08.06.2020 Views

I Quaderni della Rinascita. Poesia - Nuova Versione

Da un'idea di ItaliaPoetica.it

Da un'idea di ItaliaPoetica.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.


Italia Poetica

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 2


Italia Poetica

AUTORI E AUTRICI

Lucia Triolo - Pag. 4

Antonio Caterina - Pag. 5

Claudio Rande - Pag. 6

Matteo Piergigli - Pag. 7

Giulia Sacco Proila - Pag. 8

Grazia Mastromarco - Pag. 9

Diego Cocco - Pag. 10

Riky Puntil - Pag. 11

Elisa Armellino - Pag. 12

Adriana Loberta - Pag. 13

Francesca Sartorio - Pag. 14

Carmen Ferraro - Pag. 15

Iana De Muro - Pag. 16

Luca Pezza - Pag. 17

Antonella D’Angelo - Pag. 18

Marina Centorrino - Pag. 19

Samanta Sansovini - Pag. 20

Marco Pagani - Pag. 21

Michele Messina - Pag. 22

Olimpia Muzzopappa - Pag. 23

Elena Lorenzi - Pag. 24

Gabriele Zanchin - Pag. 25

Angelo Marzullo - Pag. 26

Roberto Losco - Pag. 27

Silvia Favaretto - Pag. 28

Serena Lombardi - Pag.29

Valentina De Marco - Pag. 30

Ida De Luca - Pag. 31

Piera Sestini - Pag. 32

Daniela Soncina - Pag. 33

Teresa Valentina Caiati - Pag. 34

Marco Santangelo - Pag. 35

Miriam Lollini - Pag. 36

Sonia Tricarico - Pag. 37

Assunta Sperino - Pag. 38

Giuseppe Pirrone - Pag. 39

Marino Moretti - Pag. 40

Circa Scoppa - Pag. 41

Francesca La Terza - Pag. 42

Sandro Camilletti - Pag. 43

Cecilia Braccesi - Pag. 44

Neris Casteller - Pag. 45

Silvia Fuochi - Pag. 46

Manuela Barbagallo - Pag. 47

Benedetto Ghielmi - Pag. 48

Beatrice Biondo - Pag. 49

Luciano Della Vecchia - Pag. 50

Marco Colombini - Pag. 52

Marzia Calosci - Pag. 53

Jessica Pignataro - Pag. 54

Enza Maria Giumelli - Pag. 56

Federica Gallotta - Pag. 57

Brunella Belli - Pag. 58

Andrea Saratoga - Pag. 60

Patrizia Pierandrei - Pag. 61

Antonio Brienza - Pag. 62

Carlo Di Clemente - Pag. 63

Alberto Cramarossa - Pag. 64

Sara Bergo - Pag. 65

Ludovico Marcucci - Pag. 66

Cristina Simoni - Pag. 67

Giorgia Balconi - Pag. 68

Francesca Lombardi - Pag. 69

Antonio Barracato - Pag. 70

Federica Testa - Pag. 71

Roberta Canu - Pag. 72

Fabio Mele - Pag. 73

Sergio Magnani - Pag. 74

Assunta De Maglie - Pag. 75

Nicola Ricciardi - Pag. 76

___________________

A tutti gli autori e tutte

le autrici, grazie di cuore.

Per aver risposto con

entusiasmo alla nostra

semplice idea, per la loro

passione e anche

per la pazienza.

Un abbraccio di cuore.

La Redazione di

Italia Poetica

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 3


Italia Poetica

Pallore amaro!

di Lucia Triolo

Pallore amaro!

Si chiudono gli occhi

in pieno giorno dentro la mano

resta staccato il destino

dal fiato

che corre ammalato

su paure scandalizzate

È violenza è violenza

il grido riempie di silenzi strade vuote

precipita nelle tasche fredde bucate

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 4


Italia Poetica

Vita nei campi

di Antonio Caterina

Vita semplice, ma dura,

fatta di sacrifici, di

rinunce, sorretti da una

fervente fede e dall'unione

di famiglie.

I canti per alleviare il duro

lavoro e il dovuto rispetto,

tutti uniti per poter vivere,

campare, onestamente e

dignitosamente.

La terra ha bisogno di

neve, mentre i padroni

speculano sul sudore,

la fatica di braccia

di gente umile.

Mani rovinate dal lavoro,

dal freddo e collaborazione

per l'uccisione del maiale.

Curare e amare la propria

famiglia è un dovere,

quella buona cucina di

una volta, tutti riuniti

intorno al camino, mentre

i nonni raccontano storie

ai bambini.

Giochi semplici e poi

felici con poco, adesso

tutti vogliono,tutti

pretendono, non capendo

che nessuno ti regala niente

nessuno fa niente per

niente.

Nella vita non si finisce

mai di imparare, vivere

nelle cascine.

La madre celeste, la

madre di tutti, ci

dona amore, che poi

dobbiamo donare al

prossimo.

La salvezza si ottiene

con i sacrifici e la

devozione.

Il progresso, come la

globalizzazione può essere

sia una nuova speranza,

o una delusione.

La saggezza è una qualità

che pochi hanno e si

acquista con l'esperienza.

Oggi la gente ha idee

strane, balorde, per la

testa, bisogna stare

sempre sul chi vala.

Vedere e non toccare

è solo da crepare

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 5


Italia Poetica

Affetti

di Claudio Rande

Periodo confuso, Contagio diffuso

Cerchi risposte, trovi domande e resti deluso

Dannata evoluzione! Da maschera a mascherina

Uno nessuno centomila in fila, maledetta Cina

Affetti a distanza, Affetti dalla vita

Tramonti sul balcone, un’altra giornata è finita.

Ridotti gli orizzonti in questi giorni

Fantasia fatti mia in queste notti

Trasportami, Ingoiami, Trasformami!

Luna illuminami, Sole ascoltami

Voglio bruciare, bruciare e bruciare

Infine spegnermi nel mare,

Voglio volare, volare e volare

Tornare sulla terra quando ognuno saprà amare.

Amara situazione di questa generazione

Il verbo più comune di quest’anni? Distruggere

Ora è chiara la nostra punizione.

L’esistenza si ribalta

Nessuno più vuole la Corona!

Il pianeta si risana grazie all’uomo che va in coma.

Dobbiamo pensare agli sbagli fatti allora

Che molto probabilmente, si, li rifaremo ancora.

La speranza mai si perde, vero

Puntiamo al verde non più al nero

Un uccellino alla finestra che sussurra: “Esci fuori e guarda il cielo”.

Per essere concisi, facciamola finita coi finti sorrisi

Masse d’imbecilli in cerca di giorni felici.

BASTA con tutte queste armi di Distrazione di massa

Ripartiamo a testa bassa, non più sul cellulare

Ma chiediamoci chi siamo ed aiutiamo chi sta male.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 6


Italia Poetica

di Matteo Piergigli

533

chi resta a chiamare

anche solo un giorno

un abbraccio a trattenere

gli occhi quando fa buio

*

534

sei rimasta

terra sotto radice

c’eri a metà

a dividere il sale

*

535

il (tuo) respiro accanto

una forza che separa

terra e schegge la morte

come un chiodo, nient’altro

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 7


Italia Poetica

Giostra di Passione

di Giulia Sacco Proila

Altalene d’oro

Tra i tuoi riccioli biondi,

mi piace far tesoro

dei tuoi sguardi giocondi.

Scivola sulla mia pelle

Il tuo sospiro ansante,

si rincorrono monelle

le dita colte in fragrante.

A gara per il primo

Le ciocche sul tuo collo,

sei un rompicapo o un mimo,

se sei il premio non mollo.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 8


Italia Poetica

Via d’uscita

di Grazia Mastromarco

Tace la mia città.

Si stagliano sagome di cemento

all’orizzonte, immobili.

Formicai di voci e colori

e sospiri e schiamazzi

interrati da terrori e decreti.

Fiumi di lustrini e risate

congelati su un letto di paure e di morte.

Un silenzio innaturale

aleggia sulle piazze deserte.

Un vuoto assordante

echeggia lungo le strade.

Rimbomba tra le case

la paralisi di ogni gesto e incontro.

Ibernate le vie e i giardini,

aspettano oziosi i fremiti

ed i sobbalzi dei cuori.

Panchine solitarie invano

attendono i baci dei giovani amori.

Ma celati dai muri e portoni

battono cuori impazienti

pronti a ubriacarsi di rumori suadenti.

Brulica potente la vita

dentro le dimore sbarrate.

Interminabili spazi

percorrono libere le menti.

Le anime non conoscono sbarre,

i pensieri non temono improvvise prigioni.

Ai divieti che gli spazi stringono

fa eco un potente grido sommesso.

La via d’uscita è dentro di te.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 9


Italia Poetica

Presa di coscienza per elettrodomestici a due gambe

di Diego Cocco

Troia e positivo,

come restarsene seduti

con un bambolotto in braccio

a veder sfrecciare la solita macchina,

positivo corso

Troia città,

annusare il morbo

concludendo vecchiaie insostenibili

dopo aver tenuto per nove decenni

l'uccello al caldo

adesso

in questa brezza mattutina mortale

questa brezza dal significato storpio

questa brezza

troia e positivo

che ci fa ripassare gli amori

a piccoli tagli di coltello

mentre le chitarre muoiono scordando,

Urlo d'amante impegnato

nella divulgazione di fandonie

alla stregua del coglione in canottiera

di flanella che canta dentro un'utilitaria

scolorita,

quando succederà vorrò essere davvero lui

non vedendo futuro di piccoli esseri

scalcianti

troia e positivo dal senso invertito per

i pantaloni e le scarpe classiche che ubriacano

la città col loro moto senza contenuto,

sogno di perdere sangue dalla pancia

dopo aver compreso la mia origine

di robottino dal culo scarno.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 10


Italia Poetica

Ritratto di una Donna

di Riky Puntil

La bellezza

della Tua

Essenza

La Chimera

della

Tua

esistenza

Il ritratto

di una

Donna

Tu…

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 11


Italia Poetica

I boccioli

di Elisa Armellino

Oltre il vetro due minuscoli ciliegi

Sul marciapiede

sono in fiore

Noi li guardiamo da dietro i vetri,

tu seduto sul davanzale

io che ti tengo per non farti cadere

Li hanno piantati l’anno scorso,

avete quasi la stessa età

Chissà se noti

i pochi passanti

le mascherine sulla bocca

appena qualche bau bau

più nessun cliente nel ristorante di fronte

Ma forse non ti interessa

I boccioli non hanno bisogno della primavera

Sono la primavera ma non lo sanno

Tu guardi i ciliegi

Io guardo te

Nonostante tutto, questa primavera

La possiamo abbracciare.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 12


Italia Poetica

La mia cara montagna

di Adriana Loberta

Bella come il panorama

che separa la montagna dalla pianura

con il suo corpo snello e modellato

che manco fosse Afrodite, le sue guance soffici e dolci

sono un comodo cuscino da accarezzare,

i suoi orecchini tondi, come il sole

rendono una vera signorina,

il suo dolce nasino piccolo, tenero, fantastico,

quei capelli così belli con questa ciocca verde,

ma ribelle.

Le sue unghie affilate, e ben curate una tigre,

vorrei tanto essere la sua preda,

i suoi occhi vispi, mi fanno battere il cuore,

quando mi guardano rimango, a bocca aperta.

La sua bocca sotto due piccole fossette,

la rende ancora più bella, la bacerei mille volte fino a mancare di fiato,

perché se mi fermassi, sarei solo uno stupido.

Sento di conoscerla, la sento vicina,

un mio secondo cuore che, batte fuori dal petto.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 13


Italia Poetica

Libera

di Francesca Sartorio

Tu che al lavoro ci vai scegliendo i tuoi bei vestiti

lo sai cosa vuol dire

infilarsi maschera, guanti, occhiali, cuffia, visiera?

Tu che urli il tuo sequestro,

non dici mai il tuo grazie

a chi sceglie di non lasciare indietro il ferito,

gli guarda la paura da vicino,

e perde la sua libertà.

Tu che ti senti oppresso

ignori che senza salute non c’è movimento.

Chi ha quasi perso la vita

sa che il mondo è in prestito,

che noi siamo in prestito.

Prima di fare ritorno

scegliamo le parole

come lo scultore cura la sua materia.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 14


Italia Poetica

Atavica commistione

di Carmen Ferraro

In reiterata alternanza, il nuovo dì scandisce,

in rituali umane azioni, le proprie ore,

e ad inebriante avvicendarsi dei naturali eventi

è mirabile corrispondenza di antropico gesto, in domestica dimora.

Il primigenio regno, in incessante e remoto reclamo,

approdando ad agognata tregua, per torto umano,

introietta ardito e arguto intelletto

in confortevole nido.

Or, l’abil mente si reinventa,

or, in palese premura si sgomenta,

or, in inesorabile cronologico fluire, con mesto sentire,

fronteggia il proprio pervicace pensare;

e se il parvente operare,

in forzoso evento,

manifesta, impotente, indotto freno,

il puro e abile ingegno,

or, dischiude ampio spazio a più nobili mire,

affrancato, adesso, da deprecabili ambizioni;

or, veemente, brama rigenerata, atavica commistione.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 15


Italia Poetica

Verranno giorni

di Iana De Muro

Verranno giorni

in cui vivrai di ricordi

e saranno

le uniche pagine del passato

che non vorrai cancellare.

Ti faranno compagnia

nelle sere dell’inverno

dei tuoi anni.

Come raggi di luce

illumineranno

la tua esistenza

e quello che un giorno

era niente, improvvisamente,

apparirà prezioso.

Perla diventerà il vissuto,

da custodire dentro l’ostrica

e da guardare,

quando l’anima

avrà sete di speranza.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 16


Italia Poetica

Invece

di Luca Pezza

Manteniamo le distanze

ieri invece

ci abbracciavamo

incantati?

Una mascherina sulla bocca

ieri invece

ci sorridevamo

sinceri?

Guanti a preservare mani

che fino a ieri invece

si sfioravano

con tenerezza?

Sigillati e isolati

dentro appartamenti

che fino a ieri invece

avevan porte e finestre

spalancate sul mondo?

Un morbo letale sì

come l'indifferenza

che indirizza i nostri sguardi

come l'arroganza

che ci prosciuga l'esistenza

come la menzogna

che supponiamo verità.

Troppi sono i morti

li incontravamo tutti i giorni

li vedevamo invecchiare

li amavamo così com' erano

li nutrivamo con generosità

ma qualcun altro

desiderava far lo stesso

con color che invece

seguitiamo a rigettare

come opzioni senza senso

e abbiamo disprezzato

scoraggiato e affondato.

Ricordiamocelo

quando si troverà un vaccino

e l'ingiustizia invece

nemmeno allora

ci vorrà

consapevoli e ribelli.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 17


Italia Poetica

Rime dei pensieri brutti

di Antonella D’Angelo

Va' via,

esci dalla mia mente pensiero reietto,

esci dalla mia mente pensiero infetto,

Romba il motore, vibrare di tuono,

l'occhio batte e ribatte, ma è cieco al suono.

Quando il silenzio è più assordante

raccolgo la maschera è sono trionfante!

... ma subito dopo

batte e ribatte, il vicolo è buio

Risponde sempre con lo stesso abbaio.

Lasciami andare pensiero infame!

Ci sono dieci, mille fontane!

Ho sete di pace, non di ciarpame.

Lasciami vivere il mio camminare.

È sempre più duro riuscire a volare.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 18


Italia Poetica

Una corsa “verso” il tempo

di Marina Centorrino

Quante volte, Signore,

il tuo orecchio ha udito: "Non ho tempo per te!"

L'ho perso per strada

o in tasche bucate di giornate vuote,

su sedili di pigrizia e tapis roulant di ambizioni.

L' avrò appeso al chiodo di sogni infranti

o donato a chi ne ha fatto spreco,

L'ho barattato a quel tutto che sapeva di niente, ridotto a brandelli, tra spirali di doveri e parole

affilate come spade,

diluito con amarezze dal gusto di dolci inganni...

E mentre l'orologio del mondo segna istanti infiniti di silenzi, attese, solitudine e paura,

le lancette del mio cuore scandiscono battiti di fiducia in Te,

preziosi secondi di buio anelano alla luce

ed il calendario dell'anima si colora di vita!

Padre mio,

ricolmi di speranza la clessidra del mio cuore e quelle ore rubate dal nulla:

è tempo di "mettersi in cammino"!

Ogni rintocco che vibrerà in cielo

sarà un invito a farmi strada,

per "una corsa (non contro) verso il Tempo"...

dell'Eternità.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 19


Italia Poetica

Come mi sento

di Samanta Sansovini

Non indosso un tacco

nemmeno un abito diverso,

sono sempre uguale

e neanche mi trucco.

Non ho una piega

e non ho un colore,

fatto da qualcuno

che lo faccia per mestiere.

Lavoro, cucino, pulisco,

guardo la tv,

e gioco spesso a carte.

Solo la mia passione

tutto questo mi ha lasciato,

scrivere e pensare,

e questo nessuno

me lo può negare.

Qui non ho restrizioni

e per me è una fortuna,

con un foglio e una matita

vado fino sulla luna.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 20


Italia Poetica

Come ticchetti sulla strada

di Marco Pagani

Come ticchetti sulla strada

come pioggia improvvisa, diritta,

i passi, ora.

Come fruscii di topi in soffitta,

nugoli di foglie aizzate dal vento

le voci, ora

dove prima stava

acciambellato sul mondo stranito

quel sornione silenzio.

Ed ora solo gli occhi

ci rimangono dell’altro

per capirne i tramestii del cuore.

Non sorrisi, smorfie o labbra serrate

per intuirne i desideri.

I pensieri ora stanno là, immobili

mentre immagino

ciò che sentivo

quando una pelle sfiorava la mia.

Quel vivere

che una sera ho rivisto

ascoltando il cielo trattenere il respiro.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 21


Italia Poetica

Mi dici che fra un anno

di Michele Messina

Mi dici che fra un anno,

quando sarà passato

questa orribile contagio,

mi toccherai i capelli,

aspetterò non ho niente

di importante da fare.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 22


Italia Poetica

Tutti uniti

di Olimpia Muzzopappa

Non è ancora primavera

l'alba si affaccia su strade deserte

fermo sembra il tempo fino a sera

rimbombano nelle case le allerte

di cifre che crescono ora dopo ora

insieme alla paura di chi spera

di non sentir di altri contagi ancora

perché presto venga primavera.

E cambiano all'improvviso i giorni...

la fretta è già un ricordo passato

c'è odore di pane nei nostri forni

c'è un libro da leggere dimenticato.

A vincere in tutto il Creato

sarà soltanto la Natura

che chissà... forse lo aveva pianificato

via lo smog, si respira aria pura.

E tu invisibile nemico

colpisci e colpisci ancora

ma presto - io ti dico -

tornerai nel vaso di Pandora

perché tutti uniti contro di te siamo.

Vite cambiate e progetti andati in fumo

saran serviti a poterci dare ancora la mano

a poter sentire della primavera il profumo...

Ma non per quei volti stanchi, tirati

di fatica, dolore, rabbia, impotenza

stan dedicando la propria vita ai malati

un solo nome han giorno e notte: emergenza!

E non per chi... per posare un fiore

dovrà aspettare che tutto questo sia finito

che anche vivere il proprio dolore

adesso non è consentito.

E neanche per chi ha i suoi affetti lontano

al Nord, al Sud e in ogni dove

che a dirlo sembra così strano

ma siam tutti separati da questa triste unione.

E dietro tutte le saracinesche abbassate

a spegnersi non sono solo le luci

che per chi non ha soldi a palate

insieme ai sogni, c'eran speranze e sacrifici.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 23


Italia Poetica

L’Invisibile

di Elena Lorenzi

L’invisibile unisce il mondo

Abbatte ogni frontiera

Azzera ogni discriminazione.

L’invisibile ferma il mondo

Abbatte l’uomo

Azzera il suo potere.

L’invisibile dichiara guerra al mondo

Abbatte le bombe

Azzera gli armamenti.

L’invisibile fa paura al mondo

Abbatte tutto

Azzera la vita umana, accresce la natura.

L’invisibile nuoce al mondo

Non abbate i confini, li innalza

Non azzera le differenze, le eleva.

L’invisibile da una speranza al mondo

Non abbatte i vecchi concetti,

Non azzera il prima.

L’invisibile sconforta il mondo

Non abbatte le sterili apparenze

Non azzera l’egoismo

L’invisibile osserva il mondo

incapace di cambiare,

nutre la fiducia in un uomo migliore,

ma non azzera le bocche dogmatiche

arse di ignorante inquietudine.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 24


Italia Poetica

Guerra

di Gabriele Zanchin

Si è spenta la luce, non c'è più voce;

fuori la guerra, dentro la galera.

C'è un silenzio irreale in questo mondo oramai tutto virtuale.

Un nemico invisibile che colpisce, uccide, con forza e cinismo: è drammatico ma si capisce.

Un nemico astuto fatto di scienza e di nulla che si insinua ovunque e rimane, comunque.

Che ama la morte, che odia la vita ma lo si combatte e lo si vince con l'umana intelligenza,

infinita.

Ma è una guerra lunga, aperta che obbligherà l'uomo, comunque vada, a rimanere all'erta.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 25


Italia Poetica

Armageddon

di Angelo Marzullo

La primavera è altro che un cielo chiaro

fareste meglio a cominciare a nuotare

e c'era tutto un programma futuro

che tutte le campane andranno a cantare

la linea di un sorriso cancellata

che non vedi più il sole e le stelle

cercando l'isola incantata

e una luna e dei fuochi alle spalle

il vostro autunno senza piume

ancora persiste nel suono del silenzio

ma può morire un fiume?

è già domani o è solo la fine del tempo

e se ci diranno che è un destino della Terra

i greci, i fuochi e l'infinita guerra.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 26


Italia Poetica

Coronati di speranza

di Roberto Lasco

Nell’etere elegante

si libra una corona di speranza.

Momenti di delirio

si mutano in orgoglio e saggezza,

per affabulare il remoto impeto,

che si flette al cospetto

del trionfo provvidenziale,

di una fede atavica e pura,

che soccorre fra le stelle

uomini solidali

nel coronare un sogno,

richiamante la realtà,

per condurla tra gioie

apparenti e scomparse

nel vuoto del nulla.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 27


Italia Poetica

Oltre la notte della Terra

di Silvia Favaretto

Percepisco che

Questo gelido inverno

Stia incubando una primavera

Il cupo freddo

Sta tramando tepore e risveglio

E torneranno le rondini

Con il gelo alle calcagna

Ma vive

E libere

A ricordarci che c’è verde

Oltre il candore

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 28


Italia Poetica

Battenti chiusi

di Serena Lombardi

Solo il ferro ci separa.

Quel freddo metallo che si ciba di paura

e allontana la carezza più pura.

Così lontani da non sentir più l’allegria,

così lontani da spingerci sempre più via.

Appena appoggiati a quella porta

che sostiene ogni nostra incertezza

e quell’amara stanchezza.

Quella porta che regge e non crolla,

ma appena barcolla

come le nostre anime forti e salde

che donano sorrisi

e nascondono le lacrime.

E che il ferro ci sia testimone:

giuriamo di tornare senza padrone,

che nulla mai ci separi

e che ogni cosa rischiari.

Giuriamo che quella corona

la porteremo in testa

e mai più nel corpo

con la sua ira funesta.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 29


Italia Poetica

Sotterraneo è il cielo

di Valentina De Marco

Come un'onda densa si abbatte

tra le cime dell'essenza.

la schiuma si fa carne di anima nera,

la vista riflette paesaggi inaspettati:

alberi da frutto e farfalle.

Ma la farfalla nasce e muore

mentre si discosta dall'alternarsi della notte.

Sotterraneo è il cielo

come nave invisibile sulla pietra,

sommersa da lenzuoli di lacrime,

sfumature di seta.

Sotterraneo è il cielo

disfatto tra l’arcobaleno.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 30


Italia Poetica

di Ida De Luca

Guardo la tua foto

Seguo i lineamenti del tuo viso con un dito

Non sapendo quando potrò farlo di nuovo

Niente più voli last minute per poter venire da te

I nostri weekend insieme ora sono solo un ricordo

Non so quanto tempo dovrà passare prima di poterti abbracciare di nuovo

Stasera hanno blindato la mia regione

Per paura

Per difesa

Per precauzione

Per il Covid-19

Ma il cuore non si blinda

Perché mi basterà chiudere gli occhi per essere vicina a te

Perché lì dove batte il tuo cuore, batte anche il mio

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 31


Italia Poetica

Ma spesso penso che il Poeta abbia ragione

di Piera Sestini

Ma spesso penso che il Poeta abbia ragione

Quando di Aprile dice che è crudele.

Eppure è Primavera, è quella la stagione

Che svela segni e meraviglie e intensa è l'emozione.

Il fiore al bulbo e al ramo il boccio è sempre fedele.

Ma spesso penso che il Poeta abbia ragione.

Tutto riappare, esplode, inebria, un’accelerazione

Dei sensi. Ma riaffiora anche l’amaro dentro il miele,

eppure è Primavera, è quella la stagione.

Il lillà con cuori viola disegna ora la sua apparizione,

col verde delle fronde fa il salice lunghe ragnatele.

Ma spesso penso che il Poeta abbia ragione.

Tremolante l’immagine di un volto e la passione,

sopita, è come al vento la fiamma di candele.

Eppure è primavera, è quella la stagione.

Nel lago – lo ricordi? - presto ritornerà l’airone,

Che sfoggia le sue ali, spiegate come fossero due vele.

Ma spesso penso che il poeta abbia ragione

Eppure è Primavera, è quella la stagione.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 32


Italia Poetica

Considerazione

di Daniela Soncina

In un mondo dove si mastican istanti,

dove si vive d'intensi momenti,

sì corre, ci si logora,

ci si calpesta...

In un attimo il panico!

È finita la festa!

Sospesi in un tempo lento.

Rinchiusi ,soli o in famiglia.

Obbligati a guardarci dentro,

o faccia a faccia ,

negli occhi con chi ci è caro.

Riempire le ore

non di cose e lavoro.

Una prova improvvisa.

Nudi.

Disarmati.

Paura per il fuori,

timore per il vivere dentro,

in gabbie singole o famigliari.

Paura per il domani.

Spazi ristretti da condividere,

speranze,sogni,incontri...

Tutto chiuso fuori dalla porta.

Animi in subbuglio.

Sgomento, turbamento,

statistiche d'avanzamento

della malattia.

Lotte estenuanti in corsia.

Odor di disinfettante,

non di profumi di rosa e d'oriente.

Bisogno di cambiare la mente.

Quel che prima era desiderio

ora diventa note di rabbia,

noia, fastidio, gelo,

solitudine , indolenza, malinconia

in attesa che tutto cambi,vada via,

torni fiducia e la normalità.

La fantasia aiuta nell'inventarsi i

giorni.

Ed ora ancora in attesa,

non arresa,

dentro una vita sospesa.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 33


Italia Poetica

Senza Giotto, gli Apostoli e tutti i Santi

di Teresa Valentina Caiati

Di questo tempo incerto

aspetto

solo i titoli di coda

a chiudere un cerchio

imperfetto,

una parabola d'inverno,

senza Giotto, gli Apostoli e tutti i Santi.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 34


Italia Poetica

di Marco Santangelo

È di vetro il padre

Scuro verde come una bottiglia sul cui fondo c'è del vino.

Sopra un tavolo di legno il sole del pomeriggio ferma l' immagine.

È di vetro

Un vecchio bicchiere macchiato di tempo, di impronte di dita, di vita vissuta.

Scuro verde sul tavolo d' Aprile

Un foglio giallo Autunno dove scrivere respiri.

Cadono i respiri da fragili impalcature, cedono la forza al pavimento che accoglie cauto il sentire.

Una foglia cade, ha un peso.

Un respiro è più leggero, se soffi sul vetro appare, puoi scrivere ogni cosa e lasciare che il tempo

ne prenda il senso.

Lasciare che il tempo dimentichi tutto.

Verde bottiglia di vino rosso e bicchieri di vetro macchiati, sul tavolo di legno aspettano sera.

Come se oggi fosse domani

Saltare le ore e correre, immaginare di essere solo rosso e mai finire.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 35


Italia Poetica

Notte Stellata

di Miriam Lollini

Nascosta da un tetto o dalle nuvole

Sarà sempre una notte stellata

Ci lamenteremo del vento

E dei capelli che non ne voglion sapere

Di cadere sulle spalle.

Volano seguendo ovunque egli soffi

Si credono uccelli

Ma non lasciano il nido,

Non servono ali

Per giocare a mezz'aria

Sono dita sui tasti dello spartito di Dio.

Quando smetteranno di sibilare le fronde

Capiremo che il vento serviva

A ramazzare il cielo

E sarà sempre una notte stellata.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 36


Italia Poetica

Un senso

di Sonia Tricarico

Cerco un senso

a questa matrice collettiva

a questo silenzio che incombe

sulle ore giganti dei giorni

incollati alle finestre

Cerco un senso

all'impotenza umana

che la scienza combatte,

ai momenti vuoti

alle strade desolate

inebriante di aria pulita

Di lontano la natura

sfida le coscienze impermeabili

Trovo un senso

nella perseveranza del sole

che riluce ogni mattina in modo nuovo

e nella pioggia che trovo

più chiacchierona di sempre

Coniugo al presente

tutto il passato che

ho dato per scontato

e che ora mi è affine

come quelle cartine

della storia passata

smangiate dai ricordi senza gloria

Trovo un senso in ogni nascita

che non si arrende alla morte

e nella buona sorte che ci attende

quando ogni parola si accende

di coraggio e di speranza.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 37


Italia Poetica

di Assunta Sperino

Avrei voluto

una morte più umana,

guardarti e tenerti la mano

per mostrarti

che avevo coraggio,

per dirti di avere coraggio.

Avrei voluto

un fiore,di qualunque colore,

profumo del mondo

in cui ti ho lasciato,

perché ti resti nell'animo

qualcosa di buono.

Avrei voluto

guardarti un'ultima volta,

ti avrei sorriso,

avrei finto di esser serena

per proteggerti ancora,

ancora una volta,

dai dolori del mondo.

Avrei voluto,

bambina mia,

andarmene sola,

senza la folla

che mi accompagna,

nel silenzio di una chiesa,

senza il frastuono

dei motori dei camion...

Ma me ne vado,

bara tra centinaia di bare,

senza parole,

senza una lacrima.

Ritornerò

nei tuoi pensieri,

ti accarezzerò

in una folata di vento

e mi sentirai,

bambina mia,

tenerti la mano

ancora una volta,

perché il corpo brucia

ma io torno indietro,

torno a sedermi

sulla mia sedia,

a guardarti lavare i piatti,

a stupirmi di quanto sei bella.

Avrei voluto

una morte più umana,

ma sono contenta

che tu sia restata,

tu che cammini

dentro ai miei passi,

tu che impazzisci

per le camelie.

Coltivale sempre,

coltivane tante:

un fiore per ogni compagno

che viaggia con me

in un pezzo di legno.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 38


Italia Poetica

Zingara o Regina

di Giuseppe Pirrone

Zingara o Regina

L’anima mia la Tua non indovina.

Donna certamente Donna

Elegante naturalezza oltre ogni gonna.

Sono gli occhi da sognare…

Che mille domande mi fan fare…

L’anima sua che fa a gara con il suo corpo…

Per il sole far sentire poco lucente ed in perenne torto…

Delle mani in cui vorrei posare L’anima mia…

E li anche la dama nera mi sembrerebbe pia…

Forse sarà una nascente mania…

Ma in blocco sento scalpita la fantasia

Forse la voglia di riscatto…

Comincio al suo pensiero….

A delirare come è proprio d’un matto…

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 39


Italia Poetica

Fiume di pensieri

di Marino Moretti

In un fiume di pensieri,

che vengono dal ieri

graffiando le sponde

di questo presente;

la mente si perde

guardando l'orizzonte

dove veloce corre

del tempo la corrente,

verso un immenso mare

di infinite possibilità,

che sotto la nebbia

del futuro nascosto sta.

Un raggio di sole la dissolve

e legger vapore sale al cielo

tra sogno e mistero

e io son qui a domandarmi

se è verità o sol desiderio.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 40


Italia Poetica

IL 5 MAGGIO 1821 - 2020

di Cira Scoppa

Ei fu. Siccome immobile, non volle piu’ restare

con il Corona virus dovette dialogare

ma dialogando ancora, s’e’ fatta una cert’ora

siam fermi ed inani e pur oggi…usciam domani !

Meglio andare adagio , ne riparliamo il 4 maggio.

Tutto ei provo’ : la gloria maggior dopo il periglio,

la fuga a piazza Vittoria , la sedia e il tristo giaciglio.

Certezza vuol che con Conte, si salti un altro ponte

e con un triste grugno, si passi al 2 di giugno.

E a giugno, ormai e’ estate, mi pago il plexiglass a rate

e vado al mar contenta almen fin quando il vetro non si arroventa.

Mi sento come pianta in una serra

con l’ipotensione sbatto a terra.

Stramazzo sulla riva pronta per la terapia intensiva.

Due volte nella polvere, due volte sull’altar

non dico fare il bagno ma almeno poter pescar!

Con grande disappunto, saluto il mio congiunto

e intanto, poco male: son rientrata nei quindici fortunati del funerale ma son io

l’attrice protagonista , abbandono il mondo gramo come conviene ad un’artista.

E questo è il nuovo 5 maggio

che fa rima con coraggio

perche’ in siffatta occasione, sarebbe scappato pure Napoleone.

Lo disse tutto il popolo, lo decreto’ Manzoni

questo Corona virus e’ una gran rottura di coglioni!

Dalle Alpi alle Piramidi , dal Manzanarre al Reno

non dico in automobile ma almeno con il treno

speravo di tornare dal trombamico amabile

ma nel decreto nuovo, non e’ un affetto stabile

ed e’ per tal motivo , orba di tanto spiro

che per far passeggiate vane , io debba rinascer cane.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 41


Italia Poetica

Primavera

di Francesca La Terza

Da lontano la primavera

Avanzava lenta e incerta

Tra abbagli di luce di un sole nuovo,

nel mondo cauta camminava

E sbocciavano le rose nei giardini solitari

E fiorivano i ciliegi in terre aride e vuote

Da lontano si affacciava un’alba nuova

Già spenta e devastata... mentre intorno

Il mondo moriva

Indisturbata la primavera qui...

Avanzava tra strade deserte e sola vagava

tra città mute e spettrali

Si fermava il tempo per gli uomini al tramonto

Una nuova Era tra noi...

A baciare sabbie bianche un opaco raggio di sole

E non sapevano di primavera i volti di genti nel mondo

I visi di paura segnati e lacrime di sale

Accompagnavano il mattino perso ormai

Primavera inconsapevole e candida e pura

Passeggiava tra le campagne in mezzo alle viole

ed al canto dei passeri...

Leggera calpestava fili d’erba fresca

In un mondo distrutto ormai dal nemico

Invisibile e mortale,

Così calava una lunga notte assetata di anime immacolate...

Occhi lucenti si spegnevano e sparivano i sorrisi

Primavera di solitudine, stanca e deturpata

Raccoglieva brandelli di vita mentre

La speranza accendeva quei volti rimasti al buio

E candida come neve accendeva di nuovo i cuori

Feriti e lacerati all’orizzonte di una tragedia...

Primavera di un sole caldo abbracciava i superstiti

E occhi grigi or tornavano alla Luce

Nel mondo nitido che nasceva

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 42


Italia Poetica

In questo tempo

di Sandro Camilletti

In questo tempo senza tempo

dove tutto è immobile

il silenzio...

riempie l'abisso del momento

e l'attesa...

è ciò che rimane

Il giorno va senza ritorno

la notte ....vela il coraggio

di un viaggio ora incerto

e con sconcerto

seguiam l'andare

Il mare..... lontano

Il volo di un gabbiano

Immagini di un sereno

distante...andato ....perduto

ciò addolora e il battito sale

si aggrappa alla speranza

che con reverenza rassicura

Crudele è la storia,…vera!

ma nulla

fermerà la primavera

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 43


Italia Poetica

Lookdown

di Cecilia Braccesi

Non c’era che lo spazio

per stringersi a due braccia

come strizzati in un cappotto al gelo,

matrioske inscatolate in successione

mondo stato regione

e poi città palazzo casa

e sempre più in fondo, nel dentro noi

di stanze buie, soffitte inesplorate

terrazze a un sole nuovo spalancate,

porte senza chiave, comodi divani,

guarnizioni solide, tubi e giunte

a sorpresa senza una vera tenuta.

Abbiamo revisionato al volo,

senza gli strumenti adatti riparato,

evidenti ora i punti in cui bene

i mastri carpentieri han lavorato

e dove invece svogliate squadre

inesperte, sottopagate

Non resta adesso che puntellare

il fondo più profondo in noi,

di muri portanti appena crepati,

di intonaci a uno sfiorare di mani

sgretolati.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 44


Italia Poetica

Abbracci

di Neris Casteller

Impareremo ad abbracciarci

con gli occhi.

Ci lasceremo stringere

da uno sguardo di parole

e da mani invisibili,

con la forza che parte dal cuore

e si ferma lì, tra le ciglia

che ne cingono i confini:

bagliore puro,

ad un passo dal desiderio

di sentirci di più.

Saranno abbracci veri

perché gli occhi non mentono,

saranno abbracci spezzati,

custoditi

nell’attesa del tempo che verrà.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 45


Italia Poetica

Ho i miei fantasmi da ascoltare, io

di Silvia Fuochi

Si faccia silenzio.

Ho i miei fantasmi da ascoltare, io.

Che non credano

non li voglia sentire.

Non mi lascino sola

in balìa della loro assenza.

Si faccia silenzio.

Son tornati da me

per parlare di ciò che è mancato,

carezzare ciò che è dolorante,

curare antiche ferite.

Li aspettavo da tanto

seduta, in attesa paziente.

Si faccia silenzio.

Adesso sento i loro passi

lontanissimi e prossimi.

Ci saranno parole

ma conteranno di più gli sguardi,

quelli mancati e quelli sfuggiti.

Si faccia davvero silenzio,

ché troppe parole

nel nostro passato sono andate perdute.

Adesso ritornano ad accarezzarmi i capelli

sulla testa stanca che appoggio alle loro gambe.

Avrò indietro il loro sorriso.

Si faccia silenzio.

Non c'è posto né tempo.

Ci sarà una festa

di cui solo io conosco

la lista degli invitati.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 46


Italia Poetica

Giunse

di Manuela Barbagallo - Emmebi15

E fu così

in un battito d'ali, silenzioso,

mentre il cielo

non riempiva più nemmeno gli occhi,

che la mia bocca taque

le mie braccia non strinsero,

nessun passo davanti a me

nessun profumo nell'aria,

il cuore non batte'

la mia anima smise di fremere

e fu inverno.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 47


Italia Poetica

Disconnessione

di Benedetto Ghielmi

Sono sospeso in questo mare di parole

mi sento avvolto nella cerchia dei muri

avverto la mancanza del calore rassicurante degli abbracci

respiro ogni istante con la speranza di rivivere la realtà connessa con il prossimo

le mie labbra sussurrano flebili parole di ringraziamento per la carezza quotidiana

l’ago della bussola interiore è impazzito

ricerco costantemente un nuovo equilibrio

disconnesso ma non sconnetto il cuore

arma per vincere la battaglia dell’esistenza.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 48


Italia Poetica

L’attesa

di Beatrice Biondo

Nell’aria pesante di questa follia,

le strade svuotate, deserte, incupite…

La luna ci osserva, ma senza magia,

e pure le stelle si sono scurite

Dov’è che stan tutti i sospiri affannosi,

le mani frementi, gli sguardi ammaliati?

La luna non trova i sorrisi chiassosi

e i baci veementi degl’innamorati

L’amore ha bisogno di abbracci reali,

non può accontentarsi di foto e chiamate,

cos’è che ci fa con i tocchi “virtuali”?

La pelle è smaniosa di labbra infuocate

L’attesa è tortura per chi si appartiene,

la mente vacilla travolta dal cuore,

che si agita e rompe le ferree catene,

ma in fondo aspettare è una forma d’amore

E quando vedremo l’amata persona,

la sola che occupa corpo e pensieri,

sapremo che l’orrido virus corona,

non vince sui fremiti e amori sinceri

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 49


Italia Poetica

Il passo

di Luciano Della Vecchia

Ora, ammesso che tu non ci fossi più,

potrei tentare, si potrei tentare,

Ma tu dovresti essere già scomparsa, completamente lontana da me.

Potrei fare questo passo, potrei tentare,

tentare di aprire questo domani astuto e bugiardo,

e tentare leggere una traccia, di cosa poi:

lo sanno forse i soloni,

sai quelli che non rispondono mai alle domande precise.

E così perdo il segno

Poi ritrovo la via

Ed infine leggo le stelle.

Allora, ammesso che tu invece ci fossi

Che su qualche strada vicino casa tu ci fossi,

non potrei mai raggiungerti,

a causa dei miei passi

per colpa dei miei passi.

Non ne senti neppure il rumore.

Non ti sei mai voltata.

Non hai detto nulla.

Hai solo capito tutto, e non è poco.

Tempo di pandemia

di Antonella Marina Fulgosi

Sono il tempo e scorro,

come sempre,inesorabilmente,

come non fosse successo niente.

Il mio scorrere è costante,

istante dopo istante,

inevitabile ,incessante

come un fiume verso il mare ,

il mio compito è passare!

Sono un uomo e son sospeso

a questa realtà rimasto appeso,

il mio tempo si è fermato,

sono in una bolla

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 50


Italia Poetica

dove ogni istante è dilatato.

Spettatore del mio tempo

inerte,inerme ,

attendo disarmato

che questo tempo sia passato.

Sono un medico,un infermiere

questo mio tempo è estenuante,

devastante, logorante,

sono dentro un frullatore,

giro, corro e non mi bastano le ore.

Corro e cerco

in ogni istante l' avvenire

perché la vita non debba finire.

Sono un bambino

in un sortilegio intrappolato.

Questo tempo mio stregato

scuola e amici mi ha negato.

I miei giorni coi compagni,

i miei giochi e l' imparare,

l' allegria e il poter andare....

Il mio tempo spensierato,

vorrei, presto ritrovato.

Sono la saggezza, la prudenza,

chiedo all' uomo ancor pazienza.

Sono la fortezza, il coraggio

che renderà questo tempo

un triste momento di passaggio.

Sono la giustizia

che chiede verità

per questa offesa, devastata umanità.

Sono la speranza

che,ha sconfitto la paura

e cerca equilibrio per una vita futura.

Sono la speranza

di questo tempo essenza,

fatta di fiducia, fatta d'amore

perchè domani sia

un tempo e un mondo migliore.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 51


Italia Poetica

CO(ndi)VID(iamo)

di Marco Colombini

Per le strade sospese

frammenti di vita volano nell'aria,

come fuggiaschi del tempo rubato,

immobili di fronte al loro destino

come foglie senza vento

come stelle senza luce

riflessi nel sole che ha scritto altre storie.

Nei giorni che non sono,

nelle ore bugiarde, nei finti minuti,

il monologo di un perdente attore

scaduto dal potere

del divenire insostenibile

lancia parole vuote

come nubi minacciose

che oscurano il cielo di false promesse.

Tutto è innaturale dentro... e fuori

c'è una calma caotica

un rumoroso silenzio

che scalda il clamore

di aspri sogni e ruvide speranze

di reazioni assopite e rabbia

gettati nell'orgia di questa follia.

Ma sono ancora padrone di me stesso

della mia vita e seguo la mia strada

come l'alba e il tramonto, seguono

l'ineluttabile corso dell'esistenza.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 52


Italia Poetica

Il libro delle Segrete Meraviglie

di Marzia Calosci

In una notte nera di mare in tempesta

Un tronco spezzato in balia di uno scoglio,

Il fragore del vento e il sapore amaro del sale.

Aggrappata come l'edera al fusto

Persa come una conchiglia sulla spiaggia,

Altro non vidi che la luce accecante di un faro.

Un richiamo potente nell'oscuro delle tenebre

Una voce raccolta che si rivelava innanzi,

Scelta non ebbi che raggiunger la riva.

Senza forza, l'anima mia misera senza cammino

La nuda carne fredda e offesa,

Abbracciai le ginocchia al petto e chiusi gli occhi.

Una musica celeste a rapine i sensi

Con l'armonia della pace rinata nel cuore,

Rinnovai la speranza e il coraggio di riprender la via.

Un viaggio solitario ai confini di un foglio di carta

La matita spuntata dai mille colori diversi,

Scrissi le perdute parole e le fermai nel Libro delle Segrete Meraviglie.

Al rischiarar del sentiero dalla Luce sublime,

Nel disegnar la rotta all'alba del giorno nuovo,

Solo pochi verbi dalla notte più nera

... sia benedetto l'Immenso Disegno.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 53


Italia Poetica

Sospeso

di Jessica Pignataro

Correvo, impegnata, affannata.

Arriva da lontano

un mostro con corona infuocata,

lo ignoro, lo derido, insieme ad altri

sottovaluto, andando sempre veloce avanti.

All’ improvviso la corona colpisce in pieno viso

fino a fermare il sorriso.

Ferma tutti! Chi cade senza più respiro,

chi non può più correre in giro.

Un nefasto mondiale

Arresta allegria, superfluo, frivolezza!

Anche il tempo è sospeso

Lascia tutti sul fil teso.

Le giornate lunghe,

con lo scorrere del tempo che comunque esiste,

Appaiono vuote di cose e colme di domande.

Incertezze sulla fine dell’ incantesimo che si diffonde,

aumentano panico, ansie e insonnie!

Cio’ che continua e risorge

È la natura

Libera come mai prima ad ora!

Colori dei fiori, belle giornate di sole alle nostre dimore

Ove c’è buio e tristezza,

apatiche persone in ristrettezza

si consolano cucinando, mangiando ogni prelibatezza!

Un illusione di un buon sapore, che invece è amaro nella vita son costretti a ingurgitar, dando

anche pesantezza!

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 54


Italia Poetica

La notte sembra non arrivare mai

La testa rimbomba di pensieri, che fanno male assai!

La quarantena è tempo sospeso,

l’ uomo con orecchio teso

per sentir la notizia che dia pace

e l’ inferno che porta dentro finalmente tace.

Sognar di dire al 2020:

“la fine è arrivata per te, che tu sia spazzato via da buoni venti,

Lascia questo mondo, che hai ammalato e rendici liberi e contenti,

ai nostri dottori

faremo i nostri più grandi complimenti!”

Il pensiero di non aver alcun pena,

rompe la quarantena

e fà sperare in un’ alba serena!!!

Invece ci svegliamo, è

un’ altro giorno,

dà dargli un senso,

siamo in sospeso.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 55


Italia Poetica

Filastrocca del “Si può”

di Enza Maria Giumelli

Io vi voglio raccontare

cosa a casa si può fare...

si può usar la fantasia

per un po' volare via.

Si può esser sopra un prato

che in salotto è spuntato...

lì sdraiato in mezzo ai fiori

annuso un poco i loro odori,

e, se alzo gli occhi al cielo,

vedo un merlo sopra un melo

che canticchia una canzone

col suo becco arancione...

Poi, mi sposto un po’ più in là

e la stanza, sai che fa?

Incomincia a dondolare

e in altalena sembro andare...

con il vento tra i capelli

che li rende ancor più belli...

vado in alto e torno giù

100, 1000 volte e più...

Ora in fretta devo andare

perché è pronto da mangiare...

ma, al più presto tornerò

in quel posto che non so,

è un paese senza via

da trovar con fantasia...

è il posto del “SI PUO’...”

e, a giocarci, ancora andrò!

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 56


Italia Poetica

di Federica Gallotta

La pelle che invecchia è il campanello

d’allarme del tempo che scorre veloce.

Bubboni speciali, le squame bianche.

Mettere unguenti non servirà: senti

che dicono al telegiornale? Mille

operazioni per arti depressi

al dì, a chiunque faccia richiesta.

Pelli cucite asportate da dove

non vedi. Trasfusioni perenni, e

lente convalescenze in ospedale.

Ne vale la pena. Questo è il futuro

e lo passa la mutua. Affrettiamoci:

l’eterno ci aspetta e già siamo in ritardo.

Fuori ci attendono treni volanti

ripide rampe per assecondare

la guarigione, e la quarantena

in comode sale climatizzate.

Spingi un bottone: clic sullo schermo

al presagio di morte abituale

non crediamo più: hanno trovato un gene

– non ho capito come, neppure il nome.

Ci salvano tutti, capito? Tutti!

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 57


Italia Poetica

E inciderò una data

di Brunella Belli

Mestre panchine,

lordate di sangue,

sudore, vomito, sputi,

bestemmie e preghiere.

Altruiste disinteressate,

mediatrici di coesioni di solitudini.

Beate panchine

testimoni di risi e sorrisi,

di festosi batlammi di bimbi,

di innoque confidenze.

Come panche di chiese

conoscono tutte le parole belle

e pietose bugie.

Attendono le dolci panchine,

controfigure di noi stessi,

attendono qualcuno che tarda a sedersi

per lasciare andare i propri pensieri.

Qualcuno, stasera, non verrà.

Disattesa, invana speranza.

Agognano compagnia le panchine,

ignare e pazienti

sperando diventare ancora

un tutt'uno col nostro prossimo.

Ma le panchine non conoscono le storie

lontane dal loro spazio

e da questo tempo

che ora non é tempo.

Non sanno ciò che accade loro intorno

e nessuno puó raccontarlo ora.

Chiusi, distanti,

discosti, separati.

Staccati, strappati.

Né parole, né abbracci.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 58


Italia Poetica

Neppure sfiorarsi.

Si temono anche gli sguardi

nei vuoti spazi vitali,

surreali palcoscenici di paure

e terrore sottotraccia.

Ma io guardo le panchine inconsapevoli

dei fatti che dividono,

e spero.

Spero di prendere questo infausto tempo,

mettermelo in tasca,

portarlo lontano

e gettarlo via.

Via da me,

dagli altri,

dal mondo.

È mi siederó, allora,

su quelle panchine

lasciando sconforto e affanno,

raccontando loro una storia.

Una storia a lieto fine

mentre cerco di nuovo mani amiche,

bramante, desiderate.

E insieme,

in un abbraccio che ridona vita,

incideremo sul legno amico delle amate panchine,

una data.

A breve.

Come un vessillo

a memoria di una grande vittoria.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 59


Italia Poetica

Una volta che sarà estate

di Andrea Saratoga

E inaspettatamente aprirai gli occhi

Sarà il momento del risveglio

quando la stanza è ancora buia

e vuota di parole.

Prima ancora che salga la voglia del caffè

Sentirai infrangersi l'ultima coda del sogno.

Immerse nella fitta nebbia dei ricordi

ti scorreranno davanti agli occhi strade vuote

Morti nelle piazze, bocche cucite

e occhi vuoti di speranza

Ma le ultime immagini di un mondo in trappola

Ti scivoleranno presto via dalle dita.

Resterà solo una calda goccia di stupore

per qualcosa che saprai aver perso per sempre.

Ti stropiccerai gli occhi, ti alzerai dal letto

E finalmente tutto svanirà nella frenesia dell'inizio giornata.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 60


Italia Poetica

Riflessioni sul Contagio

di Patrizia Pierandrei

Dopo tanto lavoro e confusione

è scoppiata la pandemia in tutta la globalizzazione,

portando scompiglio nella città,

che finalmente ha avuto un periodo di tranquillità.

Dalla scuola costretti nelle classi pollaio,

fin ad ora in casa stiamo per non avere qualche brutto guaio,

aspettando che ci risanino le aule

e si ritorni con uno decreto speciale,

che faccia tutti per precauzione distanziare.

Ma per fortuna ci sono i computer,

che ci permettono con gli alunni lontani

di registrare lezioni fondamentali,

con gli strumenti di alta tecnologia

e ogni sorta di peculiare ecologia.

Abbiamo così insegnato anche ai più piccoli

a sperimentare la moderna scuola a distanza,

che ci da la speranza,

di incontrarci sebbene ci sia l’epidemia.

Con la televisione ci danno notizie straordinarie,

per evitare di uscire senza mascherine,

che ci proteggono dai possibili contagi

e si raccomanda con le dovute precauzioni,

che le distanze si devono mantenere,

perché così i contagi si possono contenere.

Convivere con il Covid19 non è facile,

per i bambini è proprio difficile,

perché non possono più insieme giocare

e nei giardini liberamente passeggiare.

L’attesa è lunga ed estenuante,

mentre si pensa alla fine della quarantena,

passiamo il tempo con i nonni,

che spesso sono a casa da soli.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 61


Italia Poetica

Vorrei rinascere, su questa terra, e con la mente tornare a ieri

di Antonio Brienza

Riposti e assorti, con l’intelletto, congetturando mille pensieri

indeboliti, dinnanzi al mostro, il qual sovverte i nostri piani.

Quantunque il popolo, il venticinque, l’audace induca ad esser fieri

oh bella Italia, a malincuore, scruto quel vile legar le mani;

il virulento, meglio spietato, malvagio virus che fino a ieri

in seno al petto, dell’anticristo, ora minaccia il nostro domani.

L’isolamento, l’indegna pena, che il cuore getta tra mille roveri

così d’un tratto, miseri uomini, siam diventati novizi orfani

lasciando soli, tra quattro mura, abbandonandoli come dei ruderi

i nostri cari, loro sorrisi, una carezza: così lontani

nel mentre insorge, come in un incubo, una tremenda guerra tra poveri.

Intorpidendo, la mia ragione, nel sovrapporsi pensieri arcani

in sella al mulo, arando un solco, quel contadino nei suoi poderi

proprio laddove, garbatamente, una fanciulla e le proprie mani

la treccia al vento, diamanti ornanti, vibran nell’aria, commedia in fieri

cotanta grazia, splendor divino, seminandovi tre tulipani

i quali al sole, di fine aprile, donano alloggio ai minuti passeri.

Dolce vibrando, canto melodico, mi hai risvegliato in sol stamani

ghermendo in cuor, tra i miei dilemmi, riuscendo a renderli così leggeri;

come un bambino, col suo candor, osserva in volo mille gabbiani

che con ardore, ed eleganza, nel turbinar su quei crateri

affascinato, in un tormento, stregano il cuor due occhi castani.

Oh vile mostro, ci hai segregati, rendendo notti e giorni austeri

portando via, in prima istanza, nel tuo ripudio i nostri anziani

hai depennato, in ogni vita, su carta bianca i propri sentieri

occultandoti, in maniera vile, e intimorendo molti cristiani.

Imprigionati, noi malviventi, segregati nelle proprie carceri

rimembrando, che anche i medici, appartenessero agli esseri umani

sobillando, con veemenza, un triliardo milleuno pensieri

oggi soffro, a denti stretti ahimè, urlando contro i cormorani:

vorrei rinascere, su questa Terra, e con la mente tornare a ieri

laddove tutti, nel proprio cuor, sognavan d’essere un po’ gitani.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 62


Italia Poetica

Fiato corto

di Carlo Di Clemente

Tra familiari pareti,

sottili membrane contro l’estraneo,

si gode e si trema,

con respiro corto,

la paura è un muscolo involontario.

Le case, ripiene di tutto,

hanno occhi per guardare,

ogni finestra è uno specchio

per il vicino,

lo guardo e gli assomiglio,

nella smorfia sembiante sorriso.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 63


Italia Poetica

Soli a metà

di Alberto Cramarossa

Ci mancano gli affetti,

lo abbiamo capito che

un virus non può distruggerci

ma ci dice che non siamo perfetti.

Vivere o non vivere ora

Non c’è risposta a questa domanda

Messi allo stremo da qualcosa

Che non si può toccare

Non puoi sentire

Ma sai di potere sconfiggere.

Curioso a quest’ora

Come i pensieri sono tanti

Mentre la libertà ci

Chiede pietà e noi

Sappiamo che ci sarà

Ma per il momento non tornerà

Perché siamo soli

a

Metà.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 64


Italia Poetica

Primavera 2020

di Sara Bergo

Mentre noi ci affanniamo

la natura si riprende ciò che è suo di diritto.

Esplodono i colori,

tutto intorno non si sentono che i canti degli uccelli,

incessanti dialoghi di cinguettii

che suonano come musica.

Gli animali fanno ritorno dopo un lungo inverno,

e trovano uno spazio sconfinato,

niente più recinti, niente più minacce.

Le acque dei canali, pulite,

lasciano intravedere i loro tesori sommersi,

custoditi gelosamente dalla mano dell’uomo.

Il cielo è terso,

non una nuvola che non sia pioggia

e il sole limpido, alto, luminoso.

È il tepore della primavera,

che non conosce confini,

non conosce nemici,

non conosce morte.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 65


Italia Poetica

di Ludovico Marcucci

Avanzi passo dritto naso all’aria

due zaini rosso e nero

due valigie grasse e stanche

una tracolla

bianca

ti sguscia via di spalla a poco a poco

ed ecco sei Persefone al trasloco

è primavera: tutto induce

a credere che torni tu alla luce

allora dimmi, Core mio

perché i tuoi occhi

più casa s’avvicina, più mi sembrano

riflettere una tomba?

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 66


Italia Poetica

di Cristina Simoni

Il sole si è mostrato in tutto il suo splendore

ad annunciare l’inizio di una nuova stagione.

Dalle finestre delle case

la musica si propaga con le sue note alte.

La gente ha voglia di uscire

di gridare al mondo che si può ricominciare.

“Ciao amore, ho tanta voglia di abbracciarti”

sono le uniche parole che escono dal cuore.

“Anch’io mamma, vorrei abbracciarti”

ma non si può.

Dobbiamo resistere.

Eppure oggi il cuore esplode

di sole da regalare.

Dire, fare, baciare

lettera o testamento?

Tira su il mento.

Facciamo finta di giocare a nascondino,

trovami tu che poi ti trovo io.

Che voglia di correre...

di sole sulla pelle

di vento tra i capelli.

Chiudi gli occhi.

Respira profondamente.

Sei in un prato fiorito

di primule e di viole.

Ti stai rotolando sull’erba,

il mondo è tutto sulla tua pelle.

E non c’è Primavera più bella.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 67


Italia Poetica

Cosa sei

di Giorgia Balconi

A te.

Alla tua bocca

Sconosciuta,

Al tuo pensiero

Che mi ha cercata.

Immagino.

Nella tua voce

Il mio nome,

Nei tuoi occhi

L’azzurro del mare.

Distanti ma uniti.

Annullata l’aria

Che ci divide,

Liberiamo

La nostra storia,

In un mondo

Che finalmente

Sorride.

Insieme.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 68


Italia Poetica

Vi sembra strano

di Francesca Lombardi

Vi sembra strano stare a casa tutto il giorno

Vi sembra strano stare a casa per settimane

Vi sembra strano stare tutto il giorno con i figli a giocare, a ridere, a dipingere,

ad usare cartoncini colorati

Vi sembra strano non guardare continuamente l’orologio e dire:” Devo andare,

come vola il tempo e ho tante cose da fare, appena ho tempo ci sentiamo,

ci vediamo, mangiamo insieme”

Vi sembra strano non correre freneticamente tutto il giorno da una parte all’altra per andare

dove? E poi perché? Per chi?

Vi sembra strano ritrovarsi a parlare con tutta la famiglia insieme e a mangiare tutti insieme felici

Vi sembra strano vivere senza tempo e scordarsi di che giorno è

Vi sembra strano non programmare le giornate con l’agenda in mano

Vi sembra strano pensare, magari riflettere, decidere e capire quello che finora

non avevate tempo di capire

Vi sembra strano pensare che è anche giusto e meritato il riposo sul divano leggendo

o scrivendo o telefonando a chi non si sentiva da tempo

Vi sembra strano sentire il tic tac di una sveglia abituata a programmare il vostro risveglio

Vi sembra strano tornare alla normalità, che poi ditemi:”Cos’è la normalità?”.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 69


Italia Poetica

Un’Apocalisse improvvisa

di Antonio Barracato

Un’apocalisse improvvisa

diventata tempesta silente,

esplode senza lampi né vento

seminando il pianeta di morte

e nel cuore d’ogni uomo sgomento.

E i veri angeli lottano senza sosta

tra le tante corsie d’ospedali stracolmi,

senza guardare né tempo, né posta,

contro una guerra combattuta senza elmi.

Un male assassino ci assedia

lanciando i suoi dardi infernali

e noi attori della stessa tragedia

ci sentiamo inermi, miseri mortali.

Nelle strade di un’Italia ormai spettrale

l’incubo invade di ciascuno la mente,

e nel silenzio di città inanimate

si sottomette all’ordine stanca la gente.

Mentre le ambulanze sfrecciano

testimoni di un dramma senza eguali,

vampiri irrispettosi e criminali

di speculazioni di borsa s’ingozzano.

Tante rimangono le amarezze

sulla Patria Europa che ci faceva fratelli,

ma raccogliamo nell’intera crudezza

il risultato di troppi avari fardelli.

Ma dobbiamo continuare a lottare

le difficoltà non ci possono frenare,

il nostro è un popolo che sa amare

la speranza nutrirà di linfa il cuore.

Siamo italiani figli del divino sole.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 70


Italia Poetica

Sarà

di Federica Testa

Alla fine di questo tempo senza tempo sarà

come la campanella a scuola di sabato,

come lo zucchero filato e le montagne russe al luna park e non ti importa di avere trent'anni,

come le luci di Natale e l'odore dei camini nei vicoli dei paesi il ventiquattro dicembre,

come l'esame superato dopo mesi studio,

come la sveglia che suona ma tanto è domenica!,

come le risate con la tua migliore amica in un caffè del centro quando piove ed è buio fuori e

dentro,

come il telefono che squilla dopo mesi di silenzio proprio quando non ci credevi più,

come quando, stanca , guardi fuori dalla finestra del tuo ufficio e una miriade di lucciole brillano

nell’aria a dirti che tra poco è estate,

come quando ti innamori e tutto risplende di luce nuova, anche la tua vita che in fondo

è sempre la stessa,

come quando pensi che non lo dicevi mai e ora vorresti gridarlo al mondo

che vivere è bello.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 71


Italia Poetica

Immagino l’assenza

di Roberta Canu

Mi sporgo, consapevolmente.

Se tu non mi avessi parlato dell’incubo che stava dietro

le nostre colpe,

io forse avrei acceso il lume,

incamminandomi nel tuo, nel vostro giardino.

Immagino l’assenza di adesso,

solcata da quaderni distrutti e camere

piene di gente.

Ho paura di svegliarmi,

e se fosse panico questo?

Immagino ancora questa assenza che in una nicchia

solletica ma deprime,

come sangue si getta via,

e come sale ferisce.

Ti immagino, nel davanzale di fronte,

amico o compagno,

e bacio il nulla,

per ora.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 72


Italia Poetica

25 Aprile

di Fabio Mele

Vorrei guardarti

negli occhi nell'anima

ritrovare quei momenti

di pura perfezione

vorrei portarvi tutti

al massimo splendore

in quei frangenti

di esplosione d'emozione.

Raggi del tempo

riportatemi lì

nel passato e nel futuro

nel presente consistente

in ogni attimo

darci vita

di quella vita

che sublima a eternità

canto di luce

voce di speranza

ritrovarci per sempre

in fondo alla gioia

accarezzata in istanti

quei momenti

dove vedi e senti

lineamenti d’Universo.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 73


Italia Poetica

Anticamera

di Sergio Magnani

Neanche lì si manifestano

le idee più balzane

là dove si affacciano i pensieri più remoti,

dove passano palloni e mongolfiere.

Locale d’attesa e di passaggio

d’avambracci sfregati e di saluti

dove stringere la mano al proprio inconscio.

Situata fra il non-detto e il poco-fatto

ci tenevo, ben nascosti, i francobolli

delle lettere già scritte e non spedite

che ogni tanto mi rileggo per dormire.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 74


Italia Poetica

Quarantena

di Assunta De Maglie

Quarantena, quaresima

di un’Italia di pancia

alla finestra delle solitudini

distanti un metro dalla paura,

e maschere di sacrificio.

Non lo vediamo ma

ci nega ogni abbraccio

rubando l’ ossigeno

anche dal cuore.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 75


Italia Poetica

Ogni volta che ti penso

di Nicola Ricciardi

Un fulmine a cielo aperto

Un vuoto boato nello stomaco

Un brivido istantaneo

Un fremito al cuore

Un attimo senza spazio e tempo

Una visione fulminea

Una scossa all’ anima mia

Un risveglio dalle tenebre

Un fugace attimo nei Cieli

Una lacrima invisibile

Un sorriso spontaneo

L’esplosione di tutte le stelle dell’Universo.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 76


Italia Poetica

Buona fortuna.

I Quaderni della Rinascita. Poesia. 77

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!