposito, Fabio Fognini, Giovanni Ciacci, Gigio Donnarumma, Gigi D'Alessio, Ficarra e
Picone e molti altri. Nel dicembre 2018 è stato insignito del premio “Uomo Siciliano 2018” in quanto
unico pittore italiano a ritrarre i Vip con la sua tecnica iperrealista. Nell’ottobre del 2019 a Washington
ha creato l'opera per il “Premio Eccellenza Italiana 2019”.
Ha inserito le sue opere iperrealiste in copertine di Libri, CD musicali e spartiti per i conservatori
italiani. Ha esposto nelle più grandi gallerie e sedi d'arte italiane, come ad esempio Palazzo Farnese a
Piacenza , Palazzo Zenobio sede della Biennale di Venezia , Via Margutta a Roma, Via della spiga a
Milano.
Il suo stile, unico, ha fatto di Restivo un nome stimato nell’ambito artistico italiano e internazionale.
Il giocatore dell’inter Lautaro
Il cantante Gigi D’Alessio
Gli attori Ficarra e Picone
Il portiere Gigi Buffon
L’attore Salvatore Esposito
Il calciatore Mauro Icardi
CINEMA 2.0 - la casa di carta
A cura di Jasmine Abdallah
Avreste mai immaginato che dei ladri potessero diventare degli eroi, idoli di
adolescenti, bambini e persino adulti ? Ebbene sì, stiamo parlando di una
delle serie tv più amate di Netflix: la Casa di Carta.
Inizialmente trasmessa nelle reti nazionali spagnole la serie non ebbe molto
successo. Successivamente, con l’acquisto da parte di Netflix, le
visualizzazioni hanno cominciato a salire senza freno fino a raggiungere un
pubblico sempre più vasto, diffondendosi in quasi tutti i paesi del mondo.
Ma di cosa parla questa serie tanto amata?
Otto ladri mascherati da Dalì, guidati da una mente criminale, conducono una rapina nella zecca di stato
spagnola, rapendo degli ostaggi tra cui alcuni giovani. Ma non si tratta di una rapina come tutte le altre,
ma di qualcosa che va al di sopra delle nostre aspettative. Pianificata nel minimo dettaglio, piena di colpi
di scena, dove i ladri rischiano tutto pur di non farsi catturare. Una serie tv colma di azione, sparatorie e
addirittura amori inaspettati.
La maschera di Dalì, che i protagonisti usano durante la rapina, é ormai un simbolo sempre più usato
durante manifestazioni, eventi culturali e perfino come costume di carnevale dai bambini. Ma come ha
fatto l’ideatore spagnolo Álex Pina a ottenere tanto successo?
Difficile trovare una risposta soddisfacente a questa domanda, tuttavia possiamo ricondurre il successo
della serie all’empatia che i personaggi hanno creato con il pubblico.
I ladri , tutti con alle spalle un passato colmo di incertezze, traumi e dolori, sono riusciti a costruire nel
corso della rapina una vera e propria famiglia, in cui tra amori e incertezze si è sempre pronti ad aiutarsi a
vicenda ma dove molto spesso si possono incontrare anche incomprensioni e dissapori.
Nella serie infatti si susseguono momenti di affetto, lacrime di tristezza nel vedere un compagno ferito ma
anche tante liti a volte violente tra i ladri, ormai quasi sull’orlo di un crollo. Ma a tenere salda la banda vi é
sempre il “professore”, la mente della rapina il quale, gestisce la stessa con grande furbizia prevedendo
ogni mossa della polizia e riuscendo oltretutto a “prendere in giro” i servizi segreti spagnoli.
Un vero e proprio cervellone, uno stratega, con un’intelligenza davvero superiore ma, purtroppo, con un
profondo punto debole: l’amore. Sarà proprio l’amore a distrarlo dalla rapina e a mettere a rischio il suo
piano. Tutto quello per cui ha sempre lottato, il suo più grande sogno.
Riusciranno inostri protagonisti, nonostante tutto, a farla franca?
Piazza Delle Erbe 21
Padova
starbag.it
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MODA E CONTORNI
Il bianco intramontabile
Nella calda stagione 2020 alle porte non potrà mancare il bianco
nell'outfit di ogni donna.
Un ritorno? Non proprio...il bianco è sempre stato presente.
È un colore versatile e si abbina facilmente con tutto, indossarlo nel
modo giusto è semplice, ma è bene ricordarsi di seguire qualche
piccolo accorgimento per non rischiare di cadere nell’errore.
È il colore non colore per eccellenza, dunque è necessario cercare di
bilanciare le trasparenze che crea andando a selezionare i tessuti o
gli indumenti ad hoc!
Il bianco contrasta il caldo d'estate e come il nero sta bene su tutto,
mentre però lo scuro tende a snellire, il bianco può fare l’effetto
contrario.
La blusa bianca con maniche a sbuffo rispecchia i trend del momento. Il bianco rende fresco l’outfit e il
taglio glam chic è perfetto per i primi caldi.
Pantaloni bianchi, sono freschi e dinamici. Profumano di primavera e smorzano il caldo torrido e danno
un tocco frizzante all’outfit.
La classica camicia bianca è un evergreen che non passa mai di moda.
Abbinatela a jeans a vita alta per un look street casual o a una gonna bianca tono su tono e sarete pronte
per una bella passeggiata sulla spiaggia.
Abiti bianchi, sono un classico intramontabile per poter sopravvivere all’estate.
Cos'altro dire...potete abbinare il bianco al nero, anche se personalmente per tifo calcistico preferisco il
nero-azzurro... ma per questa estate anomala cercherò di adattarmi.
Giulio Romi
Amici a 4 zampe
Il Gatto Norvegese delle Foreste
Difficile immaginarselo nei nostri salotti, eppure questo felino ci stupirà conquistandoci e dimostrandosi un ottimo
animale da compagnia. Molto più mattacchione e malleabile di altre razze in apparenza più ”vicine” al nostro stile di
vita. Senza mettere in discussione la sua bellezza, di cui poi parleremo, gran parte dell’amore che si nutre per il
gatto delle foreste norvegesi è legato alla sua indole irresistibile. E’ una gatto calmo, affettuoso, intelligente, nobile
e giocherellone allo stesso tempo. E’ vero che ama la vita all’aperto, ce l’ha nel sangue la voglia di stare nella
natura, ma se lo teniamo in appartamento non fa guai, basta creargli un angolino dove arrampicarsi e sfogarsi.
Indipendente ma socievole, il gatto norvegese va d’accordo con i bambini e anche con altri suoi simili, oltre che
con i cani: gli basta giocare.
Introdotto in famiglia, si affeziona in modo speciale a un
membro a cui poi riserva tutte le sue attenzioni e carinerie.
Non diamo per scontato, però, che sia un animale ubbidiente e
servile. Ascolta, ma solo se non gli rivolgiamo frasi maleducate
o con tono fermo: preferisce che gli si “spieghino” le cose
sostenendo di essere in grado di capire e valutare se ubbidire o
meno. Se vogliamo farlo felice facciamolo giocare a contatto
con l’acqua. Non è uno scherzo, basta una bacinella per farlo
divertire da solo.
Senza dubbio la taglia del Gatto norvegese delle foreste è la XL se non quella ancora più grande. E’ un animale
lungo, di costituzione robusta, ossa solide e un peso che varia dai 7 agli 8 kg, per i maschi, le femmina arrivano
massimo ai 5 Kg e mezzo.
Partendo dalla testa, è tendente al triangolare, con fronte leggermente arrotondata e
mento forte. Le orecchie sono grandi e appuntite, buffe per i ciuffetti che fuoriescono,
gli occhi sono altrettanto grandi, di forma ovale e di colore chiaro ma che può variare
dal verde al verde oro; l’espressione è sempre attenta, vivace e amichevole.
La coda è lunga e molto pelosa, le zampe appaiono robuste e terminano con piedi
grandi e palmati. La forma peculiare è legata all’origine di questa razza: non
scordiamo che arrivano da zone nevose e piedi così sono pratici per gli spostamenti
sulla neve, anch’essi come le orecchie hanno abbondanti ciuffi di pelo tra le dita.
E’ una razza particolare e non diffusa nel nostro paese, per cui è meglio informarsi direttamente nell’allevamento
che troviamo e di cui ci fidiamo. Meglio visitarlo, di persona, imparando anche come trattare questa razza e
controllare com’è stato cresciuto il cucciolo che stiamo per acquistare.
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Possedere un sidecar è un po' un atto di fede: perché riunisce in sé
tutti gli svantaggi delle auto e tutti quelle delle moto. Se c'è una
coda ci si mette in fila e se piove ci si bagna. Senza scampo. Poi
ancora: parcheggiare non è così facile e guidarla è anche più
difficile, visto che in rettilineo non sono proprio stabilissimi e in
curva non così maneggevoli.
E allora perché averne uno?
Per andare in giro in tre o in due un po' più comodi?
Per portarsi una cesta da picnic, caricarlo come una station wagon
o arrivare a trainare un carrellino? No, niente di tutto questo.
La verità è che i sidecar sono, per certi versi, chic.
Quando passano fanno girare la testa più di qualsiasi altra
motocicletta.
Soprattutto se sono retrò.
Non è un caso che i sidecar più apprezzati si chiamano Ural,
arrivano da Irbit, una cittadina siberiana, e hanno una storia lunga
settantasette anni.
È una copia delle BMW usate durante la Seconda Guerra Mondiale.
La guida, come per tutti i sidecar, non è intuitiva e l’affidabilità non è
il suo forte. La versione Ranger ha la trazione anche sulla ruota del
carrozzino: serve a percorrere strade sterrate.
I sidecar Ural hanno la retromarcia, i freni a disco e persino qualche
luce a led. Però, pagando dazio alla robustezza che li ha sempre
contraddistinti, continuano a pesare oltre i 300 chili, a non saltare le
code e a non proteggere dalle intemperie.
Anche se poi, a ben guardare, sono amatissimi in Francia e in
Benelux, paesi dove la pioggia scandisce un gran numero di
giornate.